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Altino (Ve). Al museo Archeologico nazionale al via “Novità. Doc?”, il ciclo di conferenze con giovani studiosi che si occupano dello sviluppo di Altino e del suo territorio nell’antichità e frequentano costantemente i depositi del parco archeologico. Ecco il programma

altino_parco_conferenza-novità-doc-giovani-studiosi-per-l-antica-altino_locandina“Giovani studiosi per l’antica Altino”: sono numerosi i giovani studiosi, specializzandi e dottorandi presso diverse Università o già liberi professionisti, che si occupano dello sviluppo di Altino e del suo territorio nell’antichità e frequentano costantemente i depositi del parco archeologico di Altino. I loro studi contribuiscono a ricostruirne le vicende, dalla preistoria all’abbandono nel VII secolo, passando per l’età del ferro, quando Altino fu fondata e abitata dai Veneti antichi, e l’età romana. “Li abbiamo invitati a parlarne al Museo”, annuncia Marianna Bressan, direttrice del parco archeologico di Altino (Ve). Eccio quindi “Novità. Doc?”, il ciclo di conferenze in programma nella primavera 2025 nella sala Colonne del museo Archeologico nazionale di Altino, un’occasione per conoscere le metodologie applicate dagli archeologi e vedere direttamente i reperti protagonisti degli studi. Ecco il programma. Info: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it, 0422789443.

Giovedì 20 marzo 2025, ore 15.30, “Preistoria lagunare, una proposta di ricerca antologica” con Damiano Paris, specialista in Beni archeologici – università di Pisa, libero professionista; giovedì 17 aprile 2025, ore 15.30, “L’abitato protostorico in località “I Marzi” di Portegrandi” con Roberta Busato, specialista in Beni archeologici – università di Padova, libera professionista; giovedì 22 maggio 2025, ore 15.30, “Altino, località Fornace. Prima del santuario del dio Alt(i)no” con Nadia Noio, dott.ssa di ricerca in Archeologia – università di Padova, libera professionista; giovedì 5 giugno 2025, ore 15.30, “Modus Vivendi. I reperti della cloaca raccontano Altino romana” con Valentina Mantovani, dott.ssa di ricerca in Archeologia – università di Padova, ricercatrice indipendente.

Altino (Ve). Al museo Archeologico nazionale visita guidata “Parole e pratiche per la buona sorte: i riti di fondazione” con lo staff del museo nell’ambito di #ParolaalleFonti

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Bronzetto legato ai riti di fondazione conservato al museo Archeologico nazionale di Altino (foto parco archeologico altino)

Come avveniva la fondazione delle città nell’antichità e da quali riti era accompagnata? Se ne parlerà domenica 16 marzo 2025, alle 15.30, al museo Archeologico nazionale di Altino (Ve), durante la visita guidata “Parole e pratiche per la buona sorte: i riti di fondazione” con lo staff del museo, per #ParolaalleFonti, dedicata ai riti di fondazione di edifici importanti o città: i confini, segnati da limiti artificiali oppure naturali, erano sacri e inviolabili a Roma e in tutto l’Impero, e le fonti archeologiche e storiografiche ne attestano l’importanza. La visita è su prenotazione; è gratuita per gli abbonati e inclusa nel biglietto d’ingresso per gli altri. Info e prenotazioni: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it, 0422789443.

“Le sei coppe provengono dagli scavi dell’area archeologica della porta-approdo”, spiega la direttrice Marianna Bressan, “condotti nell’autunno 1984 da Michele Tombolani, allora direttore del Museo di Altino. Si trovavano rotte in mille pezzi in uno strato della fondazione di una palafitta di pali di rovere costruita per sostenere il ponte addossato alla Porta approdo. Questa, realizzata all’inizio del I sec. a.C., si affacciava sul canale che delimitava a Nord la città di Altino. Il ponte invece venne aggiunto successivamente, quando la città andava espandendosi oltre i confini originali. La datazione delle coppette sul finire del I sec. a.C. indica anche il momento di costruzione del ponte. In genere le coppe come queste, fatta di ceramica fine, ottenuta da argilla depurata, rivestita da un velo di vernice, e decorate a stampo, si usavano per la mensa a tavole piuttosto benestanti. Ma forse le sei coppe di Altino, trovate spezzate all’interno di una fondazione, accanto a una fibula d’argento e una moneta di bronzo più antiche, non furono mai usate a tavola, più probabilmente fecero parte del complesso di oggetti sacrificati durante il rito che celebrò la fondazione del ponte. Occorreva infatti raccomandarlo agli dei, perché sanciva fisicamente e simbolicamente la conquista della terra incognita oltre i confini definiti della città.

“Una particolarità di queste coppette – continua Bressan – è la decorazione, realizzata a stampo da una matrice e distribuita dalla spalla al fondo. Ogni coppa ha una decorazione diversa: in una spicca una teoria di bucrani e festoni; in un’altra una corona di gigli concatenati. Una è decorata a squame, un’altra a cordoni e raggiera; un’altra ancora a baccellature verticali e sotto a foglie frastagliate. Una però merita un’attenzione particolare. In alto, sopra la teoria di gigli uscenti da bucrani e losanghe, si riconoscono alcune lettere greche: ypsilon, ro, tau, sigma, omicron, kappa, ni. Si deve leggere da destra a sinistra, quindi Nicostratu, ovvero di Nicostrato. È la firma dell’artigiano, un nome greco. E tuttavia ci sono alcune anomalie. La scritta va da destra a sinistra, ma la ni e la ro sono dritte. Inoltre un artigiano greco sapeva che le scritte per risultare dritte sul vaso dovevano essere retrograde sulla matrice. Le anomalie riguardano anche la forma delle coppe. Le anse e i piedini sono applicate sopra le decorazioni segno che non erano previsti nella matrice. Tutto fa pensare che siano di fronte a un esperimento. Un artigiano, forse locale, che conosce bene la ceramica megarese, greca, di moda all’epoca, tenta un’innovazione. Inventa una forma nuova. Per piazzarsi meglio sul mercato finge di essere greco. I suoi tentativi vanno di pari passo con quelli di altri. Il più felice – conclude Bressan – è quello di Lucius Sarius o meglio del suo schiavo Surus, di origine orientale, che di lì a poco otterranno un successo su larga scala con le loro coppe cui queste di Altino assomigliano”.

 

Altino (Ve). Al museo Archeologico nazionale visita guidata “La simbologia nelle disposizioni: i nidi” nei depositi alla scoperta di un interessantissimo cerimoniale funebre

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Deposizione dei resti di cremazione in un nido conservato al museo Archeologico nazionale di Altino (foto parco archeologico altino)

Perché in alcune deposizioni della antica Altino sono presenti i nidi di uccello? La presenza dell’uovo e degli uccelli nella simbologia funebre era legata ai culti di tipo orfico o misterico. Giovedì 13 marzo 2025, alle 15.30, nella visita guidata “La simbologia nelle disposizioni: i nidi” al parco archeologico di Altino (Ve) lo staff del Parco aprirà nuovamente le porte dei depositi per fare conoscere un interessantissimo cerimoniale funebre: la deposizione dei resti di cremazione in un nido. Visita gratuita per gli abbonati, inclusa nel biglietto d’ingresso per gli altri. Su prenotazione. Info e prenotazioni: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it, 0422789443.

Altino (Ve). Al museo Archeologico nazionale la visita guidata “L’abbigliamento nell’antichità”

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Collana in faience e conchiglia e un ago-forcina per capelli in osso esposti nella mostra “Modus vivendi” al museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)

Le donne altinati indossavano gioielli creati con i materiali più diversi: i ritrovamenti ci mostrano ornamenti fatti anche con materie organiche o semi-preziose. Venerdì 21 febbraio 2025, alle 15.30, al museo Archeologico nazionale di Altino, la visita guidata “L’abbigliamento nell’antichità” permetterà di esplorare la moda e l’abbigliamento nell’antichità, in omaggio al tema della 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑁𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑅𝑖𝑠𝑝𝑎𝑟𝑚𝑖𝑜 𝐸𝑛𝑒𝑟𝑔𝑒𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑆𝑡𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑉𝑖𝑡𝑎 𝑆𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖. Visita gratuita per gli abbonati, inclusa nel biglietto d’ingresso per gli altri. Su prenotazione. Info e prenotazioni: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it, 0422789443. Tra gli oggetti ritrovati durante gli scavi nella cloaca ed esposti nella mostra “Modus Vivendi”, si può osservare una collana in faience e conchiglia (I secolo d.C.): la faïence è una pasta di quarzo di produzione egizia, usata per creare piccoli oggetti e ornamenti, come le perle turchesi a forma di melone di questa collana; e anche un ago-forcina per capelli in osso (I secolo d.C.), a cruna multipla. I fili colorati sono stati aggiunti durante l’allestimento della mostra.

Altino (Ve). Al museo Archeologico nazionale per “AltinoAperta” visita guidata “Rituali funerari: l’inumazione” alla scoperta dei reperti conservato nei depositi

altino_parco_altinoaperta_rituali-funerari-l-inumazione_reperti_foto-musei-archeo-veQuali storie raccontano i corredi funerari di Altino? Se ne parla giovedì 13 febbraio 2025, alle 15.30, al museo Archeologico nazionale di Altino (Ve) nella visita guidata “Rituali funerari: l’inumazione” per il ciclo AltinoAperta. I reperti conservati nei depositi saranno nuovamente protagonisti di quest’incontro dedicato all’inumazione, una tra le forme più antiche di sepoltura. Si visiteranno i depositi in compagnia dello staff del parco archeologico di Altino, per scoprire le storie degli altinati dell’antichità attraverso gli oggetti deposti nelle loro sepolture. La visita – su prenotazione – è gratuita per gli abbonati e inclusa nel biglietto d’ingresso per gli altri. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0422789443 o scrivere a drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it.

Capodanno al parco archeologico di Altino (Ve). Apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale con visita guidata alla scoperta della Risiera dall’Ottocento ad oggi attraverso i lasciti sui muri

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Suggestiva immagine del museo Archeologico nazionale di Altino ai margini della laguna di Venezia, ospitato nella storica Risiera (foto drm-veneto)

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“Non solo il parco archeologico di Altino (Ve) è aperto il 1° gennaio 2025, ma offre anche un originale percorso guidato tra i segni lasciati da chi, tra Ottocento e primo Novecento, ha voluto affidare ai muri della Risiera la testimonianza del proprio passaggio…”. Così Marianna Bressan, direttrice dei musei Archeologici nazionali di Venezia e della Laguna, di cui fa parte il parco archeologico di Altino, introduce alla giornata speciale che vive Altino nel giorno di Capodanno 2025. Oltre all’apertura straordinaria dalle 10.30 alle 17.30, alle 15.30 è in programma una visita guidata particolare #ParolaalleFonti – Special Edition, dedicata alla Risiera, l’edificio che ospita il Museo di Altino, e alla sua storia dall’Ottocento ad oggi. Insieme allo staff del parco archeologico di Altino si potranno scoprire avvenimenti e curiosità che riguardano l’edificio, come i graffiti lasciati dai soldati sui muri della Risiera durante la Grande Guerra (vedi l’immagine nella locandina di “Buone feste al Museo”. L’evento è su prenotazione ed è gratuito per gli abbonati e incluso nel biglietto per gli altri. Per info e prenotazioni: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it, 0422789443.

Notte dei Musei 2024. Ingresso serale a 1 euro. Ecco alcune proposte a Torino, Sirmione, Desenzano, Verona, Este, Fratta Polesine, Adria, Altino, Cividale, Aquileia, Ferrara, Bologna, Villanova, Marzabotto

ministero_notte-dei-musei-2024_locandinaSabato 18 maggio 2024 torna la Notte Europea dei Musei, l’iniziativa promossa dal ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, che si svolge in contemporanea in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea. Il ministero della Cultura anche quest’anno partecipa alla manifestazione, giunta alla ventesima edizione, con l’apertura serale dei musei e dei luoghi della cultura statali al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge). Le aperture straordinarie saranno arricchite da eventi e iniziative organizzati in collaborazione con enti e associazioni, per far conoscere le attività degli Istituti e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale in un’atmosfera particolarmente suggestiva.

ECCO ALCUNE IDEE NELLE REGIONI DEL NORD ITALIA.

torino_egizio_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo Egizio di Torino. In occasione della Notte Europea dei Musei, il 18 maggio 2024 il Museo Egizio sarà aperto dalle 20 alle 24 a tariffa ridotta. Prenota il tuo biglietto https://egizio.museitorino.it/eventi/notte-dei-ricercatori/.

sirmione_grotte-di-catullo_giornata-dei-musei-2024_locandinaGrotte di Catullo (Sirmione, BS). In occasione della Giornata internazionale dei Musei di Icom international, sabato 18 maggio 2024, le Grotte di Catullo accolgono i volontari di protezione civile nell’ambito di “IO NON RISCHIO”, la campagna di comunicazione pubblica sulle buone pratiche con cui ciascuno di noi può contribuire a ridurre i rischi naturali e causati da attività umana. Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso del Museo.

desenzano_villa-romana_notte-dei-musei-2024_le-stelle-a-chi-lavora_locandinaVilla romana e Antiquarium di Desenzano del Garda (Bs). Tornano a risuonare le voci di alcuni tra i principali poeti contemporanei nei musei della Direzione regionale Musei della Lombardia, grazie alla collaborazione con la Casa della Poesia di Baronissi (SA). Il primo appuntamento è alla Villa Romana di Desenzano del Garda il 18 maggio 2024, alle 21, per la Notte dei Musei, con “Le stelle a chi lavora”, reading del grande poeta spagnolo Juan Carlos Mestre accompagnato dal fisarmonicista Cuco Pérez. Juan Carlos Mestre (Villafranca del Bierzo,1957), poeta e artista visuale, è una voce fondamentale del panorama poetico contemporaneo spagnolo. Cantastorie visionario, crea immagini nelle quali realtà e invenzione si intrecciano in atmosfere incantate. Cuco Pérez (Segovia, 1959) è un fisarmonicista, compositore e spagnolo noto per aver collaborato con numerosi gruppi e artisti della scena musicale spagnola, tra i primi a introdurre la fisarmonica nel flamenco. Prenotazione consigliata al link: https://bit.ly/4drownF. In occasione della Notte Europea dei Musei il biglietto di ingresso sarà di 1 euro.

verona_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo archeologico nazionale di Verona. È sold out l’evento proposto per la Notte europea dei Musei: è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti. L’apertura serale straordinaria è dalle 19.30 alle 22.30, con ingresso al prezzo simbolico di 1 euro. Alle 20 e alle 21.15 lo Staff del Museo accompagnerà i visitatori in una visita guidata insolita, al buio, seguendo la luce di poche torce a led. I reperti archeologici della preistoria, illuminati singolarmente, riemergeranno dal lontano passato in cui sono stati realizzati, per essere visti con gli occhi moderni, riportandoci indietro nel tempo quando, di notte, le tenebre avvolgevano ogni cosa.

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Museo nazionale Atestino di Este (Pd). Il museo nazionale Atestino sarà straordinariamente aperto anche di sera, dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00): a partire dalle 19.00 il biglietto avrà il costo simbolico di 1 euro. Alle 20.30 e 21.30 c’è la possibilità di visitare la mostra “Fabulae. Le situle raccontano i Veneti antichi” accompagnati da una guida d’eccezione, la direttrice del museo Benedetta Prosdocimi (visita compresa nel biglietto d’ingresso).

fratta-polesine_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo Archeologico nazionale di Fratta Polesine (Ro). In occasione della Notte Europea dei Musei 2024, sabato 18 maggio 2024, il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine rimarrà aperto oltre il consueto orario, anche dalle 19.30 alle 22.30 assieme alla palladiana Villa Badoer, patrimonio Unesco. I due enti daranno, inoltre, vita alle 21 ad una visita guidata congiunta delle strutture per una notte dedicata alle stelle tra arte ed archeologia a cura di Maria Letizia Pulcini, direttrice del museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine, e di Elisa Garavello di AquaLab. Un percorso tra mito e firmamento attraverso i reperti, le divinità e le decorazioni del museo Archeologico nazionale e dei saloni di Villa Badoer, all’insegna di una serata assolutamente…stellare. Costi di ingresso: 1 euro Villa Badoer + 1 euro museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine. Prenotazioni obbligatorie visita guidata: +39 366 3240 619 oppure info@villabadoer.ithttps://www.beniculturali.it/…/museo-di-fratta-polesine….

altino_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo Archeologico nazionale di Altino (Ve). Sabato 18 maggio anche ad Altino torna la Notte europea dei Musei: dalle 19 alle 22 si possono visitare il Museo e la mostra “Antenati altinati” al costo simbolico di 1 euro; alle 20.30 il personale del Museo accoglierà i visitatori con la visita guidata “Destinazione: Altino!”, nella quale i reperti diventeranno protagonisti di un racconto dedicato alle contaminazioni e ai dialoghi fra culture differenti presenti nel territorio altinate dal VI secolo a.C. fino all’età romana. La visita è gratuita e su prenotazione: 0422789443, drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it. Orari di accesso: le aree archeologiche saranno visitabili fino al tramonto; la chiusura della biglietteria è prevista alle 21.30. Si può acquistare il biglietto anche online al link bit.ly/bigliettimuseoaltino.

cividale_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo Archeologico nazionale di Cividale (Ud). Sabato 18 maggio 2024, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli propone, alle 18.30 e alle 20.30, una visita guidata per famiglie e laboratorio creativo miniMAN “MANi in Pasta: creazione di fibule longobarde”. Durante il laboratorio verranno realizzate fibule a sbalzo “alla longobarda” su lamina anodizzata rame. Durata attività: 1h e 30 circa. Età consigliata: 9-13 anni. Attività gratuita con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0432 700700. mail: museoarcheocividale.biglietteria@cultura.gov.it.

aquileia_fondazione_notte-dei-musei-2024_locandinaMusei di Aquileia (Ud). Sabato 18 maggio 2024, in occasione della Notte Europea dei Musei 2024, si può accedere ai musei di Aquileia in un orario inconsueto. Il museo Archeologico nazionale di Aquileia resterà aperto dalle 10 del mattino fino alle 22. La biglietteria e il bookshop chiuderanno alle 21. Dalle 19 l’ingresso scenderà a 1 euro. Il Museo Paleocristiano sarà aperto al mattino, con il consueto orario 8.30-13.30, e poi di nuovo la sera, dalle 19 alle 22. L’ingresso come sempre sarà gratuito. Per maggiori informazioni: 0431 91016 / museoaquileiaeventi@cultura.gov.it.

ferrara_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo Archeologico nazionale di Ferrara. Il 18 maggio 2024 si festeggia insieme la Notte europea dei Musei con l’apertura straordinaria dalle 17 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.30). Ingresso 1 euro.

bologna_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMusei civico Archeologico di Bologna. In occasione della Giornata Internazionale dei Musei e Notte Europea dei Musei il museo civico Archeologico prolungherà il suo orario di apertura fino alle 24. Dalle 20 alle 24 sarà possibile visitare il museo acquistando il biglietto ad 1 euro. Con il biglietto del museo sarà possibile partecipare gratuitamente alle visite guidate a cura delle archeologhe di ASTER e usufruire del servizio di mediazione nelle sale. Le iniziative rientrano nel programma 2024 della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei coordinato da Città metropolitana di Bologna e Settore Musei Civici Bologna. Gli eventi fanno parte di Bologna Portici Festival 2024, progetto promosso e coordinato dal Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna. VISITE GUIDATE. Alle 20.30: “Sulle tracce degli antichi etruschi fra nuove e antiche scoperte” a cura di Anna Serra. Altro che musei polverosi e immobili! Vieni con noi a scoprire le più recenti novità su Bologna etrusca. Esploreremo insieme le novità emerse negli scavi archeologici degli ultimi anni e le ricerche in corso per comprendere quanto ancora ci sia da indagare nel passato della città che attraversiamo quotidianamente. Alle 22: “La collezione egiziana del Museo tra collezionismo e ricerca” a cura di Serena Nicolini. La visita è l’occasione per esplorare la storia della collezione egiziana, che celebra i 30 anni dell’attuale allestimento, dalle prime acquisizioni alla pratica del collezionismo ottocentesco. Attraverso una selezione di reperti, sarà possibile illustrare come le metodologie di studio, di analisi e di restauro siano cambiate nei secoli fino ad arrivare a descrivere le ricerche più recenti svolte all’interno della collezione e che coinvolgono gli oggetti esposti. MEDIAZIONE: dalle 20 alle 23 i visitatori potranno usufruire di un servizio di mediazione museale secondo due diverse modalità: 1. CHIEDI ALL’ARCHEOLOG*. Un mediatore sarà a disposizione del pubblico per indirizzare nella visita e rispondere alle libere domande e curiosità sulle collezioni del Museo. Per “aprire tutti gli scrigni” del museo, la postazione del mediatore si sposterà fra le sale secondo uno schema che verrà consegnato con il biglietto. 2. TUTTI AL MUSEO ARCHEOLOGICO (fino ad esaurimento posti, max 10 persone per turno). Nei medesimi orari sarà poi possibile fare un’esperienza al Museo accompagnati da una mediatrice del progetto Musei Innovativi e Aperti che ha l’obiettivo di avvicinare al patrimonio culturale pubblici differenti per età e provenienza, favorire l’inclusione sociale e promuovere la partecipazione attiva alla vita culturale cittadina. Ad ogni ora sarà possibile seguire alternativamente una delle seguenti attività, secondo uno schema che verrà consegnato con il biglietto: “Toccare” l’Antico Egitto | Esplorando anche con le dita, grazie alle copie di alcuni importanti reperti, sarà possibile seguire un percorso di approccio alla ricca collezione egizia del museo, la terza per importanza in Italia. Sperimentazioni | A partire dal racconto di reperti importanti esposti nella Collezione Greca e nella Sezione dedicata a Bologna etrusca, si offre un percorso speciale che riflette sul concetto di sperimentazione e incontro.

castenaso_villanova_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMUV – Museo della civiltà Villanoviana a Castenaso (Bo). “Una notte nel villaggio villanoviano”: in occasione della Notte Europea dei Musei il MUV apre le sue porte dalle 20 alle 23 per una serata eccezionale, completamente gratuita. Il giardino ospiterà un accampamento Villanoviano notturno con dimostrazione di antichi mestieri. Mentre in Museo si terranno laboratori di ceramica, scrittura etrusca e tessitura in collaborazione con l’associazione Legiones in Agro Boiorum e con la Comunità ellenica dell’Emilia Romagna. Da non perdere poi le visite guidate con l’archeologa. Le ricostruzioni storiche sono a cura dell’associazione di rievocazione storica Legiones in Agro Boiorum. Stand gastronomico di cucina greca a cura della Comunità Ellenica dell’Emilia Romagna dalle 19. Ingresso gratuito. Prenotazione: 051780021 oppure muv@comune.castenaso.bo.it

marzabotto_area-archeologica_notte.dei-musei-2024_locandinaMuseo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (Bo). Sabato 18 maggio 2024, alle 16, in occasione della giornata internazionale dei Musei dedicata al tema 𝑀𝑢𝑠𝑒𝑖, 𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎, il museo nazionale Etrusco di Marzabotto vi invita a un talk sul tema “Kainua e l’alluvione. Idraulica etrusca e sostenibilità ambientale”. A un anno dall’alluvione che ha colpito il territorio di Marzabotto nel maggio 2023, Patrizia Cirino, Elisabetta Govi e Denise Tamborrino condurranno i partecipanti in una riflessione sui temi della sostenibilità ambientale a partire dal rapporto uomo/paesaggio e dalle osservazioni condotte sui resti archeologici di Kainua. L’acqua è l’elemento sacro per gli Etruschi. Acque captate, canalizzate, deviate, sacralizzate definiscono un ricco dossier di interventi che l’archeologia riesce a documentare, a testimonianza di una sapiente gestione delle risorse naturali da parte degli Etruschi nella città di Marzabotto e nel territorio dell’Etruria padana. Come passato e presente possono essere interconnessi e fornire chiavi di lettura e insegnamenti per affrontare le sfide del cambiamento climatico? Intervengono Patrizia Cirino, responsabile area Educazione e Mediazione culturale, direzione regionale Musei Emilia-Romagna; Elisabetta Govi, professoressa ordinaria di Etruscologia, dipartimento Storia Culture Civiltà, università di Bologna; Denise Tamborrino, direttrice del museo nazionale Etrusco di Marzabotto. Evento a cura del museo nazionale Etrusco di Marzabotto e del dipartimento Storia Culture Civiltà dell’università di Bologna. Partecipazione gratuita.

Venezia. Alla Scuola Grande di San Teodoro la conferenza “Sulle tracce di Altinum tra Laguna e Venezia” con Margherita Tirelli, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Altino, a corollario della mostra “Altino prima di Venezia”

venezia_scuola-grande-san-teodoro_conferenza-sulle-tracce-di-atinum-tra-laguna-e-venezia_tirelli_locandinaIn questo inizio di primavera, gli eventi culturali organizzati dal Fondo Ambiente Italiano – FAI offrono un’esplorazione unica e affascinante di due gioielli italiani: Venezia e Portogruaro. Il primo appuntamento è fissato per giovedì 4 aprile 2024, alle 15.30, nella Scuola Grande di San Teodoro, nel cuore di Venezia. Margherita Tirelli, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Altino, guiderà i partecipanti in un viaggio attraverso la storia e i misteri della preromana città di Altino, predecessora di Venezia nella laguna veneta. La mostra “Altino prima di Venezia” farà leva su avanzate tecnologie, tra cui fotografie, video e plastici in 3D, per ricostruire il centro urbano di Altino e i suoi monumenti, offrendo una prospettiva rara sulla vita di questa antica città (vedi Venezia. Alla Scuola Grande di San Teodoro apre la mostra “Altino prima di Venezia”: la ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum con una nuova sezione dedicata alle evidenze archeologiche di epoca romana presenti nel centro storico della città lagunare | archeologiavocidalpassato). A seguire, alle 16.30, nella Sala Capitolare, Tirelli terrà la conferenza “Sulle tracce di Altinum tra Laguna e Venezia”, approfondendo i temi della mostra e offrendo ulteriori interessanti spunti sulla connessione tra Altino e Venezia. Con un contributo a favore del FAI, i partecipanti avranno l’opportunità di immergersi completamente in questa esperienza culturale.

Altino (Ve). A Pasquetta apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale e riapertura stagionale dell’area archeologica con la Porta-approdo e il Quartiere residenziale augusteo

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Veduta da drone del quartiere residenziale augusteo nell’area archeologica di Altino (foto drm-veneto)

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Plastico ricostruttivo della Porta-Approdo di Igor Silic conservato al museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)

Pasquetta speciale ad Altino. Lunedì 1° aprile 2024, Lunedì dell’Angelo, non solo ci sarà l’apertura straordinaria pomeridiana, dalle 14 alle 19, del museo Archeologico nazionale (la biglietteria chiuderà alle 18.30). Ma proprio a partire dal 1° aprile riapre l’area archeologica di Altino: con un unico biglietto, oltre al Museo, si può visitare la Porta-Approdo e il Quartiere residenziale augusteo, dove sono visibili il decumano e i mosaici che appartenevano alle lussuose domus presenti in quest’area dell’antica città di Altino. Per visitare l’area archeologica basterà passare alla biglietteria del Museo (in via S. Eliodoro, 56), acquistare il biglietto e presentarlo all’ingresso delle aree; la Porta-approdo e il Quartiere residenziale augusteo sono visitabili negli stessi orari di apertura del Museo.

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Resti della Porta -Approdo nell’area archeologica di Altino (foto drm-veneto)

L’area archeologica di Altino apre una finestra sulla città sepolta, nota parzialmente attraverso scavi e ricerche susseguitisi dal XIX secolo in poi. Conserva i resti della monumentale Porta-approdo, che dal I secolo a.C. segnala l’ingresso settentrionale in città, e di un cardine urbano che collegava la porta con il centro abitato.

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Mosaico della Domus della Pantera ad Altino (foto drm-veneto)

È poi visibile una piccola porzione del quartiere residenziale, che costituì un’espansione urbanistica agli inizi del I secolo d.C. Colpisce soprattutto per lo straordinario stato di conservazione un tratto di strada urbana, pavimentata con basoli lapidei e delimitata dalle crepidini; su questa si affaccia la domus della Pantera, così chiamata per il mosaico bianco e nero dell’atrio, che mostra l’animale mentre si abbevera.

Venezia. Alla Scuola Grande di San Teodoro apre la mostra “Altino prima di Venezia”: la ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum con una nuova sezione dedicata alle evidenze archeologiche di epoca romana presenti nel centro storico della città lagunare

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La locandina della mostra “Altino prima di Venezia! alla Scuola grande di San teodoro a Venezia dal 2 marzo al 14 aprile 2024

La mostra “Altino prima di Venezia” approda a Venezia, in centro storico, nella prestigiosa sede della Scuola Grande di San Teodoro, a San Salvador, in zona Rialto. L’inaugurazione con l’apertura al pubblico è prevista sabato 2 marzo 2024, alle 16. La mostra a ingresso gratuito sarà aperta fino al 14 aprile 2024 con questi orari: da martedì a domenica, dalle 10 alle 18. La mostra è giunta alla sua quinta e ultima edizione, dopo Mestre (2016), Treviso (2017), Cavallino-Treporti (2018), Padova (2019) e nelle passate edizioni ha raccolto oltre 40mila visitatori. Il progetto sbarca finalmente a Venezia con una nuova sezione dedicata alle evidenze archeologiche di epoca romana presenti nel centro storico della città lagunare. L’esposizione, a ingresso gratuito, è stata ideata dall’associazione di promozione sociale La Carta di Altino ETS con la collaborazione di numerose istituzioni pubbliche e propone la ricostruzione ideale dell’antica città romana di Altinum, importante centro e luogo di scambi commerciali e culturali prima di Venezia. Il percorso vuole valorizzare una realtà archeologica tra le più importanti della regione. Nelle edizioni precedenti Altino è stata messa in rapporto con altre realtà – urbane e non – del Veneto, tra cui Treviso, Venezia, il litorale di Cavallino e Padova. Pannelli, fotografie, video, plastici in 3 D, linguaggi multimediali e tecnologie avanzate conducono per mano le persone che visiteranno la mostra direttamente dentro l’antica città romana di Altino, consentendo loro di scoprire la sua vivacità culturale in epoca imperiale. Negli ultimi anni l’importanza di Altino, grazie agli studi, agli scavi e all’apertura del nuovo Museo archeologico nazionale, si sono imposti con forza all’attenzione degli specialisti e di un pubblico sempre più ampio. Anche nella Venezia di oggi vi sono testimonianze dell’importante legame con l’antica città madre. Si trovano nelle pietre, nei marni, nelle antiche iscrizioni altinati disseminati fra le calli, nelle chiese, sui muri dei palazzi e lungo le rive dei canali e mettono in relazione il capoluogo lagunare antico e quello di oggi. Alla realizzazione del progetto divulgativo hanno collaborato MIC – direzione regionale Musei Veneto – museo Archeologico nazionale e area archeologica di Altino, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, l’università Ca’ Foscari Venezia – dipartimento di Studi umanistici, il dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità – università di Padova, l’università IUAV di Venezia. La supervisione scientifica è stata garantita da Margherita Tirelli, ex direttrice del museo Archeologico nazionale di Altino. Il coordinamento tecnico-scientifico è a cura di Mario Defina, Mariolina Gamba e Margherita Tirelli. La mostra ha il patrocinio del Comune di Quarto d’Altino.