A Trissino eccezionale presentazione del villaggio dell’età del Ferro scoperto trent’anni fa: tra poche settimane, a restauro completato, sarà risepolto

L'area archeologica scoperta più di trent'anni fa nel cimitero di Trissino, nel Vicentino

L’area archeologica scoperta più di trent’anni fa nel cimitero di Trissino, nel Vicentino

Poche ore per essere conosciuta dal pubblico prima di esser nuovamente sepolta sotto la collina dell’Angelo a Trissino, nel Vicentino. È la sorte per ora definitiva, anche se reversibile, dell’area archeologica del cimitero comunale di Trissino a più di trent’anni dalla scoperta di un villaggio dell’età del Ferro di 2500 anni fa. Sabato 24 gennaio, alle 11, sarà aperta eccezionalmente al pubblico, a cura della soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto, un’occasione unica per apprezzare il work in progress di consolidamento e restauro delle strutture abitative dell’età del Ferro rinvenute negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, prima della loro ricopertura a fini conservativi.

Manici dell'età del Ferro trovati nel villaggio di 2500 anni fa a Trissino

Manici dell’età del Ferro trovati nel villaggio di 2500 anni fa a Trissino

Risalgono al 1981, infatti, i lavori di ampliamento del cimitero, che portarono alla scoperta di un settore di un villaggio dell’età del Ferro (V-IV secolo a.C.) che si estendeva sulla sommità e sulle pendici della collina dell’Angelo. Diverse campagne di scavo archeologico furono da allora condotte dalla soprintendenza, in particolare tra il 1989 e il 1994, anni in cui fu messo in luce un settore dell’abitato costituito da una serie di abitazioni accostate seminterrate, che sfruttavano cioè il naturale declivio del colle, in parte scavando la roccia e in parte costruendo pareti e coperture con blocchi di pietra e materiali deperibili (legno, argilla). Al termine degli scavi, il Comune elaborò uno studio di fattibilità per la creazione di un percorso turistico e culturale nel territorio di Trissino, comprendente la valorizzazione dei resti archeologici, rimasto poi inattuato per mancanza di risorse finanziarie. Nel frattempo le antiche abitazioni, protette solo provvisoriamente, furono purtroppo soggette ad un inevitabile degrado strutturale.

La soprintendenza sta restaurando il sito archeologico di Trissino: poi sarà risepolto

La soprintendenza sta restaurando il sito archeologico di Trissino: poi sarà risepolto

A distanza di diversi anni, nel 2014 il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha erogato un contributo urgente di 50mila euro per la sistemazione dell’area archeologica, con il quale sono stati finanziati il restauro conservativo delle strutture e la loro successiva protezione e ricopertura. L’area archeologica verrà nuovamente sepolta, ripristinando il naturale profilo del pendio, ma assicurando un alto grado di protezione alle strutture, non più esposte alle intemperie e al degrado. L’operazione attualmente in corso, che verrà conclusa entro alcune settimane, non solo è completamente reversibile, nell’ottica di futuri interventi di valorizzazione, ma comprenderà un rilievo architettonico con tecnologia laser scanner, che permetterà accurate ricostruzioni anche in 3D di questo importante sito archeologico. Al termine dell’intervento, in collaborazione con il Comune di Trissino, verranno collocati alcuni pannelli didattici, che forniranno ai visitatori informazioni storico-archeologiche sull’antico villaggio d’altura. La presentazione di sabato 24 (originariamente prevista per sabato 17 gennaio, è stata rimandata causa maltempo) è dunque un’occasione unica per apprezzare lo straordinario stato di conservazione dell’area archeologica a “lavori in corso” e prima della sua ricopertura, ripercorrendo le tappe della sua scoperta e della sua interpretazione storico-archeologica.

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