Marchio del Patrimonio europeo: sarà assegnato il 1° marzo dalla Commissione europea. Due le nomination italiane: “Ventotene” e “Terre d’acqua, terre nell’acqua. Delta del Po e Venezia”, proposto dal parco regionale Veneto del Delta del Po, in partnership con i musei archeologici nazionali di Adria, Altino e Venezia, e con il museo civico del Delta antico di Comacchio

Sul calendario lunedì 1° marzo 2021 è cerchiato di rosso. E nel Veneto come nelle isole Ponziane si incrociano le dita. Perché per quel giorno la Commissione Europea dovrà decidere a quale sito europeo assegnare il Marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2021. Per l’Italia sono candidati “Ventotene”, proposto dal Comune di Ventotene (Latina), e il “sito tematico Terre d’acqua, terre nell’acqua. Delta del Po e Venezia”, proposto dal parco regionale Veneto del Delta del Po, in partnership con i musei archeologici nazionali di Adria (Rovigo), di Altino con la relativa Area archeologica (Quarto d’Altino, Ve) e di Venezia, e con il museo civico del Delta antico di Comacchio (Ferrara), che si sono distinti rispettivamente per l’alto valore simbolico europeo e la capacità di creare una rete tematica territoriale. E la rosa di siti che avevano risposto al bando del maggio 2019, e che la Commissione ministeriale, istituita in dicembre 2020, è stata chiamata a valutare, era di tutto rispetto: c’erano in corsa il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli (Roma), l’area archeologica di Paestum (Capaccio Paestum, Sa), il centro storico della città di Sarzana (Sp)e il Parco letterario Ernst Bernhard – Campo di internamento Ferramonti di Tarsia (Cs). Ad oggi, i siti italiani insigniti del riconoscimento del Marchio del patrimonio europeo sono tre: il museo Casa De Gasperi di Pieve Tesino (Tn), premiato nell’ambito della selezione 2014, Forte Cadine (Tn) nella selezione del 2017, e da ultima l’area archeologica di Ostia antica (Roma), scelta nel contesto della selezione 2019. “Comunque vada il 1° marzo”, commentano da Adria ad Altino, da Venezia a Comacchio, “è stato un bel traguardo essere riusciti a mettere in rete l’Ente Parco e 4 musei in un’ottica territoriale, che nel futuro si amplierà con altri importanti soggetti. Grazie a tutti i protagonisti di questa bella avventura”.
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