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Rovereto. La conferenza “Indagine genetica su resti umani preistorici del Trentino Alto Adige” chiude i “Venerdì dell’Archeologia 2021” al museo di Scienze e Archeologia: in presenza e on line. Focus sui più recenti studi sui resti umani del territorio

La conferenza “Indagine genetica su resti umani preistorici del Trentino Alto Adige” chiude i “Venerdì dell’Archeologia 2021” al museo di Scienze e Archeologia (foto fmcr)
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Locandina de “I venerdì dell’archeologia” 2021 a Rovereto

A quale ceppo genetico appartenevano gli antichi abitatori del Trentino Alto Adige e che aspetto dovevano avere? A queste e ad altre domande, per gli appassionati delle nostre origini, risponde la conferenza “Indagine genetica su resti umani preistorici del Trentino Alto Adige”, ultimo appuntamento dei “Venerdì dell’Archeologia 2021”, al museo di Scienze e Archeologia di Rovereto in Borgo Santa Caterina. L’incontro di venerdì 5 novembre 2021, alle 18, in presenza al Museo e on line sul canale YouTube della Fondazione Museo Civico, è con Valentina Coia e Alice Paladin, dell’Istituto per lo studio delle mummie Eurac Research di Bolzano e riguarda l’Indagine genetica su resti umani preistorici del Trentino Alto Adige. I “Venerdì dell’Archeologia” sono organizzati dalla Società Museo Civico con la Fondazione Museo Civico e la Fondazione Comel, con il sostegno del Comune di Rovereto, la Comunità della Vallagarina, in collaborazione con IPRASE.

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Il cranio fossile dalle grotte di Castel Corno a Isera (foto fmcr)

Lo studio del DNA antico in reperti umani è una frontiera che allarga i suoi orizzonti  con l’affinarsi delle tecniche di analisi. Oltre alle caratteristiche dell’individuo, si possono approfondire gli studi dell’evoluzione e la storia delle popolazioni sfruttando questo nostro  inesauribile archivio biologico. La serata, in particolare, presenta gli studi più recenti sui resti umani del Trentino Alto Adige dell’Istituto per lo studio delle mummie Eurac Research di Bolzano.

“Paolo Orsi, archeologo e uomo: la corrispondenza, gli archivi, le idee”: a Rovereto una giornata di studi con i massimi esperti sulle orme del grande archeologo dal Trentino alla Magna Grecia, in Calabria e Sicilia. Convegno in presenza al museo civico (con Green Pass) e on line

L’archeologo roveretano Paolo Orsi “protagonista” della giornata di studi al museo civico di Rovereto
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Locandina de “I venerdì dell’archeologia” 2021 a Rovereto

Da Rovereto alla Magna Grecia, in Calabria e Sicilia, sulle orme di Paolo Orsi. Rovereto dedica una giornata di studi per scoprire il grande archeologo roveretano Paolo Orsi, un convegno aperto al pubblico insieme ai massimi esperti da tutta Italia. Appuntamento venerdì 22 ottobre 2021, dalle 9 alle 18.30, in sala convegni F. Zeni del museo di Scienze e Archeologia in Borgo Santa Caterina 41 a Rovereto, con “Paolo Orsi, archeologo e uomo: la corrispondenza, gli archivi, le idee”, giornata di studi per il ciclo di incontri “I venerdì dell’archeologia” a cura di Barbara Maurina della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La partecipazione al convegno è libera e gratuita, senza prenotazione. Green Pass obbligatorio. L’attività è riconosciuta ai fini dell’aggiornamento degli insegnanti. La partecipazione vale inoltre come credito formativo per studenti della scuola secondaria di secondo grado. Sarà possibile anche seguire l’evento in diretta online sul canale YouTube della Fondazione MCR. 

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L’archeologo roveretano Paolo Orsi (foto fmcr)

L’archeologo Paolo Orsi è uno dei personaggi della cultura roveretana più grandi e forse meno celebrati in terra trentina. Dopo gli studi a Vienna, Padova e Roma e gli anni giovanili in cui ha scavato siti preistorici nella terra d’origine, la Busa dell’Adamo sopra a Lizzana o il Colombo di Mori, ha svolto praticamente tutta la sua entusiasmante carriera fatta di studi e di scoperte eccezionali nelle regioni della Magna Grecia, in Calabria e in Sicilia dove è stato Soprintendente ai beni archeologici, regioni che ha battuto palmo a palmo con un metodo innovativo che gli derivava anche dalla sua antica passione per le passeggiate e le esplorazioni sul territorio (era socio della SAT), e che è diventato un’ispirazione per i futuri archeologi di tutto il mondo.  

L’archeologo Paolo Orsi raccoglie appunti seduto su un capitello del tempio di Apollo Aleo, appena scoperto a Punta Alice nel Crotonese (foto fmcr)
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La sede del museo civico di Rovereto – museo di Scienze e Archeologia (foto fmcr)

Organizzata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto a cura di Barbara Maurina, conservatrice della sezione di archeologia del Museo, la giornata di studi pone il focus su alcuni aspetti inediti o poco esplorati del suo lavoro sul campo, dei suoi metodi di ricerca, delle sue idee e dell’eredità che il suo lavoro rappresenta per noi oggi. Durante il convegno Barbara Maurina e Maurizio Battisti, archeologi del Museo, illustreranno le scoperte e le novità emerse dallo studio delle lettere di Paolo Orsi, ben 7843 documenti, acquisiti dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto nel 2013 e ora inventariati, schedati e liberamente consultabili online, lavoro condotto con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Saranno presenti a Rovereto per esplorare queste tematiche i principali studiosi italiani di Paolo Orsi in rappresentanza delle Istituzioni che hanno conosciuto maggiormente da vicino il lavoro dell’archeologo roveretano. Tra questi Franco Nicolis e Franco Marzatico della soprintendenza per i Beni culturali – Provincia Autonoma di Trento. Per la Sicilia, Anita Crispino e Giuseppina Monterosso del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, e Maria Concetta Parello del parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. Concludono la giornata gli interventi di Carmelo Malacrino del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e Maurizio Paoletti dell’università della Calabria.

Locandina della giornata di studi “Paolo Orsi, archeologo e uomo: la corrispondenza, gli archivi, le idee” a Rovereto

Il programma. Alle 9, saluti istituzionali e apertura dei lavori; 10, Franco Marzatico (soprintendenza per i Beni Culturali Provincia autonoma di Trento), su “Paolo Orsi e le radici identitarie”; 10.30, Franco Nicolis (soprintendenza Provincia di Trento) su “Nato per scavare: Paolo Orsi e le ricerche giovanili in Trentino”; 11.15, Barbara Maurina e Maurizio Battisti (Fondazione Museo Civico di Rovereto) su “Pagine inedite di storia. l’epistolario orsi della Fondazione Museo Civico Di Rovereto”; 12, discussione; 12.30, pausa pranzo; 14.30, Annaluisa Pedrotti (università di Trento) su “Il “neolitico” di Paolo Orsi”; 15, Anita Crispino (parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai) su “Dal naufragio della mia corrispondenza”: l’epistolario di Paolo Orsi conservato al museo di Siracusa e il suo riordino”; 15.30, Giuseppina Monterosso (parco archeologico di Siracusa) su “Paolo Orsi e la “Repubblica Di Catania”; 16, Maria Concetta Parello (parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento) su “L’archeologia a Girgenti negli anni di Paolo Orsi”; 17, Maurizio Paoletti (università della Calabria) su “Paolo Orsi e la Calabria: tra ricerca e tutela”; 17.30, Carmelo Malacrino (museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria) su “Scavi e scoperte a Reggio Calabria nei taccuini di Paolo Orsi”; 18, discussione e chiusura dei lavori. Al termine del convegno, per chi lo desidera, è prevista una breve visita alla Sala Paolo Orsi con l’artista Osvaldo Maffei.

Provincia autonoma di Trento in fascia gialla. Riapre il museo di Scienze e Archeologia della Fondazione museo civico di Rovereto. Ingresso gratuito e nuovi orari

Riapre il museo di Scienze e Archeologia della Fondazione museo civico di Rovereto (foto fmcr)

La Provincia autonoma di Trento è in fascia gialla e così dal 19 gennaio 2021 finalmente può riaprire le sue porte, dopo la lunga chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, Il museo di Scienze e Archeologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Il pubblico potrà visitare la mostra “Ci vuole un fiore”, dedicata alla Flora del Trentino al piano terra e, novità 2021, le sale di zoologia e archeologia al secondo piano con le collezioni permanenti, rimaste chiuse dal lockdown della primavera 2020. Dal fine mese sarà poi inaugurata al museo della Città l’inedita mostra fotografica “Istantanee da una città. Rovereto tra storie e storie”. Il museo si pone come servizio alla città e alle famiglie di tutto il territorio trentino. Il nuovo orario prevede perciò l’apertura dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18, il venerdì dalle 10 alle 20 sempre con ingresso gratuito, a partire da domani, martedì 19 gennaio. Restano comunque attive nel week-end gli approfondimenti e le proposte online. “È comunque con soddisfazione che riapriamo le nostre sale al pubblico”, dichiara il presidente della Fondazione Museo Civico Giovanni Laezza. “Nonostante ci sembri assurda la chiusura prevista nei week-end, dato che i numeri dei possibili ingressi al museo sono contingentati allo stesso modo in ogni giornata, ci adeguiamo come sempre alle disposizioni del nuovo dpcm. Possiamo però garantire”, prosegue il presidente, “che cercheremo di favorire la fruizione offrendo l’ingresso gratuito, aprendo anche il lunedì,  spostando attività per il pubblico durante la settimana e organizzando visite in orari per noi inconsueti, nella speranza di tornare presto alla normalità”.