Napoli. Atmosfere natalizie al museo Archeologico nazionale: mostra “Il Presepe cortese”, libro “Il Presepe”, presepe continuum su Carlo III di Borbone. E campagna promozionale di abbonamento al Museo. Giulierini: “Raccontiamo l’arte presepiale con un nuovo spirito di comunicazione”

Atmosfere natalizie al museo Archeologico nazionale di Napoli con la mostra “Il Presepe cortese” (foto valentina cosentino)
Atmosfere natalizie al museo Archeologico nazionale di Napoli. Dal 1° dicembre 2022 al 31 gennaio 2023, in tre sale limitrofe alla sala della Meridiana, la mostra “Il Presepe cortese”: i primi due ambienti ospitano un video immersivo, che permette al visitatore di entrare letteralmente nelle scene e nelle architetture del presepe di Carlo, mentre l’ultimo spazio è riservato a pezzi da collezione di pastori settecenteschi. Mercoledì 7 dicembre 2022, alle 11.30, in auditorium, prima presentazione napoletana del libro “Il Presepe” (Il Mulino Edizioni) di Elisabetta Moro e Marino Niola. E a seguire, inaugurazione del presepe continuum del Mann, realizzato dall’Associazione presepistica napoletana: l’edizione 2022, allestito nelle sale della Villa dei Papiri, è dedicato alla figura di Carlo III di Borbone.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il direttore del Mann Paolo Giulierini alla inaugurazione della mostra “Il Presepe cortese” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto valentina cosentino)
Mostra “Il Presepe cortese”. Tradizione e multimedialità si incontrano per raccontare il presepe napoletano del Settecento: si parte, virtualmente, dalla corte di Carlo III di Borbone, sovrano promotore di una “moda” che, nei secoli, sarebbe diventata arte, tradizione, folclore. “Il presepe cortese”, commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini, “è un’iniziativa di altissimo profilo culturale, perché sublima la grande arte presepiale con uno spirito contemporaneo di comunicazione. Questa esperienza immersiva è un vero e proprio atto d’amore per un mondo che vale il riconoscimento UNESCO”.

Particolarmente coinvolgente l’allestimento multimediale della mostra “Il Presepe cortese” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto valentina cosentino)
Curato da Fabrizia Fiore (presidente associazione “Il miracolo di Carlo III”), l’allestimento multimediale è realizzato dall’architetto Marco Capasso e dal suo studio creativo: anche grazie alle musiche evocative di Antonio Fresa, il pubblico riesce a scoprire, in dettaglio, i personaggi, le storie e i significati simbolici del “grande teatro” rappresentato dal presepe settecentesco. In questo viaggio suggestivo, che intreccia i termini del sacro e del profano, sono molteplici i riferimenti storici da approfondire: dal dinamismo di Carlo di Borbone, che lanciò la “nouvelle vague” presepiale al fermento di una capitale europea come Napoli, vero e proprio baluardo per gli intellettuali di tutto il mondo.

Alla mostra “Il Presepe cortese” al Mann esposti pezzi da collezione (foto valentina cosentino)
L’esposizione si conclude con una carrellata di pezzi collezionistici che sono imperdibili, per gli intenditori e non solo: una “Natività” di Giuseppe Sanmartino, appartenente alla collezione Accardi; un Oste di Nicola Somma (la statuetta, con la sua espressione arcigna e il porro sulla fronte, simboleggia nel presepe il Demonio, perché nel racconto evangelico fu proprio l’oste a cacciare la Madonna e San Giuseppe, costringendoli a rifugiarsi in una stalla); un nobile di Salvatore Di Franco, in abito tipico del Settecento in velluto e seta di San Leucio, con bottoni in filigrana d’argento alla catalana, rappresenta la variegata società del tempo; un nobile orientale, con cane, di Matteo Bottiglieri (nel gruppo è raffigurato il Corteo dei Magi in omaggio alle ambasciate del Sultano Ottomano e del Bey di Tripoli che, in visita a Napoli tra il 1740 e 1741, destarono lo stupore della popolazione e, per questo, furono inserite nel Presepe).
L’evento “Il Presepe cortese” inaugura la programmazione natalizia del Museo: come da tradizione, riparte anche la campagna di abbonamento annuale OpenMANN. Dal 4 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, è possibile acquistare la card a prezzi promozionali: 19 euro per adulto; 34 per coppie (due adulti over 25 anni + minorenni); 4 per opzione Academy (studenti universitari o iscritti alle scuole di specializzazione, senza limiti di età). OpenMANN permette di accedere illimitatamente a collezioni permanenti ed esposizioni dell’Archeologico per 365 giorni dalla data di prima attivazione: chi si abbona presso la biglietteria dell’Istituto ha anche un piccolo cadeau.
Il libro “Il Presepe” (Il Mulino Edizioni) di Elisabetta Moro e Marino Niola viene presentato per lo “Scaffale del Mann”, come si diceva, in auditorium, mercoledì 7 dicembre 2022, alle 11.30, dal direttore Paolo Giulierini che dialoga con gli autori. Il presepe è la Buona Novella che diventa presente. È la Natività che rinasce. E ogni anno si fa storia viva. Universale e locale. Perché ogni paese ne fa lo specchio di sé stesso. Il presepe francescano rappresenta la Natività, il presepe napoletano rappresenta l’umanità; e per questo ha conquistato l’immaginario globale, ed è amato da credenti e non credenti. Perché la versione partenopea della nascita di Gesù è un teatro della devozione dove si fondono e si confondono sacro e profano. E dove, in pochi centimetri quadrati di sughero e cartapesta, si raduna una straboccante folla multicolore e multietnica: pastori, mercanti, suonatori, venditori ambulanti, osti, lavandaie, cuoche, contadine, tessitrici, balie, re neri, visir ottomani, schiavi nubiani. Cui anno dopo anno si aggiungono personaggi dell’attualità. Risultato, una storia infinita e sorprendente, nella quale alla viva voce degli autori si sovrappone il racconto di testimonial eccellenti. Viaggiatori, artisti, scrittori, teologi e anche Papa Francesco che, in una lettera ai fedeli, esorta le famiglie a continuare questa tradizione che si può considerare un Made in Italy della religione.
Napoli. Il museo Archeologico nazionale presenta “Father and son 2”, il sequel del videogioco lanciato nel 2017, già scaricabile su Google Play e App Store. Il direttore Giulierini: “Il gaming è diventato arte”

Ragazzini provano il videogioco “Father and son 2” nella sala del Toro Farnese al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mario laporta / Kontrolab)
“Videogioco o arte?” Nella sala del Toro Farnese, risuona la domanda di Marianna: ha sedici anni, studia al liceo classico “Pietro Giannone” di Benevento e, al museo Archeologico nazionale di Napoli, è la prima giocatrice del videogioco “Father and son 2”. Accanto a lei c’è Luigi, allievo di Design della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, già esperto del capitolo uno di “Father and son”. In questo flash dell’ufficio comunicazione del Mann la cronaca emozionale delle prove di gaming con il pubblico di “Father and son 2”, sequel del videogioco lanciato nel 2017 dal museo Archeologico nazionale di Napoli in collaborazione con l’associazione TuoMuseo, e che ora è giunto nel proprio luogo di nascita, dopo l’anteprima a “We Make Future”, il più grande festival sull’Innovazione digitale e sociale (Fiera di Rimini, 16-18 giugno 2022).

Il direttore del Mann, Paolo Giulierini, gioca col videogioco “Father and son 2” (foto mario laporta / Kontrolab)
“L’avventura di Father and Son continua. Siamo orgogliosi di presentare, all’interno del piano di digitalizzazione del Mann”, commenta il direttore del museo, Paolo Giulierini, “la seconda attesa ‘puntata’ del nostro videogame. Il Mann è stato il primo museo in Italia e probabilmente il primo archeologico in assoluto a puntare sul videogame come strumento di coinvolgimento dei più giovani nell’ambito di una azione di comunicazione che abbiamo subito immaginato globale. E grazie all’incontro con uno specialista di profonda cultura come Fabio Viola il gaming è diventato arte”. “Il videogioco come forma d’arte e, al contempo, strumento per raggiungere e coinvolgere nuovi pubblici internazionali”, afferma Fabio Viola, game designer e fondatore di TuoMuseo. “Un modello di narrazione interattivo e partecipativo che aiuta il museo ad andare nei tempi e negli spazi dei larghi pubblici. Questo sequel cambia la prospettiva ponendo al centro una protagonista femminile per far riflettere i giocatori su come un Si o un No possano cambiare per sempre le nostre e altrui vite”. E Ludovico Solima (università della Campania “Luigi Vanvitelli”), che ha curato la supervisione del progetto del game, conclude: “Dopo il successo davvero straordinario della prima -puntata-, il Mann ha dunque ritenuto di voler proseguire nella strada tracciata qualche anno fa. Nuovi protagonisti, nuovi contesti, nuovi periodi storici, nuove emozioni: un nuovo approccio alla creazione e diffusione di prodotti culturali, nel segno dell’accessibilità”.

Frame del videogioco “Father and son 2” realizzato dal team internazionale di TuoMuseo guidato da Fabio Viola e Massimiliano Elia (foto mann)
Già selezionato dal Segretariato Generale del Ministero della Cultura tra i progetti innovativi per promuovere le attività di valorizzazione digitale degli istituti italiani, “Father and son 2” è scaricabile su Google Play e App Store: dopo il successo della prima puntata (cinque milioni di download in tutto il mondo, traduzioni nelle principali lingue europee, in arabo e in cinese, una versione in napoletano), c’è attesa per la continuazione del gioco dedicato al Mann e pensato non solo per i più giovani. “Così, nella sala del Toro Farnese”, raccontano al museo, “sono in tanti a cimentarsi con il game in un clima di festa: tra questi Tina, abbonata Openmann, gli studenti dell’Accademia di Belle Arte di Napoli con il loro docente di fotogiornalismo Mario Laporta, le gemelline Gemma e Aurora, che hanno il cellulare scarico, ma si fanno prestare il telefonino per entrare a far parte dei players”.
“Father and son 2” ha come protagonista una giovane donna, Sofia, impiegata al Mann e vicina alla laurea in archeologia. Sofia è la compagna di Michael, il ragazzo che, nella prima puntata del videogioco, andava alla ricerca del padre scomparso, un tempo archeologo proprio al museo Archeologico nazionale di Napoli. Il game ha come filo conduttore il tema dell’amore, declinato secondo diverse sfaccettature: punti nodali della storia sono l’incontro con un antico etrusco a Capua nel 475 a.C. e le vicende di Cleopatra e Marcantonio in navigazione nel Mediterraneo. Senza sacrificare un’incursione nella storia più recente: dal viaggio di Charles Dickens a Napoli nel 1844 sino a giungere circa cento anni dopo, ai momenti più tragici ed emozionanti delle Quattro Giornate che sconvolsero Napoli nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. “Father and Son 2” è stato realizzato dal team internazionale di TuoMuseo guidato da Fabio Viola e Massimiliano Elia; della squadra fanno parte il game designer Sean Wenham, il compositore Arkadiusz Reikowski, lo sviluppatore Francesco Bizzini e l’animatore Angelo La Farina. In prospettiva, anche l’inserimento del Mann nell’universo Minecraft e la realizzazione di un’audiogame per non vedenti.
Natale 2021 al museo Archeologico nazionale di Napoli: Presepe continuum, nuove mostre (da Dante al giocattolo nel mondo antico) e una nuova campagna di abbonamento OpenMANN per essere protagonisti nel 2022 con tre nuove sezioni, la Campania Romana, e grandi mostre, dalla Sardegna Megalitica e alla civiltà bizantina

Che Natale sarebbe senza il Presepe continuum del museo Archeologico nazionale di Napoli? E il Presepe continuum che per tutte le festività si può ammirare nell’Atrio del museo, è solo una delle proposte culturali per cittadini e turisti con cui il Museo si prepara alle festività natalizie. Il suggestivo presepe realizzato dall’Associazione Presepistica Napoletana è dedicato quest’anno ai 160 anni dall’Unità d’Italia: i grandi protagonisti del Risorgimento nazionale vengono rappresentati tra vicoli e botteghe, mentre trova spazio, nella ricostruzione dell’omonima piazza, anche la statua dell’Alighieri, innalzata proprio per celebrare l’Unità del paese.

Tante le novità espositive che partiranno da questo mese: da lunedì 6 dicembre 2021 apre al pubblico “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia nelle collezioni del MANN”, che lega i reperti del Museo ai personaggi del poema dantesco. Da venerdì 10 dicembre 2021 (vernissage alle 16), spazio alla riflessione sul divertimento, tra passato e presente: la mostra “Giocare a regola d’arte”, curata da Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi, accosterà cinquanta reperti ad altrettante creazioni contemporanee, per raccontare le simmetrie con il mondo dell’infanzia dei nostri antenati. Dal 20 dicembre 2021, in occasione del centenario dalla morte di Enrico Caruso, da non perdere un interessante allestimento su vita e fortuna del celebre tenore. Per gli appassionati di fotografia, tre percorsi al Museo: “19.34. Fotografie di Antonietta de Lillo. La storia in presa diretta” con un emozionante reportage sul terremoto del 1980 in Irpinia; “Solve et coagula”, che raccoglie sovraimpressioni digitali realizzate da Alessandra Cardone; “Naples. Sense of place” di Alex Trusty, racconto per immagini della città e del litorale flegreo.

Dal 6 dicembre 2021 riparte anche la campagna di abbonamento all’Istituto. Il claim scelto è “Vieni al Mann a dicembre e torna per tutto il 2022”. Da lunedì 6, in biglietteria e on-line, è possibile acquistare la card annuale a prezzi promo: 16 euro per un adulto, 28 euro per due over 25 anni (opzione family), 3 euro per ragazzi dai 18 ai 24 anni e per tutti gli studenti universitari, senza limiti di età. L’abbonamento OpenMann ha la validità di 365 giorni dalla data di attivazione e consente accessi illimitati al Museo, per visitare mostre temporanee e collezioni permanenti. Dal 4 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, chi sottoscriverà una card family potrà partecipare gratuitamente, sino ad esaurimento posti, ai laboratori didattici per bambini proposti da Coopculture. Inoltre, l’abbonamento garantisce di visitare con il 25% di sconto gli oltre trenta siti culturali della rete Extramann, ricevendo una newsletter mensile con le offerte dedicate. Tra le strenne natalizie prodotte dal Museo anche il volume a fumetti “Nico e l’elmo del Gladiatore” (Electa) e il calendario della Scuola Italiana di Comix.

Sottoscrivendo un abbonamento OpenMann, si potrà naturalmente seguire l’intensa vita culturale del Museo nel 2022: prevista non solo la riapertura di tre sezioni storiche, la Sezione Tecnologica Romana (autunno), Cuma e Neapolis (dicembre), ma anche il nuovo allestimento della Campania Romana (luglio). Dall’11 giugno 2022 il Museo ospiterà la mostra “Sardegna Isola Megalitica”, affiancata dall’experience virtuale proposta da NURAGICA per viaggiare nel tempo alla scoperta della civiltà nuragica. In ottobre, focus espositivo sull’alba e il tramonto di Bisanzio.
Napoli. Rinnovata la collaborazione tra il Mann e la Fondazione Campania dei Festival: co-marketing, scontistica reciproca, e focus per il progetto “Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli” con visite guidate per scoprire come i Borbone influenzarono la formazione delle collezioni. Tour speciale il 2 luglio: “Dagli scavi borbonici al Mann per conoscere la vita di un Gladiatore”


I famosi bronzi scoperti nella villa dei Papiri mentre regnava Carlo di Borbone (foto mann)
Il museo Archeologico nazionale di Napoli e la Fondazione Campania dei Festival in rete anche quest’anno per promuovere la programmazione culturale in città. Senza dimenticare la scontistica congiunta: sino ad inizio ottobre, infatti, gli spettatori del Campania Teatro Festival avranno diritto ad accedere al Museo con biglietto ridotto; viceversa, visitatori ed abbonati OpenMann potranno assistere agli eventi della kermesse al prezzo agevolato di 5 euro (l’acquisto sarà effettuabile online, in uno dei punti di prevendita ed anche la sera stessa dell’iniziativa, previa disponibilità di posti). Parallelamente alle iniziative di co-marketing, il museo Archeologico nazionale di Napoli aderirà al progetto “Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli”, promosso, a cura di Marco Perillo, nell’ambito del Campania Teatro Festival: dal 18 giugno al 9 luglio, ogni venerdì in due turni (partenza alle 17 e alle 17.30), saranno in programma visite guidate alla scoperta degli influssi che la politica culturale dei Borbone esercitò sulla formazione delle collezioni del Mann. La programmazione culturale, promossa in rete con la Fondazione Campania dei Festival, è curata, per il Mann, dall’Ufficio Comunicazione (responsabile: Antonella Carlo; staff: Caterina Serena Martucci), in collaborazione con i Servizi Educativi e l’Ufficio Museografia e Ricerca storiografica.

Tra storia, museografia ed archeologia, l’itinerario partirà dall’Atrio, che ospita le sculture marmoree e bronzee rinvenute durante i primi scavi ufficiali nel Teatro di Ercolano: qui, saranno molteplici le incursioni storiche dedicate a Carlo III, promotore dell’iniziale campagna di ricerca nella città vesuviana e, naturalmente, a suo figlio Ferdinando, raffigurato da Antonio Canova nelle vesti di Atena sullo scalone principale del Museo; brevi focus includeranno, nel percorso, anche le sale dedicate alla Villa dei Papiri ed al Tempio di Iside. Tour speciali per venerdì 2 luglio 2021: gli incontri della giornata, infatti, saranno intitolati “Dagli scavi borbonici al MANN per conoscere la vita di un Gladiatore”. Le visite guidate, organizzate secondo le vigenti disposizioni anti-Covid, prevedranno la prenotazione obbligatoria, scrivendo a man-na.ufficiostampa@beniculturali.it: considerato il numero ridotto di posti a disposizione, si potrà riservare per il singolo incontro e non per l’intero ciclo di itinerari. Dal tour al Museo alla condivisione social: su Facebook ed Instagram, ogni settimana da metà giugno, saranno pubblicati post dedicati a storia, arte e cultura al tempo dei Borbone; in rete, disegni a tema realizzati da Annamaria Di Noia.
Napoli. Quarto weekend con musei chiusi, e quarta proposta online “Aperti per voi” del museo Archeologico nazionale dedicata ai “Racconti delle mostre”. Promo OpenMANN per San Valentino

Quarto week end con musei chiusi al pubblico secondo le disposizioni anti-Covid, e quarta proposta on line del museo Archeologico nazionale di Napoli: sabato 13 e domenica 14 febbraio 2021, sulla pagina Facebook del Museo e, a seguire, sul canale Instagram, sarà promossa la campagna social “Aperti per voi”, questa volta dedicata ai “Racconti dalle mostre”. Si partirà, naturalmente, dall’esposizione “Gli Etruschi e il Mann”: la narrazione digitale dell’allestimento si soffermerà, in primis, sul corredo di una tomba a tumulo della necropoli del Nuovo Mattatoio a Capua (880-870 a.C. circa). Nei reperti presentati online, si rifletterà il fenomeno di osmosi culturale tra Etruria Propria e territorio di “migrazione” dell’antica popolazione italica: analizzando i manufatti, si riscontreranno elementi di comunanza tra il mondo villanoviano etrusco e le tradizioni materiali indigene.

Dalla tomba Artiaco 104 di Cuma (725-700 a.C.), sarà condivisa in rete l’immagine di un’urna cineraria in argento: come avviene per Ettore nell’Iliade, infatti, i resti combusti del defunto sono conservati in questo splendido ossuario, che, nel proprio “design”, ancora una volta esprime la convivenza tra il modello villanoviano e la produzione artistica “grecizzante”.

Sempre da Cuma proviene un cratere a colonnette a figure rosse (600-575 a.C.), con la rappresentazione della Gigantomachia; soggetto raffigurato e luogo di rinvenimento qui suggestivamente convergono: i Campi Flegrei, infatti, sono proprio lo “spazio” mitico in cui si combatte la battaglia tra gli dèi dell’Olimpo ed i Giganti.

Per concludere il percorso virtuale sugli Etruschi al Mann, un’incursione nella seconda sezione della mostra: le terrecotte architettoniche dal “tempio delle stimmate” di Velletri fanno parte del patrimonio del museo Archeologico nazionale di Napoli perché tesori della Collezione Borgia. Si tratta di lastre di rivestimento degli elementi in legno della trabeazione (550-525 a.C.), in cui possiamo cogliere la raffigurazione di una processione di cavalieri e carri, dell’apoteosi di Eracle all’Olimpo e di una scena di banchetto.

Dall’archeologia all’arte contemporanea: nei “racconti dalle mostre” non potrà mancare un focus online sul percorso “Lucy. Sogno di un’evoluzione” di Tanino Liberatore: l’allestimento, realizzato in rete con COMICON, sarà presentato non soltanto con le immagini firmate dal “Michelangelo del Fumetto”, ma anche grazie ad un video che ricostruisce il percorso creativo del disegnatore.

Dal presente al prossimo futuro: su Facebook ed Instagram, attendendo l’esposizione sui Gladiatori (in programma al Mann dal 31 marzo 2021), sarà postata una lucerna con combattimento tra Trace e Mirmillone. Il reperto, databile al I sec. d.C., proviene da Pompei e fa parte della sezione dell’allestimento dedicata ai Gladiatori in casa e sui muri.

Sempre in occasione del fine settimana, ed in particolare di San Valentino, sarà promossa la campagna di abbonamento annuale OpenMann: con lo slogan “Regala un viaggio nella storia”, saranno rilanciate le card ai prezzi promo di 10 euro per adulto, 15 per coppie di over 25 anni e 5 per Academy (studenti e specializzandi senza limiti di età).
Campania “gialla”. Lunedì 18 riapre il museo Archeologico nazionale. Possibile visitare collezioni permanenti e mostre in programma: Lucy, Etruschi, Heroes, Fuga dal museo. Omaggio ai primi visitatori. Il direttore Giulierini: “L’arte e la bellezza ci preparano alla rinascita. Il Museo sempre più vostro”

La Campania in “fascia gialla” e il museo Archeologico nazionale di Napoli da lunedì 18 gennaio 2021 riapre al pubblico. ”La riapertura dei musei nelle zone gialle, con la massima attenzione alla sicurezza per visitatori e dipendenti, è un segnale fortissimo che ci fa sentire tutti una orgogliosa comunità. Dove l’arte e la bellezza curano lo spirito e ci preparano alla rinascita. In questi giorni difficili il vostro ‘Museo’ è ancora più vostro, dei cittadini di Napoli e della Campania. Vi invitiamo a viverlo in tranquillità, non solo come una casa accogliente, ma anche come il più straordinario dei viaggi, quello nella nostra storia. Bentornati”: così il direttore del Mann, Paolo Giulierini, anticipa il benvenuto ai visitatori che, dal 18 gennaio, torneranno a varcare la soglia del Mann. Lunedì 18, come segnale augurale, i primi venti visitatori del Museo avranno in dono la pubblicazione “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, che racchiude il progetto di ricerca dedicato da Enzo Petito e Luigi Spina ai soffitti affrescati dell’Archeologico. Come previsto dalle disposizioni governative, il museo Archeologico nazionale di Napoli sarà aperto da lunedì al venerdì con i soliti orari (dalle 9 alle 19.30); il sabato e domenica, l’Istituto resterà chiuso. Nel rispetto della vigente normativa anti-Covid, grazie alle misure già adottate dopo il primo lockdown nazionale, sarà di nuovo possibile ammirare, in tutta sicurezza, le collezioni permanenti e le esposizioni del Museo.

Tra le mostre, “percorribili” sino ad oggi solo in anteprima virtuale, da non perdere “Lucy. Sogno di un’evoluzione” di Tanino Liberatore. L’allestimento, realizzato in collaborazione con COMICON nell’ambito del progetti Obvia, è presentato nella sezione Preistoria e Protostoria del Mann: qui il “Michelangelo del Fumetto”, Tanino Liberatore, presenta i suoi lavori (disegni a matita e schizzi), ispirati ai ritrovamenti in Etiopia (1974) di un esemplare femminile di una giovane Australopithecus afarensis, capace già di camminare in posizione quasi eretta e chiamata Lucy dalla canzone Lucy in the Sky with Diamond dei Beatles.

Ancora un’incursione nell’arte contemporanea: nel Giardino delle Fontane del Museo, sono esposti i grandi stendardi dell’exhibit “Heroes of change”, promossa in rete con Amnesty International Italia per valorizzare le creazioni degli studenti della scuola “Nicolini- Di Giacomo” sui temi della Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Da rivivere, naturalmente, il viaggio alla scoperta della grande mostra “Gli Etruschi e il MANN” che, con i suoi seicento reperti, in parte inediti, racconta il meltin’ pot culturale innestato dalla antica popolazione italica nella nostra regione. Per un’incursione nell’attualità, è ancora visibile “KENE/Spazio”, allestimento dedicato al progetto di inclusione sociale promosso in Mali dal giovane artista Mohamed Keita, mentre passeggiando nelle sale degli affreschi ci si potrà confrontare con le creazioni contemporanee di “Aritmia” di Andrea Anastasio.

Dentro le sale dell’Archeologico con uno sguardo proteso verso la città: è stata prorogata, sino alla fine di febbraio, l’installazione in galleria Principe di Napoli dei fotomontaggi “Fuga dal Museo” di Dario Assisi e Riccardo M. Cipolla; le opere, in originale o riproduzione, contraddistinguono anche la rete dei Negozi Amici del Mann. I clienti dei punti vendita convenzionati (l’elenco degli esercizi è sul sito web del Museo), conservando lo scontrino del proprio acquisto, avranno ticket ridotto (8 euro) per l’Archeologico.

Molto apprezzato l’abbonamento “Open Mann”, un unicum nei musei autonomi nazionali
Sempre sino alla conclusione di febbraio, sarà possibile aderire alla campagna promozionale degli abbonamenti OpenMANN (10 euro per adulto, 15 per coppia di over 25 anni, 5 per studenti universitari e giovani tra 18 e 25 anni non compiuti); i titolari di card in corso di validità riceveranno una dilazione dei termini di scadenza, dilazione corrispondente al periodo di chiusura dell’istituto.
Napoli. La facciata del Mann si illumina per le festività natalizie 2020: dall’8 dicembre fasci di luce proiettati verso la città. Giulierini: “Il Museo siamo tutti noi e solo insieme possiamo risollevarci. La luce è vita che ritorna”. Su Facebook “MANN in quiz” per regalare abbonamenti al museo

Tre grandi fasci luminosi, proiettati dal museo Archeologico nazionale di Napoli verso la città: una luce simbolica che, dal Mann chiuso a causa dell’emergenza Coronavirus, brillerà sulla strada. La cultura non si ferma: sui tre portoni, corrispondenti all’ingresso principale dell’edificio storico, al cosiddetto centro studi ed al lato degli uffici, sono installati fari che diffonderanno luce naturale e, dai prossimi giorni, anche colorata come la bandiera italiana. Il direttore Paolo Giulierini esprime, così, un messaggio di speranza: ”La vita delle città d’arte e dei loro quartieri, in questo Natale diverso da tutti gli altri, è un tema che, come istituto di cultura attivo sul territorio, non potevamo ignorare. In occasione dell’8 dicembre 2020, accenderemo le luci sulla nostra facciata: la luce è da sempre identificata con la vita che ritorna. È la prima volta che lo facciamo e la chiusura del Museo è un motivo in più per dare questo segnale ai cittadini e agli operatori commerciali. E stiamo preparando altre sorprese a dicembre, per contribuire a tenere viva questa parte di centro storico così legata alla nostra identità. Perché il ‘museo’ siamo tutti noi e solo insieme possiamo risollevarci”.

Dal dialogo con i cittadini al dialogo con il pubblico online: come cadeau natalizio, ogni martedì dall’8 dicembre al 29 dicembre 2020, sarà proposto il gioco Mann in quiz Christmas; per ciascun appuntamento, in palio un abbonamento OpenMANN in versione family, da destinare a chi risponderà, in modo corretto e veloce, alle domande postate su Facebook. Come si partecipa al “Mann in quiz/Christmas” per vincere un abbonamento annuale al Museo? Basta collegarsi a questo gruppo (https://www.facebook.com/groups/593861947885346), dall’8 al 29 dicembre 2020, ogni martedì dalle 11; per ogni appuntamento, nel gruppo si trovano cinque post con cinque domande aperte, collegate a cinque immagini: si possono inserire le risposte nel commento a ciascun post che contiene il quiz; il giocatore che risponderà, nel modo più completo e veloce possibile, a tutti o alla maggior parte dei cinque quesiti, previsti per ogni giornata del gioco, sarà nominato vincitore ed, alla riapertura del Museo, ritirerà in biglietteria una card di abbonamento annuale OpenMann (opzione Family), valida per due adulti over 25. Postare le risposte nel commento ad ogni quesito permette ai giocatori di verificare i propri tempi, apprendere informazioni nuove, monitorare l’andamento del game e la nomina del vincitore! Ci saranno così quattro vincitori per le quattro giornate del gioco.
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