Locri (RC). Al via la seconda edizione di “Locri Epizefiri tra Parco e Musei. Dallo scavo alla collezione”, ciclo di incontri con visita guidata ideato e curato dalla direttrice Elena Trunfio
A Locri (RC) torna l’iniziativa “Dallo scavo alla collezione”. Visto il successo dello scorso anno, torna “Locri Epizefiri tra Parco e Musei. Dallo scavo alla collezione” il ciclo di incontri con visita guidata ideato e curato dalla direttrice Elena Trunfio. L’iniziativa ha lo scopo di avvicinare al pubblico alle collezioni museali, ricucendo il rapporto tra il reperto e il luogo di rinvenimento. “La presenza del parco archeologico”, spiega la direttrice Trunfio, “ci dà l’opportunità di mostrare ai visitatori il viaggio completo che compie un reperto, dalla sua scoperta alla musealizzazione, riconducendo entro un percorso di visita organico e maggiormente comprensibile le sedi museali e le aree archeologiche”. Appuntamento il 23 giugno, 14 luglio e 24 agosto 2023: per questi ultimi due è preferibile dotarsi di un cappello e di una bottiglietta di acqua. Gli incontri si svolgono al solo costo del biglietto di ingresso, se previsto. Non è necessaria la prenotazione. Per info: drm-cal.locri@cultura.gov.it – cell. 334.6126386 – tel. 0964.390023. Dopo il focus sulla città greca condotto lo scorso anno, nell’edizione 2023 si compirà un viaggio dalla preistoria al medioevo, puntando l’attenzione sulle tre sedi espositive locresi. Ogni appuntamento prevede una prima fase seminariale e successivamente la visita guidata ai musei e al Parco, con il coinvolgimento di esperti. “La qualità e competenza degli esperti coinvolti”, conclude Trunfio, “rappresenta un valore aggiunto per tutta la rassegna e mi auguro che ci sia lo stesso gradito riscontro dello scorso anno. Il Parco archeologico è un sito complesso che necessità di una guida per poterne cogliere gli aspetti peculiari. Con questa iniziativa vogliamo accompagnare per mano i nostri visitatori alla scoperta della storia millenaria della città”.
Si parte il 23 giugno 2023, alle 17.30, al museo del Territorio e la biblioteca comunale di Palazzo Nieddu: introduce la direttrice Elena Trunfio su “La Chora locrese”, con un approfondimento sulla protostoria della Locride condotto dal prof. Massimo Cardosa, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal titolo “Locri prima di Locri”, che illustrerà le peculiarità e le caratteristiche culturali delle popolazioni indigene del territorio, stanziate prima dell’arrivo dei greci. Al seminario, che si svolgerà in Biblioteca comunale grazie al supporto del sindaco Giuseppe Fontana e dell’assessore Domenica Bumbaca, seguirà la visita guidata alla collezione museale.
La polis greca sarà illustrata invece il 14 luglio 2023, a partire dalle 17.30 al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Introdurrà Elena Trunfio su “La polis di Locri Epizefiri”. Allo scopo, insieme ai professori Diego Elia e Valeria Meirano del dipartimento di Studi storici dell’università di Torino, i visitatori potranno scoprire la città di Locri Epizefiri fondata “Presso il colle Zefirio dalla bianca cima”; l’intervento si avvarrà della collaborazione di tutti i partecipanti alla missione archeologica universitaria, in partenza il 26 giugno 2023. Anche in questo caso, dopo una prima parte seminariale, i professori condurranno i visitatori in una visita guidata alla collezione museale e alle aree archeologiche del Parco.
La fase del Municipium romano sarà illustrata infine il 24 agosto 2023, dalle 17.30 al Complesso Museale del Casino Macrì. Introduce la direttrice Elena Trunfio su “Il Municipium”. Grazie alla presenza dell’archeologa Eleonora Grillo, tra gli scopritori della celebre statua del Togato di Petrara, che condurrà i visitatori alla scoperta della fase romana e tardo antica della città di Locri, nell’incontro su “Locri romana: spazi ed edifici pubblici tra il Casino Macrì e la contrada Petrara”. Segue la visita guidata.
Locri. “Una notte a Locri Epizefiri”: visita guidata notturna nel parco al chiaro di luna, e apertura serale del museo Archeologico nazionale per la Notte dei Musei nel primo anniversario della sua riapertura
Per Locri Epizefiri questa del 13 maggio 2023 sarà una Notte europea dei Musei speciale. E non solo per l’apertura straordinaria in orario serale, con ingresso agevolato al costo di 1 euro. Per l’occasione, il museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri ha organizzato un’iniziativa che si prospetta di grande suggestione. Con “Una notte a Locri Epizefiri”, infatti, i visitatori saranno condotti in una visita guidata molto particolare: Tommaso Misiano, guida professionista, accompagnerà i partecipanti dapprima al museo, allestito con luci soffuse ed un’atmosfera intima, per poi condurre il gruppo al parco archeologico, per una visita notturna al chiarore di luna e delle torce elettriche che ogni partecipante avrà con sé. Si porrà particolare attenzione nel racconto dei miti legati all’antica città di Zaleuco e si darà ai visitatori una opportunità inedita di fruire le aree archeologiche. “È la prima volta che organizziamo una visita guidata notturna con queste modalità”, spiega la direttrice Elena Trunfio. “Vogliamo infatti offrire ai visitatori un’occasione inedita per apprezzare la bellezza di Locri Epizefiri anche di notte, quando mostra con ancora più potenza la sua carica suggestiva. Grazie alla visita notturna e all’utilizzo delle torce ricreeremo l’atmosfera antica della città, una volta illuminata esclusivamente da lucerne e torce, e siamo certi che anche i visitatori che hanno già visitato il Parco rimarranno piacevolmente colpiti dal nuovo volto con cui si mostrerà di notte”. La visita notturna guidata prevede invece un contributo onnicomprensivo di 5 euro per i visitatori maggiori di 12 anni, che dovranno essere dotati di una torcia elettrica. La prenotazione è obbligatoria e i posti sono limitati. Per info e prenotazioni: drm-cal.locri@cultura.gov.it – Tel. +39 334.6126386 – 0964.390023.
Il 13 maggio 2023 sarà anche l’occasione per festeggiare il primo anniversario dalla riapertura del museo Archeologico nazionale: “Proprio durante la Notte dei Musei 2022 abbiamo inaugurato il nuovo Museo e quest’anno ci tenevamo particolarmente a festeggiare questo primo “compleanno” con un evento evocativo e coinvolgente dal punto di vista emotivo”, prosegue la direttrice. “Il bilancio di questo primo anno di nuova vita del Museo è certamente positivo. Con un lavoro condiviso e uno sforzo comune abbiamo lavorato per assicurare a questo luogo un’attività di promozione e valorizzazione adeguata e costante. La risposta della comunità e dei visitatori è arrivata fin da subito e, a distanza di un anno, possiamo affermare che intorno al museo si è creata un’affezione e un interesse che ci rende orgogliosi del lavoro svolto finora. Naturalmente sappiamo che dobbiamo ancora migliorare ma siamo in cammino e siamo certi che ulteriori risultati non tarderanno ad arrivare”. Appuntamento dunque a Locri Epizefiri il 13 maggio 2023 con l’apertura straordinaria del museo Archeologico, dalle 20 alle 23, con ingresso a 1 euro.
Locri. “Persefone il ritorno – incanto di primavera”: al museo Archeologico nazionale rivive il mito legato all’equinozio di Primavera
Persefone “ritorna” al parco archeologico nazionale di Locri. Nel giorno dell’equinozio di primavera, il 20 marzo, la tradizione mitologica greca sancisce l’ascesa nel mondo dei vivi di Persefone, sposa del Re degli Inferi Ade, tra le divinità più significative della vita religiosa locrese. Il ritorno della dea, figlia di Demetra, coincide con l’inizio della bella stagione e rappresenta un momento di rinascita e prosperità. La cultura locrese ha uno stretto legame con questa divinità e il suo santuario sul colle Mannella, già dall’antichità, ha un’importanza centrale in tutto il mondo magnogreco, testimoniata dai pinakes, tra i reperti più evocativi rinvenuti a Locri Epizefiri. Non è un caso quindi che proprio al museo Archeologico nazionale di Locri, venerdì 24 marzo 2023, dalle 17.45, vada in scena la performance/reading “Persefone il ritorno – incanto di primavera” di e con Katia Colica, musiche di Antonio Aprile, promossa dall’associazione culturale Adexo nell’ambito del “Balenando in burrasca festival” sostenuto dalla Regione Calabria, la città metropolitana di RC e il Comune di Reggio Calabria. “Per noi è importante celebrare ogni anno il ritorno della Dea sulla terra”, commenta la direttrice del parco, Elena Trunfio, “per mantenere viva una tradizione culturale e mitologica millenaria e per dare l’opportunità ai visitatori di connettersi con il mondo della spiritualità degli antichi locresi”. Persefone è una creatura senza età, in bilico tra la fanciulla che è stata – e che dovrà essere ciclicamente in eterno – e il suo ruolo di regina del Regno dei morti. Sull’orlo dell’Ade, appena prima di uscire, si rivolge allo sposo che stenta a lasciarla andare. Così lo spettacolo ripercorre le sue memorie senza mai dimenticare di essere attesa dalla madre Demetra e dal mondo intero per permettere l’inizio di una nuova primavera: una vita a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, in bilico tra la rinascita e la privazione, l’abbondanza e la carestia. La scena è arricchita da un contributo video Luca Granata, i costumi di Domenica Stelitano, i video di Gianluca Del Gaiso e le foto di Marco Costantino. Ingresso libero, posti limitati (non è necessaria la prenotazione).
L’iniziativa apre la stagione primaverile che sarà ricca di appuntamenti mirati, con particolare attenzione al pubblico scolare. “Dall’inizio del 2023”, interviene Trunfio, “stiamo offrendo un programma serrato di laboratori per ragazzi e visite guidate dedicate alle scuole che stanno avendo un buon riscontro e sulle quali continueremo a puntare nei prossimi mesi, ritenendo il coinvolgimento dei ragazzi centrale nella strategia di promozione del Parco e nella creazione del senso di appartenenza e di affezione nei confronti dei luoghi della cultura”.
Locri. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa”: due opere dal museo Archeologico nazionale di Napoli
Quasi un anno fa, all’inaugurazione del museo Archeologico nazionale di Locri, il direttore della direzione regionale Musei della Calabria, Filippo Demma, annunciava l’avvio dell’iter per il rientro di alcuni reperti locresi, diffusi nelle collezioni dei musei italiani. La promessa è mantenuta. Il primo passo venerdì 10 febbraio 2023, alle 17.30, si inaugura la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa” che rimarrà aperta al museo Archeologico nazionale di Locri fino al 10 aprile 2023. Dopo i saluti di Filippo Demma, direttore ad interim della direzione regionale Musei Calabria, interverranno i curatori Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri, e Maurizio Cannatà, direttore del museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Quindi l’archeologa Daniela Costanzo, del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, parlerà di “Tante sublimi cose che ritrovai a Locri: studi e scoperte prima dell’Unità”. Posti limitati. La mostra riaccende la memoria sulla stagione di ricerche nell’Italia preunitaria con la formazione del Real Museo Borbonico di Napoli, nel quale confluivano le principali scoperte archeologiche di tutto il Meridione. Grazie alla sinergia attuata tra la direzione regionale Musei Calabria e il museo Archeologico nazionale di Napoli, erede del museo borbonico, nell’ambito della mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, due tesori locresi appartenenti alla collezione “Magna Grecia” del museo partenopeo potranno essere visti nello stesso luogo in cui furono rinvenuti. “È una grande gioia annunciare questa esposizione, piccola ma molto significativa per Locri Epizefiri”, scrive la direttrice Elena Trunfio. “Grazie al direttore Filippo Demma per avere avviato l’iter che ci porterà a rivedere a Locri reperti che sono custoditi nei depositi di altri musei italiani. Grazie a Maurizio Cannatà per avere contribuito in maniera determinante al ritorno a Locri dei pezzi che vi presenteremo venerdì e per la co-curatela dell’esposizione. Grazie a Daniela Costanzo per avere accettato il nostro invito a raccontarci di un’interessante stagione dell’archeologia dell’Italia preunitaria e di Locri Epizefiri. Grazie sempre a tutti i miei super colleghi del museo e parco archeologico nazionale di Locri”.
Locri Epizefiri. Al teatro greco romano va in scena “Sette contro Tebe” di Eschilo nell’adattamento di Aurelio Pes a cura del Centro Teatrale Meridionale
La grande tragedia classica rivive nel luogo della sua nascita, il Teatro Greco Romano di Locri Epizefiri. Appuntamento lunedì 22 agosto 2022, alle 21.30, quando al teatro antico di Locri va in scena “Sette contro Tebe” di Eschilo, adattamento di Aurelio Pes, a cura del Centro Teatrale Meridionale: con Lorenzo Parrotto (Eteocle), Roberta Azzarone (Antigone), Giovanni Carta (Creonte/Tiresia/coro) e (in o.a.) Anna Lisa Amodio (corifea/coro), Giuseppe Benvegna (terzo messaggero/coro), Camillo Marcello Ciorciaro (settimo messaggero/coro), Giovanni Di Lonardo (carnefice/coro), Nicolò Giacalone (quarto messaggero/coro), Monica Guazzini (corifea/coro), Alessandro Marmorini (sesto messaggero/coro), Giacomo Mattia (secondo e ottavo messaggero/coro), Mimma Mercurio (corifea/coro), Marco Valerio Montesano (quinto messaggero/coro), Matteo Munari (primo e nono messaggero/coro); e la partecipazione di Domenico Pantano (Ermocrate/coro); a cura di Nicasio Anzelmo.

Il teatro greco romano di Locri Epizefiri nel parco archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
Il Teatro Greco Romano, sito entro il parco archeologico nazionale di Locri, si trova in contrada Dromo, Portigliola. Dopo il successo della serata di avvio, il 7 luglio 2022, il parco archeologico di Locri ospita nuovamente un’iniziativa di elevata qualità, nell’ambito delle celebrazioni per il 50° ritrovamento dei Bronzi di Riace, promosse dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Calabria e il Comune di Locri. Ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) senza prenotazione. Per info: 342.9533222.
“Sette contro Tebe”. La messa in scena è una riproposizione del testo elaborato con interventi e all’adattamento di Aurelio Pes, lo scrittore, drammaturgo e critico musicale palermitano scomparso nel 2020 che ha saputo cristallizzare, con potenza evocativa, il male intrinseco alla vita dell’uomo e la caducità dell’essere umano di fronte al fato. “Sette contro Tebe” è la seconda più antica tragedia di Eschilo giunta a noi per intero, rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 467 a.C.
È la tragedia dell’orrore della guerra, del compimento della terribile maledizione del ghenos di Edipo: la sua stirpe infatti è segnata da antiche colpe che, in una perversa concatenazione di eventi, si riproducono e moltiplicano. Le colpe dei padri, così come i loro meriti, ricadono sempre sui figli. Nei “Sette contro Tebe” eschilei, in cui è protagonista il re Eteocle, si accenna di continuo al tema della spartizione dell’eredità e della successione ereditaria. In base alla versione a noi più nota della saga dei Labdacidi, alla morte di Edipo i suoi due figli, Eteocle e Polinice, decidono di regnare ad anni alterni, l’uno durante l’esilio dell’altro; Eteocle, primo a sedere sul trono di Tebe, calpesta l’accordo, ostinandosi a non cedere il trono al fratello allo scadere del suo anno di regno. Polinice, cacciato in esilio, giunge ad Argo, dove ottiene l’appoggio del re Adrasto che gli promette aiuto nel fare ritorno in patria. Polinice, insieme ad altri sei condottieri, muove così guerra alla sua patria. Capo contro capo, fratello contro fratello, nemico contro nemico sono le parole di Eteocle prima dello scontro.
Accanto a questa, tuttavia, esisteva una differente variante della storia che riporta di un accordo tra i due fratelli, in base al quale Polinice, invitato da Eteocle a decidere se tenere per sé il regno oppure abbandonare la patria con una parte delle sostanze paterne, lascia il trono al fratello, scegliendo di andarsene ad Argo con il chitone e la collana che Cadmo, antico fondatore della città di Tebe, regalò alla dea Armonia: oggetti dal forte potere simbolico, poiché divini. Polinice poi li donò alla moglie dell’indovino Anfiarao, perché lo accompagnasse nella guerra contro il fratello a Tebe. Quale che sia la versione del mito, ci troviamo di fronte alla città sotto assedio. Eteocle ascolta il resoconto di sette messaggeri che, insieme al coro, si stringono intorno al loro capo, mentre raccontano con dovizia di particolari quali guerrieri argivi si schierano di fronte alle sette porte, quali armi indossano e quale furia li muove. Il re sa che deve combattere e si prepara ad affrontare il destino che gli pone di fronte proprio il fratello. Ma sopra ogni cosa Eteocle sa che Non è dato sfuggire a un male, quando il dio lo manda. L’attacco termina con la morte dei due fratelli che, nello scontro diretto, si danno vicendevolmente la morte. Il loro destino è compiuto.
Locri (Rc). Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori: ecco il ricco programma di luglio al museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
“Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori…ed è solo il programma di luglio… Vi avevamo assicurato che sarebbe stata un’estate calda e intensa, eccone la dimostrazione. Non avete che l’imbarazzo della scelta!”. È la stessa direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri (Rc), Elena Trunfio, ad annunciare il ricco programma degli eventi per il mese di luglio 2022. Si inizia giovedì 7 luglio, alle 21, col concerto jazz “Pat Metheny e la scala musicale locrese”, evento gratuito promosso dalla città metropolitana di Reggio Calabria nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Mercoledì 13 luglio, alle 17.30, “Abitare e produrre a Locri: l’area di Centocamere”, conversazione a ingresso gratuito con la prof.ssa Valeria Meirano (UniTO), nell’ambito del ciclo di incontri “Locri Epizefiri tra Parco e Museo. Dallo scavo alla collezione”, seguita dalla visita guidata all’area archeologica (raccomandato l’uso del cappello e di portare con sé una bottiglietta d’acqua). Sabato 16 luglio, alle 15, “Fuori campo. Il cinema abbraccia la storia” a cura di Rete Cinema Calabria: incontri e proiezioni tra cinema e archeologia (evento al solo costo del biglietto di ingresso). Martedì 26 luglio, alle 21.30, al teatro greco-romano, spettacolo teatrale a pagamento “Stand up Omero” con Paolo Rossi, a cura del Gal Terre Locridee. Mercoledì 27 luglio, alle 17.30, “Il viaggio del reperto”, laboratorio gratuito per bambini da 9 a 12 anni a cura di Laura Delfino e Antonella Ursino. Prenotazione obbligatoria al numero 3346126366, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Infine giovedì 28 luglio, alle 17.30, “Passeggiata archeologica nell’area greca del Parco” con l’Archeoclub di Locri.
Locri (Rc). Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico riapre il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri: tre giorni di eventi. Inaugurazione a invito con diretta Facebook
“L’attesa è finita! Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico, siamo lieti di annunciare la riapertura del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con una tre giorni di eventi”: lo fa sapere visibilmente emozionata la direttrice Elena Trunfio. “Per limitare gli assembramenti e per dare a tutti la possibilità di visitare il Museo in sicurezza, abbiamo previsto una serie di momenti diversi”. Venerdì 13 maggio 2022, alle 17, inaugurazione istituzionale (solo su invito, ma la giornata sarà trasmessa integralmente sulla pagina Facebook del museo). Introduce e coordina Elena Trunfio. Dopo il taglio del nastro con la benedizione di don Pietro Romeo, i saluti istituzionali di Salvatore Patamia, segretario regionale Mic per la Calabria; Fabrizio Sudano, soprintendente ABaP per Rc e Vv; Giuseppina Princi, vicepresidente Regione Calabria; Carmelo Versace, sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria; ten. Giacomo Geloso, comandante nucleo Tutela Carabinieri; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola. Intervengono: Giancarlo del Sole, responsabile unico del procedimento; Giuseppina Vitetta, coordinatrice alla progettazione; Rossella Agostino e Maria Maddalena Sica, responsabili scientifici dell’allestimento. Conclude Filippo Demma, direttore ad interim Direzione regionale Musei della Calabria. Seguirà la visita guidata alle sale espositive. Sabato 14 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Alle 15.30, “Il Museo incontra la comunità”: la direttrice Elena Trunfio incontra le associazioni del territorio. Alle 20.30, Notte dei Musei: performance reading “Morgana e i miti dello Stretto” (preferibile la prenotazione). Domenica 15 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Ingresso senza green pass, è fortemente consigliato l’uso della mascherina. “Ricordiamo a tutti – conclude la direttrice – che il Museo sarà liberamente visitabile (senza invito, quindi) nei giorni del 14 e del 15 maggio. Non è obbligatoria la prenotazione delle visite guidate ma se ci avvisate è meglio! La prenotazione è invece necessaria per la notte dei musei: i posti per il reading sono limitati! Per prenotazioni e info, chiamateci al 3346126386”.
Il museo Archeologico nazionale di Locri documenta le produzioni degli artigiani locresi con manufatti significativi come i pinakes (quadretti votivi), le offerte alle divinità in terracotta, gli specchi bronzei e le tavolette dell’Archivio di Zeus Olimpio. Sono esposte anche produzioni ceramiche provenienti da diverse aree del mondo greco e insulare, testimonianza degli intensi scambi commerciali di Locri. Completano l’esposizione elementi architettonici recuperati dagli edifici della città. I pinakes. Agli inizi del Novecento, in località Mannella, immediatamente al di fuori della cinta muraria della città, Paolo Orsi identificò il Persephoneion, santuario dedicato alla dea Persefone, già ricordato dallo storico Livio. Da questa area provengono i pinakes, quadretti votivi in terracotta policromi offerti dai fedeli, che raffigurano scene legate al mito della dea. I pinakes venivano prodotti dagli artigiani locresi nella prima metà del V secolo a.C., con l’utilizzo di matrici (ne sono state distinte 81), e decorati con una vivace policromia. Gli archeologi ne hanno recuperati e classificati migliaia, distinguendoli in dieci gruppi a seconda della scena raffigurata.
Giornate europee del Patrimonio 2021: visite guidate, spettacoli ed eventi speciali nei musei e parchi archeologici della direzione regionale Musei della Calabria


Filippo Demma, direttore regionale dei Musei della Calabria
Sabato 25 e domenica 26 settembre 2021, dopo l’anno di sospensione dovuto alla pandemia da Covid-19, ritornano le Giornate del Patrimonio, nate per volontà del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea al fine di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le nazioni. Nell’occasione, la Direzione regionale Musei della Calabria guidata da Filippo Demma propone una serie di interessanti iniziative. Nell’occasione vengono proposte visite guidate, spettacoli ed eventi speciali. Sabato 25 settembre, inoltre, sono previste aperture straordinarie serali con biglietto di ingresso al costo simbolico di 1 euro, fermo restando le gratuità attualmente in vigore.

La sede del museo Archeologico nazionale di Vibo Valentia “Vito Capialbi”
Museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Apertura straordinaria ed evento digitale trasmesso nelle sale del Museo e pubblicato sulla pagina Facebook al link: https://www.facebook.com/museoarcheologicovv/. Attraverso un video verrà proposto un exursus cronologico di storia e leggenda, patrimonio culturale immateriale di una lunga vicenda storica che nel Museo, ubicato all’interno del castello trova il suo custode naturale. Le leggende presentate saranno illustrate con opere del maestro Antonio La Gamba. Nell’occasione il museo “Vito Capialbi” rimarrà aperto al pubblico, sabato 25 dalle 20 alle 23 e domenica 26 dalle 9 alle 13.

Una sala espositiva del museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme (foto pm-cal)
Museo Archeologico Lametino. In collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Ambrosia” sabato 25 settembre sarà presentato l’evento “Il diadema del Tesoro di Terina: dal 3D al tattile”. Programma: 17-17.30: visita guidata a misura di bambino (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura della diagnosta e tecnico di restauro Felicia Villella; 17.30-18.30: laboratorio di diagnostica junior: “Com’è fatto il diadema?” (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura di Felicia Villella; 19.30-21: seminario, che dopo l’introduzione della direttrice Simona Bruni prevede gli interventi di: Francesco La Trofa su “Il tema dell’inclusività nel settore dei Beni Culturali”, Felicia Villella su “L’importanza della comunicazione nel patrimonio culturale” e Gabriele Simonetta su “Dal 3D al tattile, il caso studio del diadema del Tesoro di Terina”. Dalle 17.30 e alle 18.30, previa prenotazione obbligatoria, sarà possibile prendere parte a due visite guidate a cura dell’archeologo Antonio Vescio. Prenotazioni al numero telefonico: 3207984594 o alla e-mail: drm-cal.lametino@beniculturali.it.

La sede del museo Archeologico nazionale di Locri
Parco archeologico nazionale di Locri – Complesso museale del Casino Macrì. Sabato 25 settembre: 17, “Inclusione è partecipazione!”, con introduzione della direttrice del Parco Elena Trunfio e narrazione guidata a cura dell’archeologa Margherita Milanesio; 18.30, performance reading “Le voci delle donne di Omero”, di e con Katia Colica (testi e voce) e Antonio Aprile (basso elettrico e synth). L’evento viene realizzato nell’ambito della terza edizione del “Balenando in burrasca reading festival”, promosso dall’Associazione Adexo con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Museo del territorio di Palazzo Nieddu. Apertura straordinaria: 20-23. Agli eventi delle 17 e delle 18.30 si potrà accedere previa prenotazione telefonica al numero 334.6126386 e al solo costo del biglietto di ingresso.
Museo Archeologico nazionale di Crotone. Sabato 25 settembre: apertura straordinaria, 20-23. Domenica 26 settembre: 10-13, attività didattiche per bambini e famiglie.
Museo Archeologico nazionale di Capocolonna. Sabato 25 settembre: 19.30-22.30, apertura straordinaria con visita alla mostra fotografica temporanea “Navigando nella storia”.

IL PROGRAMMA. Si inizia sabato 16 luglio 2022, al museo e parco nazionale di Locri (Rc) con “Locri Epizefiri: archeologia del Sacro e cultualità femminile”; quindi domenica 24 luglio 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Scolacium (Roccelletta di Borgia, Cz) con “L’eco degli Eroi e le tracce degli Imperatori”; sabato 6 agosto 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Sibari (Cassano allo Ionio, Cs) con “Siubarys, Thurii, Copiae. Storie di distruzioni e rinascite”; sabato 20 agosto 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna (Kr) con “Heraion Lakinion. Il Mare, il Sacro e il Mito”; chiude domenica 11 settembre 2022, al museo e parco archeologico dell’Antica Kaulon (Monasterace, RC) con “Kaulon, la Casa del Drago. Devozione e culto”. I workshop e i dibattiti della rassegna, come per la seconda edizione dello scorso anno, saranno fruibili gratuitamente anche in modalità streaming sulle maggiori piattaforme web.
Prima tappa, Locri: sabato 16 luglio 2022, negli spazi del tempio di Masarà, parco nazionale di Locri (Rc) con “Locri Epizefiri: archeologia del Sacro e cultualità femminile”. Modera Ernesto Orrico. Alle 15, visita al parco archeologico con Roberta Eliodoro; alle 16, video racconto sul parco archeologico di Locri a cura di Ivana Russo e Fabrizio Nucci (Rete Cinema Calabria); alle 16.15, saluti di Elena Trunfio, direttrice del museo e parco di Locri; alle 16.30, “Donne e dee a Locri Epizefiri”: conversazione sull’archeologia con Margherita Milanesio; alle 17, il corto “Eggshell” di Ryan William Harris (UK, 2020; 14’) a cura di Calabria Movie Short Film Festival; alle 17.15, “I Bronzi di Riace: appunti sul lavoro di realizzazione di un film documentario”: workshop a cura del regista Fabio Mollo; alle 18.15, il documentario “The Young Pope – A Tale of filmmaking” di Fabio Mollo (Italia, 2016; 57’).





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