Archeologia in lutto. Si è spenta a 80 anni, dopo lunga malattia, Anna Maria Bietti Sestieri, tra i massimi esperti della protostoria dell’Italia e del Mediterraneo, una delle protagoniste assolute dell’archeologia nell’ultimo cinquantennio

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L’archeologa, accademica dei Lincei, Anna Maria Bietti Sestieri si è spenta a 80 anni (foto lincei)

Anna Maria Bietti Sestieri, accademica dei Lincei, professoressa emerita dell’università del Salento, già presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, è scomparsa il 2 luglio 2023 a ottant’anni dopo lunga malattia. Oltre che a problemi teorici e metodologici, la sua attività di ricerca si era rivolta principalmente alla protostoria dell’Italia e del Mediterraneo, con numerosi lavori sull’Italia in generale, sul Lazio antico, sulla Sicilia e sulle regioni meridionali, sui rapporti fra Oriente e Occidente mediterranei. Nel 1996 la Prehistoric Society le aveva conferito l’Europa Prize per i risultati raggiunti con la sua ricerca sul complesso dell’età del ferro di Osteria dell’Osa (Roma).

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Copertina del libro “L’Italia nell’età del bronzo e del ferro” di Anna Maria Bietti Sestieri

Era nata il 7 dicembre 1942. Tra il 1964 e il 1966 laurea in Etruscologia (prof. Massimo Pallottino), e Specializzazione in archeologia pre e protostorica all’università di Roma. Tra il 1970 e il ‘72: due borse di studio Macnamara, per ricerche sulla protostoria italiana. Dal 1974, archeologo specialista di Pre- e Protostoria in servizio alla soprintendenza di Roma. Tra il 1990 e il 1997, membro eletto del Comitato di settore per i Beni archeologici, nel Consiglio nazionale per i Beni culturali. Tra 1994 e il ‘96, responsabile del comitato per l’Età del Ferro nel comitato nazionale per l’organizzazione del XIII Convegno dell’Unione Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche – UISPP, Forlì 1996. Tra il 1993 e il 1995, membro (con I. Hodder, K. Kristiansen, E. Neustupny, M. Rowlands, A. Schnapp, T. Taylor) del gruppo fondatore della European Association of Archaeologists e della redazione dell’Europaean Journal of Archaeology. Dal 2003 al 2009, presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Dal 1995 al 2003, soprintendente archeologo dell’Abruzzo. Tra il 2004 e il 2005, dirigente per il settore Musei e Parchi archeologici presso la direzione generale per i Beni archeologici del ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dal 2006 titolare della cattedra di Protostoria europea nell’università del Salento.

“La sua mancanza si sentiva già da molto tempo, sin da quando la sua malattia l’ha costretta ad allontanarsi dal palcoscenico del dibattito scientifico”, la ricorda sul suo profilo Fb Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Perdiamo con lei una delle protagoniste assolute dell’archeologia nell’ultimo cinquantennio, uno dei pochi studiosi che ha saputo fare da ponte con il mondo anglosassone con il rigore metodologico e filologico proprio della disciplina italiana. La sua apertura ai grandi temi dell’antropologia culturale l’ha resa per me un modello di straordinaria importanza anche quando le nostre posizioni divergevano”.

“Come dimostra questo video del 2010”, continua Nizzo, “aveva accettato con entusiasmo il mio invito al primo convegno di “Antropologia e archeologia a confronto” ed era stata una delle protagoniste degli incontri seguenti, sinceramente entusiasta di quel dialogo che lei stessa giovanissima aveva saputo magistralmente alimentare nella seconda fase di vita dei Dialoghi di Archeologia. La nostra disciplina è, come tutte, fatta di mode, più o meno effimere. Ma una cosa sono le mode e un’altra sono i modelli metodologici. Questi ultimi, come ha dimostrato Anna Maria Bietti Sestieri con la sua esperienza di studiosa, sono destinati a rimanere per sempre. Ora riposa con il suo compagno orgogliosamente portato nel cognome e troppo prematuramente scomparso (e in parte dimenticato), Amilcare Bietti”.

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2 risposte a “Archeologia in lutto. Si è spenta a 80 anni, dopo lunga malattia, Anna Maria Bietti Sestieri, tra i massimi esperti della protostoria dell’Italia e del Mediterraneo, una delle protagoniste assolute dell’archeologia nell’ultimo cinquantennio”

  1. italinabacciga dice :

    Mi dispiace

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