Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale “Magnagrecàntico sui Bronzi di Riace”, momento di riflessione culturale sulle due statue col prof. Daniele Castrizio, con l’accompagnamento di canzoni e narrazioni del musicantore Fulvio Cama e un filmato del grafico Saverio Autellitano

“Un’occasione straordinaria per approfondire la conoscenza sui guerrieri che tutto il mondo ci invidia e trascorrere un momento piacevole di narrazione culturale che non si ferma al dato scientifico, ma abbraccia i saperi musicali e artistici per coinvolgere a 360 gradi gli ospiti del Museo”: Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria che ringrazia i protagonisti di “Magnagrecàntico sui Bronzi di Riace”, “un viaggio nell’antichità, certo che il pubblico del MArRC non perderà l’occasione di partecipare”. Appuntamento martedì 29 marzo 2022, alle 17, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, per un momento di riflessione culturale sulle due statue a cura del prof. Daniele Castrizio, con l’accompagnamento di canzoni e narrazioni del musicantore Fulvio Cama e un filmato, prodotto dal grafico Saverio Autellitano, quale sottofondo visivo e come spiegazione per immagini le teorie scientifiche, le narrazioni e i canti. L’incontro è promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presieduto da Rosita Loreley Borruto. L’evento si inserisce all’interno della più ampia programmazione di marzo per le celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. “Si tratta di una sorta di archeologia educativa avente come caratteristica la gestione in prima persona degli stessi archeologi degli obiettivi educativi, sociali e culturali”, spiega l’archeologo Castrizio. “In contrasto con una valorizzazione dei beni archeologici e culturali in genere legata alla mera fruizione visiva, con schede tecniche che “parlano” solo agli addetti ai lavori, la nuova “archeologia pubblica” intende fornire una nuova narrazione della Storia e dell’Archeologia, che, utilizzando tutti gli strumenti che la mente può immaginare, dalla computer grafica alla musica, dall’enogastronomia alla danza, dai fumetti ai film, dai documentari alle arti visive tradizionali, permettano di rendere fruibili e comprensibili i beni culturali di ciascun territorio, rispondendo così ai nuovi bisogni sociali di inclusione e di partecipazione culturale. In ultima analisi – conclude il professore – il fine ultimo che ci propone è quello di affermare il valore del patrimonio storico e culturale, legandolo alla possibilità di crescita civile ed economiche delle popolazioni che lo posseggono e lo custodiscono per i figli e i nipoti”. La partecipazione è gratuita fino a disponibilità dei posti.
Reggio Calabria. Accordo del museo Archeologico nazionale con l’École Française de Rome per progetti congiunti di studio, ricerca, valorizzazione, promozione e comunicazione culturale. Primo risultato la fotomodellazione delle terrecotte dell’antica Medma (oggi Rosarno) scoperte da Orsi nel 1913 confluita nella mostra a Roma “Le korai di Medma tra noi”

La locandina della mostra “Le korai di Medma tra di noi. Gli ex voto di un santuario greco restituiti tramite fotomodellazione” allestita fino al 9 aprile 2022 nelle sedi dell’École Française de Rome e dell’Accademia d’Ungheria a Roma
La classe più nota dei reperti archeologici rinvenuti nel territorio dell’antica Medma, l’odierna Rosarno, è senz’altro quella delle statuette di terracotta, presentate al mondo scientifico in termini professionali per la prima volta da Paolo Orsi, nel 1914. Testimoni di un gusto plastico originale e nello stesso tempo strettamente legato alla cultura visiva greca del tardo arcaismo e del periodo classico, le statuette, grandi busti e protomi, hanno conquistato i musei del mondo con la loro varietà e coerenza stilistica. Manca però tuttora uno studio basato sulla documentazione esaustiva dei complessi archeologici che ne rappresentano il contesto. Proprio le terrecotte figurate della “Grande Favissa” scavata da Paolo Orsi nel 1913, la più importante classe di reperti votivi che testimoniano le attività rituali nell’area sacra di “Contrada Calderazzo” dell’antica Medma, sono le protagoniste della mostra “Le korai di Medma tra di noi. Gli ex voto di un santuario greco restituiti tramite fotomodellazione” allestita fino al 9 aprile 2022 nelle prestigiose sedi dell’École Française de Rome e dell’Accademia d’Ungheria, e organizzata dalle due importanti istituzioni scientifiche internazionali in collaborazione con l’università Mediterranea di Reggio Calabria – dipartimento Patrimonio Architettura Urbanistica e dall’università Cattolica Péter Pázmány di Budapest, e con la soprintendenza ABAP Reggio Calabria-Vibo Valentia, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, l’Accademia nazionale dei Lincei, e il CeRCoLoc – Centro di Ricerche sulle Colonie Locresi. La mostra è curata dall’archeologa Ágnes Bencze, professore associato dell’università Cattolica Péter Pázmány di Budapest e responsabile scientifica del centro di ricerca CeRCoLoc, e dall’architetto Franco Prampolini, professore associato di Rilievo dell’Architettura, fondatore e responsabile scientifico del laboratorio di Modellazione multiscala dell’Architettura e Archeologia (SuMMA Lab.) del dipartimento PAU dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Membro del Comitato Scientifico del CerCoLoc all’università Cattolica Péter Pázmány. Il progetto, di cui sono illustrati in questa mostra alcuni aspetti metodologici legati alla digitalizzazione, porterà anche alla creazione di una banca dati illustrata con riproduzioni virtuali 3D dei reperti, grazie anche alla collaborazione degli sponsor NET – Natura Energia e Territorio (Polo d’innovazione ambiente e rischi naturali della Calabria) e PoliArt.

Teste di statuette femminili (korai) dall’antica Medma (attuale Rosarno) esposte al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
La mostra è un primo risultato della collaborazione tra il MArRC e l’École Française de Rome. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria prosegue infatti l’apertura alle grandi istituzioni internazionali in cui rientra l’accordo firmato dal direttore Carmelo Malacrino di collaborazione con Brigitte Marin, direttrice dell’École Française de Rome, volto all’ideazione e alla realizzazione di progetti congiunti di studio, ricerca, valorizzazione, promozione e comunicazione culturale. Una prospettiva che vede anche la partecipazione di Agnes Bencze, professoressa alla Pázmány Péter Catholic University di Budapest, da anni impegnata nello studio delle terrecotte figurate prodotte a Medma, l’attuale Rosarno. “L’attività di ricerca”, dichiara Malacrino, “è fondamentale per ogni luogo della cultura e, in particolare, per un museo archeologico. La collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali, quali l’École Française de Rome e l’Accademia di Ungheria di Roma, consolida la missione del MArRC di accogliere studiosi da tutto il mondo per valorizzare, anche attraverso l’attività scientifica, le ricche collezioni archeologiche esposte o conservate nei depositi. L’attività di restauro svolta in questi anni – prosegue il direttore del Museo – è senza precedenti; ora migliaia di reperti provenienti da tutta la Calabria sono pronti per essere studiati e presentati al pubblico. Ringrazio la direttrice Marin e la prof.ssa Bencze per aver voluto potenziare con questo accordo le prospettive di ricerca avviate in questi anni”.

L’attività di modellazione tridimensionale ad altissima risoluzione delle terrecotte da Medma svolta al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
“Nell’ambito di questo accordo tra l’École Française de Rome e il MArRC”, spiega la prof.ssa Bencze, “per la ricerca sulla coroplastica medmea condotta dal Centro per la Ricerca sulle Colonie Locresi (CeRCoLoc), l’8 febbraio 2022 si è svolta una campagna di riprese fotogrammetriche di alcuni reperti provenienti dagli scavi condotti da Paolo Orsi nel 1913 nell’area sacra di contrada Calderazzo a Rosarno”. L’attività si è concentrata sulla modellazione tridimensionale ad altissima risoluzione di una selezione di terrecotte di età greca, sotto la supervisione del funzionario archeologo del Museo, Daniela Costanzo. “L’intervento”, dichiara il prof. Prampolini, “è stato effettuato presso il gabinetto fotografico del MArRC dal gruppo di lavoro del Laboratorio SuMMA del Dipartimento PAU, che coordino all’università Mediterranea. Alcune elaborazioni, alle quali ha collaborato il PhD Cons. Antonio Gambino, sono presentate nell’ambito della mostra che abbiamo inaugurato a Roma la settimana scorsa”.
Cinquantesimo Bronzi di Riace, la Regione Calabria stanzia 3 milioni. Il direttore Malacrino: “Straordinario investimento che darà un respiro internazionale alle celebrazioni”

Cinquantesimo dei Bronzi di Riace: la Regione Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, stanzia 3 milioni finanziamento di tre milioni di euro della Regione Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto, per la valorizzazione e la promozione delle manifestazioni promosse dalla Regione intorno ai Bronzi di Riace: attività che saranno coordinate dalla vicepresidente Giusi Princi. “Si entra finalmente nel vivo della programmazione per il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace”, plaude Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, “un evento che da tempo il MArRC sta pianificando per trasformare un anniversario in una eccezionale opportunità di promozione e valorizzazione per tutto il territorio. Ringrazio il presidente Occhiuto e tutta la giunta per questo investimento – dichiara Malacrino – e per aver creduto sulla valenza internazionale di questa ricorrenza per tutta la Calabria. Sono grato, in particolare, alla vicepresidente Princi, con la quale in queste settimane si sono svolti proficui incontri. Il Museo, per mettere insieme tutte le forze del territorio, già l’anno scorso aveva istituito un apposito comitato, passato negli ultimi mesi al coordinamento della Città Metropolitana, che molto sta facendo in proposito. Adesso, con questo finanziamento, la Calabria potrà rilanciare uno dei suoi più potenti attrattori – i Bronzi di Riace – a livello internazionale. Ho già avuto occasione di avanzare qualche proposta per promuovere l’immagine dei Bronzi e della Calabria nelle città italiane ed europee. Per la nostra regione sarà un’occasione irripetibile per valorizzare le bellezze del territorio: dall’archeologia ai borghi, dalle tradizioni artigianali alle peculiarità linguistiche, dal paesaggio costiero e montano alle specialità eno-gastronomiche. Il tutto nel segno dei Bronzi, uno dei simboli della Calabria nel mondo. Ora bisogna correre – conclude il direttore del Museo –, lavorando tutti insieme e facendo rete per raggiungere elevati livelli di qualità, anche nel campo dell’offerta turistica”.
Reggio Calabria. Prorogata fino a maggio la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Visite guidate con giovani “ciceroni”


Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)
È stata la grande mostra del 2021 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, prevista in chiusura il 9 gennaio 2022. Ma non è finita. Ora ci sono ancora quattro mesi per visitarla. È stata prorogata fino al 15 maggio 2022 la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, dal Capitano Bartolo Taglietti, già Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, e dall’archeologo Maurizio Cannatà (vedi Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”: in vetrina oltre 150 reperti trafugati o destinati al mercato clandestino | archeologiavocidalpassato). “Promuovere il valore identitario del patrimonio culturale e l’importanza della sua tutela presso le giovani generazioni”, ha dichiarato il direttore Carmelo Malacrino, “è uno degli obiettivi della missione istituzionale del MArRC. Questa esposizione lancia un messaggio significativo su tutto il territorio e si è rivelata finora un grande successo. Oltre 75mila visitatori, a partire dallo scorso 18 giugno, al loro ingresso al Museo hanno trovato ad accoglierli, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, oltre 150 preziosi reperti restituiti alla collettività dallo straordinario lavoro dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Per questo motivo, in accordo con il Comando generale e con il Nucleo T.P.C. di Cosenza, si è deciso di prorogare l’esposizione ancora per qualche mese”. La funzione sociale del Patrimonio Culturale, la sua appartenenza a tutta la collettività e l’importanza di garantirne l’accessibilità a tutte le categorie di pubblico, dunque, saranno ancora protagonisti al MArRC, proprio in contemporanea con le celebrazioni per il 50° anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, simboli identitari della Calabria nel Mondo. L’obiettivo è stato possibile grazie alla preziosa sinergie intessute dal MArRC, in primo luogo con il Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza oggi al comando del Ten. Giacomo Geloso, oltre che con la Direzione Regionale Musei Calabria guidata da Filippo Demma e con il Dipartimento Culture Educazione e Società dell’Unical, diretto da Roberto Guarasci. Incontri formativi coordinati dai Servizi Educativi Museali hanno formato giovani ‘Ciceroni’ che al termine di un importante percorso formativo umano e professionale metteranno a disposizione dei loro coetanei le loro conoscenze, attraverso visite e percorsi guidati alla mostra. Le attività saranno prenotabili all’indirizzo mail man-rc.mostre@beniculturali.it a partire dal mese di febbraio e si svolgeranno nel rispetto dei protocolli anticontagio.

“La ripresa dell’emergenza sanitaria ha purtroppo frenato nuovamente l’affluenza di pubblico, soprattutto dei gruppi scolastici, tra i principali destinatari del messaggio culturale dell’esposizione”, ha commentato Cannatà, responsabile dei servizi educativi del Museo. “Per tale ragione abbiamo lavorato per consentire la fruizione della mostra fino alla prossima primavera, per permettere ai bambini e ai ragazzi delle comunità scolastiche del territorio di non perdere questa straordinaria opportunità”. Valore aggiunto della nuova programmazione dell’esposizione sarà uno specifico protocollo d’intesa, stipulato tra il MArRC, l’Ufficio Servizi Sociali dei Minorenni del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, l’Istituto professionale alberghiero di Villa San Giovanni e l’Associazione culturale Biesse, con l’obiettivo di rafforzare nei ragazzi le radici classiche dell’identità calabrese e con esse i suoi valori positivi da contrapporre a quelli della cultura massificante e dell’illegalità. “Uno strumento fondamentale per il riscatto di tanti giovani”, ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente dell’associazione culturale Biesse. “Una sinergia importantissima per divulgare i valori di legalità e di giustizia attraverso l’arte e la bellezza. La bellezza salverà il mondo”.
Reggio Calabria. Speciale Ponte di Ognissanti al museo Archeologico nazionale con il Green Pass: sabato 30 apertura serale con evento “Halloween al Museo” per bambini e famiglie alla scoperta delle origini antiche della festa. Domenica 31 e lunedì 1° orario continuato fino alle 20. Martedì chiuso

Un ricco fine settimana al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie. Sabato 30 ottobre 2021, il MArRC sarà aperto con orario continuato fino alle 23 con l’iniziativa “Halloween al Museo”. Dalle 20 tanti palloncini colorati in regalo per i più piccoli, che potranno venire anche mascherati per l’occasione, e un opuscolo con giochi e immagini per scoprire le radici antiche di questa festa grazie agli appuntamenti didattici offerti dal personale del Museo. Tutte le famiglie, inoltre, riceveranno in omaggio il bellissimo fumetto sui Bronzi di Riace e una borsa in tela con il logo del MArRC. Dalle 20 il biglietto d’ingresso costerà solo 3 euro, restando come sempre gratuito fino a 18 anni di età. “Abbiamo voluto organizzare, dopo questi anni di terribile pandemia, una serata tutta dedicata ai più piccoli”, dichiara il direttore Carmelo Malacrino. “La festa di Halloween ci offre ancora una volta l’opportunità di coniugare il gioco con l’apprendimento didattico, il tutto al cospetto dei grandi e piccoli capolavori della Calabria antica. Ormai anche i nostri bambini per Halloween hanno assunto l’abitudine di travestirsi da folletti, mostri, streghe e vampiri per bussare alle porte delle case recitando la famosa formula: ‘scherzetto o dolcetto?’. Ma non tutti sanno – conclude Malacrino – che Halloween ha radici molto antiche e il Museo può essere il luogo più suggestivo per scoprirle”. I servizi educativi museali hanno predisposto un programma di attività didattiche che prevede, oltre a visite guidate dedicate alla coppia divina “Ade e Persefone. Signori dell’oltretomba”, la distribuzione di un opuscolo che permetterà a bambini e ragazzi, attraverso il gioco, di scoprire: il mito di Ecate, la dea greca dei fantasmi, dal terribile aspetto a teste canine; le feste antesterie, che si celebravano ad Atene e che vedevano le anime dei defunti vagare per le città dei vivi; i Lemuria, i rituali praticati dai Romani per placare i demoni dei defunti; fino all’assimilazione di questi riti a quelli celtici dello Samhain, antenati dell’odierno Halloween. “La festa di Halloween affonda le sue origini in antichi rituali delle popolazioni celtiche sottomesse all’impero romano, poi passati alle culture anglosassoni”, dichiara Maurizio Cannatà, responsabile dei servizi educativi. “Numerose furono le interazioni culturali con il mondo classico, romano in particolare, che assimilò queste credenze ancestrali ad alcune delle proprie celebrazioni in onore dei defunti, fino alla fine del paganesimo e all’istituzione della festa cristiana di Ognissanti”.

Domenica 31 ottobre 2021 il MArRC sarà aperto con orario continuato dalle 9 alle 20. Apertura straordinaria anche lunedì 1° novembre 2021, con lo stesso orario, per permettere ai tanti turisti di visitare le sale espositive e ammirare le ricche collezioni archeologiche, a partire dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello. Sarà anche possibile visitare, senza alcun sovrapprezzo, la grande mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, allestita nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi. Martedì 2 novembre 2021, invece, il museo resterà chiuso al pubblico. Per l’accesso al Museo sono obbligatori il Green Pass sopra i 12 anni, il controllo della temperatura e l’uso della mascherina in possesso. Ai sensi dell’ultimo decreto anti Covid, la percentuale di capienza della struttura museale torna al 100%.
Reggio Calabria. Le aperture serali del giovedì e del sabato al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria prorogate per tutto il mese di ottobre. Lo annuncia il direttore Malacrino: “Risposta all’apprezzamento dimostrata dal pubblico”


Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Le aperture serali del giovedì e del sabato al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria continueranno per tutto il mese di ottobre 2021. Ad annunciarlo il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino: “Le temperature ancora miti dell’autunno calabrese ci hanno convinti a proseguire l’orario continuato fino alle 23 in questi due giorni della settimana e ad offrire ai nostri ospiti la possibilità di conoscere le nostre sale espositive nella suggestiva visita dopo il tramonto. Il Museo è luogo di cultura e di divulgazione della storia antica della regione – continua -. La programmazione dei mesi estivi ci ha premiati con migliaia di ingressi in occasione delle iniziative previste per “Notti d’estate”. È un risultato che premia le sinergie con le istituzioni e le associazioni che si sono spese per la realizzazione degli eventi, complice lo splendido scenario dello Stretto di Messina, ma che è indicatore significativo dell’apprezzamento del pubblico verso i reperti e le collezioni del Museo”. Resterà fuori dalla promo serale l’accesso alla terrazza panoramica, che costituisce uno tra i catalizzatori più significativi della bella stagione. Ma, promettono al MArRC, sono in programmazione altre attività che certamente riscuoteranno l’interesse della comunità. “Un ringraziamento speciale è doveroso nei confronti del personale del Museo – conclude il direttore Malacrino – per l’impegno profuso nell’accoglienza dei visitatori e negli sforzi fatti per garantire la massima sicurezza in tempi di pandemia”. Restano invariate le disposizioni di accesso al museo, con Green Pass obbligatorio, mascherina e distanziamento. Nei giorni di apertura serale, dalle 20, il biglietto costerà 3 euro.
Reggio Calabria. Col diciottesimo incontro di “Notti d’Estate del MArRC” inserita nelle GEP 2021 si chiude la programmazione estiva del museo Archeologico nazionale. Il Planetario propone “La scienza incontra la storia”. Inoltre visite guidate alla sala dei Bronzi e alla collezione dei pinakes. Accesso al museo col Green Pass

Il diciottesimo, e ultimo, appuntamento “Notti d’estate del MArRC”, la fortunata serie di eventi svolti dopo il tramonto nel suggestivo scenario dello Stretto di Messina, sabato 25 settembre 2021 si inserisce negli eventi delle Giornate europee del Patrimonio 2021 con l’obiettivo di offrire attività rivolte alla comunità del territorio, aumentando anche il livello di coinvolgimento digitale e social del pubblico. Particolare attenzione sarà dedicata all’accessibilità.

Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: il volto del bronzo A (foto MArRC)
Sabato 25 settembre il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sarà aperto al pubblico fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30), con il costo simbolico del biglietto di solo 1 euro. Il museo proporrà visite guidate alla sala dei Bronzi e alla collezione dei pinakes, guidate da Palma Buda e con partenza da piazza Paolo Orsi, nell’atrio del MArRC. La prima iniziativa, dal titolo “Aspettando il 50° anniversario… I Bronzi di Riace capolavori dell’arte antica”, avrà inizio alle 21 e durerà circa 20 minuti. La seconda visita tematica, dedicata a “Storie d’argilla. La collezione di pinakes del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria”, prenderà il via alle 22. Ancora sabato 25 settembre, alle 21, sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto, si svolgerà l’incontro “La scienza incontra la storia”, promosso nell’ambito del Festival della Scienza “Cosmos” e in collaborazione con il Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria. Saranno presenti, insieme alla prof.ssa Angela Misiano, responsabile del Planetario, il prof. Daniele Castrizio, docente dell’università di Messina e già componente del Comitato Scientifico del MArRC, e il prof. Elio Di Antonello, astronomo all’osservatorio di Brera. L’evento nasce dalla sinergia tra il MIUR, il ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Società Astronomica Italiana. “Siamo lieti di partecipare anche quest’anno alle Giornate europee del Patrimonio, la prestigiosa iniziativa promossa dal ministero della Cultura”, commenta il direttore del museo, Carmelo Malacrino.
“Un progetto importante che abbraccia temi, quali quelli dell’inclusione e dell’apertura alla comunità, molto cari al Museo. Torneranno i percorsi di visita tematici, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e sulla terrazza si terranno le conferenze organizzate nell’ambito del Festival della Scienza “Cosmos”, che proprio in questi giorni si celebrerà in città anche con altri eventi. Con la serata di sabato – prosegue il direttore – si conclude la programmazione estiva delle Notti d’Estate, che ha riscosso grande successo di pubblico. Voglio ringraziare tutte le istituzioni, gli enti e le associazioni che hanno collaborato per fare del Museo un “luogo della cultura” inclusivo e dinamico. La mia gratitudine – conclude Malacrino – va, in particolare, a tutto lo staff del Museo che, con impegno ed entusiasmo, durante la stagione estiva ha affrontato le difficoltà legate alla continua evoluzione dei protocolli di sicurezza anti Covid, offrendo al pubblico un servizio accogliente ed efficiente”.
Reggio Calabria. Per il diciassettesimo incontro di “Notti d’Estate del MArRC” il Planetario propone “Salutando l’estate sotto le stelle”: l’Equinozio d’Autunno e il mito di Ade e Persefone. Accesso al museo col Green Pass

Il Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria conclude con le stelle l’ultima settimana di programmazione estiva sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Giovedì 23 settembre 2021, alle 21, per il diciassettesimo appuntamento con “Notti d’estate del MArRC”, la fortunata serie di eventi svolti dopo il tramonto nel suggestivo scenario dello Stretto di Messina, conferenza della professoressa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario, dal titolo “Salutando l’estate sotto le stelle”. “È stata un’estate ricca di eventi, nata dalla collaborazione con tante istituzioni, con gli enti e con le associazioni”, dichiara il direttore Carmelo Malacrino. “Un successo testimoniato dal pubblico presente, che ha potuto godere di serate culturali sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto. Il MArRC si conferma quale luogo inclusivo e aperto al territorio. Un museo vivo e dinamico, che negli anni è riuscito a creare un legame sempre più forte con la comunità”. Questa settimana sarà dunque tutta dedicata alle stelle. “L’Equinozio d’Autunno”, spiega la professoressa Misiano, “è un momento particolare dal punto di vista astronomico per il nostro pianeta. Segna il punto di passaggio al periodo di maggiore oscurità, dalla luminosità che è andata in crescendo dalla Primavera all’Estate, all’oscurità che aumenta fino a raggiungere il suo culmine nel Solstizio d’Inverno. In questo momento dell’anno, nel mondo antico, corrispondevano molte attività agricolo-pastorali di “riposo” e altrettanti miti, tra cui quello più noto di Ade e Persefone. Con questa conferenza – conclude Misiano – cercheremo di spiegare questi temi, intrecciando gli aspetti scientifici con quelli legati alla mitologia alla società e al costume”. Per l’occasione sarà anche possibile osservare il cielo con gli strumenti messi a disposizione dallo staff del Planetario: grandi protagonisti saranno i giganti gassosi Giove e Saturno. Ancora per tutto il mese di settembre, ogni giovedì e sabato il museo sarà aperto di fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30) e, a partire dalle 20, il biglietto costerà solo 3 euro. I protocolli di sicurezza impongono ai visitatori il distanziamento e l’uso del gel disinfettante e della mascherina negli spazi chiusi, nonché il possesso del Green Pass. I protocolli di sicurezza impongono ai visitatori il distanziamento e l’uso del gel disinfettante e della mascherina negli spazi chiusi, nonché il possesso del Green Pass.










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