Roma. A Palazzo delle Esposizioni apre la XX edizione di “Restituzioni”, la grande mostra con 128 opere del programma di restauri che Intesa Sanpaolo conduce da trentasei anni in collaborazione con il ministero della Cultura
Mosaico con delfini dalla Villa della Punta di Monfalcone, I secolo d.C. conservato al museo Archeologico nazionale di Aquileia (Ud); due frammenti di papiro del museo Archeologico di Bologna con formule/capitoli del “Libro dei Morti”: uno a nome di Tuy, Regni di Thutmose III e Amenhotep II (1479-1400 a.C.), l’altro a nome di Nesientefnut, Epoca Tolemaica, 332-30 a.C.; un Pannello in marmo del museo nazionale di Ravenna raffigurante l’episodio di Ercole che uccide la cerva di Cerinea, prima metà del VI secolo; Cariatide in marmo pentelico, età adrianea (117-138 d.C.), da Villa Adriana di Tivoli: sono alcune delle opere che dal 28 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026 si possono ammirare al Palazzo delle Esposizioni di Roma nella mostra “Restituzioni 2025”, la grande mostra conclusiva della XX edizione del programma di restauri del patrimonio artistico pubblico che Intesa Sanpaolo conduce da trentasei anni in collaborazione con il ministero della Cultura. L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo e promossa dall’assessorato alla Cultura di Roma Capitale.

Museo Archeologico nazionale di Aquileia: mosaico con delfini dalla Villa della Punta di Monfalcone (I sec. d.C.) dopo il restauro (foto gruppo mosaicisti ravenna)

Museo Archeologico nazionale di Aquileia: mosaico con delfini al momento del rinvenimento a Villa della Punta di Monfalcone (I sec. d.C.) (foto man aquileia)
LE OPERE DELLA XX EDIZIONE DI RESTITUZIONI A fronte di opere in mostra di artisti più noti al grande pubblico – Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi, Pino Pascali – molti sono gli oggetti “particolari” che testimoniano la varietà e peculiarità del patrimonio artistico italiano, offrendo l’occasione per interventi di restauro interessanti per tecnica e metodologie, come, ad esempio, la spinetta di Antegnati di metà Cinquecento, la draisina ottocentesca (antenata della bicicletta) da Gallarate (Va), l’arco da Samurai e la barca siamese dal Castello Ducale di Agliè (To), la barca cucita (metà II – fine I secolo a.C.) di oltre 4 metri dal MAN di Adria (Ro), due abiti in stile Charleston da Roma, la pianeta e la stola di manifattura messicana in penne di colibrì da Roma, il letto in osso di età romana da Chieti, il grande Reliquiario a tabella da Serra San Bruno (VV). Per la prima volta, Restituzioni apre agli strumenti scientifici, con una macchina planetaria dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Restaurate, ma non in mostra per ragioni dimensionali e conservative, anche due colossali opere del territorio bresciano, il Martirio di San Vitale di Sebastiano Ricci dalla chiesa di San Vitale a Seniga e La Vergine che intercede presso Dio la liberazione delle anime purganti di Andrea Celesti dalla chiesa di San Giovanni di Mura a Palazzolo sull’Oglio. Il Cavallo colossale di Antonio Canova, imponente scultura in gesso custodita ai Musei Civici di Bassano del Grappa (VI) e finalmente ricomposto nella sua interezza dopo la sua riduzione in pezzi avvenuta negli anni Sessanta, anch’esso restaurato in questa XX edizione di Restituzioni, farà simbolicamente da trait d’union tra la mostra romana e l’esposizione che le Gallerie d’Italia di Milano dedicheranno nell’autunno 2025 all’età napoleonica Eterno e Visione. Roma e Milano capitali del Neoclassicismo. Nel 2025 un ulteriore restauro monumentale si è aggiunto alla lunga lista delle opere inamovibili interessate da Restituzioni: sono infatti stati realizzati i lavori di manutenzione straordinaria sugli affreschi nell’abside della chiesa di Santa Maria foris portas presso il parco archeologico di Castelseprio (Va). Tra le più importanti testimonianze per lo studio dell’arte pittorica medievale lombarda, il ciclo di affreschi rappresenta scene dell’infanzia di Cristo con episodi tratti dai Vangeli apocrifi anche piuttosto rari. L’intervento realizzato nell’ambito di Restituzioni ha consentito anche una mappatura completa dello stato di conservazione degli affreschi.
IL PROGRAMMA RESTITUZIONI. Dal 1989 Intesa Sanpaolo, con cadenza oggi triennale, collabora con gli Enti ministeriali preposti alla tutela (soprintendenze, direzioni regionali Musei nazionali e musei autonomi) per individuare opere appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia, bisognose di restauro e ne sostiene gli interventi. La scelta delle opere segue un unico criterio: ascoltare le esigenze dei territori per valorizzarne l’identità attraverso interventi che privilegino l’effettiva necessità e urgenza del restauro. L’obiettivo è sempre quello di recuperare beni rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche – pittura su tavola e tela, affreschi, mosaici, scultura in marmo o pietra, in bronzo, manufatti tessili, oreficeria, etc. – capolavori d’indubbia rilevanza, così come opere che sono vicine a noi e contribuiscono a costruire il vissuto del territorio. Al termine degli interventi di ciascuna edizione, le opere restaurate sono esposte in una mostra organizzata da Intesa Sanpaolo, dove il pubblico può apprezzare il risultato del lavoro dei restauratori. In 36 anni sono oltre 2200 le opere “restituite” alla collettività: una sorta di ideale museo, con testimonianze che spaziano dalle epoche più lontane fino all’età contemporanea, dall’archeologia all’oreficeria, alle arti plastiche e pittoriche. Sono centinaia i musei, i siti archeologici, le chiese, garanti della destinazione pubblica dei propri tesori, che hanno beneficiato di questo programma, altrettanti i laboratori di restauro qualificati, distribuiti da Nord a Sud, incaricati dei restauri ed altrettanti gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede storico-critiche per i cataloghi.

Dettaglio dei “pesci” nel pavimento dell’aula sud della basilica di Aquileia, parte del programma Restituzioni monimentali 2000 (foto soprintendenza beni archeologici fvg)
Un curriculum a cui si affiancano gli interventi su opere di scala monumentale, che hanno interessato, ad esempio, i mosaici pavimentali paleocristiani della Basilica di Aquileia, gli affreschi di Lanfranco nella Cappella del Tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli, quelli di Altichiero e Avanzo nella Cappella di San Giacomo nella Basilica del Santo a Padova, il portale in bronzo della Basilica di San Marco a Venezia, gli affreschi di Stefano fiorentino dell’Abbazia di Chiaravalle milanese (per i 20 anni di Restituzioni), due delle vetrate rinascimentali di Santa Maria del Fiore a Firenze, l’intera realtà museale di Casa Manzoni a Milano, il grande telero della Cena di san Gregorio Magno di Paolo Veronese nella Basilica di Monte Berico a Vicenza (per i 30 anni di Restituzioni). Restauri monumentali più recenti: il cinquecentesco monumento in marmo raffigurante la Madonna del Parto di Jacopo Sansovino conservato nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma, gli affreschi di Girolamo di Romano, detto il Romanino, rinvenuti durante i lavori di restauro dell’organo Antegnati-Serassi nel Duomo Vecchio di Brescia. Oltre al progetto Restituzioni per la salvaguardia del patrimonio pubblico, Intesa Sanpaolo esprime il suo impegno in ambito culturale attraverso la valorizzazione a livello nazionale e internazionale del suo cospicuo e prestigioso patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico – in particolare nei musei delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, nell’intento di condividerlo con la collettività. Le iniziative in ambito culturale si concretizzano in un piano triennale di interventi denominato Progetto Cultura, che prevede mostre, incontri, attività didattiche e formative oltre ad attività sinergiche con importanti istituzioni culturali nazionali e internazionali. La guida cartacea e il catalogo generale pubblicato on-line della mostra sono realizzati da Società Editrice Allemandi.
Roma. In via dei Fori Imperiali torna il concerto di Capodanno, e il 1° gennaio c’è Capodarte: 70 iniziative gratuite, concerti, visite guidate, spettacoli e attività per grandi e piccoli
Roma si prepara a dare il benvenuto al nuovo anno con un ricco calendario di eventi e iniziative che animeranno in città una grande festa collettiva all’insegna della Musica, dell’Arte, della Cultura e dello Spettacolo. A partire dal concerto di Capodanno che torna in via dei Fori Imperiali con un cast artistico di star apprezzate dal target dei giovanissimi e non solo. Dal mattino del 1° gennaio 2023, poi, prenderanno il via in tutta la città le oltre 70 iniziative gratuite di Capodarte: concerti, visite guidate, spettacoli e attività per grandi e piccoli che animeranno fino a sera musei, biblioteche comunali, teatri, cinema e altri luoghi della cultura straordinariamente aperti per l’occasione.

Concerto di Capodanno in via dei Fori Imperiali a Roma (foto capodannoroma.org)
Il concerto. Il programma ricco di appuntamenti prenderà il via il 31 dicembre 2022 con il concerto live “Rome Restarts 2023”, promosso da Roma Capitale, assessorato ai Grandi eventi, Turismo, Moda e Sport, che vedrà alternarsi sul palco, nel suggestivo scenario di via dei Fori Imperiali: Elodie, Franco 126, Madame e Sangiovanni. La radio ufficiale dell’evento sarà RDS 100% Grandi Successi. I conduttori Francesca Romana D’Andrea e Filippo Ferraro saranno i volti e le voci ufficiali del Capodanno di Roma, che andranno ad animare la serata e a presentare gli artisti che saliranno sul palco accompagnando il pubblico con un concentrato di musica live e divertimento. La festa inizierà alle 21,30 e proseguirà anche dopo il brindisi al nuovo anno con uno speciale dj-set a cura di Dimensione Suono Roma, per continuare a cantare e ballare insieme ai romani e ai turisti anche dopo la mezzanotte. Particolare attenzione alla promozione dell’evento sarà riservata con attività editoriali di racconto, un piano radio dedicato che coprirà tutto il territorio nazionale e attività pensate per coinvolgere gli ascoltatori sia in avvicinamento sia durante la sera dell’evento. Con un focus verso le nuove generazioni, grazie al supporto nel racconto dell’evento da parte di RDS Next: la social web radio, prima su TikTok con oltre 460mila follower, i cui conduttori sono tra i più importanti content creator della Generazione Y e Z.

Ai Musei Capitolini a Capodanno concerto con EneaBarockOrchestra (formazione orchestrale con strumenti antichi specializzata nel repertorio barocco) (foto roma capitale)
Capodarte. Il 1° gennaio 2023 torna Roma Capodarte, il programma gratuito di eventi culturali distribuiti su tutto il territorio cittadino. Anzitutto cinque appuntamenti speciali a cura dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale: all’Auditorium dell’Ara Pacis, appuntamento con le canzoni di Lucio Dalla, i valzer di Strauss e le danze ungheresi di Brahms per due repliche che vedranno protagonisti Peppe Servillo, Fabio Maestri e l’Orchestra da Camera Roma Sinfonietta. Doppio appuntamento ai Musei Capitolini con EneaBarockOrchestra (formazione orchestrale con strumenti antichi specializzata nel repertorio barocco), che porta al pubblico il suo Capodanno con Bach. Alla Centrale Montemartini l’Ensemble Seicentonovecento propone MITICHE DONNE dal Seicento a oggi: Amarilli, Foscarina, Maria Stuarda, Medea. Sul palco del Teatro Argentina da non perdere le due repliche dei Dialoghi sinfonici, con l’Orchestra Europa InCanto, che eseguirà opere di Beethoven. Al Teatro del Lido di Ostia il Quartetto Pessoa proporrà Il suono delle immagini, un omaggio ad Astor Piazzolla e a Ennio Morricone. Tra gli altri appuntamenti musicali, anche Musica per Roma, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, omaggerà il grande compositore con il concerto Ennio per Roma, con oltre 100 coristi accompagnati dall’Orchestra Xilon. Alla Casa del Jazz, l’orchestra di piccoli talenti diretta da Massimo Nunzi sarà sul palco per Conti, Duchi, Regine e Re. L’aristocrazia del Jazz suonata dalla Jazz Campus Orchestra. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, invece, propone alla Galleria Sciarra due concerti con musiche di Vivaldi per archi e fiati. Il Teatro dell’Opera, inoltre, proporrà visite guidate al Teatro Costanzi e concerti delle bande cittadine itineranti lungo le vie adiacenti piazza Beniamino Gigli. All’Accademia Filarmonica Romana il concerto Impressioni di Capodanno con brani per solo piano e duo violino e pianoforte con brani di Respighi, Ravel e Schumann. Inoltre, a piazza di Spagna (in caso di poggia Galleria Umberto Sordi), il Concerto di Capodanno della Polizia Locale di Roma Capitale.

Letture calviniane dell’attore Vinicio Marchioni alla Casa delle Letterature di Roma (foto roma capitale)
Le Biblioteche di Roma festeggiano l’inizio del nuovo anno con una serie di eventi dedicati a Le città invisibili di Italo Calvino di cui nel 2023 si celebra il centenario della nascita. Dieci città per dieci biblioteche del sistema romano tra musica, reading, performance, laboratori e molto altro. Tra gli eventi a tema in programma: le letture calviniane dell’attore Vinicio Marchioni presso la Casa delle Letterature (“Le città e il desiderio”); lo spettacolo teatrale di e con Marta Cuscunà, ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz, alla Biblioteca Laurentina (“Le città e la memoria”) e l’evento musicale tra sonorità del Medio Oriente e dell’India con il duo Rashmi V. Bhatt alla Biblioteca Casa del Parco (“Le città e gli scambi”).

Il colosso di Costantino nel cortile dei musei Capitolini a Roma (foto Graziano Tavan)
Anche quest’anno gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale, comprese le aree archeologiche e le mostre attualmente in corso, saranno eccezionalmente aperti con orario ordinario e ad accesso gratuito. In alcuni di questi spazi i visitatori potranno scegliere tra un vasto programma di visite guidate ed eventi in compagnia di personalità del mondo dell’arte e della cultura come, ad esempio, la visita del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce ai Musei Capitolini e la visita di Marco Lodoli al Museo di Roma in Trastevere. Il Palazzo delle Esposizioni – anch’esso presente alla Festa della Befana di Piazza Navona con la mostra fotografica “Territorio” – celebra Pier Paolo Pasolini con gli incontri Più moderno di ogni moderno a cura di Andrea Cortellessa e Pasolini, la via dolorosa con Andrea Pomella. Al Museo Ebraico di Roma, visita guidata con Lia Toaff nelle sale del Museo alla scoperta della storia e della cultura di una delle comunità più antiche d’Europa.



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