Ercolano. Al parco archeologico dopo #domenicalmuseo e l’apertura per la Befana, dal 7 gennaio si può visitare la Casa della Gemma, gioiello dell’antica Hercolaneum. E poi tornano i Close-up cantieri

Riapre al pubblico la Casa della Gemma, gioiello del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

A Ercolano l’Epifania non porta via la festa della cultura: dal 7 gennaio ripartono le attività speciali del Parco. Si inizia con la Casa della Gemma e i Close-up cantieri. L’aria di festa prosegue al parco archeologico di Ercolano con l’apertura a ingresso gratuito dell’anno con #domenicalmuseo, il 5 gennaio 2025, appuntamento mensile con le aperture gratuite dei luoghi della cultura statali e l’apertura nel giorno della Befana, 6 gennaio 2025, si potrà visitare il sito archeologico con il regolare costo di ingresso e nei consueti orari invernali (8.30-17, ultimo ingresso ore 15.30). E l’anno nuovo, a partire dal 7 gennaio 2025, porta ai visitatori l’inizio del vero e proprio anno di novità con l’apertura ciclica della Casa della Gemma con orario 9.30-13, gioiello del parco archeologico di Ercolano, famosa per i preziosi mosaici pavimentali. “L’obiettivo del nostro lavoro”, interviene il direttore Francesco Sirano, “è valorizzare il sito per offrire a un pubblico sempre più ampio, curioso e consapevole dei valori culturali la visita al sito UNESCO. Iniziamo un anno all’insegna di tante novità che ci permetteranno di arricchire ancora di più il paniere dell’offerta culturale del Parco. Le aperture cicliche, come quella della Gemma, aiutano a ridurre il degrado antropico sulla città antica insieme alla regolare manutenzione estesa alla scala dell’intera città antica. Ora è il momento per rivivere il fasto della Casa della Gemma e tra qualche giorno, a partire dal 16 gennaio 2025, ci sarà il piacere di potere accedere al dietro le quinte dei lavori di restauro, iniziativa che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco. Ai nostri visitatori l’invito a seguire le pagine social del Parco per essere sempre aggiornati su ogni novità”.

La Casa della Gemma al parco archeologico di Ercolano è aperta al pubblico dal 7 gennaio 2025 (foto paerco)

La Casa della Gemma prende il nome da una gemma con ritratto femminile dell’età di Claudio, che si riteneva ritrovata in questa domus mentre invece parrebbe appartenere alla sottostante Casa di Granianus. La dimora era parte integrante della Casa del Rilievo di Telefo, probabilmente di proprietà della famiglia di Marco Nonio Balbo, che presentava un impianto irregolare, frutto dei continui ampliamenti per conquistare l’affaccio sul mare e la veduta del Golfo. In età augustea la dimora si sviluppava in tre livelli su ben 1.800 metri quadrati, rappresentando la seconda abitazione più grande di Ercolano, ed era collegata alle Terme Suburbane. Nell’ultimo periodo di vita della città, il gigantesco complesso residenziale venne diviso, nell’ambito di una generale ristrutturazione, in tre distinte abitazioni, creando la Casa della Gemma, che si trova al livello della strada, e un’altra casa più modesta al piano sottoposto, reso indipendente grazie a un ingresso autonomo presso Porta Marina. 

Il triclinio della Casa della Gemma a Ercolano vanta uno dei più bei mosaici geometrici in bianco nero dell’intera Ercolano (foto paerco)

La Casa della Gemma conserva, nel suo quartiere signorile, caratteri di grande freschezza degli intonaci e nei pavimenti. Certamente, essa fu abitata, negli ultimi giorni, da una famiglia di riguardo, che ebbe tra i propri ospiti un medico all’epoca famoso alla corte imperiale di Tito, di nome Apollinare, il cui ricordo è consacrato da un’iscrizione irriverente nella latrina, posta nel quartiere rustico insieme alla cucina. Come le altre dimore affacciate sul mare, anch’essa si sviluppa verso sud con una serie di ambienti, tra cui il triclinio, allineati sul loggiato, ora appena intuibile. Nel triclinio vanta uno dei più bei mosaici geometrici in bianco nero dell’intera Ercolano. 

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