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Taranto. Al museo Archeologico nazionale per “MArTA in MUSICA – Le matinée domenicali”: in programma Il concerto “Santu Paulu Meu” diretto dal maestro Graziano Liserri: elogio della religiosità popolare in dialogo con le sculture dell’Ipogeo delle Cariatidi

taranto_marta-in-musica_santu-paulu-meu_leserri_locandinaQuinto appuntamento dell’anno con la rassegna “MArTA in Musica”, le matinée domenicali tra musica e archeologia nate dalla collaborazione tra Orchestra della Magna Grecia e museo Archeologico nazionale di Taranto, dedicato al jazz e all’oro. Domenica 19 marzo 2023, alle 11.45, la sala incontri del MArTA ospita il concerto “Santu Paulu Meu” del L.A. Chorus diretto dal maestro Graziano Leserri inserito nel cartellone del “Mysterium Festival”. L’appuntamento è inserito anche nel programma del Mysterium Festival, la rassegna di fede, arte, storia, tradizione e cultura che si svolge durante il periodo della Settimana Santa a Taranto, Matera e Bari. La curatela dell’intera stagione è del maestro Maurizio Lomartire dell’Orchestra Magna Grecia, del maestro Pierfranco Semeraro del L.A. Chorus e della già direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti. Il biglietto per assistere a “Santu Paulu Meu” di domenica 19 marzo, alle 11.45, nell’ambito di “MArTA in MUSICA. Le matinée domenicali”, potrà essere acquistato nella sede dell’Orchestra della Magna Grecia (a Taranto, in via Ciro Giovinazzi n° 28) e su TicketSms: https://www.ticketsms.it/it/event/WSMASlv3. Ingresso consentito dalle 11.15, inizio ore 11.45. Il costo del biglietto è di 8 euro. All’ingresso del MArTA il giorno del concerto sarà consegnato ad ogni possessore del biglietto del concerto un coupon della validità di una settimana (dalla domenica del concerto evento al sabato successivo) che darà diritto ad un ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto. Il coupon ha validità dalla domenica del singolo evento concerto fino al sabato successivo e deve essere utilizzato tassativamente entro lo stesso periodo per la prenotazione e per l’ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto inserendo il codice coupon sulla piattaforma e-ticketing del museo Archeologico nazionale di Taranto: https://www.shopmuseomarta.it.

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Scultura dell’Ipogeo delle Cariatidi conservata al museo Archeologico nazionale di Taranto (foto marta)

Sarà la scultura dell’Ipogeo delle Cariatidi il reperto testimonial dell’appuntamento di domenica 19 marzo al museo Archeologico nazionale di Taranto. Nell’ambito della rassegna “MArTA in MUSICA” sarà la Puglia protagonista con l’esibizione del L.A. Chorus diretto dal maestro Graziano Leserri in “Santu Paulu Meu”, il celebre canto di guarigione per chi un tempo veniva morso dalla taranta che negli ultimi decenni è diventato anche il simbolo di un fenomeno di grande interesse socio-culturale. Il tarantismo e la pizzica, sua espressione coreutica, sono stati affrontati dal LA Chorus come un pretesto per raccontare i canti ispirati alla religiosità popolare, anche grazie alla sensibilità del direttore Graziano Leserri, polistrumentista, autore di testi e musiche, arrangiatore ed esperto di musica corale. Il programma della matinée prevede l’esecuzione di brani celebri come “Santu Paulu”, “Auelì”, “Beddha ci dormi”, “Lu rusciu te lu mare” o “Kalinifta”.

14 marzo: giornata nazionale del Paesaggio. Al ministero assegnazione del premio biennale in diretta streaming. In giro per l’Italia molte iniziative: eccone alcune

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Martedì 14 marzo 2023 è la Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita nel 2016 con l’obiettivo “di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”. Alle 10, a Roma, nella sala Spadolini del ministero della Cultura, sarà assegnato il Premio nazionale del Paesaggio, manifestazione giunta alla IV edizione che attribuisce, a cadenza biennale, un riconoscimento a un progetto che si è distinto per la capacità di valorizzare il paesaggio attraverso azioni di salvaguardia, gestione o pianificazione, in linea con i 4 criteri indicati dall’Ue (esemplarità, sviluppo territoriale sostenibile, partecipazione, sensibilizzazione). Il vincitore concorrerà, in rappresentanza dell’Italia, alla VIII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Dopo i saluti istituzionali del direttore generale ABAP Luigi La Rocca, saranno illustrati i progetti in gara. A seguire saranno consegnati gli encomi e le menzioni da parte dei componenti della Commissione. Alle 14, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, consegnerà al vincitore il Premio Nazionale del Paesaggio: Clicca qui per seguire la diretta streaming sul canale YouTube del MiC.

cerveter-tarquinia_parco_giornata-del-paesaggio_locandinaCERVETERI / TARQUINIA. In occasione della “Giornata Nazionale del Paesaggio”, il parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia organizza delle esclusive visite guidate gratuite. A Cerveteri nella necropoli della Banditaccia: alle 10 e alle 15, “Passeggiata tra la cura del verde e la tutela archeologica”, durata 1 h-1,30 ca. La visita permetterà di scoprire le aree in cui sono stati fatti interventi migliorativi e quelli in cui si prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria, il difficile equilibrio della gestione del verde e la conservazione del patrimonio archeologico alla scoperta di scorci e paesaggi suggestivi della necropoli. A Tarquinia nella necropoli dei Monterozzi: alle 10 e 15, “Paesaggi dipinti: la necropoli dei Monterozzi”, durata 1 h-1,30 ca. Visita guidata alla scoperta delle famose tombe dipinte della necropoli.

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Visite guidate alla Domus Aurea per la Giornata nazionale del Paesaggio (foto PArCo)

ROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO. Martedì 14 marzo 2023, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2023, il parco archeologico del Colosseo propone due visite in Domus Aurea. Guidati dall’architetto paesaggista Gabriella Strano sarà possibile visitare la Domus Aurea e conoscerne i progetti di restauro e di recupero del verde, oltre alle principali scoperte sul paesaggio antico. Il numero massimo di partecipanti per ciascuna visita gratuita è di 23 persone. Alle 14: PRENOTA QUI https://www.eventbrite.com/e/583091611707; alle 16: PRENOTA QUI https://www.eventbrite.com/e/583091350927

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La magia del sito archeologico di Ercolano dominato dal Vesuvio (foto Paerco)

ERCOLANO. Visita integrata al parco archeologico di Ercolano e alla mostra “Materia” alla Reggia di Portici. Il parco archeologico di Ercolano partecipa alle Giornata nazionale del Paesaggio ricordando l’opportunità di scoperta di un territorio dalla storia ricchissima e affascinante: unire le emozioni della visita del Parco e quelle della mostra Materia, sui legni dell’antica Herculaneum, allestita alla Reggia di Portici è possibile grazie al biglietto integrato disponibile presso le biglietterie del Parco e della Reggia e online all’indirizzo https://shop.visitaremateriainreggia.it/it/biglietti.

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Il vivaio della Flora pompeiana nella di Pansa a Pompei (foto parco archeologico di pompei)

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Il vivaio della Flora pompeiana nella di Pansa a Pompei (foto parco archeologico di pompei)

POMPEI. Il 14 marzo 2023 in occasione della “Giornata nazionale del paesaggio” al Vivaio della Flora Pompeiana nella casa di Pansa a Pompei – antico giardino riattivato e rigenerato nel pieno rispetto dei riferimenti storico e archeologici nonché laboratorio di studio agricolo ai fini della produzione di colture “antiche” da ricollocare nei giardini delle domus – sarà possibile conoscere le piante e le tecniche di coltura del passato a confronto con quelle del presente. Ai visitatori sarà riservata una giornata di didattica sull’orticoltura antica che è tra le basi dell’agricoltura biologica e sostenibile dei nostri giorni. L’esperto dei giardini del Parco, Maurizio Bartolini, illustrerà attraverso gli esempi di piante coltivate nel vivaio quali erano le tipologie che si potevano piantare in antico e ancora oggi. Ad affiancarlo dalle 10 alle 12 saranno presenti anche “I ragazzi di Plinio”, impegnati nel corso dell’anno nella raccolta dei frutti e dei prodotti dell’orto del sito di Pompei, la cui attività si inserisce nell’ambito dei progetti di agricoltura sociale, avviati già da tempo dal Parco in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano che vede protagonisti i ragazzi e giovani con autismo e\o disabilità cognitive del centro Medico Riabilitativo di Pompei, coinvolti in percorsi formativi di riabilitazione e inserimento al lavoro attraverso l’agricoltura. La gestione, manutenzione e valorizzazione del verde e del paesaggio delle aree archeologiche è tra le attività su cui il Parco archeologico di Pompei sta particolarmente investendo. Dalla  gestione dei vigneti, che passeranno da una superficie di 1,7 ettari a circa 5 ettari, a tutto il ciclo produttivo del vino biologico, attraverso il coinvolgimento di partner internazionali, anche privati; alla coltivazione degli ulivi (con raddoppio dal 2023 delle attuali 120 piante di Pompei e Stabia) per la produzione dell’olio EVO in collaborazione con Unaprol e Aprol Campania; al programma di imboschimento con la sponsorizzazione di Arbolia (circa 7000 nuove piante in due anni dal Bosco antico di Piazza Anfiteatro, già realizzato, al bosco produttivo di Villa di Cicerone ora in cantiere), fino all’attività sperimentale dell’eco pascolo per la manutenzione dei prati sui pianori non scavati del sto di Pompei.

taranto_archeologico_giornata-del-paesaggio_locandinaTARANTO / MARTA. Il museo Archeologico nazionale di Taranto si prepara a stupire i suoi visitatori con il suo programma di attività per la Giornata del Paesaggio. Il 14 marzo 2023, il MArTA aprirà le sue porte per far conoscere a grandi e piccini il paesaggio tipico della città di Taranto: quello caratterizzato dai suoi due mari. Dalle 17 alle 19 i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni potranno partecipare al laboratorio didattico “Gli abitanti del Mare”. Una visita guidata a misura di bambini e anche un laboratorio di riciclo creativo attraverso cui realizzare sagome della fauna che contraddistingue il paesaggio marino e le sue profondità: https://bit.ly/gli-abitanti-del-mare . Dalle 17.30 alle 19.30, in contemporanea, gli adulti potranno partecipare alla visita guida tematica dal titolo “La città tra i due mari: alla scoperta del paesaggio dell’antica Taranto”: un’esperienza coinvolgente che li porterà alla scoperta dei reperti del Museo, raccontando il legame ancestrale tra la città, i suoi abitanti e il mare: https://bit.ly/la-citta-dei-2-mari. Dagli antichi attrezzi da pesca, ai piatti di pesce che descrivono la biologia marina del Mediterraneo, passando per le sirene, le raffigurazioni di delfini e i marmi di epoca tardo-repubblicana in un percorso tematico destinato a raccontare il paesaggio e le civiltà che hanno fatto la storia di questa terra.

taranto_patrimonio-subacqueo_giornata-del-paesaggio_locandinaTARANTO / PATRIMONIO SUBACQUEO. In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio martedì 14 marzo 2023, la soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo organizza una conferenza sul tema “Paesaggio U-Mano. La mano dell’uomo: conoscenza e progetto del paesaggio”, alle 15.30, nella sede dell’ex-convento di Sant’Antonio in via Viola 12 a Taranto. Intervengono: Cosma Chirico, già archivista di Stato, su “Il paesaggio e le sue rappresentazioni nella cartografia storica”; Nicola Martinelli, del Politecnico di Bari, su “Fari e paesaggi costieri italiani”; Vito Crisanti, dottore forestale, su “Interventi di ricostruzione paesaggistica e naturalistica a scala territoriale in provincia di Taranto”; Serena Piroddu, architetto paesaggista, su “L’ultimo paesaggio a sud-est di Taranto fra trasformazioni e valorizzazioni”. Intervento conclusivo: Barbara Davidde, soprintendente Patrimonio subacqueo, su “La progettazione dello spazio marittimo e il patrimonio culturale”.

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Ripresa aerea dell’area archeologica e dell’anfiteatro di Rudiae (Lecce) (foto mic)

LECCE. Per la Giornata nazionale del Paesaggio, il 14 marzo 2023 visita guidata “Rudiae e il paesaggio della Valle della Cupa” al parco archeologico di Rudiae (Lecce), fruibile grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra la soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e la società Archeologia Ricerca e Valorizzazione Srl (A.R.Va) – spin off dell’università del Salento, in collaborazione con il Comune di Lecce. Rudiae, inserita nel suggestivo paesaggio della Valle della Cupa, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti dell’intera penisola salentina ed è nota soprattutto per aver dato i natali a Quinto Ennio (239-169 a.C.), il padre della letteratura latina. Nell’area archeologica sono state riportate alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’anfiteatro, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.).

sibari_giornata-del-paesaggio_locandinaSIBARI. Martedì 14 marzo 2023 al museo nazionale Archeologico della Sibaritide si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio con due appuntamenti. Alle 10.30, tornerà a trovarci l’ArcheoCamper che ci proporrà il percorso a tema “Kore e le stagioni”, pensato dalla cooperativa sociale CSC per le scolaresche, gli ospiti dei progetti CAS/SAI, oltre che per quanti vorranno partecipare. La visita delle collezioni sarà arricchita dai racconti dei miti antichi e da attività di laboratorio. Nel pomeriggio alle 17.30 vi aspettiamo numerosi a “Il paesaggio nel Museo”, visita tematica curata dall’archeologa Donatella Novellis, responsabile dei Servizi educativi del Parco. Scopriremo come il Museo racconta il paesaggio antico e contemporaneo attraverso i reperti dei siti archeologici della Sibaritide, l’archeobotanica ed i resti vegetali antichi da poco esposti nelle sale, la lettura che l’artista Anna Corcione fornisce del paesaggio della Sibaritide nella mostra “Naturalia et Mirabilia”. Per ArcheoCamper: progetticalabria@cooperativacsc.it, 3280664676. La visita tematica “Il paesaggio nel Museo” non necessita di prenotazione. Le attività sono gratuite, comprese nel costo del biglietto d’ingresso.

vibo-valentia_giornata.del-paesaggio_locandinaVIBO VALENTIA. Martedì 14 marzo 2023 per contribuire alla promozione di questo evento la soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia partecipa ad una serie di eventi e manifestazioni. L’ iniziativa “Il paesaggio come strumento e oggetto di cura” propone un percorso attraverso il “Parco Diffuso della Conoscenza e del Benessere” di Reggio Calabria, tra i progetti premiati nell’edizione del 2021 del “Premio Nazionale del paesaggio”. Il percorso inizia alle 10 al “Polo sanitario di prossimità di Arghillà” per poi continuare dalle 12.30 alle 14.30 al “Centro di Medicina Solidale di Pellaro” con collegamenti con lo “Studio Medico nell’Università Mediterranea” e un momento convivale con prodotti Km 0. Dalle 15 alle 18 si prosegue nel paesaggio del “Feudo San Filippo di Pellaro” dove si svolgeranno performance artistiche, passeggiate tematiche e conversazioni en plein aire, programmate e improvvisate, con i componenti della Comunità ACE. Nella tarda mattinata verrà illustrato il restauro del dipinto su tela raffigurante la Visitazione, non ancora attribuito, ma risalente probabilmente al XVIII sec. e ritrovato dopo molti decenni dalla sua scomparsa all’interno della chiesa dei SS. Pietro e Paolo dell’antico borgo di Pentedattilo, frazione di Melito Porto Salvo (RC). Il paese sorge alle pendici del Monte Calvario, una parete rocciosa che, come racconta il nome greco, ricorda un’enorme mano aperta. Immerso nell’area grecanica, in passato fu un importante punto di accesso per l’Aspromonte, mentre oggi è un paese fantasma, tra i più affascinanti della costa calabrese, colpito da terremoti e alluvioni. Gli abitanti costretti ad abbandonarlo e a trasferirsi a valle per ragioni di sicurezza non hanno però mai interrotto il legame con questo luogo. Ѐ proprio l’interesse della comunità ha portato al recupero dell’opera, il cui restauro è avvenuto in situ nella forma del “cantiere aperto”, come tentativo di rimettere in circolo l’esperienza del bello facendo dialogare immagini e luoghi, risignificando gli spazi e ricucendo i tempi. Il dipinto ritrovato all’interno di un paese abbandonato proprio nella giornata nazionale del paesaggio ci interroga sul sensibile problema della tutela e su come salvaguardare quella caratteristica che rende unico al mondo il nostro patrimonio storico e artistico: il valore artistico dei beni culturali in un insieme indissolubile con il loro contesto ambientale. Nel pomeriggio è programmata la conferenza “Paesaggi in Pinacoteca. Percorso tra le opere esposte” che sarà tenuta da Daniela Vinci, funzionario storico dell’arte della Sabap RC -VV, nell’ambito dell’iniziativa “Arte in Città”. L’incontro avrà luogo nella pinacoteca civica di Reggio Calabria alle 16.30 e sarà l’occasione per riflettere sul concetto di paesaggio e per sviluppare un percorso tematico tra le opere pittoriche in cui il paesaggio si sviluppa in varie forme. Infine, dalle 17.30, si terrà a Gallico, nella sede dell’Associazione Tre Quartieri, l’incontro dal tema “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Gallico”. Nel corso dell’evento, promosso dall’assessorato alla Cultura della Città di Reggio Calabria, si affronterà il tema della tutela e valorizzazione dei numerosi beni culturali che caratterizzano il paesaggio di Gallico.

reggio-calabria_archeologico_giornata-del-paesaggio_23_locandinaREGGIO CALABRIA. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria per la Giornata nazionale del Paesaggio, nell’ambito del ciclo di incontri “Officina al MArRC” promosso dall’associazione “Pietre di Scarto”, propone, alle 17, nella sala Conferenza, “Il paesaggio. Vie di terra, vie di mare: la lunga strada per la formazione di una comunità”. Con un testo letterario, un’opera artistica, musicale, video o fotografica, ci si confronta sulle suggestioni che tali opere suscitano in ciascuno. La partecipazione all’evento è gratuita, fino a disponibilità dei posti. Interverranno gli studenti del corso per adulti dell’Istituto professionale Boccioni-Fermi di Reggio Calabria, indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. “Il paesaggio rappresenta la nostra identità poiché deriva dall’azione di fattori naturali e umani, esprimendo un intreccio tra cultura, storia e natura”, commenta la presidente dell’associazione, Rosa Puntillo. “L’obiettivo dell’Officina sarà quello di contribuire a promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme, per imparare a riconoscere, salvaguardare e, laddove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. Volgeremo il nostro sguardo innanzitutto ai paesaggi dell’antichità attraverso alcuni preziosi reperti archeologici custoditi al MArRC, che saranno lo spunto da cui cominciare la riflessione. Parlare poi del nostro paesaggio ci aiuterà a conoscere meglio non solo le varie comunità, ma anche noi stessi”.

cagliari_archeologico_giornata-del-paesaggio_locandinaCAGLIARI. Nell’ambito della Giornata nazionale del Paesaggio la soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna, organizza in collaborazione con il Comando Marittimo Autonomo Ovest una giornata di riflessione pubblica e confronto sulle tematiche connesse al rapporto tra la città ed il mare con particolare riferimento ai paesaggi che questo rapporto costruisce anche in una prospettiva di profondità temporale storica e futura. L’obiettivo di contribuire a “promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e a sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifiche attività da compiersi sull’intero territorio nazionale mediante il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private”. L’intenzione è quella di dare voce e accogliere, in una costruttiva riflessione, i punti di vista dei soggetti che a diverso titolo, per le proprie prerogative e competenze, entrano in relazione con i temi connessi al territorio costiero e al mare. Nella sala Cinema del Comando Marittimo Autonomo Ovest, a Cagliari, alle 9, introduce ai lavori la soprintendente APAB-Ca Monica Stochino; dopo i saluti delle autorità, alle 10.30 la prima sezione “Programmi e strategie per un rapporto in costante evoluzione”; 11.30, “Progetti e strumenti di tutela dei paesaggi”. Nel pomeriggio, dalle 15, è prevista una visita guidata alla Base di Luna Rossa Prada Pirelli team. Sempre nella sede dell’Ammiragliato, sarà allestita una piccola mostra dei materiali recuperati nel corso di operazioni di archeologia subacquea e saranno messi in mostra i lavori dei laboratori didattici che hanno già visto il coinvolgimento di alcune classi della scuola dell’infanzia e primaria.

Taranto. Al museo Archeologico nazionale per “MArTA in MUSICA – Le matinée domenicali”: in programma “24 corde virtuose. Il quartetto di chitarre Santorsola” con Antonio Rugolo, Angelo Gillo, Vincenzo Zecca e Livio Grasso. Un connubio tra le chitarre e il velarium del mosaico

taranto_marta-in-musica_24-corse-virtuose_locandinaQuarto appuntamento dell’anno con la rassegna “MArTA in Musica”, le matinée domenicali tra musica e archeologia nate dalla collaborazione tra Orchestra della Magna Grecia e museo Archeologico nazionale di Taranto, dedicato al jazz e all’oro. Domenica 12 marzo 2023, alle 11.45, la sala incontri del MArTA ospita “24 corde virtuose. Il quartetto di chitarre Santorsola”. Protagonista sarà il quartetto, composto dai maestri Antonio Rugolo, Angelo Gillo, Vincenzo Zecca e Livio Grasso, che omaggia la Puglia proprio richiamandosi nel nome a quello del compositore Guido Santorsola nato nella regione del sud Italia, e poi trasferitosi in Brasile e in Uruguay dove ha scritto numerose opere diventate ormai repertorio classico per i chitarristi di tutto il mondo. Il quartetto animerà infatti il quarto appuntamento della stagione, realizzata dall’Orchestra ICO della Magna Grecia, dall’Associazione “Matera in Musica” e dallo stesso MArTA. La curatela dell’intera stagione è del Maestro Maurizio Lomartire dell’Orchestra Magna Grecia, del Maestro Pierfranco Semeraro del L.A. Chorus e della già direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti. Il biglietto per assistere a “24 corde virtuose. Il quartetto di chitarre Santorsola” di domenica 12 marzo 2023, alle 11.45, nell’ambito di “MArTA in MUSICA. Le matinée domenicali” potrà essere acquistato nella sede dell’Orchestra della Magna Grecia (a Taranto, in via Ciro Giovinazzi n° 28) e su TicketSms: https://www.ticketsms.it/it/event/WSMASlv3. Ingresso consentito dalle 11.15, inizio ore 11.45. Il costo del biglietto è di 8 euro. All’ingresso del MArTA il giorno del concerto sarà consegnato ad ogni possessore del biglietto del concerto un coupon della validità di una settimana (dalla domenica del concerto evento al sabato successivo) che darà diritto ad un ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto. Il coupon ha validità dalla domenica del singolo evento concerto fino al sabato successivo e deve essere utilizzato tassativamente entro lo stesso periodo per la prenotazione e per l’ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto inserendo il codice coupon sulla piattaforma e-ticketing del museo Archeologico nazionale di Taranto: https://www.shopmuseomarta.it.

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Mosaico con la rappresentazione di un velarium conservato al museo Archeologico nazionale di Taranto (foto marta)

La rassegna, nata con l’intenzione di far dialogare tra loro due grandi fonti di ispirazione e promozione culturale, mette in primo piano, nell’appuntamento di domenica 12 marzo, il suono delle chitarre e il reperto testimonial della matinée, ovvero il mosaico con velarium centrale realizzato nel II secolo d.C. Il raffinato mosaico realizzato con piccole tessere quadrate è un forte richiamo al mondo dello spettacolo, infatti riporta al centro un motivo identificato proprio come un Velarium, ovvero la copertura di tela usata negli anfiteatri romani per proteggere dal sole gli spettatori. Sotto il Velarium ideale della matinée del 12 marzo, il Quartetto Santorsola eseguirà brani di John W. Duarte e Roland Brésils.

8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna: non solo ingresso gratuito per le donne. Ecco alcune iniziative da Cividale ad Agrigento. Qualche idea anche da enti civici o privati

ministero-cultura_8-marzo-2023_locandinaMercoledì 8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, su proposta del ministro della Cgiornata ultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito. Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Ecco qualcuna, da Nord a Sud.

cividale_archeologico_8-marzo_locandinaCIVIDALE Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 un regalo Speciale per donne Speciali: ingresso gratuito con la possibilità di usufruire di due visite guidate: alle 10.30 e alle 16.

altino_archeologico_8-marzo_locandinaALTINO Al museo Archeologico nazionale oltre all’ingresso gratuito per le donne durante tutta la giornata, sono in programma importanti novità: alle 17, sarà inaugurata la nuova sala conferenze, alla presenza della direttrice Marianna Bressan, del sindaco del Comune di Quarto d’Altino Claudio Grosso e di Cristina Gasparini, assessore alla cultura del Comune di Quarto d’Altino. Per l’occasione è prevista una conferenza di Francesca Ghedini, professoressa emerita di Archeologia classica all’università di Padova, dal titolo: “Donne di potere nella Roma Imperiale”. Seguirà un brindisi a cura del Comune di Quarto d’Altino e della Pro loco di Quarto d’Altino. L’evento, su prenotazione, è gratuito per le donne e gli abbonati, mentre è incluso nel biglietto d’ingresso per tutti gli altri. Info: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it | 0422789443.

ravenna_classis_8-marzo_locandinaRAVENNA Al Museo Classis: la fortuna è donna? In occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo 2023, ingresso ridotto per tutte le donne al Museo Classis. Inoltre, alle 16, RavennAntica propone la conversazione “… tutto l’oro ch’è sotto la luna: la fortuna è donna?”: protagoniste Letizia Lodi, direttrice del museo nazionale di Ravenna, e Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica. Partendo dai versi di Dante Alighieri, si affronteranno alcune riflessioni sul legame che intercorre tra il fato e le figure femminili, sia analizzando le vicende di alcune celebri eroine della storia sia attraverso i reperti contenuti in museo, a partire dal volto della Tyche, la personificazione della dea Fortuna, divinità che garantiva la floridezza di una città e il suo destino, rinvenuta negli scavi dell’area di Classe e divenuta il simbolo di Ravenna. Conversazione ad ingresso libero. Prenotazione consigliata: tel. 0544 473717 (tutti i giorni 10 – 17).

roma_capitale_8-marzo_locandinaROMA CAPITALE Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della Donna, tante le iniziative della Sovrintendenza Capitolina dedicate alla valorizzazione del talento femminile nell’arte e nella cultura e alle protagoniste della vita culturale e sociale della città lungo le vie, nei musei e nei siti archeologici. Appuntamenti anche con traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. La visita al museo della Repubblica Romana mette in scena le figure femminili che svolsero un ruolo di primo piano nella difesa di Roma nel 1849. Ai Musei Capitolini sono di scena figure di donne, sante, eroine e dee, dai capolavori della Pinacoteca Capitolina. Di grande suggestione anche le vicende di alcune donne tra Medioevo ed epoca barocca, rievocate con una passeggiata ai Fori Imperiali, mentre nella Galleria d’Arte Moderna si svolge un appassionante storytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso; il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia omaggia le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico e al Museo Napoleonico sono di scena le numerose figure femminili che popolano l’immaginario visivo del museo stesso. Ancora, alla Centrale Montemartini le opere di arte antica raccontano di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee, mentre l’incontro al Museo delle Mura è dedicato alla Spiritualità e devozione femminile nelle Mura Aureliane, luogo dove furono assicurati, con la diffusione del Cristianesimo, spazi devozionali, in particolare proprio per le donne. Infine, al Museo di Roma è rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini. Nel ricco programma non mancano itinerari per le vie della città: “Come diventare donne rispettabili”, sul ruolo sociale della donna nel passato attraverso un percorso nell’area del Campo Marzio, mentre “Donne tra mito e realtà” a S. Urbano alla Caffarella si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Il percorso “Street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili” pone, invece, l’attenzione sulle principali opere di Street art nello storico quartiere, raccontandone la storia e l’identità attraverso temi quali la Resistenza, l’accoglienza, la solidarietà e i diritti civili. Infine, appuntamento a piazza di Porta Capena per “Egeria e le altre ninfe” che secondo gli antichi abitavano l’area e nel rione Campo Marzio, Meretrici, partorienti, mammane e modelle, una passeggiata per ripercorrere la storia attraverso le vicende delle figure femminili tra il XVI e il XIX secolo.

roma_parco_8-marzo_locandinaROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’ingresso al Parco archeologico del Colosseo è gratuito per tutte le donne con prenotazione del biglietto gratuito senza costi aggiuntivi sul sito del concessionario CoopCulture selezionando la data di mercoledì 8 marzo e successivamente l’opzione “Biglietto gratuito per le donne”. Attenzione: il biglietto gratuito può essere utilizzato durante tutto l’orario di apertura del monumento. L’orario indicato per la prenotazione e sul biglietto è l’ultimo orario di accesso consentito per il giorno prenotato.

roma_dialoghi-in-curia_8-marzo_locandinaInoltre, mercoledì 8 marzo 2023, alle 11, la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Non è un Paese per madri” di Alessandra Minello (Editori Laterza). Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Alessandra Minello, università di Padova; Giulia Pedrucci, università di Verona; Stefania Solare, UNICEF Italia, Coordinatrice programma “Insieme per l’allattamento”. Modera Maria Lombardi, Il Messaggero. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite https://www.eventbrite.it/e/565183778897. Ingresso da Largo della Salara Vecchia, 5. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo. Il libro: in Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli, chi diventa madre lo fa sempre più tardi. Perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata così complicata? Per rispondere bisogna affrontare sia gli aspetti culturali sia quelli strutturali che pesano sulle spalle delle italiane. Tra i primi, il mito della maternità che esercita una pressione fortissima nel nome di un ideale di perfezione. Tra gli aspetti strutturali, mancanza di servizi per l’infanzia, congedi parentali non equamente distribuiti e incertezza lavorativa. In questo saggio – informatissimo e ricco di dati – idee e proposte per superare la crisi demografica e per immaginare una società in cui vita professionale e vita privata siano in armonia.

roma_villa-giulia_8-marzo_questione-di-stile_locandinaROMA / MUSEO DI VILLA GIULIA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’ingresso per le donne sarà gratuito. Inoltre, alle 11, visita guidata speciale “QUESTIONE DI STILE. Acconciature antiche al Museo ETRU” per scoprire la moda etrusca in fatto di pettinature, attraverso le opere del Museo e la performance live dell’hair stylist Paolo Fasulo. Vi siete mai chiesti come si pettinavano le donne etrusche? Quali potevano essere le loro acconciature e le tecniche per realizzarle? Un tema certamente curioso e affascinante che ci svela un aspetto delle abitudini e delle tendenze in fatto di moda, in voga al tempo degli Etruschi. Acconciature elaborate, capigliature ribelli, domate in crocchie o divise in trecce elaborate, insomma alla moda. Le acconciature antiche sono ancora oggi oggetto di grande fascino e curiosità. E noi oggi come possiamo leggerle e capirle? È davvero tutta una questione di stile? Sarà un evento corale per vivere il mondo etrusco al femminile con una visita guidata tematica a più voci, introdotta dal direttore Valentino Nizzo e condotta dall’archeologa Romina Laurito e dall’hair stylist Paolo Fasulo. Un itinerario attraverso le opere che, con le loro acconciature, hanno molto da raccontare del mondo antico e ci svelano tutta la loro modernità, in fatto di stile. Al termine della visita, l’emiciclo si animerà di una performance live di acconciature antiche a cura dell’hair stylist Paolo Fasulo e della makeup artist Rossella Zeppetella. Prenotazione richiesta all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it

roma_museo-delle-civiltà_8-marzo_locandinaROMA / MUSEO DELLE CIVILTà Il Museo delle Civiltà a Roma Eur aderisce alla proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, riservando a tutte le donne l’ingresso gratuito per l’intera giornata di apertura, dalle 8 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30). Le visite guidate e i laboratori a cura di Aditum Cultura sono a pagamento e con prenotazione. Alle 16.30, “La Venere paleolitica. Dee, donne e madri”: visita guidata e laboratorio per bambini e bambine dai 6 anni: costo 12 euro. Una visita alla scoperta delle rappresentazioni femminili più antiche, le veneri gravettiane, e delle loro forti connessioni con la natura. Partendo dalle osservazioni sui manufatti trattati durante la visita guidata saranno poi riprodotti, in laboratorio, alcuni modelli delle statuine in argilla.

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Shyama Tara (Tara “verde”), scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche (foto muciv)

Tra le tante opere che celebrano il femminile presenti nelle collezioni del museo delle Civiltà,  in occasione della Giornata Internazionale della Donna il Muciv sceglie di raccontare Il bodhisattva femminile Shyama Tara (Tara “verde”), una scultura in lega metallica dorata del XVII secolo, proveniente da Tibet o Nepal, parte delle Collezioni delle Arti e Culture Asiatiche. Considerata come dea madre nel Buddhismo indo-tibetano, il nome di questa divinità ha almeno due connotazioni che concorrono a definirne il carattere protettivo: stella, e quindi guida dei viaggiatori, e salvatriceTara è colei che salva dalle acque degli oceani fisici e dalla sofferenza ciclica, simboleggia la conoscenza e la saggezza, e ci proteggerà dal pericolo dell’ignoranza guidandoci sul sentiero del risveglio (bodhi). Tara è il potere dei buddha e l’energia femminile primordiale, la saggezza madre di tutti buddha i vittoriosi.

napoli_mann_8-marzo_locandinaNAPOLI Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, propone alle 16.30 una visita speciale “Il filo di Arianna”, gratuita di un’ora: percorso narrante che tratta storie di donne protagoniste o vittime di vicende dolorose, sanguinose o fantastiche, nelle quali i personaggi femminili sono stati sconfitti o ne sono usciti vittoriosi. Un modo per riflettere ulteriormente sulla condizione della donna, l’origine e il tramandarsi di ataviche tradizioni. Sarà affidato ai partecipanti un filo, un simbolico filo che dovrà condurre il gruppo fuori dal labirinto dei luoghi comuni, dei cliché, delle tradizioni che riguardano la donna. Si comincia con Minosse, incarnazione della violenza, dei pregiudizi della sopraffazione, nei confronti della donna, per esorcizzarlo, e stanarlo. Ogni mito, narrato prendendo spunto da un’opera, tratterà di un argomento o di una condizione nella quale ciascuna in qualche modo potrà riconoscersi, per riflettere e discutere. E allora Dirce, Medea, Andromeda, le figlie di Niobe, Europa e per finire Arianna, tutte ci raccontano la storia di se… per liberarci.

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Valeria Amoretti, funzionaria antropologa del Parco Archeologico di Pompei (foto parco archeologico di pompei)

POMPEI Il parco archeologico mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della “Giornata internazionale della donna”, prevede ingresso gratuito a tutte le donne e visite speciali riservate alle donne titolari della My Pompeii card e un accompagnatore, al Laboratorio di ricerche applicate del Parco, centro di ricerche e analisi del Parco, custode di reperti organici unici rinvenuti nell’area vesuviana.

taranto_archeologico_8-marzo_locandinaTARANTO Al museo Archeologico nazionale per la Giornata Internazionale della Donna, ingressi gratuiti per le donne, visite guidate e laboratori didattici per bambini dedicati all’universo femminile. Dalle 10.30 alle 12.30 i visitatori potranno partecipare a “Bellezza e forza. Storie di donne greche e romane”: visita guidata multisensoriale con approfondimenti sulla moda, la cosmesi, la cura del corpo e le donne nella Taranto greca e romana (prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail man-ta.didattica@cultura.gov.it  ACQUISTA IL BIGLIETTO). Dalle 17 alle 19 per i bambini dai 6 agli 11 anni sarà possibile partecipare a “Storie di principesse, dee e bambine”: visita tematica e al laboratorio didattico sulle fanciulle greche e romane (PRENOTA IL BIGLIETTO: BAMBINI  ACQUISTA IL BIGLIETTO: ACCOMPAGNATORE). Per maggiori informazioni e per prenotare il proprio biglietto, consultare il link: https://bit.ly/8-marzo-al-marta. “L’intento è quello di creare sempre nuove occasioni di fruizione e di rendere la realtà museale accessibile per tutti, con proposte culturali diversificate che possano coinvolgere anche chi non abbia la possibilità di dedicare le proprie risorse alla cultura”, afferma il direttore regionale Musei Puglia, nonché delegato alla direzione del MArTA, Luca Mercuri. Tra i molteplici obiettivi dell’Agenda 2030 proclamati dall’Unione Europa, di rilevante importanza risulta infatti quello dell’accessibilità, concepito anche in termini di uguaglianza dei diritti e di partecipazione a tutti i livelli della società. Sebbene la parità di genere e l’empowerment femminile abbiano consentito di ottenere significativi progressi nella scolarizzazione delle donne e nell’inserimento delle stesse in ambito lavorativo, le indagini ISTAT nazionali dimostrano che ancora oggi i dati di consumo e di fruizione culturale, in particolar modo nel sud Italia, sono inferiori alla media nazionale ed europea.

reggio-calabria_archeologico_8-marzo_locandinaREGGIO CALABRIA Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 ingresso gratuito per tutte le donne. L’iniziativa, promossa dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, viene arricchita al MArRC con due importanti appuntamenti. “Anche il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria vuole festeggiare questa giornata dedicata alle donne”, commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Il MArRC consolida la sua identità di luogo di cultura per tutta la comunità del territorio. Ed è proprio attraverso la cultura, nel senso più ampio del termine, che si vincono pregiudizi e stereotipi e si prende coscienza del valore delle persone, indipendentemente dal genere. Ringrazio lo staff del Museo e il CIS Calabria per condividere con entusiasmo l’impegno per la diffusione della conoscenza”. La mattina alle 11, le scuole in visita al Museo potranno partecipare al percorso tematico “Dee di Magna Grecia. Religione mito e figure femminili”, condotto da Daniela Costanzo, funzionario archeologa del Museo, e ideato con la collaborazione di Maria Domenica Lo Faro, archeologa e funzionario amministrativo. Sarà un percorso diffuso, con un focus su alcuni reperti esposti al livello B nella sezione dedicata ai santuari della Calabria greca. Il pomeriggio, invece, appuntamento in sala conferenze, alle 17, per l’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria dal titolo “La donna nell’antichità Classica”. Si parlerà di condizione e status sociale della donna a partire dall’epos omerico fino alla tarda età romana, nelle evidenze archeologiche, storiche e letterarie. Relatrici dell’incontro saranno la prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica al DiCAM dell’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS, e la prof.ssa Rosa Santoro, aggregato di Letteratura latina nel medesimo Dipartimento. Introdurrà i lavori, dopo i saluti istituzionali del direttore Carmelo Malacrino, Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. “Ripercorrere la storia delle donne non è semplice curiosità erudita”, afferma la prof.ssa Radici Colace. “Nonostante i radicali mutamenti oggi intervenuti, con la conquista della parità formale, rivisitare il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria consente di individuare nelle organizzazioni sociali dell’antichità il momento nel quale la divisione dei ruoli venne teorizzata e praticata non solo come fatto culturale, ma anche come conseguenza di una differenza biologica, tradotta in una inferiorità di genere codificata dalle leggi. È nell’antichità greca e romana che nascere femmina è passato da differenza biologica ad asimmetria e subalternità culturale.  Ed è in tali società che vanno ricercate le radici di certi stereotipi ancora oggi responsabili di pregiudizi nei confronti delle donne”. Sarà un viaggio nella storia al femminile, attraverso la formazione delle donne, il matrimonio, lo stato civile, la dote, l’eredità, il divorzio, l’adulterio, nonché le categorie di genere e la codificazione dell’inferiorità, sullo sfondo delle riflessioni filosofiche, giuridiche e religiose nell’antichità classica.

agrigento_valle-dei-templi_8-marzo_locandinaAGRIGENTO Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza annuale della festa della donna aderisce all’evento “8 marzo al Museo” che prevede l’ingresso gratuito per le donne nei musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali, promuovendo inoltre un itinerario di visita tematico “Storie di donne e dee al museo Griffo” tra le vetrine del museo Archeologico regionale “Pietro Griffo”. Non tutti lo sanno o ci hanno mai fatto caso, ma tanti tra i reperti del museo “Pietro Griffo” di Agrigento raccontano delle storie tutte al femminile. Non si tratta soltanto dei preziosi vasi sui quali campeggiano bellissime figure che immortalano eroine, creature mostruose, guerriere e dee, ma anche di reperti che restituiscono uno spaccato della vita quotidiana di donne vissute anche più di 2500 anni fa: tra monili, epigrafi, “portagioie”, porta profumi e porta trucchi, ex voto di diverse fogge e materiali, pesi da telaio e tanti altri oggetti ancora, i visitatori avranno modo di riflettere sulla condizione sociale e culturale delle donne ai tempi di Akràgas ed Agrigentum condotti dagli archeologi Coopculture (azienda che gestisce i servizi aggiuntivi). Appuntamento alla biglietteria del museo Griffo alle 17.

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Ostrakon con scena di allattamento, conservato al museo del Louvre di Parigi, ed esposto nella mostra “I creatori dell’Egitto eterno” (foto marsilio)

VICENZA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, tutte le donne potranno visitare la mostra “I creatori dell’Egitto eterno” con il biglietto ridotto da 11 euro. È possibile acquistare il biglietto direttamente in Basilica palladiana, il giorno stesso o online al link https://www.ticketlandia.com/m/i-creatori-dell-eterno-egitto. La mostra è aperta dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). “L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, proponiamo l’ingresso ridotto a tutte le donne che entreranno in mostra”, dichiarano il sindaco Francesco Rucco e l’assessore alla Cultura Simona Siotto. “Un piccolo riconoscimento che vuole essere un modo per invitare le donne a visitare l’esposizione che sta ricevendo riconoscimenti a livello internazionale”. I visitatori avranno a disposizione l’audioguida gratuita. Sarà sufficiente inquadrare il qrcode con il proprio smartphone per seguire il percorso accompagnati dalla voce del curatore della mostra e direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco. Si consiglia di portare gli auricolari. L’esposizione – curata da Christian Greco, Corinna Rossi, Paolo Marini e Cédric Gobeil. – è ideata e promossa dal Comune di Vicenza e dal museo Egizio, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. La promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte, che ne pubblica il catalogo. I partner dell’esposizione sono Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia – Vicenza, Fondazione Giuseppe Roi, AGSM AIM, Confindustria Vicenza, LD72, Beltrame Group ed Euphidra. Informazioni: https://www.mostreinbasilica.it/it/.

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Visita a lume di lucerna del criptoportico di Corte Sgarzerie a Verona (foto archeonaute)

VERONA L’associazione Archeonaute in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, propone una visita guidata archeologica del Criptoportico di Corte Sgarzerie a lume di… lucerna. Appuntamento mercoledì 8 marzo 2023, alle 18. Durata: 1 ora circa. Costo: 5 euro. Prenotazione obbligatoria (Prenota Ora). Posti limitati.

gallerie-d-italia_logoGALLERIE D’ITALIA In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, mercoledì 8 marzo 2023, tutte le donne potranno avere una riduzione del biglietto di ingresso per visitare le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza. Inoltre, sono previste in tutte le sedi visite guidate speciali legate al tema dell’universo femminile nell’arte.

Le Gallerie d’Italia di Milano propongono alle 17.30 la visita guidata “Donne dentro e fuori la cornice”: un percorso ricco di luoghi e volti, dalle filande ottocentesche animate dal lavoro di giovani ragazze ai nobili rampolli ritratti da Angelica Kauffmann. Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso. Sarà applicata la tariffa di ingresso ridotta per ogni donna. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo milano@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Napoli è in programma alle 12.30 e alle 16 la visita guidata “La donna nell’arte”, dedicata alle figure femminili protagoniste di tante opere esposte in collezione e all’evoluzione della rappresentazione della donna nell’arte, dal XVII secolo ai primi anni del XX secolo. Informazioni e prenotazioni: 7 euro a persona, incluso il biglietto d’ingresso. L’attività sarà avviata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o via mail all’indirizzo napoli@gallerieditalia.com.

Alle Gallerie d’Italia di Torino è prevista alle 19 la visita guidata “Donnarte”, focalizzata sul progetto artistico di JR “Women are Heroes” e sulla condizione sociale delle donne nei campi di rifugio. La visita si concluderà in Archivio Publifoto ripercorrendo gli scatti più significativi di grandi personalità femminili della storia sociale italiana e internazionale. (Informazioni e prenotazioni: 5 euro a persona, escluso biglietto d’ingresso.  Ingresso ridotto per tutte le donne. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o scrivendo a torino@gallerieditalia.com.

Le Gallerie d’Italia di Vicenza propongono alle 18 la visita guidata con degustazione “Un simposio al femminile”: le forme e le raffigurazioni pittoriche delle ceramiche antiche diventano occasione di un viaggio alla scoperta degli spazi e dei tempi della donna. Un itinerario che scandisce i diversi momenti della sua vita nell’Antica Grecia: dalla moda alla cura del corpo, dai rituali della seduzione e del matrimonio alla vita nello spazio domestico. Il percorso all’interno della mostra Argilla. Storie di viaggi si concluderà con un aperitivo “in rosa”. (Informazioni e prenotazioni: 10 euro a persona, incluso biglietto d’ingresso e aperitivo. Prenotazione obbligatoria al numero verde 800.167619 o vicenza@gallerieditalia.com.

Taranto. Al museo Archeologico nazionale per “MArTA in MUSICA – Le matinée domenicali”: in programma “Due voci, un pianoforte – Percorsi della canzone d’autore” con Patty Lomuscio e Mario Rosini. Un connubio tra jazz e gli Ori di Taranto

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Lo Zeus d’Ugento conservato al museo Archeologico nazionale di Taranto (foto MArTa)

Terzo appuntamento dell’anno con la rassegna “MArTA in Musica”, le matinée domenicali tra musica e archeologia nate dalla collaborazione tra Orchestra della Magna Grecia e museo Archeologico nazionale di Taranto, dedicato al jazz e all’oro. Domenica 26 febbraio 2023, alle 11.45, la sala incontri del MArTA ospita “Boom! La musica durante il boom economico”. Protagonisti saranno Max Paiella e Cangialosi Quartet: condurranno gli spettatori della rassegna curata dall’Orchestra ICO della Magna Grecia, dall’associazione “Matera in Musica” e dallo stesso MArTA, verso le melodie e le canzoni che sono le radici della musica italiana, protagonista indiscussa della cultura musicale fino al 1900, prima che, spiega Max Paiella, “non cominciammo a fa gli americani, come diceva Renato Carosone”. Sul palco del MArTA insieme a Max Paiella, anche Pino Cangialosi, autore e fagotto e pianoforte, Fabio Battistelli, clarinetto, Flavio Cangialosi, contrabbasso e Livia Cangialosi al clarinetto. Il biglietto per assistere a “Boom! La musica durante il boom economico” potrà essere acquistato nella sede dell’Orchestra della Magna Grecia (a Taranto, in via Ciro Giovinazzi n° 28) e su TicketSms: https://www.ticketsms.it/it/event/WK1ghiMu. Ingresso consentito dalle 11.15, inizio ore 11.45. Il costo del biglietto è di 8 euro. All’ingresso del MArTA il giorno del concerto sarà consegnato ad ogni possessore del biglietto del concerto un coupon della validità di una settimana (dalla domenica del concerto evento al sabato successivo) che darà diritto ad un ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto. Il coupon ha validità dalla domenica del singolo evento concerto fino al sabato successivo e deve essere utilizzato tassativamente entro lo stesso periodo per la prenotazione e per l’ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto inserendo il codice coupon sulla piattaforma e-ticketing del museo Archeologico nazionale di Taranto: https://www.shopmuseomarta.it.

Il reperto testimonial della giornata è un capolavoro della bronzistica tardo-arcaica, ovvero il famoso Zeus d’Ugento, ritrovato proprio nelle campagne dell’antica Messapia nel 1961. La statua, alta appena 74 centimetri, e raffigurante lo Zeus nell’atto di scagliare la folgore, era probabilmente eretta al di sopra di una colonna in un’area sacra.

Taranto. San Valentino al museo Archeologico nazionale: visita guidata a tema per riscoprire il culto dell’amore tra le civiltà greche e romane

taranto_archeologico_san-valentino_locandinaSan Valentino al museo Archeologico nazionale di Taranto. Il MArTa si prepara alla Festa degli Innamorati con un percorso tematico dedicato al San Valentino, da prenotare per il 14 febbraio 2023. Alle 17.30 il personale del Museo, infatti, darà vita ai ritratti d’amore più famosi tra Dei, mortali e miti. Tra i corridoi che raccontano delle pene d’amore di Eros e Psyche, Andromeda e Perseo, Arianna e Teseo, si potrà infatti esplorare la vasta collezione del MArTA e riscoprire il culto del sentimento più nobile dell’uomo tra le civiltà greche e romane. L’attività del 14 febbraio alle 17.30 è riservata ad un pubblico adulto. Il costo dei biglietti è di 8 euro per gli adulti, 2 euro per utenti dai 18 e 25 anni e gratuito per le categorie previste in normativa.
Per informazioni e prenotazioni: ACQUISTA IL BIGLIETTO

Taranto. Al museo Archeologico nazionale per “MArTA in MUSICA – Le matinée domenicali”: in programma “Due voci, un pianoforte – Percorsi della canzone d’autore” con Patty Lomuscio e Mario Rosini. Un connubio tra jazz e gli Ori di Taranto

taranto_marta-in-musica_due-voci-un-pianoforte_locandinaSecondo appuntamento dell’anno con la rassegna “MArTA in Musica”, le matinée domenicali tra musica e archeologia nate dalla collaborazione tra Orchestra della Magna Grecia e museo Archeologico nazionale di Taranto, dedicato al jazz e all’oro. Domenica 12 febbraio 2023, alle 11.45, la sala multimediale del MArTA ospita “Due voci, un pianoforte – Percorsi della canzone d’autore”. Protagonisti saranno la voce di Patty Lomuscio e la voce e il pianoforte di Mario Rosini. Il biglietto per assistere a “Due voci, un pianoforte” potrà essere acquistato nella sede dell’Orchestra della Magna Grecia (a Taranto, in via Ciro Giovinazzi n° 28) e su TicketSms: https://www.ticketsms.it/it/event/WK1ghiMu. Ingresso consentito dalle 11.15, inizio ore 11.45. Il costo del biglietto è di 8 euro. All’ingresso del MArTA il giorno del concerto sarà consegnato ad ogni possessore del biglietto del concerto un coupon della validità di una settimana (dalla domenica del concerto evento al sabato successivo) che darà diritto ad un ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto. Il coupon ha validità dalla domenica del singolo evento concerto fino al sabato successivo e deve essere utilizzato tassativamente entro lo stesso periodo per la prenotazione e per l’ingresso gratuito al museo Archeologico nazionale di Taranto inserendo il codice coupon sulla piattaforma e-ticketing del museo Archeologico nazionale di Taranto: https://www.shopmuseomarta.it. “Facciamo sistema in questa città”, dice Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia, “per valorizzare il nostro patrimonio culturale, in questo caso archeologico e musicale. Il progetto “MArTa in musica” è diventato una tradizione per trascorrere la domenica mattina al Museo, per riscoprirne le bellezze in esso custodite e nello stesso tempo ascoltare musica. E’ un’offerta di altissimo valore sociale, in quanto appuntamento al quale possono partecipare i ragazzi, e altissimo valore turistico, perché consente proprio ai turisti di trascorrere una mattinata in visita al MArTa, fra tesori archeologici e proposte musicali di alto spessore. Questa sinergia istituzionale fra l’ICO Magna Grecia e il Museo archeologico nazionale conferma l’importanza di fare squadra in una città che merita quel successo che insieme, nel tempo, siamo riusciti a registrare”.

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Ori di Taranto: orecchino d’oro a navicella conservato al museo Archeologico nazionale di Taranto (foto MArTa)

“MArTA in Musica”, e il connubio tra musica e archeologia, è proposto dalla programmazione di eventi artistici a curati dall’Orchestra ICO della Magna Grecia, dall’associazione “Matera in Musica” e dallo stesso MArTA. La curatela dell’intera stagione, infatti, è stata curata dal maestro Maurizio Lomartire dell’Orchestra Magna Grecia, dal maestro Pierfranco Semeraro del L.A. Chorus e della già direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti. E la rassegna nata con l’intenzione di far dialogare tra loro due grandi fonti di ispirazione e promozione culturale mette in primo piano, nell’appuntamento del 12 febbraio 2023, due eccellenze. Quelle musicali proposte dalla voce e dal pianoforte del duo Mario Rosini e Patrizia Lomuscio e quelle archeologiche che focalizzano l’attenzione del pubblico della matinée sul prezioso orecchino a navicella, uno dei più iconici reperti collegati alla collezione degli Ori. Rinvenuto nel 1958 durante uno scavo in via Umbria a Taranto, il reperto della seconda metà del IV sec. a.C. (Sala XI, vetrina 9, 1,1) è oggi l’emblema delle articolate realizzazioni dell’arte orafa tarantina, ma anche del grande legame con i modelli del mondo ellenico e in particolare con la Macedonia. Così il famoso orecchino a navicella del MArTA di Taranto fa da apripista ad un programma musicale che si preannuncia di grande atmosfera grazie alla voce e al pianoforte di Mario Rosini, stimato jazzista di fama internazionale, già premio “Mia Martini” nell’edizione 2004 del Festival di Sanremo, e la voce di Patrizia Lomuscio, docente di canto jazz che vanta collaborazioni internazionali con leggende viventi del genere, come il pianista Kenny Barron, il contrabbassista Peter Washington e il sax e la batteria di Vince Herring e Joe Farnsworth. “I luoghi museali hanno compiti sanciti dalla loro stessa mission statutaria ma non sono solo contenitori di reperti”, spiega il direttore generale Musei Puglia, Luca Mercuri, “hanno la funzione di rendere quel patrimonio di tutti, svolgendo, come accade in questo caso, anche il ruolo di centri aggregatori di cultura, di promozione e miscela di linguaggi che possono sostenersi a vicenda. Ecco perché i focus sui reperti realizzati nell’ambito del progetto “MArTA in Musica”, prima di un concerto jazz, non fanno altro che fortificare quell’architrave di conoscenza a cui anche il Museo di Taranto ha l’obbligo di dare il suo contributo”.

Taranto. Al museo Archeologico nazionale primo appuntamento dell’anno del “MArTA in MUSICA – Le matinée domenicali”: in programma il concerto “Vivaldi suona Vivaldi” col maestro Paolo Vivaldi e l’orchestra della Magna Grecia

taranto_marta-in-musica_vivaldi-dirige-vivaldi_locandinaPrimo appuntamento dell’anno al museo Archeologico nazionale di Taranto con “MArTA in Musica – Le matinée domenicali”. Domenica 22 gennaio 2023, alle 11.45, nella sala Incontri, apre la rassegna concertistica del 2023 il concerto “Vivaldi suona Vivaldi”: il maestro Paolo Vivaldi, direttore e compositore di importanti colonne sonore, e il maestro Paolo Carlini, fagottista solista di fama mondiale, proporranno un programma di musiche tratte da fiction TV di grande successo, in collaborazione con l’Orchestra della Magna Grecia. Ingresso dalle 11.15. Biglietti acquistabili presso l’Orchestra della Magna Grecia – Taranto, in via Ciro Giovinazzi n° 28 e su www.ticketsms.it/it/event/IiVxm5ec.

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Lo schiaccianoci in bronzo e lamina d’oro, uno dei tesori più ammirati del museo Archeologico nazionale di Taranto (foto MArTa)

Testimonial del concerto di domenica 22 gennaio 2023 è uno schiaccianoci in bronzo e lamina d’oro, uno dei tesori più ammirati del MArTA arrivato a noi perfettamente funzionante. Questo raffinato oggetto a forma di avambracci femminili nasconde un piccolo dettaglio seminascosto: il reperto ha una cerniera, posta tra i palmi delle mani, che consente di muovere le due parti, facendo leva. I polsi sono impreziositi da bracciali a forma di serpente, con mani elegantemente accostate in una stretta, come se stessero comprimendo qualcosa. Non è chiaro ancora quale significato rituale o simbolico potesse rivestire la presenza in un contesto funerario di tale oggetto che fu ritrovato in contrada Rondinella, nel 1930, e risale alla fine del IV – inizio del III secolo a.C.

Grandi mostre tra 2022 e 2023. Al museo Archeologico nazionale di Taranto la mostra “ATHENAION: Tarentini, Messapi e altri nel Santuario di Atena a Castro” di Francesco D’Andria ed Eva Degl’Innocenti. Occasione per mettere a confronto i materiali di Castro con le produzioni artistiche di Taranto

taranto_archeologico_mostra-athenaion_locandina“Athenaion” è una delle grandi mostre che il 2023 eredita dal 2022. La mostra “ATHENAION: Tarentini, Messapi e altri nel Santuario di Atena a Castro” è stata inaugurata il 20 dicembre 2022 al museo Archeologico nazionale di Taranto dove rimarrà aperta fino al 18 giugno 2023. A cura di Francesco D’Andria (accademico dei lincei, professore emerito dell’università del Salento e direttore degli scavi e del museo Archeologico di Castro) e Eva Degl’Innocenti (direttrice del museo Archeologico nazionale di Taranto), la mostra rappresenta l’occasione per mettere a confronto i materiali di Castro con le produzioni artistiche di Taranto, offrendo ai visitatori anche l’opportunità di conoscere uno dei contesti della Puglia antica in cui maggiormente si manifesta la diffusione della cultura artistica tarantina.

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Mostra “Athenaion”: ricostruzione del frontone del santuario (foto marta)

La mostra è un racconto inedito della città di Taranto perché dal punto di vista scientifico apre un contesto nuovo per la lettura della storia e del suo territorio. Le indagini archeologiche condotte a Castro (LE), nel Salento leccese, a partire dall’anno 2000, in collaborazione tra il Comune di Castro, l’università del Salento e le soprintendenze del ministero della Cultura, tra cui attualmente la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, hanno permesso di identificare il Santuario di Atena (Athenaion) citato da numerose fonti letterarie, in particolare da Virgilio che, nel libro III dell’Eneide, descrive il primo approdo in Italia dei Troiani in fuga da Troia, guidati da Enea. Gli studi effettuati hanno posto l’attenzione sul ruolo svolto dal luogo sacro come spazio di incontro tra genti diverse, greci, messapi, popoli dell’opposta sponda balcanica, in un punto strategico della navigazione antica, all’ingresso del mare Adriatico.

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Mostra “Athenaion”: produzione artigianale e artistica (foto marta)

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Il prof. Francesco D’Andria (foto marta)

“Da Taranto sono arrivati commercianti e militari che controllavano l’ingresso nell’Adriatico, ma sono arrivati anche degli artisti che hanno scoperto le potenzialità della pietra leccese”, spiega il prof. Francesco D’Andria. “Ispirati dalla sua duttilità, gli scultori hanno scoperto le infinite possibilità inventando il Barocco leccese. Si ispirano alla loro visione dell’arte, quando si scopre il capitello corinzio fatto di foglie d’acanto. In questo clima di scoperta della natura, gli scultori tarantini inventano a Castro un fregio di 8 metri, probabilmente molto più grande, e incominciano a decorarlo inserendo all’interno alcune figure umane e animali. Questo corrisponde a quello che era la pittura di Taranto e successivamente la ceramica del IV secolo. Esiste un rimando continuo tra gli scultori di Taranto che lavorano a Castro e coloro che hanno lasciato le loro opere a Taranto. Questa mostra è un’occasione unica anche dal punto di vista scientifico. Abbiamo riprodotto la statua di culto dell’Athena rinvenuta a Castro: è la più grande statua mai trovata in Magna Grecia ed è lo straordinario confronto dell’altra statua che abbiamo perso, la statua di Ercole, realizzata da Lisippo, che troneggiava sull’acropoli di Taranto”.

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Mostra “Athenaion”: ricostruzione del fregio a girali del santuario (foto tommaso ismaelli / cnr-ispc)

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La direttrice Eva Degl’Innocenti (foto marta)

“I reperti portati alla luce dagli scavi di Castro, in particolare le sculture prevalentemente in calcare (pietra leccese), ma anche in marmo greco”, sottolinea Eva Degl’Innocenti, “sono la statua colossale di Atena Iliaca e i rilievi a girali abitati (peopled scrolls) che delineano forti connessioni con l’arte di Taranto e sono da attribuire a un’officina di scultori della città dei due mari attivi nella seconda metà del IV sec. a.C. Tali documenti restituiscono riferimenti importanti della grande arte pubblica tarantina che, per la continuità di vita di Taranto stessa, non si è purtroppo conservata. La mostra rappresenta l’occasione per mettere a confronto i materiali di Castro con le produzioni artistiche di Taranto, offrendo ai visitatori anche l’opportunità di conoscere uno dei contesti della Puglia antica in cui maggiormente si manifesta la diffusione della cultura artistica tarantina”.

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Statua 3D della statua colossale di Atena nella hall del MArTa: rilievo di Marco Callieri, Marco Potenziani, Eliana Siotto (foto cnr-ispc)

La collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione (ISTI) del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) ha consentito di sviluppare ricerche specifiche sui reperti (rilievi laser 3D e indagini sulle tracce di colore presenti sulle superfici scultoree), con l’applicazione di tecnologie innovative. L’esposizione “Athenaion: Tarentini, Messapi e altri nel Santuario di Atena a Castro” è corredata anche di ricostruzioni in 3D: tra cui la riproduzione della metà della statua di Atena, creata dal FabLab (laboratorio di artigianato digitale e innovazione) del museo Archeologico nazionale di Taranto, che è esposta nella hall del museo, valorizzata nella sua parte inferiore da una ricostruzione in metallo realizzata dall’artista pugliese Nicola Genco.

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Una sala del MArTa che ospita la mostra “Athenanion” (foto marta)

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La soprintendente Francesca Riccio

“A Castro il lavoro continua al di là della ricerca sul campo”, ricorda Francesca Riccio, soprintendente ABAP di Brindisi e Lecce: “è allestita un’esposizione permanente dei reperti dove si stanno svolgendo importanti restauri in vista di un’esposizione. I ritrovamenti sono della Soprintendenza, ma sono conservati dal Comune. Insieme al professore D’Andria abbiamo svolto un lavoro di grande sinergia anche con l’Università, con i soggetti privati e la Banca Popolare Pugliese che ha messo a disposizione i fondi per sponsorizzare il lavoro di restauro della statua in tempi strettissimi, grazie anche all’ottimo clima di collaborazione”.

Roma. Il gruppo scultoreo “Orfeo e le sirene” ancora per pochi giorni al museo dell’Arte Salvata e poi tornerà a casa: il museo Archeologico nazionale di Taranto

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Il gruppo “Orfeo e le sirene” esposto temporaneamente nella sala Ottagona del museo dell’Arte Salvata nel museo nazionale Romano (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)

Ancora pochi giorni. E poi “Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo in terracotta a grandezza naturale del IV sec. a.C., che negli anni ’70 venne illecitamente trafugato da un sito archeologico tarantino e acquistato poi dal The Paul Getty Museum di Malibu di Los Angeles, tornerà a casa: il museo Archeologico nazionale di Taranto. A grande richiesta il gruppo di Orfeo e le Sirene e tutti i reperti attualmente esposti al museo dell’Arte Salvata, nella sala Ottagona del museo nazionale Romano, resteranno a Roma fino all’8 gennaio 2023. È infatti stata prorogata la prima mostra del museo dell’Arte salvata che comprende, oltre allo straordinario gruppo in terracotta appena rientrato dall’Italia, anche recenti ritrovamenti del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).

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“Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo magnogreco del IV sec. a.C. quando era esposto nelle sale del Getty Museum di Los Angeles (foto MArTa)

Il gruppo è rientrato da Los Angeles in Italia il 17 settembre 2022. Il rimpatrio dell’opera è stato possibile grazie alla complessa attività investigativa condotta in Italia e all’estero dell’Arma dei Carabinieri della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, in collaborazione con le autorità americane (vedi Roma. Dal Getty Museum di Los Angeles arriva al museo dell’Arte Salvata il gruppo di Orfeo e le Sirene: il ministero della Cultura e il Comando carabinieri TPC oggi presentano gli aspetti del rientro in Italia | archeologiavocidalpassato). L’inestimabile opera d’arte raffigura il mitico poeta Orfeo, capace di ammaliare con il suo canto tutti gli animali. Lo affiancano due sirene, che nella mitologia greca erano esseri per metà donne e per metà uccelli: anche il loro canto era capace di incantare i marinai, spesso inducendoli al naufragio. Ora, finalmente, con una complicata operazione di trasporto legata alla particolare fragilità delle opere, tornano a casa per incantare gli italiani. In attesa del rientro al museo Archeologico nazionale di Taranto del gruppo scultoreo “Orfeo e le Sirene”, ecco un contributo del direttore generale Musei, Massimo Osanna, in una video-intervista realizzata dall’ufficio stampa del Mic.

“Orfeo e le sirene, un gruppo straordinario proveniente probabilmente dal territorio di Taranto”, esordisce Osanna, “che racconta un mito antico, un mito di confronto tra due mistiche diverse: quella primordiale melodiosa delle sirene che porta la morte, e quella di Orfeo con la lira che porta l’anima alla sopravvivenza post mortem. Orfeo significa un movimento religioso, l’orfismo. Forse queste statue adornavano la tomba di un addetto ai misteri orfici, colui che facendo una vita in purezza e giusta dal punto di vista sociale assicurava poi all’anima una sopravvivenza. E quindi dobbiamo immaginare questa statua di Orfeo con una lira in mano e, di fronte, le sirene che sono già meste perché sanno di aver perso e si suicideranno. La morte delle sirene, che sono degli esseri ibridi, di passaggio tra la vita e la morte, sono ancora una volta, un simbolo funerario che ci rimanda appunto verso rituali del mondo dei morti.

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Orfeo canta alle sirene: il gruppo scultoreo nella sala Ottagona del museo dell’Arte salvata nel museo nazionale Romano (foto mic)

“Ci sono poi gli antichi che raccontano di questo mito: negli Argonauti di Apollonio Rodio – ricorda per esempio Osanna – Orfeo canta, canta ai marinai che con la nave Argo incontrano le sirene e stanno per essere ammaliati. Tanto che uno di loro si getta in mare. Orfeo canta e salva i compagni che passeranno indenni da questa nuova avventura. Anche qui un rito di passaggio tra la vita e la morte.

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Il gruppo Orfeo e le sirene: figure ibride di donna e di uccello (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)

“Le sirene non sono come ce le immaginiamo nel nostro contemporaneo: donne con corpo di pesce – spiega Osanna -. Sono come lo erano in antico, nel mondo greco e romano, figure ibride di donna e di uccello. Questa è l’iconografia più antica delle sirene che durerà per tutto l’evo antico. Le sirene come le conosciamo noi vanno di moda in età medievale. L’aspetto di uccello assicura che siano esseri canori. Le sirene cantano, un canto melodioso che, come sappiamo dall’Odissea, spinge poi i marinai alla perdizione.

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Il volto di Orfeo del gruppo Orfeo e le sirene (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)

“Un gruppo di terracotta che originariamente era dipinto come dipinta era tutta la scultura del mondo antico, da quella in marmo a quella in terracotta – continua Osanna -. La terracotta è costantemente dipinta. Quindi le dobbiamo immaginare molto colorate. E questo spiega anche delle stranezze. Il volto di Orfeo, per esempio, con questa strana mancanza di capigliatura che ovviamente non doveva essere così in antico. Probabilmente grazie alla pittura, c’erano i capelli. Ci doveva essere un gioco di sguardi. Quindi molto abbiamo perso ma quello che resta comunque è straordinario.

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Dettaglio di Orfeo del gruppo scultoreo Orfeo e le sirene (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)


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Dettaglio di una sirena del gruppo scultoreo Orfeo e le sirene (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)

“Sono dei capolavori talmente unici che qualcuno ha pensato a dei falsi. Ma non è così. Anche indagini sull’argilla fatte in America hanno testimoniato che si tratta di opere antiche, forse in qualche parte ritoccata come si usa spesso nei frutti degli scavi clandestini. Questo viene fuori da uno scavo degli anni ’70 fatto da tombaroli che sono riusciti a far emigrare oltreoceano questo gruppo. Raramente un gruppo di terracotta rappresenta una scena mitica come questa. Non abbiamo paralleli in antico. Proprio per questo si è pensato a dei falsi. Invece – conclude Osanna – si tratta veramente di capolavori che ci insegnano anche quanto sia fragile il nostro patrimonio e quanto bisogna lavorare e lottare contro un fenomeno che ahimè esiste ancora anche se non raggiunge quella dimensione che ha avuto negli anni ’70 e ’80 quando il nostro patrimonio è stato sistematicamente saccheggiato da Pompei all’Etruria, dall’Etruria alla Puglia”.