Egitto. La missione archeologica egiziana nella necropoli di Saqqara ha scoperto 27 sarcofagi di epoca tarda, risalenti a 2500 anni fa, ancora sigillati. Il ministro el-Anani: “Una scoperta molto emozionante. E penso siamo solo all’inizio”. E ora gli egittologi sperano di trovare all’interno intatto anche il corredo

Il gruppo della missione archeologica egiziana che opera nella necropoli di Saqqara (foto Ministry of Tourism and Antiquites)
“Una scoperta molto emozionante. E penso siamo solo all’inizio”. Ai primi di settembre 2020 l’annuncio è arrivato in un brevissimo video da un emozionato Khaled el-Anani, ministro del turismo e delle antichità: lo scavo della missione archeologica egiziana nella necropoli di Saqqara, diretta da Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, aveva individuato un pozzo sacro in fondo al quale, a una profondità di 11 metri, si vedevano alcuni sarcofagi dipinti che sembravano inviolati. L’entusiasmo del ministro egiziano non era fuori luogo. A meno di due settimane dall’avvio delle ricerche nel pozzo sacro nella necropoli di Saqqara, a una trentina di chilometri a Sud del Cairo, l’annuncio ufficiale dal ministero del Turismo e delle Antichità egiziano: scoperti 27 sarcofagi di epoca tarda (risalgono a 2500 anni fa) ancora completamente sigillati. “Si ritiene che Saqqara sia stata la necropoli di Menfi, capitale dell’antico Egitto”, ricorda el-Anani. “In questo luogo vennero seppelliti i morti per circa 3mila anni: si tratta infatti di un luogo di grande interesse archeologico. Nel corso dei millenni, molte di queste tombe sono state saccheggiate, è quindi facile capire che trovare un deposito di sarcofagi rimasti indisturbati e non aperti per millenni è una notizia di notevole interesse che lascia sperare gli studiosi che all’interno sia ancora presente l’originale corredo funerario”.

Il ministro Khaled el-Anani (al centro) e il segretario dello Sca Mustafa Waziri (a destra) nel sopralluogo in fondo al pozzo sacro a Saqqara (foto Ministry of Tourism and Antiquites)

Il ministro egiziano Khaled el-Anani si cala nel pozzo sacro per il sopralluogo (foto Ministry of Tourism and Antiquites)
“Il 6 settembre 2020 – comunica il ministero egiziano – il ministro Khaled el-Anani, accompagnato dal segretario dello Sca Mustafa Waziri, ha ispezionato gli scavi della missione archeologica egiziana operante nell’area delle antichità di Saqqara, che hanno portato alla scoperta di un profondo pozzo sepolcrale con più di 13 sarcofagi chiusi da più di 2500 anni. Il pozzo è lungo circa 11 metri, e al suo interno sono state trovate bare di legno colorato accatastate l’una sull’altra. Il ministro era ansioso di andare in fondo al pozzo con Waziri per ispezionare la scoperta e poterla annunciare al mondo. El-Anani ha anche ringraziato i lavoratori del sito per aver lavorato in condizioni difficili pur rispettando le misure precauzionali”.

Alcuni dei sarcofagi scoperti in un pozzo sacro nella necropoli di Saqqara dalla missione archeologica egiziana diretta da Waziri (foto Ministry of Tourism and Antiquites)

I sarcofago dipinti accatastati uno sull’altro in fondo al pozzo sacro a Saqqara (foto Ministry of Tourism and Antiquites)
I primi studi indicano che questi sarcofagi sono completamente chiusi e non sono stati aperti da quando sono stati sepolti all’interno del pozzo. Per ora l’identità e le posizioni dei proprietari di questi sarcofagi, o il loro numero totale, non sono state determinate, ma a queste domande verrà data risposta continuando lo scavo. I risultati, nei programmi del ministero del Turismo e delle Antichità, saranno promossi e pubblicati a breve.

Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, accanto a un sarcofago dipinto scoperto nel pozzo sacro nella necropoli di Saqqara (foto Ministry of Tourism and Antiquites)

Uno dei 27 sarcofagi dipinti trovati in un pozzo sacro nella necropoli di Saqqara (foto Ministry of Tourism and Antiquites)
Il 19 settembre 2020 il nuovo annuncio. “Due giorni fa, la missione archeologica egiziana guidata da Mustafa Waziri, è stata in grado di scoprire un altro pozzo con 14 sarcofagi, portando il numero di bare scoperte a 27 sarcofagi sigillati. I primi studi confermano che questi sarcofagi sono completamente chiusi e non sono stati aperti da quando sono stati sepolti e che non sono gli unici, è probabile che altri si trovino all’interno delle nicchie ai lati dei pozzi, dove al loro interno sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici e casse di legno. Finora l’identità dei sepolti non è stata individuata. È probabile che le tombe possano ospitare non solo gli esponenti delle classi nobiliari ma anche persone della classe media o operaia”.
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- ottobre 6, 2020 -
- ottobre 6, 2021 -
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