Grande Pompei. Il 2023 ci lascia il MATT – museo Archeologico Territoriale di Terzigno ampliato, il 2024 ci porta la riapertura del museo Archeologico “Libero D’Orsi” a Castellammare di Stabia

Grande Pompei. Particolare degli affreschi del salone della Villa 6 di Terzigno esposto al Matt (foto parco archeologico pompei)
Grande Pompei: da un anno all’altro, da un museo all’altro. Il 2023 ci lascia a Terzigno un museo ampliato, e il 2024 ci porta la riapertura del museo di Stabia. Il 19 dicembre 2023 al MATT – museo Archeologico Territoriale di Terzigno, è stato presentato un ulteriore ampliamento espositivo, realizzato nell’ambito del Progetto #AmpliAMOmatt, alla presenza del direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel; del presidente del parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca; del sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri; del vicesindaco con delega alla Cultura, Genny Falciano e di altri rappresentanti delle Istituzioni locali. Dopo un primo ampliamento nel 2020 con l’allestimento del Triclinio, caratterizzato dalle tre pareti affrescate e utilizzato come soggiorno per ricevere gli ospiti, oggi si aggiungono ulteriori affreschi. Nel prossimo futuro è previsto, grazie all’attuazione del secondo lotto del Progetto, l’allestimento di una sala dedicata ad oggettistica in oro e argento, rinvenuta nella Villa 2.

Ampliamento del MATT – museo Archeologico Territoriale di Terzigno: ambiente affrescato 41 dalla Villa 6 (foto parco archeologico pompei)
Questa seconda estensione dell’offerta espositiva del museo civico di Terzigno riguarda un ambiente affrescato, indicato con il numero 41 della Villa 6, rinvenuto nel corso dell’ultima campagna di scavo del 2011. Anche questo, come il Triclinio, è un intero ambiente, utilizzato però come camera da letto: due alcove sul lato sud e sul lato ovest, contrassegnate da uno schema decorativo con alti pilastri dipinti in vario colore chiaro, che scandiscono l’articolazione del cubicolo in tre parti: l’alcova ovest, l’alcova sud e l’anticamera come spiegato dal direttore del MATT, Angelo Massa nel corso del suo intervento.

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, al Matt – museo Archeologico Territoriale di Terzigno (foto parco archeologico pompei)
“Venendo qui la prima volta”, è intervenuto il direttore Zuchtriegel, “ho capito il grande valore scientifico e storico – artistico del Museo e del Territorio. Il Salone della Villa 6, pubblicato dall’archeologa Caterina Cicirelli, in realtà non è così noto nella bibliografia scientifica come meriterebbe di essere, la conferma è che ne ho parlato con molti colleghi illustri che sono rimasti sorpresi dall’ampiezza”. Zuchtriegel è convinto sull’importanza di valorizzare anche scientificamente la collezione del MATT: “Dobbiamo pensare ad iniziative che riescano a comunicare questo valore immenso, abbastanza unico, tra i maggiori esempi del Secondo Stile”.

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei; Genny Falciano, vicesindaco di Terzigno; Francesco Ranieri, sindaco di Terzigno; Angelo Massa, direttore del Matt; e Raffaele De Luca, presidente del parco nazionale del Vesuvio: al Matt – museo Archeologico Territoriale di Terzigno (foto parco archeologico pompei)
Il vicesindaco Genny Falciano si è soffermata sull’importanza dell’accordo con il protocollo d’intesa per la realizzazione del Museo, tra il Comune, il Parco Nazionale del Vesuvio e il Parco Archeologico di Pompei, ringraziando i tanti che hanno contribuito alla sua realizzazione. “Mi piace ricordare – ha dichiarato Genny Falciano – il professor Massimo Osanna che ha creduto tantissimo nel nostro progetto del MATT, non potendo mai più dimenticare quando siamo stati in Cava Ranieri con lui. Ringraziando anche il Presidente del Parco Vesuvio, lasciando sperare, come ha detto, che ci sarà sempre accanto proprio nel sostentamento culturale del nostro MATT”. E il sindaco Ranieri: “Molte volte non si avverano i grandi progetti perché non ci si crede abbastanza. Noi abbiamo creduto in questo progetto museale e abbiamo avuto la fortuna di trovare enti che ci hanno affiancato perché anche loro ci hanno creduto. Noi vogliamo essere parte integrante di Pompei, io sono orgoglioso di dire che sono un figlio di questa magnifica Terra Vesuviana e quindi Terzigno è collegata a questa storia meravigliosa, come quella di Pompei”.

Fase di riallestimento del museo Archeologico “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia (foto parco archeologico pompei)
Il museo “Libero D’Orsi” nella reggia di Quisisana si prepara alla riapertura nel 2024. Una nuova veste per il museo Archeologico di Castellammare di Stabia, che sarà proiettato alla valorizzazione dell’antico territorio stabiano, costituito da tutti i centri che si dispiegavano lungo la via Nuceria e dai comuni pedemontani che circondavano Stabiae. Un museo pensato per le comunità, soprattutto per i giovani, ma che adotta linguaggi universali e trasversali.

Fase di riallestimento del museo Archeologico “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia (foto parco archeologico pompei)

Fase di riallestimento del museo Archeologico “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia (foto parco archeologico pompei)
Il progetto di revisione e di ampliamento del museo “Libero d’Orsi” si è posto questo principale obiettivo: conoscere il presente partendo dall’indagine del passato. Il nuovo allestimento, che ha previsto l’integrazione degli apparati multimediali e didattici, l’implementazione di una nuova sezione arricchita di ulteriori 90 reperti, di cui molti recentemente restaurati, a cui si sono aggiunti 30 provenienti dal Mann, concorre alla promozione della conoscenza dell’importante patrimonio stabiano e dell’antica Stabiae di cui sarà possibile conoscerne l’identità attraverso le sue trasformazioni in un percorso che va dalle antiche origini fino alle tappe che ne hanno determinato l’aspetto contemporaneo.
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