Torino. Conferenza egittologica in presenza e on line con Paolo del Vesco, curatore del museo Egizio su “Schiaparelli a Tebe. Dai primi viaggi ai primi scavi archeologici”
Ernesto Schiaparelli (1856-1928) è sicuramente noto per la direzione del Museo Egizio (dal 1894), per la fondazione della M.A.I., la Missione Archeologica Italiana, e per le grandi scoperte avvenute durante le ricerche e gli scavi realizzati in Egitto dal 1903 al 1920, fra le quali spiccano certamente il rinvenimento della tomba della regina Nefertari nella Valle delle Regine e quello della tomba intatta di Kha e Merit a Deir el-Medina. Paolo Del Vesco, curatore del museo Egizio di Torino, ci guiderà alla scoperta dei primi e meno noti viaggi compiuti da Ernesto Schiaparelli in Egitto, nel nuovo appuntamento con le conferenze del ciclo “Museo e Ricerca. Scavi, Archivi, Reperti” su “Schiaparelli a Tebe. Dai primi viaggi ai primi scavi archeologici”: giovedì 16 giugno 2022, alle 18, in presenza nella sala Conferenze del museo Egizio (ingresso libero fino ad esaurimento posti) e in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo: https://museoegizio.it/…/schiaparelli-a-tebe-dai-primi…/ Introduce Alessia Fassone, curatrice del museo Egizio.

Ernesto Schiaparelli da Biella, direttore del museo Egizio di Torino
Meno noti sono i primi tre viaggi di Schiaparelli in Egitto realizzati fra il 1884 e il 1901: due quando l’egittologo era direttore della sezione egizia del museo Archeologico di Firenze e un terzo compiuto invece per conto del museo torinese. Durante questi primi viaggi Schiaparelli visitò numerosi siti lungo il corso del Nilo, studiandone i monumenti, copiando e fotografando iscrizioni e scene, acquistando antichità e realizzando piccoli scavi, ma i suoi interessi si concentrarono principalmente nello studio dei resti archeologici di Tebe, presso la moderna Luxor. Sulle orme dei primi importanti studi realizzati da Pier Roberto Del Francia e Beppe Moiso, e grazie a documenti inediti degli Archivi di Stato di Roma e Torino, fotografie storiche dell’archivio del museo Egizio e alcune note rinvenute in una guida turistica dell’Egitto datata 1881 è oggi possibile ricostruire in modo più dettagliato l’attività di ricerca svolta da Schiaparelli in questi primi viaggi.
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