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Napoli. Al museo Archeologico nazionale il mondo dei dinosauri e le meraviglie sommerse di Baia vincono la terza edizione di archeocineMANN il “Festival internazionale del cinema archeologico”

napoli_mann_archeocinemann_1_logo-2022Il mondo dei dinosauri e le meraviglie sommerse di Baia vincono la terza edizione di archeocineMANN il “Festival internazionale del cinema archeologico” in collaborazione con Archeologia Viva/Firenze Archeofilm che si è svolto dal 10 al 12 novembre nell’auditorium del museo Archeologico nazionale di Napoli (vedi Napoli. Al via la terza edizione di archeocineMANN, il Festival Internazionale del cinema archeologico promosso dal museo Archeologico nazionale: venti film in programma e incontri con i protagonisti | archeologiavocidalpassato). “Un festival internazionale del cinema archeologico aperto alla città e alle scuole”, aveva commentato il direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini, “un viaggio appassionante nella storia antica attraverso una selezione di altissima qualità, dalla preistoria alle guerre di oggi, da Pompei ai Longobardi. Tanti prestigiosi ospiti ci aspettano nel nostro accogliente auditorium. E, con archeocineMANN, il Museo entra anche in classe promuovendo uno strumento di didattica coinvolgente, in streaming, e un premio assegnato direttamente dagli studenti.  Grazie ad Archeologia Viva per aver costruito insieme a noi una terza edizione sempre più ricca, che si propone come appuntamento fisso del calendario culturale napoletano”.

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ArchepocineMANN 2022: Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, e Giulia Pruneti, Archeologia Viva (foto mann)

La full immersion cinematografica è stata introdotta proprio dal direttore del Museo, Paolo Giulierini, e condotta in sala da Giulia Pruneti (“Archeologia Viva”) ed Elisa Napolitano (Servizi educativi del Mann). Tra gli ospiti della rassegna 2022, Marco Signore (tecnologo del dipartimento di Conservazione animali marini e Public engagement/ museo Darwin-Dohrn di Napoli), Francesco Tiboni (archeologo navale), Federico Marazzi (professore di archeologia cristiana e medievale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Fabio Pagano (Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei) e Andrea Polcaro (docente di archeologia del Vicino Oriente antico all’Università di Perugia). Anche per l’edizione 2022, ottima la risposta da parte delle scuole napoletane, coinvolte grazie alla collaborazione tra i Servizi Educativi museali e l’Associazione Moby Dick: hanno partecipato alle proiezioni gli studenti del Liceo Scientifico “Renato Caccioppoli”, del Liceo Scientifico Linguistico “Elio Vittorini “, del Polo Umanistico Liceo Antonio Genovesi, del Liceo Scientifico Linguistico ” Vincenzo Cuoco – Tommaso Campanella” e dell’I.T.C. Enrico Caruso.

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Il Premio Mann e il Premio Didacta assegnati alla terza edizione di archeocineMANN al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

I premi. Tra i film in gara, scelti dal pubblico in sala e online, hanno vinto “Al tempo dei dinosauri” di Pascal Cuissot (Premio Didacta votato dagli studenti in presenza e streaming) e “Baia la città sommersa” di Marcello Adamo (Premio Mann votato dal pubblico).

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Frame del film “Al tempo dei dinosauri / Au temps des dinosaures” di Pascal Cuissot

Premio Didacta, “Al tempo dei dinosauri / Au temps des dinosaures” di Pascal Cuissot (Francia-Giappone, 2020, 52’). Negli ultimi vent’anni, la scoperta di nuove specie di dinosauri e mostri marini ha cambiato il panorama paleontologico. In un viaggio attraverso il pianeta, il pubblico impara a conoscere comportamenti e caratteristiche precedentemente inaspettati: come questi giganti cacciavano, si riproducevano e si prendevano cura della prole. Questa prova esclusiva è combinata con immagini 3D altamente realistiche in un documentario ambizioso e spettacolare. Una visione elettrizzante ben lontana tuttavia dal mondo di Jurassic Park.

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Frame del film “Baia, la città sommersa / Baia, the sunken city” di Marcello Adamo

Premio Mann. “Baia. La città sommersa / Baia. The sunken city” di Marcello Adamo (Italia, 2021, 52’). Uno straordinario viaggio alla scoperta di Baia, centro della dolce vita del mondo antico – oggi sommerso – attraverso un esclusivo accesso alla campagna di restauri subacquei. Il documentario è realizzato grazie alla sinergia con l’Istituto centrale per il Restauro, il parco archeologico dei Campi Flegrei e il CNR. Le riprese subacquee documentano l’intervento del team multidisciplinare di tecnici, scienziati e ricercatori ai quali è affidato l’arduo compito di preservare, attraverso tecniche pionieristiche, i reperti custoditi in fondo al mare.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale al via la 28ma edizione della rassegna “Incontri di Archeologia”, da ottobre a maggio: il giovedì in Auditorium e on line

napoli_mann_incontri-di-archeologia_2022-2023_locandinaLa rassegna “Incontri di Archeologia” riprende la programmazione con la stessa ricchezza scientifica e comunicativa di ogni anno.  Questo vero e proprio classico del museo Archeologico nazionale di Napoli festeggia la ventottesima edizione: come da tradizione, gli eventi sono calendarizzati sempre di giovedì alle 16, in Auditorium con la possibilità di assistere alle conferenze in presenza o da remoto grazie alla diretta Facebook. La rassegna “incontri di Archeologia”, curata da Lucia Emilio e Miriam Capobianco, è promossa dai Servizi Educativi del MANN (Responsabile: Giovanni Vastano; staff: Annamaria Di Noia, Elisa Napolitano, Antonio Sacco, Angela Vocciante). In parallelo agli eventi per adulti, anche nella stagione 2022/2023 ogni terza domenica del mese è dedicata ai laboratori “MANNfor kids” destinati ai più piccoli.

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Il direttore del Mann, Paolo Giulierini, apre gli “Incontri di Archeologia” 2022-2023 (foto valentina cosentino)

Si riparte il 27 ottobre 2022 con la lectio introduttiva di Paolo Giulierini: il direttore dell’istituto traccia il profilo de “Il MANN oltre il MANN: viaggi di incontri e conoscenze per i tesori del museo Archeologico nazionale di Napoli”, individuando le caratteristiche dei progetti scientifici che fanno conoscere in tutto il mondo il nostro patrimonio culturale.

napoli_mann_archeocinemann_1_logoDall’archeologia alla letteratura: il 3 novembre 2022, la scrittrice Valeria Parrella, in dialogo con Antonella Carlo (Responsabile Ufficio Comunicazione MANN), ricostruisce le fonti pompeiane che hanno sostenuto la scrittura e la rielaborazione fantastica del suo ultimo romanzo “La Fortuna” (Feltrinelli, 2022). Commistione di linguaggi anche per il giovedì successivo: il 10 novembre 2022, dalla mattina sino alle 19, full immersion cinematografica con la rassegna “ArcheocineMANN”, che racconta sul grande schermo gli antichi reperti e i siti archeologici di tutto il mondo.

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Mario Grimaldi curatore della mostra “I pittori di Pompei” al museo civico Archeologico di Bologna (foto bologna musei)

Artisti o artigiani: chi erano i pittori a lavoro nelle città vesuviane? Ne parla il 1° dicembre 2022 Mario Grimaldi, curatore della mostra “I pittori di Pompei” che, realizzata con cento affreschi del Mann, sta riscuotendo grande successo di pubblico e critica presso il museo civico Archeologico di Bologna. Non manca, come da rito che si rispetti, il consolidato appuntamento realizzato a cura di ICRA Project in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico: il 15 dicembre 2022, per il pubblico del Museo e per gli internauti connessi in rete, Giovanni Greco rappresenta l’Orestea di Eschilo.

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Jean François Champollion ritratto da Leon Cogniet nel 1831

Il 2023 riparte all’insegna di una nuova esposizione in programma al MANN: il 12 gennaio 2023, con Rosanna Pirelli, focus sull’allestimento che valorizza il lavoro dell’archeologo francese Champollion e la nascita dell’egittologia scientifica. A seguire, il 26 gennaio 2023, appuntamento con Antonio De Simone per il racconto dei nuovi scavi nella Villa Augustea di Somma Vesuviana. Gli incontri di febbraio approfondiscono le attività espositive del MANN: giovedì 2 febbraio 2023, Giovanni Di Pasquale descrive il progetto di allestimento della Sezione Tecnologica Romana, mentre la settimana successiva (9 febbraio) Federico Marazzi invita alla scoperta della grande mostra sui Bizantini. In ossequio alle celebrazioni dell’amore di San Valentino, il 16 febbraio 2023 da non perdere la conferenza di Mario Cesarano, che analizza come la sessualità sia declinata su vasi e pitture parietali delle città vesuviane.

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Bronzi e sculture “inediti” nella mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)

Serrata anche la programmazione di marzo 2023; il mese si apre con l’incontro tenuto da Laura Forte e Marialucia Giacco: le due funzionarie archeologhe del MANN analizzano i nuovi allestimenti del museo Archeologico nazionale di Napoli; giovedì 9 marzo 2023, la professoressa Rossana Valenti effettua un excursus sul significato dell’acqua nell’immaginario degli antichi; il 16 marzo 2023, infine, l’archeologa Rosaria Ciardiello segue il viaggio del MANN in Giappone con la mostra itinerante “Pompeii”.

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Alessandro Magno: dettaglio del grande mosaico della battaglia di Isso, proveniente da Pompei e conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Aprile 2023 si inaugura con un incontro a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo (giovedì 13), che si soffermano sull’esposizione dedicata ad Alessandro Magno e programmata al Museo dal 23 marzo 2023. La dialettica tra noi e gli altri, spesso considerati “diversi” anche nell’antica Roma, è il filo conduttore della conferenza di Francesca Galgano (20 aprile 2023). Quattro gli appuntamenti di maggio: ancora Alessandro Magno protagonista della lezione di Giancarlo Abbamonte (4 maggio 2023); si va alla scoperta delle storie di carta della Biblioteca del MANN con Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, Angela Luppino  e Serena Venditto (11 maggio 2023); Maria Morisco descrive la memoria custodita da antichi reperti pompeiani (18 maggio 2023); si chiude sempre con il classico appuntamento dedicato al restauro, grazie alla conferenza di Mariateresa Operetto (responsabile Laboratorio di restauro del Museo), che presenta alcuni casi di studio e lavoro sulle ceramiche figurate.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale per le Giornate europee del Patrimonio apertura serale a 1 euro, concerto dedicato all’impegno ambientale, visita guidata all’Altro Mann, laboratori per bambini

giornate-europee-del-patrimonio_gep_2022Giornate europee del Patrimonio 2022: torna anche al museo Archeologico nazionale di Napoli l’atteso appuntamento annuale per scoprire i tesori dei nostri musei. Tema dell’edizione di quest’anno è il “Patrimonio culturale sostenibile- Un’eredità per il futuro”: un invito a partire dall’arte per promuovere un atteggiamento consapevole di approccio alla natura. Il programma delle #GEP2022 del Mann è curato dai Servizi Educativi del Museo (responsabile: Giovanni Vastano/ staff: Annamaria Di Noia, Miriam Capobianco, Elisa Napolitano, Antonio Sacco, Angela Vocciante).

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La band musicale Not Just Fella’s protagonista al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Nell’ambito della tradizionale apertura serale, in programma sabato 24 settembre 2022 dalle 19 al costo simbolico di 1 euro, il Mann propone il concerto dei Not Just Fella’s. La band, composta da Rita Genny (voce), Fabio Mingardi (batteria), Gaetano Severini (basso), Ferdinando Zaccaria (tastiere) e Salvatore Vitale (chitarre), a partire dalle 21 proporrà brani di artisti da tempo impegnati nel sociale e nella difesa dell’ambiente: Patty Smith, Anouk e Cold Play, per citarne solo alcuni.

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La copertina del libro “Piccolo diario napoletano” di Paola Tesei

Nel Giardino delle Camelie (alle 19), da non perdere l’omaggio alla città in occasione della presentazione del libro “Piccolo Diario Napoletano. Un viaggio sentimentale” (Edizioni il Papavero) di Paola Tesei: la bellezza del paesaggio e della cultura partenopea sarà ripercorsa tra prose liriche, acquerelli e disegni.

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Al museo Archeologico nazionale di Napoli la mostra “L’altro MANN” curata da Marialucia Giacco (foto valentina cosentino)

Per le Giornate Europee del Patrimonio, non manca il classico itinerario guidato all’evento espositivo di punta del museo Archeologico nazionale di Napoli: sabato 24 settembre, alle 11, da non perdere la visita dedicata all’allestimento “L’altro MANN” con la curatrice Marialucia Giacco. La prenotazione è obbligatoria (via mail: man-na.comunicazione@cultura.gov.it/ telefonica, dalle 9.30 alle 16: tel. 0814422329) e l’appuntamento per iniziare il percorso è al secondo piano, nella sezione Affreschi.

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Al museo Archeologico nazionale di Napoli i laboratori musicali per i bambini più piccoli (foto mann)

Ancora, domenica 25 settembre, nell’ambito delle proposte MANNforbabies, ecco due laboratori musicali pensati per piccolissimi visitatori (alle 10.30: bimbi da 0 a 3 anni; alle 11.30, bimbi dai 3 ai 6 anni): filo conduttore della mattinata sarà il gioco musicale come modalità di avvicinamento all’arte. I percorsi, che avranno prenotazione obbligatoria (via mail: man-na.comunicazione@cultura.gov.it/ telefonica, dalle 9.30 alle 16: tel. 0814422329), saranno condotti dai musicisti Margareth Ianuario e Daniele Barone e da Elivra Ermann (Nati per la musica- Campania).

Napoli. Il Mosaico di Alessandro narrato con le nuove tecnologie al museo Archeologico nazionale: un sistema multicanale in 3D con contenuti aumentati e uso del videomapping che migliorano ulteriormente l’accessibilità nei confronti dei diversi pubblici ai quali il Mann si rivolge

Restauratori al lavoro sul grande mosaico di Alessandro al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Marco Pedicini)

Il Mosaico di Alessandro narrato con le nuove tecnologie: conclusa la prima fase di restauro sul capolavoro che rappresenta la celebre battaglia di Isso, la sezione dei Mosaici del museo Archeologico nazionale di Napoli si arricchisce grazie a un sistema  multicanale in 3D con contenuti aumentati e uso del videomapping.  L’iniziativa “Il Gran Mosaico”, che rientra fra le azioni previste dal progetto “Il Museo accessibile” (PON CULTURA E SVILUPPO FESR 2014-20 Decreto ADG 11/2016), prevede, in allestimento, quattro contenuti multimediali (tre video ed un ologramma).  Ideazione, testi e coordinamento scientifico del progetto sono a cura dei Servizi Educativi del MANN- Lucia Emilio (responsabile) con  Elisa Napolitano,  Angela Rita Vocciante e Annamaria Di Noia,  mentre  la realizzazione è stata affidata a Protom Group SpA: finalità del programma di interventi “Museo Accessibile”, coordinato dal prof. Ludovico Solima (università della Campania “Luigi Vanvitelli”), è l’inclusione di diversi tipi di visitatori, con particolare riguardo alle persone sorde. 

Il gruppo di lavoro con personale Mann e Protom Group per il progetto “Gran Mosaico” (foto mann)

“Il Mann è sempre più digitale e accessibile grazie a questo progetto prezioso che affianca lo storico restauro del mosaico di Alessandro, accompagnandoci in una nuova fruizione della sezione dei mosaici”, commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini. “Grande cura scientifica,  nuovi linguaggi e tecnologie, attenzione per l’inclusione, sono le linee guida di questi progetti, circa venti, che, partendo dalla copertura Wi-Fi del Museo nel 2017,  portano oggi al Museo la realtà aumentata, con il macedone che racconta in ologramma le sue imprese. E altre sorprese ci attendono”. E il professor Ludovico Solima afferma: “Il Mann si avvia al completamento del programma “Il Museo accessibile”, del quale ho svolto il coordinamento scientifico, con la presentazione di questo progetto, che adotta un’innovativa modalità di narrazione del Mosaico di Alessandro: insieme ai tre filmati, che descrivono i luoghi, le tecniche e il viaggio dell’opera da Pompei al Mann, è stata infatti messa a punto da Protom un ologramma che mostra Alessandro descrivere i momenti salienti della Battaglia di Isso, con animazioni facciali e movimenti labiali che conferiscono a tale raffigurazione tridimensionale una significativa espressività. Con questo progetto, il Mann conferma la sua propensione all’innovazione, sperimentando linguaggi e tecnologie innovative, in grado di migliorare ulteriormente la propria accessibilità nei confronti dei diversi pubblici ai quali il Museo si rivolge”.

Frame del video che racconta il trasferimento del Mosaico di Alessandro da Pompei al Real Museo Borbonico (foto mann)

Nell’allestimento multimediale sono presenti tre video: parte 1) Il “Mosaico di Alessandro” racconta non solo il contesto in cui nasce l’opera, nella  casa del Fauno di Pompei, ma anche la funzione che il capolavoro rivestiva all’interno della lussuosa domus e la specificità del soggetto rappresentato. Dal punto di vista tecnico, di particolare interesse è stata l’attività di modellazione e colorazione della Casa del Fauno, cui è seguita l’animazione del mosaico stesso; parte 2)  “Le tecniche del Mosaico” descrive, attraverso la produzione di modelli virtuali rappresentativi della sezione di un mosaico di epoca romana, la prassi di realizzazione del capolavoro in dettaglio, secondo quanto definito dalle fonti ed evidenziato dalla ricerca archeologica; parte 3) “Il viaggio del Gran Mosaico” ripercorre le principali tappe storiche che portarono al distacco del capolavoro da Pompei ed al suo successivo arrivo al Museo. Di particolare suggestione è stata l’indagine sui documenti  di archivio (prima metà del XIX secolo) e sulle fotografie (decenni iniziali del XX secolo). La tecnologia del digital composing (VFX) permette di evidenziare parti di testo sulle scannerizzazioni dei documenti storici e di animare le foto, proprio come se scorresse una macchina da presa nel seguire il racconto. Tutti i video prevedono dei sottotitoli, elaborati ad hoc per un pubblico di non udenti; Luigi Spina e Giorgio Albano hanno fornito alcune immagini dei cortometraggi. 

Mosaico di Alessandro: video con avatar Protom (foto mann)

In aggiunta a questi prodotti multimediali è stato realizzato un quarto contenuto, che rappresenta la battaglia di Isso tra storia e leggenda: ricalcando le tessere, è stato così realizzato un modello virtuale degli schieramenti, costituiti da centinaia di guerrieri delle due fazioni in uno scenario surreale, arido e polveroso. Con un movimento circolare a volo d’uccello, si raggiunge, così, il centro della scena: qui il fulcro emotivo della rappresentazione è costituito dallo scontro fra gli occhi di Alessandro e quelli del suo acerrimo nemico; sullo sfondo, tutti i personaggi, uomini ed animali, sono raffigurati come semplici silhoutte. Questa narrazione per immagini è il risultato di diversi passaggi tecnologici: 1. modellazione e sovrapposizione prospettica delle figure per la replica della battaglia (diorama); 2. disegno del paesaggio con effetti particellari; 3. rigging del busto di Alessandro (FACS); 4. animazione del 3D di Alessandro (lipsync) del racconto della battaglia di Isso; 5. produzione software (busto di Alessandro real-time); 6. sincronizzazione ologramma con video della battaglia.

L’ologramma di Alessandro (foto mann)

L’animazione prevede un sonoro, con un avvincente racconto della battaglia scritto proprio dal direttore del Museo, Paolo Giulierini: a questa suggestiva narrazione, Protom ha abbinato un avatar, inserito in una cornice olografica digitale con sistema light-field in grado di offrire un ampio raggio di percezione della stereoscopia senza bisogno di occhiali o speciali visori. L’ologramma di Alessandro è stato realizzato da una scansione grezza, successivamente rielaborata in modo da consentire la corretta deformazione durante la produzione delle animazioni. Per i movimenti facciali dell’Avatar, sono state predisposte decine di copie dei modelli che ripropongono i fonemi corretti, come previsto dallo standard FACS (facial animation coding system). La precisione del lipsync (animazione del labiale), una delle più complesse pratiche dell’animazione al computer, enfatizza l’espressività dell’ologramma, che segue un semplice meccanismo di funzionamento, collegato ad un pc: terminato il set-up dell’hardware e avviato il dispositivo, il software parte automaticamente, in modo che la cornice riceva il segnale di avvio ed, illuminandosi, riproduca l’ologramma. L’ascolto è possibile attraverso un impianto di speaker collocato in prossimità della bacheca.​ Le installazioni multimediali, da oggi fruibili in sezione, si combinano con il riallestimento delle sale dei Mosaici: pannelli ed apparati didascalici sono stati aggiornati, seguendo l’immagine coordinata scelta dal Museo. 

Lo spostamento del Mosaico di Alessandro nel museo di Napoli nel 1917 (foto archivio mann)

“È sempre una grande emozione restituire vita alla storia grazie al supporto delle tecnologie”, conclude Fabio De Felice, fondatore di Protom. “Il mosaico di Alessandro e la battaglia di Isso rappresentano un gioiello che da sempre il mondo ci invidia. Siamo entusiasti di partecipare a questa iniziativa, su proposta del MANN, di dare corpo e voce a un personaggio del calibro di Alessandro Magno e lavorare, con cura, alla ricostruzione di ambienti ed eventi storici. Portabilità e mobilità sono le caratteristiche che rappresentano il nostro lavoro, nato con l’obiettivo di avvicinare a una nuova fase della vita di questi capolavori, caratterizzata dall’incontro con le tecnologie, anche persone con diverse abilità, in particolare i non udenti, attraverso il ricorso ai sottotitoli”. 

Il museo Archeologico nazionale di Napoli è su ITsART, la piattaforma del Mic per la valorizzazione del patrimonio museale, in versione digitale, live e on demand. Giulierini: “Straordinaria vetrina, nuove opportunità per ampliare il nostro pubblico”

Dal 31 maggio 2021 lo spazio virtuale di ITsART, la piattaforma voluta dal ministero della Cultura che  propone in Italia e nel mondo i grandi eventi dello  spettacolo e le meraviglie del nostro patrimonio artistico, conduce anche al museo Archeologico nazionale di Napoli: è possibile scoprire i tesori del Mann grazie al nuovo sipario digitale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all’estero. “Il museo Archeologico nazionale di Napoli si racconta anche su ITsART”, commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini. “Ci presentiamo al debutto di questa straordinaria vetrina con una selezione delle più significative  produzioni audiovisive realizzate negli ultimi anni dal Mann, con il coinvolgimento di partner istituzionali,  tanti artisti, ma soprattutto della nostra appassionata ‘squadra’, convinti come siamo  che la digitalizzazione ci offrirà  sempre maggiori opportunità di ampliare il nostro pubblico, coinvolgendolo ed emozionandolo. Ci vediamo su ITsART, ci  vediamo al museo”. È lo stesso ministro della Cultura Dario Franceschini a sottolineare le potenzialità del progetto: “Le risorse della rete sono straordinarie, questo è un modo nuovo di offrire la cultura italiana, il cinema, il teatro, la danza, la musica, le mostre, i musei, gli eventi, i concerti. ITsART (ITsART: il palcoscenico virtuale dell’arte e della cultura italiana con contenuti in diretta live streaming, e online sempre disponibili on-demand sulla piattaforma. Spettacoli, Teatro, Musica, Opera, Concerti, Artisti, Eventi, Festival, Cinema, Danza, Città d’arte, Mostre, Musei, Siti Archeologici e Visite Guidate – Registrati gratis.) è un palcoscenico virtuale che si aggiunge a quello reale per moltiplicare il pubblico, nella consapevolezza che la fruizione digitale non potrà mai sostituirsi a quella dal vivo”.

La locandina di MANNstories per la piattaforma ITsART (foto mann)

Nucleo centrale del palinsesto del museo Archeologico nazionale di Napoli sono quarantasei  Mann Stories, narrate con passione da chi lavora e vive tutti giorni il Museo: il racconto è incentrato sui grandi capolavori dell’Istituto, dal mosaico di Alessandro ai bronzi della Villa dei Papiri di Ercolano, dagli affreschi agli oggetti della vita quotidiana delle città vesuviane, dalle sculture della Collezione Farnese ai reperti delle Sezioni Preistoria e Protostoria, Egizia e Collezione Magna Grecia.  Firmate dal  regista Mauro Fermariello, le Mann Stories sono state realizzate  nell’ambito del progetto universitario Obvia- Out of boundaries viral art dissemination, coordinato da Daniela Savy (università “Federico II” di Napoli).

Il gruppo bronzeo dei Corridori dalla villa dei Papiri di Ercolano, tra le opere più famose conservate al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Dalla produzione Obvia sono state selezionate per ITsART anche brevi opere realizzate con il coinvolgimento di grandi personalità della cultura: tra musica e letteratura, il Museo è rappresentato dalle parole scritte da Erri De Luca per il Mann, mentre  il direttore Giulierini  è accompagnato in un breve tour  dalla colonna sonora originale del celebre compositore inglese Michael Nyman (“Inspired by Mann”). Dalla divulgazione alla fantasia, grazie all’animazione: anche su ITsART ritroviamo lo spot cartoon “Heroes never change” che, prodotto dalla factory napoletana Mad Entertainment, è immaginato come evocativo viaggio tra le sculture in un Museo mai davvero addormentato (anche questo progetto è targato Obvia). Conclude la selezione Obvia, il  format  ‘La genesi del MANN’: il ciclo è composto da quattro video,  tutti realizzati  con  Il Cartastorie- Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli. Nelle  brevi  docu-fiction sono narrati episodi ambientati all’epoca delle prime scoperte nelle città vesuviane: in un lasso storico che spazia  dalla corona borbonica al decennio francese,  possibile incontrare, sempre in rete, personaggi come  Marcello Venuti e Alcubierre. 

Frame del video ufficiale della mostra “Gladiatori” al Mann di Lucio Fiorentino (foto mann)

Desiderio, ispirazione, paura, scoperta e perdita sono, ancora, i temi della serie ‘Antico Presente’: in cinque cortometraggi, firmati dal regista Lucio Fiorentino sul progetto scientifico curato dal prof. Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanviteli”), le opere del Mann sono rilette con la forza di sentimenti senza tempo. Il ciclo “Antico Presente” coniuga la comunicazione cinematografica con la valorizzazione, anche internazionale, del patrimonio culturale: i cortometraggi sono realizzati in lingue diverse (inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, con sottotitoli anche in cinese). Nel cast Lello Serao, Federica Rosellini, Andrea De Goyzueta,  mentre le musiche originali sono di Antonio Fresa. Lucio Fiorentino firma anche il video ufficiale della mostra “Gladiatori” (al Mann fino al 6 gennaio 2022) con la  voce narrante di Luca Ward (doppiatore di Russel Crowe nel celebre film “Il Gladiatore”) e la  musica  originale di Antonio Fresa. Sempre su ITsART, l’approfondimento di Marco Flaminio, intitolato ‘Verde e marmi antichi’ (a cura di Laura Del Verme), è dedicato ai Giardini storici del Museo. I ‘Volti del Mann’ di Paolo Soriani è, infine, un suggestivo video, frutto di un progetto fotografico che ritrae i visitatori giunti da ogni parte mondo, sovrapponendo i visi delle persone a quelli di opere del Museo. Il coordinamento del Mann per ItsART è stato realizzato dai Servizi Educativi del Museo (responsabile: Lucia Emilio/ staff: Elisa Napolitano). L’immagine del Museo è stata curata da Francesca Pavese. 

Napoli. Gita scolastica virtuale per 1245 classi da tutta Italia al museo Archeologico nazionale. Tramite uno speciale visore tutti connessi per condividere un suggestivo tour virtuale tra la Sezione Egizia, la Collezione Farnese, le Sale degli Affreschi e dei Mosaici

Il gruppo dei Tirannicidi tra le sculture più famose della Collezione Farnese del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto luigi spina)

Sono arrivati puntuali alle 10.20 di giovedì 27 maggio 2021 al museo Archeologico di Napoli accompagnati dal prof. Alessandro Bogliolo, coordinatore del progetto: sono i Cody-tripper, migliaia di alunni e studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado che partecipano a una speciale gita scolastica di fine anno scolastico. Ma davanti al portone del Mann di questi i ragazzi non se ne è visto neanche uno. Così si scopre che ai tempi della pandemia, le storie e le emozioni di viaggio si intrecciano con i fili invisibili del web. E che la gita scolastica è virtuale.

Una sala della Sezione Egizia al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto studio guicciardini e magni)

Cody Trip prevede, ad oggi, il coinvolgimento di 1245 classi (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) da 761 diverse città italiane: una platea scolastica che, in un’esperienza resa possibile grazie alle nuove tecnologie, diffonde in rete l’amore per i tesori storico-artistici del nostro Paese. Pochi i passaggi per vivere il tour virtuale: il giorno della gita i partecipanti si collegano attraverso uno speciale visore, ActiveViewer, appositamente sviluppato da DIGIT srl come web app funzionante su qualsiasi dispositivo collegato ad Internet (computer, LIM, smartphone, tablet). ActiveViewer permette a tutti di interagire in modalità anonima, rispondendo a domande, prendendo decisioni condivise, giocando e cimentandosi nella conquista di punti e certificati. La tappa del progetto Cody Trip al museo Archeologico nazionale di Napoli è stata realizzata da DIGIT srl, in collaborazione con l’università di Urbino e con Giunti Scuola; tra i partner partenopei del percorso, oltre il Mann, figurano Comune di Napoli (assessorato alla Cultura, all’Istruzione e al Turismo), associazione Guide turistiche Campania, museo Cappella Sansevero, parco archeologico di Pausilypon, Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli e tanti altri.

Lo splendore delle Sale dei Mosaici al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto giorgio albano)

I partecipanti sono stati accolti dal direttore del museo, Paolo Giulierini, che ha inviato il proprio messaggio di benvenuto (rigorosamente online), per poi dare inizio al percorso guidato nelle splendide collezioni dell’Istituto. Tre le tappe scelte per raccontare agli studenti italiani il patrimonio del museo Archeologico nazionale di Napoli: la Sezione Egizia, la Collezione Farnese, le sale degli affreschi e dei mosaici provenienti dalle città vesuviane. Per il Mann, il progetto Cody Trip è stato promosso dai Servizi Educativi (responsabile: Lucia Emilio); gli itinerari saranno proposti dallo staff dell’Ufficio (Miriam Capobianco, Elisa Napolitano, Angela Rita Vocciante).

Napoli. Tre nuovi video per la rubrica “I Gladiatori ti aspettano al Mann” sui social del museo Archeologico nazionale: Silvano Mattesini sulle riproduzioni delle corazze degli antichi combattenti, Luigi Percuoco sugli smart glasses con tecnologie AR Tour, ed Elisa Napolitano sulla divulgazione della mostra, fra archeologia e didattica

La locandina della mostra “Gladiatori” fino al 6 gennaio 2022 al museo Archeologico nazionale di Napoli

Tre nuovi video della rubrica “I Gladiatori ti aspettano al Mann” proposta sui canali social del museo Archeologico nazionale di Napoli per illustrare la mostra “Gladiatori” aperta nel Salone della Meridiana e “Gladiatorimania” nel Braccio nuovo fino al 6 gennaio 2022.

Nel dodicesimo appuntamento l’architetto Silvano Mattesini svela i segreti di un particolare percorso creativo: le riproduzioni delle corazze degli antichi combattenti, i gladiatori, esposte nella Sezione Gladiatorimania. “In questa mostra – spiega Mattesini – siamo presenti con le copie principali, almeno quelle principali della gladiatura, che sono per esempio trace, mirmillone, hoplomachus, secutor, retiarius, … In questo caso siano davanti a una vetrina di un hoplomachus. Nella gladiatura sembra che tutto sia certo, ma in realtà non è così e ogni tanto scopriamo cose nuove, come questa tipologia di gladiatore che viene anche definita trace tipo B. Quello che possiamo semplicemente dire è che si tratta di un parmulario, cioè di un gladiatore che combatte con un piccolo scudo rotondo (parma) e ha una lancia e un gladio corto, che lo distingue dagli altri scutari, che hanno entrambi lo scudo e il piccolo schiniere. Noi parliamo di giochi gladiatori – continua Mattesini -, ma non esiste in latino la traduzione di gioco. In realtà si parla di munus, che è qualcosa di molto diverso. Quindi la sensazione è che dovremmo rivedere tante cose. Munus significa dono, significa impegno, una cosa profonda. E questo dono si manifesta attraverso il dono del sangue. Ogni gladiatore nel munus offre una parte di sé. Quindi si identifica tutto quanto non più come un gioco, come qualcosa di ludico, ma la gladiatura sembra assumere qualcosa di sacro. Se è vero che Marziale, che non è certamente un autore di quelli tra i più seri e rigorosi, parla di sacri muneris, anziché giochi gladiatori. Questo lo riscontriamo nei decori dei singoli pezzi che noi riproduciamo e che ovviamente siamo stati costretti a identificare, a dargli un nome, a dare un senso. Nel nostro caso sono dedicate a Dioniso. Perché un gladiatore offre a Dioniso la decorazione delle proprie armi? Perché c’è tutto un ambito nel quale la filosofia del gladiatore si identifica con la morte. Dioniso è l’essenza dell’istinto primordiale. E quindi in questo senso il gladiatore deve avere un istinto primordiale per cui deve odiare il suo avversario e compiere l’atto osceno. Dioniso l’accompagnerà in questo percorso. Dioniso poi a sua volta sarà perdonato da Era per gli omicidi commessi sotto gli effetti di questo istinto primordiale, sotto l’effetto dell’ebbrezza del vino o droghe, e quindi il gladiatore compie dei gesti, compie degli atti che sono sacri e che sono poi perdonati. Ogni gladiatore in quest’ambito ha un ruolo ben preciso che va identificato con questi simboli che sono sugli elmi, sulle corazze”.

Nel tredicesimo appuntamento con Luigi Percuoco (AR Tour) scopriamo gli smart glasses per vivere la magia della mostra. Gli occhiali 3D sono dispositivi dotati di lenti completamente trasparenti e predisposte per la realtà aumentata; la tecnologia è realizzata da AR Tour su contenuti scientifici forniti dal Mann. Gli smart glasses, a differenza della realtà virtuale, consentono di contestualizzare l’esperienza durante la visita al Museo. “AR Tour – interviene Percuoco – è un’azienda innovativa che utilizza la tecnologia per la gestione dei beni culturali. In questo caso abbiamo utilizzato gli occhiali a realtà aumentata per la narrazione della mostra. Gli occhiali hanno lenti completamente trasparenti, pertanto non si perde mai il contesto in cui avviene la narrazione, questa è la differenza rispetto alla realtà virtuale dove la realtà viene persa e la proiezione avviene in un altrove. Il visitatore li indossa, prosegue nel suo percorso e quando guarda un reperto gli vengono attivati degli ologrammi direttamente sul reperto che sostanzialmente lo spiegano. Gli occhiali sono dotati di audio, lo storytelling è stato curato insieme allo staff del museo, così come anche tutta la componente grafica digitale. Questa esperienza si affianca ad altre esperienze archeologiche che abbiamo fatto in Campania, come Pompei, Ercolano, il centro storico di Napoli. Il visitatore diventa protagonista durante il percorso perché è lui che attiva la narrazione man mano che si sposta nella visita della mostra semplicemente guardando i reperti. Gli occhiali sono dotati di una telecamera per cui sono in grado di comprendere cosa il visitatore sta guardando. Chiaramente – conclude – un vantaggio importante è per il museo quello della possibilità di migliorare anche l’aspetto educativo rispetto alle giovani generazioni”.

Nel quattordicesimo appuntamento Elisa Napolitano (Servizi Educativi del Museo) presenta un eccezionale reperto della mostra. Il racconto dell’opera segue caratteristiche e temi della guida illustrata “Gladiatori” (Franco Panini Editore Ragazzi). “La grande mostra Gladiatori vi aspetta al museo Archeologico nazionale di Napoli”, saluta Elisa Napolitano. “Nell’atrio accoglie i visitatori il monumentale rilievo proveniente da Pompei. Rappresenta, come un diario, il racconto di una tipica giornata dei giochi gladiatori. Nella fascia in alto ci sono i personaggi di ingresso nell’arena che dava inizio alla giornata dei giochi: la pompa gladiatoria. I primi della fila sono due littori, cioè ufficiali che lavoravano al servizio dei magistrati romani, che portano in mano i fasci littori, fasci di bastoni di legno legati insieme da strisce di cuoio, che sono simboli di potere. Subito dietro ci sono i suonatori di tibia, cioè il flauto. Poi una lettiga, portata da quattro schiavi, con sopra alcuni fabbri addetti al buon funzionamento delle armi, la cosiddetta probatio armorum. Seguono due inservienti: uno porta in mano un cartello sul quale sono indicate le coppie in combattimento, e l’altro una palma per il vincitore. Poi l’editor, l’organizzatore dei giochi, che indossa una bella toga ed è l’unico ad essere in posizione frontale perché ha un ruolo davvero importante. Altri inservienti portano armi, elmi, scudi e cavalli per i gladiatori. Nella seconda fascia i gladiatori si scontrano nell’arena, alcuni sono in combattimento, altri sono feriti e vengono assistiti da medici. Un vincitore alza lo scudo, e lo sconfitto attende il verdetto. Nella terza fascia sono rappresentate invece le venationes, dove si riconoscono diversi animali erbivori, tori, cinghiali, e cani. Questi combattono tra loro o contro i venatores che hanno un abbigliamento molto semplice, tuniche corte e fasci di protezione alle gambe. Le tre fasce non rappresentano momenti consecutivi della giornata. In genere infatti si teneva la pompa inaugurale, nel corso della mattinata si tenevano le venationes, e solo nel pomeriggio gli scontri tra gladiatori. Tuttavia – conclude Elisa Napolitano – lo scultore ha voluto dare maggiore rilevanza al momento fondamentale della giornata dei giochi: la parte centrale, quella principale e anche più ampia, infatti ospita la rappresentazione che riguarda i combattimenti tra gladiatori”.

Napoli. Tre nuovi video per la rubrica “I Gladiatori ti aspettano al Mann” sui social del museo Archeologico nazionale: Antonella Carlo sulla condivisione social della mostra, Lucia Emilio sugli eventi collaterali, Mario Testa sulle illustrazioni per i ragazzi

La locandina della mostra “Gladiatori” fino al 6 gennaio 2022 al museo Archeologico nazionale di Napoli

Tre nuovi video della rubrica “I Gladiatori ti aspettano al Mann” proposta sui canali social del museo Archeologico nazionale di Napoli per illustrare la mostra “Gladiatori” aperta nel Salone della Meridiana e “Gladiatorimania” nel Braccio nuovo fino al 6 gennaio 2022.

Nel sesto appuntamento Antonella Carlo, responsabile Ufficio Comunicazione del Mann, ci spiega come il racconto di una grande mostra diventa condivisione: dalla presentazione in streaming alla promozione social. Antonella Carlo inizia il suo intervento dall’inquadratura con cui è stata introdotta la presentazione digitale della mostra “Gladiatori”. “Sapete che la mostra è stata allestita quando il museo era chiuso – ricorda -. Ma non per questo ci siamo fermati. E quindi in streaming abbiamo organizzato la presentazione dell’allestimento andando a ripercorrere con i diversi attori istituzionali cosa c’è dietro l’allestimento, il lavoro per una grande mostra. Abbiamo narrato il backstage, abbiamo narrato i grandi prestiti, abbiamo narrato la ricchezza archeologica di questa esposizione che è in qualche modo legata anche a un chiaro intento divulgativo. E per questo abbiamo virtualmente aperto le porte anche della sezione Gladiatorimania. Nella fase in cui siamo stati chiusi le nuove tecnologie sono state di fondamentale importanza perché ci hanno consentito di mantenere vivo il dialogo con il pubblico. Declinando la storia, la narrazione dei gladiatori con diversi linguaggi. Abbiamo sfogliato, sempre on line, le pagine del libro pubblicato per i più piccoli, abbiamo pubblicato dei focus specifici sui lavori di allestimento, dei restauratori, ma anche delle imprese che hanno montato pezzo per pezzo le ricchezze che sono vissute nelle nostre vetrine. La storia è una storia che si costruisce insieme, e in questo senso – conclude – la condivisione social e la condivisione on line è stata di fondamentale importanza per vivere insieme anche a distanza il percorso dei gladiatori”.

Nel settimo appuntamento Lucia Emilio, responsabile dei Servizi Educativi del Mann, racconta le strategie di valorizzazione della grande mostra, tra didattica, programmazione culturale e idee per nuovi eventi. “I Gladiatori non è soltanto un’importante mostra – spiega Lucia Emilio -, ma vuole essere un vero e proprio evento per la città. Ed è per questo che abbiamo pensato, per esempio, a una rassegna cinematografica, naturalmente sul tema dei gladiatori, con film scelti in collaborazione con la mediateca Santa Sofia del comune di Napoli. Li proietteremo nell’auditorium del Mann. Ed è proprio nell’auditorium che abbiamo deciso anche di organizzare una serie di conferenze, nell’ambito degli incontri di Archeologia, però dedicate esclusivamente alla mostra. E infatti le conferenze saranno tenute dai curatori della mostra stessa. Inoltre abbiamo pensato ai bambini. E per loro faremo una serie di laboratori didattici che si svolgeranno nell’arco di tempo in cui sarà presente l’esposizione, per cui fino a gennaio 2022. In conclusione voglio ricordare il volume “I Gladiatori”, un libro per ragazzi a cura dei Servizi educativi del museo, edito da Panini, con illustrazioni bellissime della Scuola italiana di Comix. Ed è un vero e proprio racconto di una manifestazione gladiatoria e in tutto quello che succede per l’organizzazione”.

Nell’ottavo appuntamento Mario Testa, della Scuola italiana di Comix, intervistato da Elisa Napolitano, Servizi Educativi del Museo, ripercorre il suo viaggio creativo per realizzare le illustrazioni del racconto edito da Franco Panini Editore Ragazzi. L’intervista è ambientata nella sezione off della mostra, la Gladiatorimania, ricoperta dai cartonati dei disegni realizzati da Testa. “La sfida più grande – assicura Testa – è quando si fa un lavoro di questo tipo documentaristico, molto vincolante dal punto di vista della libertà espressiva, artistica. La sfida è proprio quella di far coesistere rigore e arte. La libertà artistica, grafica, non deve essere mai repressa ma rispettare il lavoro documentaristico. Tra i tanti personaggi creati, ce n’è uno in particolare, Acidinus, che merita di essere raccontato, perché è uno di quelli in cui si può enfatizzare di più. Anche se oggi tutto il lavoro è digitale, la tecnica è la stessa: lo schizzo, la stesura della china, e poi l’aggiunta dei colori. Rispetto a prima, col digitale non si sprecano i colori, perché basta un clic e si cambia. I colori usati sono molti vivaci perché hanno un grande impatto sui ragazzi, e in questo il Mann mi ha lasciato campo libero”.

Napoli. “I Gladiatori ti aspettano” al MANN: in attesa della riapertura del museo Archeologico nazionale, al via la campagna sui social del museo per presentare la grande mostra con brevi video su reperti, allestimento, backstage, comunicazione, didattica

Gli elmi dei gladiatori, simbolo della mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Valentina Cosentino)

“I Gladiatori ti aspettano” al MANN. Parte la campagna Facebook ed Instagram per raccontare la mostra in attesa della riapertura. Curiosità nella storia dei reperti, strategie per l’allestimento, attività di backstage e comunicazione, didattica e divulgazione della mostra: sono questi soltanto alcuni dei temi della campagna social “I Gladiatori ti aspettano al MANN”, in partenza venerdì 23 aprile 2021 sulla pagina Facebook ed, a seguire, sul canale Instagram del museo Archeologico nazionale di Napoli. Massimo tre minuti per diversi racconti “in video” della grande esposizione che attenderà i visitatori alla riapertura del Mann: spirito della rassegna online sarà legare alcune anticipazioni di “Gladiatori” ai volti di chi ha curato, seppur con diverse competenze, l’allestimento. I video della campagna saranno pubblicati su Facebook il venerdì e la domenica: “colonna sonora” degli approfondimenti sarà la musica originale che Antonio Fresa ha composto per lo spot ufficiale di “Gladiatori”.​ Alla rassegna virtuale parteciperà anche Antonio Ernesto Denunzio (vicedirettore Gallerie d’Italia- Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli): Intesa Sanpaolo è, infatti, partner della mostra e condivide la necessità che il processo di ripartenza si basi anche sulla valorizzazione del patrimonio culturale.

Il Salone della Meridiana al museo Archeologico nazionale di Napoli dove è allestita la mostra “Gladiatori” (foto Valentina Cosentino)

Si partirà venerdì 23 aprile 2021, alle 9, con il video messaggio del direttore del Museo, Paolo Giulierini: un benvenuto simbolico e un invito a “resistere e stare uniti, per poi ritornare nei Musei. Questa mostra è un’occasione straordinaria per farlo”. Si proseguirà con un focus archeologico: Laura Forte (funzionario archeologo e coordinatrice della mostra) parlerà del ceppo di punizione, manufatto in ferro proveniente dalla Caserma dei Gladiatori di Pompei ed appartenente alle collezioni del Mann. Uno dei marchi inconfondibili della mostra è lo spettacolare allestimento nel Salone della Meridiana: ne approfondiranno le caratteristiche i progettisti, l’architetto Andrea Mandara e la graphic designer Francesca Pavese, mentre la progettista ed architetto Silvia Neri si concentrerà sulla sezione tecnologica “Gladiatorimania”.

Effetti speciali e supporti multimediali nella mostra “Gladiatori” al Mann (foto Valentina Cosentino)

Tra comunicazione e valorizzazione: Antonella Carlo (Responsabile Ufficio Comunicazione Mann) si occuperà delle attività di presentazione della mostra in streaming e sui social, mentre Lucia Emilio (Responsabile dei Servizi Educativi Mann) traccerà il quadro delle attività culturali (dal cinema al fumetto, dagli incontri di archeologia ai laboratori). Non mancheranno approfondimenti sul rilievo con scene di combattimenti di Gladiatori: lo straordinario reperto apre la mostra ed ispira alcune illustrazioni della pubblicazione per ragazzi dedicata a Gladiatori (il video sarà di Elisa Napolitano, Servizi Educativi del Mann); Caterina Serena Martucci (Ufficio Comunicazione, Mann) seguirà una narrazione, calibrata per social, delle tempere di Morelli con la rappresentazione delle pitture perdute dell’anfiteatro di Pompei.

“Gladiatorimania” è l’originale sezione aggiunta al Mann per la mostra “Gladiatori” (foto mann)

Spazio alla “Gladiatorimania” con pillole video che racconteranno Lego, modelli per bambini e ricostruzioni di armi; sempre ai più piccoli (ed ai loro genitori) sarà rivolto il messaggio di Mario Testa, l’illustratore (Scuola Italiana di Comix) che ha realizzato i disegni per il libro “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore). 

In attesa della grande mostra al museo Archeologico nazionale di Napoli, ecco “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore) , racconto illustrato per i più giovani. La guida disponibile anche in inglese, acquistabile on line

La copertina della pubblicazione per ragazzi “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore) sulla mostra al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

Gladiatori, il viaggio parte con i più giovani: in attesa della grande mostra programmata al museo Archeologico nazionale di Napoli,  dal 25 marzo 2021 sarà in libreria il racconto illustrato  pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore (48 pagine, 8 euro); il volume, tradotto in inglese, sarà acquistabile online, sul sito francopaniniragazzi.it. La pubblicazione, dedicata a bambini e ragazzi, nasce da un progetto e da un’idea dei Servizi Educativi del Mann (responsabile: Lucia Emilio/ staff: Elisa Napolitano ed Annamaria di Noia), con la collaborazione dell’Ufficio Mostre (Laura Forte); le illustrazioni sono firmate da Mario Testa per la Scuola Italiana di Comix. Al lettore, tocca anche la possibilità di entrare nelle maglie nel racconto: le pagine “colora le venationes”, “crea il tuo gladiatore con gli stickers del libro” o il cruciverba a tema rappresentano un modo concreto per imparare senza rinunciare alla fantasia del gioco e del disegno.

Una pagina della pubblicazione “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore) sulla mostra al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

Una giornata da Gladiatore: parte da un’unità temporale, che svela le tante attività per organizzare gli spettacoli nell’anfiteatro, questa originale narrazione per immagini e parole. La storia si sviluppa su piani diversi, che si intrecciano grazie alla suggestione dei disegni ed alla proposta di quiz didattici e giochi a tema: la cornice è rappresentata dalle avventure dell’editor Marcus Lucretius Rufus, organizzatore di spettacoli di Gladiatori. In una giornata tipo, il personaggio deve selezionare i combattenti, scegliere ed allestire l’anfiteatro dove farli sfidare, predisporre i momenti di intrattenimento musicale e selezionare le fiere per le venationes: durante queste attività, il protagonista ha l’occasione di aprire vere e proprie finestre di approfondimento dedicate ai giovani lettori.

Il trace, una delle tipologie di gladiatori: dalla pubblicazione “Gladiatori” (Franco Cosimo Panini Editore) sulla mostra al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

Dalle classi dei Gladiatori all’architettura degli antichi anfiteatri, dalla tipologia di armi utilizzate negli scontri e nelle parate alla fama dei Gladiatori, il volume intercetta temi che riescono a combinare dimensioni temporali soltanto apparentemente distanti: tra questi motivi, che includono una riflessione sull’attualità, le risse tra “tifoserie” diverse durante i giochi e la gladiatura al femminile. Nel libro non manca un focus sul gladiatore Spartaco che, dalla antica scuola di Capua, si fece paladino della libertà in una rivolta per abbattere il regime di schiavitù imposto da Lentulo.