Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia lancia il progetto “Un anno con gli dei etruschi”: ogni mese un approfondimento su una divinità con l’invito a scoprirla in museo. Per ottobre il focus è sulla dea Cavatha, celeste e sotterranea
Ottobre è quasi finito. Ma si fa ancora in tempo a conoscere la nuova divinità etrusca proposta dal museo nazionale Etrusco di Villa Giulia che ha deciso di ritmare il 2023 con il racconto degli dei etruschi. Sul sito del museo è stato inserito un approfondimento dedicato alle divinità venerate dagli Etruschi, una per ciascun mese dell’anno: dodici narrazioni curate dall’archeologa Vittoria Lecce che a gennaio sono partite con Culsans, il guardiano delle porte e dei cicli temporali; seguite a febbraio con Fufluns, il Dioniso greco; a marzo con Laran, il dio guerriero; ad aprile con Turan, la dea dell’amore; a maggio con Tinia, il dio della Luce; a giugno con Uni, la sposa di Tinia; a luglio con Menerva, la dea guerriera protettrice dei giovani; agosto con la dea Vei, protettrice della vita; a settembre il focus con la dea Thesan, protettrice dei naviganti (vedi Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia lancia il progetto “Un anno con gli dei etruschi”: ogni mese un approfondimento su una divinità con l’invito a scoprirla in museo. Per settembre il focus è su la dea Thesan, protettrice dei naviganti | archeologiavocidalpassato). Per ottobre il focus è su Cavatha, la dea celeste e sotterranea.

Antefissa a testa femminile in terracotta lavorata a stampo e dipinta (tipo Winter 6.C.4.b) da Cerveteri, area urbana di Caere (530-520 a.C.) conservata al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru): non sono ancora state trovate raffigurazioni della dea, ma doveva apparire come una giovane donna
OTTOBRE E LA DEA CAVATHA. A ottobre il museo Etru presenta una divinità femminile che doveva apparire bella, giovane e forse anche controversa, ma purtroppo non ci sono pervenute immagini di culto né raffigurazioni specifiche. Si tratta di Cavatha, una dea che sembra essere stata allo stesso tempo una entità sotterranea e celeste. Il nome nel tempo si è evoluto in Cavtha/Cautha e infine Catha: quest’ultima forma compare nel celebre Fegato di Piacenza. Per gli Etruschi la dea era in parte identificabile con Kore-Persefone, la giovanissima figlia di Demetra e sposa di Ade, il re degli inferi. Proprio come Kore (che in greco significa “fanciulla”), in diverse iscrizioni votive Cavatha è definita “sech”, ovvero “Figlia”. La maggior parte delle dediche alla dea provengono dal santuario meridionale di Pyrgi (oggi Santa Severa), il principale porto commerciale di Cerveteri. A Pyrgi, Cavatha formava una coppia divina con Suri, un Apollo infero assimilabile per alcuni aspetti all’Ade dei Greci.

Anforetta attica a figure nere con Trittolemo e Demetra attribuita al Gruppo di Leagros, da Vulci (Montalto di Castro), necropoli dell’Osteria, tomba a camera L (530-510 a.C.) conservata al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
L’ambito della dea doveva estendersi però ben oltre il mondo sotterraneo dei defunti, perché secondo alcune interpretazioni doveva trattarsi anche di una divinità solare. Un primo indizio proviene da un tardo testo di botanica (datato al III-IV secolo d.C., ma basato su fonti più antiche), che ricorda come “kauta” fosse l’antico nome etrusco di un fiore, detto in latino “solis oculus” (occhio del sole), con un chiaro richiamo all’astro del giorno. Molto più significativa è la posizione della dea sul Fegato di Piacenza, sul quale occupa sia una casella interna sia – soprattutto – la sesta casella del margine esterno.

Skyphos attico a figure rosse da Orvieto, attribuito al Pittore di Pentesilea (450 a.C) conservato al Copenaghen Ny Carlsberg (foto etru): l’iscrizione in genitivo “Cavuthas Sexis” specifica che il vaso è di proprietà “di Cavatha Figlia”
Secondo l’erudito romano Marziano Capella la sesta sede divina nel cielo per gli Etruschi corrispondeva al mezzogiorno ed era dedicata a “Celeritas Solis Filia” (cioè, letteralmente, “la Velocità figlia del Sole”). Questo insolito nome, che non compare altrove, potrebbe essere un tentativo di interpretare come “figlia del Sole” una figura solare femminile etrusca (da identificare quindi con Cavatha), di fatto estranea alla mitologia e alla tradizione tanto romana quanto greca, dove il sole è sempre percepito come una entità maschile.
Milano. Al museo d’Arte della Fondazione Rovati apre la mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda”: per la prima volta i capolavori archeologici insieme ai gioielli antichi e moderni della famosa famiglia di antiquari, collezionisti e orefici dell’800 lasciano il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per un progetto itinerante

Collezione Castellani al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia: campagna fotografica della Fondazione Luigi Rovati per la mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda” (foto pasquale de bellis)
Ottanta opere della celebre collezione Castellani del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, appartenenti sia alla raccolta archeologica che a quella dei gioielli antichi e moderni, da Roma hanno preso la via di Milano dove, alla Fondazione Luigi Rovati, il 25 ottobre 2023 apre la mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda”, nata dalla collaborazione fra museo ETRU e Fondazione Rovati. Le opere resteranno a Milano fino al 3 marzo 2024 per prendere poi la strada di Hannover in Germania dove saranno parte di un nuovo progetto espositivo. “Per alcuni mesi i tesori della collezione Castellani”, ricorda Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, “diverranno gli ambasciatori del Museo con un progetto espositivo originale che mira a valorizzarne anche la fama sul piano dell’influenza artistica che la famiglia di antiquari, collezionisti e orefici ha esercitato nell’800 divenendo un punto di riferimento a livello internazionale”. E continua: “Gli spazi liberati dai capolavori Castellani saranno occupati a novembre dalla grande mostra sulla città etrusca di Spina, proveniente da Ferrara”.
All’apertura della mostra, mercoledì 25 ottobre 2023, alle 18, Giuseppe Sassatelli, curatore della mostra, e Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione Luigi Rovati, terranno una conversazione su “Gli Etruschi nella collezione Castellani. Produzioni mediterranee: dèi ed eroi e vita femminile”. L’incontro è gratuito e a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili. Si consiglia la prenotazione. Il biglietto per la conferenza non include l’accesso al Museo d’arte.

Lo Studio Castellani, Sala II “Ori antichi”, ai primi del ‘900 (foto archivio fotografico etru)
Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda. La mostra apre mercoledì 25 ottobre 2023 il programma autunnale della Fondazione. Ospitare la più significativa collezione del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, finora mai uscita nella sua completezza, è il risultato della collaborazione tra un‘istituzione pubblica e un‘istituzione privata che vede i due musei impegnati nel valorizzare il patrimonio etrusco e la storia del collezionismo che si sviluppa attorno ad esso. L’attività di Fortunato Pio Castellani e dei suoi figli Alessandro e Augusto, orafi, collezionisti e mercanti di antichità, s’intreccia con la stagione delle grandi scoperte di scavo nei territori anticamente abitati dalle popolazioni etrusche e italiche. La famiglia Castellani avvia e sviluppa anche un’intensa attività di collezionismo e promuove scambi di antichità provenienti dalla penisola, in cui interesse storico, esigenze di studio, sentimento nazionale e commercio internazionale s’intrecciano.

Gli Ori Castellani, i gioielli realizzati dai celebri orafi che nel XIX secolo inventarono la cosiddetta “oreficeria archeologica italiana” (foto da rivista Scientific Reports)
La mostra approfondisce la storia della famiglia Castellani, della sua bottega orafa, che lancia la moda della gioielleria antica, e della sua straordinaria collezione raccolta negli anni e donata in parte al Museo di Villa Giulia nel 1919 e in parte disseminata nei musei di tutto il mondo. I reperti in arrivo da Roma – oltre ottanta – si affiancano alla collezione permanente del Museo d’arte in un processo di contaminazione che segue il metodo espositivo della Fondazione. Le sei sezioni della mostra espongono numerosi gioielli antichi accanto a fedeli riproduzioni ottocentesche, come il pendente in oro a testa di Acheloo; ceramiche attiche, come la kylix attribuita al Pittore di Phrynos; e ceramiche mediterranee, come l’hydria prodotta a Caere e attribuita al Pittore dell’Aquila. La Sala azzurra ospita un dialogo tra l’oreficeria etrusca, affiancata alla produzione ottocentesca della bottega Castellani, con i gioielli contemporanei di Chiara Camoni. L’artista presenta una serie di sculture-gioiello ottenute fondendo oggetti preziosi con un processo inverso, che “dalla forma ritorna verso l’informe, e dal quale si genera inaspettatamente altra bellezza”.

Lo Studio Castellani, Sala IV “Ori moderni”, ai primi del ‘900 (foto archivio fotografico etru)
La Bottega Castellani. Nel 1814 Fortunato Pio, capostipite della famiglia Castellani, apre in via del Corso a Roma la propria bottega orafa. Trasferita poi in piazza Fontana di Trevi, diventa una tappa obbligata per intellettuali, politici, personaggi noti ed esponenti della nobiltà europea in visita nella capitale. Scambi di idee, conversazioni di contenuto politico e artistico animano le “sale di ricevimento” dello studio Castellani. Questi spazi sono vetrine per le creazioni, oltre che eleganti salotti in cui coltivare rapporti sociali e collezionare informazioni. La sede a Fontana di Trevi è suddivisa in un’anticamera e quattro ampie sale comunicanti, ciascuna dedicata a diverse categorie di gioielli. Una sezione è destinata agli “ori antichi” mentre un’altra agli “ori moderni”. Esposti su scaffali affollati e spesso integrati nell’arredamento, i monili illustrano “sopra tangibili, sicuri documenti, la vecchia tradizione della scuola degli orafi romani”.
Roma. Al museo nazionale di Villa Giulia l’evento “Cristina di Svezia. Una regina a Villa Giulia”: visita guidata ai giardini e concerto del Coro Johannes Ockeghem con letture da “Quasi per caso una donna. Cristina di Svezia”
“Sapete che Cristina di Svezia appena arrivata a Roma ha soggiornato a Villa Giulia?”, ci interroga lo staff del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. “Sebbene solo di passaggio ci è sembrata un’ottima idea dedicare un evento alla sovrana che tante tracce ha lasciato nella città eterna”. Appuntamento sabato 21 ottobre 2023, alle 16.30, per un pomeriggio dedicato al legame tra la Villa Giulia e la regina svedese, nata a Stoccolma nel 1626 e morta a Roma nel 1689. Il Talento di Roma, in collaborazione con il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e il Coro Johannes Ockeghem, invita tutti all’evento “Cristina di Svezia. Una regina a Villa Giulia”. Alle 16.30, saluti istituzionali e visita guidata dei giardini a cura di Francesca Montuori; 17.30, esibizione del coro Johannes Ockeghem intervallato dalle letture tratte dal libro “Quasi per caso una donna. Cristina di Svezia” scritto da Dario Fo e edito da Guanda. L’evento è compreso nel prezzo del biglietto di ingresso ai giardini 5 euro e si prenota all’indirizzo mail iltalentodiroma@gmail.com o al numero 3347033728.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presentazione del libro “Gioielli a Firenze. Archivio fratelli Peruzzi 1880-1970″ nell’ambito della Roma Jewelry Week con la storica del gioiello Bianca Cappello
In occasione della Roma Jewelry Week, il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia ospita un confronto a partire dal libro “Gioielli a Firenze. Archivio fratelli Peruzzi 1880-1970”: quasi un secolo di produzione orafa nel racconto della storica del gioiello Bianca Cappello. Un testo critico approfondito che permette sia al grande pubblico che agli addetti ai lavori, l’accattivante lettura di un tassello in più nella ricostruzione dell’affascinante storia dell’oreficeria fiorentina nel contesto italiano e internazionale di epoca moderna e contemporanea. Un’occasione per confrontarsi e legarsi alle vicende storiche dell’oreficeria romana rappresentata con maestria dalla celebre famiglia Castellani, la cui collezione è conservata al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Giovedì 12 ottobre 2023, alle 17, in Sala della Fortuna, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Intervengono: Maria Paola Guidobaldi, conservatrice delle collezioni del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia; Monica Cecchini, ideatore e direttore artistico della Roma Jewelry Week; Steven Tranquilli, direttore generale di Federpreziosi Confcommercio; Laura Giannoni Peruzzi, Fratelli Peruzzi. Sarà presente l’autrice Bianca Cappello, storica del gioiello.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia omaggio a Maria Callas con “La Melodia della Vita a cent’anni dalla nascita”: fra arie d’opera, momenti di danza e incursioni teatrali
A cento anni dalla nascita di Maria Callas (1923-2023), il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia assieme all’associazione culturale L’Ordito presenta un omaggio all’artista che è stata storia e mito dell’opera lirica e che con il suo talento ha lasciato una traccia indelebile nel modo della musica e dell’arte in generale. “Maria Callas. La Melodia della Vita a cent’anni dalla nascita” è uno spettacolo poliedrico dedicato alla voce icona del teatro d’opera moderno che unisce parole e musica in un incontro di sguardi tra classico e contemporaneo da un’idea di Rita Ferraro. Soprani: Germana Burchietti, Hanna Lee e Paola Protani. Tenore: Marco Ciardo. Baritono: Giuseppe Pecce. Pianoforte: Yeseul Cha. Letture teatralizzate di Maria Teresa Raffele con Maura Santella, Francesca Santella, Marco Ciardo e Riccardo Fioroni. Note contemporanee con Maura Santella, Francesca Santella e Marco Ciardo. Balletti neoclassici a cura di Violetta Bungaro e Chiara di Loreto. Fra arie d’opera, momenti di danza e incursioni teatrali si tesse un telaio di arti diverse che si intrecciano fra loro nel luogo in cui papa Giulio III amava circondarsi di artisti e musici e celebrava le arti in tutte le sue forme ed espressioni. Progetto selezionato con la manifestazione di interesse 2023 rivolto alle associazioni culturali del terzo settore per la proposta di iniziative di alto profilo culturale. Evento compreso nel biglietto di ingresso ai giardini di Villa Giulia. Per info: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.
Oristano. “Lord Vernon e la città di Tharros”: convegno internazionale, in presenza e on line, all’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni e mostra all’Antiquarium Arborense dedicata a George John Warren, quinto barone di Vernon, che a Tharros scoprì quattordici tombe cartaginesi intatte, ricche di oreficerie, e alla storia della corsa all’oro nella necropoli di Tharros dopo le sue scoperte
Il 28 settembre 2023, dalle 10, nell’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni a Oristano, il convegno internazionale di studi “Lord Vernon e la città di Tharros” narrerà la storia della corsa all’oro nella necropoli di Tharros, suscitata dallo scavo del 1851 del Barone Vernon. I lavori saranno a ingresso libero e aperti al pubblico. Il convegno si potrà seguire in diretta sulla pagina Facebook del museo Archeologico e Storico artistico Antiquarium Arborense di Oristano. L’iniziativa è dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, della Fondazione Oristano e dell’Antiquarium Arborense, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, le università di Cagliari e Sassari e la Fondazione Mont’e Prama: oltre al convegno internazionale all’Hospitalis Sancti Antoni, in programma anche l’inaugurazione della mostra “Lord Vernon nella piccola California di Tharros” alle 19 all’Antiquarium arborense. La giornata di studio è dunque dedicata a George John Warren, quinto barone di Vernon, lo studioso inglese che a Tharros fu autore della scoperta di quattordici tombe cartaginesi intatte, ricche di oreficerie, e alla storia delle sue scoperte nell’antica città di Tharros. Nel corso della giornata, il sindaco Massimiliano Sanna e il direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Valentino Nizzo firmeranno la convenzione “Tular Rasnal” che intende valorizzare su tutto il territorio italiano le culture dell’Italia preromana e in particolare quella etrusca e incentivare interventi di grande respiro tra i quali, prioritaria nell’ottica del consolidamento del Sistema Museale Nazionale, la costruzione di un circuito virtuoso di apertura alla fruizione e al godimento del patrimonio culturale. Valentino Nizzo sarà anche uno dei protagonisti principali del convegno internazionale con la Lezione inaugurale dal titolo “Lord Vernon e l’archeologia della necropoli di Cuma di fase protocorinzia”. La giornata si incentra sulla figura di Lord Vernon che nel 1851 scoprì quattordici tombe a camera cartaginesi trovando un vero e proprio tesoro di corredi funerari, composti di oreficerie, scarabei, bronzi e prezioso vasellame. Gli scavi del Lord Inglese, furono causa della corsa all’oro a Tharros. Infatti nell’aprile 1851 dopo la notizia degli scavi gli abitanti dei villaggi vicini effettuarono il vandalico scavo di cento tombe a camera distruggendo per il futuro la nostra conoscenza dei contesti. La storia racconta di più di 500 uomini divisi in società che per più di tre settimane giorno e notte furono occupati a depredare Tharros dei suoi tesori che erano tanto ricchi da procurarle il titolo di “Piccola California”.

L’area archeologica di Tharros (foto drm-sardegna)
IL PROGRAMMA. Auditorium Hospitalis Sancti Antoni, alle 10, saluti delle autorità: Massimiliano Sanna, sindaco di Oristano; Luca Faedda, assessore alla Cultura di Oristano; Carlo Cuccu, presidente della fondazione Oristano; Anthony Muroni, presidente fondazione Mont’e Prama. Firma della convenzione “Tular Rasnal” tra il direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e il sindaco di Oristano. Modera Anna Paola Delogu, Antiquarium Arborense. Alle 10.30, lezione inaugurale: Valentino Nizzo (museo nazionale Etrusco di Villa Giulia) “Lord Vernon e l’archeologia della necropoli di Cuma di fase protocorinzia”; 11, Raimondo Zucca (università di Sassari) e Anna Paola Delogu (Antiquarium Arborense) “Lord Vernon tra Oristano e Tharros nel 1851”; 11.30, Anna Chiara Fariselli (università di Bologna) “La necropoli meridionale di Tharros: proposte di lettura del paesaggio funerario alla luce dei recenti scavi”; 12, Carla Del Vais (università di Cagliari) “La necropoli settentrionale di Tharros: nuovi dati”; 12.30, discussione sulle relazioni del mattino; 15.30, ripresa dei lavori: Michele Guirguis (università di Sassari) ed Enrico Dirminti (soprintendenza ABAP per le province di Sassari e Nuoro) “Aigyptiakà di Tharros: status quaestionis e spunti di riflessioni alla luce delle recenti ricerche in Sardegna”; 16, Pier Giorgio Spanu (università di Sassari) e Raimondo Zucca (università di Sassari) “Storia e archeologia di Tharros in età romana, vandalica e bizantina”; 16.30, Pascal Arnaud (professeur emérite Université Lumière – Lyon 29) “Tharros dans les routes de la navigation antique” (Tharros nelle rotte della navigazione antica); 17, discussione sulle relazioni del pomeriggio; 17.20, proclamazione del vincitore della prima edizione del premio nazionale “Il Romanzo dell’Archeologia”. Alle 17.40, visita al museo diocesano Arborense e alla sua collezione di antichità tharrensi; 18.40, visita all’Antiquarium Arborense. Alle 19, all’Antiquarium Arborense inaugurazione della mostra “Lord Vernon nella Piccola California di Tharros”.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia week end con “Festa Etrusca. La storia si racconta”: per due giorni il museo vive fuori dalle sue sale con persone, armi, scudi, oggetti di vita quotidiana in un ricchissimo programma. Incontri, presentazione libri, rievocazioni, danza antica
Il Sarcofago degli Sposi ha parlato! Se non sapete cosa fare questo weekend, la risposta è facile: partecipare a “Festa Etrusca. La storia si racconta” in programma il 23 e il 24 settembre 2023 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. “Re, sacerdote, depositario dei segreti dell’etrusca disciplina – ricordano gli organizzatori -. Capace di cogliere i segni divini ed agire conseguentemente. Ed ancora la più alta carica magistratuale. Lucumone prima, Zilath poi…questi i nomi con cui gli Etruschi identificavano il centro della saggezza e del potere per la loro civiltà. Questo viaggio arrivato alla terza tappa non sarebbe stato lo stesso senza… e per chi ancora non lo ha visto da vicino un Etrusco vero, vi aspetta a Villa Giulia. Portiamo la storia fuori dalle teche del museo, persone, armi, scudi, oggetti di vita quotidiana: per due giorni il museo vive fuori dalle sue stesse mura”.

Momenti della Festa Etrusca al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto festa etrusca)
IL PROGRAMMA DI SABATO 23 SETTEMBRE 2023. Alle 10, inaugurazione manifestazione e apertura campo storico; 11, Mani che plasmano argilla in forme che vincono il tempo, scopriamo il Maestro Ceramista; 11, laboratorio didattico “IL MESTIERE DEL RESTAURATORE” (laboratorio di restauro archeologico) a cura dell’Associazione Chissàdove APS – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 11, sala della Fortuna – “Il Bosco della Serpentara. Dipinti, disegni e incisioni, dalle collezioni AMO del museo civico d’Arte di Olevano Romano”. Interviene Francesca Tuscano (storica dell’arte e direttrice del museo civico d’Arte di Olevano Romano); 11.30, sala della Fortuna – “Villa Giulia e il Municipio II di Roma”. presentazione della convenzione Tular Rasnal; 12, Il mondo etrusco arcaico – uno sguardo alle origini non ancora del tutto svelate di questo popolo antico; 13, Tavole sontuose e sontuosi abiti, lusso, piaceri e socialità degli Etruschi attraverso il Banchetto; 15, Etruschi, principi guerrieri – addestramento militare; 15, sala della Fortuna – presentazione dell’itinerario ludico-didattico “Alla scoperta di Alatri, percorso ludico didattico per bambini e famiglie” e del podcast “Lucio, piccolo archeo giornalista alla scoperta di Alatri” a cura dell’Associazione ChissàDove APS. Intervengono Luca Attenni (direttore del museo civico di Alatri) e ChissàDove APS; 15.30, laboratorio didattico “LE ANTEFISSE DEL SANTUARIO DI PORTONACCIO” (laboratorio di lavorazione e decorazione dell’argilla) a cura dell’Associazione ChissàDove APS – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 15.30, Etruschi a passo di danza, la sublime arte di avvicinarsi al divino trascendendo la realtà danzando; 16, visita guidata teatralizzata “a passo di danza” a cura della dott.ssa Romina Laurito (Servizi educativi del museo ETRU); 16, sala della Fortuna – presentazione della mostra “1892/2023. Gli scavi di Lord Savile Lumley al santuario di Giunone Sospita a Lanuvio”. Interviene Luca Attenni (direttore del museo diffuso di Lanuvio); 17, sala della Fortuna – presentazione di “Roma” di Daniele Manacorda e “Ostia antica” di Carlo Pavolini. Modera il direttore del museo nazionale Etrusco, Valentino Nizzo. Dialogano con gli autori Alessandro D’Alessio (direttore parco Ostia antica) e il prof. Dario Internullo (università Roma Tre); 17, Pitture parietali etrusche e il confronto con gli affreschi romani, un viaggio nel mondo dei colori antichi; 17.30, laboratorio didattico “I COLORI DEGLI ETRUSCHI” (laboratorio di pittura etrusca con colori minerali) a cura dell’Associazione ChissàDove APS – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 18, Gli opliti etruschi – addestramento militare; 18:30, “Il vino etrusco”. Breve conferenza a cura del prof. Giuseppe Nocca e Arbor Sapientiae; 19, chiusura attività del campo storico; 19, Aperitivo Etrusco a cura di Arbor Sapientiae; 20.30, spettacolo di danza etrusca.

Momenti della Festa Etrusca al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto festa etrusca)
IL PROGRAMMA DI DOMENICA 24 SETTEMBRE 2023. Alle 9, apertura campo storico; 10, Il mondo etrusco arcaico – uno sguardo alle origini non ancora del tutto svelate di questo popolo antico; 11, L’arte della guerra – un viaggio alla conoscenza delle armi etrusche; 11, laboratorio didattico “IL MESTIERE DEL RESTAURATORE” (laboratorio di restauro archeologico) a cura dell’Associazione ChissàDove APS – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 11, sala della Fortuna – Arbor Sapientiae presenta: “Felice Barnabei e le pitture della villa pompeiana di P. Fannius Synistor scoperta presso Boscoreale” di Laurentino Garcia y Garcia. Intervengono Francesco Latini (Editore) e Laurentino Garcia y Garcia (Autore); “Beata Follia. Sommo mistero del bene” di Hilde Ponti. Intervengono Francesco Latini (Editore) e Hilde Ponti (Autrice); “Velka. Vicende di una famiglia etrusca al tempo di Caio Mario” di Romano Del Valli. Intervengono Francesco Latini (Editore) e Romano Del Valli (Autore); 12.30, Etruschi a passo di danza, la sublime arte di avvicinarsi al divino trascendendo la realtà danzando; 13, Tavole sontuose e sontuosi abiti, lusso, piaceri e socialità degli Etruschi attraverso il Banchetto; 14, Mani che plasmano argilla in forme che vincono il tempo, scopriamo il Maestro Ceramista; 15, sala della Fortuna – “Vi racconto tourismA – un viaggio nel tempo” con Piero Pruneti e Valentino Nizzo; 15, Imprimere armonia al bronzo, l’arte etrusca dello sbalzo rivive attraverso le mani dello sbalzatore; 15.30, laboratorio didattico “LE ANTEFISSE DEL SANTUARIO DI PORTONACCIO” (laboratorio di lavorazione e decorazione dell’argilla) a cura dell’Associazione ChissàDove – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 16, Etruschi a passo di danza, la sublime arte di avvicinarsi al divino trascendendo la realtà danzando; 16, visita guidata teatralizzata “Opliti, guerrieri etruschi” a cura del dott. Luca Mazzocco (Servizi educativi del museo ETRU); 16, sala della Fortuna – presentazione del libro “Profezie su Roma” di Maria Cristina Martini (MMC Edizioni). Intervengono Maria Cristina Martini (Editrice e Autrice) e Mussano Federico (Scrittore); 17, Pitture parietali etrusche e il confronto con gli affreschi romani, un viaggio nel mondo dei colori antichi; 17, sala della Fortuna – “Strategia di marketing per i siti culturali – turistici” a cura della DMO Borghi Etruschi – Cerveteri (Roma); 17.30, laboratorio didattico “I COLORI DEGLI ETRUSCHI” (laboratorio di pittura etrusca con colori minerali) – a cura dell’Associazione ChissàDove APS – dai 6 anni in su, durata 120 minuti, max posti 20 su prenotazione; 18, chiusura attività del campo storico; 18, conferenza di chiusura, presentazione Festa Etrusca 2024.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia “Acqua Virgo tra campagna e città: un viaggio di oltre duemila anni”: quinto incontro del ciclo “CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo”
“Acqua Virgo tra campagna e città: un viaggio di oltre duemila anni”: quinto incontro del ciclo “CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo”: 8 conferenze tenute da esperti e studiosi che aprono il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico e sono rivolte a curiosi, studenti e specialisti di ogni età, a cura dei Servizi educativi del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Venerdì 22 settembre 2023, alle 16, l’archeologa Maria Elisa Amadasi ci accompagna in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo. Quando si parla di acquedotti romani, solitamente si pensa alle maestose arcuazioni che ancora oggi caratterizzano i dintorni di Roma, senza immaginare che esse rappresentano solo una piccolissima parte del sistema acquedottistico. Gli acquedotti romani correvano infatti per la maggior parte in sotterranea. In compagnia dell’archeologa Maria Elisa Amadasi viaggeremo nel tempo alla scoperta dell’Aqua Virgo: il più antico acquedotto ancora in funzione a Roma. Partendo dalla campagna romana percorreremo il canale ipogeo e raggiungeremo i sotterranei di Villa Giulia, dove tuttora corre un tratto di acquedotto. Recenti indagini archeo speleologiche, condotte in collaborazione con Sotterranei di Roma, stanno restituendo interessanti dati sull’articolato sistema di canali che sottopassa il Museo. Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni: mn-etru.didattica@cultura.gov.it.

L’archeologa Maria Elisa Amadasi
Maria Elisa Amadasi ha conseguito un dottorato di ricerca in Archeologia classica alla Sapienza, università di Roma. Durante il percorso universitario presso il medesimo Ateneo, ha maturato grande interesse nello studio degli acquedotti romani. Dapprima si è occupata dello studio dell’Aqua Traiana e successivamente dell’Aqua Virgo, argomento della sua tesi di dottorato.
Roma. Al via il progetto “To BE: conversazioni sul Futuro Digitale della Cultura”. Il primo incontro, in presenza e on line, “Le nuove forme e funzioni della conoscenza nel Web3” all’associazione Civita
“Università, scuola, musei, biblioteche e in generale tutte le organizzazioni culturali e i professionisti del settore sono chiamati a riflettere per poter rispondere in maniera efficace alle nuove istanze relative alle competenze necessarie al nuovo scenario globale. È forte l’eco mediatica delle considerazioni sull’impatto dell’automazione sui lavori culturali e creativi, che rischia di cancellare molte professionalità, ma altrettanto importante è riuscire a ricalibrare l’evoluzione di educazione e formazione per riuscire ad interpretare il contesto”. Sono le parole di Claudio Calveri, curatore del progetto “To BE: conversazioni sul Futuro Digitale della Cultura”, ideato da Fondazione Kainòn in collaborazione con Associazione Civita e Pts SpA, e con il sostegno di ICOM Italia. Un programma di 6 talk, ciascuno verticale su un tema specifico. Ogni incontro fornirà visioni accompagnate da buone pratiche e progetti per riflettere attorno all’idea di futuri possibili, assieme a rappresentanti di istituzioni culturali nazionali ed internazionali e dell’innovazione. Tanti gli argomenti che saranno trattati: nuove forme e funzioni della conoscenza nel Web3, VR, realtà mista e dimensione phygital, blockchain, NFT e Intelligenza Artificiale, digital trust ed etica digitale. Gli incontri avranno luogo tra settembre 2023 e febbraio 2024, ospitati alternativamente nella sala convegni “Gianfranco Imperatori” dell’associazione Civita e nella sede romana di PTS SpA.
Le parole di Calveri anticipano i tempi della prima conversazione sul futuro digitale della cultura “Le nuove forme e funzioni della conoscenza nel Web3”, in programma giovedì 21 settembre 2023, alle 18, nella sala “Gianfranco Imperatori di associazione Civita, in piazza Venezia 11 a Roma. Intervengono Giorgio Scura, fondatore e direttore responsabile di Descripto.org; Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia; Emiliano Paoletti, direttore del Polo del ‘900 di Torino; Adriana Versino, presidente di Fondazione Vodafone. Per partecipare bisogna iscriversi (https://bit.ly/3YPEYah). L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti: la registrazione è necessaria ma potrebbe non essere sufficiente a garantire un posto in sala. Si può seguire l’incontro in diretta sul canale YouTube di Fondazione Kainòn: https://bit.ly/44ryG1Z.
In occasione della prima domenica del mese a ingresso gratuito, domenica 1° ottobre 2023 alle 11, il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia accoglie nei suoi giardini rinascimentali il concerto “La Banda a Broadway”, quarto concerto della Banda Musicale della Marina Militare diretta dal Capitano di Vascello M. Antonio Barbagallo, che presenta un programma che celebra i più importanti musical di Broadway. La banda della Marina Militare sta regalando per questo 2023 cinque appuntamenti, da maggio a novembre, che realizzano l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza italiana nelle sue varie espressioni e, in particolar modo, una delle più importanti realtà museali italiane, il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, e che concretizzano la sinergia nata nel 2014 tra il MIC (ministero della Cultura) e la Marina Militare Italiana.
Commenti recenti