Vetulonia. Annunciata una doppia inaugurazione (a giugno e luglio) per la mostra “Corpo a corpo” con alcuni capolavori dal Mann: nella seconda arriva uno dei Corridori dalla villa dei Papiri di Ercolano

Il gruppo bronzeo dei Corridori dalla villa dei Papiri di Ercolano, tra le opere più famose conservate al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Paolo Giulierini, direttore del Mann, e Simona Rafanelli, direttore del Muvet, a TourismA 2023 alla presentazione della mostra “Corpo a corpo” (foto graziano tavan)
L’invito per venire al museo di Vetulonia è ancora valido. Ma ieri, 4 giugno 2023, diversamente da quanto annunciato ufficialmente a TourismA 2023, al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia non si è aperta la mostra “Corpo a corpo” con “pezzi forti” dal museo Archeologico nazionale di Napoli dedicata allo sport, l’agonismo, il rispetto dell’avversario nel mondo antico in un dialogo con il contemporaneo (vedi Vetulonia. Al museo Archeologico la nuova mostra-evento sarà “Corpo a corpo” con capolavori dal Mann dedicata allo sport, all’agonismo, al rispetto dell’avversario. Le anticipazioni di Rafanelli e Giulierini a TurismA 2023 | archeologiavocidalpassato). Ma è solo questione di giorni, come assicura la direttrice Simona Rafanelli, con due inaugurazioni: “La prima giovedì 15 giugno 2023, alle 18. La seconda, probabilmente sempre alle 18, ma l’orario è ancora da definire, un mese dopo, mercoledì 19 luglio, con un nuovo capolavoro dal museo Archeologico nazionale di Napoli”. E che capolavoro, come conferma lo stesso direttore del Mann, Paolo Giulierini: “A Vetulonia porterò uno dei due Corridori dalla villa dei Papiri di Ercolano”.
Napoli. Il ministro Sangiuliano: “Il museo Archeologico nazionale sarà museo di prima fascia, ed epicentro di un progetto culturale che dalla Galleria Principe arriva fino all’Albergo dei Poveri in via Foria”

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano con il direttore del Mann Paolo Giulierini nella sala del Toro farnese (foto mann)
Il museo Archeologico nazionale di Napoli sarà museo di prima fascia, come lo sono la Galleria Borghese, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta. E il parco archeologico del Colosseo, il Museo nazionale Romano e l’area archeologica di Roma e il parco archeologico di Pompei. E sarà un “Grande Mann” che si allarga nella città di Napoli con la “gestione- promozione” della galleria Umberto e nuovi spazi espositivi permanenti nell’Albergo dei Poveri in via Foria. Progetti ambiziosi annunciati dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, alla presentazione della grande mostra “Alessandro e l’Oriente” aperta al museo Archeologico di Napoli dal 29 maggio al 28 agosto 2023.
“Il Mann è diventato un grande museo”, esordisce il ministro Sangiuliano, “anche grazie all’opera del direttore Paolo Giulierini a cui va sempre il mio plauso, senza dimenticare il lavoro di regia del direttore generale Luigi La Rocca, una persona che mi insegna molto e che ho assunto come docente su queste questioni. Il Mann diventerà – adesso ci stiamo lavorando – museo di prima fascia. Io mi domando come mai qualcuno non ci avesse pensato prima. Ma è un museo di prima fascia perché la storia della rappresentazione di quello che è qui dentro ne fa un museo di prima fascia. Questo è uno dei più importanti musei archeologici al mondo se non addirittura forse il più importante al mondo. Mi meraviglio che qualcuno non ci avesse pensato.

L’allestimento della mostra “Fuga dal museo” di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla nella galleria Principe di Napoli (foto Mann)
“E deve essere anche un luogo epicentro”, spiega il ministro. “In che senso? In queste sere ho ripreso un libro, una lettura che mi ha segnalato una delle consigliere più importanti che ho al ministero, Emma Giammattei (critica letteraria italiana, professore emerito di Letteratura italiana presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli e docente di Storia della critica presso l’Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce, ndr), che voi tutti conoscete, una grande studiosa. E lei mi ha detto: rileggiti le pagine di Anna Maria Ortese sul libro L’Infanta sepolta, dove racconta la Grande Via. Qual è la Grande Via? È via Foria, perché tra la fine del XIX secolo e gli inizia del Novecento questa era una delle vie più importanti della città di Napoli. E allora io concepisco l’espansione del Mann innanzitutto pensando il fatto che il Mann possa prendere la cura e il rilancio della Galleria Principe, che è qui di fronte, una bellissima galleria che è oggettivamente in condizioni di degrado oggi, ma che invece può diventare un luogo di incontro, di cultura per i napoletani e per i tanti turisti che vengono nella nostra città.

Prospetto dell’Albergo dei Poveri, a Napoli, opera dell’architetto Ferdinando Fuga alla metà del Settecento (foto wikipedia)
“E poi come sapete stiamo lavorando al grande progetto dell’Albergo dei Poveri. E ringrazio la presenza del magnifico rettore della Federico II che con entusiasmo ha abbracciato questo progetto. Perché noi adesso abbiano 148 milioni di euro sull’Albergo dei Poveri: quindi già una somma consistente. Secondo me ce ne vogliono 300 come la grande biblioteca di Francia, però possiamo cominciare a fare. E lì noi immaginiamo di dare uno spazio importante al Mann. Lo abbiamo anche un po’ quantificato. Per esporre quelle collezioni che gli esperti – loro non io – riterranno dovranno essere esposte e trovare un posizionamento stabile. Pensiamo di portare l’università di Napoli Federico II con le sue eccellenze in questo ambito di studi, come l’archeologia, il restauro, che appartengono al DNA degli studi della Federico II. E poi – conclude Sangiuliano – portando lì spazi per i giovani, sale di lettura, biblioteche partecipate, sale multimediali, affinché poi ci sia questa condivisione anche umana dello spazio culturale. E questo appunto guardando la prospettiva della Grande Via con in mezzo poi l’Orto Botanico che è un’altra eccellenza alla quale noi dobbiamo guardare”.
Napoli. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” che racconta con 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia

Locandina della mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” al museo Archeologico di Napoli dal 29 maggio al 28
Ci siamo. Il 29 maggio 2023, al museo Archeologico nazionale di Napoli, apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” dedicata alla figura del grande condottiero macedone: inaugurazione alle 17.30. Dal 29 maggio al 28 agosto 2023 viene raccontato attraverso circa 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia dove Alessandro è incoronato Re dei re. Promossa dal ministero della Cultura italiano e dal ministero della Cultura e dello Sport della Grecia, l’esposizione è organizzata dal Mann, diretto da Paolo Giulierini, con il sostegno della Regione Campania e il parco archeologico del Colosseo in collaborazione con Electa, in partnership con Intesa Sanpaolo. La curatela scientifica è di Filippo Coarelli e Eugenio Lo Sardo. “Il Mann”, spiega Paolo Giulierini, “ha pensato a questa mostra in primo luogo per celebrare l’avvio della fase esecutiva del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei. L’incontro con l’Oriente rappresenta inoltre la cifra della nostra politica culturale e cioè l’idea che un museo sia un vero ombelico del mondo, dove si confrontano culture, identità e storie”. Alessandro, infatti, subì il fascino dell’Oriente. Ebbe modo di ammirare la porta dei leoni di Babilonia, i Grifoni di Susa, l’Apadana di Persepolis e gli elefanti turriti dell’India. Attraverso i numerosi materiali custoditi dal Mann e i preziosi prestiti di musei stranieri e italiani, in particolare del Museo delle Civiltà di Roma, la mostra evidenzierà i molti aspetti delle grandi civiltà antiche d’Oriente che in seguito furono recepiti e assimilati da quella greco-latina. La vita, le imprese e la fama che trasformò in leggenda Alessandro Magno sono raccontate nel catalogo, edito da Electa.
Napoli. Al museo Archeologico nazionale per “Lo scaffale del Mann” presentazione del libro “La riscoperta di Ercolano. Da antiquaria a politica culturale dei Borbone per la gloria del Re” a cura di Aniello De Rosa
Nuovo appuntamento al museo Archeologico nazionale di Napoli della rassegna “Lo scaffale del Mann”: venerdì 26 maggio 2023, alle 11, in sala Conferenza, presentazione del libro “La riscoperta di Ercolano, da antiquaria a politica culturale dei Borbone per la gloria del Re” a cura di Aniello De Rosa. Dopo i saluti di Paolo Giulierini, direttore museo Archeologico nazionale di Napoli, intervengono Aniello De Rosa, curatore, e presidente Accademia Ercolanese; Maria Lucia Siragusa, direttrice Biblioteca universitaria di Napoli; Antonello Migliozzi, ricercatore dipartimento di Agraria dell’università “Federico II” di Napoli; e Giuseppe Luongo, vulcanologo. Il volume fuori commercio, a cura di Aniello De Rosa e nel quale è presente un notevole contributo della direttrice della Biblioteca universitaria, Maria Lucia Siragusa, racchiude inediti documenti archivistici riguardanti la riscoperta di Ercolano prima (1738) e di Pompei dopo (1748) e del primo abuso edilizio dell’area Vesuviana (1709) perpetrato da Emanuel Mauritius de Lorena Principe d’Elboeuf.
Ischia. La fondazione Walton propone anche per il 2023 il progetto “Kepos. Archeologia e paesaggio”: sette incontri tra maggio e ottobre con studiosi, manager dei beni culturali ed esperti di divulgazione. Ecco il programma
Dopo il positivo riscontro avuto con Kepos 2022 “Paesaggi e Archeologia”, una serie di conferenze e convegni, focalizzato sul patrimonio archeologico, culturale e naturalistico del mondo mediterraneo, la Fondazione Walton torna a proporre questo progetto di divulgazione scientifica che si interroga sulle nuove forme di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, presentate da specialisti del settore. Riprende il progetto di divulgazione culturale promosso dalla Fondazione Walton per parlare del patrimonio archeologico, culturale e naturalistico a cura dell’archeologa Mariangela Catuogno. Anche nel 2023 il progetto si snoda con sette incontri in calendario ai quali interverranno studiosi, manager dei beni culturali ed esperti di divulgazione, per un approccio multidisciplinare al tema. Sono previsti due appuntamenti al museo di Villa Arbusto, nell’ambito della collaborazione tra Fondazione William Walton e Comune di Lacco Ameno. Ai vari appuntamenti interverranno studiosi, funzionari pubblici, manager dei beni culturali ed esperti di divulgazione, altamente specializzati, per un approccio multidisciplinare al tema. Gli incontri sono tutti alle 18.30. Ingresso libero dalle 18. Informazioni e prenotazioni: 081-986220, dalle 10 alle 18, martedì, giovedì, sabato e domenica. Fondazione William Walton e La Mortella, via Francesco Calise 45, Forio (Na). Il termine greco Kepos indica il giardino di delizie, ma anche il grembo materno, il luogo in cui fermenta la vita e le idee. I Giardini La Mortella, luogo di diletto da sempre promotore di progetti culturali, vogliono porsi come stimolo di conoscenza, sperimentazioni e proposte concrete per gestione del patrimonio culturale, creando un confronto tra le realtà isolane e quelle nazionali, e spronare la comunità ischitana ad una partecipazione attiva e ad un processo di identificazione con il patrimonio storico ed ambientale dell’isola.
Il primo appuntamento si svolgerà giovedì 25 maggio 2023, ai Giardini La Mortella; con una perfetta convergenza tematica si parlerà di musica in ambienti museali, proprio nel luogo dedicato alla musica, la Sala concerti della Mortella. Il focus è sulle nuove forme di comunicazione del patrimonio museale, con interventi della scrittrice Cinzia Dal Maso, del Centro studi per l’archeologia pubblica Archeostorie®, e del maestro Federico Longo, compositore e direttore d’orchestra, che parleranno di una opera musicale site-specific composta per la Galleria Borghese di Roma.
A seguire giovedì 15 giugno 2023, sempre ai Giardini La Mortella, una conferenza anch’essa in perfetta sintonia con l’eccezionale contesto dei giardini, in cui Riccardo Motti, professore di Botanica sistematica al dipartimento di Agraria, università Federico II, racconterà dei suoi studi sulla flora antica rappresentata nelle opere d’arte Greco-Romane.
L’appuntamento successivo è previsto l’8 luglio 2023 al museo di Villa Arbusto. Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli; Federico Marazzi, professore di Archeologia cristiana e medievale, all’università Suor Orsola Benincasa; e Maria Luisa Tardugno, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio – area metropolitana di Napoli presenteranno una riflessione sul mondo Bizantino, prendendo spunto dalla grandiosa mostra organizzata al museo Archeologico di Napoli nel 2022.
Seguirà, il 5 agosto 2023, sempre a Villa Arbusto, l’incontro dedicato alla navigazione nel mondo antico, con una apertura di grande respiro sulle rotte del Mediterraneo presentata da Flavia Frisone, professore associato di Storia greca, all’università del Salento, Lecce.
Il 24 agosto 2023 invece gli incontri tornano ai Giardini La Mortella, dove si parlerà dell’affascinante mestiere dell’archeologo, tra prassi operative, indagini, tecniche e luoghi comuni con l’intervento di Enrico Giannicchedda, professore di Metodologia della ricerca archeologica all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il ruolo dell’Arma dei Carabinieri nella salvaguardia dei Beni Culturali e Ambientali sarà l’argomento affrontato l’8 settembre 2023 ai Giardini La Mortella, con rappresentanti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e del Comando per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, che racconteranno la capillare opera di tutela e salvaguardia svolta quotidianamente dall’Arma.
Il settimo appuntamento, il 5 ottobre 2023 ai Giardini La Mortella, vedrà convergere tre direttori di aree marine protette: Salvatore Livreri, direttore area marina protetta “Isole Egadi”; Giulia Visconti, direttore area marina protetta “Capo Milazzo”; e Antonino Miccio, direttore area marina protetta “Regno di Nettuno” Isole di Ischia e Procida, per affrontare il tema della tutela delle emergenze archeologiche e monumentali che si trovano nel contesto di aree naturalistiche.
Vetulonia. Al museo Archeologico la nuova mostra-evento sarà “Corpo a corpo” con capolavori dal Mann dedicata allo sport, all’agonismo, al rispetto dell’avversario. Le anticipazioni di Rafanelli e Giulierini a TurismA 2023

Paolo Giulierini, direttore del Mann, e Simona Rafanelli, direttore del Muvet, a TourismA 2023 alla presentazione della mostra “Corpo a corpo” (foto graziano tavan)
Di sicuro della nuova mostra-evento al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia sappiamo il titolo, “Corpo a corpo”, la data della vernice, domenica 4 giugno 2023, e che “i pezzi forti” vengono dal museo Archeologico nazionale di Napoli, istituzione con il quale il Muvet continua la collaborazione. Ma alla presentazione a TourismA 2023, al centro congressi di Firenze, i due protagonisti, Simona Rafanelli direttrice del Muvet, e Paolo Giulierini direttore del Mann, hanno approfondito i temi affrontati dalla mostra, lo sport, l’agonismo, il rispetto dell’avversario, senza svelare i pezzi che saranno esposti.
“Con un grande direttore come Paolo Giulierini dal 2017 siamo riusciti con l’amministrazione di Castiglione della Pescaia a cui fa riferimento il museo di Vetulonia a organizzare delle mostre”, esordisce Rafanelli, “grazie alla volontà di Paolo Giulierini di voler favorire anche la promozione culturale di piccole realtà, di piccoli musei come quello di Vetulonia, piccoli musei etruschi ma con grandi idee: almeno ci proviamo. Insomma cerchiamo di promuovere eventi importanti. E grazie alla partecipazione del Mann, il museo Archeologico nazionale di Napoli, riusciamo a far ammirare nelle sale di Vetulonia dei capolavori che altrimenti nessuno mai avrebbe visto varcare l’ingresso al borgo di Vetulonia.
“L’ultima grande mostra col Mann da cui ripartiamo e ripartiremo con un allestimento gemello – continua Rafanelli – è quella che ha portato da noi una delle cinque danzatrici della Villa dei Papiri di Ercolano e che faceva pendant sempre per la parte antica con la Venere accoccolata in marmo della collezione Farnese. A Giulierini ho chiesto di non parlare esattamente di quali pezzi arriveranno, ma soltanto del tema che stiamo affrontando, anche perché per essere sinceri fino in fondo li stiamo decidendo – il Mann attualmente gestisce un’ottantina di mostre tra Italia e l’estero – per poter organizzare i prestiti in base a cosa c’è, cosa rientra, e poter prestare qualcosa di grande comunque a Vetulonia”.
“La cosa più importante”, sottolinea Paolo Giulierini, “è questa collaborazione metodologica tra il ministero della Cultura – in questo caso rappresentato dal Mann che comunque è una costola del ministero – e un museo civico e un Comune. Ciò dimostra che quando c’è da fare giurisprudenza si possono anche segmentare le cose, però quando c’è da raggiungere degli obiettivi bisogna fare squadra. Se ci fosse stato un vescovo avremmo dialogato con il vescovo, se ci fosse stata una soprintendenza avremmo fatto altrettanto: bisogna guardare la realtà. Il tema di fondo è che tutti noi dobbiamo riconoscere che si è al servizio dei cittadini. Se quindi avviene questo e quindi vogliamo fare una bella cosa, le competenze giurisprudenziali fanno un passo indietro in funzione dell’obiettivo finale.
“L’obiettivo finale è molto ambizioso quest’anno. Non entro nello specifico degli oggetti, perché sarà una sorpresa, una bellissima sorpresa. Ma faccio due sole riflessioni di fondo. La prima è che quando Simona parla con grande umiltà del borgo di Vetulonia lei cala la situazione nella contemporaneità. Ma se ci spostiamo indietro di duemila anni è Vetulonia la metropoli, e Firenze era ben poca cosa. Insomma per dire che anche e soprattutto in Toscana c’è il campanilismo. Ma anche in generale in Italia. Questa cosa è molto importante perché i destini delle città, dei centri abitati sono ciclici e quindi ciò che è una potenza ora poi non è più niente. E se questo avviene per via del tempo è un conto, ma se avviene per via di situazioni di guerra allora è ancora peggio.
“Quindi un messaggio di questo tipo, cioè impostare una mostra sui temi dello sport, dell’agonismo, del rispetto dell’avversario – continua -, è ancora più importante in questo momento. E infatti i greci ce lo hanno insegnato bene con l’invenzione delle Olimpiadi, con tutti gli altri giochi e feste, come i giochi nemei. Quando sostanzialmente anche le guerre erano fermate, credo che sia il più grande insegnamento – tra l’altro – da parte di un popolo che non era per niente propenso alla pace, perché i greci tra di loro erano molto bellicosi per pochi metri quadri di territorio, e poi quando non c’era più spazio – come sapete – le colonie diventavano la via di fuga. Quindi questi valori dell’agonismo e della kalokagathìa, cioè della purezza del corpo e dello spirito, sono la cornice generale all’interno della quale si muove il discorso.
“C’è poi tutta una serie di fonti antiche – ricorda – che ci aiutano a capire quanto lo sport e l’agonismo fossero ben evidenti non solo in Grecia ma anche in Magna Grecia e tra gli Etruschi. Molto interessanti sono le colonie della Magna Grecia. Fermiamoci solo su quella di Crotone. Crotone esprime dei campioni, dei campionissimi anzi. Milone ad esempio vince ben in sette Olimpiadi. Ora bisogna stare attenti perché facendo un po’ i calcoli questi erano atleti tra i 18 e i 40-45 anni, non si capisce bene. Però effettivamente ci sono dei documenti ufficiali di questo campionissimo. E naturalmente per le colonie greche tornare in madre patria e affermarsi significava portare gloria per la propria colonia, tant’è che spesso alcuni di questi premi venivano depositati nel Thesauroi di Delfi – per esempio – e di Olimpia stessa a significare quella gloria che l’atleta portava alla propria città.
“Poi ci sono casi di record in qualche modo ritoccati. Il famoso salto di Chionis che dalla trasposizione della misura greca in quella decimale nostra diventa di 17,50 metri: come è possibile? a meno che non si sia trattato di un salto triplo che però non esisteva nei giochi greci. Tant’è. E allora si può ricordare anche quel famoso detto latino che si rifà a un episodio di una vicenda greca dove un saltatore dice di aver saltato in lungo una misura eccezionale a Rodi (da un piede all’altro del Colosso, ndr) e l’altro rispondeva “Hic Rhodus hic salta” letteralmente “Qui è Rodi, salta qui” per dire “Dimostraci ciò che affermi, qua e adesso”. È una bella espressione. Ma quando si trattava di gareggiare, la competizione portava anche a queste estremizzazioni del risultato, questo fa parte dell’agonismo.
“Ovviamente per lo sport era previsto anche un tipo di dieta equilibrata. È evidente che chi doveva fare massa muscolare, come i lottatori o i pugilatori, doveva mangiare soprattutto dei contenuti proteici, quindi la carne e le uova soprattutto, mentre i velocisti avevano un altro tipo di alimentazione. Ma c’è un aspetto nel quale mi sono imbattuto facendo una tesi sulla musica nello sport nella ceramica attica, cioè sul fatto che molti sport in Gracia fossero accompagnati dalla musica, e questo aspetto si lega moltissimo all’argomento dell’anno scorso quando Simona ha scelto il tema della danza e quindi con la musica che in qualche modo faceva da sottofondo a questa pratica, di una danza che è grazia e armonia. Il gesto atletico è anzitutto armonia. Allora sappiamo, ad esempio, che il salto in lungo era preceduto e seguito nella sua esecuzione da un suonatore di aulos. E quindi c’era tutta una preparazione. Anche nella ceramica attica che si ritrova nelle tombe etrusche abbiamo scene di pugilatori e si vede sullo sfondo un auleta che probabilmente scandiva in forma più forte con il suono quando il colpo arrivava meglio. Su questo c’è un dibattito con Aristotele che dice che gli Etruschi fanno tre cose al suono dell’aulos: una era battere gli schiavi, una era il pugilato – a differenza dei greci che non lo facevano -, una terza era impastare il pane con questo sottofondo armonico. L’archeologia, invece, ha dimostrato che Aristotele non si ricordava – siamo nel IV sec. a.C. – di quello che succedeva in Grecia almeno un secolo e mezzo prima, perché la ceramica a figure nere presenta almeno 15-20 attestazioni figurate di pugili e di auleti che li accompagnano. Ma non è questo il punto. Il punto è che la musica imperversa lo sport come imperversa le danze pirriche, come imperversa anche gli eserciti quando non devono solo sfilare ma prendere coraggio per andare contro l’altra falange. Pensate ai tamburi, alle trombe. Quindi questo elemento musicale e sportivo è un elemento fondamentale che dalle colonie della Magna Grecia passano in Etruria e infine arrivano direttamente anche a Roma.
“E i luoghi dello sport sono i più vari: si va dallo stadio che serviva soprattutto per le corse lunghe, non è ben chiaro nel mondo etrusco dove avvenissero queste manifestazioni. Ci sono a volte nelle tombe rappresentazioni di balaustre dove le persone si mettevano: ci sono donne e uomini, cosa che invece in Grecia non si poteva fare. Però non dovevano esserci apprestamenti grandi. Probabilmente erano degli apprestamenti in legno con delle tribune che venivano costruiti in spazi aperti in particolari occasioni.
“Il Mann di Napoli – spiega Giulierini – conserva molti oggetti legati al mondo dello sport, e li conserva per tutte le civiltà di cui ho parlato, dalla Grecia classica attraverso i vasi alla Magna Grecia di cui conserviamo l’unico vaso che ritrae Milone di Crotone in una forma ovviamente generica, restituito nel 1997 dal museo “Getty” al Mann. E anche questa è una curiosità. Poi abbiamo oggetti del periodo romano che va inteso come quel periodo di gusto per la Grecia, quindi il I sec. a.C. – I sec. d.C., quando le grandi domus, le grandi ville di Pompei ed Ercolano ospitano spesso statue che in alcuni casi sono originali (anche se il dibattito è aperto sulla loro autenticità) e altre volte sono copie perfette di originali greci, e quindi di tante statue che afferivano al tema dell’attività sportiva, dalla lotta alla corsa al pugilato e in una miriade di possibilità. Naturalmente non mancano anche gli attrezzi che – ad esempio – fanno riferimento non solo ai momenti sportivi ma anche al momento della vittoria con l’incoronazione del vincitore, con la presenza della Nike che in qualche modo celebra con la posizione della corona la vittoria dell’atleta.
“Quindi l’ultima riflessione che voglio fare è che visto che lo sport è anche interruzione della guerra, lo sport è anche un legame con l’armonia, con la grazia, quindi in diretta continuità con l’aspetto della mostra precedente, possiamo anche dire che un inno allo sport e all’atletica è anche un inno alla sana competizione nel rispetto dell’avversario ma anche a un sano modo di vivere. Quindi una mostra dedicata a questi temi porta un museo anche a riflettere sul valore del messaggio che possono dare i musei. Il museo non è solo celebrazione dell’Antico ma anche di quanto la società moderna in alcuni casi abbia fatto dei passi avanti rispetto all’antico. Non mi riferisco tanto al tema dei record che ovviamente ogni età ha i suoi record perché non si possono paragonare i mezzi, l’alimentazione ma anche la crescita corporea di duemila anni fa rispetto ai nostri. Però per esempio l’età moderna a partire da dopo la rivoluzione inglese ha portato a una diffusione dello sport a tutte le classi sociali. Lo sport è stato anche una maniera di emergere, di avere del tempo libero per tutti, cosa che prima non era, ed era relegato solo agli elementi delle élite delle società greche e magno greche. Lo sport ha portato a un certo punto, nonostante ci siano casi nel mondo antico di donne che facevano sport soprattutto a Sparta, alla emancipazione sportiva della donna. E poi soprattutto lo sport è anche una manifestazione che spesso è stato vittima di alcuni regimi ed è stato utilizzato – come anche spesso la cultura classica – strumentalmente. È successo in diverse epoche. Ad esempio, l’impero britannico ha usato strumentalmente la Grecia classica, oppure la Germania si impadronì della cultura classica a fini strumentali, anche noi ci siamo caduti in questo aspetto nel Ventennio. Quindi lo sport è stato un elemento di propaganda del regime. E pensiamo quando Jessie Owens alle Olimpiadi di Berlino riesce a fare il capolavoro delle quattro vittorie che cosa significhi simbolicamente questo aspetto. Questo riscatto significa anelito di libertà ma significa anche una cosa bellissima che Jessie Owens era amico intimo del ragazzo tedesco con il quale stava insieme al di fuori delle competizioni sportive, perché erano persone che si rispettavano al di là dei regimi. Quindi in questa mostra – conclude Giulierini – si possono realizzare tutti questi aspetti. Complimenti a Simona e a tutta la comunità di Castiglione della Pescaia e Vetulonia perché scegliere oggi come tema lo sport significa non solo impegnarsi socialmente e culturalmente, ma anche in politica”.
Notte europea dei Musei 2023. Aperture serali, ingressi a 1 euro e tante iniziative tra visite guidate a tema e intrattenimento. Ecco alcune proposte da Cividale a Palermo
Sabato 13 maggio 2023 torna la diciannovesima edizione della Notte europea dei Musei, patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’International Council of Museums – Icom.
CIVIDALE DEL FRIULI (UD). Sabato 13 maggio 2023 per la Notte dei Musei apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Cividale dalle 19 lle 22 al costo simbolico di 1 euro per un fantastico viaggio nel tempo. In occasione della Notte dei Musei, presentazione della Mappa Parlante di Cividale del Friuli a cura di Radio Magica con uno spettacolo di lettura, musica e illustrazione dal vivo che fornirà un’anteprima delle storie e delle curiosità della nuova mappa realizzata da Sarolta Szulyovszky, con il supporto della Regione FVG e del Comune di Cividale del Friuli. Voci: Giustina Testa e Daniela Gattorno. Arpa: Luigina Feruglio. Disegni dal vivo: Paolo Cossi. Orari. Primo turno 19-20, Secondo turno 20.30-21.30. Partecipazione gratuita su prenotazione: https://forms.gle/TnKEvmsNB9sykVXY8. Per info: 375 6562461 – fondazione@radiomagica.org.

Visite serali al decumano di Aratria Galla ad Aquileia (foto fondazione aquileia)
AQUILEIA (Ud). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte dei Musei, aperture straordinarie nelle aree archeologiche e siti culturali di Aquileia. Il Decumano di Aratria Galla sarà aperto fino alle 22. Alle 19, passeggiata serale con il direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi (l’accesso è libero senza obbligo di prenotazione). Storia, archeologia e imperdibili racconti sull’Aquileia antica saranno i protagonisti. La Domus di Tito Macro e la Domus e Palazzo Episcopale saranno visitabili fino alle 20. Per maggiori info sui biglietti visita www.midaticket.it/eventi/aquileia. Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Notte europea dei Musei sarà aperto straordinariamente fino alle 22.00. A partire dalle 19 l’ingresso seguirà la tariffa simbolica di 1 euro per tutti. Biglietteria e bookshop chiuderanno alle 21. Alle 21 è in programma una visita guidata del museo a cura della direttrice, Marta Novello. Le attività sono organizzate dal servizio educativo del museo e sono comprese nel biglietto d’ingresso. Per partecipare è necessario prenotare scrivendo a bookshopmanaquileia@gmail.com o telefonando al numero 0431 91016.
FRATTA POLESINE (Ro). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte europea dei Musei, il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine rimarrà aperto, dopo il consueto orario, dalle 19.30 alle 22.30 nella Barchessa Nord di Villa Badoer, che a sua volta sarà aperta al pubblico dalle 21 alle 22.30, in via Giovanni Tasso 1. Entrambe le strutture potranno essere visitate alla cifra simbolica di 1 euro ciascuna (2 Euro totali in caso di visita sia al museo Archeologico nazionale che a Villa Badoer). Alle 21.15, inoltre, è stata predisposta una visita guidata completamente gratuita e della durata di circa un’ora nelle sale del museo Archeologico nazionale e al piano nobile di Villa Badoer dal titolo “Il Polesine tra Età del Bronzo e Rinascimento. Racconti nascosti sul complesso palladiano tra archeologia e mito”, condotta da Maria Letizia Pulcini, direttrice del museo Archeologico nazionale, ed Elisa Garavello di Aqua S.r.l. I visitatori saranno coinvolti in un affascinante viaggio tra Età del bronzo e Rinascimento, alla scoperta delle singolari coincidenze tra le produzioni e la tradizione decorativa di Frattesina e l’apparato ornamentale di Villa Badoer. Per la partecipazione all’evento è necessario effettuare la prenotazione contattando il numero telefonico 3663240619 o tramite e-mail infoåqua-naturaecultura.com.
ADRIA (Ro). Il museo Archeologico nazionale di Adria rimarrà aperto dalle 20 alle 22.30 e sarà possibile partecipare in due turni, alle 20.15 e alle 21.30, alla visita guidata tematica “Adria e Spina, le città etrusche sulle sponde dell’Adriatico”, a cura di Alberta Facchi, direttrice del Museo. In questa serata speciale dedicata ai musei di tutta Europa, la struttura adriese propone un percorso innovativo incentrato sul dialogo e il confronto tra le due città etrusche dell’alto Adriatico, Adria e Spina: la vocazione marittima che le rende vere “regine” del mare; la posizione reciproca su due rami del Po con diversa prospezione commerciale; la somiglianza nelle tecniche costruttive e le differenze di rituale funerario che ne fanno due esempi di città con distinte caratteristiche. Tra i protagonisti dell’evento, la tomba proveniente dalla necropoli di Valle Trebba a Spina esposta al museo di Adria come prestito di scambio in occasione della mostra “Spina etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo” (prorogata fino al 31 agosto 2023 al museo Archeologico nazionale di Ferrara). Info e prenotazioni allo 042621612 oppure drm-ven-museoadria@cultura.gov.it.
VERONA. In occasione della Notte europea dei Musei il museo Archeologico nazionale di Verona propone un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Alle 19.30 e alle 21 visite guidate, a cura dello staff del Museo, alle sale dedicate alla Preistoria, Protostoria ed Età del Ferro e, in anteprima assoluta, agli spazi destinati all’allestimento di Età Romana. Info e prenotazioni: 045.591211 o mail drm-ven.museoverona@cultura.gov.it. Mentre gli adulti parteciperanno alle visite guidate lo staff del Museo coinvolgerà i più piccoli con “Scopriamo il nostro passato”: attività di gioco alla scoperta della nostra storia, dal Paleolitico all’Età del Ferro.
BOLOGNA. Al museo civico Archeologico di Bologna suggestiva visita guidata “Parole di pietra” sabato 13 maggio 2023 alle 19.30 e alle 21, in occasione della Notte dei Musei. Federica Guidi e Marinella Marchesi vi guideranno attraverso il Lapidario del museo con l’aiuto di torce elettriche, per meglio apprezzare i segni tracciati dagli abili lapicidi e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia. L’evento rientra nel ricco programma diffuso di iniziative speciali e aperture straordinarie dei musei del Comune e Città metropolitana di Bologna. Prenotazione obbligatoria. Massimo 25 partecipanti ogni gruppo. Il museo (atrio e lapidario) sarà inoltre aperto con orario continuato dalle 10 alle 23, con ingresso a 1 euro dalle 19 alle 23.
VETULONIA (Gr). Doppio appuntamento sabato 13 maggio 2023 al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Nel pomeriggio, dedicato ai più piccoli, il MuVet aderisce alla manifestazione nazionale Kid pass days 2023, il grande evento dedicato alle famiglie per scoprire, a misura di bambino, il patrimonio culturale, storico, artistico e scientifico di tutta Italia. Alle 15.30, “Vita da Archeologo!”. Chi è l’archeologo? Come studia il Passato? Lo scopriremo insieme con un appuntamento dedicato, che ad un racconto introduttivo su questo lavoro così appassionante, farà seguire una divertente esperienza di simulazione di scavo grazie alla quale i ragazzi potranno toccare con mano l’emozione della scoperta e dell’interpretazione archeologica. Per bambini dai 6-11 anni. Attività gratuita, posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Il Museo inoltre rimane straordinariamente aperto dalle 18 alle 22 in occasione della Notte dei Musei. Alle 21, conversazione archeologica “Vita sulla laguna. I nuovi scavi in località Badia Vecchia, Vetulonia” con Camilla Colombi e Valerj Del Segato, Istituto Archeologico Germanico di Roma. Le archeologhe presenteranno i risultati delle prime campagne di scavo e racconteranno le prospettive future del progetto di ricerca, in occasione dell’inizio della nuova campagna di scavo nel mese di maggio.
ROMA. Per la Notte europea dei Musei, sabato 13 maggio 2023 apertura straordinaria serale della Curia Iulia e del Foro Romano dalle 19.15 alle 22.15 al costo simbolico di 1 euro. I biglietti potranno essere direttamente ritirati alla biglietteria in largo della Salara Vecchia. Ultimo ingresso alle 21.15. Sarà inoltre possibile visitare in Curia Iulia la mostra “Le Madri Fondatrici dell’Europa”, curata da Maria Pia Di Nonno con ritratti realizzati dalla Giulia Del Vecchio, e partecipare alla tavola rotonda dallo stesso titolo organizzata in collaborazione con il CUG – Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni del ministero della Cultura. Introducono Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, e Maria Concetta Cassata, presidente del Comitato Unico di Garanzia. Intervengono Francesco Gui, Sapienza Università di Roma; Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma; Giampiero Gramaglia, giornalista; Grazia Masetti, nipote di Ada ed Ernesto Rossi e testimone privilegiata della vita di due dei protagonisti del processo di integrazione europea; Silvana Boccanfuso, studiosa della figura di Ursula Hirschmann. Modera Tiziana De Simone, giornalista RAI.
ROMA. Sabato 13 maggio 2023 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia partecipa alla Notte europea dei Musei: dalle 20 alle 23, al costo simbolico di 1 euro. Ultimo ingresso alle 22. Chiusura sale espositive alle 22.30. Alle 20.30 i giardini di Villa Giulia si animeranno con la performance teatrale SIBLING a cura dell’Associazione Famiglie LGS. Le vibrazioni del canto, capaci di emozionare gli animi, la creatività della sandart, per lo stupore degli occhi, l’indiscrezione della fotografia, che rivela il visibile dietro l’invisibile, l’eleganza del kaftani, per un corpo libero da forme stereotipate, da clichè e da pregiudizi, racconteranno il mondo di chi vive accanto a quanti sono affetti dalla sindrome di Lennox Gastaut (LGS), dei sibling, fratelli e sorelle che vivono una sola vita con i loro fratelli e sorelle affetti dalla sindrome, condividendo le ansie, le paure, le rinunce, le lacrime, ma anche i sorrisi e la gioia di sentirsi l’uno nell’altro, sempre e per sempre. Direzione artistica di Mario Cesarano. In collaborazione con Ufficio Stile di Giovanna Panico. Con il patrocinio di OMAR Osservatorio malattie rare, Associazione famiglie LGS Italia, Fondazione Telethon. Non è necessaria la prenotazione.
ROMA. Sabato 13 maggio 2023 torna a Roma la storica manifestazione con il suo ricco programma di eventi e mostre da visitare negli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Giunta alla sua tredicesima edizione nella Capitale, la manifestazione, promossa da Roma Culture, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, propone l’apertura straordinaria al pubblico in orario serale, dalle 20 alle 2 (ultimo ingresso alle 1), degli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Al loro interno si potrà assistere, con biglietto di ingresso del costo di un euro (salvo che non sia diversamente indicato), a un ricco programma di eventi e spettacoli dal vivo. Tra i musei civici coinvolti: musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – museo dei Fori Imperiali, museo dell’Ara Pacis, museo di Roma, museo Napoleonico, museo di Roma in Trastevere, museo Pietro Canonica a Villa Borghese, musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca), museo delle Mura, museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, museo civico di Zoologia, museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, museo di Casal de’ Pazzi. Maggiori informazioni su www.museiincomuneroma.it. Radio Partner: Dimensione Suono Roma. Consulta il programma.
ROMA-EUR. Sabato 13 maggio 2023 anche il museo delle Civiltà partecipa alla Notte Europea dei Musei aprendo le sue collezioni fino alle 22 al prezzo simbolico di 1 euro, per tutti dalle 19. Ultimo ingresso alle 21.30. Previste visite guidate gratuite a numero aperto. Non è richiesta prenotazione. Alle 20, Palazzo delle Scienze, collezioni preistoriche (2° piano): visita guidata alle collezioni preistoriche “Preistoria? Storie dall’Antropocene” con Paolo Boccuccia; alle 20.30, Palazzo delle Scienze (1° piano), visita guidata alle collezioni etnoantropologiche con Loretta Paderni.
PALESTRINA (Rm). Sabato 13 maggio 2023, Notte Europea dei Musei, apertura straordinaria serale del museo Archeologico nazionale Prenestino dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) con visite guidate gratuite alle 20.30 e 21.30; e del Complesso degli Edifici del Foro dalle 19 alle 22 (chiusura biglietteria 21.30) con visite guidate gratuite alle 19, 20, 21. Ingresso 1 euro.
APPIA ANTICA (Rm). Sabato 13 maggio 2023 torna la Notte dei Musei, un’occasione imperdibile per scoprire il parco archeologico dell’Appia Antica nella suggestiva atmosfera serale al prezzo simbolico di 1 euro con alcuni eventi al chiaro di luna. Apertura straordinaria con visite guidate al Complesso di Santa Maria Nova e alla mostra “Patrimonium Appiae. Depositi Emersi” dalle 19 alle 21.30 (ingresso in via Appia Antica 251); apertura straordinaria con visite guidate agli Ipogei delle Tombe della Via Latina, dalle 19 alle 21 (ingresso in via dell’Arco di Travertino 151); concerto “Suonare la Francigena – traiettorie musicali del pellegrinaggio medievale” di Emiliano Marinucci, al complesso del Mausoleo di Cecilia Metella – Castrum Caetani – Chiesa di San Nicola, alle 20 (ingresso via Appia Antica 161 – fino a esaurimenti posti). Il biglietto al costo simbolico di 1 euro è acquistabile nella biglietteria attiva nel sito del Mausoleo di Cecilia Metella, oppure online al link: https://bit.ly/42GyrPS; l’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card.
NAPOLI. Il museo Archeologico nazionale di Napoli aderisce alla Notte dei Musei, occasione per visitare la mostra “Picasso e l’antico”. Apertura dalle 20 alle 23 al prezzo simbolico di 1 euro! Ultimo ingresso alle 22.
POMPEI (Na). Sabato 13 maggio 2023, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, il sito di Pompei, la Villa di Poppea a Oplontis e la Villa Regina a Boscoreale, Villa San Marco a Stabiae saranno aperti in via straordinaria per la “Notte Europea dei Musei” dalle 20 alle 23 (chiusura biglietterie alle 22) con ingresso a 1 euro (gratuito a Villa San Marco e per i minori di 18 anni in tutti i siti, come da normativa vigente). A Pompei, entrando da Porta Marina si potrà visitare l’area monumentale del Foro Civile – illuminata a cura di Enel Sole – dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino. Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei. Uscita da piazza Esedra. Biglietto 1 euro acquistabile esclusivamente sul sito www.ticketone.it. Il limite di accesso alla serata è di 1500 ingressi. A Boscoreale sarà possibile visitare Villa regina, esempio di villa rustica del territorio vesuviano, desinata alla produzione del vino. A Oplontis\Torre Annunziata è prevista l’apertura della Villa di Poppea, tra i più splendidi esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone. Apertura serale anche a Villa San Marco a Stabiae, esempio di villa aristocratica romana con affaccio panoramico sul golfo (ingresso gratuito). I biglietti sono acquistabili presso i singoli per Pompei (Porta Marina) e Oplontis e/o on line sul sito www.ticketone.it. (i biglietti di Boscoreale sono acquistabili solo on-line).
NOLA (Na). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Storico Archeologico di Nola effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22 (ultimo ingresso alle 21.40). A partire dalle 19.30 il museo propone una visita guidata gratuita alle collezioni e, alle 20.45, il concerto per piano e voce solista “Portrait of swing”, che presenterà brani in chiave swing da Frank Sinatra a Michael Bublé. Ingresso e partecipazione gratuiti, fino ad esaurimento posti (info e prenotazioni: drm-cam.nola@cultura.gov.it). Info: Via Senatore Cocozza 2, Nola (NA) | drm-cam.nola@cultura.gov.it| +39 081 5127184.
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 nel Circuito archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro, le collezioni del museo dei Gladiatori e del museo Archeologico dell’antica Capua e partecipare alle iniziative organizzate per ampliare l’offerta culturale. Al museo Archeologico dell’antica Capua, alle 19 e alle 20, in programma due visite guidate alla mostra permanente “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua” con il direttore Ida Gennarelli e con Giuseppina Marchione dell’Archeoclub d’Italia sezione di Santa Maria Capua Vetere. A conclusione di entrambe le visite si terrà un approfondimento sull’uso dei colori nella decorazione dei manufatti antichi, a cura di Loredana De Nunzio, con la partecipazione del personale del laboratorio di restauro del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Roberto D’Angiò 48, Santa Maria Capua Vetere (CE) | drm-cam.museoanticacapua@cultura.gov.it | +39 0823 844206.
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro dove sono in programma due visite guidate, a cura dell’Associazione Le Nuvole, alle 19.30 e alle 20.45, che permetteranno ai visitatori di conoscere e scoprire, dal crepuscolo fino a tarda sera, la suggestiva area archeologica dell’Anfiteatro campano, che per l’occasione aprirà e illuminerà, in via straordinaria, gli ambulacri dove, dalle 20 alle 21, l’archeologo Ugo Zannini, autore di pubblicazioni sulla produzione del vino in età antica, proporrà una narrazione richiamando fonti antiche che testimoniano il consumo del vino nella società romana. Al termine, piccola degustazione gratuita del Falerno, “generosissimum vinum”, con la Cantina Zannini di Falciano del Massico. L’evento sarà gratuito e riservato ai primi 50 ingressi. Per la visita guidata all’Anfiteatro campano, dal costo di 5 euro, è obbligatoria la prenotazione: arte@lenuvole.com. Ingresso 1 euro.
ATELLA (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Archeologico dell’Agro Atellano effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22, con “Alla scoperta di Atella e del suo territorio”, visita guidata alle collezioni, organizzate in collaborazione con la sede dell’Archeoclub di Atella. Il Museo, che accoglie i reperti messi in luce da recenti indagini archeologiche, ci permette di conoscere non solo questa antica città, ma anche il territorio in cui era inserita. Ingresso gratuito. Info: Via Roma 5, Succivo (CE) | drm-cam.succivo@cultura.gov.it | +39 081 5012701.
ALIFE (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico dell’antica Allifae effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con “Una notte con i Sanniti”, una visita guidata alle collezioni. L’immagine che le fonti antiche ci hanno tramandato dei Sanniti è quella di un popolo bellicoso che giunse a dominare larga parte dell’Italia centro-meridionale, opponendosi con fierezza all’espansione della nascente potenza romana. La visita alle ricche collezioni del Museo di Alife, costituite in gran parte da reperti provenienti da aree di necropoli, ci darà l’occasione di conoscere, accanto alla figura del guerriero in armi, numerosi aspetti della vita quotidiana della società sannita, restituendoci un’immagine più completa e veritiera di questo antico popolo. Ingresso gratuito.
Info: Piazza XIX Ottobre, Alife (CE)| drm-cam.alife@cultura.gov.it | +39 0823 787005.
MADDALONI (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, al museo Archeologico di Calatia si rinnova l’appuntamento con la storia raccontata attraverso i reperti che provengono da una delle più antiche città della pianura campana con visite guidate “Racconti dal Palazzo: c’era una volta Calatia”, che accompagneranno i visitatori in occasione dell’apertura serale straordinaria, dalle 20 alle 23. L’abitato di Calatia sorgeva in un’area occupata fin dall’età del Bronzo, punto di confluenza e controllo per le vie che dalla piana costiera conducevano alle regioni interne del Sannio. La città era attraversata dalla via Appia, la grande arteria voluta dai Romani per i collegamenti con il meridione. Il museo, ospitato nel prestigioso Casino Starza-Penta dei Carafa di Maddaloni, conserva importanti testimonianze dell’abitato e, soprattutto, delle necropoli che hanno restituito ricchissimi corredi dall’VIII secolo a.C. fino all’età romana. Ingresso gratuito. Info: Via Caudina 353, Maddaloni (CE) | drm-cam.maddaloni@cultura.gov.it | +39 0823 200065.
TEANO (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Teanum Sidicinum effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con visite guidate “Antichi santuari sidicini” alle collezioni per raccontare come gli antichi Sidicini consolidarono la loro identità di popolo italico attraverso la costruzione e la cura dei loro luoghi del sacro. I santuari, oltre che importanti centri religiosi, erano anche punti di riferimento politico ed economico della comunità sidicina, come dimostrano gli oggetti preziosi e le monete rinvenute nelle stipi votive. Ingresso gratuito.
Info: Via Nicola Gigli 23, Teano (CE) | drm-cam.teano@cultura.gov.it | +39 0823 657302.
PONTECAGNANO (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Pontecagnano sarà aperto di sera con un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22). Il MAP accoglierà il pubblico in questa iniziativa europea con una serata che risveglierà il desiderio di incontrarsi al Museo, di riscoprire le bellezze del proprio territorio e, soprattutto, di godere insieme dello straordinario patrimonio archeologico degli Etruschi di frontiera. A partire dalle 20, e ogni mezz’ora fino alle 21, sarà possibile prendere parte alle visite tematiche gratuite visite tematiche “Le mille e una notte. Racconti di principi e principesse a Pontecagnano”, a cura dei Servizi Educativi del Museo, dedicate ad approfondimenti sulle tombe di principi e principesse etruschi presenti nella collezione permanente del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Lucania snc, Pontecagnano Faiano (SA) | drm-cam.pontecagnano@cultura.gov.it | +39 089 848181.
MINORI (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, l’Antiquarium e l’area archeologica della Villa romana di Minori saranno aperti straordinariamente dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22) per “Notte in Villa”. Nel corso della serata sarà possibile ammirare le pitture e i reperti custoditi nelle sale espositive e il grande mosaico della sala triclinio-ninfeo con la scena di caccia e il tiaso di Nereidi e creature marine, al centro di recenti interventi di pulizia, rientranti nell’ambito dell’intervento “Villa marittima e Antiquarium di Minori – restauro e recupero”, finanziato dal PON Fesr 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”. Saranno proposte, inoltre, visite guidate a cura del personale e della Pro Loco di Minori APS “Costa d’Amalfi”. Ingresso e partecipazione alle attività gratuiti. Info: Via Capo di Piazza, Minori (SA) | drm-cam.minori@cultura.gov.it | +39 089 852893.
MIRABELLA ECLANO (Av). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il parco archeologico di Aeclanum propone, alle 17, “Racconti da Quintodecimo”, una visita guidata a cura dell’archeologa Sandra Lo Pilato, che racconterà le storie e gli uomini che popolarono le terre di Quintodecimo, l’abitato che nell’alto medioevo sorgerà dai fianchi dell’antica Aeclanum, la città “a forma di cuore” sulla via Appia. Ingresso e partecipazione gratuiti. Info: Via Nazionale, 164 – Mirabella Eclano (AV) | drm-cam@cultura.gov.it | +39 0825 449175.
BENEVENTO. Sabato 13 maggio 2023 in occasione della Notte europea dei Musei, il Teatro Romano di Benevento, che sarà aperto in via straordinaria dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22), propone per la serata due visite guidate alle 20 e alle 21 della durata di circa un’ora, a cura di Ferdinando Creta, e le performance musicali del maestro di flauto Carlo Mazzarella. Ingresso 1 euro. Info: Piazza Ponzio Telesino, Benevento | drm-cam.teatrobenevento@cultura.gov.it | +39 0824 47213.
PAESTUM-VELIA (Sa). Sabato 13 maggio 2023 tornano le aperture straordinarie serali dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) previste nell’ambito dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, con biglietto di ingresso di 1 euro. Ciò consente la visita serale al museo e all’area archeologica di Paestum e all’area archeologica di Velia, limitatamente agli spazi accessibili e illuminati. A Paestum sarà l’occasione per scoprire i depositi del Museo, fatti di storie di persone, professionalità, attività, scelte ed emozioni. I depositi si estendono per circa 1400 mq e conservano 1 milione di reperti che si presentano al pubblico così come sono, senza ritocchi e trucchi. Ad accompagnare i visitatori saranno gli assistenti alla fruizione che concentreranno la visita nel “Deposito 2”, con le famose lastre dipinte di età lucana, reperti identitari del museo di Paestum. Sarà inoltre possibile partecipare all’iniziativa “Un’altra Paestum”, dedicata al percorso accessibile del Santuario meridionale. Al chiaro di luna con l’utilizzo di lanterne, i visitatori saranno guidati dal personale del Parco alla scoperta dei due grandi edifici sacri tra i meglio conservati del mondo greco, il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica. Il nuovo percorso accessibile consente a tutti di vivere l’esperienza unica di varcare la soglia della c.d. Basilica, monumentale tempio urbano di epoca arcaica (ca. 560 a.C.) dedicato alla dea Hera. A Velia, i visitatori potranno prendere parte al percorso tematico “Un’altra Velia” con l’utilizzo di lanterne, dedicato alla scoperta dell’edificio imperiale di Casa Cobellis. Edificio pubblico, complesso di particolare rilevanza, la cui scoperta ha notevolmente ampliato il quadro delle conoscenze sulla fase romana della città di Velia. Parzialmente inglobata in una masseria moderna da cui prende il nome, la struttura è caratterizzata da diverse fasi costruttive che risultano di difficile comprensione senza un’adeguata spiegazione. Il suo arco cronologico di vita e di utilizzo ha inizio con la prima età imperiale per poi concludersi verso la fine del III sec. d.C., quando diventa cava di materiale da reimpiego. Inoltre, per grandi e piccini, si terrà il Laboratorio dedicato alle tinture naturali dal titolo “Alla scoperta dei colori di Velia”. Questo laboratorio nasce da uno studio sul territorio, dal quale si rileva che, fino a pochi anni fa, l’arte tintoria era molto diffusa tra le popolazioni che lo abitavano ma, attualmente, la pratica è completamente caduta in disuso quasi ovunque. L’obiettivo è quello di raccontare come, una volta, dalle piante si estraevano tinture vegetali, tenui e delicate, accese e vivaci, ma anche molto personali.
TARANTO. Il 13 maggio torna al museo Archeologico nazionale di Taranto la Notte dei Musei: apertura straordinaria fino alle 23. L’ingresso al Museo, nella fascia oraria che va dalle 20 alle 23, sarà per l’occasione al prezzo simbolico di 1 euro, di poter fruire di un’offerta davvero straordinaria. Infatti, potrete apprezzare tutte le Collezioni delle esposizioni permanenti, le mostre temporanee e l’importante spazio espositivo dedicato all’ultima acquisizione permanente del Museo di Taranto, ovvero il gruppo scultoreo del IV sec. a.C. di “Orfeo e le Sirene”. Inoltre, sono previsti focus ogni mezz’ora sulla Collezione Ricciardi e sul gruppo scultoreo di “Orfeo e le Sirene”. Prenotazione consigliata.
CAGLIARI. Quest’anno la Notte dei Musei al museo Archeologico nazionale di Cagliari sarà ancora più speciale. Sabato 13 maggio 2023, dalle 20 alle 23, si può accedere al museo al prezzo simbolico di 1 euro e partecipare all’evento “Aspettando la Musa Euterpe nei luoghi della memoria ritrovata”. Musicisti, cantori e scrittori renderanno magica la serata. Rebecca Fois suonerà le musiche di J. S. Bach al violoncello. Giuliana Pisanu al flauto dolce e Franco Fois al liuto, invece, musiche tra Medioevo e Barocco. Leggeranno per noi invece: Lia Careddu: Antigone o della scelta; Clitennestra o del crimine da Fuochi di Marguerite Yourcenar; Franco Masala: da Marta Du Lac. Storie di una cantante ebrea americana in Italia di Franco Masala; Alessandra Menesini e Marilisa Piga: da Cupio dissolvi di Leonardo Tondo; Nicolò Migheli: da Il cavaliere senza onore di Nicolò Migheli; Francesco Abate: da Il complotto dei Calafati di Francesco Abate.
LICATA (Ag). Sabato 13 maggio 2023, dalle 17.30 alle 23, per iniziativa del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi si svolgerà per la prima volta al museo Archeologico regionale della Badia di Licata la Notte Europea dei Musei. Ricco il programma della giornata col contributo delle classi III A e III B Classico del liceo Linares di Licata. Dalle 9.30 alle 22, estemporanea di arti grafiche con Teresa La Cognata, Tullia Ciancio, Desirè Di Liberto, Daniele Costa. Alle 17.30, presentazione della guida archeologica del territorio a cura di Alessio Toscano Raffa e Francesco Gioacchino La Torre. Intervengono Maria Concetta Parello e Alessio Toscano Raffa. Dalle 18.30 alle 20.30 visita guidata del museo per gli operatori turistici a cura di Maria Concetta Parello. Dalle 19 alle 21 visita guidata del museo a cura degli studenti del liceo classico Linares. Dalle 21 alle 23, “The delicate sound of museum”: musica acustica live.
PALERMO. Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo saranno visitabili con un biglietto del costo simbolico di 1 euro dalle 19 a mezzanotte, con ultimo ingresso alle 23. In occasione dell’apertura straordinaria, CoopCulture organizza un ciclo di speciali visite didattiche serali: alle 20 e 21.30. Due visite didattiche incentrate sulla ricca storia del museo e sulla multiculturalità del nostro Mediterraneo, che da sempre restituisce importati testimonianze del nostro passato. Argomento focale della visita sarà inoltre quello che può essere definito il “primo grande esperimento virtuoso di scambio interculturale” che poco più di un anno fa ha riportato un frammento del Partenone in Grecia. Durante la serata sarà possibile degustare un buon calice di vino incluso nel costo della visita didattica, nell’incantevole cornice del piccolo chiostro del museo. Biglietto: 8 euro (escluso biglietto di ingresso 1 euro).
Torino. Dopo il Mann apre a Palazzo Madama la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”. Focus sulla Bisanzio legata al territorio piemontese attraverso il Principato di Acaia

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)

Locandina della mostra “Bizantini” a Palazzo Madama di Torino dal 10 maggio al 28 agosto 2023
Li abbiamo lasciati meno di un mese fa a Napoli, li ritroviamo ora a Torino: sono i Bizantini. Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino presenta infatti, dal 10 maggio al 28 agosto 2023, la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, a cura di Federico Marazzi con il contributo del museo Archeologico nazionale di Napoli, di Palazzo Madama e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport e la collaborazione nell’organizzazione generale di Villaggio Globale International. L’esposizione, proposta dal 21 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 al Mann arriva a Torino, come seconda sede, per illustrare il “millennio bizantino” con il corpus espositivo principale integrato da una sezione dedicata al rapporto con l’area piemontese.

Ritratto di papa Giovanni VIII su un pannello musivo (705-707) proveniente dall’oratorio di Giovanni VII nella Città del vaticano e conservato ai Musei Vaticani (foto fondazione musei torino)

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)
Oltre 350 opere – sculture, mosaici, affreschi, vasellami, sigilli e monete, straordinari manufatti in ceramica, smalti, oggetti d’argento, preziose gemme e oreficerie, pregevoli elementi architettonici – danno conto delle strutture, dei sistemi organizzativi, dei commerci e dei rituali di una complessa realtà politica, testimoniando nel contempo le eccellenze delle manifatture bizantine, gli incroci di cultura, gli stilemi e i simboli dell’Impero d’Oriente attraverso i secoli. È la creatività artistica del mondo antico che transita verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e con gli innesti del mondo orientale, in particolare della cultura iranica e araba.

Allestimento della mostra “Bizantini. Luoghi simboli comunità di un impero millenario” a Palazzo Madama di Torino (foto mann)

Bracciale a fascia in oro e vetro, smalto cloisonné, proveniente da scavi urbani di Salonicco e conservato al museo della Cultura bizantina di Salonicco (foto fondazione musei torino)
Centinaia di prestiti provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci giungono a Torino a narrare il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale. Per una Bisanzio, legata al territorio piemontese, che vedrà nel Principato d’Acaia, fin dalle origini proiettato verso l’Oriente greco e bizantino, l’origine della dinastia dei Savoia-Acaia – formatasi dal matrimonio nel 1301 tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, principessa d’Acaia – ma anche una strettissima connessione con la dinastia dei Paleologi, ascesa nel 1261 con Michele Paleologo al trono imperiale, conservato sino al tramonto definitivo di Bisanzio nel 1453 tramite questo suo ramo occidentale, che si dimostra capace di ravvivare gli splendori della corte aleramica, rimanendo al potere fino all’ultimo discendente, Gian Giorgio, morto nel 1533.
Napoli. Festa scudetto: divieto di transito e circolazione in centro storico: il museo Archeologico nazionale sarà aperto solo domenica mattina, e poi regolare da lunedì 1° a domenica 8 maggio (eccetto martedì)

La sezione Campania romana del Mann dialoga con il giardino delle Camelie (foto graziano tavan)
Festa dello scudetto del Napoli: definito il piano sicurezza. E a seguito dello slittamento alle 14 di domenica 30 aprile 2023 del divieto di circolazione, inizialmente previsto dalle 12, contenuto nell’ordinanza dirigenziale del Comune di Napoli n. 196 del 27.04.2023, che istituisce il divieto di transito e circolazione veicolare nel centro storico cittadino fino alle 4 di lunedì 1° maggio 2023, il museo Archeologico nazionale di Napoli comunica che sarà aperto dalle 9 alle 13 nella giornata di domenica 30 aprile 2023 ed osserverà il consueto giorno di riposo settimanale martedì 2 maggio 2023. La settimana successiva il Mann sarà visitabile tutti i giorni, da lunedì 1° a lunedì 8 maggio 2023, eccetto martedì. “È stato un aprile straordinario, che ha visto l’inaugurazione della Campania Romana e della mostra Picasso e l’antico”, commenta il direttore Paolo Giulierini. “Settantamila i visitatori, per un totale di 180mila dall’inizio del 2023, che segnano un incremento del 142% rispetto agli ultimi tre anni e del 58% rispetto al 2022. Con una media di circa 2500 persone al giorno stiamo raggiungendo lo straordinario successo di Canova nel 2019 e il 25 maggio 2023 ci attende la grande mostra su Alessandro Magno”.




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