Barcellona. Al museo Archeologico di Catalogna apre la mostra “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina”, prima collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Affianca la mostra “Naufragi. Storia sommersa” sul patrimonio archeologico subacqueo del Mediterraneo

barcellona_archeologico-di-catalogna_mostra-i-bronzi-di-riace-di-luigi-spina_locandinaA Barcellona è tutto pronto. Arrivano i Bronzi di Riace. Non le statue dei due eroi venuti dal mare, ovviamente, ma i capolavori conservati al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria visti da quel genio artistico della fotografia che è Luigi Spina. Giovedì 29 giugno 2023, alle 19, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC), taglio del nastro della mostra “Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina / I Bronzi di Riace. Lo sguardo artistico di Luigi Spina”. L’esposizione temporale, terza tappa della mostra fotografica dopo il museo Archeologico di Reggio Calabria e la Galleria dell’Accademia di Firenze, riprende la particolare e accattivante visione artistica che il noto fotografo italiano Luigi Spina ha riservato ai corpi dei “Bronzi di Riace”, opere simbolo della scultura greca classica, rinvenute a riva del mare nel 1972. Il progetto è a cura di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC. Il libro-catalogo “Bronzi di Riace” che accompagna la mostra, in tre lingue, è edito da 5 Continents Editions.

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Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)

Sedici fotografie di grande formato (90 x 134 cm) verranno presentate nel museo catalano a migliaia di visitatori, proponendo un dialogo visivo fra le due sculture, nella sequenza di otto più otto immagini. “Questo progetto fotografico”, commenta Luigi Spina, “è stato un’autentica sfida alla materia bronzea. Il linguaggio fotografico è riuscito nell’impresa di creare un nuovo dialogo, fatto per immagini, con questi capolavori assoluti che, da sempre, dimostrano di poter interagire con ogni cultura e di creare quell’azione culturale e sociale necessaria ad ogni comunità”. La mostra, arricchita anche con istallazioni video, sarà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. All’inaugurazione sarà presente anche il direttore Carmelo Malacrino. “I Bronzi di Riace, con la loro straordinaria bellezza, costituiscono un’eccezionale opportunità di promozione culturale e turistica per tutta l’area dello Stretto”, dichiara Malacrino. “Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya e ringrazio il direttore Boya Busquets e tutto lo staff del MAC per questa magnifica collaborazione, che porterà queste icone della Calabria nel cuore di Barcellona”. E il direttore del MAC, Jusèp Boya Busque: “L’esposizione sui Bronzi di Riace è nata dalla collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo. È un grande piacere per il MAC ospitare questa magnifica mostra fotografica in occasione del Cinquantesimo anniversario della scoperta di queste due statue meravigliose. Con questa esperienza Reggio e Barcellona, ​​la Catalogna e la Calabria, accomunate da tanti legami storici e culturali, si rincontrano di nuovo, iniziando una bella storia di collaborazione e scambio artistico e culturale. Un’amicizia che viene dal passato e che vuole essere proiettata nel futuro”.

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Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)

Così la mostra viene presentata dal MAC. Attraverso le immagini, in grande formato, del celebre fotografo Luigi Spina si passa in dettaglio all’anatomia delle statue dei due eroi, capolavori dell’arte classica greca. La nave che li trasportava affondò nell’antichità e dopo essere stata ritrovata per caso nel 1972, un meticoloso restauro riuscì a recuperare il suo massimo splendore. Il museo Archeologico della Catalogna (MAC) presenta “I bronzi di Riace. Lo sguardo artistico di Luigi Spina”, una mostra fotografica che ruota attorno a uno dei reperti più eccezionali della storia dell’archeologia, e che risponde al desiderio del museo di stabilire relazioni e promuovere progetti di collaborazione stabili con altri musei, associazioni e istituzioni culturali sia in Catalogna che in tutto il mondo.

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I Bronzi di Riace esposti nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

La presentazione della mostra è stata possibile grazie al ponte che è stato realizzato con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (MArRC), dove sono attualmente custodite le due iconiche sculture in bronzo, il tutto nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della scoperta. La mostra temporanea raccoglie il particolare e accattivante sguardo artistico che il celebre fotografo italiano Luigi Spina ha realizzato sui cosiddetti “Bronzi di Riace”. Anche Luigi Spina è rimasto affascinato dalla bellezza e dalla storia dietro queste opere. Questo lo ha portato a intraprendere un progetto artistico unico ed emozionante per catturarne l’essenza e trasmettere la sua grandezza al mondo. Con la sua macchina fotografica, Luigi Spina è riuscito a rivelare una nuova dimensione di questi capolavori emblematici. Con il suo sguardo, porta gli spettatori un passo oltre la superficie fisica delle sculture e li immerge nell’essenza stessa della loro storia e del loro significato.

barcellona_archeologico-di-catalogna_mostra-naufragi-storia-sommersa_locandinaLa mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa”, realizzato dal MAC per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo. Questa mostra spiega le sfide e i misteri della nostra memoria sommersa. In fondo agli oceani, ai mari, ai fiumi e ai laghi del nostro paese, del nostro pianeta, si nasconde una memoria affascinante, una storia sommersa, che merita di essere conosciuta, preservata e trasmessa alle generazioni future. Una scenografia di 1.000 m2, evoca un fondale marino dove il patrimonio salvato e gli elementi audiovisivi, alcuni di grande formato, ritmano e rafforzano la vocazione immersiva del montaggio. La mostra mira a pubblicizzare anche l’importante lavoro di studio, salvaguardia e protezione di questo patrimonio che, dal 1992, è stato portato avanti dal Centre d’Arqueologia Subaquàtica de Catalunya (CASC), in occasione del trentesimo anniversario della sua creazione. La mostra mira anche ad avvicinare ed espandere la conoscenza pubblica dell’archeologia subacquea e rendere omaggio agli uomini e alle donne che l’hanno promossa e promossa, sia in Catalogna che in tutto il mondo. La mostra si distingue per una museografia innovativa con risorse audiovisive, digitali e immersive.

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  1. Avatar di italinabacciga
    italinabacciga dice :

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