Firenze. Al cinema Giunti-Odeon l’incontro “Firenze… Etruschi nel cimitero degli Inglesi” con l’etruscologo Luigi Donati che riapre l’ipotesi del soprintendente Nicosia: quella collinetta era il tumulo di un principe etrusco. Con una novità: parte di quella necropoli si estenderebbe nel parco dell’attuale hotel Four Seasons

Il Cimitero degli Inglesi di Firenze era il tumulo di un principe etrusco? La collinetta dove nel capoluogo della Toscana sorge quello che ancora oggi i fiorentini chiamano Cimitero degli Inglesi – spartitraffico naturale lungo i viali di circonvallazione – potrebbe avere una storia molto più lunga di quanto si è pensato finora: addirittura un’origine etrusca come grandioso tumulo sepolcrale di un principe. L’ipotesi era già stata avanzata molti anni fa, dall’allora soprintendente Francesco Nicosia che transitando in auto da piazzale Donatello dichiarò a bruciapelo: “Quella non è una collinetta normale… nasconde un bel tumulo etrusco!”. Da allora, anche Luigi Donati, già docente di Etruscologia all’università di Firenze, nonché lucumone dell’Accademia Etrusca di Cortona, passando di lì ha sempre guardato a quell’altura con altri occhi. L’ipotesi torna attuale con un lungo articolo dell’etruscologo Luigi Donati sull’ultimo numero di Archeologia Viva (Giunti Editore) e riapre “il caso” con un elemento in più: parte di quella necropoli si estenderebbe nel parco dell’attuale hotel Four Seasons. Il racconto in anteprima di uno dei più avvincenti cold case dell’archeologia etrusca a Firenze sarà al centro dell’incontro “Firenze… Etruschi nel cimitero degli Inglesi”, aperto alla cittadinanza, al Cinema Giunti-Odeon martedì 23 luglio 2024, alle 18.30. Intervengono Luigi Donati, etruscologo e “lucumone” dell’Accademia etrusca di Cortona; Alessandra Parrini, archeologa dell’università di Firenze; Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e tourismA. Ingresso libero.

Il cinema Giunti-Odeon dove si tiene l’incontro promosso da Archeologia Viva (foto AV)
Dopo il 1865 con l’abbattimento delle mura fiorentine, “di Qua d’Arno” (riva destra del fiume con il centro cittadino) furono lasciate in piedi solo le torri e le porte più monumentali. Fra quelle scomparse c’era anche Porta a Pinti, sotto la quale passava una strada, Borgo Pinti, che tuttora sbocca sui viali proprio a ridosso della collinetta del Cimitero degli Inglesi. Questa strada è parte di un tracciato di origine etrusca che, partendo all’incirca dalla riva destra dell’Arno nelle vicinanze del futuro Ponte Vecchio, dove si trovava una necropoli villanoviana (VIII sec. a.C.), dopo aver attraversato la bassa zona pianeggiante su cui alla fine del I sec. a.C. sorgerà la colonia romana di Florentia e si svilupperà la città medievale, cominciava a salire sempre più ripida in direzione nord verso l’etrusca Fiesole, arroccata sul suo panoramico colle. Non a caso in Borgo Pinti, nel 1978, vennero trovati un rocchetto d’impasto e una fibula a sanguisuga in bronzo, riferibili a una tomba distrutta risalente all’VIII/VII sec. a.C. Alla fine della strada, sull’altro lato si affaccia il vasto Giardino dei Conti della Gherardesca (oggi parte del lussuoso ed esclusivo “Four Seasons Hotel”) allestito nel 1820 con boschetti, prati e “due deliziose collinette”, come lo descriveva l’architetto Federico Fantozzi nel 1844. Il problema è se le collinette furono create in quella circostanza, o piuttosto furono rimodellate sfruttando precedenti rilievi.

Il Cimitero degli Inglesi a Firenze: potrebbe essere il tumulo di un principe etrusco (foto AV)
Purtroppo le tante vicende che hanno interessato la collinetta del Cimitero degli Inglesi ne hanno cambiato le dimensioni e l’aspetto generale. “Sicuramente – spiega Luigi Donati – una grossa pietra di forma oblunga completamente diversa dalle altre è appartenuta a una struttura più antica forse proprio al dromos (corridoio) di un tumulo etrusco”. Non mancano indizi per ipotizzare un antico nucleo sepolcrale nei dintorni di Porta a Pinti: un nucleo costituito da tumuli di diverse dimensioni a distanze variabili lungo il tragitto che univa la piana alluvionale dove sorgerà Firenze alla città etrusca di Fiesole, ben visibile in alto sulla collina. Dichiara Francesca Paoletti, presidente del Cimitero degli Inglesi: “La Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, proprietaria del Cimitero detto ‘degli Inglesi’ accoglie con grande interesse la teoria illustrata nell’articolo del professor Luigi Donati relativa alle origini etrusche del sito, auspicando che questa venga approfondita. Inoltre desidero ricordare che il Cimitero accoglie le ceneri di chiunque senza distinzione alcuna e che la nostra Chiesa si impegna a continuare nel suo sostegno quotidiano di sempre di supporto di qualsiasi genere per la gestione, l’amministrazione ed il restauro di questa importante testimonianza della Firenze ottocentesca”.
Sono stato alla Conferenza e devo dire che il dott.Donati non è nuovo ad avanzare ipotesi azzardate, e quindi la Casa dell’Impluvium a Roselle e la Fortezza di Montalcino le ha trovate alla stessa maniera …… probabilmente ha ragione anche stavolta !
grazie dell’articolo, molto esauriente#