Sedico (Bl). Nelle domeniche di luglio e agosto visite guidate al parco archeologico del Castelliere di Noal, frequentato dall’Età del Bronzo

Veduta d’insieme del parco archeologico del Castelliere di Noal a Sedico (Bl) (foto comune di sedico)
Piccola perla incastonata alle porte dell’area dolomitica, il parco archeologico del Castelliere di Noal, a Sedico (Bl), è da 3300 anni testimone dell’epoca dei grandi siti archeologici europei. Tutte le domeniche di luglio (9 – 16 – 23 – 30) e le domeniche di agosto (6 – 13 – 20 – 27) sarà possibile visitare il parco archeologico, senza prenotazione, con visite scaglionate con inizio alle 15, 15.30, 16, 16.30 e 17. Per i gruppi, invece, è necessaria la prenotazione scrivendo a giannidv42@gmail.com. Si consiglia di portare una giacca a vento per via dell’aria fresca in cima alla torre. In caso di maltempo le visite saranno annullate.

Il Castelliere di Noal a Sedico di Belluno (foto comune di sedico)
Le ricerche attestano che i primi insediamenti a Noàl risalgono all’età del Bronzo (tra XIII e XII secolo avanti Cristo), poi dal nucleo originario prese vita un vero e proprio abitato fortificato, o castelliere. Dopo una lunga fase di abbandono del sito, si assiste nel Medioevo al sorgere di un castello con funzione strategica di controllo militare, con i resti murari dell’antica torre ancora oggi visibili. Attraverso una sinergia tra associazioni locali, Comune di Sedico e Soprintendenza sono state effettuate, nel corso degli anni, numerose ricerche archeologiche e si sono progressivamente realizzate strutture e dotazioni finalizzate alla visita. Per rivivere la storia di Noàl, all’interno del Parco si snoda infatti un percorso didattico attrezzato con pannelli che illustrano la storia del luogo, le ricerche, i ritrovamenti e che presentano la stratigrafia relativa alle diverse fasi del castelliere/castello. In cima alla torre, realizzata con altezza analoga a quella antica e per proteggerne i resti, con una vista panoramica a 360° sulla valle e le cime del Parco delle Dolomiti Bellunesi, si tro invece l’aula didattica, attrezzata con teche che custodiscono copie perfette di alcuni dei più significativi reperti rinvenuti, pannelli illustrativi e pannelli panoramici per traguardare e individuare l’antica rete di insediamenti databili dalla protostoria al Medioevo e le principali cime delle montagne intorno, i paesi, il Piave ed il Cordevole.
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