Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia “Etruschi moderni. L’antichità etrusca nella letteratura del Novecento” visita guidata “letteraria” con Antonietta Simonelli, Martina Piperno e Chiara Zampieri
Mercoledì 10 aprile 2024, alle 17, il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia offre “Etruschi moderni. L’antichità etrusca nella letteratura del Novecento” un insolito percorso guidati dalla voce degli scrittori del Novecento, che hanno immortalato nelle loro opere le testimonianze della cultura etrusca. Un viaggio tra la materialità dei reperti antichi e l’immaterialità dei testi moderni che li hanno re-immaginati. Visita guidata “letteraria” a cura di Antonietta Simonelli, Martina Piperno e Chiara Zampieri. Visita compresa nel biglietto d’ingresso al Museo. Posti limitati. Per info e prenotazioni: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.

Antonietta Simonelli (etru)
Antonietta Simonelli è funzionaria archeologa del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, curatrice delle sezioni Umbria, Latium Vetus e Agro Falisco, responsabile dell’Archivio documentale, disegni e fotografico, responsabile della Biblioteca, Ufficio Catalogo e Inventario.

Martina Piperno (uniroma)
Martina Piperno è ricercatrice Rita Levi Montalcini al dipartimento di Studi europei americani e interculturali della Sapienza, università di Roma e membro del Laboratorio Leopardi. Dopo il dottorato conseguito a Warwick (UK) ha svolto progetti di ricerca presso University College Cork (Irlanda) e KU Leuven (Belgio). Si occupa di memoria dell’antico e letteratura italiana moderna e contemporanea. La sua monografia, L’antichità “crudele”: Etruschi e Italici nella letteratura italiana del Novecento, uscita nel 2020 per Carocci editore, è dedicata al “ritorno” degli etruschi e di alcuni popoli italici nella letteratura italiana moderna.

Chiara Zampieri (leuven)
Chiara Zampieri è ricercatrice junior in letterature comparate presso la KU Leuven (Belgio). Le sue ricerche portano sulla ricezione dell’antichità etrusca nella letteratura europea del Novecento e sulle interazioni tra letteratura contemporanea e musei.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’evento musicale “Incontri” con il coro Koob e il coro Ha-kol. Ingresso libero per la prima domenica del mese
Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, alle 12, c’è “Incontri”, evento musicale a cura del coro Koob diretto da Francesca La Via, accompagnato dal violoncello di Carlo Onori e il pianoforte di Leonardo Angelini, e del Coro Ha-kol diretto da Alberto De Sanctis, accompagnato dal pianoforte di Francesco Capogreco. Ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Non è necessaria la prenotazione. Posti a sedere limitati. I due cori si incontrano per raccontare storie e spiritualità diverse attraverso le loro voci, cercando di unire le proprie identità culturali in un unico linguaggio musicale. Saranno eseguite musiche delle tradizioni popolari e dei repertori classici e contemporanei.

Il coro Koob diretto da Francesca La Via a Villa Giulia (foto etru)
Il Coro Koob nasce nel 2010 a Roma nella sede della libreria indipendente Koob (contrario di book=libro in inglese). Formato da dilettanti appassionati della musica e del canto, è un coro polifonico a cappella. Il repertorio è molto vario e spazia dalla musica antica del ‘400-‘500 (Giovanni Pier Luigi da Palestrina) ad autori classici (Mozart, Mendelsshon, Schubert, Verdi, Rossini), a musica etnica africana, villancicos sudamericani e musica popolare italiana (sarda) e di tutto il mondo.

Il coro Ha-kol diretto da Alberto De Sanctis (foto ha-kol)
Il Coro Ha-Kol (“La Voce”) nasce nel 1993 su iniziativa dei cantori della Sinagoga Maggiore di Roma, insieme ad altri cultori della musica ebraica. Hanno riconosciuto la necessità di riscoprire e pubblicizzare la bellezza della musica ebraica al pubblico sia all’interno che all’esterno della propria comunità. Allo stesso tempo, hanno voluto preservare e conservare il patrimonio musicale e liturgico della Comunità di Roma, una delle più antiche di Europa e che da più di duemila anni è presente ininterrottamente nella città di Roma. Nel corso degli anni il repertorio del coro si è via via arricchito di opere di compositori vissuti dal Cinquecento ai giorni nostri, oltre a musiche di tradizione sefardita e ashkenazita.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Alessandra Leonardi e Simone Lucciola ci portano “Sulla rotta di Spina”, ultimo appuntamento con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” che chiude il 7 aprile

Cratere a figure rosse con l’indovino Fineo perseguitato dalle Arpie, proveniente dalla tomba 44C di Valle Pega e conservato al museo Archeologico nazionale di Ferrara (foto drm-er)
Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la mostra “Spina Etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” è giunta al capolinea: chiude domenica 7 aprile 2024. E con essa anche le speciali visite guidate del ciclo “Sulla rotta di Spina”. Ne rimane ancora una, l’ultima, sabato 6 aprile 2024, alle 11.30: Alessandra Leonardi e Simone Lucciola porteranno i visitatori alla scoperta di molti miti legati alla città etrusca di Spina scoperta nel 1922 nelle Valli di Comacchio. Tra questi miti ce n’è uno raffigurato in un cratere a figure rosse, proveniente dalla tomba 44C di Valle Pega e conservato al museo Archeologico nazionale di Ferrara, un mito affascinante: in esso è raffigurato l’indovino Fineo, seduto su una roccia, mentre viene perseguitato dalle Arpie che gli rubano il cibo. Visita guidata compresa nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Luca Mazzocco ci porta “Sulla rotta di Spina”, penultimo appuntamento con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” che chiude il 7 aprile

Hydria a figure nere della bottega del Pittore di Micali (510-500 a.C.), probabile provenienza da Vulci: nel dettaglio, è raffigurata la trasformazione dei Pirati Tirreni in delfini, conservata al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
È davvero l’ultima settimana per visitare la mostra “Spina Etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” (chiude il 7 aprile 2024). A grande richiesta due ultimi appuntamenti guidati per scoprire la grandezza degli Etruschi attraverso gli occhi della città di Spina. E il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia offre ancora due opportunità (il 4 e il 6 aprile) per visitarla con un archeologo nell’ambito del ciclo di visite guidate “Sulla Rotta di Spina”. Visite guidate comprese nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità. Il primo appuntamento giovedì 4 aprile 2024, alle 17: Luca Mazzocco porterà i visitatori a conoscere l’affascinante storia della città etrusca e della sua riscoperta, avvenuta un secolo fa, presentando i ricchi corredi provenienti dalle necropoli che la circondavano, a cominciare da un particolare dell’hydria su cui è raffigurata la trasformazione dei Pirati Tirreni in delfini, avvenuta, secondo l’inno omerico, in seguito all’intervento di Dioniso, conservata al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Stefania de Majo ci porta “Sulla rotta di Spina”, nono e ultimo appuntamento di marzo con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”

kylix attica a figure rosse, con la raffigurazione dell’uccisione di Cassandra da parte di Clitennestra, proveniente dalla tomba 264 di Valle Trebba, conservata al museo Archeologico nazionale di Ferrara (foto drm-er)
Per il ciclo di visite guidate “Sulla Rotta di Spina”, appuntamento sabato 30 marzo 2024, alle 11.30, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Stefania de Majo porterà i visitatori a conoscere la città etrusca perduta negli echi del Mito e ritrovata 100 anni fa nel Delta del Po, descritta nella mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”. Visita guidata compresa nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità. Una splendida kylix attica a figure rosse, con la raffigurazione dell’uccisione di Cassandra da parte di Clitennestra, proveniente dalla tomba 264 di Valle Trebba, conservata al museo Archeologico nazionale di Ferrara, ci ricorda l’importanza che i miti greci avevano presso gli abitanti di Spina.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Alessandra Leonardi e Simone Lucciola ci portano “Sulla rotta di Spina”, ottavo appuntamento di marzo con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”

Cratere attico a figure rosse con scene di commiato dalla Tomba 18 C della Valle Pega di Spina, conservato al museo Archeologico nazionale di Ferrara (foto drm-er)
Per il ciclo di visite guidate “Sulla Rotta di Spina”, appuntamento giovedì 28 marzo 2024, alle 17, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Alessandra Leonardi e Simone Lucciola porteranno i visitatori a conoscere la città etrusca perduta negli echi del Mito e ritrovata 100 anni fa nel Delta del Po, descritta nella mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”. Visita guidata compresa nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità. Sarà un excursus sull’origine storica e mitologica, usanze e rituali, ascesa e caduta di Spina, la città lagunare gemella del porto di Pyrgi e collegata al Santuario di Delfi, il più importante del mondo ellenico.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presentazione del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”, curato da Alessandra Piergrossi, Andrea Babbi e Massimo Cultraro, supplemento n. 2 di “Mediterranea” di Ispc-Cnr
Un omaggio a colui che ha segnato un profondo rinnovamento negli studi sull’Etruria arcaica e nella lunga attività di ricerca al CNR, Filippo Delpino. Martedì 26 marzo 2024, alle 16.30, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, presentazione del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”, curato da Alessandra Piergrossi, Andrea Babbi e Massimo Cultraro, supplemento n. 2 di “Mediterranea. Studi e ricerche sul Mediterraneo antico”, periodico scientifico dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Introduce Vincenzo Bellelli, direttore del parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia e direttore ad interim del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Presenta l’opera Giuseppe Sassatelli, etruscologo e professore emerito dell’università di Bologna. Intervengono i curatori del volume. L’ingresso nella sala della Fortuna è libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni e prenotazioni: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.

Copertina del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”
Il volume raccoglie numerosi contributi con cui le autrici e gli autori hanno omaggiato il collega e amico Filippo Delpino, insigne studioso dell’Italia preromana. Tali scritti, incentrati sul Mediterraneo e l’Etruria tra protostoria e storia, sono stati suddivisi in sezioni tematiche che riecheggiano la vasta opera dello studioso: Etruria e Mediterraneo, Etruria e Lazio, Tra archivi e collezioni, Storia della disciplina archeologica. La ricchezza degli interessi di Filippo Delpino è riflessa nel volume a lui dedicato in occasione dei suoi 80 anni e pubblicato nella Rivista da lui diretta per lunghi anni. Dall’Etruria e il Lazio, affrontate sul piano dei costumi funerari e della vita degli abitati, della cultura materiale nella loro valenza iconografica, indagata nei molteplici aspetti come riflesso di usi e modelli identitari delle comunità, lo sguardo si è esteso a tutto il Mediterraneo; inoltre, anche la storia delle indagini archeologiche in Etruria, lo sviluppo e l’organizzazione a Roma della tutela delle antichità, la storia della museologia e del collezionismo, costituiscono altri temi considerati con cura. Tutto questo è testimoniato dal contenuto di questo volume che vede tra gli autori numerosi specialisti, tra cui molti allievi e moltissimi amici e colleghi che entusiasticamente hanno aderito, dimostrando stima, affetto e partecipazione per lo studioso e collega.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Luigi Corbelli ci porta “Sulla rotta di Spina”, settimo appuntamento di marzo con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”

Particolare del cratere a volute attico raffigurante Oreste davanti al dio Apollo, dalla tomba 6C Valle Pega, Spina, conservato al museo Archeologico nazionale di Ferrara (foto etru)
Per il ciclo di visite guidate “Sulla Rotta di Spina”, appuntamento sabato 23 marzo 2024, alle 11.30, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Luigi Corbelli condurrà i visitatori a scoprire i rapporti con il mondo greco di Spina, città etrusca perduta negli echi del mito e ritrovata 100 anni fa nel Delta del Po, descritta nella mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”. Visita guidata compresa nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità. A introdurre alla mostra sarà il cratere con la scena di Oreste che si reca al cospetto di Apollo, all’interno del santuario di Delfi, proveniente dalla necropoli di Valle Pega di Spina e conservato presso il museo Archeologico nazionale di Ferrara.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Stefania de Majo ci porta “Sulla rotta di Spina”, sesto appuntamento di marzo con gli itinerari guidati alla mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”

Frammento di tripode in bronzo proveniente da Vulci e conservato al muse
Per il ciclo di visite guidate “Sulla Rotta di Spina”, appuntamento giovedì 21 marzo 2024, alle 17, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Stefania de Majo condurrà i visitatori a scoprire i rapporti con il mondo greco di Spina, città etrusca perduta negli echi del mito e ritrovata 100 anni fa nel Delta del Po, descritta nella mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo”. Visita guidata compresa nel costo del biglietto su prenotazione all’indirizzo: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. È possibile prenotarsi all’accoglienza salvo disponibilità. C’è un frammento di tripode in bronzo, realizzato a Vulci, ma rinvenuto ai piedi dell’acropoli di Atene e conservato nel museo dell’Acropoli, che testimonia i rapporti tra il mondo greco e quello etrusco, e la diffusione dei miti greci presso il popolo dei Tirreni, vista la raffigurazione dell’apoteosi di Eracle.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presentazione del catalogo della mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” a cura di Paola Desantis, Elisabetta Govi, Valentino Nizzo, Giuseppe Sassatelli, Tiziano Trocchi
Ci siamo. A meno di 20 giorni dalla chiusura della mostra “Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo” arriva il catalogo a cura di Paola Desantis, Elisabetta Govi, Valentino Nizzo, Giuseppe Sassatelli, Tiziano Trocchi (ARA, edizioni 2023). La mostra a Villa Giulia è la terza e ultima tappa delle celebrazioni per il centenario della scoperta di Spina e si concluderà il 7 aprile 2024. La presentazione del catalogo sarà un evento partecipato di coinvolgimento del pubblico e di ringraziamento per tutti coloro che a vario titolo hanno preso parte alla realizzazione di questo grande progetto. Appuntamento mercoledì 20 marzo 2024, alle 17.30, in sala della Fortuna del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Dopo i saluti istituzionali di Vincenzo Bellelli, museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, introduce Giuseppe Sassatelli, istituto nazionale di Studi Etruschi ed Italici. Presenta Luca Cerchiai, università di Salerno Saranno presenti i curatori. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Giuseppe Sassatelli, archeologo
Giuseppe Sassatelli è presidente dell’Istituto nazionale di Studi Etruschi ed Italici e professore emerito di Etruscologia e Antichità Italiche all’università di Bologna. La sua ricerca è stata dedicata principalmente all’Etruria padana in tutte le sue manifestazioni, dall’urbanistica alla scrittura, toccando la produzione artigianale e artistica e i rapporti culturali e commerciali con i popoli confinanti. Gran parte della sua attività scientifica è stata dedicata inoltre al tema della diffusione della scrittura in area padana e in Italia settentrionale, specie nelle sue fasi iniziali, ai risvolti di questo fenomeno sul piano storico, sociale e culturale, alla sua diffusione, per il tramite degli Etruschi, verso le altre popolazioni dell’Italia settentrionale. È membro di diversi comitati scientifici di riviste nazionali e internazionali. È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche su Riviste e Volumi molto qualificati del settore.

Luca Cerchiai, archeologo
Luca Cerchiai è stato Ispettore archeologo nella soprintendenza di Salerno Avellino e Benevento, e direttore del museo Archeologico nazionale di Pontecagnano. Dal 1992 è professore di Etruscologia e Archeologia Italica all’università di Salerno, quindi preside della facoltà di Lettere e Filosofia, direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici di Salerno e infine direttore del dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale. Dal 1990 è membro dell’Istituto di Studi Etruschi e Italici, in cui dal 2018 fa parte del Consiglio Direttivo. È autore di oltre 180 pubblicazioni: i principali campi di ricerca riguardano l’archeologia della Campania preromana e delle popolazioni indigene della Magna Grecia, la fenomenologia della città etrusca, l’iconografia etrusca, con particolare riguardo alla pittura tombale.
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