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Reggio Calabria. Prorogata fino a maggio la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Visite guidate con giovani “ciceroni”

La locandina della mostra “Salvati dall’oblio” al MArRC fino al 9 gennaio 2022: prorogata fino al 15 maggio 2022
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Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)

È stata la grande mostra del 2021 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, prevista in chiusura il 9 gennaio 2022. Ma non è finita. Ora ci sono ancora quattro mesi per visitarla. È stata prorogata fino al 15 maggio 2022 la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, dal Capitano Bartolo Taglietti, già Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, e dall’archeologo Maurizio Cannatà (vedi Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”: in vetrina oltre 150 reperti trafugati o destinati al mercato clandestino | archeologiavocidalpassato). “Promuovere il valore identitario del patrimonio culturale e l’importanza della sua tutela presso le giovani generazioni”, ha dichiarato il direttore Carmelo Malacrino, “è uno degli obiettivi della missione istituzionale del MArRC. Questa esposizione lancia un messaggio significativo su tutto il territorio e si è rivelata finora un grande successo. Oltre 75mila visitatori, a partire dallo scorso 18 giugno, al loro ingresso al Museo hanno trovato ad accoglierli, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, oltre 150 preziosi reperti restituiti alla collettività dallo straordinario lavoro dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Per questo motivo, in accordo con il Comando generale e con il Nucleo T.P.C. di Cosenza, si è deciso di prorogare l’esposizione ancora per qualche mese”. La funzione sociale del Patrimonio Culturale, la sua appartenenza a tutta la collettività e l’importanza di garantirne l’accessibilità a tutte le categorie di pubblico, dunque, saranno ancora protagonisti al MArRC, proprio in contemporanea con le celebrazioni per il 50° anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, simboli identitari della Calabria nel Mondo. L’obiettivo è stato possibile grazie alla preziosa sinergie intessute dal MArRC, in primo luogo con il Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza oggi al comando del Ten. Giacomo Geloso, oltre che con la Direzione Regionale Musei Calabria guidata da Filippo Demma e con il Dipartimento Culture Educazione e Società dell’Unical, diretto da Roberto Guarasci. Incontri formativi coordinati dai Servizi Educativi Museali hanno formato giovani ‘Ciceroni’ che al termine di un importante percorso formativo umano e professionale metteranno a disposizione dei loro coetanei le loro conoscenze, attraverso visite e percorsi guidati alla mostra. Le attività saranno prenotabili all’indirizzo mail man-rc.mostre@beniculturali.it a partire dal mese di febbraio e si svolgeranno nel rispetto dei protocolli anticontagio.

Hydria a figure rosse, del IV secolo a.C., recuperata dai carabinieri con l’operazione “Purgatorio” del 2011 (foto MArRC)

“La ripresa dell’emergenza sanitaria ha purtroppo frenato nuovamente l’affluenza di pubblico, soprattutto dei gruppi scolastici, tra i principali destinatari del messaggio culturale dell’esposizione”, ha commentato Cannatà, responsabile dei servizi educativi del Museo. “Per tale ragione abbiamo lavorato per consentire la fruizione della mostra fino alla prossima primavera, per permettere ai bambini e ai ragazzi delle comunità scolastiche del territorio di non perdere questa straordinaria opportunità”. Valore aggiunto della nuova programmazione dell’esposizione sarà uno specifico protocollo d’intesa, stipulato tra il MArRC, l’Ufficio Servizi Sociali dei Minorenni del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, l’Istituto professionale alberghiero di Villa San Giovanni e l’Associazione culturale Biesse, con l’obiettivo di rafforzare nei ragazzi le radici classiche dell’identità calabrese e con esse i suoi valori positivi da contrapporre a quelli della cultura massificante e dell’illegalità. “Uno strumento fondamentale per il riscatto di tanti giovani”, ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente dell’associazione culturale Biesse. “Una sinergia importantissima per divulgare i valori di legalità e di giustizia attraverso l’arte e la bellezza. La bellezza salverà il mondo”.

Reggio Calabria. Speciale Ponte di Ognissanti al museo Archeologico nazionale con il Green Pass: sabato 30 apertura serale con evento “Halloween al Museo” per bambini e famiglie alla scoperta delle origini antiche della festa. Domenica 31 e lunedì 1° orario continuato fino alle 20. Martedì chiuso

Locandina della serata Halloween al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria

Un ricco fine settimana al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie. Sabato 30 ottobre 2021, il MArRC sarà aperto con orario continuato fino alle 23 con l’iniziativa “Halloween al Museo”. Dalle 20 tanti palloncini colorati in regalo per i più piccoli, che potranno venire anche mascherati per l’occasione, e un opuscolo con giochi e immagini per scoprire le radici antiche di questa festa grazie agli appuntamenti didattici offerti dal personale del Museo. Tutte le famiglie, inoltre, riceveranno in omaggio il bellissimo fumetto sui Bronzi di Riace e una borsa in tela con il logo del MArRC. Dalle 20 il biglietto d’ingresso costerà solo 3 euro, restando come sempre gratuito fino a 18 anni di età. “Abbiamo voluto organizzare, dopo questi anni di terribile pandemia, una serata tutta dedicata ai più piccoli”, dichiara il direttore Carmelo Malacrino. “La festa di Halloween ci offre ancora una volta l’opportunità di coniugare il gioco con l’apprendimento didattico, il tutto al cospetto dei grandi e piccoli capolavori della Calabria antica. Ormai anche i nostri bambini per Halloween hanno assunto l’abitudine di travestirsi da folletti, mostri, streghe e vampiri per bussare alle porte delle case recitando la famosa formula: ‘scherzetto o dolcetto?’. Ma non tutti sanno – conclude Malacrino – che Halloween ha radici molto antiche e il Museo può essere il luogo più suggestivo per scoprirle”. I servizi educativi museali hanno predisposto un programma di attività didattiche che prevede, oltre a visite guidate dedicate alla coppia divina “Ade e Persefone. Signori dell’oltretomba”, la distribuzione di un opuscolo che permetterà a bambini e ragazzi, attraverso il gioco, di scoprire: il mito di Ecate, la dea greca dei fantasmi, dal terribile aspetto a teste canine; le feste antesterie, che si celebravano ad Atene e che vedevano le anime dei defunti vagare per le città dei vivi; i Lemuria, i rituali praticati dai Romani per placare i demoni dei defunti; fino all’assimilazione di questi riti a quelli celtici dello Samhain, antenati dell’odierno Halloween. “La festa di Halloween affonda le sue origini in antichi rituali delle popolazioni celtiche sottomesse all’impero romano, poi passati alle culture anglosassoni”, dichiara Maurizio Cannatà, responsabile dei servizi educativi. “Numerose furono le interazioni culturali con il mondo classico, romano in particolare, che assimilò queste credenze ancestrali ad alcune delle proprie celebrazioni in onore dei defunti, fino alla fine del paganesimo e all’istituzione della festa cristiana di Ognissanti”.

I Bronzi di Riace esposti in una speciale sala del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Domenica 31 ottobre 2021 il MArRC sarà aperto con orario continuato dalle 9 alle 20. Apertura straordinaria anche lunedì 1° novembre 2021, con lo stesso orario, per permettere ai tanti turisti di visitare le sale espositive e ammirare le ricche collezioni archeologiche, a partire dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello. Sarà anche possibile visitare, senza alcun sovrapprezzo, la grande mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, allestita nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi. Martedì 2 novembre 2021, invece, il museo resterà chiuso al pubblico. Per l’accesso al Museo sono obbligatori il Green Pass sopra i 12 anni, il controllo della temperatura e l’uso della mascherina in possesso. Ai sensi dell’ultimo decreto anti Covid, la percentuale di capienza della struttura museale torna al 100%.

Reggio Calabria. Per le “Notti d’Estate” al museo Archeologico nazionale ottavo appuntamento: incontro su “La pluralità linguistica, un patrimonio che il pianeta Terra deve salvaguardare” a cura del CIS di cui il direttore del MArRC, Malacrino, è stato nominato nel comitato scientifico. Accesso al museo col Green Pass

Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria (foto MArRC)

Non si è ancora spenta l’eco della prima edizione del Premio Bronzi di Riace con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti a note personalità che si sono spese per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e in particolare archeologico, che al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria è già tempo dell’ottavo appuntamento con “Notti d’Estate al MArRC”. Giovedì 12 agosto 2021, alle 21, in concomitanza con l’apertura serale del MArRC, nel suggestivo scenario della terrazza panoramica affacciata sullo Stretto, la conferenza  “La pluralità linguistica: un patrimonio che il pianeta Terra deve salvaguardare”, a cura del Centro Internazionale Scrittori della Calabria,  con Loreley Borruto e il professore Pasquale Amato, docente dell’università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. La serata sarà allietata dagli intermezzi musicali alla chitarra del maestro Ruben Levi Pennestrì. Intanto il direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, è stato nominato socio onorario e membro del comitato scientifico del Centro Internazionale Scrittori della Calabria. “Ringrazio la presidente del CIS Loreley Rosita Borruto e tutti i membri dell’associazione reggina per questo prestigioso riconoscimento”, commenta Carmelo Malacrino. “Sono certo che le sinergie messe in campo in questi anni per la promozione della cultura sul territorio continueranno con vigore per rendere sempre più appetibile la divulgazione del sapere umanistico. Il CIS e il MArRC hanno l’obiettivo comune di diffondere la conoscenza a 360 gradi e avvicinare il pubblico e gli appassionati all’arte, la letteratura, la storia dell’antichità”. Il costo del biglietto per l’ingresso serale è di 3 euro, a partire dalle 20. Il ticket permetterà di visitare i quattro livelli della collezione permanente,  e la mostra “Salvati dall’Oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Sarà possibile accedere in Museo solo con Green Pass, fatta eccezione per le categorie esenti e i minori di anni 12. I protocolli di sicurezza impongono sempre il distanziamento, l’uso del gel disinfettante e della mascherina negli spazi chiusi.

Per la Notte europea dei Musei il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria offre a 1 euro la possibilità di ammirare i 4mila reperti della collezione permanente e la mostra “Salvati dall’oblio”

Il 10 luglio 2021 prenderà il via l’attesa programmazione stiva del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sulla magnifica terrazza sullo Stretto, con dibattiti, concerti e conferenze a tema. Nell’attesa, sabato 3 luglio 2021, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sarà aperto fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30). I visitatori potranno cogliere l’occasione straordinaria di ammirare gli oltre 4mila reperti della collezione permanente del MArRC nella suggestiva visita serale, con la promozione del biglietto di ingresso a solo 1 euro a partire dalle 20. “Sono stati giorni intensi, che ci hanno visti impegnati nella programmazione degli eventi per l’estate 2021”, commenta il direttore Carmelo Malacrino. “A breve presenteremo il calendario delle iniziative, che comprenderà anche una importante novità. Intanto stasera, complice l’apertura serale con biglietto d’ingresso a solo 1 euro per la “Notte dei Musei”, sono attesi numerosi i visitatori che potranno ammirare, in piazza Orsi, anche la splendida mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Siamo felici di questa ripartenza che, dopo un anno e mezzo di pandemia, può proporre nuovamente ai turisti la cultura, la storia e il patrimonio artistico della Calabria, terra antichissima che riserva ancora oggi tanti angoli nascosti da scoprire”.

Da luglio a settembre, il giovedì e il sabato, aperture serali al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. E allo spazio di piazza Paolo Orsi la mostra “Salvati dall’oblio”

“Notti d’estate al MArRC”: tornano le aperture serali al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Dal 1° luglio 2021 a tutto il mese di settembre, ogni giovedì e sabato, sarà possibile ammirare i meravigliosi reperti del MArRC sino alle 23 (ultimo ingresso 22.30), usufruendo della promozione del costo del biglietto a soli 3 euro. Tutta l’attenzione, poi, sarà rivolta alla data di sabato 10 luglio, quando riaprirà al pubblico anche la magnifica terrazza affacciata sullo Stretto, con un ricco programma di eventi inclusi nel biglietto d’ingresso. Per la visita del museo non sarà necessaria la prenotazione; ma, ai fini del contenimento della pandemia, gli ingressi restano contingentati e resteranno obbligatori l’uso della mascherina e il distanziamento. “È una delle iniziative che, negli anni, ha riscosso più successo”, commenta il direttore Carmelo Malacrino. “La visita dopo il tramonto è carica di suggestioni. Un percorso espositivo di oltre 4000 grandi e piccoli capolavori, che racconta la storia di tutta la Calabria, dalla preistoria alla tarda età romana. A breve ripartirà anche la programmazione estiva, con tantissime iniziative che troveranno spazio sulla terrazza del Museo, offerte in collaborazione con tanti partner culturali del territorio, che ringrazio. Come ringrazio ancora una volta tutto il personale tecnico e di vigilanza del Museo per l’attenzione che rivolge al pubblico, garantendo loro di potere usufruire di una visita in sicurezza”.

La locandina della mostra “Salvati dall’oblio” al MArRC fino al 9 gennaio 2022

Nel magnifico spazio di piazza Paolo Orsi sarà possibile visitare la nuova esposizione “Salvati dall’Oblio. Tesori di archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, frutto delle operazioni del Nucleo T.P.C. di Cosenza che, negli ultimi anni, ha restituito alla collettività straordinari reperti, sottraendoli al mercato clandestino o alle collezioni private illecite. Tra le vetrine è possibile ammirare bellissimi reperti magno-greci databili dall’età arcaica al tardo ellenismo, insieme a falsi contraffatti che testimoniano quanto interesse ci sia nella compravendita illegale delle testimonianze del nostro passato. “L’esposizione – dichiara Malacrino – è il frutto della restituzione al patrimonio pubblico di tracce perdute dell’antichità, che vengono ora studiate e valorizzate. È stato infatti possibile, anche grazie al contributo del team di esperti dell’Università della Calabria, svolgere indagini di laboratorio per individuare la composizione dei reperti e distinguere gli originali dalle riproduzioni. Le ricerche scientifiche rappresentano l’inizio di ogni attività al Museo, accompagnate dalla documentazione e dal restauro delle opere. Allestire questa mostra è stata un’esperienza straordinaria – prosegue – perché ha dimostrato la fattibilità di un’azione sinergica tra gli istituti museali calabresi del ministero della Cultura, l’Università e le Forze dell’Ordine preposte alla tutela del patrimonio culturale. Ringrazio, in particolare, il capitano Bartolo Taglietti e la squadra del Nucleo T.P.C. di Cosenza per l’incessante lavoro svolto e per le sinergie attuate con il MArRC per sensibilizzare il territorio su questi specifici temi della cultura. La mostra, che vede la luce dopo un anno e mezzo di chiusura dovuta alla pandemia – conclude Malacrino – è una gratificazione condivisa, dopo un periodo difficile vissuto da tutta la collettività”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”: in vetrina oltre 150 reperti trafugati o destinati al mercato clandestino

Hydria a figure rosse, del IV secolo a.C., recuperata dai carabinieri con l’operazione “Purgatorio” del 2011 (foto MArRC)
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Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)

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La locandina della mostra “Salvati dall’oblio” al MArRC fino al 9 gennaio 2022

In vetrina possiamo ammirare una lekythos sovradipinta del IV sec. a.C., una splendida oinochoe a vernice nera del IV sec. a.C., o una tazza daunia del VI sec. a.C., tutti capolavori sequestrati dai carabinieri nel 2010 nell’ambito dell’operazione “Brettii”. E ancora una hydria a figure rosse, del IV secolo a.C., recuperata con l’operazione “Purgatorio” del 2011. Sono solo alcuni degli oltre 150 preziosi reperti archeologici rinvenuti illecitamente o pronti per essere venduti sul mercato clandestino, recuperati dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, e ora esposti in tre sezioni nella mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, curata dal direttore Carmelo Malacrino; dal capitano Bartolo Taglietti, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza; e dall’archeologo Maurizio Cannatà. L’esposizione si avvale anche della collaborazione del dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’università della Calabria e della Direzione Regionale Musei della Calabria. La mostra, allestita nel suggestivo spazio della Piazza Paolo Orsi, sarà visitabile fino al prossimo 9 gennaio 2022.

Lekythos sovradipinta del IV sec. a.C. recuperata dai carabinieri nell’operazione “Brettii” del 2010 (foto MArRC)
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L’ingresso del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria con lo striscione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)

“Siamo onorati di poter ospitare in Museo questi manufatti”, commenta il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, “non soltanto per il contributo archeologico e di ricerca, ma soprattutto per il valore civile che essi testimoniano nei confronti della collettività per la tutela dello straordinario patrimonio culturale italiano e calabrese in particolare. L’obiettivo della mostra non è soltanto quello di esporre reperti archeologici che, diversamente, sarebbero rimasti sconosciuti in qualche vetrina di collezionisti privati, ma anche quello di descrivere e comunicare al pubblico l’eccezionale azione di contrasto alle attività illecite e ai reati contro il Patrimonio Culturale condotta con orgoglio dai Carabinieri in sinergia con il ministero della Cultura e con le sue diramazioni regionali. Ringrazio quindi l’Arma per le sinergie proficue messe in campo per la realizzazione di questa esposizione. Una mostra che vede la luce dopo i mesi di chiusura al pubblico determinati dalla pandemia e della cui realizzazione siamo fieri. Sono certo – conclude Malacrino – che essa rappresenterà un valore aggiunto alla collezione permanente del Museo, entusiasmando gli animi e la vista dei calabresi e dei turisti che attendiamo numerosi”.

Tazza daunia del VI sec. a.C. recuperata dai carabinieri nell’operazione “Brettii” del 2010 (foto MArRC)
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Splendida oinochoe a vernice nera del IV sec. a.C. recuperata dai carabinieri nell’operazione “Brettii” del 2010 (foto MArRC)

Tre le sezioni della mostra “Salvato dall’oblio”. “La prima sezione tematica della mostra evidenzia il valore identitario che il patrimonio culturale riveste per l’intera collettività, l’importanza della sua tutela e della sua valorizzazione come valori fondamentali della nostra Nazione, così come sanciti dall’art. 9 della nostra Costituzione”, spiega il funzionario archeologo Cannatà. “L’allestimento prosegue rimarcando il rapporto tra la Costituzione repubblicana e la moderna legislazione contenuta nel Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, sottolineandone la lunga tradizione derivante dalla normativa vigente negli stati preunitari. Nella seconda sezione della mostra sono descritti i compiti, le funzioni, le attività operative del Comando TPC e del suo Nucleo calabrese, che hanno permesso di salvare dalla distruzione numerosi siti di interesse culturale e paesaggistico, nonché di recuperare migliaia di opere d’arte trafugate illecitamente. Una volta conclusi i procedimenti giudiziari scaturiti dalle attività investigative, il patrimonio culturale di proprietà statale recuperato dai Carabinieri TPC viene affidato al ministero della Cultura. La terza sezione – conclude Cannatà – descrive l’intensa attività dei tecnici del Ministero, Archeologi, Architetti, Storici dell’Arte e Restauratori, finalizzata a recuperare il valore culturale e storico dei beni”.