Agrigento-Licata-Lampedusa. Ad Agrigento e Licata terza e ultima giornata di ALL festival “Paesaggi, visioni e popoli in cammino”. A Lampedusa secondo talk e proiezioni. Ecco il programma nelle tre sedi
Ad Agrigento e Licata terza e ultima giornata (con annuncio del film vincitore del premio del pubblico), mentre a Lampedusa c’è la seconda giornata di ALL festival “Paesaggi, visioni e popoli in cammino”, organizzato da RAM film festival di Rovereto e promosso dal parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e dalla soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento per Agrigento capitale italiana della Cultura 2025. L’ALL festival nasce come un viaggio attra verso cinema documentario, patrimonio culturale e dialogo, abbracciando i temi delle migrazioni, dei paesaggi e delle visioni che definiscono i popoli in cammino, di ieri e di oggi.

Andrea Artusi a ALL festival con Supermigranti (foto fmcr)
AGRIGENTO, museo Archeologico regionale “Pietro Griffo”. Al mattino, ATTIVITÀ PER LE SCUOLE: “Supermigranti”, con Andrea Artusi, come il fumetto racconta e reinterpreta il fenomeno delle migrazioni. Da Superman ad Actarus, protagonista di Atlas UFO Robot, il fumetto e il cinema d’animazione è disseminato di migranti, esuli e apolidi il cui ruolo è spesso salvifico. In un excursus ricco di sorprese, l’incontro con Andrea Artusi dimostra come la tematica della migrazione sia un topos ricorrente nella narrazione della nona arte che provoca nei lettori reazioni spesso opposte alla narrativa di questo fenomeno proposta in ambito sociale e nei mass media.

Frame del film “La grande sete” di Piero Badaloni
Alle 17.30, apre il film “Wodaabe. Herdsmen at Sunset Wodaabe / pastori al tramonto” di Yuri Palma (Germania-Italia, 2023, 35’). Un viaggio alla scoperta dell’ultima popolazione transumante al mondo, i Wodaabe del Chad, e delle loro tradizioni. Le parole dei membri della tribù ci accompagnano nella vita quotidiana dei Wodaabe: gli spostamenti giornalieri, le difficoltà di integrazione con il mondo globalizzato che si sta insediando nella nazione, la ricerca quotidiana del bene più importante, l’acqua. Uno stile di vita a lungo dimenticato dalla società occidentale. Segue il film “La grande sete” di Piero Badaloni (Italia, 2022, 45’). Negli ultimi cento anni il consumo di ac qua è aumentato vertiginosamente, ma per gran parte della popolazione dei paesi più poveri l’accesso all’acqua potabile resta un miraggio: il rischio che nascano guerre fra Stati è grande. Il film, in collaborazione con l’organizzazione di volontariato “Ho avuto sete”, analizza questo problema globale evidenziando il consumo, il ruolo dell’Italia e degli altri stati, il problema del degrado e dell’inquinamento idrico e il divario crescente tra Nord e Sud del mondo. Chiude il film “The returned / I ritornati” di Pieter De Vos (Belgio, 2021, 36’). Nel 1993, migliaia di rifugiati guatemal techi tornarono dal Messico. Erano fuggiti dal conflitto armato e dal genocidio contro la popolazione indigena Maya. Oggi, “I Ritornati” stanno difendendo le loro terre agricole e il loro territorio nella giungla di Alta Verapaz contro la costruzione di una diga idroelettrica. Fanno leva sulle loro esperienze passate per mobilitare le nuove generazioni. Il film è in collaborazione con la comunità Copal AA La Esperanza.

Frame del cortometraggio animato “Thalassa” di Gianfrancesco Iacono
Alle 20.30, il cortometraggio “Thalassa” In anteprima assoluta: il regista e animatore siciliano Gianfrancesco Iacono presenta il suo nuovo corto animato “Thalassa”, con le musiche originali del compositore Alessandro Arrigo, realizzato ad hoc per ALL festival e prodotto dalla soprintendenza ai Beni Archeologici di Agrigento e dal parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi di Agrigento. Odisseo, viaggiatore incantato ed eterno, naufraga su di una terra ignota. Ad accoglierlo è Nausicaa, candida adolescente ispirata da Atena. Così, l’immortale poema di Omero e la forza universale del mito, incarnata nell’immagine del mare siculo e lampedusano, divengono cassa di risonanza delle sfide di oggi: i movimenti dei popoli, le pene e le speranze del singolo individuo immerso nel flusso inarrestabile della Storia.
Segue “Di acqua & di terra”, conferenza-spettacolo di Stefano Allievi. Tra nomadismo e mobilità umane contemporanee, tra Neanderthal e Unione Europea, tra l’epopea dell’emigrazione italiana e la nuova immigrazione, tra Ellis Island e l’Africa, tra squilibri demografici e climate change, tra merci e persone, tra cultura e biologia, tra suggestioni letterarie e immagini d’ambiente, tra vie d’acqua e percorsi terrestri: un affascinante viaggio nel mondo delle migrazioni e del movimento di popolazioni, capace di collegarne le cause con gli effetti, i paesi d’origine con quelli di destinazione, il passato con il presente – con equilibrio e delicatezza, al di là delle contrapposizioni ideologiche contingenti. Stefano Allievi è professore ordinario di Socio logia all’Università di Padova, specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni e in studi sul mutamento culturale e politico.

Stefano Allievi ad ALL festival con “Sguardi sulle migrazioni” (foto fmcr)
LICATA, al teatro Re Grillo. Al mattino, ATTIVITÀ PER LE SCUOLE: “Sguardi sulle migrazioni” con Stefano Allievi, professore di sociologia all’università di Padova, scrittore e divulgatore, è specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni e in studi sul mutamento culturale e politico. Incontrerà le ragazze e i ragazzi delle scuole per parlare delle migrazioni di ieri e di oggi, esplorando le cause e gli effetti delle popolazioni in movimento al di là delle contrapposizioni ideologiche con tingenti. A seguire, proiezione del film “A nord di Lampedusa” di Alessandro Rocca e Da vide Demichelis.
Alle 17.30, al teatro Re Grillo, sezione di proiezioni uguale a quella in contemporanea ad Agrigento (vedi): i film “Wodaabe, pastori al tramonto”, “La grande sete”; e “I ritornati”.

Frame del film “Approdi” di Lorenzo Scaraggi
Alle 20.30, al teatro Re Grillo, apre il film “Un seme in città” di Francesco Bocchieri (Italia, 2024, 55’). Il racconto dell’esperienza di urbanistica partecipata dall’associazione “Insieme in città” intrapresa per arginare lo spopola mento del centro storico di Ragusa superiore. Un percorso di consapevolezza, che passa dall’analisi di diversi aspetti tecnici, sociali e artistici, per arrivare alla creazione di una mappa di comunità. Un’esperienza civica confluita ora nell’istituzione dell’Ecomuseo Carat. Segue il film “Future Tense / Tempo futuro. Conversazioni al Museo di Manchester” di Ero Sevan (Regno Unito, 2023, 22’). Il film racconta di come la violenza colonialista sia alla base di molte collezioni museali. Il dibattito sulla restituzione degli oggetti saccheggiati e decontestualizzati viene inquadrato attraverso l’esperienza del conservatore Njabulo Chipangura e di Erinma Bell, pacifista e rappresentante per la comunità nigeriana nella contea metropolitana della Grande Manchester. Quindi il film “Approdi” di Lorenzo Scaraggi (Italia, 2024, 45’). Approdi è un viaggio geopoetico tra tempi e luoghi. Ispirato da “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejević, lo scrittore Nicolò Carnimeo intraprende un viaggio lungo le coste pugliesi con la sua barca a vela insieme a scrittori, giornalisti e intellettuali, narrando di popoli, navigatori e migranti, da Platone a oggi, raccontando gli approdi che non ci sono più e descrivendo la vita di musicisti nomadi, il rapporto col mare e l’importanza del porto e dei fari per i naviganti. Chiude la serata il film “Gown / Abito” di Hyunji Park (Regno Unito, 2023, 8’). Kirushthiga, membro della comunità Tamil, fuggita alla guerra civile in Sri Lanka, de scrive con passione il significato degli abi ti tradizionali tamil, intesi come un potente mezzo per mantenere il suo legame cultura le e la sua identità anche vivendo a Londra.
LAMPEDUSA, aula magna dell’istituto d’istruzione superiore “E. Majorana”. Alle 17.30, il talk “Identità in movimento”: incontro con l’antropologo e scrittore Marco Aime, che ha insegnato Antropologia culturale all’università di Genova. In un’epoca caratterizzata dal risorgere di identitarismi forti, che richiamano pericolosamente sinistri echi del passato, che tendono a legare “sangue e suolo”, è importante riflettere sul concetto di identità come costruzione e non come dato ascritto. Uno sguardo sulla storia dell’umanità serve a comprendere come ogni cultura sia in realtà multiculturale, perché frutto di scambi millenari e come il movimento sia la chiave principale di tutte le vicende umane, oggi come ieri. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito http://www.ramfilmfestival.it Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Afri ca occidentale da cui sono nati diversi libri. Sul piano teorico ha affrontato tematiche inerenti alle costruzioni identitarie e al razzismo contemporaneo.
Alle 20.30, sezione di proiezioni uguale a quella in contemporanea ad Agrigento (vedi): i film “Wodaabe, pastori al tramonto”, “La grande sete”; e “I ritornati”.
Commenti recenti