Altino (Ve). Verso il parco archeologico: iniziato lo scavo archeologico nell’area del quartiere residenziale augusteo. La direttrice Bressan: “Doppio scopo: capire cosa nasconde la città sepolta, e come ridisegnare la fruizione dell’area archeologica”

Iniziati gli scavi nella zona residenziale dell’area archeologica di Altino (Ve) (foto drm-veneto)

È passato poco più di un mese da quando Marianna Bressan, direttrice del museo nazionale e dell’area archeologica di Altino (Ve), ha presentato la visione (perché si è pensato proprio in grande) del parco archeologico di Altino, il primo in Veneto, affiancata da altrettanto entusiasti e convinti “compagni di viaggio”: Daniele Ferrara, direttore regionale Musei del Veneto; Emanuela Carpani, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e laguna; Claudio Grosso, sindaco di Quarto D’Altino; Simone Venturini, assessore al Turismo del Comune di Venezia; Paola Bonifacio, manager dei Musei Civici di Treviso; Elisabetta Baldan, architetto, e Marco Sartori, ingegnere, dello Studio di architettura ddba di Treviso (vedi Parco archeologico di Altino: presentato il progetto finanziato dal Mic che fonde museo e area archeologica in un unico percorso più fruibile al pubblico per raccontare la storia di un luogo e del suo paesaggio speciale. Due anni per realizzarlo | archeologiavocidalpassato). È cominciato questa mattina, 14 marzo 2022, lo scavo archeologico nell’Area archeologica di Altino in particolare nell’area del quartiere residenziale augusteo. I lavori di scavo, nell’ambito del Grande Progetto Beni Culturali con il quale il ministero della Cultura ha finanziato le attività necessarie a trasformare Altino in un parco archeologico, sono stati affidati alla ditta PETRA di Padova (vedi Altino. Lo Stato acquisisce con 3 milioni alcuni terreni agricoli per scavare Foro, Teatri, viabilità e contesti residenziali della città romana. Ecco tutto il piano dei Cantieri della Cultura: in totale 200 milioni per 38 interventi, e 13 per le acquisizioni. Molti riguardano l’archeologia | archeologiavocidalpassato). Finanziato dal ministero della Cultura con 1milione e 700mila euro il progetto del parco archeologico potrà contare su 1,2 milioni di euro per i lavori veri e propri a partire dal rifacimento dei percorsi, degli impianti, dei magazzini, degli allestimenti, passando per l’adeguamento degli edifici e gli ulteriori scavi archeologici. Il restante (300 mila euro) servirà per i servizi a partire dagli studi di indirizzo per il modello di sviluppo culturale e turistico, passando per il restauro, gli allestimenti, le traduzioni, la grafica e la comunicazione cui si aggiungeranno i progetti (dei lavori, dell’accessibilità).

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La planimetria delle area archeologiche di Altino sui due lati della strada provinciale nel progetto del parco archeologico di Altino (studio di architettura ddba)

“Gli scavi hanno due obiettivi”, spiega Marianna Bressan, “la ricerca, ovvero l’attività essenziale per conoscere quello che il sottosuolo restituisce, ma anche capire se c’è margine per ridisegnare il percorso di fruizione dell’area archeologica, attraverso ritrovamenti che possano meglio illustrare quel che si vede e, con un po’ di fortuna, ampliare i resti da lasciare a vista”. Sotto la superficie della campagna altinate si trovano infatti i resti di una città millenaria, prima veneta e poi romana, emporio e crocevia di culture dal VIII sec. a.C. al VII sec. d.C. La città sepolta è da anni materia di ricerca archeologica. Il progetto prevede ora uno scavo estensivo nella più promettente tra le due aree archeologiche visitabili, l’area del quartiere residenziale augusteo. L’obiettivo è che gli ulteriori scavi intercettino nuove strutture da lasciare a vista per estendere la fruizione attuale degli spazi. Quelle attuali, inoltre, verranno rivoluzionate con un ripensamento degli apparati didattici.

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3 risposte a “Altino (Ve). Verso il parco archeologico: iniziato lo scavo archeologico nell’area del quartiere residenziale augusteo. La direttrice Bressan: “Doppio scopo: capire cosa nasconde la città sepolta, e come ridisegnare la fruizione dell’area archeologica””

  1. Italina Bacciga dice :

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  2. Taschin Emanuele dice :

    Impegno notevole, che dovrebbe continuare con la partecipazione delle associazioni del territorio favorendo anche visite contingentate per seguire il progetto in sinergia e con in unica regia responsabile

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