Perugia. Al museo Archeologico nazionale il convegno “Maternità ed infanzia: riti religiosi, tradizioni popolari, pratiche mediche” in occasione della mostra “La Via Lattea. Maternità ed Infanzia dall’Antichità alla Collezione Bellucci”
Maternità ed Infanzia al lago Trasimeno. Se ne parla a Perugia, giovedì 25 maggio 2023, alle 15.30, nel salone Umbri ed Etruschi del museo Archeologico nazionale dell’Umbria, nel convegno “Maternità ed infanzia: riti religiosi, tradizioni popolari, pratiche mediche”, organizzato da Soroptimist International Club Perugia e dal museo Archeologico nazionale dell’Umbria nell’ambito del partenariato istituito in occasione della mostra “La Via Lattea. Maternità ed Infanzia dall’Antichità alla Collezione Bellucci”, progettata e realizzata dallo stesso museo, a cura di Maria Angela Turchetti, con il sostegno della Fondazione Perugia. Il convegno affronta aspetti legati alla maternità e all’infanzia sia nel mondo antico che nella contemporaneità, coinvolgendo diversi relatori: Paola Romi (SABAP Umbria, funzionario archeologo) e Flavia Morandini (archeologa) illustreranno i culti salutari del territorio del lago Trasimeno ed in particolare di Colle Arsiccio di Magione, mentre Serena Trippetti (archeologa) presenterà le tradizioni, anche più recenti, e i riti legati alle nascite. Italo Marinelli, già pediatra all’ospedale di Branca, parlerà di alcuni fenomeni patologici tipici dell’infanzia e di come curare i bambini con la magia, riferendosi agli amuleti della Collezione Bellucci; infine Giampietro Chiodini, giornalista, illustrerà credenze, saperi e pratiche della zona del Lago Trasimeno.
La mostra “La via Lattea. Maternità ed infanzia dall’antichità alla Collezione Bellucci”, che resterà visitabile fino al 30 giugno 2023, focalizza l’attenzione sul tema della maternità e prima infanzia, sia nel mondo antico che attraverso gli amuleti della Collezione Bellucci, con un taglio prevalentemente antropologico e storico, attento al racconto museale e alla protezione e alla cura della donna e del bambino, agli aspetti della tradizione e delle credenze popolari. Questo tentativo molto ampio, “trasversale” e per così dire “universale” di indagine dell’Uomo e delle sue più profonde necessità e paure, legate al ciclo della vita e alla nascita, è sottolineato dal titolo della mostra, che ripropone un mito, ben conosciuto in ambito etrusco, secondo cui la Galassia, la Via Lattea, la nostra “madre cosmica”, nasce dal latte che Hera (Uni/Giunone) versò nell’allattare Heracle/Hercle/Ercole, il primo alimento che nutre tutti gli essere umani e animali e che, per il tramite di una dea e della sua natura femminile e divina, consente all’eroe greco l’immortalità.
Perugia Archeofilm. Per la prima edizione, il pubblico premia il Ladakh di Nicolò Bongiorno e la giuria scientifica il salvataggio dei templi nubiani dalle acque del Nilo di Olivier Lemaitre

Tanto pubblico ai Giardini del Fronte per la prima edizione del Perugia Archeofilm (foto archeologia viva)
Al pubblico piace il fascino selvaggio del Ladakh mentre lo storico salvataggio dei templi salvati dalle acque del Nilo in Egitto convince la giuria di esperti. Si è chiusa con questi verdetti la prima edizione del Perugia Archeofilm – la manifestazione del cinema storico-archeologico-ambientale – tenutasi dal 21 al 23 giugno 2022 nel capoluogo umbro tra i Giardini del Frontone e il museo Archeologico nazionale dell’Umbria. L’evento è stato organizzato da Città di Perugia con “Archeologia Viva/Firenze Archeofilm” in collaborazione con Direzione regionale musei Umbria – Museo Archeologico nazionale dell’Umbria e Università degli Studi di Perugia. In collaborazione con Fondazione Carlo Lorenzini, Umbria Film Commission e Cinegatti.

Frame del film film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno
Il pubblico, in qualità di giuria popolare, ha decretato vincitore del Premio “Città di Perugia- Archeologia Viva” il film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno (Italia, 100’). Il film è interamente girato in Ladakh, una regione dell’India in profonda trasformazione, che sta affrontando un percorso di rigenerazione culturale in bilico tra il richiamo di una tradizione arcana e uno sviluppo rampante, che mette a rischio l’ambiente e snatura i suoi abitanti. Menti coraggiose vogliono superare questo dualismo proponendo una mediazione virtuosa per restare se stessi senza chiudersi al mondo, valorizzando gli stimoli di una modernità che non implichi una mutazione antropologica.

Frame del film “Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre
Il Premio della giuria scientifica “Università degli Studi di Perugia” è stato invece assegnato a “Egitto: i templi salvati” del regista francese Olivier Lemaitre (Francia, 53’). Il film ripercorre lo storico salvataggio, negli anni Cinquanta del secolo scorso, di oltre venti templi nubiani destinati a sparire sotto le acque del Nilo a seguito della costruzione della nuova diga di Assuan. “L’opera – si legge nella motivazione – ha scelto di valorizzare una realtà archeologica particolarmente importante per la storia della civiltà egizia, nota al grande pubblico ma non nelle sue vicende più recenti, facendolo con un’informazione scientifica di grande ricchezza e qualità. Gli interventi di alta ingegneria, progettati e messi in opera per la salvaguardia dell’ingente patrimonio a rischio distruzione, sono narrati con grande chiarezza e notevole efficacia, suscitando perciò interesse e partecipazione emotiva. Le immagini suggestive, la rilevanza dei monumenti mostrati, il ricorso a una formula troppo spesso considerata desueta, come gli ottimi disegni, il diario di scavo e i documenti di archivio, il ritmo scorrevole ma non esasperato impresso al racconto, non in tendenza con mode più diffuse, suscitano il piacere della narrazione svolta nel tempo, e pertanto essa stessa capace di evocare il senso più profondo dell’antico”. Per la grafica del poster di “Perugia Archeofilm 2022” realizzato in concorso dagli studenti di Ingegneria Civile e Ambientale dell’università di Perugia è stato infine assegnato il Premio speciale “Carlo Lorenzini”.
Al via la prima edizione di Perugia Archeofilm: tre serate di proiezioni e conversazioni. Tre premi in concorso: del pubblico, dell’università e della grafica
Sono passate sono alcune ore dall’archiviazione del Maremma Archeofilm che il festival diffuso del Firenze Archeofilm propone un nuovo appuntamento. Martedì 21 giugno 2022 a Perugia, nei Giardini del Frontone, alle 21.15, prende il via la prima edizione del Perugia Archeofilm, festival internazionale del cinema di archeologia di Perugia a ingresso libero organizzato da Archeologia Viva/Firenze Archeofilm con Comune di Perugia, museo Archeologico nazionale dell’Umbria, università di Perugia. Tre sere di proiezioni e conversazioni: i primi due, 21 – 22 giugno 2022, alle 21.15, a Perugia nei Giardini del Frontone (Borgo XX Giugno snc), il terzo, 23 giugno 2022, alle 21, a Perugia nel museo Archeologico nazionale dell’Umbria (piazza Giordano Bruno 10). In caso di maltempo il festival si svolgerà presso il museo Archeologico nazionale dell’Umbria. Ogni sera due film e un incontro. Martedì 21 giugno 2022, i film “Gli ultimi segreti di Nazca / The last secrets of Nasca” di Jean Baptiste Erreca (Francia, 52′) e “Il regno del sale. I 7000 anni di Hallstatt / The kingdom of salt. 7000 years of Hallstatt” di Domingo Rodes (Spagna, 23′) inframezzati dalla conversazione con Maria Angela Turchetti, direttore museo Archeologico nazionale dell’Umbria. Mercoledì 22 giugno 2022, i film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno (Italia, 100′) e “Il busto di Nefertiti: nascita di un’icona / Le buste de Néfertiti, naissance d’une icône” di Jean-Dominique Ferrucci (Francia, 17′) inframezzati dalla conversazione con il regista Nicolò Bongiorno. Giovedì 23 giugno 2022, il film “Egitto: i templi salvati / Egypt: saving temples” di Olivier Lemaitre (Francia, 53’) seguito dalla conversazione con Gian Luca Grassigli, ordinario Archeologia classica all’università di Perugia. Quindi cerimonia di premiazione con consegna del Premio del pubblico “Città di Perugia – Archeologia Viva”, del Premio della giuria scientifica “Università degli Studi di Perugia”, e del Premio speciale “Carlo Lorenzini” per la grafica del poster di “Perugia Archeofilm 2022” realizzato in concorso dagli studenti del “Laboratorio di Architettura e Composizione 1” attivato nel dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’università di Perugia in collaborazione con Fondazione “Carlo Lorenzini”. Chiude la rassegna perugina il film fuori concorso “Pompei 3D, una storia sepolta” di Maria Chiffi (Italia, 26’).
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