Pozzuoli. All’Anfiteatro Flavio al via la rassegna di incontri “Anfiteatri Contemporanei. Dialoghi dentro e intorno al monumento”: il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano dialoga con i responsabili di musei e parchi archeologici

Nell’ambito del nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, inaugurato all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli il 20 maggio scorso e visitabile fino al 26 settembre prossimo, parte la rassegna di incontri “Anfiteatri Contemporanei. Dialoghi dentro e intorno al monumento”. Il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano dialogherà con i direttori e le direttrici di musei e parchi archeologici che tutelano alcune delle arene romane più belle e importanti al mondo. “Proiezioni” è un percorso espositivo e multimediale organizzato in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”. L’esibizione propone un racconto dei luoghi fondato sulla fusione delle suggestioni e delle informazioni veicolate da media diversi e complementari: forme scolpite del marmo, riproduzioni digitali, evocazioni sonore. (vedi Pozzuoli. All’Anfiteatro flavio il parco archeologico dei Campi Flegrei ha aperto il nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli: tra le arcate tornano le sculture originarie, nei sotterranei i gladiatori diventano suggestioni sonore e visive | archeologiavocidalpassato). Questo il calendario degli eventi: 15 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; 22 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Federica Rinaldi, archeologa del parco archeologico del Colosseo; 29 luglio 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli; 9 settembre 2021, ore 18: Fabio Pagano dialoga con Marta Ragozzino, direttrice regionale Musei Campania e Ida Gennarelli, direttrice del museo Archeologico dell’antica Capua, del Mitreo e dell’anfiteatro Campano. Gli incontri si terranno alle 18 nei sotterranei dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli a cui, tenendo conto dell’emergenza epidemiologica in corso, si accederà con ingresso contingentato. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Il parco archeologico dei Campi Flegrei per la Notte europea dei Musei apre l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (proiezioni sui gladiatori) e il museo Archeologico al castello di Baia (con presentazione della Rivista del Parco). Al mattino visita con speleologi alla Terme Ipogee di Baia. Orario prolungato al Macellum di Pozzuoli

Anche il parco archeologico dei Campi Flegrei aderisce alla Notte europea dei Musei. Sarà possibile, nella serata del 3 luglio 2021, accedere straordinariamente al museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli. I siti resteranno aperti al costo simbolico di 1 euro. Tutte le info sui percorsi e le modalità di prenotazione su www.pafleg,it

Chi intende visitare l’Anfiteatro puteolano, potrà godere di un suggestivo percorso “al buio” nei sotterranei della nota arena romana. I visitatori saranno muniti di torcia e potranno passeggiare negli spazi ipogei dove i gladiatori attendevano prima di entrare in azione nell’arena. E a proposito di gladiatori qui è allestita una parte del nuovo percorso espositivo Proiezioni. I gladiatori armati diventano una viva presenza attraverso le immagini visualizzate da monitor a tutta altezza, mentre un tappeto sonoro evoca ciò che verosimilmente doveva percepire chi all’epoca si fosse addentrato in quegli ambienti: versi di animali che nelle gabbie attendevano di essere issati nell’arena per i combattimenti, rumore di spade che venivano affilate nelle fasi preparatorie degli scontri, il clamore della folla che era sugli spalti e, infine, il sottofondo musicale che accompagnava con i suoi ritmi cadenzati lo svolgimento dei giochi. I visitatori potranno ammirare anche due plastici dell’Anfiteatro, oggetto di un recente intervento di recupero e sistemazione. Sono previsti 8 ingressi da 20 visitatori, uno ogni 20 minuti con primo ingresso alle 21 e ultimo ingresso alle 23.20. Il costo d’ingresso è di 1 euro (restano valide le gratuità in essere). Prenotazione obbligatoria sul sito di Coopculture.

Coloro che invece sceglieranno il Castello di Baia potranno vedere illuminata, oltre che la terrazza, la sala dedicata al Rione Terra. Sarà una anteprima del nuovo sistema di illuminazione che riguarderà tutto il percorso museale che verrà portato a termine entro l’anno. Sarà presentato contemporaneamente il primo volume di “Puteoli Cumae Misenum. Rivista di Studi e Notiziario del Parco archeologico dei Campi Flegrei” edita da Valtrend e disponibile in tutte le librerie e store online dal 27 giugno 2021. La presentazione avverrà alle 21 sulla piazza d’armi del Castello alla presenza del direttore Fabio Pagano e del prof. Giuseppe Camodeca, condirettore scientifico insieme a Pagano della rivista. L’ingresso sarà consentito a partire dalle 20 per un massimo di 30 persone ogni 15 minuti. Ultimo ingresso alle 22.15. Il costo d’ingresso è di 1 euro (restano valide le gratuità in essere). Prenotazione obbligatoria sul sito di Coopculture.
La Notte dei Musei sarà anticipata da un’opportunità eccezionale. Sabato 3 luglio 2021, alle 10 e alle 15, sarà possibile visitare le Terme Ipogee all’interno della Sezione della Sosandra nel parco archeologico delle Terme di Baia. L’edificio rappresenta un bagno romano scavato all’interno della collina, per captare il massimo calore del naturale vapore curativo per cui era famosa Baia. Un gruppo di speleologi dell’associazione Cocceius, che da anni collabora con il Parco, accompagnerà i visitatori alla scoperta di questo nuovo ambiente sotterraneo. Sarà inoltre prolungato l’orario di apertura del Macellum di Pozzuoli, di recente riaperto al pubblico grazie all’attivazione del partenariato pubblico-privato sottoscritto dal Parco con l’ATI Macellum, che chiuderà alle 21.
Pozzuoli. All’Anfiteatro flavio il parco archeologico dei Campi Flegrei ha aperto il nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori” al museo Archeologico nazionale di Napoli: tra le arcate tornano le sculture originarie, nei sotterranei i gladiatori diventano suggestioni sonore e visive


Locandina della mostra “Proiezioni” aperta all’anfiteatro flavio di Pozzuoli fino al 26 settembre 2021
L’hanno chiamato “Proiezioni”. È il nuovo percorso espositivo all’Anfiteatro di Pozzuoli: PROIEZIONI di statue che lasciano i loro abituali spazi di conservazione per sporgersi verso la città e ristabilire un contatto con nuovi spettatori; PROIEZIONI di gladiatori, immagini antiche e modernissime al tempo stesso, che ripopolano i loro luoghi e che scandiscono il nostro percorso; PROIEZIONI di voci, eco di frasi antiche, che dalle gradinate dell’anfiteatro giungono nell’intimità dei sotterranei ripristinando un contatto tra spazi e tempi diversi; PROIEZIONI di memorie che dall’antico si protendono verso il contemporaneo. Inaugurato il 20 maggio 2021, il nuovo percorso espositivo “Proiezioni”, organizzato in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”, sarà visitabile fino al prossimo 26 settembre 2021. Il percorso sarà visitabile negli orari di apertura dell’Anfiteatro di Pozzuoli. Tutte le informazioni su www.pafleg.it

“Abbiamo voluto offrire questo nuovo percorso espositivo per dare energia alla riapertura dei nostri luoghi e vitalità alla ripartenza delle attività che ruotano intorno ad essi”, dichiara il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano. “L’iniziativa è anche una splendida occasione per rinsaldare la nostra collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Napoli. L’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, uno dei più evocativi esempi di questa tipologia di edifici, si mette in mostra per contenere e accompagnare virtualmente gli oggetti esposti e le storie raccontate nella bella mostra del Mann”.

Il percorso di visita ha una doppia dimensione: espositiva e multimediale. Le pregevoli sculture che erano parte della decorazione originaria dell’anfiteatro tornano a disvelarsi allo sguardo dei visitatori e della città, nel contesto di un allestimento temporaneo realizzato all’interno delle arcate strutturali dell’edificio. Sarà inoltre visibile al pubblico una delle epigrafi dedicatorie che in antico erano apposte sugli ingressi dell’anfiteatro e che ricordavano come la sua costruzione fosse avvenuta totalmente a spese della colonia romana.

I sotterranei, invece, ospitano un percorso fatto di suggestioni visive e sonore. I gladiatori armati diventano una viva presenza attraverso le immagini visualizzate da monitor a tutta altezza, mentre un tappeto sonoro evoca ciò che verosimilmente doveva percepire chi all’epoca si fosse addentrato in quegli spazi ipogei: versi di animali che nelle gabbie attendevano di essere issati nell’arena per i combattimenti, rumore di spade che venivano affilate nelle fasi preparatorie degli scontri, il fragore della folla che era sugli spalti e, infine, il sottofondo musicale che accompagnava con i suoi ritmi cadenzati lo svolgimento dei giochi. Nell’ambito del percorso saranno esposti anche due plastici dell’Anfiteatro, oggetto di un recente intervento di recupero e sistemazione; il primo raffigura l’effettivo stato di conservazione in cui l’edificio è giunto fino a noi, mentre il secondo propone una ricostruzione dell’aspetto monumentale che l’anfiteatro doveva avere in origine, con i due livelli di arcate esterne e l’attico superiore di coronamento.
Il parco archeologico dei Campi Flegrei lancia il progetto ImmaginAzione, una nuova strategia di rete per l’educazione al patrimonio culturale del Parco di scuole e famiglie

Costruire un ampio programma di iniziative educative e didattiche, sviluppate mediante molteplici forme e linguaggi, orientate a promuovere la conoscenza, la consapevolezza e la condivisione del patrimonio flegreo. ImmaginAzione, il progetto del parco archeologico dei Campi Flegrei vuole rilanciare la propria strategia partecipativa per la valorizzazione del territorio flegreo. Un nuovo avviso pubblico (fino al 21 giugno 2021) apre uno scenario, innovativo nel panorama italiano, per la progettazione condivisa dell’offerta educativa che il Parco vuole indirizzare verso due target specifici di pubblico: le scuole e le famiglie. Undici gli ambiti di attività: archeologia sperimentale; arti creative; comunicazione e mediazione linguistica; danza e movimento espressivo; innovazione digitale; letteratura, memoria e filosofia; musica; living history; scienza e natura; sport; teatro. “Un ulteriore importante passo in avanti è stato compiuto con questo avviso verso l’attuazione della nostra strategia”, dichiara il direttore del Parco Fabio Pagano. “Il parco archeologico dei Campi Flegrei vuole rafforzare la sua capacità di interpretare l’educazione al patrimonio culturale nello spirito della Convenzione di Faro. Lo faremo costruendo una nuova rete, fondata su una visione comune, legata da nodi partenariali con enti del terzo settore, con lo scopo di costruire una nuova e articolata offerta educativa per imparare e divertirsi all’interno dei luoghi del Parco”.

Gli spazi che accoglieranno le attività sono il museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, il parco archeologico delle Terme di Baia, il parco archeologico di Cuma, l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli. L’avviso è rivolto esclusivamente a enti del terzo settore attivi in ambito culturale, per rafforzare la dimensione di relazione tra il pubblico e il non-profit nell’ottica della comune missione di utilità sociale, e rappresenta la prima esperienza di Partenariato pubblico privato su beni culturali statali ideato in ambito educativo costruito sulla base delle nuove norme contenute nel Codice del Terzo Settore. In attuazione del principio di sussidiarietà è infatti riconosciuta agli enti del terzo settore una specifica attitudine a partecipare, insieme ai soggetti pubblici, alla realizzazione dell’interesse generale. In linea con tale principio nell’implementazione del partenariato pubblico privato il Parco ritiene prevalente il perseguimento di obiettivi legati all’inclusione sociale, alla partecipazione attiva dei cittadini all’eredità culturale del patrimonio pubblico, alla promozione della diversità culturale e alla lotta alle diverse forme di povertà educativa. Nelle prossime settimane il Parco organizzerà degli eventi di presentazione dell’iniziativa per illustrarne i dettagli, motivarne lo spirito e incontrare le realtà interessate alla partecipazione per fornire tutti i chiarimenti necessari. Tutte le informazioni sono visionabili sul sito ufficiale del Parco www.pafleg.it
Al via A.M.A. Archeo, Music & Art, sei concerti realizzati nei di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo durante il lockdown in collaborazione con il parco archeologico dei Campi Flegrei: visibili on line a cadenza quindicinale sui canali social dell’associazione Jazz and Conversation

Artisti d’eccezione, del mondo jazz contemporaneo e non solo, si sono esibiti nel parco archeologico dei Campi Flegrei in alcuni suggestivi siti per regalare momenti unici di musica con la visione di bellezze straordinarie, di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo. Un’occasione importante per poter continuare a godere delle emozioni delle arti, in questo momento di sospensione delle attività dal vivo e di chiusura dei luoghi di cultura, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. È nato così A.M.A. Archeo, Music & Art, tre parole che racchiudono il senso del nuovo format musicale e artistico nei siti archeologici e monumentali dei Campi Flegrei. Un incontro tra arte, musica e archeologia da fruire on-line. E dal 22 marzo 2021 sui canali social (Fb e YouTube) dell’associazione Jazz and Conversation, saranno on-line ogni quindici giorni, le sei registrazioni delle performance realizzate in questo periodo di lockdown.
Carmine Ioanna, straordinario fisarmonicista, all’Anfiteatro Flavio, Pozzuoli; Eleonora Strino, talento assoluto chitarra jazz, al cosiddetto Tempio di Serapide, Pozzuoli; Marco De Tilla, Virginia Sorrentino, speciale coppia di artisti (contrabbasso e voce), al Rione Terra, Pozzuoli; Pietro Condorelli, grande maestro e docente di chitarra jazz al Conservatorio di Napoli, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, Castello di Baia; Daniele Sepe, straordinario sassofonista, alla Piscina Mirabilis, Bacoli; Flo, singolare e accattivante talento vocale, alle Antiche Terme romane di Baia, Bacoli.


Concerto di De Tilla e Sorrentino nell’anfiteatro flavio di Pozzuoli (foto Jazz and Conversation)

Pietro Condorelli nel museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (foto Jazz and Conversation)
Il progetto e la produzione sono a cura dall’associazione di promozione sociale Jazz and Conversation, impegnata da anni a manifestare la cultura nei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio ed è capace di fare del monumento, della sua storia e del suo paesaggio, un vero e proprio tempio della musica. Il format proposto si è concretizzato grazie alla collaborazione del parco archeologico dei Campi Flegrei, che ha consentito la realizzazione dei numerosi eventi nei siti archeologici flegrei. L’obiettivo, oltre a quello di contribuire alla diffusione delle manifestazioni culturali che non è stato possibile svolgere in presenza a causa della pandemia, è anche quello di dare un piccolo, ma concreto e immediato, sostegno al settore dello spettacolo dal vivo che, da oltre un anno, ha visto interrotte le proprie attività. Si ringraziano, inoltre, per il patrocinio morale e per la disponibilità logistica il Comune di Pozzuoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Bacoli.

Il fisarmonicista Carmine Ioanna (foto Jazz and Conversation)
Gli artisti. Carmine Ioanna, 33 anni, è un musicista irpino con uno spiccato talento per la fisarmonica. Oggi ha una fama internazionale ed è impegnato in tour fuori confine. Conosciamolo meglio. “Sono originario di Ponteromito”, dice, una piccola frazione tra i comuni di Nusco e Montemarano. Le sue sono melodie che ama definire sincere, pure, come estratte da una radice creativa viva e autentica, come questa terra, che lo ha influenzato e arricchito di tradizioni: “Mi basterebbe che arrivasse questo a chi si ferma per ascoltarmi. L’Irpinia segna le mie origini e le origini te le porti addosso in modo indelebile, per sempre. Ho cominciato proprio così, dai canti e dalle musiche popolari e credo sia stata una buona palestra, fondamentale”.

Eleonora Strino, chitarrista jazz (foto Jazz and Conversation)
Eleonora Strino. Ha iniziato a suonare la chitarra da adolescente e dalla prima volta che ha sentito Jim Hall suonare con Bill Evans ha capito che voleva diventare una chitarrista jazz. Ha studiato al conservatorio di Napoli, poi al Conservatorium Van Amsterdam con Martin Van Itterson, Jesse Van Ruller e Maarten Van de Gritten. Eleonora ha iniziato la sua carriera professionale come prima chitarra nell’orchestra del compositore italiano Roberto De Simone, oggi è un talento assoluto nel panorama della chitarra jazz.

Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, contrabbasso e voce (foto Jazz and Conversation)
Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, due importanti figure della musica jazz italiana, rispettivamente contrabbasso e voce, hanno deciso di unire le loro straordinarie doti artistiche in questa originale esperienza musicale (dopo la scelta di vivere insieme come coppia anche nella vita), regalando al pubblico sempre nuove emozioni, senza tralasciare le esperienze professionali con le loro formazioni di origine.

Pietro Condorelli, maestro jazzista (foto Jazz and Conversation)
Pietro Condorelli, maestro riconosciuto del jazz italiano, dal 1980 svolge attività concertistica e professionale sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con importanti esponenti del jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover, segnalandosi come uno dei migliori chitarristi jazz italiani. È inoltre titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Daniele Sepe. Originale e poliedrico musicista campano, apprezzato a livello nazionale e internazionale. La sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica. Una sua caratteristica costante è il modo quasi “zappiano” di affrontare la scrittura e l’arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: “La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, così come fa un bravo regista affrontando diversi generi, pensa a Kubrick, dall’horror alla fantascienza ad un film storico, tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene”.

Flo, cantautrice e attrice (foto Jazz and Conversation)
Flo. Cantautrice, attrice di teatro e imprevedibile entertainer, Flo è un’artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Instancabile avventuriera, nella musica e nella vita, viaggia alla continua ricerca di confini da oltrepassare, storie da ascoltare ed emozioni da sfidare. Le sue performance sono ritmo che coinvolge, racconto che affascina, rito, danza, impulsi di vitalità e passione. Un affascinante equilibrio tra l’estasi, la malinconia e la teatralità tipiche del Sud Italia.
Week-end al Parco archeologico dei Campi Flegrei. Per “Il Parco in Maschera” alle Terme di Baia tre sere con tre classici; alla Piscina Mirabilis di Bacoli laboratori didattici di argilla per famiglie e bambini; all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli visite teatralizzate con i “Ludi romani”
Al parco archeologico dei Campi Flegrei quello del 18, 19 e 20 settembre 2020 sarà un week end ricco di eventi. Venerdì, sabato e domenica tre appuntamenti con la rassegna di eventi estivi il “Parco in Maschera”, proposti dall’associazione Il Pozzo e il Pendolo che presenterà alle Terme romane di Baia, sempre con inizio alle 18, altrettanti spettacoli ispirati a tre grandi classici. Il 18 settembre 2020 andrà in scena “La verità in maschera. Uno, nessuno e centomila”, di Luigi Pirandello con Paolo Cresta; il 19 settembre sarà la volta di “La verità in maschera. Il gioco segreto”, di Elsa Morante con Rosaria de Cicco; il 20 settembre concluderà “La verità in maschera. L’amore ha più stanze di un bordello”, di Gabriel Garcia Marquez con Rosalba Di Girolamo, Giacinto Piracci, Giulio Martino. La prenotazione si può effettuare esclusivamente online seguendo le istruzioni riportate sul sito www.pafleg.it.
Sabato 19 e domenica 20 saranno dedicati anche ad attività per famiglie e bambini: alla Piscina Mirabilis di Bacoli si terrà un laboratorio di lavorazione dell’argilla con visita didattica che offrirà l’opportunità di riflettere sull’importanza del luogo e sul valore della sua recente riapertura. Un tuffo nella storia della Piscina Mirabilis con due simpatici personaggi di “Gutta&Lichene” che i piccoli visitatori conosceranno durante la visita. Il tour terminerà con i laboratori didattici di argilla. Durata 2 ore circa. Il tour è gratuito e adatto per bambini dai 4 ai 12 anni. Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione che puoi effettuare scrivendoci a prenotazioni@piscinamirabilisbacoli.it. L’ appuntamento per i piccoli ospiti è presso la villetta campi elisi in via Campi Elisi 1. Le attività del sabato inizieranno alle 16.30, quelle della domenica alle 10.30.
All’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, alle 16 sia per il sabato 19 che per la domenica 20, parte invece “Ludi romani” visita teatralizzata a cura di CoopCulture alla scoperta della figura di gladiatori. Infami ed eroi, i gladiatori incarnavano miseria e splendore della società romana, fortuna e sciagura, decretata in pochi attimi, decisivi della sopravvivenza o di una morte atroce. “Dice un vecchio proverbio che il gladiatore decide le sue mosse nell’arena, glie le suggeriscono il volto dell’avversario, i movimenti delle mani, l’inclinazione stessa del corpo che egli studia attentamente” (Seneca, Epistulae Morales ad Lucilium, III, XII, 1). A fronte di una impeccabile preparazione fisica, assicurata dal duro allenamento che si svolgeva nelle scuole gladiatorie, molto del combattimento si giocava sulla improvvisazione. Questa visita speciale coinvolge gli spettatori e li cala in uno dei momenti storici più densi e travolgenti del periodo romano, all’interno di un monumento straordinario che l’area Flegrea conserva: l’Anfiteatro Flavio. Vita e morte, uomo o bestia, eroe o infame. Di fronte al popolo solo lo spettacolo cruento era importante. Un archeologo e un gladiatore dialogano insieme al pubblico per raccontare, in una esperienza avvincente e unica, cosa accadeva veramente nelle arene. La visita teatralizzata si ispira anche alla mostra “Gladiatori” in programmazione imminente al Mann. Info: https://www.coopculture.it/events.cfm?id=1622.
“Parco in Maschera”: un’estate di musica, teatro, danza, reading letterari e incontri filosofici promossa dal parco archeologico dei Campi Flegrei nei luoghi più magici del patrimonio flegreo
Il museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il parco archeologico delle Terme di Baia, il parco archeologico di Cuma, il tempio di Apollo sul Lago di Averno, la necropoli di Cappella Monte di Procida sono i luoghi scelti per le performance della kermesse “Parco in maschera: simbolo, espressione, creatività nell’estate dei Campi Flegrei” dal 31 luglio al 27 settembre 2020. Sarà proprio la cultura in ogni sua forma a farla da padrone al parco archeologico dei Campi Flegrei in questa estate 2020. Performance di musica, teatro, danza, reading letterari e incontri filosofici animeranno i luoghi del patrimonio archeologico flegreo. Gran parte della rassegna è stata costruita attraverso un avviso pubblico bandito a inizio giugno, subito dopo il lockdown, per valorizzare il contesto storico, artistico e culturale del Parco attraverso le attività di spettacolo e cultura. La maschera, nella sua formulazione e applicazione “protettiva” è di recente entrata prepotentemente nelle nostre vite, diventando una quotidiana compagna di viaggio e modificando comportamenti e attitudini relazionali, e sarà il filo conduttore di tutta la rassegna. Con le parole del direttore Fabio Pagano, ideatore del progetto: la maschera è magia, non a caso la parola deriva da “masca” (strega). La maschera è archetipo di comunicazione e dialogo, un modo per esprimersi tra uomini, mettersi in relazione con gli Dei, guardare il mondo con gli occhi di un altro, un ponte che ci conduce fuori dallo spazio e dal tempo. Ci mettiamo la maschera per rivelarci, non per nasconderci. La prenotazione di tutti gli spettacoli è obbligatoria sul sito http://www.pafleg.it
“Il Parco archeologico dei Campi Flegrei è la sintesi di un paesaggio scolpito dalla natura e dall’uomo, la conseguenza di una terra vitale e creativa e di una storia intensa e prolungata”, scrive Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, nella presentazione di “Parco in Maschera”. “Luogo di giganti e nani, di sublime e ombra, di inferno e paradiso, di acqua e fuoco il Parco è terra di sinergiche dissonanze. 25 luoghi disseminati in un ampio territorio, un puzzle di monumenti e aree archeologiche che plasmano il racconto di una storia che travalica i propri confini. Limiti inesorabilmente labili che non impedirono ai Greci di fondare a Cuma la prima colonia greca in Occidente o ai Romani di portare l’intero mondo dentro il porto di Pozzuoli. Margini sfilacciati come quelli tra la terra e il mare che si contendono i resti dell’amena Baia. Qui mito e storia si rincorrono senza un chiaro nesso di causa ed effetto, qui materia e memoria si specchiano dando un senso compiuto alla percezione che, nella nostra società contemporanea, abbiamo del concetto stesso di patrimonio culturale. “Fingere è conoscersi” scriveva Ferdinando Pessoa. In questa strana estate 2020 abbiamo maturato un’inedita consuetudine con le maschere. Indossiamo mascher(in)e per proteggerci e schermarci e le sentiamo con un profondo ostacolo alla comunicazione. La maschera sembra aver perso quel ruolo mimetico e simbolico per assumere i connotati di un semplice strumento protettivo. La maschera è tuttavia un simbolo, un contenitore di significati, una parola che si sovrappone alla frase non detta, all’espressione non manifestata. La maschera è magia, non a caso la parola deriva da “masca” (strega). La maschera è archetipo di comunicazione e dialogo, un modo per esprimersi tra uomini, mettersi in relazione con gli Dei, guardare il mondo con gli occhi di un altro, un ponte che ci conduce fuori dallo spazio e dal tempo. Ci mettiamo la maschera per rivelarci, non per nasconderci”.
La rassegna si apre con Peppe Barra il 31 luglio 2020 al Castello di Baia. Lo spettacolo si intitola “Tiempo” e ad aprire il sipario sarà Luca Pugliese nella sua ormai consolidata one man band session, affiancato dallo special guest Tony Esposito. A seguire il concerto, con la sua storica band, di Peppe Barra, sublime cantore del Tempo in tutte le sue accezioni. È invece prodotto dal Parco e dall’Associazione O Thiasos TeatroNatura “Gaia Flegrea”, spettacolo di narrazione, canto, percussioni, musica elettronica live liberamente ispirato alle fonti classiche, scritto da Sista Bramini, autrice teatrale che ha esplorato il mito in ogni sua forma, con musica di Giovanna Natalini. La performance andrà in scena alle Terme di Baia il 12 settembre 2020. L’Anfiteatro Flavio ospiterà il 3 agosto 2020 Totò Crooner, spettacolo a cura dell’associazione Luna Nova di e con Carmine Borrino, dedicato al principe della risata, ultima maschera della commedia dell’arte.
La danza sarà la protagonista il 5 agosto alla necropoli di Cappella a Monte di Procida e il 7 agosto al parco archeologico di Cuma con le performance “Memento” (coreografia di Antonio Colandrea) e “Cielo… nea gynaika” (coreografie di Emma Cianchi, Antonio Colandrea, Elena D’Aguanno, Macia del Prete, Nicolas Grimaldi, Claudio Malangone) a cura dell’associazione Art Garage. Due serate al Castello di Baia, a cura dell’associazione SFERA, saranno dedicate alla filosofia: il 4 agosto 2020 con Piccolo Teatro Filosofico, incontro dedicato alla memoria di Aldo Masullo, filosofo e intellettuale napoletano recentemente scomparso, che vede l’intervento del poeta Pasquale Panella e del filosofo Lucio Saviani; e l’11 agosto 2020 con la presentazione del nuovo libro di Massimo Cacciari, Il lavoro dello Spirito, edito da Adelphi. Con l’autore dialogherà il filosofo Nicola Magliulo. A fine agosto, il 25, 26 e 27, al tempio di Apollo sul Lago d’Averno l’associazione I.C.R.A project presenta il progetto interattivo e itinerante in tre atti Teatro Spiritico: “Avernus” con Lina Salvatore, Michele Monetta, Antonello Paliotti, la partecipazione del filosofo Gianni Garrera e i mimi dell’accademia Mediterranea di MimoDramma.
Il primo week end di settembre all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli andranno in scena: sabato 5 “Ipazia. Atlete Invenzione”, spettacolo a cura dell’associazione Art Garage (coreografie di Laura Matano), e domenica 6 “Il canto sublime. Viaggio intorno Farinelli en travesti”, spettacolo di musica a cura dell’Ensemble Barocco Accademia Reale diretta da Giovanni Borrelli. Il 18, 19 e 20 settembre 2020 le Terme di Baia ospiteranno la rassegna “La verità in Maschera” a cura dell’associazione Teatro Il pozzo e il Pendolo: la prima serata andrà in scena “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello (con Paolo Cresta), la seconda “Il gioco segreto” di Elsa Morante (con Rosaria De Cicco) e la terza “L’amore ha più stanze di un Bordello” di Gabriel García Márquez (con Rosalba Di Girolamo, Giacinto Piracci e Giulio Martino). Concludono “Parco in Maschera” al foro del parco archeologico di Cuma il 25, 26 e 27 settembre 2020 tre spettacoli del Festival energie alter-native: “InCoscienza” (regia di Sandro Dieli, scritto e interpretato da Valerio Strati), “Solo, due, trio senza un piano di riferimento” (Angelo Adamo in concerto) e “Hipgnosis” (Alessandro Girotto in concerto).
“Parco in Maschera” è però anche un progetto allargato ai nuovi partner che stanno disegnando con noi nuovi modelli di gestione e valorizzazione di due luoghi simbolo del territorio flegreo. La Piscina Mirabilis di Bacoli si aprirà al pubblico per consentire “Una Mirabile Esperienza” (7-8-9 agosto 2020), una “Notte da Grand Tour” (12-13-26 agosto 2020) e una “Stramirabilis in Famiglia” (12-13-19-20-26-27 settembre 2020), a cura dell’ATS StraMirabilis (associazione Misenum, cooperativa sociale “Tre Foglie”, coop 4Art Consorzio di Cooperative sociali). Il cd. Tempio di Serapide/Macellum di Pozzuoli si accenderà per un “Overtures di luci e suoni” al Macellum nelle serate del 7 e 8 agosto 2020 e del 25 e 26 settembre 2020, a cura dell’ATI Macellum (Terra dei Miti, ApoRema, Graficamente, Amartea).
Il parco archeologico dei Campi Flegrei e l’associazione “Jazz and Conversation” organizzano l’edizione 2020 del Pozzuoli Jazz Festival dei Campi Flegrei. Dopo 12 anni l’arena dell’Anfiteatro Flavio torna a ospitare i concerti: tre serate con alcuni tra i maggiori musicisti nazionali ed internazionali
Pozzuoli Jazz Festival 2020, Festival dei Campi Flegrei. Rieccoci, dopo questi mesi di “chiusura”, drammatici e tanto difficii ma., anche “significativi”, si propone la ripresa delle attività culturali e di spettacolo dal vivo, con una serie di prescrizioni necessarie a garanzia di tutti, spettatori e addetti ai lavori. “Chiusi ma non spenti”… ecco , proprio come indicava il parco archeologico dei Campi Flegrei per sue attività in tempi di quarantena. Il parco archeologico dei Campi Flegrei e l’associazione “Jazz and Conversation” organizzano l’edizione 2020 del Pozzuoli Jazz Festival dei Campi Flegrei. “È grazie alla straordinaria azione del Parco archeologico dei Campi Flegrei, testimonianza stabile e acquisita dello spirito della nuova gestione dei beni culturali, che abbiamo avuto la possibilità di organizzare questa edizione della manifestazione PJF dei Campi Flegrei. Essa, grazie a questa felicissima collaborazione, si svolgerà nello straordinario scenario dell’Anfiteatro maggiore di Pozzuoli, che si riprende, così, il ruolo centrale nel panorama dei beni culturali del territorio flegreo”.
“Mi piace pensare che la musica jazz sia la colonna sonora ideale del territorio flegreo”, dichiara il direttore del Parco, Fabio Pagano. “Una musica istintiva e raffinata al tempo stesso, armonica e dissonante, primitiva e contemporanea. Per questo, e per molto altro, il Parco, anche in questa stagione, ha fortemente voluto e sostenuto il Pozzuoli Jazz Festival. Ulteriore motivo di gioia e soddisfazione e che dopo tanti anni si potrà tornare a godere di uno spettacolo all’interno dell’area dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli. Il Pozzuoli Jazz Festival segnerà l’avvio della stagione di eventi del Parco che si preannuncia particolarmente nutrita e che verrà presentata la prossima settimana”. E il presidente dell’associazione “Jazz and Conversation” Antimo Civero: “Riprendere le attività di spettacolo dal vivo non è stata una cosa semplice, ma è diventata possibile grazie alla tenacia della nostra associazione (memorabile, in piena quarantena, la celebrazione dell’International Jazz Day – 30 aprile – con migliaia di visualizzazioni per 9 ore di musica sui social) e all’azione trainante del Parco Archeologico che ha iniziato le sue attività il 2 giugno e le proseguirà, alla ricerca della “normalità” nei mesi a seguire con questa e con altre interessantissime manifestazioni, prodotte dal genio locale e sostenute proprio da questo Ente”.
Dopo 12 anni l’arena dell’Anfiteatro Flavio torna ad essere luogo di spettacolo contemporaneo per ospitare, il 20, 24 e 25 luglio 2020, alle 20.30, alcuni tra i maggiori musicisti nazionali ed internazionali. Questa del Pozzuoli Jazz Festival dei Campi Flegrei è la XI edizione. Ospiti delle tre serate alcuni tra i maggiori musicisti nazionali ed internazionali. Si accede con biglietto di ingresso al sito di 4 euro o con la card “MYFLEG”, sempre con prenotazione obbligatoria a questo link https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=products&snappTemplate=template3&catalogid=DC6FC537-FA3E-785A-5692-01734D8084B8&lang=it. La biglietteria si trova all’ingresso dell’Anfiteatro: evitare assembramenti e tenere la distanza di almeno un metro. Sarà tenuto l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni. All’ingresso sarà rilevata la temperatura corporea, come prescritto dalle attuali direttive del settore, sarà impedito l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C. I posti a sedere sono distanziati tra loro di un metro, sia frontalmente che lateralmente. Tutti gli spettatori devono entrare nella sede del concerto indossando la mascherina (per i bambini valgono le norme generali) fino al raggiungimento del posto a sedere.
Il 20 luglio 2020 andrà in scena il progetto “Duets” che celebra le canzoni tratte dal songbook americano ed italiano, esaltando la maestria musicale di due meravigliosi musicisti: Massimo Moriconi, una vera e propria icona della musica italiana, e l’affermata voce partenopea, nuova stella del canto italiano e non solo, Emila Zamuner.
Il 24 luglio 2020 calcheranno il palco Giovanni Guidi (pianoforte) e Flo (voce). Un progetto pensato durante l’edizione estiva 2019 del Festival e che avrebbe dovuto avere il suo battesimo a dicembre 2019, durante l’edizione invernale del Festival. Cantautrice e attrice di teatro, Flo è una delle personalità più interessanti e versatili della “World music d’autore”. Giovanni Guidi un musicista internazionale dal talento cristallino, un vero “poeta” della musica, della bellezza e grande amico dei Campi Flegrei.
Il 25 luglio 2020 sarà il turno di nuovo e interessante progetto composto da due tra i più straordinari musicisti italiani e non solo: Luca Aquino – Giovanni Guidi DUO. I due artisti guideranno gli spettatoti tra le loro “canzoni” per cercare quello che non è ancora stato scoperto. “E così che vi porteremo nel nostro viaggio, dove le parole anche se esistono già, le potrete scegliere voi, ed ogni melodia sarà un pezzo di un racconto che riguarda tutti. La storia delle nostre vite.
Al via il Festival dei Campi Flegrei: un mese di jazz con il Pozzuoli Jazz Festival che unisce musica, archeologia e cultura flegrea
Un mese di Jazz con il Pozzuoli Jazz Festival, il Festival Dei Campi Flegrei che unisce la musica, all’archeologia e alla cultura flegrea, ormai alla decima edizione. Dal 20 giugno al 27 luglio 2019, appuntamenti quasi ogni giorno con le eccellenze musicali del jazz nei suggestivi siti del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ma anche in tutto il territorio, attraverso il circuito “Club” che mette in scena giovani talenti. Enrico Pieranunzi, gigante del jazz mondiale in compagnia del suo trio e della voce “flegrea” di Valentina Ranalli al Castello Di Baia (5 luglio), il quartetto jazz Uneven Quartet di Stefania Tallini alle Terme Di Baia (10 luglio), il trombonista Filippo Vignati e il suo quartetto all’ Anfiteatro Flavio (22 luglio) e il pianista Giovanni Guidi all’Acropoli Di Cuma/ Antro Della Sibilla (23 luglio) amplificheranno con le loro note la suggestione dei siti archeologici flegrei. Il Festival di quest’anno, organizzato dall’A.P.S. Jazz and Conversation, conferma la straordinaria collaborazione già avviata lo scorso anno, con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, partner della manifestazione, che oltre a mettere a disposizione i siti archeologici per ospitare i concerti ne supporta anche le attività, a testimonianza di uno spirito innovativo di gestione dei beni culturali, di grande apertura e vicina ai cittadini. Scenari d’eccezione per i numerosi eventi musicali, saranno anche il panorama mozzafiato di Torrefumo a Monte di Procida, il verde della natura del Parco dei Fondi di Baia, del Lago Lucrino e del Lago d’Averno, oltre ad alcune incantevoli strutture private: Villa Edelweiss sul lago Fusaro, il Calamoresca affacciata sul golfo di Miseno, il Tempio di Nettuno o più propriamente le Terme adrianee a Pozzuoli, Villa Matarese a Monte di Procida, Maison Toledo, le vigne di Cantine Averno, del Gruccione e di Quarto (IV Miglio). La rassegna sostiene, inoltre, l’attività della Fondazione CASAMORE, fondazione solidale senza scopo di lucro, che si occupa di bambini e giovani adulti affetti da malattie genetiche e del neuro sviluppo. Nel corso degli appuntamenti la Fondazione sarà presente con un suo punto informativo e raccolta fondi. Il Festival, è organizzato dall’Associazione Jazz & Conversation, impegnata da anni a testimoniare il proprio ruolo nella cultura dei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio, la suggestione dei suoi paesaggi, la sua storia e le sue contraddizioni. Già dallo scorso anno, la rassegna è in particolare sostenuta dallo sponsor Faber Italia srl, azienda campana che produce macchine da caffè leader del settore per meccanica e design, attenta ai fermenti culturali e agli eventi che li caratterizzano. Oltre che della collaborazione del Parco archeologico dei Campi Flegrei, gode del patrocinio morale del Comune di Pozzuoli, del Comune di Monte di Procida e del Comune Città di Assisi, Pozzuoli, del contributo dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli e ha tra i suoi partner l’Associazione Nazionale I – Jazz.
Ha aperto il festival Gegè Munari con il suo New quartet il 20 giugno 2019 all’Akademia Cucina & more sul Lago Lucrino. Atmosfere “hot” per una vera leggenda del jazz italiano, che si presenta con un quartetto composto dal promettente sax soprano di Vittorio Cuculo, con Leonardo Borghi al pianoforte ed Enrico Mianulli al contrabbasso. Il 21 e 23 giugno il Festival inizia il suo viaggio nella terra del mito, in collaborazione con l’Ente Comune di Monte di Procida e l’Associazione Factotum, con due appuntamenti: a Villa Matarese per la Festa della Musica con Flo in concerto, cantautrice e attrice di teatro, una delle personalità più interessanti e versatili della “World music d’autore” e ad Acquamorta località Torrefumo, scenario mozzafiato, con la band Guappecartò, nata a Perugia come gruppo di artisti di strada e contraddistinta da un forte senso di libertà stilistica e una profonda poetica musicale. Ecco gli appuntamenti nei siti del parco archeologico dei Campi Flegrei.
Il 5 Luglio 2019 al Castello d Baia il grande Enrico Pieranunzi con il suo trio e la bellissima voce “flegrea” di Valentina Ranalli in “Valentina sings Pieranunzi”. Ad accompagnarli i musicisti Giuseppe Romagnoli al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria. Pieranunzi è l’unico musicista italiano di sempre ed uno dei pochissimi europei ad aver suonato e registrato più volte nello storico “Village Vanguard” di New York con Marc Johnson and Paul Motian (Camjazz, 2010). Proprio per il “Live at The Village Vanguard” con Marc Johnson e Paul Motian (Camjazz, 2010) gli è stato assegnato nel 2014 l‘Echo Jazz Award – equivalente tedesco dello statunitense Grammy – come Best International Piano Player. La prestigiosa rivista americana “Down Beat” ha incluso il suo CD “Live in Paris”, in trio con Hein Van de Geyn e André Ceccarelli (Challenge), tra i migliori CD del decennio 2000/2010. Ha composto diverse centinaia di brani, alcuni dei quali sono ormai veri e propri standard suonati e incisi da musicisti di tutto il mondo (“Night bird”, “Don’t forget the poet”, “Fellini’s waltz”) e inseriti nell’American Standard Book.
Il 10 luglio 2019 le Antiche Terme di Baia saranno scenario d’eccezione del quartetto stellare Uneven Quartet di Stefania Tallini con Greg Hutchinson alla batteria, Gabriele Mirabassi al clarinetto e Matteo Bortone al contrabbasso. Stefania Tallini è una delle più apprezzate pianiste, compositrici e arrangiatrici jazz italiane, il cui linguaggio originale ne fa una delle figure più interessanti e affermate nel panorama musicale internazionale di oggi. Il quartetto Uneven ospita due famosi musicisti internazionali: il batterista Greg Hutchinson, considerato tra i più grandi batteristi del mondo e lo straordinario clarinettista Gabriele Mirabassi, con il quale Stefania Tallini ha già registrato due album, uno dei quali è il tanto acclamato Maresìa (Alfa Music, 2008). Un nuovo progetto, questo, basato sulle originalissime musiche della pianista, con molti inediti nati per questo quartetto – Uneven – che andrà presto in sala d’incisione, per un nuovo album.
Il 22 luglio 2019 all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, luogo simbolo di Puteoli Città biblica, sarà di scena il quartetto del trombonista Filippo Vignato. Al suo fianco Giovanni Guidi al pianoforte, Luca Fattorini al contrabbasso e Emanuele Maniscalco alla batteria. Vignato, trombonista, compositore e arrangiatore nato a Thiene (VI) nel 1987 inizia lo studio del trombone a soli 10 anni. Svolge una intensa attività concertistica in Italia e tutta Europa come “sideman” e come leader di propri progetti artistici. Oggi è considerato come uno dei più interessanti musicisti italiani della sua generazione. Vignato sarà, anche, protagonista il giorno 21 luglio di un Workshop, aperto a musicisti e non, a Palazzo Migliaresi al Rione Terra.
Il 23 luglio 2019 conversazione speciale con la Sibilla con il pianista Giovanni Guidi all’Acropoli di Cuma davanti all’Antro della Sibilla. Giovanni Guidi , meraviglioso e affermato musicista, ha vinto vari premi tra cui il referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz, come miglior nuovo talento 2007. Si presenta, in un piano solo, con il suo nuovo lavoro, dedicato al grande Léo Ferré e intitolato Avec Le Temps – uno dei brani più toccanti del repertorio del grande cantautore francese – che sarà sicuramente affascinato e particolarmente ispirato dal luogo simbolo dei Campi Flegrei quello dell’Antro Virgiliano, della Sibilla cumana. Giovanni Guidi, quindi, con la sua musica che “mira dritto al cuore e che fa centro”. Tanti altri ancora, gli appuntamenti nei PJF club del territorio flegreo. Per il programma completo e i dettagli degli eventi: http://www.pozzuolijazzfestival.it
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