Calabria. Il quarto appuntamento di “Fuori Campo. Il cinema abbraccia la storia” fa tappa al parco e museo archeologico di Capo Colonna (Kr) con “Heraion Lakinion. Il mare il sacro e il mito”. In presenza e in streaming su Fb. Protagonisti i registi Antonio Martino e Fabio Serpa, l’archeologa Maria Teresa Iannelli e il film sul patrimonio sommerso proposto dal RAM film festival
Dopo la pausa di Ferragosto si riprende con gli appuntamenti di “Fuori Campo, il Cinema abbraccia la Storia”. Per il quarto appuntamento, la rassegna fa tappa sabato 20 agosto 2022 in uno dei siti più suggestivi della Calabria, nel parco e museo Archeologico di Capo Colonna (Kr) col tema “Heraion Lakinion. Il mare il sacro e il mito”: modera Ernesto Orrico. L’evento, finanziato dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e dalla Fondazione Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022, è realizzato grazie alla collaborazione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Calabria, RAM Film Festival, Calabria Movie International Short Film Festival e le Direzioni dei Musei e Parchi coinvolti. L’ingresso nel museo e nel parco è gratuito come il resto dell’iniziativa. Per chi non potrà essere presente, può seguire la diretta streaming sulla nostra pagina FB di rete Cinema Calabria. Ad accogliere gli ospiti, alle 18, per la visita al museo e al parco archeologico di capo Colonna sarà lo stesso direttore Gregorio Aversa. Alle 19, nell’anfiteatro del parco, “L’ultima colonna. La terra, il sacro, il mare, la memoria”, video racconto sul parco archeologico di Capo Colonna: un piccolo docufilm a quattro voci realizzato per la tappa da Francesco Cristiano e introdotto, come il resto degli appuntamenti, da Ernesto Orrico, figura fondamentale di moderazione e raccordo, che accompagna il pubblico presente da inizio rassegna in questo percorso di scoperta e conoscenza. Ai saluti, alle 19.20, del direttore Aversa, segue, alle 19.30, sempre nella cornice dell’anfiteatro del parco, l’interessante conversazione sull’archeologia territorio su “L’Heraion del Capo Lacinio. Il mito il culto e il mare” a cura dell’archeologa Maria Teresa Iannelli, Iannelli, responsabile della tutela e della ricerca archeologica nelle subcolonie locresi di Hipponion, di Medma, di Caulonia e di Mèthauros e del relativo. Alle 20, a cura e grazie alla collaborazione di Calabria Movie Short Film Festival, proiezione del cortometraggio di Fabio Serpa “Cracolice” (Italia, 2020; 11’) che narra le vicende di quella che è stata definita la Chernobyl calabrese: questo paesino marittimo del Tirreno è tristemente noto alla cronaca per un evento scoppiato nei primi anni ’90, mai smentito né confermato: a seguito dell’approdo delle famose “navi dei veleni”, la popolazione giovane smise improvvisamente di crescere, creando degli eterni adolescenti. Come questo sia stato possibile, rimane ancora un mistero. Alle 20.15, “Il canto della Sirena: archeologia progresso e tradizione”: workshop su cinema, territorio, archeologia e antropologia, che avrà un particolare taglio politico questa volta, come è nella storia professionale del regista Antonio Martino che da sempre si occupa di documentazioni e reportage di denuncia in ambito internazionale. “Con la riforma agraria, con la forzata industrializzazione del territorio e poi con il boom dell’edilizia abusiva”, ricorda il regista, “iniziarono a venire fuori, seppur involontariamente, reperti archeologici inediti. Molti dei siti archeologici vennero completamente distrutti in nome del progresso. Reperti unici per valenza storica vennero dispersi oppure scavati abusivamente e venduti sul mercato nero, attirando “tombaroli” e ricattatori da tutta Italia. Tra questi, un pezzo unico nel suo genere come l’Askos che testimonia direttamente la presenza di Pitagora a Crotone, trafugato e venduto sul mercato nero e finito nelle vetrine del museo Getty di Malibu”. Per l’occasione parlerà del suo ultimo lavoro in fieri, che sta realizzando proprio nella zona di Crotone e che svela una storia ricca di particolari poco conosciuti ai più. Chiude la giornata, alle 21, a cura del RAM film festival Rovereto Archeologia Memorie la proiezione del film “Il patrimonio sommerso. Un mistero sul fondo del mare” di Eugenio Farioli Vecchioli e Marta Saviane e prodotto da RAI Cultura (Italia, 2020; 60’) che ci porterà a scoprire il mondo sommerso dei nostri mari, che custodiscono tesori e patrimoni inestimabili: la città di Baia, la nave di Albenga, il satiro danzante di Mazara del Vallo, l’incredibile scoperta dei rostri navali della battaglia delle Egadi.
Crotone. In presenza alla Casa della Cultura e on line su Facebook, presentazione dell’Avviso pubblico per il rilancio del museo e del parco archeologico di Capo Colonna. Demma: “Concreta possibilità di iniziare un’attività imprenditoriale al fianco della Pubblica Amministrazione per tanti giovani in un territorio difficile come quello calabrese”
Una nuova alleanza tra pubblico e privato per il rilancio del museo e del parco archeologico di Capo Colonna. Martedì 26 luglio 2022, alle 11, nella Casa della Cultura di Crotone (e in diretta sulla pagina Facebook della Direzione regionale Musei della Calabria), si terrà un incontro operativo per presentazione progetto, spiegazione dettagliata dell’Avviso Pubblico, modalità e tempi di azione. L’obiettivo è quello di incrementare la conoscenza e la fruizione del Museo e del sito archeologico nell’ambito di un processo partecipato con la comunità di riferimento. Tutti i dettagli verranno illustrati nel corso dell’incontro organizzato in collaborazione con il Comune di Crotone. Dopo i saluti e l’introduzione da parte di Vincenzo Voce (sindaco di Crotone), Rachele Via (assessore alla Cultura, Comune di Crotone), Stefania Argenti (soprintendente ABAP per le provincie di Crotone e Catanzaro), interverranno: Filippo Demma (direttore della Direzione regionale Musei Calabria – ministero della Cultura), Marco D’Isanto (DRM Calabria – ministero della Cultura), Patrizia Nardi (esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature UNESCO). Le conclusioni saranno affidate a Filippo Demma. “L’avviso pubblico – anticipa Demma – non ha nulla a che vedere con le funzioni svolte dagli assistenti alla fruizione, assistenza e vigilanza, perché -come facilmente verificabile ad una semplice lettura- riguarda attività di valorizzazione, progettazione e gestione di servizi educativi ed aggiuntivi (ristoro, spettacoli), che non rientrano tra le attribuzioni funzionali degli AFAV. L’avviso rappresenta invece una concreta possibilità di iniziare un’attività imprenditoriale al fianco della Pubblica Amministrazione per tanti giovani in un territorio difficile come quello calabrese”.
Capo Colonna (Kr). Operazione del ministero della Cultura con i Carabinieri del Nucleo Sub di Messina e Nucleo Tutela di Cosenza per la salvaguardia dei resti archeologici di epoca romana, a rischio dopo il nubifragio del novembre 2020


Operazione di recupero di parte di strutture murarie romane a Capo Colonna (Kr) (foto mic)
A Capo Colonna operazione di salvaguardia dei resti archeologici di epoca romana messa in atto dal ministero della Cultura con i Carabinieri del Nucleo Sub di Messina e Nucleo Tutela di Cosenza. I lavori di somma urgenza a protezione del Santuario di S. Maria di Capo Colonna (KR) e dei resti archeologici di epoca romana posizionati sul ciglio est della falesia si sono conclusi l’11 febbraio 2022. A marzo 2021 il ministero della Cultura aveva disposto, in procedura di somma urgenza, l’esecuzione dei lavori con un intervento necessario e improcrastinabile a causa del violento nubifragio che si era abbattuto sul promontorio nel mese di novembre 2020. Con il coinvolgimento del personale di tutti gli Uffici territoriali del ministero della Cultura, il Segretariato Regionale per la Calabria, la Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro e Crotone, la Direzione Regionale Musei per la Calabria e il Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza, le operazioni sono state seguite direttamente dal personale del Segretariato Regionale per la Calabria. Le opere di difesa costiera sono state precedute da mirate prospezioni subacquee, di carattere archeologico e naturalistico, nelle aree interessate dalla posa in opera dei massi e dalle lavorazioni ad essa attinenti, e, nei giorni 5, 6 e 7 febbraio 2022, dalle operazioni di recupero di parti di strutture murarie e di un blocco rettangolare in calcarenite locale, pertinenti a uno dei triclinia della domus CRr databile agli ultimi decenni del I sec. a.C., precipitati al piede della falesia, in ultimo, negli anni ’50 del secolo scorso.


Il muro antico a Capo Colonna (Kr) danneggiato dal nubifragio del novembre 2020 (foto mic)
La particolare ubicazione dei setti murari e del blocco rettangolare, disposti irregolarmente su un tratto di scogliera molto accidentato raggiungibile, in sicurezza, solo via mare e sottoposto all’oscillare periodico delle maree, ha determinato, per le operazioni di recupero, il ricorso a personale specializzato dei Carabinieri subacquei e a mezzi e uomini specializzati in opere marittime. Nello specifico sono stati recuperati 3 setti murari di dimensione e peso variabili, costituiti da fondazione in conglomerato cementizio e alzato in opera reticolata, e una soglia di accesso di circa 220 chili. Il blocco A giaceva in posizione verticale, appoggiato a porzioni distaccate di falesia e al blocco B; il blocco B, con la fondazione lesionata e in parte staccata, giaceva in orizzontale sopra il blocco C, si appoggiava al blocco A e a grosse sezioni di falesia distaccate; il blocco C era in giacitura orizzontale, parzialmente obliterato da B; la soglia in calcarenite locale era incastrata, in giacitura verticale, tra più sezioni distaccate della falesia. La dimensione dei blocchi, la posizione degli stessi, lo stato di conservazione molto compromesso, il loro peso, l’accidentalità del luogo e le condizioni meteo-marine hanno fortemente condizionato la tempistica delle operazioni e le azioni lavorative con il ricorso, anche, a specifici cuscini di sollevamento per i blocchi orizzontali. Ogni singolo blocco, una volta assicurato a una struttura lignea di supporto, per mezzo di apposite fasce, di diverso tonnellaggio, veniva sollevato dalla gru presente sul moto pontone dove veniva caricato per poi essere trasportato al Porto di Crotone.

Il recupero delle porzioni di strutture murarie, necessario al completamento della somma urgenza per la messa in sicurezza dei resti archeologici presenti sulla sommità, ha evidenziato e, allo stesso tempo, confermato la particolare cura dell’elaborazione planimetrica della domus CRr; uno dei setti recuperati, infatti, conserva in opera la base di un plinto angolare in calcarenite locale. Le murature e la soglia, recuperate, sono state trasferite al museo Archeologico nazionale di Capo Colonna, temporaneamente disposte nell’aiuola di fronte all’ingresso del Museo nel raggio di azione delle telecamere. Oggetto immediato di sopralluogo tecnico da parte di restauratori specializzati, saranno in tempi celeri sottoposte a interventi di trattamento conservativo.
Giornate europee del Patrimonio 2021: visite guidate, spettacoli ed eventi speciali nei musei e parchi archeologici della direzione regionale Musei della Calabria


Filippo Demma, direttore regionale dei Musei della Calabria
Sabato 25 e domenica 26 settembre 2021, dopo l’anno di sospensione dovuto alla pandemia da Covid-19, ritornano le Giornate del Patrimonio, nate per volontà del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea al fine di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le nazioni. Nell’occasione, la Direzione regionale Musei della Calabria guidata da Filippo Demma propone una serie di interessanti iniziative. Nell’occasione vengono proposte visite guidate, spettacoli ed eventi speciali. Sabato 25 settembre, inoltre, sono previste aperture straordinarie serali con biglietto di ingresso al costo simbolico di 1 euro, fermo restando le gratuità attualmente in vigore.

La sede del museo Archeologico nazionale di Vibo Valentia “Vito Capialbi”
Museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Apertura straordinaria ed evento digitale trasmesso nelle sale del Museo e pubblicato sulla pagina Facebook al link: https://www.facebook.com/museoarcheologicovv/. Attraverso un video verrà proposto un exursus cronologico di storia e leggenda, patrimonio culturale immateriale di una lunga vicenda storica che nel Museo, ubicato all’interno del castello trova il suo custode naturale. Le leggende presentate saranno illustrate con opere del maestro Antonio La Gamba. Nell’occasione il museo “Vito Capialbi” rimarrà aperto al pubblico, sabato 25 dalle 20 alle 23 e domenica 26 dalle 9 alle 13.

Una sala espositiva del museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme (foto pm-cal)
Museo Archeologico Lametino. In collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Ambrosia” sabato 25 settembre sarà presentato l’evento “Il diadema del Tesoro di Terina: dal 3D al tattile”. Programma: 17-17.30: visita guidata a misura di bambino (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura della diagnosta e tecnico di restauro Felicia Villella; 17.30-18.30: laboratorio di diagnostica junior: “Com’è fatto il diadema?” (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura di Felicia Villella; 19.30-21: seminario, che dopo l’introduzione della direttrice Simona Bruni prevede gli interventi di: Francesco La Trofa su “Il tema dell’inclusività nel settore dei Beni Culturali”, Felicia Villella su “L’importanza della comunicazione nel patrimonio culturale” e Gabriele Simonetta su “Dal 3D al tattile, il caso studio del diadema del Tesoro di Terina”. Dalle 17.30 e alle 18.30, previa prenotazione obbligatoria, sarà possibile prendere parte a due visite guidate a cura dell’archeologo Antonio Vescio. Prenotazioni al numero telefonico: 3207984594 o alla e-mail: drm-cal.lametino@beniculturali.it.

La sede del museo Archeologico nazionale di Locri
Parco archeologico nazionale di Locri – Complesso museale del Casino Macrì. Sabato 25 settembre: 17, “Inclusione è partecipazione!”, con introduzione della direttrice del Parco Elena Trunfio e narrazione guidata a cura dell’archeologa Margherita Milanesio; 18.30, performance reading “Le voci delle donne di Omero”, di e con Katia Colica (testi e voce) e Antonio Aprile (basso elettrico e synth). L’evento viene realizzato nell’ambito della terza edizione del “Balenando in burrasca reading festival”, promosso dall’Associazione Adexo con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Museo del territorio di Palazzo Nieddu. Apertura straordinaria: 20-23. Agli eventi delle 17 e delle 18.30 si potrà accedere previa prenotazione telefonica al numero 334.6126386 e al solo costo del biglietto di ingresso.
Museo Archeologico nazionale di Crotone. Sabato 25 settembre: apertura straordinaria, 20-23. Domenica 26 settembre: 10-13, attività didattiche per bambini e famiglie.
Museo Archeologico nazionale di Capocolonna. Sabato 25 settembre: 19.30-22.30, apertura straordinaria con visita alla mostra fotografica temporanea “Navigando nella storia”.
Alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico c’è la Magna Grecia con tre incontri del Polo museale della Calabria su archeologia e paesaggio, sistemi multisensoriali al museo di Locri e al parco Archeoderi, e sulla nuova guida “Kroton e Scolacium”

La XXII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico si tiene a Paestum dal 14 al 17 novembre 2019
Tre occasioni per conoscere il patrimonio archeologico della Magna Grecia: li propone il Polo museale della Calabria, guidato da Antonella Cucciniello, alla XXII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: Giovedì 14 e venerdì 15, sono, infatti, previste nella prestigiosa rassegna iniziative che vedranno relatori, fra gli altri, Rossella Agostino, Gregorio Aversa e Laura Delfino, direttori di importanti Sedi afferenti al Polo museale della Calabria.
Giovedì 14 novembre 2019, dalle 17.10 alle 18.40, “Lungo le coste della Calabria. Templi, fari e torri costiere tra archeologia e paesaggio”. Intervengono Rossella Agostino, direttore del museo e parco archeologico nazionale dell’antica Kaulon; Gregorio Aversa, direttore del museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna; Ivan Comi, autore fotobook e docufilm. L’incontro si propone di illustrare la singolare presenza di fari, realizzati nella seconda metà dell’Ottocento sui promontori di Punta Stilo e di Capo Colonna, entrambi oggi parte di parchi archeologici: quello di Capo Colonna e quello dell’antica Kaulon. Realtà di estremo interesse nel panorama archeologico della Magna Grecia, il primo custodisce i ruderi del santuario della dea greca Hera Lacinia, uno fra i principali del Sud Italia, mentre al secondo appartengono le vestigia di una insigne città appartenente al novero delle poleis di origine achea. Il tema è trattato all’interno di un’opera curata da un fotografo professionista che, su concessione della Marina Militare, racconta tutti i fari presenti in Calabria attraverso un book fotografico ed un docufilm.
Venerdì 15 novembre 2019, dalle 17 alle 17.20, “Abbattimento barriere sensoriali. Un percorso archeologico tra area magno-greca e area grecanica”. Intervengono Rossella Agostino, direttore dei musei e parco archeologico nazionale di Locri e dell’antica Kaulon; Laura Delfino, direttore del museo e parco archeologico nazionale Archeoderi di Bova marina; Rosanna Pesce, responsabile DigiArt. L’incontro presenterà i progetti dei musei archeologici di Locri “Museo del Territorio” e del parco archeologico “Archeoderi” di Bova Marina, che si sono dotati di supporti multimediali quali Videoguida Lis e pianta Braille per rendere accessibile il percorso espositivo di entrambi ai non vedenti e ai sordi. Tali progetti hanno visto la collaborazione della società Digi Art di Reggio Calabria con la quale si è elaborato un percorso illustrativo anche di taglio didattico/ludico per i visitatori in età scolare.

La guida “Kroton e Scolacium. Musei e parchi archeologici: da giacimento culturale a patrimonio da valorizzare”
Venerdì 15 novembre 2019, dalle 17.30 alle 18.30, “Kroton e Scolacium. Musei e parchi archeologici: da giacimento culturale a patrimonio da valorizzare”. Intervengono Maurizio Paoletti, professore di Archeologia classica all’università della Calabria; Gregorio Aversa, direttore del museo Archeologico nazionale di Crotone e museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna. L’ultimo incontro vedrà la presentazione della guida “Kroton e Scolacium”. L’agile volume sintetizza le problematiche storiche e fornisce brevi approfondimenti per la visita del museo Archeologico nazionale di Crotone e dei musei e parchi archeologici di Capo Colonna e Scolacium, che costituiscono tre realtà storicamente interrelate tra loro: dall’antica polis di Kroton, famosa per i suoi atleti e medici oltre che per la presenza della scuola pitagorica, alla città romana erede della colonia crotoniate di Skylletion, da sempre centro nodale di collegamento tra le sponde del mar Jonio e del mar Tirreno.
“Timeless – Attualià dell’antico”: ciclo di incontri al museo Archeologico di Crotone e a quello di Capo Colonna per comprendere la contemporaneità dell’antico
“Timeless – Attualità dell’antico” è il titolo delle conversazioni estive organizzate dal Polo museale della Calabria al museo Archeologico nazionale di Crotone (Crotone) e al museo e parco Archeologico nazionale di Capo Colonna (Crotone) dal 16 luglio al 27 agosto 2019 per la rassegna “R…estate al museo 2019” che coinvolgeranno il pubblico su varie dimensioni dell’antico. Gli incontri ci aiuteranno a riflettere, a partire dal primo che si tiene il 16 luglio 2019 con il prof. Francesco Cuteri, che illustrerà aspetti della Grecità ancora connaturati alla Calabria: “Tra Calabria e Monte Athos. Storie di monaci ed eremiti”. Nel secondo incontro (il 23 luglio) con Francesco Scarpino di Blu Ocean e Gregorio Aversa archeologo, saranno giustapposti argilla e plastica nelle loro differenti ma non difformi funzioni e nei risvolti pratici, dall’antichità ad oggi: “Clay vs plastic: terracotta e plastica a confronto”. E grazie alle fotografie del contest a Capo Lacinio (“Le storie del Lacinio”) i diversi scatti costituiranno nuove visioni delle vestigia greche, ma soprattutto del suo contesto legato a natura, paesaggio, antropologia. In calendario il 10 agosto, con “Il Lacinio sotto le stelle”, è l’osservazione dei cieli guidata da due esperti planetaristi, Alberto Vega e Piero Devono, prima al planetario presso l’Istituto Tecnico Nautico poco fuori città e poi a Capo Colonna, mentre martedì 20 ci sarà una gustosa sorpresa presso il museo di via Risorgimento: il prof. Fabrizio Mollo e lo chef Antonio Montesanti su “Dal mare alla tavola. Metodi di pesca e consumo del pesce ieri e oggi”; e, infine, il 27 agosto con l’archeologa Anna Rotella un’importante riflessione sul passaggio dal collezionismo all’istituzione museo: “Dal collezionismo alla storia. L’archeologia, Vito Capialbi e gli altri”.
“Il Polo museale della Calabria, che ha come mission la valorizzazione dei beni culturali attraverso l’interscambio con il territorio”, spiega il direttore Antonella Cucciniello, “in questo periodo estivo propone così di vivere le sedi museali come luogo di approfondimento per capirne meglio il patrimonio materiale, iconografico, archeologico e, soprattutto, culturale che essi custodiscono. Si cercherà di evidenziare l’attualità di alcuni aspetti peculiari che caratterizzano la nostra regione e di attualizzare quel che appare lontano nel tempo, ma è invece vicino nel quotidiano e sempre vero perché, appunto, timeless. Confrontarsi con l’antico significa, infatti, anzitutto fermarci a riflettere sui nostri fondamentali, per arrivare a comprendere che tutto è contemporaneo: ciò che è stato, che era, è ancora oggi. Vi aspettiamo quindi numerosi in questo percorso attraverso l’antico per capire meglio il contemporaneo, nello spazio del territorio crotoniate ma non solo, in una dimensione senza tempo”.
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