Archivio tag | borsa mediterrane del turismo archeologico

#domenicalmuseo ai parchi archeologici di Paestum e Velia: visite guidate ai depositi del museo di Paestum; archeologia, innovazione e didattica alla Bmta; passeggiata al Crinale degli Dei a Velia. Navetta gratuita tra i due parchi

Domenica 2 novembre 2025 torna la “Domenica al Museo” nei parchi archeologici di Paestum e Velia, un’occasione unica per entrare gratuitamente e vivere una giornata all’insegna della cultura: i siti saranno visitabili dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30), con tante attività adatte ad adulti e bambini per vivere un’esperienza unica immersa nella magia dell’autunno cilentano. I visitatori potranno partecipare a visite guidate ai depositi del Museo di Paestum, scoprire reperti poco noti e partecipare a una suggestiva passeggiata al Crinale degli Dei a Velia, con panorami mozzafiato sulla costa cilentana. Durante la giornata sarà attivo il servizio navetta gratuito “Paestum & Velia on the road”, che collega i due Parchi, e sarà disponibile il veicolo elettrico Zoom Uphill per permettere anche alle persone con difficoltà di deambulazione di visitare i punti più suggestivi.

Visite ai depositi del museo di Paestum. Alle 10, 12, 15 e 17 i depositi museali apriranno le loro porte, offrendo l’opportunità di ammirare reperti poco noti e scoprire storie affascinanti legate alla città antica.
Prenotazione obbligatoria: +39 0828 811023 / pa-paeve.promozione@cultura.gov.it

Visita alla BMTA 2025. Sempre domenica sarà possibile approfittare della presenza dei Parchi Archeologici alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in corso a Paestum fino al 2 novembre 2025. Presso lo stand dei Parchi sarà possibile conoscere i progetti di digitalizzazione dei depositi, i risultati delle recenti campagne di scavo a Paestum e Velia, e partecipare a un laboratorio di pittura murale e tecniche antiche di decorazione parietale, alle 11 e alle 13, con le restauratrici Chiara Cammarano e Damiana Salier. Un’occasione unica per immergersi nel lavoro dei Parchi e scoprire archeologia, innovazione e didattica interattiva in un contesto professionale e divulgativo.

Passeggiata al Crinale degli Dei (Velia). Alle 10 un percorso suggestivo condurrà tra i resti monumentali dell’Acropoli e panorami mozzafiato sulla costa cilentana, unendo la scoperta archeologica alla bellezza del paesaggio. Appuntamento in biglietteria alle 9.30. Prenotazioni: pa-paeve.promozione@cultura.gov.it

Navetta gratuita “Paestum & Velia on the road”. Il servizio collega i due Parchi durante la giornata, con partenza da Paestum (parcheggio Voza) alle 14 e rientro da Velia alle 17. È necessario ritirare il ticket navetta in biglietteria. Info e prenotazioni facoltative: +39 391 4777583.

Zoom Uphill. Il veicolo elettrico off-road a quattro ruote motrici permette anche alle persone con difficoltà di deambulazione di visitare i punti più suggestivi delle aree archeologiche di Paestum e Velia. Maggiori informazioni: Zoom Uphill.

Albenga (Sv). Al museo Navale romano incontro di studio “Archeologia Subacquea. Fra antichi relitti e nuove ricerche”, organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Ingauna con Federico Lambiti ed Emilia De Palo

albenga_museo-navale-romano_incontro-di-studio-archeologia-subacquea-tra-antichi-relitti-e-nuove-ricerche-locandinaSabato 20 gennaio 2024, alle 16, incontro di studio “Archeologia Subacquea. Fra antichi relitti e nuove ricerche”, organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Ingauna. Appuntamento a Palazzo Peloso Cepolla, museo Navale romano, sala del Camino, in piazza S. Michele 12 ad Albenga (Sv). Introduce e modera l’archeologa Daniela Gandolfi dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Museo Clarence Bicknell. Quindi la presentazione di nuovi studi. L’archeologo Federico Lambiti parlerà del relitto A di Bergeggi, il relitto del transatlantico SS Transylvania, una lussuosa nave passeggeri sequestrata dalla Royal Navy per il trasporto truppe, colpito dai siluri di un sottomarino tedesco durante la Prima Guerra mondiale, e affondato al largo dell’isola di Bergeggi, davanti alla spiaggia degli Inglesi, tra le acque cristalline dell’incontaminata baia di Punta Prodani, nella Riviera di Ponente (Sv), e ritrovato a 630 metri di profondità il 6 ottobre 2011 dal Centro Carabinieri Subacquei di Genova Voltri in collaborazione con Gay Marine di Lomazzo (Co),  ditta specializzata nella progettazione e produzione di veicoli subacquei ad alta tecnologia. Segue l’intervento dell’archeologa ingauna Emilia De Palo su “Il relitto della Pria Pula a Genova Pegli”, una nave romana tardorepubblicana rinvenuto da due ragazzi nell’estate del 1952 a 5 metri di profondità nel mare di Pegli (Ge), proprio di fronte al museo di Archeologia ligure, con un carico composto da anfore da vino di origine italica e piatti a vernice nera trovati ancora impilati, recuperato sotto la direzione di Nino Lamboglia, l’archeologo ligure che per primo sviluppò l’archeologia sottomarina. Il tema proposto è sviluppato anche nella sua tesi di laurea in Archeologia Classica “Il Relitto tardorepubblicano della Pria Pula di Genova Pegli. Una rilettura dei dati archeologici” conseguita da Emilia De Palo alla fine del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia antica dell’università di Torino, e per la quale alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum a novembre 2023 ha ricevuto la Targa alla memoria di Claudio Mocchegiani Carpano, un riconoscimento riservato agli studenti universitari che hanno svolto, tra il 2021 e il 2023, la migliore tesi di laurea sull’archeologia subacquea: ricerca, scavo, restauro, studio, storia, metodologie, tutela, valorizzazione e turismo archeologico subacqueo.

Il 2024 porta al museo Archeologico nazionale di Napoli la mostra “Gli dei ritornano – I Bronzi di San Casciano” dopo il successo al Quirinale. Bilancio dello scavo nel 2023 e presentazione del progetto CADMO (museo Archeologico, area archeologica e Hub Internazionale di ricerca)

roma_quirinale_mostra-gli-dei-ritornano_allestimento_foto-mic

I bronzi di San Casciano esposti nella sala del Bronzino al Quirinale della mostra “Gli dei ritornano – I Bronzi di San Casciano” (foto mic)

BDSC _ Social_ Card _ 1206Il 2024, a fine gennaio, porta al museo Archeologico nazionale di Napoli la mostra “Gli dei ritornano – I Bronzi di San Casciano”, proveniente dal Quirinale dove ha riscontrato uno straordinario successo di pubblico. Le oltre 20 statue e statuette bronzee, insieme a diverse monete ed ex voto rinvenuti nel 2022 nel santuario termale etrusco-romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (Si), potranno così continuare ad essere ammirate in attesa della realizzazione del museo loro preposto nel Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano, acquisito dallo Stato per ospitare queste antiche testimonianze del passato. L’esposizione, curata da Jacopo Tabolli, direttore scientifico degli scavi al “Santuario Ritrovato” del “Bagno Grande” di San Casciano dei Bagni e professore di Etruscologia dell’università per Stranieri di Siena, e da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Mic, sarà allestita al Mann per tre mesi. “Questi reperti eccezionali, che ci parlano di un passato in cui i mondi romano ed etrusco si riconoscevano nelle medesime tradizioni, hanno la capacità di riconnetterci alle nostre più antiche radici”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “In attesa del loro ritorno nel luogo da cui sono emersi, dove verranno ospitati in un museo per il quale abbiamo già acquistato l’edificio in cui ogni tipo di pubblico potrà comprendere il significato di questa scoperta straordinaria, ora sarà Napoli ad accogliere Gli dei ritornano. I visitatori del Mann avranno così l’opportunità di ammirare questi tesori, restituiti a noi dalla terra e dall’acqua in cui erano celati”.

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_scoperta-statue-in-bronzo_3_foto-mic

Una statua in bronzo riemersa dallo scavo del Bagno Grande del santuario etrusco-romano a San Casciano dei Bagni (Si) (foto mic)

Nel 2022 è stata la scoperta archeologica dell’anno: oltre 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo, rimasti immersi, e in qualche modo protetti, nei fanghi delle calde acque termali del santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni (Si) per più di duemila anni (vedi San Casciano dei Bagni (Si). Dai fanghi della sorgente termale del Bagno Grande del santuario etrusco-romano emergono oltre 20 statue in bronzo, molti ex-voto, cinquemila monete in oro argento e bronzo di oltre duemila anni fa. L’archeologo Tabolli: si riscrive la storia della statuaria antica e della romanizzazione del territorio. È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace del 1972 | archeologiavocidalpassato). Lo scavo promosso dal ministero della Cultura e dal comune toscano è coordinato del prof. Jacopo Tabolli dell’università per Stranieri di Siena. Poi nel 2023, mentre proseguiva la campagna di scavo, i bronzi di San Casciano sono stati premiati alla Borsa mediterranea del turismo archeologico con l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, come miglior scoperta archeologica 2022 nel mondo, ed è stata la prima volta per una scoperta italiana (vedi Paestum. Per la prima volta assegnato all’Italia l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” promosso dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: la 9a edizione va alla scoperta delle “24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana”, riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni (provincia di Siena). La consegna del premio al sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e a Jacopo Tabolli responsabile scientifico | archeologiavocidalpassato). E al Quirinale, nella sala del Bronzino, è stata aperta la mostra “Gli dei ritornano – I Bronzi di San Casciano”, prima dal 22 giugno al 29 ottobre, poi prorogata al 22 dicembre 2023.

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_area-di-scavo-2023_foto-uni-stranieri-siena

L’area di scavo a San Casciano dei Bagni alla fine della campagna 2023 (foto uni stranieri siena)

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_presentazione-progetto-cadmo_locandinaIL PROGETTO CADMO. A giugno 2023 il ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), nell’ambito dei Fondi ordinari per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE), ha decretato di finanziare il progetto presentato dall’università per Stranieri di Siena denominato CADMO-Centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità preromane. L’ammontare complessivo del progetto presentato è di 3 milioni di euro. Il progetto, che nasce attorno allo scavo del Bagno Grande, prevede la nascita a San Casciano di un museo Archeologico, di un’Area archeologica e di un Hub Internazionale di ricerca. Il progetto, che prevede quattro azioni principali, è stato presentato il 29 dicembre 2023 a San Casciano di Bagni nell’incontro “Verso un hub internazionale di Archeologia”. La prima è dedicata alla nascita di una sede dell’università per Stranieri di Siena a San Casciano dei Bagni: una proiezione dell’ateneo senese sul territorio della provincia che non ha precedenti e che costituisce una sfida nel rapporto tra la ricerca e le comunità, con un laboratorio permanente legato allo scavo e una foresteria che accolga studiosi e studiose che partecipano alle attività di ricerca. Si tratterà di un luogo accogliente, anche per le famiglie, quando molto spesso la ricerca archeologica è profondamente impari proprio per le difficoltà legate all’accoglienza dei bambini di chi fa ricerca sui cantieri di scavo. La seconda azione sarà dedicata ad incentivare percorsi internazionali di ricerca, di mobilità, per archeologi stranieri che verranno a studiare e a portare avanti i loro progetti connessi con le attività del Centro CADMO dell’università per Stranieri di Siena nell’Hub di Ricerca di San Casciano dei Bagni. Si tratta di un programma innovativo di Visiting Fellowship volto a fare del centro un vero incubatore di ricerca internazionale. La terza azione sarà dedicata alle applicazioni multidisciplinari di analisi su scavo (dalle acque termali all’ambiente dell’antichità). La quarta azione recupera la centralità dell’“archeologia civica” così come vissuta a San Casciano dei Bagni fin dall’inizio dello scavo nel 2019. L’obiettivo è quello di consolidare il legame tra la conoscenza e la società in cui si svolge il progetto, fornendo alle comunità locali approcci pratici e politici alla conservazione di beni culturali e paesaggi e all’abitare.

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_team-di-scavo_foto-uni-stranieri-siena

Il team di scavo a San Casciano dei Bagni alla fine della campagna 2023 (foto uni stranieri siena)

LO SCAVO NEL 2023. Lo scavo del Santuario ritrovato ha raggiunto quest’anno un’estensione di circa 400 mq, raggiungendo una profondità dal piano di campagna in alcuni punti di oltre quattro metri. Emanuele Mariotti, direttore dello scavo, racconta: “Anche la campagna di scavo 2023 ha riservato sorprese straordinarie, confermando come il sito del Bagno Grande sia, nel suo complesso, un contesto ricchissimo che va ben al di là dei singoli oggetti o dei singoli bronzi. Grazie al lavoro encomiabile di decine di archeologhe e archeologi, la ricerca si è arricchita di nuovi dati, suggestioni e nuovi interrogativi. Il cantiere, durante i 4 mesi di scavo, si è ulteriormente ingrandito, abbracciando le aree intorno all’edificio sacro con la grande vasca votiva. La topografia del luogo si è arricchita e chiarita, mostrando nuove strutture e bellissime murature che andranno a valorizzare sempre di più il sito, anche in ottica di un futuro parco archeologico-termale. Allo stesso tempo, l’acqua continua ad essere la vera protagonista di questo luogo: l’acqua e la grande vasca votiva, dove, ancora sui bordi e dai bordi, esposte e poi celate dagli eventi della storia, spesso drammatici, nuove testimonianze e reperti come la statua marmorea di Apollo sauroctono e il donario bilingue etrusco/latino, ci parlano di arte, divinità, cure, persone e soprattutto di incontro tra la cultura etrusca e il mondo romano”.

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_frammenti-statua-apollo_foto-uni-stranieri-siena

I frammenti della statua di Apollo scoperti a San Casciano dei Bagni nella campagna 2023 (foto uni stranieri siena)

APOLLO. La prosecuzione dello scavo all’interno del tempio ha portato al rinvenimento, sul bordo della vasca sacra, di parti spezzate di una meravigliosa statua in marmo, quasi integralmente ricomponibile, pertinenti ad un Apollo Sauroctonos (Apollo con la lucertola). La statua fu spezzata al momento della chiusura del santuario agli inizi del V secolo d.C. Questo è il tempo infatti in cui tutto il luogo di culto fu chiuso ritualmente, probabilmente per effetto della cristianizzazione diffusa del territorio. Mentre il deposito votivo fu protetto con la deposizione delle grandi colonne di travertino che ornavano il portico del tempio, la statua di culto di Apollo fu spezzata, frammentata e i pezzi quasi sparpagliati e poi coperti dalle massicciate di abbandono del sito. In parallelo con quanto sappiamo e osserviamo ancora oggi – la “contestazione della statua” coincide con un momento di profonda trasformazione e di grandi interrogativi politici e sociali.

Agrigento. Al museo Archeologico regionale “Pietro Griffo” il convegno internazionale “L’Isola de Tesori. Ricerca archeologica e nuove acquisizioni”: quattro giorni, in presenza e on line, dedicati all’archeologia e ai risultati delle ricerche attualmente in corso in tutti i siti culturali della Sicilia

agrigento_archeologico_convegno-internazionale-l-isola-dei-tesori_locandinaQuattro giorni dedicati all’archeologia e ai risultati delle ricerche attualmente in corso in tutti i siti culturali della Sicilia. Al museo Archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento prenderà il via giovedì 14 dicembre 2023 e fino a domenica 17 il convegno internazionale “L’Isola de Tesori. Ricerca archeologica e nuove acquisizioni”, che segna un momento di incontro e confronto tra archeologi, esperti del settore e personale dell’assessorato ai Beni culturali e, ancora, ricercatori di università italiane e straniere che collaborano con numerosi presidi culturali del territorio. L’accesso al convegno è libero e potrà essere seguito anche da remoto, richiedendo il link alla piattaforma on line alla email isoladeitesori2023@gmail.com. Al centro del dibattito, per la prima volta organizzato dall’Amministrazione regionale, un’attenta riflessione sulle enormi potenzialità della ricerca nell’Isola, ma soprattutto sulla programmazione delle attività future attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti operanti all’interno del sistema cultura. “La ricerca rappresenta un passaggio fondamentale per la tutela e la fruizione del nostro patrimonio e su di essa dobbiamo continuare ad investire per ampliare l’offerta culturale e far crescere la conoscenza del nostro passato”, afferma l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato. “Questo convegno, fortemente voluto dal nostro assessorato, vuole essere un momento fondamentale per ragionare sulle enormi possibilità del nostro patrimonio archeologico che rimane ancora in gran parte da esplorare”.

GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2023. Alle 9, saluti istituzionali: Francesco Paolo Scarpinato, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana; Mario La Rocca, dirigente generale – dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento; Roberto Sciarratta, direttore – parco archeologico Valle Dei Templi; Ugo Picarelli, fondatore e direttore Borsa mediterranea del turismo archeologico. Alle 10.30, introduzione: Giuseppe Parello, dirigente responsabile Servizio gestione parchi e siti Unesco. PALERMO modera: Grazia Spagnolo. Alle 11.30, Caterina Greco, museo Archeologico regionale “A. Salinas” Palermo; Elisa Bonacini, università di Bari, “Progetto “CHANGES”, #levocidituttinoi. Da Salinas al Salinas, il racconto digitale di una collezione mediterranea; 11.50, Maria Lucia Ferruzza, Alessandra Carrubba, museo Archeologico regionale “A. Salinas” Palermo; Paola Potenza, fondazione “Isabel und Balz Baechi” Zurigo; Annalisa Savio, restauratrice, “L’intervento conservativo sul mosaico di Orfeo e gli animali da piazza della Vittoria a Palermo: nuovi dati”; 12.10, Costanza Polizzi, museo Archeologico regionale “A. Salinas” Palermo; Laura D’Esposito, Archivio di Stato di Palermo, “La riscoperta di Pompei nei depositi del museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, “I reperti delle donazioni borboniche alla luce dei recenti studi”; 12.30, Lavinia Sole, università di Palermo, “La collezione numismatica greca e romana del museo “Salinas” di Palermo: studi e ricerche”; 12.50, Giuseppe Sarcinelli, università del Salento, Il medagliere riscoperto: le monete medievali e moderne del Museo Salinas di Palermo”; 14.30, Elena Pezzini, museo Archeologico regionale “A. Salinas” Palermo; Carla Aleo Nero, soprintendenza di Palermo; Fabrizio Ducati, British School at Rome; Viva Sacco, University College of London, “Le case romane di piazza della Vittoria a Palermo tra tardoantico e alto medioevo: nuovi dati dall’archivio e dai magazzini del Museo Salinas”; 14.50, Maria Amalia De Luca, università di Palermo, “Le monete islamiche del Museo Salinas”; 15.10, Carla Aleo Nero, soprintendenza di Palermo; Giovanni Spallino, ricercatore indipendente, “Ricerche di archeologia urbana a Palermo nell’area di Piazza Marina”; 15.30, Giuseppina Battaglia, Monica Chiovaro, Antonio Di Maggio, soprintendenza di Palermo, “Nuovi dati archeologici dalla città di Palermo e dal suo territorio”; 16.10, Rosa Maria Cucco, soprintendenza di Palermo, “Castelli e fortificazioni: nuovi dati alla luce delle recenti indagini archeologiche della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo”; 16.40, Domenico Targia, parco archeologico di Himera, Solunto e Iato, “Il Parco archeologico diffuso di Himera, Solunto e Iato. L’attività di ricerca nel biennio 2022-2023”. MESSINA modera: Valentina Caminneci. 17, Luca Sineo, università di Palermo, “Il sito Epigravettiano di San Teodoro: nuove evidenze dalle indagini multidisciplinari in corso”; 17.20, Lorenzo Campagna, Marco Miano, università Messina; Jonathan Prag, Oxford University; Dominic Dalglish, The Open University, “Il Santuario di Apollo ad Alesa Arconidea: gli scavi della Missione delle Università di Messina e di Oxford”; 17.40, Aurelio Burgio, Giovanni Polizzi, università di Palermo, “Halaesa Arconidea: le ricerche archeologiche dell’ultimo triennio dell’Università di Palermo”; 18, Gabriella Tigano, Maria Grazia Vanaria, Laura Riolo, parco archeologico di Naxos, “Naxos. Notizie preliminari su una nuova area sacra extra moenia”; 18.20, Maria Costanza Lentini, Jari Pakkanen, University of London, “Naxos. Novità sulla viabilità urbana”.

VENERDÌ 15 DICEMBRE 2023. MESSINA modera: Valentina Caminneci. Alle 9, Michela Costanzi, Université de Picardie Jules Verne Amiens, “I risultati delle ultime campagne della Missione dell’Université de Picardie Jules Verne di Amiens ad Halaesa: l’acropoli meridionale ed il teatro”; 9.20, Rosina Leone, università di Torino, “Tindari 2016- 2023: scavi e ricerche dell’Università di Torino”; 9.40, Maria Clara Martinelli, Rosario Vilardo, parco archeologico delle isole Eolie, “Studi, ricerche e programmi nel Parco archeologico delle Isole Eolie”. CATANIA modera: Valentina Caminneci. 10, Giulia Falco, parco archeologico di Catania, “Nuove attività di ricerca e di valorizzazione presso l’Anfiteatro e il Teatro antico di Catania e le Terme di Santa Venera al Pozzo in Aci Catena”; 10.20, Daniele Malfitana, Mario Indelicato, Fabiana Cerasa, Lucrezia Longhitano, università di Catania; Antonino Mazzaglia, CNR Catania, “Spazi urbani, infrastrutture e cultura materiale della Sicilia ellenistica e romana: Catania, Santa Venera al Pozzo e l’area etnea”; 10.40, Carla Bottari, INGV, Sezione di Catania- Osservatorio Etneo, “Ricerche multidisciplinari a Santa Venera al Pozzo per documentare le evidenze del terremoto del 251 d.C.”; 11, Maria Turco, Cinzia Melfa, soprintendenza di Catania; Nicola Cucuzza, università di Genova; Orazio Palio, università di Catania, “Attività di ricognizione e scavo sul colle S. Ippolito a Caltagirone”; 11.50, Maria Turco, soprintendenza di Catania; Orazio Palio, università di Catania, “La grotta 3 in località Marineo di Licodia Eubea”; 12.10, Maria Turco, soprintendenza di Catania; Orazio Palio, università di Catania, “Attività di ricognizione e rilievo nelle aree megalitiche in territorio di Bronte”; 12.20, Maria Teresa Magro, soprintendenza di Catania, “Interventi di scavo e restauro presso la villa romana di Castellito a Ramacca”; 12.40, Maria Teresa Magro, soprintendenza di Catania, “L’area sacra di contrada Reitana di Acicatena”; 13, Ferdinando Maurici, soprintendenza del Mare, “Monumenti archeoastronomici in Sicilia”; 14.30, Roberto La Rocca, soprintendenza del Mare, “Il relitto di Marausa secondo: risultati preliminari”; 14.50, Fabrizio Sgroi, soprintendenza del Mare, “Riserva Naturale Orientata di Vendicari: ricerca archeologica subacquea e rappresentazione dei dati”. SIRACUSA modera: Johannes Bergemann. 15.10, Carla Mancuso, Raffaella D’Amico, parco archeologico di Leontinoi e Megara; Alessandra Molinari, Marcella Pisani, università di Roma Tor Vergata, “Da Leontinoi alla città medievale e moderna: nuovi dati da uno straordinario sito pluristratificato”; 15.30, Carla Mancuso, Lorenzo Guzzardi, parco archeologico di Leontinoi e Megara; Massimo Cultraro, CNR ISPC Catania; Massimo Frasca, università di Catania, “Ricerche e scavi del Parco di Leontinoi e Megara”; 15.50, Reine Marie Berard, Centre Camille Jullian, Aix-Marseille Université; Jean-Christophe Sourisseau, Aix-Marseille Université, “Megara Hyblaea: ricerche in corso nel Santuario del Nord Ovest e nella valle dell’Arenella”; 16.10, Rosa Lanteri, parco archeologico di Siracusa; Davide Tanasi, IDEX- South Florida University, “La villa romana del Tellaro (Noto). Indagini remote-sensing e nuovi dati”; 16.30, Rosa Lanteri, parco archeologico di Siracusa; Davide Tanasi, IDEX- South Florida University, “Eloro (Noto): risultati delle campagne 2020-2023”; 17.30, Agostina Musumeci, parco archeologico di Siracusa; Caterina Ingoglia, università di Messina, “Eloro: vecchie indagini-nuovi dati”; 17.50, Rosa Lanteri, parco archeologico di Siracusa; Giuseppe Cacciaguerra, CNR – ISPC, “La topografia di Kasmenai alla luce delle nuove indagini”; 18.10, Rosa Lanteri, parco archeologico di Siracusa; Rodolfo Brancato, università di Napoli Federico II, “L’Olympeion di Siracusa: i risultati delle prime indagini”; 18.30, Anita Crispino, parco archeologico di Siracusa, “Tecnologie applicate a vecchi scavi: nuove indagini archeologiche al Parco della Neapolis”; 18.50, Ermelinda Storaci, parco archeologico di Siracusa; Pietro Militello, università di Catania, “Pantalica: nuovi dati dalla revisione dei materiali dai vecchi scavi”.

SABATO 16 DICEMBRE 2023. SIRACUSA modera: Johannes Bergemann. Alle 9, Giuseppina Monterosso, parco archeologico di Siracusa; Giuseppe Lepore, università di Bologna, “Pittura parietale e stucchi di età ellenistica e romana in ambito siracusano”; 9.20, Rosa Lanteri, parco archeologico di Siracusa; Sebastiano Imposa, università di Catania, “Indagini geofisiche ad Akrai (Palazzolo Acreide”); 9.40, Alessandra Castorina, soprintendenza di Siracusa, “Nuove indagini della Soprintendenza di Siracusa”; 10, Angela Maria Manenti, parco archeologico di Siracusa; Jonathan Prag, Oxford University, “Progetto I Sicily: un aggiornamento”. RAGUSA modera: Maria Serena Rizzo. 10.20, Giovanni Di Stefano, Università della Calabria – Rende; Marcella Pisani, università di Roma – Tor Vergata, “Scavi e ricerche nell’area urbana e nel porto. Pozzi e cisterne”; 10.50, Saverio Scerra, soprintendenza di Ragusa; Giovanni Di Stefano, università della Calabria – Rende; Lorenzo Zurla, ricercatore indipendente, “Recenti scavi a Camarina nel tessuto urbano e nell’agorà”; 11.10, Saverio Scerra, soprintendenza di Ragusa; Isabella Baldini, Salvatore Cosentino, università di Bologna, “Lo Scavo della Necropoli di san Nicola Giglia presso Chiaramonte Gulfi: un esempio di archeologia sociale”; 11.30 Saverio Scerra, soprintendenza di Ragusa; Antonino Facella, università di Genova, “Scavo di una mansio e di un vicus – territorio di Chiaramonte”. ENNA modera: Maria Serena Rizzo. 11.50, Caterina Ingoglia, Lorenzo Zurla, università di Messina, “Scavi e ricerche dell’Università di Messina a Troina”; 12.10, Paolo Barresi, università Kore di Enna; Isabella Baldini, università di Bologna; Carla Sfameni, CNR Roma; Davide Tanasi, University of South Florida, “Nuove ricerche presso la Villa del Casale di Piazza Armerina”; CALTANISSETTA modera: Maria Serena Rizzo. Introduce Luigi Maria Gattuso, parco archeologico di Gela. 12.50, Rosalba Panvini, università di Catania; Bianca Ferrara, università di Napoli Federico II, “Gela Il complesso arcaico di Bosco Littorio: addenda”; 13.10, Marina Congiu, Giancarlo Filantropi, soprintendenza di Caltanissetta, “Elementi architettonici dal pozzo di via Sabello a Gela”; 14.30, Gianluca Calà, soprintendenza di Caltanissetta, “Indagini archeologiche nelle necropoli di Gela. Conferme e novità da un decennio di scavi nell’attuale area urbana”; 14.50, Lourdes Giron Anguiozar, ricercatrice indipendente; Giuseppe La Spina, ricercatore indipendente, “Nuove indagini archeologiche presso l’area delle Fortificazioni greche a Gela”; 15.10, Caterina Ingoglia, Grazia Spagnolo, Antonella Santostefano, università di Messina, “Ricerche e studi dell’Università di Messina a Gela: urbanistica, cronologia delle fasi di vita della città, produzioni artigianali, territorio”. AGRIGENTO modera: Ortwin Dally. 15.30, Domenica Gullì, soprintendenza di Agrigento, “Nuove scoperte nel territorio agrigentino”; 15.50, Federico Rausa, università di Napoli Federico II; Giorgia Moscato, Lucio Vito D’Auria, ricercatori indipendenti, “Eraclea Minoa Project: contesti, cultura materiale e società nelle varie fasi di vita di una sub colonia sulla costa centro-meridionale della Sicilia”; 17.20, Monica De Cesare, Massimo Limoncelli, Elisa Chiara Portale, università di Palermo, “Ricerche dell’Università di Palermo al Santuario di Zeus Olympios”; 17.40, Gianfranco Adornato, Giulio Amara, Scuola Normale Superiore Pisa, “Riscoprire il tempio D di Akragas: antiquaria, archeologia e percorsi multidisciplinari”; 18, Natascha Sojc, università di Augsburg, “The extra urban sanctuary of S. Anna at Agrigento”; 18.20, Laurence Cavalier, università di Bordeaux Montaigne, “Le sanctuaire des divinités chthoniennes à Akragas: nouvelles observations sur l’architecture et l’urbanisme”.

DOMENICA 17 DICEMBRE 2023. AGRIGENTO modera: Ortwin Dally, Alle 9, Giorgio Rocco, Politecnico di Bari, “Il tempio “A”. Nuove acquisizioni”; 9.20, Thomas Lappi, Monika Trũmper, Freie Universität Berlino; Antonello Fino, Politecnico di Bari, “Il ginnasio di Agrigento. Nuove ricerche”; 9.40, Luigi M. Caliò, Gianmichele Gerogiannis, università di Catania; Antonello Fino, Politecnico di Bari, “Le nuove ricerche nell’area del teatro”; 10, Giuseppe Lepore, università di Bologna, “Abitare lungo la costa meridionale della Sicilia: edilizia domestica tra Agrigento ed Eraclea Minoa”; 10.20, Vincenzo Baldoni, università di Bologna, “Il ceramico di Akragas fuori Porta V alla luce delle recenti indagini (2019-2023)”; 10.40, Alessio Toscano Raffa, CNR ISPC Catania, “La ripresa delle ricerche a Finziade (Licata)”; 11, Johannes Bergemann, Rebecca Klug, università di Gottingen, “Geomagnetica in Sicilia: ricerche e primi risultati a Camarina, Vito Soldano e Vizzini”; 11.20, Valentina Caminneci, parco archeologico Valle dei Templi, “Archeologia dell’età contemporanea nella Valle dei Templi”; 12.10, Maria Serena Rizzo, parco archeologico Valle dei Templi, “La valle dei Templi tra tardoantico e medioevo”; 12.30, Maria Concetta Parello, parco archeologico Valle dei Templi, “Akragas. La città arcaica e classica alla luce delle ricerche recenti”. TRAPANI modera: Giuseppe Lepore. 12.50, Heinze Beste, Linda Adorno, Ortwin Dally, Istituto Archeologico Germanico, “Da Est a Ovest – Progetti del Germanico in Sicilia”; 13.10, Clemente Marconi, New York University, Università di Milano, “Le ricerche della missione dell’Institute of fine art – Nyu e dell’Università degli Studi di Milano nel grande santuario urbano di Selinunte”; 14.30, Luigi Biondo, parco archeologico di Segesta, “Da Elyma all’Araba Fenice”; 14.50, Carmine Ampolo, Maria Cecilia Parra, Scuola Normale di Pisa, “Segesta: agorà, sala degli efebi e ginnasio alla luce delle recenti acquisizioni”; 15.10, Monica De Cesare, Gilberto Montali, università di Palermo, “Le ricerche dell’Università di Palermo al Santuario di contrada Mango a Segesta”; 15.30, Rossella Giglio, Emma Blake, Robert Schon, Alena Wigodner, università di Tucson Arizona, USA, “La zona residenziale di M. Barbaro, Segesta. Nuove Ricerche”; 15.50, Alessia Mistretta, università di Ginevra; Emanuele Canzonieri, ricercatore indipendente, “L’urbanistica di Segesta”; 16.10, Maria Cecilia Parra, Alessandro Corretti, Chiara Michelini, Maria Adelaide Vaggioli, Scuola Normale di Pisa, “Entella 2020-2023: spazi del sacro e forme urbane tra prima età ellenistica e romanizzazione”; 16.30, Lorenz E. Baumer, Alessia Mistretta, università di Ginevra, “Note sull’urbanistica ellenistico romana di Lilibeo”; 16.50, Mauro Lo Brutto, Antonella Mandruzzato, università di Palermo; Martina Seifert, università di Amburgo; Maria Grazia Griffo, parco archeologico di Lilibeo, “La carta Archeologica di Lilibeo. Risultati conseguiti e prospettive della ricerca”; 17.10, Maria Luisa Saladino, Francesco Armetta, università di Palermo, “Il contributo delle indagini chimico fisiche a supporto delle problematiche archeologiche di metalli e pitture”; 17.30, Francesca Meli, Cecilia Doriana Tramati, Salvatrice Vizzini, Luca Sineo, università di Palermo; Maria Grazia Griffo, parco archeologico di Lilibeo, “Analisi antropologica e isotopica della Lilibeo punica: i settori di via Berta e di via De Gasperi”; 17.50, Antonino Filippi, università di Roma Tor Vergata, “Dal collezionismo alla musealizzazione: manufatti litici, ceramici e in metallo pre-protostorici poco noti nella collezione archeologica del Museo “A. Pepoli” di Trapani”; 18.10, Giuseppe Parello: conclusioni.

Paestum. Per la prima volta assegnato all’Italia l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” promosso dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: la 9a edizione va alla scoperta delle “24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana”, riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni (provincia di Siena). La consegna del premio al sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e a Jacopo Tabolli responsabile scientifico

paestum_bmta_Award Khaled al-Asaad-2023_premiata-scoperta-statue-san-casciano_locandina

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_scoperta-statue-in-bronzo_jacopo-tabolli_agnese-carletti_foto-comune-san-casciano

Jacopo Tabollim responsabile scientifico dello scavo di San Vasciano dei Bagni (Si), e Agnese Carletti, sindaco di San Casciano (foto comune san casciano)

L’edizione 2023 dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” va per la prima volta a una scoperta italiana “le 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana”, riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni (provincia di Siena). Il Premio sarà consegnato al sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti in rappresentanza dell’amministrazione comunale titolare dell’area e a Jacopo Tabolli responsabile scientifico dello scavo venerdì 3 novembre 2023, alle 18.30, al Next, ex Tabacchificio Cafasso, in occasione della XXV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” – giunto alla 9ª edizione e intitolato all’archeologo di Palmira, che pagò con la vita la difesa del patrimonio culturale – è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e in particolare ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.

Kurdistan_rilievi-rupestri-assiri-antichi-dei

Scoperti in Kurdistan dieci rilievi rupestri assiri con gli antichi dei della Mesopotamia (foto Bmta)

Nel 2015 il Premio è stato assegnato a Katerina Peristeri, responsabile degli scavi, per la scoperta della Tomba di Amphipolis (Grecia); nel 2016 all’INRAP Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (Francia), nella persona del presidente Dominique Garcia, per la Tomba celtica di Lavau; nel 2017 a Peter Pfälzner, direttore della missione archeologica, per la città dell’Età del Bronzo presso il villaggio di Bassetki nel Nord dell’Iraq; nel 2018 a Benjamin Clément, responsabile degli scavi, per la “piccola Pompei francese” di Vienne; nel 2019 a Jonathan Adams, responsabile del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP), per la scoperta nel Mar Nero del più antico relitto intatto del mondo; nel 2020 a Daniele Morandi Bonacossi, direttore della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno e Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico dell’università di Udine, per la scoperta di dieci rilievi rupestri assiri raffiguranti gli dèi dell’Antica Mesopotamia; nel 2021 alla scoperta di “centinaia di sarcofagi nella necropoli di Saqqara in Egitto”; nel 2022 a Zahi Hawass, direttore della Missione Archeologica che ha scoperto “la città d’oro perduta”, fondata da Amenhotep III, riaffiorata dal deserto nei pressi di Luxor.

paestum_bmta_Award Khaled al-Asaad_scoperte-2022_locandinaLe cinque scoperte archeologiche del 2022 finaliste della 9ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”: Egitto: nell’antica necropoli di Saqqara a Giza, a circa 30 km a sud del Cairo, la piramide della regina Neith con 300 bare e 100 mummie; Guatemala: le tracce del più antico calendario Maya; Iraq: dal fiume Tigri nel bacino idrico di Mosul riappare una città dell’età del bronzo; Italia: in Toscana nella provincia di Siena, a San Casciano dei Bagni dal fango riaffiorano 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana nascoste per millenni; Turchia: a Midyat, nella provincia di Mardin, una grande città sotterranea risalente a 2000 anni fa.

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_scoperta-statue-in-bronzo_3_foto-mic

Una statua in bronzo riemersa dallo scavo del Bagno Grande del santuario etrusco-romano a San Casciano dei Bagni (Si) (foto mic)

san-casciano-dei-bagni_santuario-etrusco-romano_scoperta-statue-in-bronzo_scavo-bagno-grande_2_foto-mic

Veduta del cantiere di scavo archeologico nel Bagno Grande del santuario etrusco-romano a San Casciano dei Bagni (Si) (foto mic)

“24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana” riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni. Risalenti a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C., sono state protette per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre del santuario votivo insieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche. Il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C., quando, in epoca cristiana, venne chiuso ma non distrutto. Le vasche furono sigillate con pesanti colonne di pietra e le divinità affidate con rispetto all’acqua, per cui rimossa quella copertura è di fatto “il più grande deposito di statue dell’Italia antica”. Le statue, cinque delle quali alte quasi un metro, sono perfettamente integre e sono state realizzate con tutta probabilità da artigiani locali: effigi di Igea e di Apollo, oltre a un bronzo, mentre l’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha preservato meravigliose iscrizioni in etrusco e latino incise prima della loro realizzazione. Disposte in parte sui rami di un enorme tronco d’albero fissato sul fondo della vasca, in molti casi ricoperte di iscrizioni, le statue come pure gli innumerevoli ex voto, arrivano dalle grandi famiglie del territorio dell’Etruria interna (dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro senese) e non solo, esponenti delle élites del mondo etrusco e poi romano, proprietari terrieri, signorotti locali, classi agiate di Roma e perfino imperatori. Qui, a sorpresa, la lingua degli etruschi sembra sopravvivere molto più a lungo rispetto alle date canoniche della storia. La scoperta rappresenta un modello di collaborazione tra Comune (nel 2019 iniziò a finanziare lo scavo del Bagno Grande, dopo aver acquistato il terreno privato e richiesta la concessione, affidando la direzione operativa a Emanuele Mariotti), ministero della Cultura (direzione generale ABAP in collaborazione con la soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo), direzione scientifica dello scavo (Jacopo Tabolli ricercatore all’università per Stranieri di Siena), volontariato locale (Associazione Archeologica “Eutyche Avidiena”), con la collaborazione di specialisti di ogni disciplina: dagli architetti ai geologi, dagli archeobotanici agli esperti di epigrafia e numismatica di più atenei del mondo.

Paestum. Al via la XIX Borsa mediterranea del turismo archeologico dedicata a Palmira e al suo custode-eroe-martire Khaled Asaad

L'archeologo Khaled Asaad, per decenni "custode" di Palmira, assassinato dai miliziani dell'Isis

L’archeologo Khaled Asaad, per decenni “custode” di Palmira, assassinato dai miliziani dell’Isis

paestum_borsa-turismo_bmtaNel nome di Palmira. E del suo custode-eroe-martire Khaled Asaad. Sarà dedicata alla città siriana di Palmira la XIX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum (Salerno) dal 27 al 30 ottobre 2016. La manifestazione, promossa dalla Regione Campania e organizzata dalla Leader srl, vuole così ricordare la tragedia che ancora insanguina il Vicino Oriente. Oltre alla conferenza “#Unite4Heritage For Palmyra” per fare il punto sull’intervento dei “Caschi blu della Cultura” nella Sposa del Deserto, la seconda edizione dell’International Archaeological Discovery Award sarà intitolato all’archeologo Khaled al-Asaad, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale: il premio quest’anno è stato assegnato all’Inrap (Institut National de Recherches Archeologiques Preventives) di Francia. E tra gli “Incontri con i protagonisti” ci sarà la figlia di Khaled al-Asaad, l’archeologa Fayrouz Asaad, insieme a Mohamad Saleh, ultimo direttore per il Turismo di Palmira. E il direttore della rivista Archeo, Andreas M. Steiner intervisterà Zahi Hawass, il famoso segretario generale del Consiglio superiore delle Antichità d’Egitto, destituito con la caduta del governo di Mubarak. Tra le tante presenze di questa edizione che ha in programma oltre sessanta appuntamenti e diverse sezioni speciali (per il programma dettagliato vedi: http://www.borsaturismoarcheologico.it/wp-content/uploads/2016/10/Guida-alla-BMTA2016.pdf), ci sarà anche il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini. “Qui in Campania abbiamo un patrimonio unico al mondo e spesso ce lo dimentichiamo”, ha detto il direttore del Parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel presentando la kermesse. “Penso al Cilento, a Paestum, a Napoli arrivando fino a Cuma. Abbiamo una estrema ricchezza del patrimonio che per noi deve essere non solo una ricchezza ma anche una sfida”.

Quando un sito archeologico o un museo sa raccontare una storia: alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum il gruppo di Archeostorie promuove la Paestum Digital Storytelling School

Alla XVIII borsa mediterranea del turismo archeologico il primo corso di Digital storytelling

Alla XVIII borsa mediterranea del turismo archeologico il primo corso di Digital storytelling con il gruppo di Archeostorie

L’hanno chiamato “Paestum Digital Storytelling School”: è il nuo vo progetto lanciato dallo scoppiettante gruppo di Archeostorie (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2015/04/08/archeostorie-manuale-non-convenzionale-di-archeologia-vissuta-cinzia-dal-maso-e-francesco-ripanti-con-le-esperienze-di-34-archeologi-italiani-spiegano-come-larche/). “Sarà una scuola a modo nostro”, anticipano i promotori, “e cioè una sorta di bottega artigiana dove s’impara facendo – anche “rubando” il mestiere con gli occhi – e soprattutto facendo tutti assieme. Sarà una bella esperienza, per chi vorrà stare con noi. Noi non vediamo l’ora!”. Appuntamento tra il 28 al 31 ottobre 2015 a Paestum nell’ambito della Borsa mediterranea del turismo archeologico tra i templi di Paestum, le mura di Velia e il santuario di Hera Argiva. La Paestum Digital Storytelling School è stata ideata dalla giornalista Cinzia Dal Maso e dall’archeologo Giuliano De Felice, e realizzata in collaborazione con la Borsa (http://www.borsaturismoarcheologico.it) e l’Associazione M(u)ovimenti (http://www.muovimenti.it) per stimolare gli archeologi – ma anche operatori culturali, insegnanti, ricercatori, artisti, curiosi – a porsi domande inedite e affilare le proprie armi creative, e produrre infine un “racconto storico digitale”. Paestum offrirà l’ispirazione, le lezioni frontali indagheranno le tecniche di narrazione del passato attraverso l’uso combinato di testi e immagini, e poi tutti i partecipanti saranno messi alla prova con penne, matite, pennelli (virtuali), e computer, foto e videocamera.

Paestum digital storytelling school: come scrivere un racconto guardando un monumento

Paestum digital storytelling school: come scrivere un racconto guardando un monumento

“Quante storie sono nascoste fra i silenziosi resti di un sito archeologico o fra le vetrine mute di un museo?”, si chiede provocatoriamente Cinzia Dal Maso. “Gli strumenti di comunicazione tradizionali – pannelli, didascalie e prodotti multimediali – ci aiutano a ricostruire il passato e a capirlo, ma questo spesso non basta: il passato bisogna imparare a raccontarlo. Bisogna ricreare vicende passate che sappiano presentare ambienti, situazioni, oggetti antichi e il loro uso. E se queste storie non sono fatte di sole parole, ma mescolano parole, immagini e video, diventano ancora più coinvolgenti. Fanno divertire e imparare di più”. Il risultato sarà presentato ufficialmente alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico durante l’incontro “Rocking the way for revolution: Archeostorie e l’archeologia pubblica italiana” (Museo archeologico di Paestum, sabato 31 ottobre, alle 17). Un nuovo grande show di Archeostorie ma non solo: stay tuned e… “Let’s rock archaeology!”.

A fine ottobre a Paestum per la XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: ecco tutte le novità per appassionati e addetti ai lavori

Appuntamento nell'area archeologica di Paestum per la XVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico

Appuntamento nell’area archeologica di Paestum per la XVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico

Siete pronti a un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire nuovi aspetti delle Civiltà del Passato e incontrare i protagonisti del mondo antico e della moderna ricerca, informarsi su quanto le nuove tecnologie, i media e i social network offrono in tema di archeologia e di viaggi a tema? Se sì, allora non potete perdervi l’evento dell’autunno: la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta). La kermesse, che richiama a Paestum appassionati e addetti ai lavori, è giunta alla 17ma edizione e avrà come location nuovamente il parco archeologico della città antica di Paestum: dall’area adiacente al tempio di Cerere, al museo Archeologico nazionale, alla Basilica Paleocristiana. Ma attenzione, se state già programmando il viaggio nel Cilento, è cambiato il week-end: la Borsa, infatti, di solito collocata a metà novembre, quest’anno si terrà nei giorni 30-31 ottobre e 1-2 novembre in un fine settimana con due giorni festivi. L’obiettivo è quello di incrementare i visitatori e dare agli albergatori l’opportunità di offrire pacchetti ad hoc.

La XVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico sarà a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre

La XVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico sarà a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre

La XVII edizione della Borsa, che quest’anno vedrà l’Azerbaijan come Paese ospite, è ricca di novità e di contenuti. Si parte dal “Social Media & Archaeological Heritage Forum”, in programma giovedì 30 ottobre, che ospiterà “Archeoblog. Raccontare l’archeologia nel web”, il secondo incontro nazionale dei blogger culturali: l’obiettivo è promuovere lo sviluppo dei beni culturali sempre più attraverso i social network. Tra gli appuntamenti da non perdere spicca “ArcheOpenData Forum. Trasparenza dell’informazione in archeologia”, venerdì 31 ottobre, momento di discussione dedicato agli open data. “ArcheoStartUp”, sabato 1° novembre, presenterà nuove imprese culturali e progetti innovativi. Tra le novità del 2014, da segnalare anche il concorso fotografico ‘La Bmta ti porta a Paestum!’ sulla pagina Facebook: in palio una notte per due persone in hotel a Paestum durante la Borsa per l’autore della foto che otterrà più «mi piace». Per partecipare, è necessario inviare entro il 31 agosto a info@bmta.it le foto dei propri viaggi nel mondo alla scoperta del patrimonio archeologico: l’iniziativa intende così promuovere anche i siti e le destinazioni meno note. Inoltre, per chi ama scrivere, è possibile pubblicare la proprio foto con il racconto della visita sul blog del sito http://www.bmta.it

L'area adiacente al tempio di Cerere a Paestum ospita parte degli eventi della XVII Bmta

L’area adiacente al tempio di Cerere a Paestum ospita parte degli eventi della XVII Bmta

La mostra “ArcheoVirtual”, realizzata in collaborazione con la più importante Rete di ricerca Europea sui Musei Virtuali (V-Must), coordinata da Itabc (Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Cnr), ospiterà “Digital Museum Expo”, esposizione delle tecnologie più recenti create per i musei del futuro, che si terrà oltre che a Paestum in altre quattro sedi: Mercati Traianei del museo dei Fori Imperiali (Roma), Biblioteca Alessandrina (Alessandria D’Egitto), museo Allard Pierwson (Amsterdam), City Hall (Sarajevo). La Borsa si conferma, così, un evento originale nel suo genere: sede dell’unico Salone Internazionale di Archeologia e luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio. La Borsa è anche un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati. Ed è anche un’opportunità di business nella location del Museo Archeologico con il Workshop tra la domanda estera e l’offerta del turismo culturale ed archeologico, che si terrà sabato 1° novembre. Non solo: ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: il Paese ospite ufficiale nel 2014 sarà l’Azerbaijan.

Agli Incontri con i Protagonisti, molto attesa la blogger Galatea (Il nuovo mondo di Galatea)

Agli Incontri con i Protagonisti, molto attesa la blogger Galatea (Il nuovo mondo di Galatea)

Negli “Incontri con i Protagonisti”, sabato 1° novembre, si succederanno Alberto Angela, Roberto Giacobbo, Mario Tozzi, Syusy Blady e Patrizio Roversi, Sveva Sagramola, Eva Cantarella e la blogger Galatea. Infine altra novità è data dall’attenzione dei media internazionali, che quest’anno si traduce nella presenza quali media partner di Antike Welt, AS, Clio, Current Archaeology, Dossiers d’archéologie, Rutas del Mundo. E la Borsa da questa edizione diventa evento ufficiale del mensile di archeologia Archeo.

A Paestum full-immersion nell’archeologia

Il manifesto della Borsa mediterranea del turismo archeologico

Il manifesto della Borsa mediterranea del turismo archeologico a Paestum

Dal 14 al 17 novembre XVI Borsa mediterranea del turismo archeologico

Tutti a Paestum per un week end all’insegna dell’archeologia intesa come ricerca, scoperte, conoscenza, ma anche viaggi, avventure, mistero: l’occasione da non perdere per gli addetti ai lavori e gli operatori di settore, ma anche per i viaggiatori e gli appassionati, si chiama Borsa mediterranea del turismo archeologico che quest’anno è in programma dal 14 al 17 novembre. Saranno quattro giorni intensi tra incontri, approfondimenti, scambi culturali. E i numeri sono lì a dimostrare e a fare della Bmta un evento internazionale unico: 8mila visitatori, 150 espositori con 30 Paesi esteri, 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 350 operatori dell’offerta, 150 giornalisti, senza sottovalutare le prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO, UNWTO e ICCROM. La kermesse di Paestum vuol dire il più grande Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e la prima mostra internazionale di tecnologie interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali.

Paestum, patrimonio Unesco

Paestum, patrimonio Unesco dell’umanità

A impreziosire il week end sarà la sede scelta per la XVI edizione: non più il centro di Capaccio ma direttamente l’area archeologica di Paestum, patrimonio dell’Umanità: accanto al tempio di Cerere ci saranno il Salone espositivo, i laboratori di Archeologia sperimentale e due sale convegni; al Museo Archeologico Nazionale l’ArcheoVirtual, le conferenze, i workshop con i buyers esteri; la Basilica Paleocristiana ospiterà la conferenza di apertura, l’ArcheoLavoro e gli incontri con i protagonisti.

A tu per tu con i protagonisti dell’archeologia

L'archeologo Valerio Massimo Manfredi

L’archeologo Valerio Massimo Manfredi

Sono proprio gli incontri con i protagonisti in Basilica Paleocristiana il momento clou della Borsa perché il pubblico ha modo di confrontarsi e dialogare con i protagonisti della divulgazione culturale e scientifica, spesso divenuti anche volti noti della Tv. Si comincia giovedì 14 novembre alle 18 con l’archeologo, scrittore e divulgatore Valerio Massimo Manfredi che presenterà “Il mio nome è nessuno. Il ritorno”, secondo volume della saga dedicata alla figura e al mito di Ulisse, in cui l’autore riscrive come un cronista dell’epoca la grande poesia epica greca (quindi non solo Omero, ma anche Esiodo, Eschilo, Sofocle, Euripide, Apollonio Rodio)  permettendo al grande pubblico di capire i più famosi miti greci e immedesimarsi nella mentalità e nella cultura greca delle origini. Venerdì 15, sempre alle 18, l’incontro è con Roberto Giacobbo, il popolare autore-conduttore di Voyager che anche a Paestum non mancherà di incuriosire e solleticare l’attenzione del pubblico con una domanda provocante “Conosciamo davvero Gesù?”. Sabato giornata intensa: si inizia alle 9.30, con Andreas Steiner, direttore di Archeo, che intervista Syusy Blady divenuta famosa con “Turisti per caso” su “La Bell’Italia con il suo patrimonio interessa ancora? La sfida dell’Expo”. Alle 10.30, tocca a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, intervistare Viviano Domenici, giornalista – per decenni responsabile delle pagine scientifiche del Corriere della Sera – e scrittore (ricordiamo la sua ultima fatica scritta a quattro mani con l’indimenticabile Margherita Hack “Notte di stelle”, in cui ci accompagna tra i miti delle costellazioni con lo sguardo degli osservatori preistorici, babilonesi, greci, americani): a Domenici sarà consegnato il premio “Paestum archeologia”. Alle 15, incontro con Mario Tozzi, geologo, e popolare autore e conduttore Tv. Un’ora dopo, alle 16.30, tocca a Eva Cantarella, giurista e scrittrice, e Luciana Jacobelli, archeologa e scrittrice, sviluppare un tema sempre affascinante “Pompei è viva”. Chiude l’intensa giornata alle 18 Alberto Angela, divulgatore scientifico, autore e conduttore di trasmissioni di grande successo da “Ulisse. Il piacere della scoperta” a “Passaggio a nordovest”.

Curiosità: dal Paese ospite alle sezioni speciali

Il Venezuela è il Paese ospite 2013

Il Venezuela è il Paese ospite 2013

Beni culturali come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico: ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze. Dopo Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, ospite ufficiale nel 2013 è il Venezuela che non è molto noto sotto il profilo archeologico: le testimonianze più antiche rivelano comunque frequentazioni già 15mila anni fa. Ma per esempio, nel 2011 l’IPC, Istituto del Patrimonio Culturale del Venezuela, ha annunciato l’individuazione di sei nuovi siti archeologici sottomarini nelle acque della Isla de Aves, minuscola superficie di terra emersa nel cuore delle acque caraibiche, 110 km ad Ovest di Guadalupa.

E poi ci sono le sezioni speciali: la mostra ArcheoVirtual con i più innovativi e coinvolgenti progetti multimediali e di realtà virtuale applicati all’archeologia; gli Incontri con i Protagonisti delle scoperte archeologiche dell’anno; i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate nell’antichità per costruire i manufatti di uso quotidiano; ArcheoIncontri per la presentazione di conferenze stampa e progetti di sviluppo territoriale; ArcheoLavoro orientamento ai Corsi di Laurea e Master in Archeologia e presentazione delle figure professionali e delle competenze emergenti; il Premio “A. Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; il programma di Visite Guidate ed educational per giornalisti e visitatori.