Archivio tag | area archeologica Tempio di Minerva a Marano di Valpolicella

Marano di Valpolicella (Vr). Riapre al pubblico l’area archeologica del Tempio di Minerva grazie ai volontari del CTG Valpolicella Genius Loci. Visite guidate, anche in francese, inglese e tedesco

marano_tempio-di-minerva_riapertura-di-primavera_orari-fino-a-ottobre_locandinaÈ primavera. Riapre al pubblico l’area archeologica del Tempio di Minerva di Marano di Valpolicella. Si ricomincia domenica 26 marzo 2023, alle 15. Poi, dalla settimana successiva – e fino ad ottobre 2023 – i volontari del CTG Valpolicella Genius Loci aspettano tutti gli interessati tutti i sabati, le domeniche e i festivi dalle 15 alle 19 per accoglierli nella visita di uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del nord Italia. Per poter accedere liberamente all’area archeologica non è necessario prenotare. Inoltre ogni sabato alle 18 è prevista una visita guidata a prenotazione obbligatoria. La durata della visita è di 45 minuti circa ed è possibile lasciare un contributo libero per sostenere la valorizzazione dell’area archeologica. È possibile richiedere una visita guidata anche al di fuori degli orari previsti, anche in lingua inglese, francese e tedesca. Per ogni informazione e per le prenotazioni delle visite guidate: 349.5923868 e info@tempiodiminerva.it.

marano_tempio-minerva_visite-guidate_foto-Ctg-Valpolicella

Visite guidate al Tempio di Minerva al monte Castelòn di Marano di Valpolicella (foto Ctg Valpolicella)

Nel cuore della Valpolicella, tra le valli di Marano e di Fumane svetta l’altura del Monte Castelòn: la sua posizione strategica e panoramica ha destato l’interesse dell’uomo fin dalle epoche più remote. Lungo le sue pendici orientali, fu fondato un tempio dedicato a Minerva. L’eccezionalità storico-archeologica del sito ha generato un grande interesse tra gli studiosi. Tutt’oggi sono aperti molti interrogativi sulla sua origine, sul culto e sull’identità della committenza che fece realizzare un tempio che ha caratteri peculiari.

Marano di Valpolicella (Vr). Festa della Musica all’area archeologica del Tempio di Minerva con visite guidate e concerto jazz

marano_tempio-di-minerva_festa-della-musica_locandinaFesta della Musica al Tempio di Minerva di Marano di Valpolicella (Vr) con visite guidate e concerto jazz di Mauro Ottolini. Martedì 21 giugno 2022 nel suggestivo scenario del Monte Castelòn, il CTG Valpolicella Genius Loci, in collaborazione con il Comune di Marano di Valpolicella, Valpolicella Benaco Banca, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza e la Pro Loco di Marano di Valpolicella, organizza questo speciale evento musicale all’interno dell’area archeologica del Tempio di Minerva. Alle 18.45 e alle 19.45: visita guidata all’area archeologica (prenotazione a info@tempiodiminerva.it); alle 20.45: “In quell’angolo della strada” – concerto jazz del duo Mauro Ottolini – Thomas Sinigaglia. Entrata gratuita fino a esaurimento posti (non è necessaria la prenotazione). Alle 22.00 circa: piccolo rinfresco sul sagrato della chiesa di Santa Maria Valverde offerto dalla Pro Loco di Marano. La manifestazione si tiene all’aperto in collina al calar della sera; si consiglia di vestirsi in maniera adeguata. È possibile raggiungere l’area archeologica Tempio di Minerva dal parcheggio della chiesa di Santa Maria Valverde (5 minuti a piedi) o dal paese di San Rocco o di Pezza (10 minuti a piedi). Per info tel. 3495923868.

Giornate europee dell’archeologia al Tempio di Minerva di Marano di Valpolicella (Vr): “Minerva sotto le stelle” (passeggiata e visita guidata) e “Argillare” (laboratorio di manipolazione dell’argilla per bambini)

marano_tempio-minerva_giornate-europee-archeologia_locandinaAnche al Tempio di Minerva sono in arrivo le Giornate Europee dell’Archeologia 2022. Un vero e proprio appuntamento con la storia che dal 17 al 19 giugno 2022 ha lo scopo di far scoprire a tutti il magnifico patrimonio archeologico europeo attraverso centinaia di eventi ed iniziative. Tra i resti archeologici di un tempio pagano dedicato alla dea Minerva di età imperiale romana, con preesistenze di due luoghi di culto di epoche precedenti (età tardo repubblicana romana e età del ferro), due le attività speciali previste sul Monte Castelòn di Marano di Valpolicella. In entrambi i casi prenotazione obbligatoria con partecipazione a offerta libera. Info e prenotazioni: 349-5923868 oppure info@tempiodiminerva.it. Venerdì 17 giugno  2022, “Minerva sotto le stelle”: passeggiata sul Monte Castelòn (20.45-22:30) con visita guidata al Santuario di Santa Maria Valverde e all’area archeologica del Tempio di Minerva.  Al termine, piccolo rinfresco per i partecipanti. Sabato 18 giugno, “Argillare”: laboratorio di manipolazione dell’argilla adatto dai 6 ai 14 anni presso l’area archeologica del Tempio di Minerva. Durata del laboratorio 45 minuti circa, con due turni: alle 17 e alle 18.

Marano di Valpolicella (Vr). Riapre al pubblico l’area archeologica del Tempio di Minerva: ecco orari e visite guidate da aprile a ottobre

L’area archeologica Tempio di Minerva a Marano di Valpolicella (Vr) riapre al pubblico da domenica 27 marzo 2022: alle 17 la prima visita guidata dell’anno! I volontari del Ctg Valpolicella – Genius Loci aspettano visitatori e appassionati tutti i sabati, le domeniche e i festivi dalle 15 alle 19 per accoglierli nella visita di uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del nord Italia. Da aprile, ogni sabato alle 18 (alle 16 nel mese di ottobre) visita guidata con un esperto volontario del CTG che intratterrà gli intervenuti per 45 minuti circa raccontando tutto ciò che c’è da sapere su questo meraviglioso sito, descrivendo le sue origini, i suoi misteri e rispondendo alle vostre domande, lasciandovi poi liberi di assaporare uno splendido tramonto sui vigneti. Per prenotare una visita guidata basta chiamare o scrivere al 349-5923868. Per poter accedere liberamente all’area archeologica non è necessario prenotare. Per la prevenzione del contagio da COVID-19 la normativa vigente richiede per l’accesso all’area il possesso del certificato verde – Green Pass. Inoltre, oltre alla visita guidata, ogni sabato, sempre chiamando al 349-5923868, sarà possibile richiedere una visita guidata speciale fuori dagli orari previsti, anche in inglese, tedesco o francese.

Festa della Musica 2021. Sul monte Castelon a Marano di Valpolicella (Vr) serata musicale all’interno dell’area archeologica del Tempio di Minerva (con visita guidata)

Come ogni anno il 21 giugno si celebra con la musica il solstizio d’estate. Per la Festa della Musica 2021 appuntamento al tempio di Minerva di Marano di Valpolicella (Vr) per una visita guidata all’area archeologica e a seguire il Quartetto Maffei allieterà la serata con musiche dal Rinascimento al Novecento.  Lunedì 21 giugno 2021, alle 19, visita guidata all’area archeologica su prenotazione a info@tempiodiminerva.it; alle 20, concerto del Quartetto Maffei (entrata gratuita fino a esaurimento dei posti); alle 21, piccolo rinfresco sul sagrato della chiesa di Santa Maria Valverde offerto dalla Pro loco. L’area archeologica si raggiunge a piedi (in circa 5 minuti) dalla chiesa di Santa Maria Valverde. Per info te. 3495923868. In caso di pioggia l’evento verrà rinviato.

I resti del tempio di Minerva al Castelòn di Marano di Valpolicella dopo le diverse campagne di scavo archeologico (foto Ctg Valpolicella)

Nello splendido e suggestivo scenario del monte Castelon in Marano di Valpolicella (Vr), con un panorama mozzafiato, da alcuni anni è stato scoperto il Tempio di Minerva, divenuto ben presto uno dei più importanti siti archeologici del Veneto. In occasione della Festa della Musica indetta dal ministero della Cultura per celebrare ogni anno il solstizio d’estate, il Comune di Marano di Valpolicella, in collaborazione con la soprintendenza, la locale Pro Loco di Marano e l’associazione CTG Valpolicella Genius Loci, organizza un evento musicale all’interno dell’area archeologica del Tempio di Minerva. La serata musicale, allietata dalla performance artistica del Quartetto Maffei, sarà anticipata da una visita guidata all’area archeologica a cura del CTG. I brani proposti ripercorreranno la storia della musica e della società, dal rinascimento al Novecento. Ecco il programma musicale completo: O. Respighi, Antiche danze e Arie per Liuto III Suite; W. A. Mozart, dal quartetto KV. 421 Minuetto; P. I. Tchaikovsky, da Lo schiaccianoci Danza Araba e dalla Serenata per archi op. 42 Valzer; J. M. Lecalle, Amapola; N. Dostal, Ungermadel lieben, Ungarische Polka; D. Shostakovich, dalla jazz suite n. 2 Valzer; C. Gardel, Por una cabeza; A. Piazzolla, Oblivion, Libertango.

Il Centro Turistico Giovanile – CTG Valpolicella “Genius Loci” si aggiudica la gestione e la valorizzazione dell’area archeologica “Tempio di Minerva” in località Monte Castelòn a Marano di Valpolicella: ogni sabato due turni di visite guidate, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid, nel sito archeologico del tempio di Minerva, considerato uno dei più importanti del nord Italia per il connubio tra interesse scientifico e suggestione ambientale

Il Ctg Valpolicella “Genius Loci” cura le visite guidate al Tempio di Minerva al Castelòn di Marano di Valpolicella

Il Centro Turistico Giovanile – CTG Valpolicella “Genius Loci”, associazione di promozione sociale, si è aggiudicato il bando, indetto dal Comune di Marano di Valpolicella (VR), in collaborazione con la soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, per la gestione e la valorizzazione dell’area archeologica “Tempio di Minerva” in località Monte Castelòn a Marano di Valpolicella, per gli anni 2020-2021. E dal 20 giugno 2020, ogni sabato, visite guidate con guide volontarie, con due turni di visita: alle 10.30 e alle 18. “Il progetto presentato dall’associazione CTG Valpolicella al Comune per la valorizzazione del sito, che doveva partire dal mese di marzo”, interviene il presidente Riccardo Pinamonte, “è stato frenato dal “lockdown” legato all’emergenza da Covid-19. Oggi, la ripartenza vede innanzitutto la realizzazione di visite guidate. La prenotazione è obbligatoria e si effettua inviando una e-mail all’indirizzo info@tempiodiminerva.it e per ogni richiesta di informazione è possibile contattare l’associazione al numero di telefono 349.5923868. Le visite guidate prevedono la partecipazione di massimo 10 persone per ogni turno e saranno realizzate rispettando la vigente normativa sul contenimento del rischio da Covid-19. Sarà possibile lasciare un contributo libero, che verrà utilizzato per la valorizzazione del sito archeologico. È possibile inoltre richiedere una visita guidata in altri giorni, per gruppi di minimo 5 persone, previa verifica della disponibilità delle guide volontarie, anche in lingua inglese e tedesca”.

Dal santuario di Santa Maria in Valverde si domina la vallata e la pianura veronese (foto Nicolò Brenzoni / Ctg Valpolicella)

Le guide volontarie del CTG Valpolicella Genius Loci sono formate per illustrare al visitatore gli aspetti storici e archeologici legati al Tempio di Minerva e non mancheranno riferimenti e curiosità legate al territorio della Valpolicella nel suo complesso. Per raggiungere l’area archeologica, il visitatore potrà parcheggiare l’auto nella piazzetta antistante il santuario di Santa Maria in Valverde ed effettuare un breve e facile percorso a piedi tra vigneti e ciliegeti, godendo di un impareggiabile panorama sulla vallata e sulla pianura veronese. Oltre alle visite guidate su prenotazione, quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, il sito archeologico verrà aperto al pubblico con ingresso e visita liberi almeno ogni sabato pomeriggio.

Visite guidate al Tempio di Minerva al monte Castelòn di Marano di Valpolicella (foto Ctg Valpolicella)

Alcuni dei passi successivi del progetto di valorizzazione saranno: la creazione di un sito internet dedicato, con la possibilità, tra l’altro, di poter prenotare direttamente la propria visita guidata tramite un sistema di e-booking, l’apertura di pagine dedicate nei più importanti social networks (Facebook e Instagram), la creazione di una guida cartacea, anche in lingua straniera, e la realizzazione di un rilievo fotogrammetrico digitale dell’area, allo scopo di avere una riproduzione in 3D delle strutture. Infine, un pilastro fondamentale di tutto il progetto sarà l’organizzazione nel prossimo autunno di un corso per la formazione di guide volontarie del Tempio di Minerva e del suo territorio, coinvolgendo direttamente i cittadini, nell’ottica di un’archeologia pubblica e partecipata.

Tavola disegnata da Giuseppe Razzetti che illustra gli scavi ottocenteschi di Giovanni Girolamo Orti Manara (da http://www.maranovalpolicella.it)

Il sito archeologico del tempio di Minerva, considerato uno dei più importanti del nord Italia per il suo particolare connubio tra interesse scientifico e suggestione ambientale, era stato individuato e portato alla luce con degli scavi condotti nel 1835 da Giovanni Girolamo Orti Manara, le cui evidenze erano state registrate dalla mano di un illustre pittore mantovano, Giuseppe Razzetti, che aveva realizzato alcuni disegni ora conservati alla Biblioteca Civica di Verona. Fondamentale fu, al tempo, il ritrovamento di alcune iscrizioni votive in latino su pietra, che più volte riportavano una dedica alla dea Minerva e che hanno fatto pensare a un’intitolazione dell’intera struttura a tale divinità, sicuramente per l’età imperiale romana (a partire dal I sec. a.C.). Successivamente, l’abbandono e la costruzione dei terrazzamenti e dei muri a secco tipici delle colline della Valpolicella (le marogne) hanno ricoperto nuovamente il Tempio di Minerva, facendo perdere anche l’ubicazione del luogo in cui si doveva trovare.

I resti del tempio di Minerva al Castelòn di Marano di Valpolicella dopo le diverse campagne di scavo archeologico (foto Ctg Valpolicella)

I resti archeologici del Tempio sono stati riscoperti nel 2007 a seguito di un’operazione di recupero della memoria che ha coinvolto l’intera popolazione di Marano e non solo e che ha permesso, seguendo la tradizione orale, di individuare, tra le marogne del Monte Castelòn, il punto dove scavare per far riemergere il sito archeologico. Reperiti i finanziamenti necessari, sono state intraprese due campagne di scavo nel 2010 e nel 2013, che hanno messo in evidenza eccezionali peculiarità. Nel 2018 si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza del sito, con l’installazione di una struttura di copertura e la realizzazione di un percorso di visita.

Ipotesi di ricomposizione della parete dipinta di I stile del tempio di Minerva (dal libro “Archeologia e storia sul monte Castelon di Marano di Valpolicella” di Brunella Bruno e Giovanna Falezza)

“Negli scavi archeologici recenti”, spiegano gli archeologi, “è stato possibile verificare la presenza di un sito pluristratificato, con la presenza nel medesimo luogo di rilevanti tracce di tre epoche di frequentazione differenti. Un primo luogo di culto protostorico, attivo fin dal VI secolo a.C., è testimoniato dalla presenza di un rogo votivo, conosciuto in area retica e alpina con il nome di “Brandopferplätz”, al cui interno sono state rinvenute tracce, tra l’altro, di un numero elevato di anelli digitali, interpretabili come offerte rituali. Sono stati poi evidenziati i resti di una struttura di culto romana di epoca tardo-repubblicana, realizzata probabilmente verso la fine del II sec. a.C. e a cui dovevano appartenere numerosi frammenti di decorazione di parete, che rappresentano la scoperta più importante dell’intera serie di campagne di scavo: una serie di elementi di intonaci dipinti e di stucchi ascrivibili al cosiddetto “I stile pompeiano”, una tecnica pittorica molto curata e di ottima fattura, presente nei più grandi siti archeologici del bacino del Mediterraneo, tra cui Pompei, rara, se non unica in Italia settentrionale. La terza e ultima fase è quella che era già stata evidenziata dagli scavi ottocenteschi, ovvero quella di età imperiale: una costruzione databile verso la fine del I secolo a.C., attiva almeno fino al V sec. d.C., con una struttura tipica di un tempio di tradizione celtica (una cella centrale sopraelevata circondata da gallerie e da un colonnato, con copertura in tegole e coppi), in apparente contrasto con l’architettura locale del tempo, consistente in strutture spesso seminterrate e quasi completamente in pietra della Lessinia. Assoluta peculiarità è anche la presenza di una parte di muro realizzato con la tecnica del cosiddetto opus reticulatum, quasi totalmente assente in Italia settentrionale se non nelle terrazze del Teatro Romano di Verona, che fanno pensare ad una committenza di rango e cultura elevata, con influenze centro-sud italiche. Tutte e tre le strutture sono state costruite una sopra l’altra, apparentemente senza soluzione di continuità, sfruttando ognuna la posizione e il materiale proprio di quella di epoca precedente. L’area archeologica non è stata ancora indagata completamente e si ritiene possa rivelare ancora interessanti emergenze in una futura campagna di scavi”.