Ustica (Pa). Il film “Il patrimonio sommerso. Un museo sul fondo del mare” di Eugenio Farioli Vecchioli, Marta Saviane, ha vinto il premio Ustica Archeofilm, a conclusione della seconda edizione della kermesse cinematografica  

Valeria Li Vigni, presidente della fondazione Sebastiano Tusa, consegna il premio “Ustica archeofilm” a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, per conto dei registi vincitori (foto AV)

La seconda edizione di Ustica Archeofilm, nell’ambito della terza Rassegna del Mare “Sebastiano Tusa”, organizzata dalla Fondazione Sebastiano Tusa con Archeologia Viva/Firenze Archeofilm,si è conclusa con l’assegnazione del premio “Ustica Archeofilm 2025” al film più votato dal pubblico, che è andato al film “Il patrimonio sommerso. Un museo sul fondo del mare” di Eugenio Farioli Vecchioli, Marta Saviane (Italia, 60’). Un viaggio alla scoperta dello straordinario patrimonio sommerso dei nostri mari. Dalle meraviglie della città sommersa di Baia alla storia della nave romana di Albenga. Dal satiro danzante di Mazara del Vallo ai rostri navali della battaglia delle Egadi, nell’isola di Levanzo. Le pagine più importanti dell’archeologia subacquea italiana: dal lavoro pionieristico di Nino Lamboglia a quello dell’archeologo Sebastiano Tusa.

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