Napoli. Al museo Archeologico nazionale al via la 28ma edizione della rassegna “Incontri di Archeologia”, da ottobre a maggio: il giovedì in Auditorium e on line
La rassegna “Incontri di Archeologia” riprende la programmazione con la stessa ricchezza scientifica e comunicativa di ogni anno. Questo vero e proprio classico del museo Archeologico nazionale di Napoli festeggia la ventottesima edizione: come da tradizione, gli eventi sono calendarizzati sempre di giovedì alle 16, in Auditorium con la possibilità di assistere alle conferenze in presenza o da remoto grazie alla diretta Facebook. La rassegna “incontri di Archeologia”, curata da Lucia Emilio e Miriam Capobianco, è promossa dai Servizi Educativi del MANN (Responsabile: Giovanni Vastano; staff: Annamaria Di Noia, Elisa Napolitano, Antonio Sacco, Angela Vocciante). In parallelo agli eventi per adulti, anche nella stagione 2022/2023 ogni terza domenica del mese è dedicata ai laboratori “MANNfor kids” destinati ai più piccoli.

Il direttore del Mann, Paolo Giulierini, apre gli “Incontri di Archeologia” 2022-2023 (foto valentina cosentino)
Si riparte il 27 ottobre 2022 con la lectio introduttiva di Paolo Giulierini: il direttore dell’istituto traccia il profilo de “Il MANN oltre il MANN: viaggi di incontri e conoscenze per i tesori del museo Archeologico nazionale di Napoli”, individuando le caratteristiche dei progetti scientifici che fanno conoscere in tutto il mondo il nostro patrimonio culturale.
Dall’archeologia alla letteratura: il 3 novembre 2022, la scrittrice Valeria Parrella, in dialogo con Antonella Carlo (Responsabile Ufficio Comunicazione MANN), ricostruisce le fonti pompeiane che hanno sostenuto la scrittura e la rielaborazione fantastica del suo ultimo romanzo “La Fortuna” (Feltrinelli, 2022). Commistione di linguaggi anche per il giovedì successivo: il 10 novembre 2022, dalla mattina sino alle 19, full immersion cinematografica con la rassegna “ArcheocineMANN”, che racconta sul grande schermo gli antichi reperti e i siti archeologici di tutto il mondo.

Mario Grimaldi curatore della mostra “I pittori di Pompei” al museo civico Archeologico di Bologna (foto bologna musei)
Artisti o artigiani: chi erano i pittori a lavoro nelle città vesuviane? Ne parla il 1° dicembre 2022 Mario Grimaldi, curatore della mostra “I pittori di Pompei” che, realizzata con cento affreschi del Mann, sta riscuotendo grande successo di pubblico e critica presso il museo civico Archeologico di Bologna. Non manca, come da rito che si rispetti, il consolidato appuntamento realizzato a cura di ICRA Project in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico: il 15 dicembre 2022, per il pubblico del Museo e per gli internauti connessi in rete, Giovanni Greco rappresenta l’Orestea di Eschilo.

Jean François Champollion ritratto da Leon Cogniet nel 1831
Il 2023 riparte all’insegna di una nuova esposizione in programma al MANN: il 12 gennaio 2023, con Rosanna Pirelli, focus sull’allestimento che valorizza il lavoro dell’archeologo francese Champollion e la nascita dell’egittologia scientifica. A seguire, il 26 gennaio 2023, appuntamento con Antonio De Simone per il racconto dei nuovi scavi nella Villa Augustea di Somma Vesuviana. Gli incontri di febbraio approfondiscono le attività espositive del MANN: giovedì 2 febbraio 2023, Giovanni Di Pasquale descrive il progetto di allestimento della Sezione Tecnologica Romana, mentre la settimana successiva (9 febbraio) Federico Marazzi invita alla scoperta della grande mostra sui Bizantini. In ossequio alle celebrazioni dell’amore di San Valentino, il 16 febbraio 2023 da non perdere la conferenza di Mario Cesarano, che analizza come la sessualità sia declinata su vasi e pitture parietali delle città vesuviane.

Bronzi e sculture “inediti” nella mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)
Serrata anche la programmazione di marzo 2023; il mese si apre con l’incontro tenuto da Laura Forte e Marialucia Giacco: le due funzionarie archeologhe del MANN analizzano i nuovi allestimenti del museo Archeologico nazionale di Napoli; giovedì 9 marzo 2023, la professoressa Rossana Valenti effettua un excursus sul significato dell’acqua nell’immaginario degli antichi; il 16 marzo 2023, infine, l’archeologa Rosaria Ciardiello segue il viaggio del MANN in Giappone con la mostra itinerante “Pompeii”.

Alessandro Magno: dettaglio del grande mosaico della battaglia di Isso, proveniente da Pompei e conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Aprile 2023 si inaugura con un incontro a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo (giovedì 13), che si soffermano sull’esposizione dedicata ad Alessandro Magno e programmata al Museo dal 23 marzo 2023. La dialettica tra noi e gli altri, spesso considerati “diversi” anche nell’antica Roma, è il filo conduttore della conferenza di Francesca Galgano (20 aprile 2023). Quattro gli appuntamenti di maggio: ancora Alessandro Magno protagonista della lezione di Giancarlo Abbamonte (4 maggio 2023); si va alla scoperta delle storie di carta della Biblioteca del MANN con Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, Angela Luppino e Serena Venditto (11 maggio 2023); Maria Morisco descrive la memoria custodita da antichi reperti pompeiani (18 maggio 2023); si chiude sempre con il classico appuntamento dedicato al restauro, grazie alla conferenza di Mariateresa Operetto (responsabile Laboratorio di restauro del Museo), che presenta alcuni casi di studio e lavoro sulle ceramiche figurate.
Napoli. Al museo Archeologico nazionale per le Giornate europee del Patrimonio apertura serale a 1 euro, concerto dedicato all’impegno ambientale, visita guidata all’Altro Mann, laboratori per bambini
Giornate europee del Patrimonio 2022: torna anche al museo Archeologico nazionale di Napoli l’atteso appuntamento annuale per scoprire i tesori dei nostri musei. Tema dell’edizione di quest’anno è il “Patrimonio culturale sostenibile- Un’eredità per il futuro”: un invito a partire dall’arte per promuovere un atteggiamento consapevole di approccio alla natura. Il programma delle #GEP2022 del Mann è curato dai Servizi Educativi del Museo (responsabile: Giovanni Vastano/ staff: Annamaria Di Noia, Miriam Capobianco, Elisa Napolitano, Antonio Sacco, Angela Vocciante).

La band musicale Not Just Fella’s protagonista al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Nell’ambito della tradizionale apertura serale, in programma sabato 24 settembre 2022 dalle 19 al costo simbolico di 1 euro, il Mann propone il concerto dei Not Just Fella’s. La band, composta da Rita Genny (voce), Fabio Mingardi (batteria), Gaetano Severini (basso), Ferdinando Zaccaria (tastiere) e Salvatore Vitale (chitarre), a partire dalle 21 proporrà brani di artisti da tempo impegnati nel sociale e nella difesa dell’ambiente: Patty Smith, Anouk e Cold Play, per citarne solo alcuni.

La copertina del libro “Piccolo diario napoletano” di Paola Tesei
Nel Giardino delle Camelie (alle 19), da non perdere l’omaggio alla città in occasione della presentazione del libro “Piccolo Diario Napoletano. Un viaggio sentimentale” (Edizioni il Papavero) di Paola Tesei: la bellezza del paesaggio e della cultura partenopea sarà ripercorsa tra prose liriche, acquerelli e disegni.

Al museo Archeologico nazionale di Napoli la mostra “L’altro MANN” curata da Marialucia Giacco (foto valentina cosentino)
Per le Giornate Europee del Patrimonio, non manca il classico itinerario guidato all’evento espositivo di punta del museo Archeologico nazionale di Napoli: sabato 24 settembre, alle 11, da non perdere la visita dedicata all’allestimento “L’altro MANN” con la curatrice Marialucia Giacco. La prenotazione è obbligatoria (via mail: man-na.comunicazione@cultura.gov.it/ telefonica, dalle 9.30 alle 16: tel. 0814422329) e l’appuntamento per iniziare il percorso è al secondo piano, nella sezione Affreschi.

Al museo Archeologico nazionale di Napoli i laboratori musicali per i bambini più piccoli (foto mann)
Ancora, domenica 25 settembre, nell’ambito delle proposte MANNforbabies, ecco due laboratori musicali pensati per piccolissimi visitatori (alle 10.30: bimbi da 0 a 3 anni; alle 11.30, bimbi dai 3 ai 6 anni): filo conduttore della mattinata sarà il gioco musicale come modalità di avvicinamento all’arte. I percorsi, che avranno prenotazione obbligatoria (via mail: man-na.comunicazione@cultura.gov.it/ telefonica, dalle 9.30 alle 16: tel. 0814422329), saranno condotti dai musicisti Margareth Ianuario e Daniele Barone e da Elivra Ermann (Nati per la musica- Campania).
Vetulonia. Per “Le notti dell’Archeologia” conversazione archeologica sui temi della mostra-evento “A tempo di DANZA. In armonia, grazia e BELLEZZA” al museo “Isidoro Falchi” con Pruneti, Giulierini, Giacco, Saviano, Passa e Spina. Anteprima del corto di Antonioni con Caterina Di Rienzo
“Le Notti dell’Archeologia” fa tappa a Vetulonia. Mercoledì 20 luglio 2022, alle 21, nell’ambito della rassegna promossa dalla Regione Toscana, piazza Vatluna sarà il palcoscenico di una speciale conversazione archeologica sui temi della mostra evento 2022 “A tempo di DANZA. In armonia, grazia e BELLEZZA” al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia fino al 6 novembre 2022. La serata, condotta da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e di tourismA, avrà come ospiti d’eccellenza: Paolo Giulierini direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli; le archeologhe del Mann Marialucia Giacco e Stefania Saviano; Antonio Passa, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara; Luigi Spina, il più quotato fotografo contemporaneo di Antichità, autore dei quadri fotografici che nel percorso espositivo della mostra dialogano con le opere esposte. Alla conversazione archeologica seguirà la prima proiezione del cortometraggio videoarte realizzato dal film-maker Lorenzo Antonioni con l’artista Caterina Di Rienzo, danzatrice e coreografa. Il corto, ambientato e proiettato all’interno della Sala della Danza, diventerà esso stesso parte integrante del percorso della mostra. Evento gratuito. Possibilità di prenotare posti a sedere fino esaurimento. Info e prenotazioni: 0564 927241 (da martedì a domenica 10-14 e 15-19).
Napoli. Aperta nelle Sale degli Affreschi del museo Archeologico nazionale la mostra “L’altro MANN”, sessanta tesori dai depositi. E a settembre focus su ori, tessili e commestibili. Il direttore Giulierini: “Un patrimonio straordinario da condividere”

La locandina della mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” al museo Archeologico nazionale di Napoli

Lo staff del Mann che ha promosso la mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)
Dalle suppellettili delle città vesuviane alle armi dei gladiatori, dai tessili agli ori, con un focus sui commestibili: una sessantina di opere, simbolo di una progressiva restituzione del patrimonio museale alla città e ai turisti. È una mostra “in fieri” quella che si è aperta il 30 maggio 2022 nella sala degli Affreschi del museo Archeologico nazionale di Napoli e che, entro la fine di settembre 2022, si espanderà anche nel Plastico di Pompei. L’hanno chiamata “L’altro MANN. Depositi in mostra” ed è il frutto sull’incessante lavoro di “scavo” e studio negli immensi depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, prelude al raddoppio delle collezioni pompeiane presentate al pubblico. E c’è una curiosità: tanti tesori, oggi custoditi nei depositi, hanno rappresentato veri e propri cult per la letteratura scientifica sin dal momento della loro scoperta durante gli scavi nelle città vesuviane. Alla presentazione sono intervenuti Paolo Giulierini (direttore dell’Archeologico), Laura Forte e Marialucia Giacco (curatrici del percorso/ funzionarie archeologhe del Mann), Andrea Mandara (architetto che ha curato l’allestimento) e Stefano Consiglio (docente ateneo federiciano/delegato del sindaco Manfredi). Dall’indagine alla divulgazione: il 9 giugno e il 7 luglio 2022, in occasione delle aperture serali del giovedì, tour guidati alla mostra “L’altro MANN”.

Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, alla mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)
“L’altro Mann non è solo una vetrina di meraviglie, in gran parte vesuviane, mai o poco viste, spesso in giro per il mondo, custodite negli ormai celebri depositi del museo Archeologico, dalle Cavaiole a Sing Sing”, commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini. L’Altro Mann è, infatti, anche una straordinaria campionatura della parte ‘rimanente’ del nostro patrimonio museale, che vogliamo sia sempre più valorizzata e condivisa non solo attraverso l’esposizione ma anche con la ricerca scientifica, l’apporto del digitale e, quindi, la creazione di grandi banche date open. È differente da ciò che siamo abituati a trovare nel Museo: non una collezione, né una semplice mostra. È soprattutto un progetto da condividere con i nostri visitatori e tutta la collettività. Il lavoro sui depositi in questi anni è stato incessante e continua, a partire dal riordino e la messa in sicurezza anche in chiave antisismica. Il nostro obiettivo è una fruizione pubblica più larga possibile, con l’idea conclusiva di espandere gli stessi depositi in altri luoghi della città”.

La grande pedana circolare all’ingresso della mostra “L’altro Mann” con un cratere a volute con corteo bacchico in marmo, una cassaforte in bronzo, ferro e legno con amorini e personaggi dionisiaci, un tavolo pieghevole con piccoli satiri, uno sgabello con maschere e motivi vegetali, un originalissimo scaldaliquidi a forma di cinta muraria, alcuni candelabri (foto valentina cosentino)
La mostra, curata dalle funzionarie archeologhe del museo Laura Forte e Marialucia Giacco, è introdotta da alcuni reperti, raramente esposti in passato e presentati oggi su una grande pedana circolare: un cratere a volute con corteo bacchico in marmo (da Villa San Marco a Stabiae, prima metà del I sec. d.C.), una cassaforte in bronzo, ferro e legno con amorini e personaggi dionisiaci (da Pompei, Casa di Gaio Vibio Italo, I sec. d.C.), un tavolo pieghevole con piccoli satiri (area vesuviana, I sec. d.C.), uno sgabello con maschere e motivi vegetali (da Pompei, casa di Romolo e Remo, I sec. d.C.), un originalissimo scaldaliquidi a forma di cinta muraria (da Pompei, I sec. d.C.), alcuni candelabri (da Ercolano e Pompei, I sec. d.C.). Nelle sale in cui si snoda questa prima parte dell’itinerario di visita, possibile ammirare altri tesori che raccontano la vita delle città vesuviane e la bellezza delle antiche domus. L’esposizione si sofferma sugli ambienti esterni delle case, mostrandone i ricchi apparati decorativi: da non perdere le bocche di fontana bronzee con pescatore e Amorino e oca (da Pompei, casa della Fontana Piccola, I sec. d.C.), con satiro che regge un otre (da Pompei, casa del centenario, I sec. d.C.) e con Amorino e delfino (da Pompei, I sec. d.C.); la decorazione marmorea di fontana con Ninfa (da Pompei, I sec. d.C.); gli oscilla in marmo (rilievi in sospensione, da Pompei, I sec. d.C.) con le raffigurazioni di una Menade danzante davanti a un altare, una Vittoria alata e Ercole con la cerva cerinite. Il verde lussureggiante delle case negli insediamenti alle falde del vulcano è testimoniato anche da tre splendidi affreschi con scene di giardino (da Ercolano e Pompei, inizio I sec. d.C.).

Bronzi e sculture “inediti” nella mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)
Il percorso “L’altro Mann” si radica sui progetti che, da anni, la direzione museale sta dedicando al patrimonio dei depositi: se il riordino di Sing Sing, che custodisce migliaia di manufatti nei sottotetti dell’Archeologico, è prodromico alla fruibilità (naturalmente contingentata e sorvegliata) da parte dei visitatori, si lavora anche sull’area delle Cavaiole, dove sono conservati i materiali lapidei. In collaborazione con la facoltà di architettura dell’università di Delft e con il ministero della Cultura olandese, è ai nastri di partenza il masterplan per pianificare la trasformazione di questo settore dei depositi in un’area visibile al pubblico. Ancora, in tema di prestigiose collaborazioni istituzionali, grazie a una convenzione stipulata con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, sono stati restaurati un “borsellino” e un nastro in filo d’oro, che saranno espositi in anteprima a settembre con l’ampliamento della mostra “L’altro Mann” nella sala del Plastico di Pompei. A questa sperimentazione iniziale seguirà il restauro di un ulteriore gruppo di una ventina di reperti tessili, in filo d’oro e non. I depositi sono, certamente, luoghi di studio: in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si sta sviluppando un filone di ricerca riservato a docenti, studenti e tirocinanti per scoprire e tutelare i tesori della collezione Spinelli del museo Archeologico nazionale di Napoli, collezione che raccoglie antichi manufatti della necropoli di Suessula, nel territorio di Acerra.

Elmi dei gladiatori da Pompei nella mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto valentina cosentino)
Sono tante le curiosità che i visitatori rintracciano nell’allestimento, firmato dall’architetto Andrea Mandara con Claudia Pescatori e realizzato con la grafica di Francesca Pavese: ad esempio, chi non sapesse cosa è la pelvis (un bacino per le abluzioni), può apprendere che i cittadini dell’area vesuviana decoravano queste suppellettili, come dimostra un’applique bronzea con scena di toletta femminile. E, ancora, gli appassionati dell’iconografia dedicata alla dea della bellezza, non devono perdere, in mostra, la sensuale scultura marmorea della Venere Anadiomene, che esce dalle acque (da Pompei, Casa del Camillo, I sec. d.C.). Infine, un gradito ritorno: la mostra include una sezione dedicata al mondo dei Gladiatori; si procede, così, nel percorso di “musealizzazione” della collezione presentata al pubblico per la prima volta dopo decenni durante la grande esposizione in programma al Museo sino allo scorso aprile. In esposizione non solo le armi che contraddistinguevano le diverse tipologie di gladiatori (i reperti sono venuti alla luce a Pompei dal 1766), ma anche altri documenti unici, conservati negli Archivi dell’Archeologico, come le tempere di Francesco Morelli.
Napoli. Al museo Archeologico nazionale gli studenti di Archeologia classica tornano a incontrarsi al museo e confrontarsi con i capolavori conservati, come dall’epoca di Fiorelli: al via il ciclo di seminari “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica

“Seminari al Mann: la ripresa di una tradizione”: con questo intervento Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, mercoledì 24 novembre 2021, alle 9, introdurrà il ciclo di incontri “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica promossa nell’ambito del corso di laurea triennale in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio culturale dell’università di Napoli “Federico II”. Gli eventi, a cura di Bianca Ferrara, sono realizzati in collaborazione con i Servizi Educativi e Ricerca del Mann. Gli appuntamenti didattici rappresentano un’occasione di confronto per allievi di tutte le accademie napoletane, dall’ateneo federiciano all’Orientale e al Suor Orsola: si ripropone, dunque, una tradizione che, dall’epoca di Fiorelli, portava gli studenti di archeologia classica ad incontrarsi al Museo per mettere alla prova, sul campo, le conoscenze acquisite dai libri.


Affresco con danzatrici conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Tanti gli argomenti che saranno affrontati durante le lezioni: Andrea Mazzucchi descriverà gli itinerari di ricerca proposti dal dipartimento di Studi umanistici nell’ambito prettamente archeologico (mercoledì 24 novembre 2021, alle 10); a seguire, Luigi Cicala approfondirà le caratteristiche della scelta del corso di laurea (alle 10.30), mentre Bianca Ferrara analizzerà alcuni capolavori tra le sculture del Mann. Appuntamento anche mercoledì 1° dicembre 2021: dalle 9 , in programma la lezione di Giovanna Greco sulla colonizzazione greca letta attraverso i reperti del Museo, il dibattito su archeologia e storia condotto da Mauro de Nardis e il focus di Marialucia Giacco sui depositi museali. Venerdì 10 dicembre 2021, sempre dalle 9, viaggio tra affreschi e mosaici del Mann, a cura di Bianca Ferrara, per poi approfondire, con Laura Forte, il lavoro di scavo nei depositi come premessa all’allestimento di mostre. In mattinata, previsto anche l’intervento di Valerio Petrarca su etnografia e archeologia.
Sotto l’albero di Natale del museo Archeologico nazionale di Napoli un regalo per i ragazzi: il volume “Missione Magna Grecia” che racconta ai giovani visitatori la bellezza della Collezione Magna Grecia. È la prima delle guide a fumetti, edite da Electa, dedicate al patrimonio del Mann

Sotto l’albero di Natale del museo Archeologico nazionale di Napoli, anche in queste festività chiuso per l’emergenza sanitaria, un regalo per i ragazzi, presentato sui canali social del museo proprio la vigilia di Natale: è il volume “Missione Magna Grecia” (Electa Editore) che il Mann ha realizzato in rete con la Scuola Italiana di Comix per raccontare ai giovani visitatori la bellezza della Collezione Magna Grecia riaperta nel luglio del 2019. “Missione Magna Grecia” nasce proprio dalla rinnovata collaborazione dei Servizi Educativi del Museo con la Scuola Italiana di Comix: l’iniziativa è promossa nell’ambito del progetto Obvia- Out of Boundaries Viral Art Dissemination, che mira alla valorizzazione del brand museale tramite i diversi linguaggi della creatività. Il volume, edito da Electa editore ed acquistabile online, mette a sistema alcuni capisaldi della programmazione culturale dell’Istituto: la vera e propria “traduzione” dei temi archeologici in un codice comunicativo destinato al pubblico più giovane e inserito nell’offerta “MANN for kids”; il ricorso al fumetto come strategia per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale; l’abbinamento, per ogni sezione, di un itinerario costruito appositamente per i piccoli visitatori.


Una tavola della guida a fumetti “Missione Magna Grecia” (Electa) del Mann
Il libro include un percorso di scoperta, un tour per immagini e parole, un racconto rivolto a bambini, ragazzi e adulti. Due le “anime” di questo interessante lavoro per ragazzi ed appassionati del fumetto: la guida kids, infatti, comprende un colorato ed avventuroso excursus storico, per delineare le antichissime radici magno-greche dell’Italia meridionale; il culto del simposio, la religione, l’osmosi artistica tra aree interne e costiere del Sud della nostra penisola sono i temi ripercorsi dalla voce narrante della protagonista, Medusa. A conclusione del tour, spazio al linguaggio creativo del fumetto, interpretato con lo stile inconfondibile della Scuola Italiana di Comix: Linda ed il gatto Cesare viaggiano in un simbolico “Metamondo”, per strappare all’oblio, in un messaggio da trasmettere alle nuove generazioni, la consapevolezza dell’importanza delle nostre tradizioni culturali.
Nell’impossibilità di effettuare un evento in presenza per descrivere temi e contenuti del lavoro, il Mann ha scelto di proporre un breve tour digitale in collezione, con la “guida” simbolica dei protagonisti e dei personaggi delle nostre storie per bambini. Il video, girato nelle sale della collezione del Mann con la regia di Ars Invicta, metterà in dialogo le pagine del libro con i capolavori che ne costituiscono fonte d’ispirazione: alla presentazione online interverranno Paolo Giulierini (direttore del Museo), Lucia Emilio (responsabile Servizi Educativi del Museo), Daniela Savy (docente universitaria all’Ateneo Federiciano e referente del progetto Obvia), Mario Punzo (direttore della Scuola Italiana di Comix), Rosa Tiziana Bruno (autrice dei testi della guida, scrittrice e formatrice), Chiara Macor (sceneggiatrice/ Scuola Italiana di Comix), Carmelo Zagaria (disegnatore del fumetto) e Raffaella Martino (archeologa e curatrice della sezione game che completa il testo). Il coordinamento scientifico della pubblicazione è di Marialucia Giacco. Anche nella presentazione digitale, un focus sarà dedicato alle modalità per imparare divertendosi: nell’appendice del volume, giochi e schede di approfondimento hanno la finalità di fissare i contenuti appresi con la lettura.
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