Archivio tag | museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila

L’Aquila. Apertura straordinaria del museo nazionale d’Abruzzo nel Forte Spagnolo (in attesa del completamento dei lavori di restauro post terremoto 2009) per ammirare il Mammut aquilano (Mammuthus Meridionalis) ritrovato nel 1954

Il Mammut aquilano (Mammuthus Meridionalis) esposto nel Bastione Est del Forte spagnolo dell’Aquila (foto MVitale)

La sua imponenza, quel suo abitare solo nel Bastione est, quasi a guardia del Forte Spagnolo, la sua unicità come reperto paleontologico, la capacità di evocare il mondo che era intorno alla città, hanno reso il Mammut aquilano, dal suo ritrovamento nel 1954 ad oggi, uno dei simboli più potenti ed identitari del territorio aquilano. Dopo un accurato e importante intervento di restauro, finanziato dalla generosa donazione di 600mila euro del Corpo della Guardia di Finanza, il Mammut ha atteso il tempo opportuno per tornare a mostrarsi. Il momento è arrivato, e coincide con il completamento del I lotto di interventi sul Forte spagnolo che ospita lo scheletro, interventi che hanno interessato il fronte d’ingresso al Castello cinquecentesco, il più danneggiato dal terremoto del 2009. La costante sinergia tra il Segretariato regionale per l’Abruzzo (stazione appaltante), la soprintendenza ABAP per le province di L’Aquila e Teramo (che ha curato la direzione lavori), e il museo nazionale d’Abruzzo (che troverà di nuovo qui la sua sede), ha condotto al completamento dei complessi lavori, ed ora è di nuovo possibile entrare al Forte e al cospetto del Mammut.

aquila_museo-castello_Mammuthus meridionalis_pannello

Panello-locandina per l’apertura straordinaria del Castello dell’Aquila dove è esposto il Mammut (foto Mic)

In attesa dell’allestimento multimediale del Bastione, sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, dalle 10 alle 22, prima apertura straordinaria. Il progetto prevede infatti già un’ulteriore giornata di visite guidate dedicate all’ospitalità inclusiva, per un patrimonio senza barriere, sabato 4 dicembre 2021 (il 3 dicembre è la giornata internazionale delle persone con disabilità). Questo secondo appuntamento sarà organizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi dell’Aquila, che ha realizzato ad hoc per il Mammut un pannello in braille, con QR code per l’ascolto audio delle informazioni. Si lavorerà, sempre di concerto tra gli Istituti territoriali del ministero della Cultura, per promuovere altre iniziative analoghe, così che tutti possano rivedere il Mammut, compatibilmente con il proseguimento dei lavori al Forte e con l’allestimento del Bastione est. Le visite guidate di sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021 sono a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria. Le prenotazioni, attivate lunedì 25 ottobre, hanno portato in poco più di 24 ore al sold-out dell’iniziativa. Nel rispetto della normativa anti-Covid vigente, le visite saranno suddivise per gruppi di 20 persone, con ingressi scaglionati ogni 20 minuti. È possibile prenotare per un numero massimo di 5 persone. Agli adulti e ai bambini di età superiore ai 12 anni sarà consentito l’ingresso solo se in possesso di Green Pass o di esito negativo di tampone molecolare/antigenico risalente a non oltre le 48 ore precedenti il giorno di visita. Per consentire di svolgere le procedure di verifica previste dalla normativa anti-Covid vigente, si richiede a quanti hanno prenotato, di arrivare all’ingresso del Forte Spagnolo almeno 15 minuti prima del proprio turno d’accesso. Se si arriva in ritardo, si perde il diritto di prenotazione e di ingresso.

Ecco i nuovi direttori di musei e parchi archeologici nominati dal ministro Dario Franceschini tra quelli di istituti di I e II fascia selezionati, dopo un bando internazionale, da una commissione scientifica. Per il parco archeologico di Pompei ci sarà un bando a parte

Il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini con il direttore generale Massimo Osanna a Pompei (foto parco archeologico Pompei)

Tredici musei, parchi archeologici e biblioteche hanno un nuovo direttore. Per il parco archeologico di Pompei, il cui direttore Massimo Osanna dal 1° settembre 2020 è diventato direttore della Direzione generale dei Musei, ci sarà un apposito bando internazionale che porterà a una nomina appropriata per la prossima primavera: lo ha assicurato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nell’annunciare i 13 nuovi direttori di musei, parchi archeologici e biblioteche selezionati da una commissione di altissimo livello scientifico presieduta dal direttore del museo Egizio di Torino e composta dai direttori della National Gallery di Londra, del Prado di Madrid e da esperti di chiara fama. “I musei italiani sono cambiati profondamente in questi anni – ha commentato – fino a diventare un’eccellenza, un modello positivo e riconosciuto nel mondo perché a guidarli sono andate le persone giuste attraverso rigorose selezioni internazionali”. La commissione ha valutato 425 candidati e selezionato i direttori dei tredici istituti culturali statali dotati di autonomia messi a bando con la procedura di selezione internazionale dello scorso gennaio. “Tredici importanti realtà del patrimonio culturale italiano – ha aggiunto Franceschini – hanno ora un direttore selezionato tra i massimi esperti internazionali, grazie all’accurato e scrupoloso lavoro di valutazione effettuato da una commissione di alto livello scientifico che ringrazio pubblicamente per il grande lavoro svolto in questi mesi. Un metodo innovativo che sta contribuendo con successo alla modernizzazione del sistema museale nazionale”. Secondo la procedura, il ministro Franceschini ha scelto i direttori dei 3 musei di I fascia (Galleria Borghese, Museo Nazionale Romano, Vittoriano e Palazzo Venezia) tra le terne di candidati individuati dalla Commissione per ogni singolo istituto; il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, ha scelto i direttori dei 9 musei di II fascia (Galleria nazionale delle Marche, Museo archeologico nazionale di Cagliari, Museo nazionale d’Abruzzo, Museo nazionale di Matera, Palazzo Dicale di Mantova, Palazzo Reale di Napoli, Parco Archeologico di Ostia antica, Parco archeologico di Sibari, Pinacoteca Nazionale di Bologna) tra le terne di candidati individuati dalla Commissione; la Direttrice Generale Biblioteche, Paola Passarelli, ha scelto il direttore della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini tra i nomi della terna indicata dalla Commissione. Vediamo da vicino i nuovi direttori di musei e parchi archeologici.

Stéphane Verger è il nuovo direttore del museo nazionale Romano (foto Graziano Tavan)

Stéphane Verger è il nuovo direttore del museo nazionale Romano. Directeur d’études I classe all’Ecole Pratique des Hautes Etudes (Paris), membro del Consiglio scientifico del musée du Louvre. Vanta una qualificata esperienza curatoriale e direttiva; una pluriennale e rilevante attività scientifica e formativa di elevata qualità, internazionalmente riconosciuta e svolta anche in Italia, nell’ambito dell’archeologia, delle culture antiche e della loro tradizione e presenza nelle culture post-antiche. Il museo nazionale Romano è articolato in quattro sedi: Palazzo Massimo, edificio ottocentesco in stile neorinascimentale che accoglie una delle più importanti collezioni di arte classica al mondo con sculture, affreschi, mosaici, monete e gioielli dall’età tardo-repubblicana a quella tardo-antica; le Terme di Diocleziano, il più grandioso impianto termale mai costruito a Roma; Palazzo Altemps, dimora rinascimentale che ospita capolavori assoluti di scultura antica appartenenti a famose collezioni nobiliari pervenute in proprietà statale; la Crypta Balbi, un isolato del centro storico di Roma, dove sorgeva un vasto portico annesso al teatro eretto da Lucio Cornelio Balbo nel 13 a.C., ora trasformato in un percorso di archeologia urbana dall’età classica al medioevo.

Francesco Muscolino è il nuovo direttore del museo Archeologico nazionale di Cagliari

Francesco Muscolino è il nuovo direttore del museo Archeologico nazionale di Cagliari. Archeologo del MiBACT con responsabilità direttive al parco archeologico di Pompei. Di elevato livello professionale e scientifico, presenta una rilevante attività di ricerca in ambito archeologico nonché una variegata esperienza nell’ambito della tutela e della gestione del patrimonio. Il museo Archeologico nazionale di Cagliari fa parte del complesso museale della Cittadella dei Musei Giovanni Lilliu, fino a metà Ottocento Regio Arsenale. Negli anni Sessanta del secolo scorso, con il progetto degli architetti Libero Cecchini e Pietro Gazzola, il complesso è diventato la Cittadella dei Musei e, nel suo ambito, il museo Archeologico svolge un ruolo di primo piano. È la più importante e prestigiosa sede espositiva di antichità della Sardegna, punto di riferimento del territorio, con i suoi oltre 4000 oggetti che raccontano una storia lunga quasi 7.000 anni dalla Preistoria all’Alto Medioevo.

Maria Grazia Filetici è la nuova direttrice del museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila

Maria Grazia Filetici è la nuova direttrice del museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila. Architetto del MiBACT con responsabilità direttive al parco archeologico del Colosseo. Ha grande esperienza nel campo della gestione di progetti complessi, della tutela, della conservazione e restauro architettonico e valorizzazione del patrimonio culturale in ambito statale. La nuova sede nel complesso dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila inaugurata il 15 dicembre 2015 ospita parte della ricca collezione del museo nazionale d’Abruzzo, fino al 6 aprile 2009 custodita nella Fortezza Spagnola e poi messa in sicurezza in seguito alle gravi lesioni provocate allo storico edificio dal sisma. Protetti da avanzati presidi antisismici, sono esposti una sessantina di reperti archeologici e 112 tra dipinti, sculture e gioielli dal Medioevo all’Età Moderna. Si tratta di capolavori che testimoniano l’identità, la storia e la vitalità della cultura dell’intera regione, alcuni dei quali recuperati tra le macerie del sisma e restituiti a nuova vita grazie a complessi interventi di restauro.

Annamaria Mauro è la nuova direttrice del museo nazionale di Matera (foto parco archeologico di Pompei)

Annamaria Mauro è la nuova direttrice del museo nazionale di Matera. Architetto del MiBACT con responsabilità direttive al parco archeologico di Pompei. Esperta nel campo della gestione di progetti complessi, della tutela, conservazione, restauro architettonico e valorizzazione del patrimonio culturale in ambito statale. Articolato nelle due sedi del museo Archeologico nazionale “Domenico Ridola” e del museo nazionale d’Arte medievale e moderna della Basilicata in Palazzo Lanfranchi, comprende importanti reperti archeologici dall’era neolitica al VI – IV secolo a.C., una collezione di arte sacra proveniente dalle chiese del territorio, opere di scuola pittorica napoletana di XVII e XVIII secolo e una sezione contemporanea, con dipinti di Carlo Levi e Luigi Guerricchio.

Alessandro D’Alessio è il nuovo direttore del parco archeologico di Ostia antica

Alessandro D’Alessio è il nuovo direttore del parco archeologico di Ostia antica. Direttore della Domus Aurea, archeologo. Di elevato livello professionale e scientifico, vanta una rilevante attività di ricerca di alta qualità in ambito archeologico nonché una variegata esperienza nell’ambito della tutela, gestione e restauro dei monumenti con particolare riferimento ai siti archeologici. Articolato nelle diverse sedi degli Scavi di Ostia Antica, della villa romana di Procoio di Pianabella, della basilica paleocristiana di Pianabella, del Museo delle navi di Fiumicino, dell’area archeologica dei porti imperiali di Claudio e Traiano, della necropoli di Porto e della basilica paleocristiana di Sant’Ippolito a Isola Sacra, del Castello di Giulio II a Ostia Antica della necropoli Laurentina, è uno dei parchi archeologici più vasti del mondo con un’estensione di 150 ettari. Autentica porta di accesso a Roma dal VI sec. a.C. fino al VI sec. d.C., crocevia di genti provenienti da ogni parte del Mediterraneo, Ostia è stata il luogo attraverso il quale le più diverse culture e religioni sono penetrate nell’Impero romano, lasciando tracce ancora oggi evidenti nei diversi mitrei presenti e nella più antica sinagoga ebraica del Mediterraneo Occidentale mai rinvenuta al di fuori dall’antica Palestina.

Filippo Demma è il nuovo direttore del parco archeologico di Sibari (foto da http://www.lanuovacalabria.it)

Filippo Demma è il nuovo direttore del parco archeologico di Sibari. Archeologo del MiBACT con responsabilità direttive presso il parco archeologico dei Campi Flegrei. Di elevato livello professionale e scientifico, vanta una rilevante attività di ricerca di ricerca di alta qualità in ambito archeologico nonché una variegata esperienza nell’ambito della tutela, gestione e restauro dei monumenti con particolare riferimento ai siti archeologici anche subacquei. Uno dei siti più estesi ed importanti del Mediterraneo di età arcaica e classica, Sibari testimonia la stratificazione di tre diverse civiltà: dapprima colonia achea fondata nel 720 a.C. fino alla distruzione nel 510 a.C. per mano dei crotonesi, poi centro ellenistico e successivamente insediamento romano fino al definitivo abbandono nel VII sec. d.C. in seguito all’impaludamento dell’area.