Paestum. Alla XXV Borsa mediterranea del Turismo archeologico il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”: ecco tutti i premiati
Sabato 4 novembre 2023, nell’ambito della XXV Borsa mediterranea del Turismo archeologico, a Paestum dal 2 al 5 novembre 2023, sarà conferito il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, nato nel 2019 per onorare la memoria di Sebastiano Tusa, grande archeologo, studioso, amico della Borsa, ma soprattutto dell’uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum. Nel 2019 il premio fu consegnato alla consorte Valeria Li Vigni, alla quale fu proposto di inserire annualmente all’interno del programma della Borsa, una iniziativa di carattere internazionale, volta a ricordare l’impegno e le progettualità di Sebastiano Tusa e di condividerne contenuti e propositi con Luigi Fozzati, quale coordinatore scientifico, non solo per carisma e competenza, ma anche quale comune amico di Sebastiano e della Borsa. “Il Premio istituito dalla BMTA”, dichiara Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Tusa, “testimonia l’infaticabile lavoro di Sebastiano Tusa, che ha saputo trasmettere il metodo scientifico di ricerca, tutela e valorizzazione, dando professionalità alla figura dell’archeologo subacqueo, grazie alla sua lungimirante prospettiva di applicare la tutela e la valorizzazione al patrimonio sommerso in situ e alla creazione della prima Soprintendenza del Mare interdisciplinare. Il Premio intende riconoscere le eccellenze in quei campi che Sebastiano Tusa ha saputo valorizzare. Un particolare ringraziamento va a Luigi Fozzati con il quale abbiamo da subito condiviso il Premio e a Ugo Picarelli, che con la sua Borsa dà voce alle importanti realtà che divulgano il nostro patrimonio archeologico e le nostre eccellenze”.

Ekaterini Dellaporta direttore del museo Bizantino e Cristiano di Atene (foto museo bizantino)
Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” alla carriera andrà a Ekaterini Dellaporta già consigliere del ministro della Cultura greco in materia di archeologia subacquea, direttore generale del museo Bizantino e Cristiano di Atene. Motivazione: “Per il ruolo decisivo svolto, nel panorama mediterraneo, per l’affermazione dell’archeologia subacquea come ambito specifico di tutela, ricerca, valorizzazione. La sua esperienza ha supportato con successo le iniziative Unesco per l’archeologia subacquea in tutto il mondo. Il suo costante impegno ha riguardato le varie tipologie di siti sommersi: dagli insediamenti alle infrastrutture (porti), ai relitti sia antichi sia moderni, contribuendo allo sviluppo delle tecnologie d’indagine, studio e valorizzazione, ma anche dimostrando che la cooperazione internazionale nelle attività di archeologia subacquea è una delle strade più utili da intraprendere per far conoscere il patrimonio culturale che il Mediterraneo ha conservato e come vada preservato”.
Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” per la migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale andrà a Romy Wyche, direttore museo dipartimentale dell’Antica Arles per la mostra “Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger” (22 ottobre 2022 – 20 febbraio 2023). Motivazione: “La mostra ha il merito importante di avere affiancato l’esposizione di reperti di straordinaria fattura artistica con la manifestazione esplicita e senza mezzi termini del problema irrisolto della tutela del patrimonio archeologico sommerso del Mediterraneo. Piacere e dolore affiancati nella stessa mostra, che evidenzia l’importanza di quello che il Mediterraneo ha conservato e nello stesso tempo ha perso, perde e rischia ancora di perdere in futuro. Non basta aprire gli occhi sulla bellezza, occorre anche sapere che questa bellezza è minacciata da pericoli vecchi e nuovi: dal furto al danneggiamento irreparabile dovuto all’intensificarsi dello sfruttamento dei fondali del Mediterraneo”.

Ceramica micenea in situ nello scavo archeologico di Vivara (foto archivio MCP Missione Vivara)
Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici andrà a Massimiliano Marazzi, ordinario Culture dell’Egeo e Anatolia dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli per il Progetto Vivara. Motivazione: “Un progetto innovatore per la metodologia interdisciplinare applicata per la prima volta in un’isola del Mediterraneo: Vivara (Comune di Procida). La novità progettuale si articola sia nella costituzione della “Biblioteca dei reperti” a favore di studiosi e studenti che nella costruzione di una nuova cartografia dei fondali marini attraverso rilevazioni ortofotogrammetriche. La nuova cartografia sarà in primis utilizzata dall’ente Parco che gestisce la Riserva Naturale di Vivara, quale mezzo essenziale per la protezione e la conservazione di tutta l’area marina oggi sommersa, nell’età del Bronzo tutta emersa e frequentata dagli abitanti dell’Isola di Vivara, della quale si ricostruirà anche la mappa dell’antico porto; archeologia subacquea ed ecologia marina lavorano insieme per la tutela del Mediterraneo”.
Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione andrà ad Alberto Angela divulgatore scientifico. Motivazione: “Per il suo contributo straordinario alla conoscenza del patrimonio culturale sommerso e in particolare ai beni archeologici subacquei. L’archeologia subacquea del Mediterraneo, di laghi, fiumi e lagune, in particolare la Laguna di Venezia, devono ad Alberto Angela la corretta informazione su dove e come opera l’archeologo subacqueo, senza cedere al solo lato spettacolare e sensazionalistico. L’esauriente informazione, accompagnata da immagini, che oggi vanno ad arricchire la documentazione della storia dell’archeologia subacquea italiana, possono a buon diritto costituire un manuale di come rendere noto al grande pubblico cosa sia il patrimonio culturale italiano”.

L’archeologa subacquea Barbara Davidde, soprintendente nazionale del patrimonio subacqueo
Inoltre, grazie al coordinamento scientifico di Ulrike Guérin Programme Specialist 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage UNESCO, si svolgerà l’“UNESCO Meeting on the Access to Underwater Cultural Heritage” (venerdì 3 novembre 2023) sulla valorizzazione delle destinazioni mediterranee, con la partecipazione di Barbara Davidde soprintendente nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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