Ercolano. Al parco archeologico una app per guidare nella visita i ragazzi autistici: parte la sperimentazione in collaborazione con #micolorodiblu onlus

Una app guida i ragazzi autistici in visita al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Una app guiderà i ragazzi autistici in visita al parco archeologico di Ercolano, disponibile dal 3 dicembre 2022, giornata internazionale delle persone con disabilità; parte la sperimentazione grazie alla collaborazione con la onlus #micolorodiblu. Grazie alla convenzione con l’associazione #micolorodiblu onlus, si continua ad ampliare e ad arricchire l’accessibilità del parco archeologico di Ercolano, in questo caso con servizi e iniziative dedicate ai diversi gradi della sindrome autistica. Uno dei primi risultati di questa collaborazione è la realizzazione, da parte della start up tecnologia Garage 94, di un’applicazione basata su di un software appositamente studiato per facilitare il coinvolgimento dei bambini con disturbo dello spettro autistico: una speciale guida alla visita, progettata da esperti del settore per consentire la fruizione dell’area in modalità immersiva, con indicazioni e approfondimenti in base ai tempi e alle peculiarità degli ospiti. La app sarà disponibile su appositi dispositivi in dotazione permanente al Parco, offerti dalla stessa associazione onlus #micolorodiblu.

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, presenta la nuova app per ragazzi autistici (foto paerco)
“Il Parco, nel pieno rispetto della tutela del bene culturale della sua immagine”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “deve diventare un ambiente amichevole ed accessibile da parte di tutti evitando percorsi riservati ma adeguando gli spazi perché tutti, in piena sicurezza e secondo forme di autonomia differenziata, possano immergersi nella cultura, nell’ottica di un’accoglienza inclusiva e senza barriere, creando opportunità di conoscenza del patrimonio culturale dell’antica Ercolano basata su una logica di integrazione a servizio del pubblico partecipante”. E la presidente #micolododiblu Maria Gallucci: “Questo è un percorso di sinergia e comunione d’intenti che parte da lontano. Sono veramente grata al direttore del parco archeologico Sirano e a tutto il suo staff per averci prima accolto, poi ascoltato e per aver collaborato con noi nella fase di progettazione e strutturazione dell’App, assieme agli sviluppatori di Garage94. L’obiettivo di #micolorodiblu è quello di favorire l’integrazione lavorativa, sociale ed in questo caso, culturale dei nostri ragazzi speciali; garantire anche a loro la fruizione e la comprensione del nostro patrimonio storico è il primo passo: mi auspico che questo di Ercolano sia un modello da seguire per l’intero Paese”.

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, prova la app che guida la visita dei ragazzi autistici (foto paerco)
Dopo la fase di sperimentazione la app potrà essere scaricata dai visitatori in anticipo rispetto alla visita al Parco e potrà diventare strumento di diffusione delle bellezze dell’antica Ercolano tra i ragazzi delle scuole che poi verranno in visita al Parco in modo da avviarli ad una visita consapevole del Parco. La collaborazione rientra nella realizzazione del progetto Cultura senza barriere, che – in parte – si avvale dei fondi messi a disposizione dal bando CULTURA CREA, promosso dal MIC per sostenere la filiera culturale e creativa in attuazione del PON FESR Cultura e Sviluppo 2014-2020 (Asse Prioritario II), grazie al supporto della rete Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa.

Una app guida i ragazzi autistici in visita al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Il parco archeologico di Ercolano è intanto attivo su diversi fronti nel costante lavoro di arricchimento dell’accessibilità e abbattimento di qualsiasi barriera, non solo fisica, ma anche culturale, sociale, tecnologica, alla fruizione del proprio prezioso patrimonio culturale; oltre a quest’ultima collaborazione con #micolorodiblu va infatti ricordata la collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi di Napoli che ha condotto in passato alla traduzione in LIS delle spiegazioni di guide turistiche per itinerari destinati a questa platea; si è al lavoro per poter integrare tali offerte al pubblico dell’antica Ercolano. I visitatori interessati potranno fare richiesta al Parco inviando una mail all’indirizzo colorodibluercolano@gmail.com con un anticipo di 5 giorni lavorativi rispetto al giorno della visita.
Ercolano. Ultimo appuntamento della seconda stagione de “Gli Ozi di Ercole” dedicata a “Il materiale della vita / La vita materiale” promossa dal parco archeologico: Laura Pepe e Elena Bucci a Villa Campolieto conversano su “Il frutto del fuoco. Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica”: in presenza e on line
Gli “Ozi di Ercole” sono al capolinea. Venerdì 2 dicembre 2022, alle 20, nel Salone delle feste di Villa Campolieto “Il frutto del fuoco. Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica” con Laura Pepe e Elena Bucci. L’ingresso agli incontri è libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria. Info: www.gliozidiercole.it e gliozidiercole@gmail.com; cell. 3472931317. Nel caso di posti esauriti l’evento si potrà seguire on line con diretta sulla pagina FB del Parco. Il pensiero antico riteneva che la techne fosse appannaggio esclusivo dell’uomo, che solo l’uomo potesse trasformare la natura, fino a usarle violenza. La techne implica dunque la possibilità della hybris, della dismisura, di un’oltranza oltraggiosa che sopprima indebitamente la distanza dagli dèi. Il trasgressore del limite sarà atteso da un castigo, da un contrappasso che ripristini l’ordine infranto.

Laura Bucci ed Elena Pepe protagoniste dell’ultimo incontro dell’edizione 2022 de “Gli Ozi di Ercole” promossa dal parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Villa Campolieto ospita gli incontri de “Gli Ozi di Ercole” (foto paerco)
Per l’ultimo degli incontri di “Gli Ozi di Ercole” – arrivati alla seconda edizione, prodotti dal parco archeologico di Ercolano, da un’idea del direttore Francesco Sirano con Gennaro Carillo, direttore artistico – “Il frutto del fuoco. Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica”, venerdì 2 dicembre 2022, alle 20, nel Salone delle feste di Villa Campolieto, Laura Pepe e Elena Bucci a partire da una serie di testi che Bucci leggerà e Pepe chioserà e commenterà, cercheranno di capire come veniva intesa la tecnica nel mondo greco-antico: i filosofi la aberravano in quanto qualcosa di non naturale e che costringe l’uomo ad andare oltre i suoi confini, eppure la tecnica è condizione necessaria per il progresso. “Questo però”, sottolinea Pepe, “comporta fortissime insidie: i timori del mondo antico si sono materializzati nel nostro. La conoscenza dell’atomo, ad esempio. L’apertura del nostro incontro sarà su un brano che sembra preconizzare l’intelligenza artificiale, con tutto ciò che comporta in primo luogo la gestione di questa intelligenza”. È un po’ il destino di Prometeo, punito per il furto del fuoco, per il dono della sapienza tecnica (entechnos sophia) ai mortali, e poi promosso a nume tutelare di quella libertas inquirendi che contraddistingue la scienza moderna: nel segno di una hybris “felice”, presupposto di ogni avanzamento del sapere, impensabile senza una volontà di sconfinamento che tuttavia può diventare letale. “È estremamente interessante come Laura attraversa questi temi”, aggiunge Pepe, “riportandoli al presente. Metterli in relazione con il passato crea quella corrente per cui l’attualità si rivela figlia di tutto un patrimonio classico che sovente viene catalogato e archiviato frettolosamente. Nelle culture dove c’è una continuità o dovrebbe esserci, questo invece, la rilettura rispetto ai nostri tempi, è percepito in maniera molto forte, in una continuità che si rinnova. Oggi purtroppo ci sono come delle bolle, delle fratture, dove si percepisce una spaccatura nella continuità della trasmissione. E questo genera una forma di cecità, funzionale solo al mercato, ma non certo alla felicità, all’equilibrio. Insieme alla techne, deve esserci anche l’ars politica senza la quale l’essere umano si trova sguarnito e incapace di coordinarsi con gli altri in un progetto che sia di vita e non di sopraffazione”.
Ercolano. Penultimo appuntamento della seconda stagione de “Gli Ozi di Ercole” dedicata a “Il materiale della vita / La vita materiale” promossa dal parco archeologico: Melania Mazzucco e Annalena Benini hanno conversato sul “Compasso della vita”

Pubblico nel salone delle feste di Villa Campolieto per l’incontro mensile con Gli ozi di Ercole promosso dal parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Montaigne definiva la vita come “un movimento ineguale, irregolare, multiforme”. Come tale, imprevedibile, sempre spiazzante, irriducibile a una misura che consenta di pianificarla razionalmente. Eppure, il compasso della vita è una contraddizione necessaria. Cos’è un progetto – di una stanza, di una città, di un romanzo, di una vita – se non il tentativo di dar forma all’informe, di canalizzare quel flusso secondo un disegno, fedeli a un ideale di esattezza e insieme consapevoli delle incognite che imporranno una variazione in corso d’opera, una rinegoziazione del nostro rapporto col mondo? Venerdì 18 novembre 2022, nel Salone delle feste di Villa Campolieto a Ercolano, per il penultimo appuntamento mensile de Gli Ozi di Ercole – la rassegna prodotta dal parco archeologico di Ercolano, da un’idea del direttore Francesco Sirano con Gennaro Carillo, direttore artistico del ciclo di incontri – Melania Mazzucco, scrittrice, saggista, vincitrice nel 2003 del Premio Strega e poi di altri premi internazionali, ha intrattenuto un racconto proprio sul compasso delle nostre vite con Annalena Benini, giornalista e scrittrice. Il prossimo e ultimo appuntamento di “Gli Ozi di Ercole” sarà il 2 dicembre 2022 con “Il frutto del fuoco: Prometeo, Dedalo e altri miti della tecnica” con Laura Pepe e Elena Bucci.

Melania Mazzucco, scrittrice e saggista (foto paerco)

Annalena Benini, giornalista e scrittrice (foto paerco)
La conversazione ha preso le mosse dal romanzo di Mazzucco “L’Architettrice” (Einaudi 2019) dedicato alla vita e alle opere di Plautilla Bricci, prima donna architetto che ha disegnato, progettato e costruito una villa storica a Roma nel ‘600. Anche quando si scrive si costruisce, e Melania Mazzucco è la grande architettrice di libri della letteratura italiana contemporanea. Una delle poche in grado di costruire solidi e vasti palazzi di carta sotto i nostri occhi. Dice infatti Benini: “Un romanzo che ho molto amato questo: una vita di donna dentro la vita di Roma. La vocazione e la conquista, il cammino faticoso di un’artista che deve restare nell’ombra ma emana troppa luce. Melania Mazzucco ha riportato in vita Plautilla Briccia, la prima donna della storia moderna che ha disegnato, progettato, costruito. Ha creato”. Gli scrittori a volte sono come gli archeologi: riportano alla vita fatti, persone, oggetti dimenticati. “La storia può essere crudele – dice Mazzucco – e la vita di Plautilla ne è una conferma, con la sua cancellazione e la sua rimozione avvenuta già quando era ancora viva. Le è stata sottratta la maternità della sua villa, si è cominciato a dire che lì dentro avesse solo disegnato e dipinto e il suo nome è stato così gradualmente espunto da tutte le storie artistiche. Ma la letteratura, come l’archeologia, per fortuna, può sempre riportare alla luce ciò che si è inabissato ed è questo il viaggio che a me piace spesso fare. Anche perché rimettere Plautilla là dove è stata cambia pure la storia del presente. Per questo – conclude – mi è sembrato così importante ritrovarla. E per questo è stato singolare ri-raccontare la sua storia proprio a Ercolano”.
Ercolano. Il parco archeologico si conferma metà turistica anche a fine estate: oltre 57mila presenze in ottobre e 10mila nel ponte di Ognissanti

Visitatori al Teatro antico di Ercolano con caschi, mantelline e torce (foto paerco)
Il parco archeologico di Ercolano si conferma meta turistica in questo fine 2022. Sono stati ben 10193 i visitatori nel lungo fine settimana di Ognissanti confermando il crescente interesse dei visitatori per Ercolano. “Con le 57603 presenze del mese di ottobre coroniamo”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “una stagione estiva che ci ha visto tra le mete predilette dei turisti provenienti da ogni parte del mondo”. Coloro che hanno scelto la Campania come destinazione anche in questa prima settimana di novembre hanno potuto approfittare, sabato 5, al mattino, della visita all’Antico Teatro, il primo monumento ad essere scoperto nel 1738 nei siti vesuviani colpiti dal cataclisma e i visitatori hanno potuto accedervi scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo, per ammirare il percorso concepito come una vera e propria esplorazione; hanno potuto avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano. E oggi, domenica 6 novembre 2022, i visitatori hanno potuto approfittare dell’accesso gratuito al Parco, grazie all’iniziativa ministeriale #Domenicalmuseo, l’apertura mensile gratuita di siti museali e parchi archeologici.
Ercolano. In vigore l’orario invernale: aperto tutti i giorni e accesso per gli amici a quattro zampe in via sperimentale

Visitatori al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Al parco archeologico di Ercolano è entrato in vigore l’orario invernale: dal 15 ottobre 2022 cancelli aperti dalle 8.30 alle 17 (ultimo ingresso 15.30), con una grande novità per la stagione autunnale: il sito ritorna accessibile tutti i giorni della settimana. Abolito quindi il giorno di chiusura settimanale del mercoledì istituito in tempo di Covid per permettere la sanificazione accurata degli ambienti. Tra le altre novità introdotte: accesso per gli amici a quattro zampe. Una sperimentazione che il Parco ha voluto mettere in campo, aprendo l’area archeologica ai cani senza limitazioni di razza o taglia, confidando nella collaborazione dei visitatori proprietari, dai quali ci si aspetta, come sempre, la massima e attiva partecipazione alla tutela del patrimonio culturale custodendo i fedelissimi amici a quattro zampe e osservando le norme di igiene e decoro che già si utilizzano nella vita quotidiana, e con l’unica accortezza di evitare l’accesso alle domus con pavimenti mosaicati e affrescati.

Il personale di vigilanza e accoglienza entrato a far parte della famiglia del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
“Era insistente la richiesta di tenere aperto il Parco tutti i giorni della settimana da parte dei visitatori e viva era l’attesa da parte degli operatori del settore dell’accoglienza e dell’ospitalità che ad Ercolano si impegnano ogni giorno per rendere l’esperienza della visita unica e indimenticabile”, dichiara il direttore Francesco Sirano. “Grazie alla recente immissione di personale di vigilanza e accoglienza siamo ora in grado di ritornare alla situazione pre Covid con l’apertura stabile, 7 giorni su 7. Inoltre abbiamo deciso di consentire in via sperimentale l’accesso ai cani, fedeli accompagnatori dei visitatori e oramai parte delle nostre famiglie, confidando nella preziosa e insostituibile collaborazione del nostro pubblico. Questa misura temporanea, che ci auguriamo di potere confermare in base all’esperienza che matureremo nei prossimi 6 mesi, è solo una delle iniziative che il Parco intende realizzare per diventare sempre più amico e vicino ai visitatori e alla comunità”.
Ercolano. Bilancio molto positivo dell’estate al parco archeologico con tutti gli eventi sold out. E l’autunno porterà la grande mostra sui legni antichi

I Tableaux Vivants del gruppo artistico Teatri 35 al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Il parco archeologico di Ercolano chiude l’estate con straordinari risultati. Sono appena terminati I Venerdì di Ercolano, l’offerta estiva del Parco che per 9 serate ha permesso ai visitatori di trascorrere momenti suggestivi per le antiche strade di Herculaneum. Nel fascino notturno delle antiche vie illuminate, cicli di proiezioni hanno mostrato reperti, di solito custoditi all’interno dei depositi del Parco, nella interpretazione fotografica di Luciano Pedicini e Luigi Spina; e in un viaggio nel passato i visitatori sono stati condotti nell’incontro con Dedalo, il mitico inventore della falegnameria, rappresentato poeticamente attraverso i Tableaux Vivants del gruppo artistico Teatri 35.

L’area archeologica di Ercolano illuminata per le visite serali (foto paerco)

L’ingresso al Teatro antico di Ercolano in corso Resina (foto Pier Paolo Metelli – Arte’m)
Molto positiva la partecipazione anche nel giudizio dei visitatori che hanno partecipato agli eventi serali facendo registrare il totale sold out per ogni serata. Il coinvolgimento del pubblico è stato anche sollecitato grazie ad una campagna di verifica del grado di soddisfazione resa possibile in collaborazione con la Pro Loco di Ercolano. E lo stesso fenomeno continua per le aperture del teatro sotterraneo e per le serate de “Gli ozi di Ercole”, il ciclo di incontri spettacolo che si svolge ancora per qualche mese non solo nel Parco, ma anche in altre prestigiose sedi del territorio grazie alla sintonia e alla condivisione con il Comune di Ercolano e l’Ente Ville Vesuviane.

Indagini non invasive sui legni antichi di Ercolano svolte nei laboratori del Parco in collaborazione con il centro conservazione e restauro “La Venaria Reale” (foto paerco)
Intanto il Parco di Ercolano si prepara ai prossimi eventi ai quali darà il loro supporto il neo assunto personale di vigilanza, arrivato nei giorni scorsi al Parco, risultato delle ultime procedure concorsuali del ministero della Cultura che ha destinato ad Ercolano l’arrivo di 18 unità. “Ci aspetta un autunno di grandi avvenimenti”, dichiara il direttore Francesco Sirano. “Evento clou di questo nuovo percorso sarà la presentazione della mostra sui legni che rappresenterà il coronamento del coinvolgimento territoriale che supera i confini fisici e valorizza le connessioni culturali con la sua dislocazione in una sede esterna al Parco, ma alla sua storia intimamente legata, quale la Reggia di Portici con eventi correlati che si avvantaggeranno molto proprio del nuovo personale in forza al Parco, al quale auguro buon lavoro, con la passione e l’impegno che caratterizza l’intero personale dell’Istituto”.
Pompei: il Comitato di gestione aggiorna il Piano Strategico all’unanimità e approva nuovi progetti dal valore di 900 milioni di euro

Presentazione dei risultati dell’incontro del comitato gestione per il Piano strategico: da sinistra, Francesco Sirano, Gabriel Zuchtriegel, e il gen. B. Giovanni Di Blasio (foto parco archeologico di pompei)
Il Comitato gestione di Pompei aggiorna all’unanimità il Piano Strategico con nuovi progetti dal valore di 900 milioni di euro. È stato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a presiedere il Comitato di gestione del Piano strategico per lo sviluppo socio economico delle aree comprese nel Piano di gestione del sito Unesco “Aree archeologiche di Pompei Ercolano e Torre Annunziata”. Il Piano ha la finalità di rilancio e riqualificazione ambientale e urbanistica dei nove comuni interessati e il potenziamento della loro attrattività turistica. Nel corso della riunione convocata dal direttore generale di progetto, il Gen. B. Giovanni Di Blasio ha illustrato ai membri del comitato di gestione gli argomenti in trattazione all’ordine del giorno, in particolare: la presentazione e approvazione dell’aggiornamento del Piano strategico; l’avvio del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli” e i suoi effetti sul Piano strategico; l’aggiornamento sull’impiego dei fondi CIPE deliberati il 28 febbraio 2018; gli esiti dell’avviso pubblico finalizzato a raccogliere manifestazioni di interesse per l’inserimento nel Piano strategico di nuovi progetti. Argomento centrale della discussione è stato l’aggiornamento del Piano elaborato dall’Unità Grande Pompei che il comitato ha approvato all’unanimità in piena condivisione con gli Enti locali interessati, con una variazione in termini di risorse pari a oltre 900 milioni di euro, di cui 594 milioni di euro per interventi già finanziati e 337 milioni di euro per interventi da finanziare.

L’ingresso dell’ex Real Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata (foto grande pompei – mic)
Questi gli aggiornamenti più significativi, riguardanti diverse linee di finanziamento statali e regionali: realizzazione dell’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni di euro); riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata – Castellammare di Stabia – Gragnano in tram leggero (33 milioni di euro); riqualificazione del complesso di Villa Favorita con molo borbonico a Ercolano (49 milioni di euro); valorizzazione della ex Real Fabbrica d’Armi “Spolettificio dell’Esercito” di Torre Annunziata; definizione del Sistema di interventi per il completamento degli schemi fognari e di collettamento dei comuni dell’area interessata dal Piano di gestione del sito Unesco (113 milioni di euro); realizzazione di interventi sul patrimonio culturale individuati nell’ambito del Piano strategico (10 milioni di euro); compatibilizzazione urbana ferrovia EAV Pompei Santuario con un nuovo tracciato per la connessione (67 milioni di euro); rimodulazione del Grande Progetto “Completamento della riqualificazione del fiume Sarno (da 217 a 402 milioni di euro).

L’articolato complesso della reggia di Portici (foto mic)
Nel corso del comitato sono anche state presentate nuove proposte pervenute dal territorio, tra le quali: la Cabinovia del Vesuvio (53 milioni di euro) – Comune di Ercolano; il completamento del programma generale di valorizzazione del sito reale di Portici (71 milioni di euro) – Città Metropolitana di Napoli. Infine, il comitato ha discusso della realizzazione degli interventi proposti dal territorio nei due ambiti programmatici: riqualificazione ambientale-paesaggistica ed opere di difesa della fascia costiera e rigenerazione urbana-ambientale del waterfront (20 interventi per circa 275 mln di euro); riqualificazione e rigenerazione del tessuto edilizio degradato (25 interventi per circa 158 mln di euro). Infine, il comitato è stato aggiornato rispetto a quanto finanziato dal Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli”, che individua il direttore generale di progetto dell’Unità Grande Progetto Pompei quale referente unico del ministero della Cultura per il monitoraggio, valutazione e controllo degli interventi del Piano strategico finanziati dal CIS e per l’attuazione dei 14 progetti finanziati direttamente dal MiC per circa 73 milioni di euro confluiti nel CIS.

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico Pompei)
“Con il progetto “Sogno di volare”, avviato quest’anno e che continuerà nei prossimi anni”, dichiara Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, “siamo entrati in una fase concreta di attuazione e implementazione del piano strategico, attraverso il coinvolgimento diretto di giovani del territorio in attività del Parco. 80 studenti delle scuole locali sono stati impegnati nella prima produzione teatrale del Parco portando sulle scene del teatro grande di Pompei una commedia di Aristofane, acquisendo e contribuendo alla diffusione di una consapevolezza del patrimonio culturale al loro immediato circondario. Una azione di sensibilizzazione e promozione diretta e senza mediazioni dei luoghi della cultura e del proprio territorio. Allo stesso modo la valorizzazione delle aree verdi dei siti del Parco, attraverso il progetto di Azienda Agricola Pompei vedrà un rafforzarsi di sinergie con diversi attori per prima locali, con un importante ricaduta a livello economico”.

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
“Il parco archeologico di Ercolano ha avuto grande vantaggio dai fondi Cipe e Cis”, interviene Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, “ed è grazie al Piano strategico che si sono potute potenziare azioni di tutela del sito Patrimonio dell’UNESCO ma anche ampliare l’offerta culturale per i visitatori. Sulla base dei primi progetti conclusi abbiamo già raccolto i primi risultati in termini di ricaduta occupazionale e di maggiore permanenza sul territorio dei turisti. Bisogna continuare ad orientarsi verso l’impegno nella valorizzazione dei territori, perché i siti culturali non rimangano isolati ma rappresentino sempre di più un vero volano di sviluppo e crescita”.
Archeologia in lutto. A un mese dalla scomparsa a 61 anni dell’architetto Gionata Rizzi, il parco archeologico di Ercolano l’Herculaneum Conservation Project (HCP) si uniscono nel ricordo di questo straordinario professionista esperto nel restauro archeologico

L’architetto Gionata Rizzi, esperto nel restauro architettonico (foto paerco)
A un mese dalla scomparsa dell’architetto Gionata Rizzi, avvenuta a Milano lo scorso 16 agosto 2022, a 61 anni, il parco archeologico di Ercolano e l’Herculaneum Conservation Project (HCP) si uniscono nel ricordo di questo straordinario professionista, esperto noto a livello internazionale nel campo del restauro archeologico, che ha contribuito in maniera incisiva proprio all’avvio, nel 2001, dell’iniziativa pubblico-privata che unisce l’Ente Parco alle Fondazioni Packard. Considerato da molti una voce eterodossa e a tratti dissenziente nel campo del restauro, per Rizzi le rovine archeologiche rappresentavano una poesia intorno alla quale costruire, restituendo di significati il vuoto lasciato dal lungo abbandono.

L’atrio della Casa della Gemma, a Ercolano, come appariva nel 2002 prima dei restauri curati dall’architetto Gionata Rizzi (foto paerco)
Ad Ercolano ha sperimentato e riacceso la discussione intorno al restauro come non era più successo dall’epoca di Amedeo Maiuri. Le coperture dell’Insula Orientalis I sono state insieme un omaggio al grande archeologo e un approccio inedito al suo lascito. Nei molti anni di lavoro ad Ercolano, Rizzi con la sua sensibilità e visione poetica ha continuamente posto interrogativi e invitato alla riflessione i colleghi archeologi e architetti, sui temi della conservazione, dell’interpretazione, del significato delle rovine nel mondo attuale. Allievo di Sir Bernard Feilden e dell’architetto Andrea Bruno, Rizzi ha intrapreso da subito la carriera internazionale, diventando consulente delle più note organizzazioni internazionali che operano nel campo dei Beni Culturali, come UNESCO, ICCROM, Getty Conservation Institute. Tra i suoi progetti italiani più noti, oltre ad Ercolano figurano le nuove coperture del sito archeologico di Piazza Armerina.

L’atrio della Casa della Gemma a Ercolano riaperta al pubblico nel 2022, dopo i restauri curati anche dall’architetto Gionata Rizzi (foto paerco)
I colleghi dell’HCP si stringono intorno alla famiglia nel ricordo personale e professionale di Rizzi, amico oltre che collega, consigliere, punto di riferimento ed orientamento, instancabile contributore e acceso contestatore della mediocrità e del semplicismo. Jane Thompson, manager dell’HCP, si apre in un sorriso rievocando le discussioni infinite e stimolanti che Rizzi riusciva a suscitare intorno al delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, gestione e creatività. Paola Pesaresi, architetto HCP e allieva di Rizzi, ricordala capacità dell’architetto milanese di guardare sempre ‘oltre’, immaginando la cura delle rovine come la sfida urgente e collettiva a preservare per le generazioni future non la loro materia ma il loro significato. Il direttore del parco archeologico Francesco Sirano e il personale del Parco, avendo condiviso con l’architetto Rizzi un importante tratto del suo cammino professionale, ne ricordano l’eccezionale spirito di iniziativa e la propensione all’innovazione, unica via possibile per dare nuovo slancio al mondo del restauro archeologico. Un lascito di pensiero e di idee che il Parco porterà avanti nelle sue molte sfide a venire.
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