Museo di Aidone. Samonà: “Gli Argenti di Morgantina resteranno per sempre in Sicilia”. È uno degli effetti dell’accordo di collaborazione siglato fra il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il Metropolitan Museum di New York che prevede lo scambio di reperti tra i due musei

Gli argenti di Morgantina al museo di Aidone (foto regione siciliana)
“Gli Argenti di Morgantina resteranno per sempre in Sicilia, al museo di Aidone”. È questo uno degli effetti dell’accordo di collaborazione siglato nei giorni scorsi fra il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, diretto da Caterina Greco, e il Metropolitan Museum di New York, diretto da Max Hollein. Lo annuncia l’assessore regionale Alberto Samonà: “Un’intesa che ho fortemente voluto e che modifica il punto della Convenzione sottoscritta nel febbraio del 2006, in base al quale i preziosi argenti ogni quattro anni venivano trasferiti da Aidone al museo newyorkese, e apre ad una prestigiosa collaborazione fra i due musei. In base alla nuova convenzione, siglata ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera d) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il Metropolitan e il Salinas danno vita a uno scambio di reperti, grazie al quale nel museo siciliano, per tre anni, saranno esposte opere appartenenti alle collezioni del Met e in cambio, i visitatori del museo di New York, per un tempo di pari durata, potranno scoprire, con opere del Salinas, la ricchezza del patrimonio culturale siciliano. L’accordo, inoltre, è parte di un duraturo programma di cooperazione culturale su beni archeologici e altre opere d’arte, che il museo Salinas e il Met intendono consolidare anche mediante l’organizzazione di iniziative comuni e progetti di collaborazione, quali mostre, conferenze e ricerche scientifiche. In pratica, dopo la collaborazione con il museo dell’Acropoli di Atene, siglata nei mesi scorsi sempre su mio impulso, per il museo archeologico regionale ha inizio, in questo modo, una nuova prestigiosa sinergia con un altro fra i principali musei del mondo”.

Un vasi di ceramica cipriota arcaica che sarà esposto al museo di Aidone proveniente dal Met di New York (foto regione siciliana)
Grazie all’accordo, firmato dalla direttrice del museo Archeologico regionale “A. Salinas”, Caterina Greco, e dal direttore del Metropolitan Museum of New York, Max Hollein, in Sicilia arriveranno dal museo newyorkese alcuni reperti particolarmente significativi: si tratta di quattro rari esemplari di ceramica greca, di produzione cipriota e di età arcaica (750-600 a.C.). In cambio, a New York giungeranno dal Salinas alcuni materiali selinuntini (un’arula in terracotta, una lucerna arcaica in marmo, un rilievo figurato), la cui esposizione presso uno dei più importanti musei del mondo costituirà una prestigiosa occasione di conoscenza e comunicazione dell’archeologia della Sicilia.

Le autorità intervenute alla consegna ufficiale del “Reperto Fagan”: da sinistra, il direttore del museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis; il primo ministro della Repubblica Greca Kyriakos Mitsotakis; l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà; la direttrice del museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, Caterina Greco; la ministra della Cultura Lina Mendoni (foto museo acropoli atene)
“L’accordo siglato fra il Metropolitan Museum di New York e il Museo Salinas di Palermo – commenta Samonà – è un grande risultato per la Sicilia, perché non soltanto realizza la nostra volontà di mantenere gli Argenti di Morgantina ad Aidone, ma dà vita a una prestigiosa collaborazione scientifica e culturale fra il nostro Museo Salinas e il Met (uno dei più importanti musei al mondo). Come ebbi a dire mesi fa, infatti, la via maestra è proprio la politica degli scambi culturali – che sta già dando effetti molto positivi con la Grecia e i suoi musei – che è la grande opportunità dei prossimi anni: ciò consente di far conoscere al mondo il nostro patrimonio culturale e permette di avviare collaborazioni che porteranno effetti positivi alla Sicilia per la ricerca, la valorizzazione e la promozione dei musei e dei parchi archeologici dell’Isola”.
Sicilia. Anche i musei e i parchi archeologici regionali partecipano alle Giornate Europee del Patrimonio. Ecco alcune iniziative nelle singole province
Tornano sabato 24 e domenica 25 settembre le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Così come avviene nel resto d’Italia per i musei statali, in Sicilia l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana aderisce all’iniziativa, con un calendario di eventi che, come nelle precedenti edizioni, amplia la normale offerta. In particolare, le due giornate saranno arricchite da un pacchetto di iniziative che prevede per molti siti anche l’apertura serale dei musei e dei luoghi della cultura siciliani al prezzo straordinario di 1 euro. Ecco alcune iniziative per provincia.
Agrigento. Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Sabato 24 settembre 2022, alle 17, visita gratuita (max 40 persone) all’Ipogeo Giacatello, infrastruttura idrica di epoca greca unica nel suo genere accompagnati dagli archeologi di CoopCulture e dagli speleologi dell’associazione Agrigento Sotterranea. Un mix tra arte natura e sapori dove a seguire vi sarà una degustazione di alcuni prodotti del marchio Diodoros, dopo aver visitato il vicino Agrumeto curato dall’associazione FILI’, vero scrigno di biodiversità all’interno della Valle dei Templi di Agrigento da dove provengono alcune tra le materie prime con le quali vengono realizzati i prodotti del marchio.
Caltanissetta. Parco archeologico di Gela. Sito archeologico di Bosco Littorio. Mostra “Ulisse in Sicilia. I luoghi del Mito”. Visita della mostra con biglietto al costo di 1 euro (orari di apertura: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 24). La mostra, allestita in un padiglione in prossimità del Museo del Mare, si snoda in un percorso ideale e immaginario attraverso l’esposizione di manufatti e produzioni artistiche antiche e moderne provenienti da vari musei regionali e nazionali, simboleggiando le varie tappe solcate da Ulisse in Sicilia e come il suo mito sia stato recepito.

Dettaglio dei pavimenti musivi della Villa del Casale a Piazza Armerina (foto mae-mic)
Enna. Villa Romana del Casale e Museo della Città e del Territorio “Palazzo Trigona”. Orario continuato dalle 9 alle 19.30 e dalle 20 alle 23 al prezzo di 1 euro. La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, in Sicilia, è l’esempio supremo di villa di lusso romana tardo-imperiale e simboleggia l’utilizzo del territorio da parte dei Romani in quanto centro della grande proprietà sulla quale si basava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente. La Villa del Casale è una delle più lussuose del suo genere ed è famosa per la ricchezza e la qualità dei suoi mosaici (IV secolo d.C.), che vengono riconosciuti come i mosaici romani in situ più belli. Questo tesoro musivo testimonia le abitudini di vita della classe dominante romana e mostra le influenze reciproche tra le culture e gli scambi nel Mediterraneo antico – tra mondo romano e area nordafricana. La villa si sviluppa in 48 ambienti (circa 3500 metri quadri di superficie) ricoperti da mosaici in perfetto stato, forse eseguiti da maestri africani, che permettono di ripercorrere la storia del più grande fra gli Imperi, con le scene di vita quotidiana, le raffigurazioni di eroi e divinità, le scene di caccia e di giochi.

La Dea di Morgantina, trafugata in Sicilia nella seconda metà del Novecento e restituita a seguito di una lunga trattativa internazionale dal Paul Getty Museum (foto RDCA)
Museo regionale di Aidone. Apertura con biglietto regolare e orario continuato dalle 9 alle 19.30. Dalle 19.30 alle 23 ingresso al prezzo straordinario di 1 euro. Il Museo, ubicato nel seicentesco convento dei Padri Cappuccini con annessa la chiesa dedicata a San Francesco, illustra la storia del sito archeologico di Morgantina, dall’età del bronzo all’età romano-repubblicana, i cui scavi furono effettuati a partire dagli anni ’50. Le collezioni, esposte in undici sale secondo criteri cronologici e tematici, constano di ceramiche, argenti, acroliti delle dee, elementi architettonici e termali di Morgantina. Tra i reperti più significativi troviamo la Venere di Morgantina, ovvero una statua di scuola fidiaca in calcare con tecnica acrolitica, in cui si ravviserebbe la dea Demetra.

L’antiquarium dell’area archeologica di Halaesa Arconidea (foto regione siciliana)
Nel sito archeologico di Halaesa Arconidea (Tusa), all’Antiquarium di Milazzo, alle Terme Romane di Capo d’Orlando e alla Villa Romana di Patti Marina, orario diurno regolare con pagamento del biglietto. Orario serale dalle 20 alle 23 con biglietto di 1 euro. Il Parco territoriale archeologico Valle dell’Halaesa se pur istituito di recente, costituisce già un’attrattiva nota e apprezzata. Al museo Antiquarium di Alesa Arconidea di Tusa sono esposti reperti dell’area archeologica di Alesa, sculture, lapidari. Le terme di Capo d’Orlando quasi certamente erano annesse ad una villa del territorio di Agathirnum. Costituite da otto vani furono colpite da due eventi sismici che colpirono la Sicilia tra il IV e il V sec. d.C. Costruita agli inizi del IV sec. d.C. a seguito della demolizione di un precedente edificio risalente al II-III sec. d.C., a sua volta impiantato su strutture del II-I sec. a.C., la villa di Patti Marina, costituisce un interessante documento dell’assetto del territorio della Sicilia in epoca tardoantica, quando si realizzano, conseguentemente all’affermazione del latifondo, vasti complessi architettonici, che associano la funzione abitativa con quella produttiva.
Palermo. Museo archeologico regionale “Antonino Salinas” aperto e visitabile in via straordinaria dalle 20 fino a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23. Biglietto al costo di 1 euro). Possibilità di effettuare a pagamento le iniziative organizzate da CoopCulture: alle 19.30 visita gioco e laboratorio didattico per bimbi dai 5 ai 10 anni alla scoperta del museo più antico della Sicilia. Un’opportunità per apprendere in maniera divertente la ricca storia del Salinas e delle sue collezioni. Ore 21:15 e ore 22:15 – Percorso didattico per adulti che affronta il tema dell’importanza delle operazioni di conservazione, restauro, riuso e recupero di materiali.
Ragusa. Museo Archeologico regionale di Kamarina. Apertura antimeridiana dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30 con pagamento del biglietto di ingresso. Apertura serale dalle 19 alle 22 con biglietto ad 1 euro. Il sito archeologico di Kamarina, fra i più importanti della Sicilia, costituisce un prezioso patrimonio di archeologia terrestre e sottomarina. Kamarina, il cui nome secondo Strabone significa “Abitata dopo molta fatica”, fu un’importante colonia di Siracusa, costruita alla foce del fiume Ippari in Provincia di Ragusa.
Siracusa. Museo “Paolo Orsi” (24 e 25 apertura dalle 19 alle 22. Biglietto 1 euro). Museo Archeologico di Palazzo Cappellani a Palazzolo Acreide. Apertura dalle 19 alle 22. Alle 19 e alle 20.30 visite guidate ad opera dell’associazione Meraki. Area Archeologica di Akrai. Alle 10.30 visita guidata ad opera dell’Associazione Meraki.

La Casa del Navarca a Segesta (foto parco segesta)
Trapani. Parco archeologico di Segesta. Apertura diurna del Parco con regolare biglietto di ingresso. “Vivere da Segestani come Eraclio – visita alla casa del Navarca”. Visita dell’area archeologica a piedi, dalla biglietteria fino alla casa del navarca, lussuosa abitazione romana risalente al I sec. a.C. appartenuta al Navarca Eraclio, personaggio storico del quale parla Cicerone nelle Verrine. Ingresso serale al Parco gratuito. Visita alle 10 organizzata da CoopCulture a pagamento. “Segesta sotto le stelle”. 24 e 25 settembre alle 21 e 22.15 visita notturna guidata al Tempio di Segesta con archeologo al prezzo ridotto di 1 euro.

I templi di Selinunte illuminati per le visite serali (foto regione siciliana)
Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria – aderisce il 24 settembre all’apertura straordinaria serale del sito al prezzo simbolico di 1 euro e propone due esperienze didattiche per famiglie e bambini, tra racconti di archeologi e giochi che hanno come tema il rispetto dell’ambiente.

La nave punica esposta al museo Archeologico regionale Lilibeo-Marsala
Parco Archeologico Lilibeo-Marsala. Il museo di Baglio Anselmi e il parco Lilibeo propongono il 24 e 25 visite a cantiere aperto agli scavi condotti dall’università di Ginevra con biglietto di ingresso durante le ore diurne (10-12 e 16-18). Sabato dalle 21 alle 24 apertura serale straordinaria di Baglio Anselmi con biglietto a 1 euro.
Sicilia. Grandi numeri per la Notte europea dei Musei: oltre 10mila i visitatori nei musei e nei parchi archeologici della Regione Siciliana. In testa il museo Archeologico A. Salinas di Palermo

In coda per entrare al museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, il più visitato in Sicilia nella Notte europea dei Musei (foto regione siciliana)
Sono stati oltre diecimila i visitatori che hanno trascorso la serata del 14 maggio 2022 nei musei e nei parchi archeologici della Regione Siciliana, aperti al pubblico nell’ambito della “Notte Europea dei Musei”, con l’ingresso al prezzo simbolico di un euro. Uno straordinario successo che conferma il crescente interesse dei siciliani, e non solo loro, verso i luoghi della cultura. Iniziative come la Notte Europea dei Musei o gli ingressi gratuiti nella prima domenica del mese sono occasioni che spingono verso una sempre maggiore sensibilizzazione all’arte e alla cultura, incentivando soprattutto le famiglie alla visita nei Musei e nei parchi archeologici della Sicilia. Stimolare e potenziare la conoscenza dei luoghi della cultura è importante per educare alla bellezza e alla riappropriazione della propria storia, di cui il patrimonio culturale è espressione tangibile.

Visitatori al museo Archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento nella Notte dei Musei (foto regione siciliana)
Grandi numeri, quindi, che vedono svettare il museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo con 1739 ingressi, seguito dall’Ipogeo di piazza Duomo a Siracusa con 1.446, dal museo interdisciplinare di Messina con 1170 e dal Palazzo Mirto a Palermo con 1109. Il museo d’Arte moderna e contemporanea di “Palazzo Riso” ha registrato 800 ingressi, 594 al Castello Maniace di Siracusa, 584 alla galleria regionale di Palazzo Abatellis, 563 all’area archeologica di Selinunte, 526 al Teatro Antico di Taormina, 400, sempre a Siracusa, alla galleria regionale di Palazzo Bellomo, 340 al museo Archeologico Pietro Griffo di Agrigento.

Visitatori al museo del Satiro danzante di Mazara del Vallo nella Notte dei Musei (foto regione siciliana)
L’area archeologica di Segesta si è attestata a 251 visitatori, mentre il museo del Satiro di Mazara del Vallo ha fatto registrare 220 presenze. Nell’area archeologica di Monte San Basilio (San Mauro) all’interno del Parco di Leontinoi sono stati registrati 190 ingressi e 189 alla Villa Romana del Casale. Sono stati 120 i visitatori che hanno girato le sale del museo Archeologico eoliano “Bernabo’ Brea” e altrettanti quelli che si sono recati a visitare il Convento della Croce di Scicli. Diverse decine di visitatori anche al museo Archeologico di Centuripe, a Palazzo Trigona Museo del territorio e della città di Piazza Armerina, nell’area archeologica e Antiquarium di Tindari, al museo di Adrano e alle Mura Dionigiane, nel museo Archeologico di Giardini Naxos, alla Villa Romana di Patti, al museo Archeologico di Aidone, a Palazzo Cappellani di Palazzolo Acreide, nell’area archeololgica di Halaesa Arconidea e al museo della Ceramica di Caltagirone e negli altri siti aperti per l’occasione.
Sicilia. Il parco archeologico di Morgantina, il museo di Aidone e la Villa del Casale più accessibili a disabili uditivi e ipovedenti grazie a due nuove App

Una schermata della App per la Villa del casale a Piazza Armerina prodotta da Ett (foto regione siciliana)
Il parco archeologico di Morgantina, il museo Archeologico di Aidone e la Villa romana del Casale diventano più accessibili grazie alla realizzazione di un App mobile per disabili uditivi e ipovedenti. Il nuovo sistema è realizzato per la Regione Siciliana dalla ETT Spa, industria digitale e creativa internazionale specializzata nell’innovazione tecnologica applicata alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali. Obiettivo del progetto è di aumentare la fruibilità dei siti, mediante l’uso di strumenti di nuova generazione in grado di favorire il superamento delle barriere cognitive e sensoriali, assicurando a chiunque il diritto di accesso e partecipazione alla vita culturale. Le nuove dotazioni riguardano due App, una con contenuti video in Lingua Italiana dei Segni (LIS) destinata a un pubblico di non udenti, una seconda che offre a un pubblico con disabilità visive tecnologie avanzate che rendono l’esperienza di visita più immersiva e coinvolgente. Le applicazioni verranno supportate da dispositivi multi-touch con l’utilizzo di pannelli tiflodidattici con bassorilievi tattili dei mosaici pavimentali che riprodurranno, in scala, i mosaici dei pavimenti. Grazie a queste due App, i siti godranno di una guida altamente innovativa, in grado di arricchire l’itinerario di spunti e di informazioni audio sui principali punti di interesse individuati. Le applicazioni mobili, che verranno realizzate per Smartphone e Tablet con sistema operativo IOS e Android, sono uno strumento che offre infinite potenzialità.

La Dea di Morgantina, trafugata in Sicilia nella seconda metà del Novecento e restituita a seguito di una lunga trattativa internazionale dal Paul Getty Museum (foto RDCA)
Le applicazioni si sviluppano in tre percorsi. In particolare alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina l’App migliorerà la comprensione del Triclinio, della Dieta di Orfeo, della Dieta di Arione e della Stanza di Ercole; all’area archeologica di Morgantina di Aidone saranno collegati all’App l’Agorà, il Teatro, il Santuario e i Granai e le Fornaci mentre il museo di Aidone offrirà una lettura aumentata degli Acroliti, della Venere di Morgantina, della Dieta di Arione e dei Reperti delle Terme Nord di contrada Agnese.
“Gli Argenti di Morgantina potranno restare in Sicilia”: l’assessore regionale Alberto Samonà annuncia di aver ricevuto una lettera del direttore del Met dove spiega che ritiene “obsoleto” l’accordo del 2006 e che sia meglio sospendere questo scambio per la fragilità dei reperti, e auspica una rinnovata collaborazione tra il Metropolitan e il “Salinas” di Palermo


Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
Gli Argenti di Morgantina potranno restare in Sicilia. Il Metropolitan Museum di New York, infatti, ha fatto sapere di non volere indietro i preziosi reperti che ogni quattro anni, in base a un accordo del 2006, venivano trasferiti da Aidone al museo newyorkese. Lo annuncia Alberto Samonà, assessore regionale alla Cultura e all’identità siciliana: “Ho ricevuto una lettera dal direttore del Metropolitan Museum, Max Hollein, nella quale definisce “obsoleto l’accordo del 2006”, aderendo, in pratica, alla richiesta che avevamo avanzato anche di recente, di far restare gli Argenti nel museo Archeologico di Aidone, in cui sono esposti”. E continua: “Nella lettera indirizzatami, Max Hollein scrive di ritenere che sia meglio sospendere questo scambio, vista anche l’importanza degli Argenti per il Museo nel quale sono ospitati e per la fragilità degli stessi. Aspetti, questi, che avevamo evidenziato lo scorso mese di gennaio in una nostra lettera inviata al ministero della Cultura”. Il direttore del Met inoltre, nella nota, si è detto disponibile a una modifica dell’accordo, che passi da una rinnovata partnership che coinvolga il Metropolitan e il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, diretto da Caterina Greco, finalizzata a sancire una collaborazione fra le due istituzioni “attraverso prestiti che possano far conoscere ai visitatori del Museo statunitense la ricchezza del patrimonio culturale siciliano”. Molto positivo il commento dell’assessore regionale: “Accolgo con grande soddisfazione la lettera del direttore del Metropolitan Museum di New York che viene incontro alle richieste del Governo regionale, tenendo conto delle mutate condizioni storiche e riconoscendo la legittima esigenza del museo di Aidone a mantenere gli Argenti di Morgantina. Una disponibilità per cui ringrazio il direttore Max Hollein e in virtù della quale si gettano le basi per una prestigiosa collaborazione scientifica e culturale fra il Met e il nostro museo Salinas. Ritengo, infatti, che la politica degli scambi culturali, che sta già dando effetti molto positivi con la Grecia e i suoi musei, sia la grande opportunità dei prossimi anni, per valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale e dar vita a iniziative comuni, in grado di garantire una vetrina di vasta risonanza internazionale alla Sicilia e ai nostri musei e parchi archeologici”.
Aidone. Per il decennale del ritorno della Dea di Morgantina, due pomeriggi di seminari con Dario Di Blasi: “ARCHEOCiak. Il cinema racconta il mondo antico”. Immagini, spot, spezzoni di film per avvicinare il patrimonio culturale anche “ai non addetti ai lavori”

Era il 17 maggio 2011 quando veniva esposta al museo Archeologico regionale di Aidone (En) la Dea di Morgantina, la preziosa statua trafugata in Sicilia nella seconda metà del Novecento e restituita a seguito di una lunga trattativa internazionale. Sono passati dieci anni, e dal 17 maggio 2021 il Comune di Aidone promuove eventi per celebrare il decennale. “ARCHEOCiak. Il cinema racconta il mondo antico”, a cura di Dario Di Blasi e Alessandra Mirabella, è il nuovo appuntamento in calendario sabato 23 e domenica 24 ottobre 2021, alle 17.30, alla Rocca di Cerere Factory, il nuovo centro di informazione e accoglienza turistica realizzato nel comune di Aidone: l’ingresso è libero con Green Pass. Prenotazione consigliata ma non obbligatoria (tel. 3397519223). Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm ed esperto di cinema archeologico di fama internazionale, racconterà nel corso di due seminari pomeridiani come il patrimonio culturale possa avvicinarsi anche ai “non addetti ai lavori” attraverso il linguaggio del cinema. Sabato 23 ottobre 2021, “Comunicare l’antico nel modo più immediato ed efficace”: dalla collezione Farnese, con gli spot del museo Archeologico nazionale di Napoli, al Medioevo di Palermo, di Matilde di Canossa e dei Longobardi. Domenica 24 ottobre 2021, “Un percorso a ritroso nel tempo”: dalla Roma imperiale alla Grecia, la Domus Aurea e la villa romana, mito arte e colore nei bronzi e nella scultura greca. Spiritualità e arte originaria nella Preistoria.


Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm
“Un’amica, la professoressa Alessandra Mirabella di Aidone”, interviene Dario Di Blasi, “mi ha invitato a tenere una conferenza seminario, la chiamerei così, su come si possa raccontare il Mondo Antico in maniera originale con immagini, spot, spezzoni di film in occasione del decennale della restituzione della Dea (Demetra) al museo di Aidone da parte del Paul Getty Museum. Il Comune di Aidone mette volentieri a disposizione una sala per l’evento. Si tratta di una cosa inedita per me, pur vissuto per più di trent’anni a fianco del cinema archeologico e con qualche esperienza di seminari e master universitari, perché spero di incontrare persone che abbiano a cuore la conoscenza ma soprattutto la salvaguardia e la promozione del proprio territorio e orizzonte storico, così importanti per qualsiasi identità. Infatti l’incontro del tutto originale con il Rinascimento, il Medioevo, il mondo Classico Greco e Romano e la Preistoria mi auguro sia di stimolo e di confronto per acquisire ulteriore coscienza dell’importanza di Morgantina nel panorama dell’archeologia internazionale”.
Aidone (Enna). “Salviamo gli Argenti di Morgantina. Il Mibact riveda l’accordo capestro col Met. Devono rimanere in Sicilia. Sono fragili”: appello di Dario Di Blasi a sostegno della battaglia portata avanti dall’Archeoclub, che ha scritto a Franceschini. E l’assessore regionale Samonà: “Sta cambiando la collaborazione tra Regione Siciliana e Met. Alla fine rivedremo la convenzione”


Dario Di Blasi, già direttore della Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto

Il manifesto della 25.ma Rassegna di Rovereto del 2014 con un dettaglio degli Argenti di Morgantina
“Salviamo gli Argenti di Morgantina. Fermiamo quei viaggi tra Stati Uniti e Sicilia previsti ogni quattro anni da un accordo capestro che va rivisto per garantire un futuro a un tesoro fragile quanto prezioso”. È un appello accorato quello che affida ai social Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm, già curatore della Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto. E proprio quando curava la rassegna roveretana, ricorda, “avevo deciso di dedicare le immagini coordinate del festival (pubblicazioni, poster, locandine, immagini web) a reperti o particolari di reperti provenienti da Musei archeologici italiani. L’intento era quello di convincere un pubblico sempre più vasto a visitare i musei archeologici e conoscere gli oggetti e le collezioni esposte, il più possibile vicini al loro contesto di ritrovamento. Nell’edizione 2014 feci pubblicare il particolare di un Emblema in argento dorato proveniente da Morgantina che rappresentava il mostro Scilla. L’Emblema appartiene proprio alla splendida collezione di argenti databili attorno al III sec a.C. conservati, ora, al museo Archeologico regionale di Aidone (En)”. Perché “ora”? Perché gli Argenti di Morgantina sono tornati a casa nel giugno 2020, l’ultima tappa di un viaggio che, dal 2006, vede i preziosi reperti viaggiare ogni quattro anni tra la Sicilia e gli Stati Uniti. I sedici pezzi – che risalgono al III secolo a.C. e che costituiscono il tesoro di Eupolemo – sono sottoposti, infatti, ai vincoli di una Convenzione siglata nel 2006 tra il Mibact e il Metropolitan Museum di New York in virtù della quale, a fronte della restituzione dei beni archeologici un tempo illecitamente trafugati dal patrimonio culturale nazionale, sono state previste forme di collaborazione tra le istituzioni museali coinvolte per quarant’anni. In particolare la convenzione prevede una rotazione delle opere in virtù della quale la Sicilia si impegna a prestare, nei quattro anni in cui gli argenti tornano in patria, beni di importanza analoga, per la loro esposizione al Met. E per questo turno dovrebbe essere formalizzato il prestito di opere provenienti da Selinunte sul tema della colonizzazione greca in Occidente e dei suoi molteplici esiti e significati, che sarebbero al centro di una grande mostra in programma al Metropolitan Museum.

Tesoro di Morgantina: coppa in argento con emblema che rappresenta Scilla (foto Regione Siciliana)
“Sapere che anche la collezione degli splendidi argenti è soggetta a un accordo capestro che definisco coloniale non è confortante”, sottolinea Di Blasi. “Nei 4 anni in cui i reperti rimangono ad Aidone l’Italia deve garantire, anche provenienti da altri musei, reperti di uguale significato e valore al Metropolitan. In qualche misura i reperti che vanno al Metropolitan al posto degli Argenti sono ostaggio nel caso Aidone non ottemperasse all’accordo di trasferire al Metropolitan ogni 4 anni gli argenti. Il tutto senza pudore e attenzione per lo stato di conservazione degli stessi. Nei 4 anni in cui gli Argenti tornano a New York il Museo di Aidone si deve arrangiare per coprire il vuoto. Forse non si tratta di gran cosa ma io personalmente trovo molto grave l’accettazione di questo stato di cose da parte dei maggiori responsabili dei Beni culturali perché ritengo si siano assuefatti a uno stato di soggezione che definisco coloniale. Penso oggi come ieri che sui beni culturali debba ancora crescere la consapevolezza del loro valore e importanza per la conoscenza e consapevolezza della nostra identità. Per la difesa del loro territorio faccio i complimenti i cittadini di Aidone, il museo, l’Archeoclub e Alessandra Mirabella che ha seguito tutta la vicenda della collezione degli argenti anche per conto del locale Archeoclub di cui fu presidente per molti anni”.


La chiesa di San Francesco sede del museo Archeologico regionale di Aidone (foto Graziano Tavan)

Rosario Santanastasio, presidente nazionale Archeoclub d’Italia
Ma stavolta sembra che la reazione da parte di Aidone e della Sicilia sia più consapevole e strutturata. Già nel 2014, in occasione del primo rientro al Met, si sollevò alta la protesta della sezione siciliana dell’ArcheoClub Aidone – Morgantina per bloccare il viaggio di ritorno a New York forte anche dei risultati di una campagna di indagini diagnostiche non invasive realizzata nell’estate 2014 ad Aidone che aveva confermato la fragilità degli argenti. Ma allora fu tutto invano. “A distanza di un decennio dal primo rientro”, annuncia Rosario Santanastasio, presidente nazionale di ArcheoClub D’Italia, “chiediamo di rivedere l’accordo siglato nel 2006 da Philippe de Montebello direttore del Metropolitan Museum di New York e dall’allora ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione per tutelare tale patrimonio archeologico e storico della nostra Italia. Per questo motivo, ArcheoClub ha scritto al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini che sta lavorando in modo egregio sulla tutela del patrimonio culturale italiano”. E Rosalia Raffiotta, presidente della sezione locale ArcheoClub Aidone – Morgantina: “L’Archeoclub Aidone-Morgantina nel tempo ha lavorato intensamente per dare il proprio contributo alla valorizzazione di questi straordinari tesori, organizzando in più occasioni anche manifestazioni con petizioni e appelli alle istituzioni. Siamo ancora convinti che gli esiti della campagna di indagini diagnostiche dell’estate del 2014 abbiano fornito dati significativi per poter chiedere al Met la revisione dell’accordo, essendo stato accertato uno stato di conservazione precario dei reperti, che probabilmente all’epoca dell’accordo non fu tenuto in sufficiente considerazione o che è sopraggiunto nel corso degli anni successivi”. Di qui l’appello al ministero dei Beni culturali, alla soprintendenza e al parco archeologico di Morgantina da ArcheoClub, associazione Ecomuseo: I semi di Demetra di Aidone, il comitato cittadino di Aidone, l’associazione donne aidonesi ADA, l’associazione università del Tempo Libero di Aidone, l’associazione musicale “Vincenzo Bellini”, l’associazione Nois sede di Aidone, l’associazione “All’improvviso di Aidone”, Legambiente Circolo Piazzambiente: “Con questo appello sollecitiamo pertanto gli organi competenti affinché si avvii una discussione urgente a livello regionale e nazionale, quindi internazionale, per ridiscutere l’accordo con il Met”.

Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
Un messaggio di speranza viene dall’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà: “Il rapporto di collaborazione tra la Regione Siciliana e il Met ha subìto nel corso degli ultimi mesi un grande impulso grazie al governo Musumeci. Sono in corso ipotesi di collaborazione strutturata sulle quali continuiamo a lavorare e che potrebbero aiutarci a ridefinire i termini di una Convenzione che, per certi aspetti, risulta datata. Cercheremo di operare nella direzione di una possibile revisione dell’accordo che porti alla collocazione stabile e definitiva degli argenti di Morgantina nella sede museale naturale di Aidone, struttura che ne consente la necessaria contestualizzazione e interpretazione culturale”. Tutte richieste contenute nella nota inviata da Samonà al dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali.

Alessandra Mirabella, già presidente dell’Archeoclub di Aidone-Morgantina
La vera storia degli Argenti di Morgantina… “Gli argenti, noti come il “Tesoro di Morgantina”, costituiscono il più importante insieme conosciuto di oreficeria proveniente dalla Sicilia ellenistica”, ricorda Alessandra Mirabella che ha postato il video di denuncia nel 2014. “Trafugati nel 1980 dai tombaroli dal sito della città siculo-ellenistica, furono venduti a Robert Hecht, il maggiore ed impunito trafficante di antichità di tutti i tempi, il quale li cedette, nel periodo 1981-1984, al Metropolitan Museum di New York. Nel 1987 l’archeologo prof. Malcolm Bell III – da anni direttore degli scavi nel sito siciliano di Morgantina – avendo riconosciuto in quegli argenti l’oggetto dello spettacolare rinvenimento clandestino di cui si parlava ad Aidone qualche anno prima- ne informò le autorità italiane. La battaglia per la restituzione del tesoro di Morgantina, protrattasi per oltre vent’anni, si concluse solo nel 2006 quando Philippe de Montebello, direttore del Metropolitan, sottoscrivendo l’accordo con la Repubblica Italiana, si impegnò a restituire gli argenti, imponendo come contropartita la clausola del prestito periodico quarantennale. Sulla scorta di tale accordo, il tesoro dovrà essere “prestato” per quattro anni al Metropolitan e quindi rimpatriato. Dopo i successivi quattro anni, il ciclo prestito/rimpatrio riprenderà e continuerà per i prossimi quarant’anni. Di certo tali ripetuti viaggi non potranno non danneggiare i delicati manufatti; inoltre, la loro lunga assenza priverà il museo Archeologico di Aidone di preziosi reperti che studiosi e visitatori anelano di vedere ed ammirare. Per ovviare a tale situazione, si denuncia l’accordo siglato dal governo italiano dell’epoca per impedire che inizi il ciclo prestito/rimpatrio rimarcando che il Metropolitan Museum, acquisendo gli argenti da un trafficante, commise a sua volta il reato di ricettazione. Ed un reato – conclude Alessandra Mirabella – non può sottostare ad un accordo che abbia il crisma della legalità”.
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