Il parco archeologico di Ercolano registra un’estate da sold out: grande successo per i Venerdì e grande affluenza a Ferragosto

Il sito di Ercolano illuminato per le visite serali (foto paerco)
Ercolano sold out: è il segnale dell’alto gradimento del sito archeologico per l’estate 2022. Il parco archeologico di Ercolano si lascia alle spalle infatti un Ferragosto da “tutto esaurito” con 5591 visitatori nel weekend da sabato 13 a lunedì 15 agosto 2022 i quali hanno deciso di visitare l’antica Herculaneum sotto il sole caldo di un agosto inoltrato. Il mese estivo ha dato il benvenuto ai suoi visitatori con la giornata gratuita il 7 agosto; un successo per #DOMENICALMUSEO, iniziativa del ministero della Cultura che prevede l’ingresso gratuito la prima domenica del mese e che ha consentito al parco archeologico di Ercolano di classificarsi ai primi Top 15 #museitaliani per numero di affluenza. E sono continui i sold out anche per i Venerdì di Ercolano, i percorsi notturni di visite guidate e performance, che per l’edizione di quest’anno propongono il legno come tema centrale. Le serate si ripeteranno ogni venerdì fino al 9 settembre e si consiglia vivamente l’acquisto con largo anticipo sul sito Ticketone per non perdere la magia delle meravigliose visite notturne nell’antica Herculaneum. “Il parco archeologico di Ercolano registra ingressi più che raddoppiati rispetto allo scorso anno, siamo quasi ai numeri del periodo pre-pandemia”, dichiara soddisfatto il direttore Francesco Sirano. “Ci lasciamo alle spalle un primo semestre di eventi straordinari come il Close up Cantieri, gli Ozi di Ercole, i Venerdì di Ercolano, che hanno consentito di rivivere il Parco in un’atmosfera che mancava da alcuni anni. E non finisce qui. Il Parco si prepara ad accogliere un autunno ricco di novità, tra le quali il nostro fiore all’occhiello: la mostra sui reperti lignei dell’antica città. Ma intanto godiamoci ancora queste ultime settimane d’estate con i Venerdì, che anche quest’anno hanno registrato un enorme successo”.
Parco archeologico di Ercolano chiude il 2021 con la crescita del 50% dei visitatori. Il direttore Sirano ricorda le scoperte e le iniziative avviate. Rinnovata la promozione dell’abbonamento “Un anno=un giorno”

Il parco archeologico di Ercolano tira le somme del secondo anno di pandemia. E rialza fiero la testa, registrando un +50% di presenze; sono stati infatti 155.154 i visitatori che hanno varcato la soglia dell’ingresso del sito, rispetto ai 100.424 dello scorso anno. Alla flessione dell’anno scorso è corrisposta una impennata nella crescita dei visitatori virtuali del Parco; il lavoro di tutto lo staff è stato infatti rivolto alla trasposizione dei contenuti del Parco sui canali social, permettendo un intrattenimento culturale di qualità ma allo stesso tempo leggero, nei mesi bui di lockdown, creando un legame con i visitatori che hanno partecipato agli appuntamenti con costanza e regolarità. È del 2021 il lancio della nuova identità visiva del Parco, tutta incentrata sulle connessioni territoriali, a partire dalla scelta del segno grafico: il nodo di Ercole, alle numerose occasioni in cui il Parco si è reso catalizzatore e volano di sviluppo territoriale.

“Del 2021 ci piace ricordare la scoperta dell’ultimo fuggiasco di Ercolano, con i suoi averi”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “il cui studio nel 2022 sicuramente condurrà a nuove informazioni e approfondimenti sulla storia delle ultime ore dell’antica città, all’interno del più ampio progetto di scavo dell’Antica spiaggia permettendo ai visitatori di passeggiare sul litorale antico con un percorso che si prolungherà fino a giungere all’area dei Nuovi Scavi con la Villa dei Papiri, mettendo in connessione le due aree dell’antica Herculaneum”.


Locandina de “Gli ozi di Ercole”, dieci lezioni spettacolo a Ercolano tra il 9 settembre e il 16 ottobre 2021
Proficue e costanti le azioni di connessione del Parco con il territorio a partire dall’illuminazione in diverse occasioni dell’ingresso di corso Resina, simbolicamente il nodo che collega l’antico al moderno, il sito archeologico alla città moderna di Ercolano. Nel 2021 si è svolta inoltre la fortunata rassegna “Gli Ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno”, che registrando continui sold out, ha dato voce alla cultura materiale, al desiderio, all’appetito in un costante rimpallo tra antico e moderno. Durante il periodo estivo, è tornato l’appuntamento con “I Venerdì di Ercolano”, aperture serali con percorsi guidati nel sito illuminato artisticamente, con proiezioni di alcuni capolavori di pittura provenienti dagli scavi del 1700 ad Ercolano e di tableaux vivants. Ulteriore appuntamento molto apprezzato dal pubblico è stato ‘Close up cantieri’ dove i visitatori entrano in prima persona nelle domus in corso di restauro. Molto buono il riscontro per il 2021 dell’abbonamento ‘Un anno=un giorno’, la possibilità di visitare il sito archeologico per un intero anno al costo di 13 euro, lo stesso di un biglietto singolo; tanto che si ripropone per l’anno 2022 la stessa promozione.
Ercolano. Al parco archeologico tornano Close Up Cantieri, gli appuntamenti del venerdì mattina che permettono ai visitatori di vedere in anteprima le domus in corso di restauro

Al parco archeologico di Ercolano venerdì 14 maggio 2021 riparte Close Up Cantieri, uno degli appuntamenti più richiesti dai visitatori, un’iniziativa che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco. L’edizione 2021 dei Close up darà ai visitatori l’occasione di vedere in anteprima alcune domus, temporaneamente chiuse al pubblico per gli interventi conservativi, in compagnia dei restauratori, archeologi e architetti del Parco, che illustreranno i lavori di manutenzione e di restauro in corso. I visitatori interessati, acquistando regolarmente il biglietto di ingresso, potranno accedere gratuitamente ai cantieri ogni venerdì mattina, prenotandosi al desk Close-up Cantieri del Visitor Center del Parco, almeno un quarto d’ora prima dei due turni di visita, previsti alle 11 e alle 11.30.

“Giunge al quarto anno l’iniziativa dei fortunati appuntamenti del venerdì mattina Close-Up cantieri”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “iniziativa che nel tempo ha donato un riscontro davvero positivo da parte del pubblico. Quest’anno l’iniziativa si annuncia davvero imperdibile perché i visitatori saranno protagonisti dei nuovi grandi restauri che il Parco sta mettendo in cantiere proprio in questi giorni. Close-up cantieri è un programma di inclusione del pubblico e di partecipazione nelle attività di restauro e manutenzione dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’antica città, e il nostro principale intento è di sensibilizzare i turisti verso le problematiche conservative di un sito archeologico complesso come quello di Ercolano, stimolandoli nella direzione di una fruizione sempre più consapevole e partecipata”.

I Close Up riguarderanno: manutenzione ordinaria diffusa su tutto il sito; interventi sui mosaici di Casa della Gemma, Casa dei Cervi, Casa di Pilus Granianus e Casa del Rilievo di Telefo; progetto Domus: Casa del colonnato tuscanico, Casa dell’atrio a mosaico, Casa del mobilio carbonizzato, Casa dell’Apollo citaredo. Il progetto Close-up Cantieri, oltre ad essere per i visitatori un’occasione di partecipazione al lavoro svolto dagli addetti ai lavori, fornisce anche all’Istituto un utile feedback da parte del pubblico sulle attività del Parco. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto e il grado di partecipazione da parte del personale, saranno riscontrati attraverso la compilazione di un report finale sulle attività svolte, i cantieri visitati, il numero dei visitatori coinvolti e i loro commenti sull’iniziativa. Le visite si svolgeranno nel rispetto delle norme di prevenzione anti COVID 19 (misurazione della temperatura corporea, igienizzazione delle mani all’ingresso, utilizzo delle mascherine e rispetto del distanziamento fisico).
Parco archeologico di Ercolano. Da ottobre a dicembre al venerdì torna l’appuntamento con “Close Up Cantieri”: i visitatori condividono i risultati dei lavori di manutenzione e di restauro con la speciale guida di restauratori, archeologi e architetti. Annullate per Covid-19 le visite serali del 2-3 ottobre

Per il terzo anno al parco archeologico di Ercolano torna l’appuntamento del venerdì con “Close Up Cantieri” (foto Paerco)
Riparte “Close-Up Cantieri” al Parco Archeologico di Ercolano. Proprio mentre vengono annullati gli eventi serali del 2 e 3 ottobre 2020, nell’ambito dei “Venerdì di Ercolano”, nel rispetto dell’ordinanza n. 75 del 29.09.2020 della Regione Campania per l’emergenza Covid-19, il Parco archeologico di Ercolano annuncia che per il terzo anno di seguito, tra ottobre e dicembre, torna l’appuntamento che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco. Nell’ambito dei Progetti di miglioramento dei servizi resi dall’Amministrazione all’utenza per l’anno 2020, nei venerdì dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, i visitatori potranno condividere gli ultimi sviluppi e i risultati dei lavori di manutenzione e di restauro con la speciale guida di restauratori, archeologi e architetti. Quest’anno “Close-up cantieri” propone una vera full immersion nella vita del sito, permettendo ai visitatori di entrare nei cantieri in corso e dialogare con i funzionari che si occupano della gestione dei progetti d’intervento. Saranno loro infatti ad accompagnare le persone interessate e ad illustrare le attività che giornalmente sono necessarie per la cura, la manutenzione ed il restauro dell’area archeologica. Il progetto “Close-up Cantieri” oltre ad essere per i visitatori un’occasione di partecipazione al lavoro svolto dagli addetti ai lavori, fornisce anche all’Istituto un utile feedback da parte del pubblico sulle attività del Parco. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto e il grado di partecipazione da parte del personale, saranno riscontrati attraverso la compilazione di un report finale sulle attività svolte, i cantieri visitati, il numero dei visitatori coinvolti e i loro commenti sull’iniziativa.

A “Close Up Cantieri” a fare da guida ai visitatori sono restauratori, archeologi, architetti del Parco (foto Paerco)
Primo appuntamento venerdì 2 ottobre 2020 con tre turni di visita: ore 11.00, 11.30 e 12.00, per gruppi di massimo 10 visitatori. L’attività sarà supportata anche dal personale Ales. Gli altri appuntamenti saranno: a ottobre il 9, 16, 23, 30; a novembre il 6, 13, 20, 27; a dicembre il 4, 11, 18. Le visite si svolgeranno nel rispetto delle norme di prevenzione anti COVID 19 (misurazione della temperatura corporea, igienizzazione delle mani all’ingresso, utilizzo delle mascherine e rispetto del distanziamento fisico). Ogni settimana i visitatori saranno guidati nei cantieri in corso e diffusi su tutto il sito: un modo per scoprire insieme il patrimonio archeologico del Parco come un organismo vivo in costante attività e fermento e di vivere da protagonisti il dietro le quinte dei lavori in corso al Parco. La prenotazione avviene nell’area della biglietteria, dove i visitatori troveranno dalle 10.30 alle 11.45, un funzionario del Parco che accoglierà le prenotazioni fino ad esaurimento della disponibilità.
“Si rinnovano i fortunati appuntamenti del Venerdì mattina “Close-Up cantieri”, progetto che intende dare continuità all’iniziativa già realizzata nel 2018 e nel 2019, che ci ha donato un riscontro davvero positivo da parte del pubblico”, interviene il direttore Francesco Sirano. “Close-up cantieri è un programma di inclusione del pubblico e di partecipazione nelle attività di restauro e manutenzione dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’antica città, e il nostro principale intento è di sensibilizzare i turisti verso le problematiche conservative di un sito archeologico complesso come quello di Ercolano, stimolandoli nella direzione di una fruizione sempre più consapevole e partecipata”. Il respiro ancora più ampio del Progetto di miglioramento messo in campo dal Parco nel 2020 si esprime nell’iniziativa Situational Dialogues, mirato a dotare tutto il personale preposto all’accoglienza e alla vigilanza degli strumenti linguistici basilari in inglese e in francese, cioè le due lingue maggiormente utilizzate per comunicare con i turisti stranieri, così da migliorare concretamente il servizio di accoglienza al pubblico. Infatti, da settembre fino a tutto il mese di novembre, i funzionari archeologi del Parco in possesso di un’adeguata competenza linguistica, accompagneranno il personale addetto all’accoglienza e alla vigilanza in un percorso di apprendimento e di pratica del vocabolario e del frasario inglese e francese, selezionati in base a quanto ritenuto più utile nel rapporto con i visitatori, contemplando le nozioni grammaticali indispensabili. Il programma coinvolge anche gli assistenti e gli operatori tecnici, considerando che, nell’ambito delle rispettive attività, si trovano molto spesso ad operare con studiosi e tecnici stranieri.
Ercolano, da aprile a luglio al venerdì mattina “Close-up Restauri Porte Aperte”: visite ai cantieri con i conservatori al lavoro. Si inizia con l’Augusteum, la sede degli Augustali
Con aprile a Ercolano il venerdì è il giorno “Close-up Restauri Porte Aperte”: a partire dal 19 aprile 2019 e fino al 19 luglio 2019, ogni venerdì mattina, dalle 11 alle ore 12, i visitatori del Parco archeologico di Ercolano potranno accedere ai cantieri di restauro in corso nell’area archeologica nell’ambito delle campagne di manutenzione sia programmata che straordinaria, e parlare con i conservatori per scoprire il loro lavoro. “L’apertura al pubblico dei cantieri di Manutenzione Programmata”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “corrisponde a una gestione partecipativa dei processi che vede da una parte anche la richiesta del nostro pubblico, sempre più appassionato e interessato, dall’altra il dovere di essere accessibili e trasparenti anche nella nostra pratica quotidiana in modo tale da rendere per tutti Ercolano laboratorio aperto. Il tutto avviene in coerenza con quanto voluto già dal grande studioso e soprintendente Amedeo Maiuri di rendere vivo un luogo in apparenza non vivo ma che invece ha tanto da trasmettere e tramandare attraverso una modalità di fruizione aperta”. Si tratta di un servizio offerto dal Parco senza alcun costo aggiuntivo per essendo già compreso all’interno del biglietto di ingresso al sito.

Modello tridimensionale dell’Augusteum di Ercolano: elaborazione dell’università L’Orientale di Napoli con la soprintendenza (foto Graziano Tavan)
Si parte venerdì 19 aprile 2019 con la visita del cantiere della sede degli Augustales, che si presenta come un’ampia sala con un sacello centrale riccamente decorato con affreschi parietali. Nella parte centrale della sala si conservano anche le grandi travi lignee, interamente carbonizzate, che servivano da supporto per il piano sovrastante. L’intervento conservativo prevede la mappatura, la pulizia e il consolidamento dei dipinti murali e degli intonaci. Per la pavimentazione è prevista la rimozione dei depositi incoerenti e coerenti, il trattamento biologico e il consolidamento della coesione e dell’adesione degli strati preparatori. In merito agli elementi di legno carbonizzato, è in corso lo smontaggio, la pulizia e il rimontaggio dei vassoi protettivi in plexiglass. Un’ulteriore operazione è prevista sui vetri protettivi posti a protezioni di frammenti lignei carbonizzati lungo la facciata nord, che, se facilmente asportabili, potranno essere rimossi e puliti adeguatamente o, altrimenti, verranno puliti in situ senza smontaggio.

Marmi e rilievi in stucco dell’arco quadrifornte orientale dell’Augusteum di Ercolano (foto Graziano Tavan)
“L’articolazione dell’Augusteum, ancora sepolto sotto la città moderna”, spiegano gli archeologi del Parco, “è nota grazie alle descrizioni e alle planimetrie delineate nel Settecento, quando fu esplorato attraverso gallerie sotterranee con contestuale asportazione di numerose pitture, sculture e iscrizioni ora conservate al museo Archeologico nazionale di Napoli. L’edificio, costruito negli anni centrali del I sec. d.C., si configurava come una grande piazza bordata da portici e con un’esedra rettangolare al centro del lato di fondo, inquadrata da due absidi laterali. Il lato di ingresso era preceduto da un portico ad arcate, compreso da due grandi quadrifronti rivestiti di marmi e di rilievi in stucco. Questo è l’unico settore attualmente in luce e si impone alla vista l’Arco quadrifronte orientale. Come tutti i grandi portici pubblici dell’Italia romana anche quello ercolanese poteva assolvere a molteplici funzioni, ma la grande quantità di sculture di imperatori e di personaggi delle loro famiglie e l’enfasi posta sull’esedra di fondo fanno propendere per l’identificazione con un edificio dedicato al culto imperiale (Augusteum)”.
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