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Rovereto (Tn). Sabato speciale per il RAM film festival 2025 protagonista in TV, con una puntata speciale su Telepace Trento e su YouTube dedicata all’ultima edizione, e al museo di Scienze e Archeologia con “Cinema al Museo”

Sabato 20 dicembre 2025 va in onda una nuova puntata della serie promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, dal titolo “Speciale RAM 2025 – Sguardi sull’acqua” declinata sul RAM film festival nella sua ultima edizione. Per alcuni giorni il festival ha trasformato la città della quercia (e non solo) in un centro di idee e confronti dedicata ai temi della cultura, del patrimonio, dell’archeologia, della storia, con particolare attenzione all’acqua come motore delle comunità umane. Speciale RAM 2025 – Sguardi sull’acqua sarà in onda alle 21 (e in replica alle 22.30) su Telepace Trento, canale 12 del digitale terrestre, nello spazio History Lab Live a cura della Fondazione Museo storico del Trentino e sul canale YouTube della Fondazione Museo storico del Trentino. La trasmissione si conferma così uno spazio di divulgazione culturale capace di intrecciare eventi, territorio e memoria, rendendo accessibili al grande pubblico storie, luoghi e tradizioni che definiscono il nostro patrimonio condiviso.

Sara Zanatta conduce “Speciale RAM 2025 – Sguardi sull’acqua” (foto fmcr)

La puntata, condotta da Sara Zanatta, accompagna il pubblico all’interno dell’universo del RAM, raccontando le principali tendenze cinematografiche legate al racconto del patrimonio culturale, materiale e immateriale e approfondendo diverse tematiche tra passato e attualità. Attraverso interviste e immagini dal festival, Sguardi sull’acqua offre anche un’occasione di riflessione sul ruolo del cinema come strumento di memoria e di narrazione delle identità, delle comunità e delle tradizioni dall’Italia e dal mondo. La nuova puntata valorizza anche il contesto locale, con Rovereto a fare da sfondo e da punto di partenza per uno sguardo più ampio sul patrimonio culturale italiano e internazionale. Registi, curatori e ospiti del festival guidano il racconto, offrendo prospettive e chiavi di lettura sui temi affrontati, quest’anno dedicati all’acqua come motore delle comunità umane.

Frame del film “Diventare Matteotti” di Camilla Ferrari, Alberto Gambato

Sabato 20 dicembre 2025, alle 16, in sala F. Zeni del museo di Scienze e Archeologia di Rovereto proiezione del film “Diventare Matteotti” di Camilla Ferrari, Alberto Gambato (Italia 2025, 44’), premiato per la categoria “Storia e Memoria” al RAM film festival 2025, proiezione gratuita, compresa nel costo del biglietto d’ingresso al Museo. Con il supporto di materiale di repertorio da archivi pubblici e privati, il film va alla ricerca del giovane Giacomo Matteotti nativo di Fratta Polesine, dove la piazza ha un lato con i portici, le botteghe – tra cui quella del padre Girolamo – e di fronte il monumento ai patrioti del 1821. Si va all’indietro nel tempo in questo luogo per comprendere il carattere dell’uomo, la genesi dei suoi sentimenti e valori. La piccola città quieta che gli dà i natali è quella dove giovanissimo poté coltivare una solitudine che porterà poi sempre con sé, stando sui libri più che con i compagni di gioco e comprendendo l’urgenza delle questioni sociali che afflissero il Polesine, anche per un dovere verso l’amato fratello Matteo che per primo lo verso gli ideali socialisti. La repentina ascesa di Matteotti viene seguita attraverso il recupero di memorie epistolari, appunti privati, scritti di amici e sodali, contributi giornalistici, da Fratta a Bologna a Messina e ritorno, per rendere conto di un ambito territoriale caratterizzato da amministrazioni, rapporti con le masse contadine, conflitti con la dimensione prefettizia e con quella partitica. Acclamazioni e minacce, sostegni e aggressioni; anche tra queste dinamiche Giacomo Matteotti poté in Polesine forgiarsi e “diventare” Matteotti.

Rovereto (Tn). Quinta e ultima giornata al RAM film festival: non solo premiazioni dei film al teatro Zandonai, ma anche incontri con l’antropologo Canestrini sui Neanderthal, e anteprima del documentario “Un, due, tre. Stella!”. Ecco gli ultimi dieci film in cartellone

Il RAM film festival di Rovereto è arrivato alla quinta e ultima giornata, la giornata delle premiazioni. Ma a teatro Zandonai c’è ancora il tempo per seguire (e votare) ben dieci le proiezioni che si susseguiranno nel corso della giornata di domani, al Teatro Zandonai di Rovereto, al termine delle quali si voterà per l’ultima volta, decretando il premio del pubblico di questa edizione 2024: dalla scoperta delle sue origini con l’arte preistorica, passando per il sentiero romanico sulle tracce dell’arte altoatesina, fino ad arrivare alla Sala 5 della Pinacoteca Ambrosiana, sede del “Cartone di Raffaello”, il disegno preparatorio della famosissima “Scuola di Atene” di Raffaello Sanzio. Due anche gli eventi speciali presenti nel palinsesto di oggi: alle 18.30, Duccio Canestrini con il suo spettacolo “Neander Pop” per riscoprire insieme la figura dell’uomo neandertaliano; alle 20.30, “Un, due, tre…stella!”, il documentario, in anteprima assoluta, sulla riscoperta dei movimenti legati all’infanzia. A seguire la proiezione del film vincitore del premio del pubblico. Ecco i film di oggi: “Tarihin Tanığı Gaziantep” (Turchia, 2023, 16’); “Sapiens ou la naissance de l’art” (Francia, 2022, 52’); “Meziměstí” (Repubblica Ceca-Israele, 2023, 9’); “Il sentiero romanico – siti culturali tra Tubre ed Egna” (Italia, 2023, 58’); “Alle origini della Basilica di Aquileia” (Italia, 2023, 8’); “Passos Perdidos” (Portogallo, 2023, 10’); “L’autre monde des Dinosaures” (Francia, 2023, 52’); “Sala 5, il cartone di Raffaello” (Italia, 2023, 15’); “Chunjian huayue ye” (Canada-Cina, 2024, 8’); “Iznik, les mystères de la basilique engloutie” (Francia, 2022, 55’).

rovereto_RAM-film-festival-2024_neander-pop_locandinaNEANDER POP. Conferenza-spettacolo di Duccio Canestrini, antropologo. Tipi tosti i neandertaliani. E ancora non è ben chia­ro perché ci abbiano lasciati soli a spadroneggiare “sapientemente” sul Pianeta. In ogni caso per fortu­na (e per amore) ci siamo mescolati, e il loro lascito è tanta roba. La conferenza di Duccio Canestrini è un mix di ragionamento e divertimento, più spettacolo che paleoantropologia, con musiche, vi­deo, umorismo e animazioni grafiche. Perfino at­tualità, perché gli “altri” – che siano estinti, immagi­nati o presenti tra noi – ci costringono ogni giorno a relativizzare la nostra supremazia. E a considerare la diversità come una ricchezza.

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L’antropologo Duccio Canestrini (foto fmcr)

Duccio Canestrini insegna Sociologia e antropolo­gia del turismo al Campus di Lucca – Università di Pisa. Per dieci anni ha lavorato a Milano da inviato del mensile geografico “Airone”, in tutti i continenti, e come editor per l’antropologia. Da sempre attento all’etica della comunicazione e al linguaggio au­diovisivo, ha diretto alcuni documentari dedicati al rapporto uomo-ambiente in Africa, Centroamerica, Amazzonia e in Alto Adige. Ha al suo attivo alcuni fortunati libri, tra cui Andare a quel paese (Feltrinel­li) e Antropop. La tribù globale (Bollati Boringhieri).

rovereto_RAM-film-festival-2024_un-due-tre-stella_locandinaUN, DUE, TRE… STELLA! Presentazione e anteprima assoluta del documentario frutto di un Community Project di Oriente Occidente, in collaborazione con Fondazione Museo Storico del Trentino e Ram Film Festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto con il sostegno di Fondazione Caritro. Regia di Emanuele Gerosa. Cosa rimane nel nostro corpo di tutto quello che abbiamo vissuto? Alcune persone anziane, gui­date dal coreografo Carlo Massari, si ritrovano a giocare nei giardini e nei cortili di quando erano bambini e bambine. Un viaggio a ritroso nel tem­po per riscoprire i movimenti legati all’infanzia e risvegliare ricordi che sembravano perduti, ma che sono sempre rimasti lì, assopiti e frammentati nelle profondità di sé, come memorie che il corpo non ha mai smesso di conservare.

 

Rovereto. “Sguardi”: quattro puntate per raccontare le quattro sezioni del RAM film festival 2023 in tv e su YouTube con protagonisti, registi, esperti e divulgatori. Ecco il programma

rovereto_rassegna-RAM-2023_sguardi_locandina.jpgQuattro puntate per racconta il RAM film festival, la più longeva rassegna di film dedicati all’archeologia e al patrimonio culturale ma anche uno spazio di incontri, mostre, eventi enoculturali nella città di Rovereto, che quest’anno ha avuto come sguardi  gli “Sguardi sul clima”. Inizia mercoledì 14 febbraio 2024 la nuova stagione di SGUARDI insieme ai/alle protagonisti/e, a registi/e, esperti/e di cambiamenti climatici e di archeologia, divulgatori/trici della scienza, tra luoghi storici del Festival e nuove location suggestive. Le puntate saranno dedicate ciascuna a una sezione del Festival (L’Italia si racconta, Cinema archeologico, Cultura animata e Sguardi dal mondo) per conoscere ospiti e registi dell’edizione 2023, scoprire il dietro le quinte e approfondire temi e nuove tendenze del cinema documentario. SGUARDI è un programma a cura di Matteo Gentilini, Alice Manfredi e Sara Zanatta in collaborazione con Claudia Beretta, Valentina Poli e Eleonora Tomasini. Una realizzazione Motion Studio con la partecipazione di Graziano Galvagni. Una produzione Fondazione Museo storico del Trentino e RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. La serie – in quattro puntate – andrà in onda sul canale 12 del digitale terrestre nello spazio History Lab Live, ospitato da Telepace Trento emittente comunitaria, tutti i mercoledì alle 21 e alle 22.30 e in replica la domenica alle 22. Gli episodi saranno inoltre visibili anche sul canale YouTube della Fondazione Museo storico del Trentino (youtube.com/museostorico). In queste quattro puntate si parlerà naturalmente di cinema ma anche delle altre tematiche che hanno interessato, e animato, la 34ma edizione del festival. Si incontreranno registi e documentariste, esperti di cambiamenti climatici e di archeologia, divulgatori/trici della scienza, passeggeremo per la città per mostravi anche le iniziative collaterali in location suggestive e ogni puntata sarà dedicata a una sezione del Festival.

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L’archeologa Marta Coccoluto, coordinatrice del parco archeologico di Baratti e Populonia (foto graziano tavan)

La prima puntata (in onda mercoledì 14 febbraio 2024, alle 21 e 22.30) è dedicata alla sezione più internazionale Sguardi dal mondo che racconta i popoli e le culture più lontane da noi. Ospiti di puntata sono l’antropologa Nora De Marchi che presenta i film in concorso, l’archeologa Marta Coccoluto, coordinatrice del parco archeologico di Baratti e Populonia, che riflette sugli scavi dal punto di vista del turismo e della sostenibilità, il regista Daniel Cos Gayont col suo cortometraggio “Il mito di Inkari…”. Un film che a sua volta ha una storia da film!

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La regista Pauline Costa al RAM film festival di Rovereto (foto fmcr)

La seconda puntata (in onda mercoledì 21 febbraio 2024, alle 21 e 22.30) racconta la sezione storica del festival, quella dei film sull’archeologia: un’offerta che quest’anno ha spaziato dai tesori dei faraoni ai banchetti della Roma antica, fino all’archeologia subacquea in cerca di una nave dei pirati. Come spiega una delle giurate, l’archeologa Anna Maria Ravagnan, ospite di puntata insieme alla regista Pauline Coste e alla restauratrice Barbara Caranza, ufficiale dell’esercito italiano specialista per la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato e impatto da disastro.

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Tobia Berti, fotografo e filmaker, al RAM film festival di Rovereto (foto fmcr)

Nella terza puntata (in onda mercoledì 28 febbraio 2024, alle 21 e 22.30) è protagonista la cultura animata, sezione molto amata e non solo dal mondo dell’infanzia. I cortometraggi in concorso sono introdotti da Tobia Berti, fotografo e filmaker, mentre il regista Farnoosh Abedi presenta in un video dall’Iran il suo ultimo lavoro, “The sprayer / Lo spruzzatore”, vincitore di sezione. La giovane trentina Sara Segantin, scrittrice attivista e alpinista, protagonista al RAM con due appuntamenti, parla di resistenza climatica.

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La regista Elena Giogli al RAM film festival (foto fmcr)

Nell’ultima puntata (in onda mercoledì 6 marzo 2024, alle 21 e 22.30) si fa ritorno in Italia per la sezione “L’Italia si racconta” dedicata alle opere italiane o sull’Italia che parlano di patrimonio immateriale, ovvero tradizioni, riti, comunità ma anche personaggi del nostro territorio. Li raccontano il regista Michele Trentini, qui in veste di giurato, ed Elena Giogli che firma la sua opera prima “Il custode della memoria”. Ultimo ospite della stagione è Francesco Trovò, una vera “autorità” in materia di edilizia storica veneziana e di cambiamenti climatici.

Rovereto. In tv (History Lab Live) e su YouTube la nuova stagione di SGUARDI: in quattro puntate si raccontano le quattro sezioni del RAM film festival con i protagonisti e i film più rappresentativi

rovereto_RAM_sguardi-rassegna_logoAl via la nuova stagione di SGUARDI, il programma in cui si racconta il RAM film festival, la più longeva rassegna di film dedicati all’archeologia e al patrimonio culturale ma anche uno spazio di incontri, mostre e appuntamenti nella città di Rovereto, che quest’anno ha avuto come focus gli “Sguardi al femminile”: non solo tutte le declinazioni – anche nuovissime – del vero ruolo delle donne nella storia, finora fortemente sottovalutato, ma anche il particolare punto di vista di registe e autrici del mondo del documentario. La serie – in quattro puntate – andrà in onda sul canale 12 del digitale terrestre nello spazio History Lab Live, ospitato da Telepace Trento emittente comunitaria, tutti i lunedì alle 21 e alle 22.30 e in replica la domenica alle 21. Si inizia lunedì 21 novembre 2022. Le quattro puntate saranno dedicate ciascuna a una sezione del Festival (L’Italia si racconta, Cinema archeologico, Cultura animata e  Sguardi dal mondo) per conoscere ospiti e registi dell’edizione 2022, scoprire il dietro le quinte e approfondire temi e nuove tendenze del cinema documentario. Gli episodi saranno inoltre visibili anche sul canale YouTube della Fondazione Museo storico del Trentino (youtube.com/museostorico). SGUARDI è un programma a cura di Matteo Gentilini, Alice Manfredi e Sara Zanatta in collaborazione con Claudia Beretta e Valentina Poli. Una realizzazione Motion Studio con la partecipazione di Graziano Galvagni. Una produzione Fondazione Museo storico del Trentino e RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. A partire da gennaio 2023 poi il RAM Film Festival tornerà nello spazio History Lab Live in onda sul canale 12 del digitale terrestre nello (ospitato da Telepace Trento) con quattro documentari selezionati tra quelli che hanno partecipato all’ultima edizione.

Nella prima puntata (in onda lunedì 21 novembre 2022, alle 21 e 22.30) si entra nell’atmosfera del festival con Alessandra Cattoi, direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto, e si conoscono i film in concorso nella sezione dedicata al cosiddetto “patrimonio immateriale”, ovvero le opere italiane in cui si raccontano i riti, le tradizioni, le comunità specifiche e le identità del nostro paese. Ospiti di puntata sono la regista Miriam Cossu con il film “Pupus” e il regista Nicola Pittarello, vincitore della sezione con “L’oro di Venezia”. Infine, un volto televisivo noto e amato Serena Dandini: prima protagonista del focus “Sguardi al femminile”.

Nella seconda puntata (in onda lunedì 28 novembre 2022, alle 21 e 22.30) l’archeologia è assoluta protagonista, attraverso film, libri e incontri. A parlarne l’archeologo della Fondazione Museo Civico di Rovereto Maurizio Battisti, insieme ai registi Olivier Bourgeois, vincitore della sezione con “The Oath of Cyriac”, e Gianmarco D’Agostino intervistato con l’attrice Laila Bouamama, del film “Portraits and Secrets of Roman Women”. Infine la storia di Sahraa Karimi, regista e produttrice afghana, oggi rifugiata in Italia e visiting professor del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ispiratrice del focus tematico “Sguardi al femminile”. 

La terza puntata (in onda lunedì 5 dicembre 2022, alle 21 e 22.30) è dedicata alla cultura animata. Racconta questa sezione del Festival il fumettista Andrea Artusi, membro del comitato scientifico del festival e della giuria, autore per Bonelli di numerosi albi di Martin Mystère. Si incontrano due giovani registe, Mia Incantalupo e Samantha Moore, che hanno rispettivamente firmato “Nobody” e “Treasure”, e un’archeologa blogger Antonia Falcone che studia come sta cambiando l’archeologia sul web e quali sono le sue buone pratiche.

Nell’ultima puntata (in onda lunedì 12 dicembre 2022, alle 21 e 22.30) si racconta la sezione più internazionale. Claudia Beretta, coordinatrice del Festival, ripercorre le tendenze dei film in concorso, tra i quali è stato scelto di raccontare “Saffron-based Lifestyle” e “Jurassic Cash”. Chiude la riflessione sugli “Sguardi al femminile” l’archeologa Enza Elena Spinapolice, autrice di due libri dal titolo parlante: “Lady Sapiens” e “La preistoria è donna”.

Rovereto Cinema Estate 2020: ecco “Paolo Orsi. La straordinaria avventura”, docufiction dedicata all’archeologo roveretano più illustre, ideatore nelle ricerche in Magna Grecia del “metodo Orsi”

La 30.ma rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto è stata dedicata all’archeologo roveretano nel 160.mo dalla nascita. Premiere del film “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”

Nel programma di Rovereto Cinema Estate 2020, per la prima volta nella città della quercia dopo la premiere dello scorso ottobre, la Fondazione Museo Civico in collaborazione con il Comune di Rovereto e il Cordinamento Teatrale Trentino presenta “Paolo Orsi. La straordinaria avventura”, docufiction dedicata all’archeologo roveretano più illustre, uno dei grandi studiosi che hanno contribuito alla crescita del Museo cittadino. Appuntamento martedì 18 agosto, alle 21, a Cinema Estate 2020 nel Parco delle sculture del Mart, in corso Bettini 43 a Rovereto. Il documentario, prodotto dalla Filmwork di Trento, è della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con SAT (Società Alpinisti Tridentini) e Fondazione Museo Storico del Trentino e con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Provincia di Trento. Con il contributo di Fondazione Caritro, ITAS Mutua, Cassa Centrale Banca, Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto.

L’archeologo Carlo Andrea Postinger interpreta l’illustre collega Paolo Orsi: straordinaria somiglianza

“Paolo Orsi. La meravigliosa avventura” non è un tradizionale documentario biografico, ma un film fatto di molte voci che ne perfezionano i dettagli, mostrando anche il lato umano del grande archeologo. L’escamotage narrativo è quello di far dialogare il presente con il passato, attraverso un’intervista impossibile con Paolo Orsi in persona, interpretato per l’occasione dall’archeologo Carlo Andrea Postinger, che stupisce per somiglianza e capacità interpretativa, e che consente di rendere il personaggio particolarmente attuale. La docufiction si concentra sugli anni giovanili di Paolo Orsi, la sua formazione, il suo rapporto con la città natale, con il Regno d’Italia e asburgico. E poi il lavoro in Calabria e Sicilia, con le straordinarie scoperte conquistate in anni di lavoro puntuale, rigoroso, instancabile, grazie a quel “metodo Orsi” che trova le sue premesse proprio nel territorio montano trentino.

Dal docufilm “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”: straordinarie le scoperte in Magna Grecia di Paolo Orsi

Diverse le altre voci che si intrecciano nella narrazione con interviste a Barbara Maurina, conservatrice per l’archeologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto e Maurizio Battisti, archeologo del Museo, Armando Tomasi, presidente della Commissione Cultura della SAT e di MIrko Saltori, storico della Fondazione Museo Storico del Trentino, che firmano anche la consulenza scientifica del documentario, e allo storico Fabrizio Rasera, a Franco Marzatico Soprintendente per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento e  a Franco Nicolis, direttore Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento. La sceneggiatura del film è stata in parte realizzata attingendo ai documenti dell’Epistolario Paolo Orsi – Archivio Fondazione Museo Civico di Rovereto, e il documentario diventa occasione per valorizzare il ricco patrimonio di lettere e scritti personali recentemente acquisito dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto dagli eredi Orsi, archivio che gli archeologi del Museo stanno studiando e che è tuttora in parte inedito, e che sarà pubblicato nella sua interezza grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione Caritro.

Rovereto celebra il suo archeologo più illustre, Paolo Orsi nel 160.mo della nascita. Alla XXX rassegna internazionale del cinema archeologico premiere del docufilm “Paolo Orsi. La Meravigliosa Avventura” di Andrea Andreotti con l’archeologo Carlo Andrea Postinger nei panni del grande studioso roveretano

La locandina della premiere del docufilm “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”

5 ottobre 2019: è il giorno di Paolo Orsi. Rovereto celebra il suo archeologo più illustre nel 160mo anniversario della sua nascita. Lo fa dedicandogli una serata speciale della XXX rassegna internazionale del cinema archeologico, per la quale la Fondazione museo civico di Rovereto ha realizzato un film documentario “Paolo Orsi. La Meravigliosa Avventura” con première nella serata a ingresso libero sabato 5 ottobre alle 20.45, al teatro Zandonai. “L’obiettivo”, spiegano alla Fondazione, “è quello di arrivare a un pubblico il più vasto possibile, con un documentario che celebra il personaggio e al tempo stesso la manifestazione che nel suo nome è nata Paolo Orsi, la meravigliosa avventura”. E continuano: “La Fondazione Museo Civico di Rovereto sta studiando da anni vita e opere di Orsi, valorizzato anche attraverso mostre e pubblicazioni, ma trent’anni dopo la nascita della Rassegna si è sentita la necessità di narrare con linguaggi attuali i tratti biografici del padre dell’archeologia trentina”.

L’archeologo Carlo Andrea Postinger interpreta l’illustre collega Paolo Orsi: straordinaria somiglianza

“Paolo Orsi, La Meravigliosa Avventura” (52′) è un film della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con Sat (Società Alpinisti Tridentini) e Fondazione Museo Storico del Trentino, e con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Provincia di Trento, prodotto dalla FILMWORK di Trento con la regia di Andrea Andreotti. Il documentario si concentra sugli anni giovanili di Paolo Orsi, la sua formazione, il suo rapporto con la città natale, con il Regno d’Italia e asburgico. E poi il lavoro in Calabria e Sicilia, con le straordinarie scoperte conquistate in anni di lavoro puntuale, rigoroso, instancabile, grazie a quel “metodo Orsi” che trova le sue proprio nel nostro territorio montano. Un film fatto di molte voci che accompagnano il documentario perfezionando i dettagli, mostrando anche il lato umano del grande archeologo. L’escamotage narrativo è quello di far dialogare il presente con il passato, attraverso un’intervista impossibile con Paolo Orsi in persona, interpretato per l’occasione dall’archeologo Carlo Andrea Postinger, che stupisce per somiglianza e capacità interpretativa, e che consente di rendere il personaggio particolarmente attuale.

Dal docufilm “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”: straordinarie le scoperte in Magna Grecia di Paolo Orsi

La sceneggiatura del film è stata in parte realizzata attingendo ai documenti dell’Epistolario Paolo Orsi – Archivio Fondazione Museo Civico di Rovereto, e il documentario diventa occasione per valorizzare il ricco patrimonio di lettere e scritti personali recentemente acquisito dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto dagli eredi Orsi, archivio che gli archeologi del Museo stanno studiando e che è tuttora in parte inedito, e che sarà pubblicato nella sua interezza grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione Caritro. Diverse le altre voci che si intrecciano nella narrazione con interviste a Barbara Maurina, conservatrice per l’archeologia della Fondazione Museo Civico di Rovereto e Maurizio Battisti, archeologo del Museo; Armando Tomasi, presidente della commissione Cultura della Sat e di Mirko Saltori, storico della Fondazione Museo Storico del Trentino, che firmano anche la consulenza scientifica del documentario, e allo storico Fabrizio Rasera, a Franco Marzatico soprintendente per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento e a Franco Nicolis, direttore Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento.