“Usque ad sidera”: il festival calabrese dell’Astronomia nello scenario del Tempio di Marasà nel parco archeologico nazionale di Locri

Il Tempio di Marasà, nel parco archeologico di Locri (Reggio Calabria), ospita il festival calabrese dell’Astronomia (foto polo museale della Calabria)
Lo scenario suggestivo è quello del Tempio di Marasà, all’interno dell’area archeologica alle spalle del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con un grande santuario del quale, ancora oggi, possono essere apprezzate tutte le componenti principali: il temenos (lo spazio sacro recintato e consacrato alla divinità nella quale sorgevano tutte le strutture adibite al culto), gli altari e il tempio. Qui l’appuntamento è domenica 18 agosto 2019, alle 21, a Locri (Reggio Calabria), per il festival calabrese dell’astronomia “Usque ad sidera”. L’iniziativa, promossa dai musei e parco archeologico nazionale di Locri e dall’ArcheoClub di Locri, vedrà coinvolto il Planetario Provinciale Pythagoras affidato alla Società Astronomica Italiana – Sez. Calabria e diretto dalla prof.ssa Angela Misiano, istituto che cura attività formative in materia di astronomia per i ragazzi e che è stato individuato dal Comitato Olimpico Nazionale quale decimo polo interregionale per lo svolgimento delle Olimpiadi Nazionali di Astronomia. Il Planetario in questa occasione sarà rappresentato dagli esperti Marco Romeo e Nicola Sgambelluri che accompagneranno i visitatori ad una Osservazione astronomica con i telescopi resa ancora più accattivante dal trovarsi tra i resti della colonia magno-greca di Locri ricordando al pubblico l’importanza che per i Greci ebbe la scienza astronomica. Interverranno, inoltre, all’atteso incontro, Rossella Agostino, Nicola Monteleone e Tiziana Romeo.
Tag:Angela Misiano, Archeoclub d'Italia di Locri, Marco Romeo, museo e parco archeologico nazionale di Locri, Nicola Monteleone, Nicola Sgambelluri, Planetario provinciale Pythagoras, Rossella Agostino, Tempio di Marasà, Tiziana Romeo, Usque ad sidera. Festival calabrese dell'Astronomia
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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