Venezia, Iuav col progetto “Mi-Heritage” e Ca’ Foscari con “Torcello Abitata 2018” insieme per il patrimonio lagunare. A Torcello da luglio a settembre scavi archeologici, incontri, spritz archeologico. Il progetto di ricostruzione virtuale introdotto dall’incontro di Valerio Massimo Manfredi sul Tempio G di Selinunte

L’isola di Torcello nella laguna di Venezia con la Basilica di Santa Maria Assunta

Con l’incontro di Valerio Massimo Manfredi su “Il tempio G di Selinunte”, giovedì 21 giugno 2018, si è aperta la serie di incontri di studio con personalità del mondo della cultura promossi da Ca’ Foscari e Iuav per riflettere insieme sulla progettualità della narrazione storico-archeologica legata alle testimonianze archeologiche. Si tratta di un’iniziativa nell’ambito della “Convenzione intorno al Progetto Condiviso per la “Ricostruzione Virtuale del Patrimonio Culturale – Archeologico, Storico e Paesaggistico – e della Resa Immersiva tramite tecnologie 3d con ricostruzioni proposte a partire dal record archeologico”, siglata recentemente tra università Iuav di Venezia e università Ca’ Foscari, progetto archeologico “Torcello Abitata” e progetto “Approdi”: archeologia partecipata e avanzate tecnologie per raccontare le origini di Torcello. La ricostruzione 3D del patrimonio storico-archeologico dell’isola di Torcello è l’obiettivo della collaborazione tra progetto di archeologia pubblica e partecipata “Torcello Abitata 2018” (Ca’ Foscari) e il master “Mi-Heritage” (Iuav), che intende proporre un approccio del tutto innovativo della “narrazione” dell’affascinante storia delle origini di Venezia coniugando: modalità scientifiche di ricerca (moderno scavo stratigrafico); avanzate tecnologie di restituzione grafica e medievale (ricostruzione 3d e realtà immersiva); forme narrative e partecipative di forte impatto sociale (visite allo scavo archeologico, incontri presso lo scavo con personalità e attori della contemporaneità).

L’ammasso di rocchi di colonne effetto del crollo del tempio G di Selinunte

L’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi

L’approccio partecipativo e divulgativo riflette un’esigenza diffusa e permette forme comunicative contemporanee e – volutamente – trans-disciplinari e trans-istituzionali. In questo contesto si è inserita la conversazione sul Tempio G di Selinunte con Valerio Massimo Manfredi, archeologo, giornalista e scrittore italiano, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di saggi storici, che ha affiancato con felici esiti l’attività di studio e di ricostruzione storico-archeologica all’esercizio della scrittura letteraria, come attestano successi editoriali quali la Trilogia di Aléxandros, la serie di Ulisse e numerosi romanzi storici di successo. Di rilievo anche la sua attività di sceneggiatore per la televisione e di conduttore televisivo di programmi di divulgazione scientifica. Sulla collina orientale di Selinunte si vede solo un informe ammasso di rocchi di colonne, più vicino a una ruina dantesca che a una vestigia antica. È quello che rimane di quello che oggi è noto come Tempio G, tempio greco di ordine dorico (VI-V sec. a.C.) dedicato agli dei olimpici e alle principali divinità della città di Selinunte (Zeus, Phebo, Apollo, Pasikrateia, Malophoros), che con i suoi quasi 45 metri di larghezza e 109 di lunghezza era uno dei più grandi dell’occidente greco. La ricostruzione 3D sicuramente aiuterebbe a capire meglio il grande tempio greco, sul quale recentemente si è focalizzata l’attenzione di Vittorio Sgarbi, he nel suo nuovo ruolo di assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, ha lanciato il progetto di ricostruirlo per anastilosi (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2018/02/17/tourisma-2018-sgarbi-lancia-la-sfida-progetto-ricostruiro-per-anastilosi-il-tempio-g-di-selinunte-il-piu-grande-delloccidente-greco-sara-un-valore-aggiunto-di-bellezza-per-la-sic/).

Scavi archeologici sull’isola di Torcello (Venezia) promossi da Ca’ Foscari

“In particolare Venezia e la sua laguna rappresentano un sito eccezionale per lo studio e la valutazione delle dinamiche di interazione sociale tra passato e presente”, spiegano gli esperti dei due atenei veneziani. “La ricerca archeologica intorno alla laguna di Venezia e a Torcello offre un’occasione per tracciare la ricostruzione storica delle relazioni tra uomo e ambiente e mettere in luce gli aspetti ecologici, percettivi e sociali nelle azioni di ricerca e promozione del patrimonio archeologico. Lo studio del patrimonio archeologico Veneziano offre opportunità uniche per riflettere sul significato identitario tra l’attività di ricerca archeologica, le politiche di conservazione, le istanze ambientali, le necessità delle comunità locali e le attività economiche connesse con la promozione del patrimonio archeologico”. E continuano: “Un approccio alla storia di tipo antropologico e ambientale vuole evidenziare il rapporto tra la società del presente, in piena tumultuosa trasformazione, e l’effettiva tensione verso la riappropriazione (o meno) di tale passato. L’economia dell’area intorno a Torcello è oggi garantita da cittadini che vivono letteralmente “vendendo” la bellezza e l’unicità della memoria del passato. Fare archeologia, dunque, e progettarne il suo uso pubblico, pianificandone la conservazione e la valorizzazione, riveste un valore sociale, economico e politico di assoluto rilievo”.

Veduta generale dell’isola di Torcello (foto aerea di Ca’ Foscari)

Il progetto Approdi, From Ancient Maritime Routes to eco-touristic destinations (Iuav) Il progetto Approdi ha l’obiettivo di proporre itinerari eco-turistici integrati legati alla portualità del sistema Adriatico-Ionio, mettendo in rete porti poco noti al grande pubblico, ma caratterizzati da una straordinaria importanza sul piano archeologico e di identità culturale. Approdi sviluppa nuove forme sostenibili di turismo culturale, mettendo in evidenza le connettività storiche e l’importanza locale di siti chiave: Venezia (porto altomedievale di Torcello), Zadar, Ortona, Dubrovnik, Durress e Corfù sono i luoghi della ricerca. L’azione pilota di Venezia-Torcello mira a proporre un parco-archeologico a impatto zero, valorizzando il momento peculiare della scoperta e dello scavo archeologico, che diventa partecipato, aperto costantemente al pubblico. La città racconta le sue origini in un modo diverso, leggendole in diretta nelle pieghe del fango che conserva le tracce delle origini della Serenissima.

Visite del pubblico agli scavi archeologici sull’isola di Torcello

Torcello 2018, Scavo Archeologico e Archeologia Partecipata Il progetto Torcello 2018 continua con iniziative di “archeologia partecipata”, cioè l’archeologia spiegata ai cittadini e volta a sensibilizzare l’opinione pubblica: dal 16 luglio al 30 settembre 2018 previsto lo scavo archeologico, in concomitanza con il quale sono in programma occasioni di incontro nell’area degli scavi di Torcello, e dal 27 agosto al 30 settembre 2018, il giovedì e il venerdì pomeriggio c’è lo Spritz archeologico.

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2 risposte a “Venezia, Iuav col progetto “Mi-Heritage” e Ca’ Foscari con “Torcello Abitata 2018” insieme per il patrimonio lagunare. A Torcello da luglio a settembre scavi archeologici, incontri, spritz archeologico. Il progetto di ricostruzione virtuale introdotto dall’incontro di Valerio Massimo Manfredi sul Tempio G di Selinunte”

  1. Italina Bacciga dice :

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