Archivio tag | PromoTurismo FVG

Aquileia (Ud). Nei nuovi depositi del museo Archeologico nazionale il suggestivo allestimento della mostra “Gli Dei ritornano. I Bronzi di San Casciano” con gli straordinari ritrovamenti effettuati nel santuario termale di San Casciano dei Bagni, quinta tappa (con qualche anteprima della campagna 2024) verso il realizzando museo Archeologico nazionale di San Casciano. Gli interventi di La Rocca, Osanna, Carletti, Montanari, Tabolli

4 dicembre 2025: taglio delnastro della mostra “Gli Dei ritornano. I Bronzi di San Casciano” al Museo archeologico nazionale di Aquileia: da sinistra, Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Marta Novello, direttore Man-Aquileia; Massimo Osanna, dg Musei; Jacopo Tabolli, curatore e direttore scien. scavo; Marianna Bressan, direttore musei archeologici Venezia e laguna; Agnese Carletti, sindaco San Casciano dei Bagni (foto mic)

La mostra “Gli Dei ritornano. I Bronzi di San Casciano” arriva al Museo archeologico nazionale di Aquileia dopo le edizioni allestite nelle prestigiose sedi del Palazzo del Quirinale, del Museo archeologico nazionale di Napoli, del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria e della James-Simon-Galerie di Berlino. Dal 4 dicembre 2025 all’8 marzo 2026, al pubblico del museo Archeologico nazionale di Aquileia vengono presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati nel santuario termale di San Casciano dei Bagni: il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto in Italia. L’esposizione, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, permette di ammirare un nucleo di più di trecento reperti, frutto delle campagne di scavo condotte tra 2022 e 2024 nel sito archeologico del Bagno Grande dall’università per Stranieri di Siena, in collaborazione con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo e il Comune di San Casciano dei Bagni. La mostra è stata promossa dal ministero della Cultura e realizzata dalla direzione generale Musei del MiC con il museo storico e parco del Castello di Miramare-direzione regionale Musei nazionali Friuli Venezia Giulia / museo Archeologico nazionale di Aquileia. Alla Fondazione Aquileia si deve la proiezione in videomapping che illuminerà la facciata del museo per tutto il periodo natalizio. Hanno inoltre contributo alla realizzazione della mostra il Comune di Aquileia, la Fondazione Friuli e Promoturismo FVG.

Allestimento della mostra “Gli dei ritornano. I brionzi di San Casciano” nei depositi del museo Archeologico nazionale di Aquileia (foto massmedia di Stefano Bergomas)

Il suggestivo allestimento all’interno dei nuovi depositi del museo Archeologico nazionale di Aquileia arricchisce il percorso espositivo con le novità delle ultime campagne di scavo, esposte per la prima volta in Italia. Gli straordinari reperti raccontano secoli di devozione e di preghiere in un luogo caratterizzato dalla presenza di acque calde, che ha significativamente mantenuto nel nome la memoria della vocazione termale di questo territorio: donne e uomini, adulti e bambini, di culture e lingue diverse, hanno frequentato e condiviso lo stesso santuario, la cui sacralità era strettamente legata alla presenza di acque termali dalle spiccate qualità terapeutiche. Proprio il tema del contatto, dello scambio e delle contaminazioni tra culture è la chiave di lettura della edizione aquileiese della mostra, che si inserisce nel quadro delle iniziative programmate nell’ambito delle celebrazioni di GO!2025 – Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, arricchendo il palinsesto degli eventi grazie all’alto profilo scientifico del progetto curatoriale e allo straordinario valore documentario dei reperti.

Il capo dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale, Luigi La Rocca, a Berlino (foto agnese sbaffi / mic)

Il Palazzo dell’Arcipretura a San Casciano dei Bagni (Si) futura sede del museo dei bronzi di San Casciano (foto mic)

Campagna 2024: panoramica dell’area di scavo del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (foto SABAP-SI Comune di San Casciano dei Bagni Unistrasi)

Il capo dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale del Mic, Luigi La Rocca, sottolinea come “il rinvenimento dello straordinario contesto di Bagno Grande è il risultato di un lungo e altalenante percorso che affonda le sue radici nel Rinascimento, quando alcuni importanti rinvenimenti archeologici sono menzionati in occasione dei primi studi sulle proprietà terapeutiche e salutari delle abbondanti acque minerali che scaturiscono dal sottosuolo di San Casciano dei Bagni. Il rinnovato interesse per il sito si deve però alla attività di tutela e conoscenza condotta tra il 2016 e il 2017 dalla Soprintendenza che, sulla base di attente ricognizioni nell’area di Bagno Grande e della mappatura delle evidenze, allora quasi completamente nascoste dalla vegetazione, sollecitò più estese indagini affidandone poi la conduzione all’università per Stranieri di Siena. Così, dal 2019 un team coordinato dal prof. Jacopo Tabolli sta portando alla luce un contesto straordinario in cui ogni oggetto rinvenuto, di bronzo, di terracotta o di marmo, documenta la complessità delle pratiche rituali e votive legate alla guarigione e alla salute che si svolgevano nel santuario dedicato alla fonte calda, il “Flere Havens”, personificazione della sorgente termale, oggetto di venerazione e devozione accanto ad altre divinità, Esculapio, Igea, Apollo, Iside e Fortuna. Le scoperte del santuario del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni hanno già trovato spazio in mostre prestigiose in Italia e all’estero; quella di Aquileia rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso di diffusione della conoscenza di questa straordinaria avventura, con l’obiettivo di condividere con il pubblico l’eccezionalità dei reperti e del contesto archeologico, in attesa del completamento del museo Archeologico nazionale di San Casciano, che avrà sede nel Palazzo dell’Arcipretura acquistato dal ministero della Cultura, e del parco archeologico Termale nell’area dello scavo”.

Il sindaco Agnese Carletti con il dg Massimo Osanna a Berlino (foto mic)

“L’arrivo ad Aquileia dei bronzi di San Casciano”, commenta il direttore generale Musei Massimo Osanna, “segna una nuova tappa in un percorso di ricerca e di valorizzazione che ha portato questa straordinaria scoperta a dialogare con alcuni dei più importanti musei e istituzioni italiane e internazionali: dal Quirinale ai musei nazionali di Napoli e Reggio Calabria, fino all’ultima tappa alla James-Simon-Galerie di Berlino. La nuova mostra permette ora di presentare al pubblico le acquisizioni più recenti delle campagne di scavo, mettendo in relazione il santuario del Bagno Grande con un territorio – quello di Aquileia – che condivide una lunga storia di incontri, scambi e connessioni culturali. Ciò che emerge da questo percorso non è soltanto l’eccezionalità del deposito votivo: è la capacità del patrimonio di generare conoscenza, di aprire prospettive, di costruire un racconto condiviso e partecipato. Ed è in questa direzione che si articola l’azione del Sistema Museale Nazionale, che fa della collaborazione tra i luoghi della cultura, in un’ottica di rete, uno strumento essenziale di valorizzazione. Mentre proseguono le attività per realizzare il nuovo museo a San Casciano dei Bagni per dare ai bronzi la loro casa, continuiamo così a promuovere e a condividere una scoperta che parla a tutti, rafforzando il ruolo dei musei come luoghi vivi: laboratori di ricerca e di partecipazione, capaci di interpretare le complessità del nostro passato e di renderle accessibili ai pubblici di oggi”.

Mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”: da sinistra, Agnse Carletti, Massino Osanna e Jacopo Tabolli alla presentazione ad Aquileia (foto mic)

“I nostri Bronzi cominciano il loro ritorno verso San Casciano dei Bagni”, afferma il sindaco di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti, “facendo tappa ad Aquileia e accompagnarli in un luogo così importante per l’archeologia italiana e di tutto il mondo è un grande onore. Come sempre la mia presenza sta a rappresentare quella di una comunità intera, la comunità di San Casciano dei Bagni che ha fortemente voluto lo scavo del Santuario Ritrovato investendo il suo futuro in un progetto che mette al centro il suo passato. Mi piace ricordare come questo viaggio abbia trovato la sua prima tappa in mostra al Palazzo del Quirinale, fortemente voluta dal Presidente Mattarella, negli stessi giorni in cui il ministero della Cultura acquistava il palazzo destinato ad ospitare il museo di San Casciano. Siamo dunque felici ed onorati di essere oggi in questo luogo iconico che arricchisce il nostro progetto con un’occasione di valorizzazione straordinaria, ma sempre più impazienti di vedere i Bronzi tornare a casa”.

Allestimento della mostra “Gli dei ritornano. I brionzi di San Casciano” nei depositi del museo Archeologico nazionale di Aquileia (foto massmedia di Stefano Bergomas)

Il rettore dell’università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, dichiara: “Il Bagno Grande con le sue acque calde ed accoglienti, dove si osservano tracce materiali di coesistenza tra Etruschi e Romani, è ormai entrato nell’immaginario internazionale e nazionale e anche nella quotidianità della comunità accademica dell’università per Stranieri di Siena, come un luogo caro, e familiare. Questa mostra ad Aquileia è prima di tutto il frutto di un lungo percorso di ricerca, vissuto da archeologhe e archeologi in ricerca assieme alla stessa comunità civica di San Casciano dei Bagni. La mediazione culturale tanto cara alla nostra piccola università non è, in questo caso, tra culture diverse di oggi, ma tra le comunità che ieri vivevano in quella terra e la comunità viva ai nostri giorni, che muove verso una profonda presa di coscienza della sua storia, e dunque di se stessa”.

Ad Aquileia esposta la straordinaria statua di infante con palla, che reca per la prima volta inciso nel bronzo il nome della città (e forse del dio) di Chiusi, scoperta a San Casciano nel 2024 (foto massmedia di Stefano Bergomas)

“Quest’ultima edizione della mostra”, sottolinea il direttore del CADMO dell’università per Stranieri di Siena Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico dello scavo e co-curatore della mostra, “aggiunge un tassello fondamentale alla conoscenza del santuario del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni e soprattutto al suo carattere eccezionale di spazio millenario di multiculturalismo e plurilinguismo. Per la prima volta, ad Aquileia, si presentano in Italia i reperti delle ultime campagne, recuperati nel 2024 nella stratificazione più profonda della vasca: tre nuovi nuclei di offerte votive, deposti insieme a numerose uova direttamente nel fango, tra cui un raro torso maschile in bronzo con dedica votiva in latino alla Fonte Calda, una figura femminile di offerente e la straordinaria statua di infante con palla, che reca per la prima volta inciso nel bronzo il nome della città (e forse del dio) di Chiusi. Quasi sul fondo del deposito votivo sono emersi anche cinque serpenti in bronzo, che potrebbero alludere allo spirito della sorgente o rimandare a rituali che presso gli Etruschi e i Romani erano connessi alla pratica della divinazione”.

Ad Aquilreia esposto il raro torso maschile in bronzo con dedica votiva in latino alla Fonte Calda, scoperto a San Casciano nella campagna 2024 (foto massmedia di Stefano Bergomas)

Il progetto di allestimento è di Chiara Bonanni e Guglielmo Malizia, Decima Casa – studio di architettura, che ha reinterpretato gli spazi dei depositi museali recentemente rinnovati per inserirvi una mostra archeologica di respiro internazionale. I reperti della collezione aquileiese accolgono gli straordinari ritrovamenti di San Casciano dei Bagni entro un contesto di grande suggestione e potere evocativo, ideato per mettere il pubblico a stretto contatto con l’attività di ricerca che sta alla base di ogni esposizione museale. Il progetto della mostra inserisce il deposito votivo del Bagno Grande all’interno di un ampio contesto storico e territoriale: lungo il percorso il visitatore scopre una moltitudine di luoghi sacri che aiutano a comprendere la complessità di un vasto territorio collocato tra Toscana, Umbria e Lazio, spaziando dell’età del Bronzo Recente (fine del XIV secolo a.C.) al periodo tardoantico (IV sec. d.C.). Decine di statue e statuette raffiguranti le divinità venerate nel luogo sacro o i fedeli dedicanti, centinaia di monete in bronzo e gli ex-voto anatomici scoperti all’interno della vasca sacra, databili soprattutto tra il II e il I secolo a.C., narrano storie di devozione e di riti svolti per chiedere alle divinità la salute o per ringraziare di una guarigione. Di particolare interesse sono le lunghe iscrizioni in etrusco e latino presenti sulle statue, che restituiscono nuovi dati sul rapporto tra Etruschi e Romani, sui culti presso le sorgenti termali e sulle divinità qui venerate, in un periodo storico di grandi trasformazioni che vide la definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.

Aquileia (Ud). Assegnato al film “Baia, la città sommersa” il premio Aquileia della XIV edizione dell’Aquileia Film Festival. Protagonista negativo il maltempo. Successo dello streaming

Aquileia_Film Festival_piazza-capitolo_serata-2-agosto_foto-fondazione-aquileia

Piazza Capitolo piena di gente per la serata del 2 agosto dell’Aquileia Film Festival (foto fondazione aquileia)

Aquileia_Film Festival_piazza-capitolo_serata-2-agosto_pruneti-nizzo_foto-fondazione-aquileia

Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, intervistato da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, sul palco dell’Aquileia Film Festival (foto fondazione aquileia)

Con l’assegnazione del Premio Aquileia si è conclusa venerdì 4 agosto 2023 la prima parte della XIV edizione dell’Aquileia Film Festival,  la rassegna internazionale di cinema archeologico organizzata dalla Fondazione Aquileia con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm in collaborazione con Comune di Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, soprintendenza Archeologia Belle arti Paesaggio del FVG, Basilica di Aquileia, PromoTurismoFvg, direzione regionale Musei FVG e museo Archeologico nazionale di Aquileia e il sostegno della Famiglia Mattiussi. Quattro serate caratterizzate purtroppo dal maltempo (straordinaria per partecipazione e location solo la serata di mercoledì 2 agosto 2023, graziata da Giove Pluvio, con l’intervento di Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia). Ma la partecipazione in streaming ha confermato il gradimento del pubblico.

film_baia-la-città-sommersa_film-di-marcello-adamo

Frame del film “Baia. La città sommersa” di Marcello Adamo

Il vincitore di questa XIV edizione dell’Aquileia Film Festival è “Baia, la città sommersa (Italia, 52’), una produzione di Marcello Adamo (Filmare Entertainment) e Gioia Avantaggiato (AG&A Productions), consulenza scientifica di Gennaro di Fraia. Un team di restauratori unico al mondo, ha l’arduo compito di restaurare e preservare il più grande sito archeologico sommerso del pianeta a pochi chilometri da Napoli: Baia la città del lusso e del piacere edonistico dei nobili romani. Il Premio Aquileia, un mosaico realizzato dagli allievi della prestigiosa Scuola Mosaicisti del Friuli è stato consegnato dal presidente della Fondazione Aquileia Roberto Corciulo a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, che lo porterà al regista vincitore che non era presente alla serata.

film_i-misteri-della-grotta-Cosquer_di-Marie-Thiry

Frame del film “I misteri della grotta Cosquer” di Marie Thiryel

Il secondo posto viene assegnato a “I misteri della grotta Cosquer / The Mysteries of Cosquer Cave” (Francia, 56’) di Marie Thiry, una produzione di Stéphane Millière, Gedeon Programmes e con la consulenza scientifica di Luc Vanrell. A più di 35 metri sotto il mare, nel Parco Nazionale dei Calanchi, si nasconde l’ingresso di uno dei più grandi capolavori dell’arte rupestre: la grotta Cosquer. Poco nota, in quanto accessibile solo ai subacquei, questa incredibile grotta custodisce dipinti di 27.000 anni. Oggi è però minacciatadall’innalzamento delle acque. Il film ripercorre l’incredibile storia di una delle grotte dipinte più importanti d’Europa.

film_i-fratelli-champollion_nel-segreto-dei-geroglifici_di-Jacques-Plaisant

Frame del film “I fratelli Champollion. Nel mistero dei geroglifici” di Jacques Plaisant

Il terzo posto a “I fratelli Champollion. Nel mistero dei geroglifici” (Francia, 52’) di Jacques Plaisant, produzione Tournez s’il vous plait, Agnès & Christie Molia; consulenza scientifica Karine Madrigal, Vincent Rondot. Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egizi, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della storia dell’umanità. Ciò che è poco noto è che dietro questo genio si nasconde un uomo nell’ombra: Jacques-Joseph, il fratello maggiore della famiglia Champollion. Il recente studio degli archivi di famiglia getta nuova luce sull’avventura intellettuale della decifrazione.

Aquileia. Presentazione della nuova guida “Aquileia. Una guida” di Elena Commessatti promossa da Fondazione Aquileia. E ricco programma di visite guidate con le “passeggiate lente” proposte nel libro. Intervista all’autrice

aquileia_fondazione_guida-aquileia_presentazione-e-intervista-commessatti_locandinaGiornata speciale sabato 15 aprile 2023 ad Aquileia. Alle 11, al museo Archeologico nazionale di Aquileia presentazione di “Aquileia, una guida”, la nuova guida sulle meraviglie di Aquileia, scritta da Elena Commessatti ed edita dalla libreria turistica editrice Odòs nell’ambito della collana incentro. Modererà l’incontro il giornalista del Messaggero Veneto Oscar D’Agostino che, dopo i saluti istituzionali, dialogherà con l’autrice. Posti limitati. In occasione della presentazione, Aquileia sarà animata tutto il giorno da un ricco programma di visite guidate gratuite che seguono le “passeggiate lente” descritte all’interno della guida. La partecipazione è gratuita, su prenotazione obbligatoria (massimo 25 persone) contattando l’InfoPoint PromoTurismoFVG al numero +39 0431 919491 o scrivendo a info.aquileia@promoturismo.fvg.it.

A Tourisma 2023, tenutasi al centro congressi di Firenze dal 24 al 26 marzo 2023, Elena Commessatti ha presentato in anteprima la nuova guida e ha rilasciato un breve intervento per archeologiavocidalpassato.com. “Sono Elena Commessatti, autrice della guida Aquileia, una guida, edita da Odos. Sono anche la direttrice della collana, perché me lo sono inventata io questo nuovo modo di raccontare l’Italia. Sono 35 titoli dal 2014. La prima è stata “Udine” e poi siamo andati in giro un po’ per l’Italia, con “Palermo”, “Bologna”… Ora è uscita “Aquileia. Una guida”. È una novità, perché non c’è mai stata una guida così. Aquileia aveva bisogno, come patrimonio Unesco, di una guida che accorpasse le scoperte archeologiche, le novità delle università con i nuovi scavi, il prodotto integrato del territorio fatto anche di eccellenze di enogastronomia, di vigneti meravigliosi e di un buon racconto sul vino, la natura che è bellissima ad Aquileia perché ha Grado vicino e la laguna. Lo sapevano bene anche i Romani. È una guida che nasce assolutamente in team con Fondazione Aquileia e Promoturismo del Friuli-Venezia Giulia e il Comune di Aquileia e la Società per la conservazione della Basilica. Perché Aquileia ha dei primati: ha un mondo religioso eccellente con un mosaico che è il mosaico più grande e più esteso dell’Occidente, quello che si è meglio conservato; una basilica che è l’edificio pubblico più antico d’Occidente. Già solo questo basterebbe. Però prima di questo Aquileia è stata la quarta città dell’impero romano, una città importantissima con tanti abitanti, non quanti si credeva: quando io ero bambina si diceva che avesse 200mila abitanti. Ora gli storici e gli archeologi hanno capito che nel massimo splendore contava 50mila abitanti”.

aquileia_ricostruzione-aquileia-romana_foto-societa-friulana-archeologia

Ricostruzione di Aquileia romana (foto Società friulana di archeologia)

“Un’Aquileia – continua Commessatti – che a me piace sempre dire – lo leggerete nella guida – che nel IV sec. d.C. quando nacque la chiesa di Aquileia che arriva direttamente da Costantino e da Alessandria, Aquileia era romana nel suo momento di massimo fulgore con il circo, con l’anfiteatro, con un contesto da grande città imperiale. Nella guida troverete, ad esempio, che Costantino si è fidanzato ad Aquileia, ce lo dicono i panegirici latini; troverete come novità tante passeggiate che raccontano l’invisibile attraverso una volontà da parte mia di connettere sempre il museo Archeologico nazionale, che è un museo fondamentale per capire Aquileia, una città invisibile che è diventata una terrestrità orizzontale. Ma Aquileia aveva una solennità tridimensionale. E nel gioco che ho scelto, cioè quello di creare una rubrica in e out all’interno della guida, voi – ad esempio – quando camminate lungo la Via Sacra troverete un richiamo agli oggetti di una stiva di una nave che sono conservati al museo Archeologico nazionale”.

dav

La Venere di età augustea conservata al museo Archeologico nazionale di Aquileia (foto graziano tavan)

“Non credo che ci siano tanti altri musei come il museo Archeologico nazionale che sono realizzati solo e unicamente con reperti scavati nel territorio. E il Man ha un quantitativo anche nei magazzini e nei depositi di oggetti e di manufatti: meraviglie che provengono dagli scavi e questo già è una particolarità. Adesso c’è anche un racconto legato alle gioie, e questa è una novità, perché Aquileia ha un riallestimento anche del museo Archeologico nazionale: c’è – ad esempio – la collezione di ambre, che è una delle collezioni più importanti al mondo. La via dell’Ambra racconta proprio bene quanto Aquileia fosse un hub internazionale grazie a questo porto del Mediterraneo, dell’Adriatico dove si univa il Nord con l’Africa, e dove attraverso gli scambi e attraverso le navi arrivavano non solo olio e vino ma arrivavano anche le idee. Infatti camminerete con le mie passeggiate dentro questo racconto della città, troverete che tra i simboli dei mosaici tanti sono africani”.

libro_aquileia-una-guida_incentro_di-Elena-Commessatti_copertina

La copertina del libro “Aquileia una guida” di Elena Commessatti (editrice Odos)

“La guida è nuova ed è veramente un racconto mai fatto, che è nato così proprio da questa volontà di Fondazione Aquileia di chiedere a me come scrittrice. Io sono una scrittrice di narrativa, mi occupo di cold case e degli invisibili, mi occupo anche di delitti invisibili: in questo caso c’erano dei grandi delitti dell’antichità, perché sui Romani ci sono tante leggende che si possono raccontare e che le fonti documentano, ma in questo caso sono stata chiamata per raccontare la bellezza di questo territorio. E io amo molto l’Arts and Craft, amo molto le arti decorative e gli oggetti, e gli oggetti sono un grande racconto di Aquileia”.

aquileia_area-archeologica_sepolcreto-romano_notturna_foto-fondazione-aquileia

Il Sepolcreto romano di Aquileia illuminato per le passeggiate serali (foto fondazione aquileia)

 

cristiano-tiussi

L’archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia

“Poi finalmente raccontiamo benissimo il sepolcreto che è il mio luogo preferito e invito tutti a venire nelle nostre passeggiate notturne che la Fondazione Aquileia organizza insieme alle guide turistiche, insieme a Cristiano Tiussi che è il direttore di Fondazione Aquileia, archeologo eccezionale, ed è stato con me molto gentile perché mi ha accompagnata a vivere gli spazi, raccontandomi pian piano tutto quello che avrei potuto tradurre con le mie parole. E questo lavoro esiste perché Erika Zanon che è responsabile della comunicazione di Aquileia mi ha invitata a raccontare Aquileia. E la cosa che mi piace sempre dire è che è un unicum, perché ad esempio non c’è Grado, c’è una volontà proprio di tornare all’origine come Giovanni Battista Brusin, che è stato il deus ex machina del Novecento ad Aquileia e degli scavi, perché grazie a lui si è scavato, lui ha scavato il porto, ha trovato il sepolcreto. Lui aveva scritto questa guida nel 1929 solo su Aquileia e la scelta che è stata fatta con Fondazione Aquileia e con Promoturismo FVG e con il Comune è di raccontare unicamente Aquileia, lasciando volontariamente spazio ad altre guide che racconteranno poi la verità storica, perché Aquileia è la mamma di Grado che è la mamma poi di Venezia. Quindi c’è tutto un percorso che ovviamente nel libro abbiamo tratteggiato”.

Vertovec-Marco

L’editore Marco Vertovec

“La parte storica è stata curata da Marco Vertovec, storico, ed è l’editore di queste guide che si chiamano “incentro – Libreria editrice Odos”, editore con sede a Udine, italo-sloveno, e le troverete in tutta Italia. Adesso ad esempio usciamo con “Rimini e le terre malatestiane” e anche con “Bergamo”, ed è un bel racconto, un racconto di turismo contemporaneo, un racconto che viene fatto per il turista straniero. Aquileia – ad esempio – adesso verrà tradotto in tedesco e in inglese, perché solamente la Basilica di Aquileia ha oltre 200mila turisti che la vengono a visitare, e non sono solo italiani. Per cui era necessario un racconto internazionale”.

film_la-scelta-di-maria_sonia-bergamasco_cesare-bocci_foto-fondazione-aquileia

Frame del film “La scelta di Maria” con Sonia Bergamasco e Cesare Bocci (foto fondazione aquileia)

“C’è una regola divertente della guida che è la regola delle Top Five, da cui nasce il mio tipo di lavoro. E sempre diamo delle classifiche e diamo dei giudizi partigiani sulle cose perché raccontiamo i cinque luoghi del cuore. In questo caso ad Aquileia abbiamo avuto la gentilezza di Sonia Bergamasco, poetessa, attrice di teatro, di cinema, di televisione, che ha interpretato Maria Bergamas nel film La scelta di Maria, uscito in occasione del centenario del Milite Ignoto: lei ci ha regalato i suoi cinque luoghi del cuore insieme a Cesare Bocci. Insieme a loro ho chiesto a Francesco Tullio Altan, l’inventore della Pimpa, che vive ad Aquileia, di raccontarci i suoi luoghi del cuore insieme alla moglie Mara Chaves, che è un’illustratrice, un’artista, una inventrice di maschere. Poi abbiamo chiesto a Emilio Rigatti, che è un noto scrittore, ciclista, e professore di scuole i suoi luoghi del cuore, che è la Basilica”.

aquileia_giornate-europee-del-patrimonio_cimitero-degli-eroi_1_foto-fondazione-aquileia

Visite guidate al cimitero degli eroi ad Aquileia (foto fondazione aquileia)

“Abbiamo poi chiesto alle guide autorizzate: e questa è stata un’idea che ho appoggiato fortemente, perché camminando dentro Aquileia mi sono accorta che era un racconto destinato a essere vissuto con la forma delle guide turistiche perché Aquileia non ci sarebbe nel racconto dell’invisibile se non ci fossero le guide turistiche autorizzate. Non le improvvisate. Ma quelle persone che hanno studiato la possibilità di poter essere delle brave storyteller. E così ho deciso di coinvolgere 5 guide turistiche, quelle che più amano il racconto su Aquileia, per chiedere loro quale fosse il loro luogo del cuore. Poi, non da ultimo, sempre nella Top Five, Gigi Delneri che per chi ama il calcio lo ricorda per aver portato il Chievo Verona in Serie A ed è veramente, ed è veramente un aquileiese doc, che mi ha raccontato di quando giocava a calcio nei luoghi del Novecento ad Aquileia, perché Aquileia adesso ha tremila abitanti ma più o meno si è sempre aggirata su questa cifra. E quindi – conclude – un racconto così è un racconto corale, capillare. Io sono stata aiutata da tutte le persone della città sono tremila e tutti sapevano che io per un anno e mezzo sono girata dentro Aquileia con il racconto, e mi hanno molto aiutato. In questa guida ci sono anche i bar, i ristoranti, gli alberghi dove alloggiare e quelle chicche che un turista ha piacere di vivere quando vive ad Aquileia magari per tre giorni”.

Programma delle passeggiate lente

aquileia_museo-paleocristiano_sala-espositiva_foto-fondazione-aquileiaore 9.30 – Dal Porto Fluviale al Museo Paleocristiano di Monastero. Percorso: via Salvemini – Museo paleocristiano. Durata: 1 ora

aquileia_area-archeologica_decumano-aratria-galla_foto-fondazione-aquileiaore 14.30 – Da via Popone al porto, tra i resti fastosi della romanità pubblica aquileiese. Percorso: via Popone – fondo CAL – Mausoleo Candia – Decumano di Aratria Galla – Porto Fluviale. Durata: 1.30 ore

aquileia_area-archeologica_domus-tito-macro_33_foto-fondazione-aquileiaore 15.30 – Nei dintorni della Basilica. Percorso: Domus e Palazzo Episcopale – Fondo Cossar – Domus di Tito Macro. Durata: 1.30 ore

aquileia_archeologico_infilata-delle-sale_foto-fondazione-aquileiaore 15.30 – Dal museo archeologico nazionale al sepolcreto. Percorso: Museo archeologico nazionale di Aquileia – via Roma – via XXIV Maggio – sepolcreto romano. Durata: 1.30 ore

aquileia_cimitero-degli-eroi_11_foto-fondazione-aquileiaore 16.00 – Il Cimitero degli Eroi. Percorso: l’intera visita si svolge all’interno del Cimitero degli Eroi. Durata: 1 ora

aquileia_basilica_cripta-degli-affreschi_foto-fondazione-aquileiaore 16.30 – All’interno della Basilica patriarcale. Percorso: Aula teodoriana sud – Cripta degli affreschi – Cripta degli scavi – Battistero – Südhalle. Durata: 1.30 ore

aquileia_area-archeologica_visite-teatralizzate-per-bambini_foto-fondazione-aquileiaVisite teatralizzate per bambini. Il 15 aprile ci sono in programma anche due appuntamenti per bambini e ragazzi, che li vedranno coinvolti in un vero e proprio “salto nel passato” grazie alla presenza di un personaggio dell’antichità: la matrona Aratria Galla. La partecipazione alle visite teatralizzate è gratuita, su prenotazione obbligatoria al numero +39 375 6562461 o all’email fondazione@radiomagica.org. Ore 15.00 – Visita teatralizzata al Decumano. Fascia d’età: da 5 anni compiuti a 8 anni (accompagnati da un adulto). Durata: 1.00 ora. Ore 16.30 – Visita teatralizzata al Decumano. Fascia d’età: da 9 anni compiuti a 13 anni. Durata: 1.00 ora.

Giornate europee del Patrimonio. Ad Aquileia aree archeologiche e cantieri di scavo aperti gratuitamente al pubblico. Visite guidte con gli archeologi della fondazione e delle università. Prenotazione obbligatoria

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2020 le aree archeologiche di Aquileia e i cantieri di scavo saranno aperti gratuitamente al pubblico, grazie alla collaborazione tra Fondazione Aquileia, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, università di Padova, di Trieste, di Udine, di Venezia, di Verona e Comune di Aquileia. Quest’anno, nel rispetto del protocollo anti-Covid 19, le visite sono su prenotazione obbligatoria in base al calendario programmato telefonando allo 0431.919491 o scrivendo a info.aquileia@promoturismo.fvg.it. Gli archeologi aspetteranno i vari gruppi di visitatori all’ingresso di ciascuna area archeologica. Si ricorda l’obbligo del distanziamento fisico e l’uso della mascherina.

Sabato 26 settembre 2020 gli archeologi della Fondazione Aquileia e delle università  accoglieranno i cittadini e gli appassionati nelle aree archeologiche della città: per la prima volta sarà visitabile la Domus di Tito Macro, e poi si potranno scoprire il Foro, il Decumano di Aratria Galla e le mura a zig-zag, il teatro, le grandi terme, gli antichi mercati, la Domus dei putti danzanti e la sponda orientale del porto. Visite con l’archeologo alla Domus di Tito Macro, orari: 10.30, 11, 11.30, 16.30, 17, 17.30, 18. Visite con l’archeologo al foro, decumano e mura a zig-zag, orari: 10, 11, 16.30, 17.30. Visite con l’archeologo a teatro, grandi terme, antichi mercati, Domus dei Putti danzanti, sponda orientale del porto, orari: 10, 10.45, 11.30, 16.30, 17.15, 18.