Villanova di Castenaso (Bo). Al museo della Civiltà villanoviana c’è la Festa villanoviana con rievocazione storica del villaggio nel 172° anniversario della scoperta di una civiltà fino allora sconosciuta. E visita guidata gratuita al MuV. Inaugurato il nuovo deposito archeologico
A Villanova di Castenaso (Bo) giornata speciale domenica 18 maggio 2025, in occasione della Giornata internazionale dei Musei: dalle 15.30 alle 18.30, il museo della Civiltà villanoviana propone la “Festa villanoviana: rievocazione storica del villaggio”, e alle 16.30, visita guidata gratuita al Museo con ingresso gratuito. Il 18 maggio del 1853, durante lavori agricoli, il conte Giovanni Gozzadini trova i primi resti di una civiltà fino a quel momento sconosciuta, quella che lui stesso chiamerà civiltà Villanoviana. Nella Giornata Nazionale dei Musei, che quest’anno coincide con il centosettantaduesimo anniversario della scoperta delle più antiche radici del popolo Etrusco, al MUV verrà allestito un vero e proprio villaggio Villanoviano con dimostrazione di antichi mestieri a cura dell’associazione di rievocazione storica Legiones in Agro Boiorum.
Intanto sabato 17 maggio 2025, è stato inaugurato il deposito archeologico istituito a Villanova di Castenaso al MUV-Museo della civiltà Villanoviana, frutto di una convenzione firmata tra Soprintendenza e Comune di Castenaso. Il deposito sarà usato per conservare i reperti provenienti dalle ricerche archeologiche condotte sul territorio, consentendo così non solo la loro tutela, ma anche lo studio, il restauro ed eventualmente la loro esposizione all’interno di mostre tematiche.
Villanova di Castenaso (Bo). Al museo della Civiltà villanoviana presentazione del libro “L’apicoltura nel Mediterraneo antico. Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità” dell’archeologo e divulgatore storico Giorgio Franchetti (Edizioni Efesto)
Giovedì 8 maggio 2025, alle 17, al MUV – museo della Civiltà villanoviana, in via Tosarelli 191 a Villanova di Castenaso (Bo), presentazione del libro “L’apicoltura nel Mediterraneo antico” dell’archeologo e divulgatore storico Giorgio Franchetti (Edizioni Efesto). L’autore condurrà i partecipanti in un affascinante viaggio nel mondo antico alla scoperta di come l’ape ed il miele abbiano accompagnato da sempre l’uomo nel suo percorso evolutivo, cercando di sensibilizzare le coscienze ad una maggior tutela di questo antichissimo alleato. Interverranno con Giorgio Franchetti, Paola Poli conservatrice archeologa del MUV, e Ambra Grossi apicultrice. Al termine della presentazione si terrà una degustazione di miele del territorio a cura dell’azienda agricola Zarri di Ambra Grossi. Ingresso gratuito.

Copertina del libro “L’apicoltura nel Mediterraneo antico. Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità” di Giorgio Franchetti
L’apicoltura nel Mediterraneo antico. Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità. L’uomo ha sempre avuto, per lungo tempo inconsapevolmente, il migliore degli alleati in natura: l’ape. Dalla sua comparsa sulla terra, quasi 100 milioni di anni fa, è stata lei principalmente, insieme ad altri agenti pronubi, a permettere lo sviluppo, la diversificazione e la sopravvivenza di un complesso e meraviglioso apparato di reciproche biodipendenze che oggi chiamiamo semplicemente Natura. L’ape ha accompagnato l’umanità per l’intera durata del suo percorso evolutivo e infatti, seguendo le tracce di questo rapporto, possiamo risalire per millenni fino agli albori della Storia. Ma non solo. Possiamo spingerci più indietro ancora, con certezza al Neolitico e, secondo alcuni studiosi, anche alle fasi finali del Paleolitico. Testimonianze di come il miele abbia costituito per moltissimo tempo un elemento fondamentale di apporto calorico nella dieta umana sono rintracciabili nelle pitture rupestri di culture lontanissime anche a livello geografico, segno evidente di come universalmente l’uomo si fosse reso conto dell’importanza di questo insetto e dei suoi prodotti. Dall’inizio dei tempi storici troviamo non solo raffigurazioni di api e della lavorazione del miele legate al fabbisogno alimentare ma, da subito, anche miti e culti legati a questa piccola e operosa creatura. Questo volume ripercorre la storia, e in parte la preistoria, del rapporto uomo-ape andando alla ricerca di evidenze archeologiche confrontandole con le fonti scritte, con l’intento di raccontare un lato meno conosciuto delle pratiche in uso nel Mondo Antico e con l’accesa speranza di sensibilizzare le coscienze verso la tutela di questo nostro antichissimo alleato.
Al museo della Civiltà villanoviana a Villanova di Castenaso (Bo) conferenza dell’archeologa Elena Rodriguez (direttrice del Met e del Musas di Santarcangelo di Romagna) su “Archeologia dei burattini. Alle origini del significato”
Ultimo appuntamento con le conferenze a ingresso gratuito del giovedì sera al museo della Civiltà villanoviana di Villanova di Castenaso (Bo), incentrate sulla tematica del gioco, a partire dalla mostra temporanea in corso “Balocchi al Museo. Giochi e giocattoli dalla collezione Pasqualini-Zanella”. Giovedì 18 aprile 2024, alle 20.45, al Muv, conferenza dell’archeologa Elena Rodriguez, specializzata in archeologia dell’Italia antica, attualmente direttrice del MET- Museo degli Usi e dei Costumi della gente di Romagna e del MUSAS – Museo Storico Archeologico di Santarcangelo di Romagna (RN), su “Archeologia dei burattini. Alle origini del significato”. Ingresso gratuito. La pubblicazione della collezione di burattini dei Salici-Stignani del MET di Santarcangelo di Romagna ha offerto l’occasione per approfondire l’origine del significato e delle caratteristiche di questa forma di teatro nell’antichità, attraverso le fonti letterarie e archeologiche.
Al museo della Civiltà villanoviana a Villanova di Castenaso (Bo) al via il corso “Gli Etruschi e gli altri” tenuto dall’archeologa Paola Poli: 6 incontri con una visita guidata in un museo della regione
Il museo della Civiltà villanoviana – MUV a Villanova di Castenaso (Bo) ospita il corso “Gli Etruschi e gli altri” tenuto da Paola Poli, archeologa collaboratrice della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Il corso, che prevede un contributo di 80 euro, articolato in 6 incontri tra cui una visita guidata, rientra nel progetto Esperienze Insieme affiliato all’università Primo Levi. Si inizia giovedì 25 gennaio 2024, alle 16. Il corso analizzerà non solo la civiltà etrusca nel suo percorso evolutivo dal periodo villanoviano e orientalizzante a quello classico, ma anche gli altri popoli dell’Italia preromana insediati nella parte centro-settentrionale della penisola. Umbri, Liguri, Veneti e Celti saranno le quattro etnie principali che verranno illustrate tra vicende storiche, scoperte archeologiche, cultura materiale e rituali funerari. A completamento del corso si propone la visita guidata presso uno dei musei della regione.



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