Adria. Al museo Archeologico nazionale appena riaperto c’è una sorpresa: esposto in una speciale vetrina l’Eracle di Contarina, da poco rientrato dalla mostra di Bologna “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”

Particolare dell’Eracle di Contarina, bronzetto di probabile produzione etrusca di epoca arcaica, conservato al museo Archeologico nazionale di Adria (foto museo Adria)

Il museo Archeologico nazionale di Adria ha riaperto le porte al pubblico – l’avevamo scritto – dal 2 febbraio 2021, dal martedì al venerdì, dalle 14.30 alle 19.30. “Vi aspettiamo nel pomeriggio dal martedì al venerdì con un po’ di novità in serbo…”, avevano annunciato sui social dell’Archeologico adriese. Una novità è senz’altro la nuova collocazione con una speciale vetrina dell’Eracle di Contarina. “Tornato dalla mostra di Bologna Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna“, spiegano al museo, “al più celebre bronzo del museo abbiamo dedicato uno spazio speciale che ne mette in risalto la plastica tridimensionale e perfino…il lato B!”. Non solo. Il personale del museo ha collaborato per un breve video con ArchaeoReporter, testata giornalistica nata per diffondere la cultura archeologica attraverso videoreportage dai siti, dai laboratori, dalle università, dagli scavi di emergenza.

Il cosiddetto Eracle di Contarina è un prezioso bronzetto, di probabile produzione etrusca, rinvenuto a inizio XX secolo su quella che fu l’antica linea di costa della città di Adria, ossia il tratto che andava appunto da Contarina a San Basilio di Ariano Polesine. È ora distante chilometri dall’Adriatico, a causa dei sedimenti accumulati dal delta del fiume Po. Il bronzetto è detto “Eracle” perché raffigura in effetti un eroe cacciatore di provenienza iconografica orientale, come testimonia il lungo copricapo. Ma presenta elementi che si discostano dalle versioni conosciute del mito: porta una faretra, teneva in mano un arco e non la clava, indossa sì una pelle, ma non quella del leone Nemeo, bensì un capride, come perizoma. Lo stile, a cominciare dal sorriso, richiama l’epoca arcaica, tra il 500 e il 480 a.C. È esposto al museo Archeologico nazionale di Adria ed è indubbiamente un reperto di estrema raffinatezza, testimone di capacità tecniche e di influssi culturali provenienti dal Mediterraneo orientale. Influssi, genti e culture che confluivano nel grande emporio di Adria, punto di incontro tra Greci, Etruschi e antichi Veneti, come provano i ritrovamenti archeologici visibili nel moderno allestimento del museo.

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Una risposta a “Adria. Al museo Archeologico nazionale appena riaperto c’è una sorpresa: esposto in una speciale vetrina l’Eracle di Contarina, da poco rientrato dalla mostra di Bologna “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna””

  1. Italina Bacciga dice :

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