I vetri antichi protagonisti al museo di Arte Orientale di Venezia con la giapponese Fuyuki Kaida (“La Bellezza Nascosta del Vetro Antico del Veneto”) e al museo Archeologico di Adria con la mostra “ORNAMENTA. Trasparenze tra storia e design”
C’è un filo rosso che unisce l’insediamento protostorico di Frattesina di Fratta Polesine e Venezia, un legame, un denominatore comune che passa per Adria etrusca e Aquileia romana: il vetro. L’arte del vetro fiorì nelle fasi in cui l’Alto Adriatico svolse un ruolo strategico negli scambi commerciali tra Europa e Mediterraneo orientale. E il primo episodio, la prima volta in cui si produsse vetro in Europa, fu proprio a Frattesina. A seguire e ripercorrere questo percorso “con gli occhi ammirati di chi per la prima volta si è avvicinato alla materia e al nostro patrimonio culturale” è stata la studiosa giapponese Fuyuki Kaida nel libro “Secret Beauty of Ancient glass from the via Annia and Northern Italy” studiando i vetri antichi conservati nei musei nazionali del Veneto. Proprio Fuyuki Kaida (“Se ci avviciniamo al vetro possiamo sentire il mormorio degli antichi”, è il suo motto) è protagonista dell’incontro di giovedì 16 maggio 2019, alle 16, al museo d’Arte Orientale Ca’ Pesaro di Venezia, su “La Bellezza Nascosta del Vetro Antico del Veneto / Secret Beauty of Ancient Glass in Veneto dal 1200 a.C. a 400 d.C.”.

Vetri esposti nella mostra “Ornamenta. Trasparenze tra storia e design” al museo Archeologico nazionale di Adria
Ancora il vetro (o, meglio, le trasparenze anche dei gioielli) protagonista sabato 18 maggio 2019, con l’apertura straordinaria dalle 19.30 alle 22.30, al museo Archeologico nazionale di Adria in occasione della Festa e Notte dei Musei. Adria in occasione della Festa e Notte dei Musei. I visitatori saranno accompagnati in un viaggio attraverso la bellezza con la mostra “ORNAMENTA. Trasparenze tra storia e design” (appena inaugurata e aperta fino al 14 ottobre 2019) grazie alla disponibilità del personale del museo. Il dialogo istituito tra passato e futuro in questa seconda edizione della mostra affianca gioielli di designer contemporanei selezionati da Venice Design Week agli splendidi vetri antichi custoditi nei depositi del museo, solitamente non visibili al pubblico e “portati alla luce” in questa occasione. Nell’allestimento, questo speciale accostamento segue un tema principale comune a tutti gli elementi, quello della trasparenza, declinato secondo diverse suggestioni, rimandi, emozioni e particolari evocativi. Le relazioni tra i gioielli contemporanei e i pregiati e rari reperti del museo contribuiscono così alla lettura degli oggetti stessi e partecipano alla loro valorizzazione.
A mezzo secolo dalla scoperta del grande abitato protostorico dell’età del Bronzo il museo dei Grandi Fiumi di Rovigo ospita la tre giorni di convegno internazionale “Frattesina cinquant’anni dopo. Il Delta del Po tra Europa e Mediterraneo nei secoli attorno al 1000 a.C.”
Era il 1967 quando i soci del Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed Etnografici di Rovigo (Cpssae) scoprirono nelle campagne a sud-est dell’attuale centro di Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, l’abitato di Frattesina, villaggio protostorico sorto nel XIII secolo a.C. (Bronzo recente) che si estendeva per oltre 20 ettari (come mostra il video qui sopra del 2017 di Michele Baldo) lungo la riva destra del Po di Adria, il maggiore ramo del fiume durante l’età del Bronzo. Frattesina conobbe la sua massima fioritura nel XII-XI sec. a.C. (Bronzo finale) seguita da una fase di decadenza fino all’inizio dell’età del Ferro (X sec. a.C.). Nel 50° anniversario della scoperta di Frattesina, al museo dei Grandi Fiumi di Rovigo dal 13 al 15 aprile 2018 il Cpssae promuove il convegno internazionale “Frattesina cinquant’anni dopo. Il Delta del Po tra Europa e Mediterraneo nei secoli attorno al 1000 a.C.”. Un convegno che è già un successo a due settimane dalla sua apertura: gli organizzatori avvisano che per le giornate del 14 e 15 aprile non si accettano ulteriori iscrizioni, per superamento degli iscritti rispetto alla capienza della sala.
Il convegno si articolerà in tre giornate e su tre diverse tematiche: venerdì 13, i musei archeologici in Polesine a quattro anni dalla riforma Franceschini; sabato 14, il territorio tra Adige e Po nella tarda età del Bronzo; domenica 15, il “fenomeno Frattesina” tra Europa e Mediterraneo. Sono previste inoltre: una tavola rotonda dedicata alle tematiche della valorizzazione, della ricerca e della tutela nell’ambito archeologico museale; la presentazione del numero LI della rivista Padusa (Nuova Serie); la presentazione del volume “Frattesina: un centro internazionale di produzione e di scambio nella Tarda Età del Bronzo del Veneto” (Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei – Memorie di Scienze Morali); visite guidate del Museo Civico dei Grandi Fiumi di Rovigo e di quello Archeologico Nazionale di Fratta Polesine. Gli atti del convegno saranno pubblicati nel prossimo numero di Padusa, rivista archeologica del Cpssae.
Ricco il programma. Prima giornata venerdì 13 aprile 2018 “Cinquant’anni dopo… Giornata di studi sulla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio”, coordinata da Simonetta Bonomi. Dopo i saluti, apre i lavori alle 10.30, Raffaele Peretto, presidente del Cpssae di Rovigo, “La scoperta di Frattesina, il Cpssae e la nascita del museo Archeologico di Rovigo”; 10.50, Massimo Bergamin, sindaco di Rovigo, “Rovigo capitale europea della cultura 2021: la grande sfida”; 11.10, Cristiano Corazzari, assessore al Territorio, Cultura e Sicurezza della Regione del Veneto, “Musei e valorizzazione del territorio Veneto”; 11.30, Giuliano Volpe, “I musei e la riforma Franceschini”; 12, visita guidata al museo dei Grandi Fiumi di Rovigo a cura di Raffaele Peretto, già direttore del museo. Dopo la pausa pranzo, la sessione pomeridiana inizia alle 14.30, con la tavola rotonda “Musei e territorio: l’archeologia tra tutela, valorizzazione e ricerca a quattro anni dalla riforma Franceschini” presieduta da Piero Pruneti. Intervengono: Pierluigi Cellarosi, Maria Teresa De Gregorio, Alberta Facchi, Daniele Ferrara, Federica Gonzato, Fabrizio Magani, Franco Nicolis, Carlo Peretto, Cristina Regazzo, Chiara Vallini.

Ambre ritrovate a Campestrin di Grignano Polesine oggi al museo dei Grandi Fiumi (foto RovigoOggi.it)
Seconda giornata sabato 14 aprile 2018 “La bassa pianura tra Adige e Po dalla tarda età del Bronzo all’inizio dell’età del Ferro” coordinata da Maria Bernabò Brea e Anna Maria Bietti Sestieri. Alle 9.30, Paolo Bellintani presenta il numero 51 di Padusa, rivista del Cpssae. La Nuova Serie; 9.45, Giovanna Gambacurta, Claudio Balista, Marco Bertolini, Fiorenza Bortolami, Fiorenzo Fuolega, Marco Marchesini, Silvia Marvelli, Elisabetta Rizzoli, Ursula Thun Hohenstein, Erika Valli su “L’insediamento dell’età del Bronzo medio-recente di Adria (località Amolara) avamposto orientale della polity delle Valli Grandi Veronesi?”; 10.10, Claudio Balista, Maurizio Cattani, Lisa Guerra, Elena Maini, Paolo Marcassa, Marco Marchesini, Silvia Marvelli, Luca Rinaldi, Stefania Zuffi su “L’abitato di Ca’ Spadolino di Coccanile (Copparo – FE) e il popolamento lungo i rami meridionali del delta del Po nell’età del Bronzo”; 10.35, Michele Baldo, Claudio Balista, Paolo Bellintani su “Frattesina di Fratta Polesine: estensione, infrastrutture, definizione di aree funzionali ed evoluzione paleo-idrografia del territorio. Metodologie “a basso impatto” e risultati delle indagini sul campo – anni 2014-2016”. Alle 11.20, Luciano Salzani, Paolo Bellintani, Michele Baldo, Mirka Disarò, Ursula Thun Hohenstein su “Campestrin di Grignano Polesine: le ricerche sul campo”; 11.45, Elodia Bianchin Citton su “L’abitato protostorico di Montagnana-Borgo S. Zeno: aspetti topografici e infrastrutturali”; 12.10, Armando De Guio, Claudio Balista, Andrea Betto, Laura Burigana, Luigi Magnini su “Le Valli Grandi Veronesi e il Progetto AMPBV: linee di una rotta interpretativa bottom-up “contro-corrente” in un’area nodale di formazione della complessità sociale europea”. Dopo la pausa pranzo, la sessione pomeridiana coordinata Andrea Cardarelli e Mark Pearce apre alle 14.30: Thun Hohenstein, Ivana Angelini, Paolo Bellintani su “Aspetti tecnologici e archeometrici delle ambre di Campestrin di Grignano Polesine”; 14.55, Paolo Bellintani su “Le perle d’ambra tipo Tirinto. Per una revisione della problematica”; 15.20, Mateusz Cwaliński, Janusz Czebreszuk su “Circulation of amber in the Western Balkans during the Bronze Age and its significance for tracing trans-Adriatic contacts”. Segue la sessione dei poster col coordinamento scientifico di Massimo Saracino. E alle 18.15, partenza con autobus per Fratta Polesine con visita guidata alle 19 del museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine a cura di Federica Gonzato.
Terza e ultima giornata domenica 15 aprile 2018 “Frattesina: una pagina di Storia europea” coordinata da Giovanni Leonardi e Federica Gonzato. Alle 9 si inizia con la presentazione del volume “Frattesina: un centro internazionale di produzione e di scambio nella Tarda Età del Bronzo del Veneto” a cura di Anna Maria Bietti Sestieri, Paolo Bellintani e Claudio Giardino. Interverranno: Anna Maria Bietti Sestieri, Paolo Bellintani, Claudio Giardino, Jacopo De Grossi Mazzorin; 9.45, Andrea Cardarelli, Claudio Cavazzuti, Francesco Quondam, Luciano Salzani su “Oltre il fiume, oltre la vita. Recenti sviluppi delle ricerche sulla necropoli delle Narde a Fratta Polesine”; 10.15, Paolo Bellintani, Ivana Angelini su “Frattesina e le origini del vetro europeo”. Alle 11, Michele Cupitò, Giovanni Leonardi, Elisa Dalla Longa, Claudio Balista, Laura Pau, Claudio Bovolato su “Pianura veronese e Polesine tra Bronzo recente e Primo Ferro iniziale. Dinamiche di popolamento, organizzazione del territorio e modelli di scambio”; 11.25, Marco Bettelli, Sara T. Levi su “Cinquanta sfumature di ceramica italo-micenea: Frattesina e altre nuances dal Mediterraneo centrale”; 11.50, Franco Marzatico su “Le Alpi centro-orientali. Barriera e ponte”. Dopo la pausa pranzo, la sessione pomeridiana coordinata da Armando De Guio e Claudio Giardino apre alle 14.45 con Elisabetta Borgna su “Il Caput Adriae tra Alpi e Adriatico durante la tarda età del Bronzo: apporti transalpini, relazioni pensinsulari, dinamiche di trasformazione”; 15.10, Andrea Cardarelli su “Frattesina e la tarda età del Bronzo fra Po e Tevere”; 15.55, Mark Pearce su “Frattesina: il significato storico”; 16.20, Anthony F. Harding su “The role of Frattesina in European prehistory”; 16.45, Reinhard Jung su “Frattesina fra Europa e Mediterraneo orientale”. Dopo le discussioni, chiusura dei lavori alle 18.20.
Commenti recenti