Reggio Calabria. Al museo Archeologico il concerto lirico “Note d’estate” degli allievi del conservatorio “F. Cilea” chiude le manifestazioni “Estate MArRC”
Ultimo appuntamento di agosto per le serate al MArRC. Venerdì 30 agosto 2024, alle 21, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, si terrà il concerto lirico finale “Note d’estate”, un evento che chiuderà la serie di manifestazioni “Estate MArRC” con un’esibizione dei migliori talenti del conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, un’occasione imperdibile per tutti gli amanti della musica lirica e per chi desidera vivere una serata all’insegna della cultura e dell’arte, in uno dei luoghi più affascinanti della città. L’evento, organizzato in collaborazione con il conservatorio “F. Cilea”, vedrà protagonisti gli studenti delle classi di Canto delle professoresse Rita De Matteis e Liliana Marzano, e sarà introdotto dai saluti di Fabrizio Sudano, direttore MArRC di Reggio Calabria e Francesco Romano, direttore del conservatorio Cilea. Il programma della serata include brani tratti dalle opere di celebri compositori come Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Franco Alfano, Camille Saint-Saëns e Wolfgang Amadeus Mozart. Tra le esibizioni, spiccano interpretazioni di arie da opere immortali come Tosca, La Bohème, Carmen, Madama Butterfly e Le Nozze di Figaro. Gli studenti che si esibiranno sulla panoramica terrazza del MArRC sono: Luisa Umbaca, soprano, Davide Fazzari, tenore, Federica Caracciolo, soprano, Mattia Rigillo, mezzosoprano, Roberta Panuccio, soprano. Ad accompagnare i cantanti sarà il pianista Francesco Rosaniti, mentre la serata sarà presentata da Sofia Fava. L’ingresso è al costo di 3 euro e permette la visita del museo dalle 20 alle 23 senza prenotazione con posti limitati sulla terrazza del MArRC.
Reggio Calabria. Per “Estate MArRC” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria la conferenza “Persefone: il rapimento, la perdita, il lutto, il regno dell’Ade, le stagioni” della prof.ssa Paola Radici Colace (già università di Messina) in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria
Venerdì 23 agosto 2024, penultimo appuntamento di agosto per Estate MArRC sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: alle 21, la conferenza “Persefone: il rapimento, la perdita, il lutto, il regno dell’Ade, le stagioni”, un evento organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria (CIS). La serata sarà introdotta dai saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. La relazione sarà tenuta dalla professoressa Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica all’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS. Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di approfondire il mito di Persefone attraverso una video proiezione, che metterà in luce le profonde implicazioni del rapimento e del suo regno nell’Ade, esplorando temi universali come la perdita, il lutto e il ciclo delle stagioni. Il biglietto di ingresso, al costo di 3 euro, permette ai partecipanti di visitare il museo e di partecipare alle attività serali dalle 20 alle 23. L’accesso alla terrazza è limitato a massimo 90 persone, fino ad esaurimento posti, senza prenotazione.
E sabato 24 agosto 2024, apertura serale straordinaria del Museo dalle 20 alle 23 con ultimo accesso alle 22.30 e biglietto d’ingresso 5 euro. Il biglietto d’ingresso include la visita alla mostra temporanea “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano” al livello E, e la visita alle collezioni che raccontano la storia antica di Reggio Calabria e la Sala Bronzi, con i Bronzi di Riace e Porticello (livello D).
Reggio Calabria. Per “Estate MArRC” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria la conferenza “L’Universo Magnogreco nella Calabria Ionica” per una serata dedicata alla scoperta delle connessioni profonde tra l’astronomia e la cultura della Magna Grecia, in un racconto affascinante tra mito e logos
Per “Estate MArRC” venerdì 16 agosto 2024, alle 21, sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria la conferenza “L’Universo Magnogreco nella Calabria Ionica”, una serata dedicata alla scoperta delle connessioni profonde tra l’astronomia e la cultura della Magna Grecia, in un racconto affascinante tra mito e logos. L’evento è curato dal Planetario Pythagoras di Reggio Calabria. La serata sarà ulteriormente arricchita dall’osservazione della Luna in fase gibbosa crescente, del pianeta Saturno e delle stelle del cielo estivo, grazie agli strumenti messi a disposizione dallo staff del Planetario Pythagoras. Sarà inoltre attivo sulla terrazza del Museo durante la serata l’info point del parco nazionale d’Aspromonte, una finestra sull’area protetta. In questa occasione verranno mostrate le ceramiche artistiche dei Fratelli Condò di Gerace. Ingresso al costo di 3 euro, con visita del museo dalle 20 alle 23, senza prenotazione con posti limitati sulla terrazza del MArRC. L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del direttore del museo Archeologico nazionale, Fabrizio Sudano, seguiti dalla presentazione dell’iniziativa a cura di Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Pythagoras. Il dibattito sarà coordinato da Fortunato Zappia e vedrà la partecipazione di Ulderico Nisticò e Gabriele Quattrone e Francesco Pisani.
La Magna Grecia è storicamente simbolo di contaminazione di idee, cultura, linguaggio e tradizioni. L’astronomia, che affonda le sue radici nella nostra regione, testimonia questo iter culturale iniziato millenni fa, assumendo significati particolari per la nostra terra. I concetti di ordine e di legge naturale, presupposti ineludibili della conoscenza razionale, hanno avuto nel cielo notturno l’origine della riflessione filosofica sull’Uomo e sul Mondo. Le stelle, con i loro nomi ispirati alla mitologia – divinità, eroi, ninfe, satiri, animali fantastici, mostri – costituivano per i nostri antenati della Magna Grecia un universo affascinante e complesso. Ma al di là delle stelle, cosa c’è? L’uomo si confronta con la follia che si oppone alla ragione, immergendosi in un dualismo tra ragione e non-ragione che ha segnato profondamente il nostro rapporto con l’umanità e la guerra. Durante la serata, i partecipanti saranno guidati in un racconto avvincente tra il Mito e il Logos, esplorando come l’uomo sia divenuto il protagonista di una cultura razionale e critica tipicamente occidentale.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale un agosto speciale: aperture serali straordinarie, Ferragosto aperto e visite guidate alla mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano”
Agosto al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria per un tuffo nella cultura: aperture serali straordinarie, Ferragosto aperto e visite guidate alla mostra sui bronzi di San Casciano. A pochi giorni infatti dall’inaugurazione della mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano”, a cura di Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sono diverse le iniziative per far conoscere al pubblico in visita al museo i celebri ritrovamenti effettuati nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Dopo quella di sabato 10, sono ancora due le aperture serali extra: sabato 17 e sabato 24 agosto 2024, dalle 20 alle 23 con ultimo accesso alle 22.30. Con un biglietto da 5 euro sarà possibile visitare sia la mostra temporanea “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano” al livello E, che tutto il livello D del MArRC e quindi le collezioni che raccontano la storia antica di Reggio Calabria e l’immancabile Sala Bronzi, con i Bronzi di Riace e Porticello.
Inoltre, il MArRC resterà aperto con tariffazione ordinaria anche a Ferragosto, permettendo la visita delle sue ricche collezioni permanenti e la mostra temporanea sui reperti provenienti da San Casciano dei Bagni dalle 9 alle 20 con ultimo accesso alle 19.30.
Ma non finisce qui. L’Ufficio Collezioni e l’Ufficio Didattica e Servizi Educativi del MArRC propongono le visite guidate gratuite alla scoperta della mostra “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano” per conoscere meglio l’affascinante universo degli antichi rituali etruschi e romani legati alle acque termali. Le visite si terranno il 13 agosto 2024, con partenza alle 10 e alle 11; il 14 agosto 2024, con partenza alle 9.30 e alle 10.30; il 20 agosto 2024, con tre turni di visita alle 10, alle 11 e alle 12; il 21 agosto 2024, alle 10, alle 11 e alle 12; e per finire il 22 agosto 2024, alle 9.30 e alle 10.30. I primi turni di visita, saranno disponibili in lingua inglese. La durata della visita è di 40-45 minuti circa ed è gratuita inclusa nel costo del biglietto della mostra. Verranno presentati gli straordinari ritrovamenti effettuati nell’estate 2022 e le novità venute alla luce nel 2023 nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Uno scavo stratigrafico che ha portato alla luce il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo.
#domenicalmuseo: Pompei è il sito più visitato nella domenica a ingresso gratuito di agosto, seguito da Colosseo e Pantheon. Il ministro Sangiuliano: “Anche questa domenica al museo di agosto si chiude con un bel risultato in termini di affluenza nei musei e nei parchi archeologici statali”
Per la prima domenica di agosto 2024 a ingresso gratuito Pompei torna – nella classifica assoluta – il sito più visitato (17.463 ingressi), seguito dal Colosseo (15.880) e dal Pantheon (12.573). “Anche questa domenica al museo di agosto si chiude con un bel risultato in termini di affluenza nei musei e nei parchi archeologici statali”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Tantissimi visitatori hanno potuto trascorrere parte della loro giornata immersi nella bellezza del patrimonio culturale della nazione. Questi risultati confermano la nostra azione e spingono ad aumentare il nostro impegno per rendere le nostre strutture sempre più accoglienti, moderne ed efficienti. Il mio grande ringraziamento va a tutti i lavoratori che, anche oggi, hanno garantito con la loro professionalità l’apertura dei siti”.

Visitatori all’ingresso dell’antiquarium di Ercolano (foto paerco)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 17.463; Colosseo 15.880; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 12.573; Foro Romano e Palatino 8.995; museo Archeologico nazionale di Napoli 3.467; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 2.710; museo e area archeologica di Paestum 2.310; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.689; Villa Adriana 1.232; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.077; museo Archeologico nazionale di Taranto 866; museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 846; musei nazionali di Cagliari 731; museo nazionale romano – Palazzo Altemps 729; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 493; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 485; museo Archeologico nazionale di Ravenna 418; museo delle Civiltà 378; museo Archeologico nazionale di Firenze 373; necropoli della Banditaccia e museo nazionale archeologico Cerite a Cerveteri 306.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”: per la prima volta l’eccezionale scoperta nel santuario etrusco-romano Bagno Grande di San Casciano dei Bagni a tu per tu con i Bronzi di Riace

Una statua in bronzo riemersa nel 2022 dallo scavo del Bagno Grande del santuario etrusco-romano a San Casciano dei Bagni (Si) (foto mic)
Quando nel 2022 sono stati scoperti nelle acque fangose del santuario etrusco-romano Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (Si) quei bronzi straordinari arrivati fino a noi in uno stato di conservazione eccezionale furono subito associati a un’altra eccezionale scoperta, di mezzo secolo fa: i Bronzi di Riace, i guerrieri venuti dal mare, rinvenuti, anche questi in un ottimo stato di conservazione, nei fondali davanti alle coste calabre di Riace nel 1972, e datati al V secolo a.C. È evidente che si tratta di due grandi scoperte di natura diversa. Ma da lunedì 5 agosto 2024 ci sarà la possibilità di metterli in dialogo tra loro, esposti quasi a tu per tu. Lunedì 5 agosto 2024, infatti, dopo il grande successo riscontrato a Roma al Palazzo del Quirinale e al museo Archeologico nazionale di Napoli, arriva al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria la mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, che dal 5 agosto 2024 al 12 gennaio 2025 presenta al pubblico le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.

Statua di donna orante (II sec. a.C.) scoperta nel 2023 a San Casciano dei Bagni (foto graziano tavan)

Jacopo Tabolli. Agnese Carletti e Massimo Osanna al Mann (foto graziano tavan)
L’apertura straordinaria al pubblico del Museo – dalle 16 – sarà anticipata alle 10 dall’inaugurazione della mostra a cui interverranno il direttore generale Musei Massimo Osanna, il direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano, il coordinatore scientifico dello scavo – università per Stranieri di Siena Jacopo Tabolli, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Facolmatà, il sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti.

L’arrivo dei bronzi di San Casciano al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
L’allestimento, a cura del direttore generale Musei, Massimo Osanna, e di Jacopo Tabolli, professore dell’università per Stranieri di Siena, si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle sorgenti calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi. Statue, statuette bronzee, centinaia di monete ed ex-voto raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione dei reperti all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di recuperare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani.
Reggio Calabria. Per “Estate MArRC” il convegno “FOOD TELL – Assaggi di Storia” sul connubio tra cibo, storia e archeologia

Per “Estate MArRC”, venerdì 2 agosto 2024, alle 20.30, sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria appuntamento con “FOOD TELL – Assaggi di Storia”, in collaborazione con l’associazione Nuovi Orizzonti. Un convegno sul connubio tra cibo, storia e archeologia e a seguire piccola degustazione di cibo e di vino. Con la partecipazione del prof. Daniele Castrizio e dello chef stellato Nino Rossi. Il biglietto di ingresso, al costo di 3 euro, permetterà ai partecipanti di visitare gli spazi espositivi del museo e di partecipare alle attività serali dalle 20 alle 23.
Reggio Calabria. Per “Estate MArRC”, il museo Archeologico nazionale propone, in collaborazione col CIS, la conferenza “Ifigenia in Aulide di Euripide e Ιφιγένεια di Mihalis Kakogiannis” con la prof. Paola Radici Colace (già università di Messina)

Per “Estate MArRC”, venerdì 26 luglio 2024, alle 21, sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria si terrà la conferenza “Ifigenia in Aulide di Euripide e Ιφιγένεια di Mihalis Kakogiannis”, in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Il biglietto di ingresso, al costo di 3 euro, permetterà ai partecipanti di visitare gli spazi espositivi del museo e di partecipare alle attività serali dalle 20 alle 23. L’accesso alla terrazza sarà aperto fino a un massimo di 90 partecipanti, senza necessità di prenotazione, fino ad esaurimento posti. L’evento è promosso dal MArRC e curato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Sarà inoltre attivo sulla terrazza del Museo durante la serata l’info point del parco nazionale d’Aspromonte, una finestra sull’area protetta. Verranno fornite ai visitatori le informazioni utili sulle peculiarità naturalistiche e culturali del suo territorio, e proposte delle degustazioni di prodotti identitari grazie alla partecipazione dell’Azienda Agricola Perrone. Contestualmente il concessionario dei servizi aggiuntivi del MArRC proporrà due visite guidate alla scoperta delle collezioni del museo, alle 20 e 21.45. Info su costi e prenotazioni allo 06 399 676 00.

La terrazza sullo Stretto al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Introdotta da Fabrizio Sudano, direttore del museo, e da Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS della Calabria, relaziona la prof.ssa Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica al dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria. La prof.ssa Colace, attraverso un contributo di video proiezione, offrirà una dettagliata analisi dell’opera teatrale e del film. Una serata speciale per immergersi nella bellezza e nella profondità della tragedia classica, arricchita dall’analisi e dalle immagini cinematografiche che daranno vita a questa opera senza tempo. “Ifigenìa in Àulide” è una tragedia di Euripide, scritta tra il 407 e il 406 a.C., ambientata nell’accampamento greco di Aulide, sulla costa della Beozia. La trama si svolge nel momento in cui le navi greche, dirette a Troia, sono bloccate nel porto da una bonaccia. L’indovino Calcante rivela che la causa è l’ira di Artemide, furiosa per il massacro di uno degli animali a lei sacri. L’unico modo per placare la dea e ottenere venti favorevoli è il sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone. La tragedia esplora temi di angoscia paterna, conflitti interni dei soldati, l’inganno del falso matrimonio con Achille, l’angoscia di Clitennestra e lo stupore dolorante di Ifigenia. La versione cinematografica “Ιφιγένεια”, diretta da Mihalis Kakogiannis e musicata da Mikis Theodorakis, trasporta sullo schermo la potenza delle parole di Euripide, mettendo in luce la fragilità e la pusillanimità degli ‘eroi’ di fronte al potere. Il film, interpretato da Irene Papas (Clitennestra) e Tatiana Papamoschou (Ifigenia), è celebre per la sua capacità di trasmettere, attraverso gli occhi colmi di dolore e rabbia di Clitennestra, le profonde emozioni e le future tragedie che scaturiscono dalle azioni dei protagonisti. Uscito nel 1977, “Ιφιγένεια” ha ricevuto una Nomination all’Oscar come Miglior film parlato in lingua straniera e una Nomination alla Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli incontri sulla “percezione dell’Antico” in collaborazione con l’associazione culturale Anassilaos incontro su “La figura del monaco Pietro Siculo (sec. X) e Tre omelie contro i pauliciani” con Mauro Mormino (università di Messina)
“La figura del monaco Pietro Siculo (sec. X) e Tre omelie contro i pauliciani” è il titolo del nuovo incontro al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sul tema “la percezione del tempo tra Antico, Moderno e Contemporaneità” promossi congiuntamente dal MArRC e dall’associazione culturale Anassilaos. Appuntamento mercoledì 24 luglio 2024, alle 18, nella sala conferenze del MArRC. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e di Stefano Iorfida, presidente associazione culturale Anassilaos, conversazione del prof. Mauro Mormino (università di Messina) e presentazione del libro “Pietro Siculo. Tre omelie contro i pauliciani” edito da Città Nuova / Nuovi Testi Patristici con testo e traduzione di Mormino. Introduce la prof.ssa Mariangela Monaca (DICAM università di Messina). Conduce Fabio Arichetta, responsabile del ciclo di incontri “La percezione del tempo”.

Copertina del libro “Pietro Siculo. Tre omelie contro i pauliciani” di Mauro Mormino
Pietro Siculo. Tre omelie contro i pauliciani. Le Omelie contro i pauliciani del monaco Pietro Siculo, redatte negli ultimi decenni del IX secolo, rappresentano gli unici testi superstiti di un progetto originale composto da sei testi. Desideroso di mettere in guardia i propri lettori dalla diffusione nei territori dell’Impero d’Oriente dell’eresia cristiano-dualista dei pauliciani, considerati eredi degli antichi manichei, l’autore offre un’attenta disamina di tre capisaldi della loro dottrina: il dualismo radicale, il rigetto della verginità di Maria e del suo ruolo di Madre di Dio, la negazione dell’eucaristia. Basandosi sull’analisi di alcuni passi scelti tratti dalle Scritture, attingendo alla tradizione antiereticale cristiana dei primi secoli e alla riflessione patristica d’argomento antimanicheo, Pietro Siculo, con uno stile sobrio e tuttavia ricercato, si impegna a confutare i più controversi assunti teologico-dottrinali dei propri avversari offrendo strumenti utili per controbatterne gli insegnamenti.
Napoli. Successo di pubblico per le mostre sui bronzi di San Casciano e su Tolkien: oltre 310mila visitatori. Il ministro: “Napoli deve essere capitale della cultura”. In agosto i bronzi di San Casciano andranno a Reggio Calabria accanto ai bronzi di Riace

Statua di donna orante (II sec. a.C.) scoperta a San Casciano dei Bagni (foto graziano tavan)

Il ministro Gennaro Sangiuliano, al centro, accompagnato dal dg sabap Luigi La Rocca (a sinistra) e dal dg musei Massimo Osanna (a destra) alla mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano” al Mann (foto mann)
Dopo Roma (Il Quirinale) e Napoli (il Mann) i bronzi di San Casciano approdano ai primi di agosto 2024 a Reggio Calabria, proprio in quel museo, l’Archeologico nazionale, in cui sono conservati i Bronzi di Riace. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel tracciare un bilancio delle due grandi mostre che hanno caratterizzato l’offerta culturale del capoluogo partenopeo in questi primi dei mesi del 2024. Oltre 310mila visitatori in totale, da febbraio a inizio luglio di quest’anno, hanno avuto infatti la possibilità di vivere a Napoli l’emozione unica di due esposizioni di eccezionale valore artistico e culturale: la mostra al museo Archeologico nazionale sui preziosissimi reperti in bronzo ritrovati a San Casciano dei Bagni e quella a Palazzo Reale dedicata alla vita, alle opere e all’avventura umana di John Ronald Reuel Tolkien, uno dei più popolari e rilevanti autori del Novecento. Una duplice e affascinante esperienza immersiva nei due siti napoletani, che si confermano come vere e proprie eccellenze museali internazionali e crocevia di culture, dove l’arte e la storia trovano la loro massima espressione nei rinnovati spazi espositivi fortemente voluti dal ministero della Cultura.


Jacopo Tabolli. Agnese Carletti e Massimo Osanna al Mann (foto graziano tavan)
Nello specifico, la mostra “Gli Dei ritornano – I bronzi di San Casciano”, dedicata alle statue in bronzo ritrovate durante gli scavi a San Casciano dei Bagni e realizzata all’interno del museo Archeologico nazionale di Napoli (oltre 160mila ingressi dal 16 febbraio al 30 giugno 2024), ha acceso ancora una volta un potente riflettore sul contributo della cultura allo sviluppo socio-economico dell’area metropolitana e della Campania. “A Napoli, durante l’esposizione dei bronzi”, ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, “abbiamo celebrato un vero e proprio matrimonio tra uno dei più importanti musei archeologici al mondo e il più significativo ritrovamento di archeologia sul territorio nazionale, dopo i Bronzi di Riace. Non a caso, i reperti di San Casciano saranno esposti proprio al MArRC, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, a partire dai primi giorni di agosto”.

Altro successo annunciato, poi, quello della mostra “TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore”, tenutasi dal 16 marzo fino al 2 luglio 2024 che ha registrato oltre 149mila ingressi, ideata e promossa dal ministero in collaborazione con l’università di Oxford che ha superato, per numero di presenze, l’esposizione nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. “Il numero davvero impressionante di visitatori”, ha aggiunto il Ministro, “conferma la nostra scelta di puntare sulla città di Napoli come capitale della cultura, che non deve essere prerogativa di ristretti circoli culturali ma essere diffusa anche con esposizioni che attirano centinaia di migliaia di persone in pochi mesi e in grado di approdare in numerosi siti museali italiani. Il duplice successo delle mostre napoletane ci autorizza a rafforzare l’impegno a favore del nostro patrimonio culturale, un tesoro unico al mondo che dobbiamo tutelare e valorizzare perché è un bene di tutti gli italiani e dell’umanità”. La mostra dedicata a Tolkien farà tappa nei prossimi mesi a Torino alla Reggia di Venaria.
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