Gea 2021-Ica: “Archeologia e inclusione”. Contributo 9: “BUTRINT PROJECT (Albania)”
Per l’edizione 2021 delle Giornate Europee per l’Archeologia, l’ICA – Istituto centrale per l’Archeologia propone il tema guida dal titolo “Archeologia e inclusione. Missioni archeologiche italiane all’estero e comunità locali dei paesi ospitanti: interazioni, coinvolgimento, formazione”. Nono contributo: “BUTRINT PROJECT (Albania)”.
Con piacere l’Ica condivide il video trasmesso dal prof. Enrico Giorgi per l’edizione 2021 delle GEA sul tema “Archeologia e inclusione”. Il Butrint Project (https://site.unibo.it/butrint/en), condotto da Università di Bologna e Istituto Archeologico di Tirana con il sostegno del MAECI e in accordo con il ministero della Cultura Albanese, si fa portavoce dell’importanza dell’inclusione della comunità locale coinvolgendo gli studenti di archeologia, il personale e gli operai del Parco Archeologico provenienti dai villaggi vicini in percorsi formativi professionalizzanti nel campo del restauro e del rilevamento dei beni culturali con nuove tecnologie (Laser Scanning), ma anche promuovendo altre azioni che favoriscono la coscienza condivisa del valore delle proprie radici culturali.
(9 – continua)
“Archeologia professionale: istruzioni per l’uso”: incontro promosso a Bologna da Confederazione italiana archeologi e Alma Mater Studiorum
Quali sono le competenze professionali di un archeologo? Quali le attività lavorative oltre allo scavo? Che differenza c’è tra lavoratore dipendente, socio di cooperativa, lavoratore autonomo a partita IVA, ATP e STP? Quali sono le prospettive contrattuali degli archeologi e alle situazioni lavorative in regione? Sono alcuni degli interrogativi cui cercherà di dare una risposta l’incontro “Archeologia Professionale: Istruzioni per l’Uso”, promosso da CIA (Confederazione Italiana Archeologi – Sede Regionale Emilia Romagna) in collaborazione con Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Dipartimento di Storia Culture Civiltà, lunedì 26 febbraio 2018, alle 15, in aula Prodi (DiSCi), piazza San Giovanni in Monte 2, a Bologna. Proprio la Confederazione Italiana Archeologi punta con questo incontro a porre le basi per una sede Cia anche in Emilia Romagna che rappresenti e tuteli tutti gli archeologi fornendo assistenza di fronte ai problemi che la professione incontra quotidianamente. Modera l’archeologa Valentina Di Stefano. Aprono i lavori Federica Mazzoni, presidente commissione Cultura nel Comune di Bologna; e Tommaso Magliaro, segretario nazionale Cia. Intervengono su “La legislazione vigente” Luigi Malnati, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e delle province di Modena Reggio Emilia e Ferrara; Angela Abbadessa, Cia-archeocontratti; Raffaella Boni, Cia-consulente fiscale. Su “La formazione possibile” Elisabetta Govi, etruscologa dell’università di Bologna; Enrico Giorgi, metodologie della ricerca archeologica all’università di Bologna. Su “L’esperienza attuale” Cristina Ambrosini, direttore museo Archeologico di Forlì; Diana Neri, direttore museo Archeologico di Castelfranco Emilia; Cecilia Milantoni, archeologa; Laura Belemmi, Tecne (Rimini); Gloria Capelli, Gea (Parma); Claudio Calastri, Archeoimprese; Fabio Fagella, Legacoop. Chiude i lavori una tavola rotonda.
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