Torino. Dopo il Mann apre a Palazzo Madama la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”. Focus sulla Bisanzio legata al territorio piemontese attraverso il Principato di Acaia

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)

Locandina della mostra “Bizantini” a Palazzo Madama di Torino dal 10 maggio al 28 agosto 2023
Li abbiamo lasciati meno di un mese fa a Napoli, li ritroviamo ora a Torino: sono i Bizantini. Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino presenta infatti, dal 10 maggio al 28 agosto 2023, la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, a cura di Federico Marazzi con il contributo del museo Archeologico nazionale di Napoli, di Palazzo Madama e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport e la collaborazione nell’organizzazione generale di Villaggio Globale International. L’esposizione, proposta dal 21 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 al Mann arriva a Torino, come seconda sede, per illustrare il “millennio bizantino” con il corpus espositivo principale integrato da una sezione dedicata al rapporto con l’area piemontese.

Ritratto di papa Giovanni VIII su un pannello musivo (705-707) proveniente dall’oratorio di Giovanni VII nella Città del vaticano e conservato ai Musei Vaticani (foto fondazione musei torino)

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)
Oltre 350 opere – sculture, mosaici, affreschi, vasellami, sigilli e monete, straordinari manufatti in ceramica, smalti, oggetti d’argento, preziose gemme e oreficerie, pregevoli elementi architettonici – danno conto delle strutture, dei sistemi organizzativi, dei commerci e dei rituali di una complessa realtà politica, testimoniando nel contempo le eccellenze delle manifatture bizantine, gli incroci di cultura, gli stilemi e i simboli dell’Impero d’Oriente attraverso i secoli. È la creatività artistica del mondo antico che transita verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e con gli innesti del mondo orientale, in particolare della cultura iranica e araba.

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)

Bracciale a fascia in oro e vetro, smalto cloisonné, proveniente da scavi urbani di Salonicco e conservato al museo della Cultura bizantina di Salonicco (foto fondazione musei torino)
Centinaia di prestiti provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci giungono a Torino a narrare il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale. Per una Bisanzio, legata al territorio piemontese, che vedrà nel Principato d’Acaia, fin dalle origini proiettato verso l’Oriente greco e bizantino, l’origine della dinastia dei Savoia-Acaia – formatasi dal matrimonio nel 1301 tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, principessa d’Acaia – ma anche una strettissima connessione con la dinastia dei Paleologi, ascesa nel 1261 con Michele Paleologo al trono imperiale, conservato sino al tramonto definitivo di Bisanzio nel 1453 tramite questo suo ramo occidentale, che si dimostra capace di ravvivare gli splendori della corte aleramica, rimanendo al potere fino all’ultimo discendente, Gian Giorgio, morto nel 1533.
Mi piace