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Parco sommerso di Baia. A due anni dall’inserimento nella lista delle buone pratiche mondiali dell’UNESCO una tre giorni della missione di tecnici UNESCO chiusa dal convegno sul patrimonio culturale sommerso e costiero dei Campi Flegrei. Ecco il programma

Dopo circa due anni dall’importante riconoscimento che ha visto il Parco sommerso di Baia essere inserito nella lista delle buone pratiche mondiali dell’UNESCO per la conservazione del patrimonio culturale subacqueo, tra il 12 e il 14 maggio 2025 si svolge a Baia una missione di tecnici UNESCO per la condivisione di momenti di valutazione e riflessione. Esperti di archeologia subacquea provenienti da diversi paesi si confrontano con i tecnici del parco archeologico dei Campi Flegrei su tematiche legate alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo. Verranno condotti sopralluoghi in diverse aree del sito sommerso dove sono in corso indagini archeologiche e interventi di manutenzione programmata. Il programma si completa nella giornata del 14 maggio 2025 con un convegno scientifico internazionale nella sala conferenze del Castello di Baia dove esperti italiani e stranieri presenteranno i risultati delle proprie ricerche e attività. Interverranno, tra gli altri, Jon Henderson dell’università di Edimburgo e Robert Domzal del museo nazionale marittimo di Danzica. Partecipazione gratuita.

Mosaici antichi nel parco archeologico sommerso di Baia (foto pa-fleg)

Il modello di gestione del parco sommerso di Baia traguarda da anni importanti obiettivi di sviluppo turistico-culturale che hanno consentito di raggiungere importanti risultati in termini di numero di presenze e di qualità dei servizi offerti. La crescita del Parco si fonda su una profonda attenzione alla ricerca e alla conservazione, requisiti essenziali per garantire una duratura sostenibilità dello sviluppo. Il programma prevede anche un momento di incontro dei rappresentanti dell’UNESCO con le realtà locali che hanno compiti istituzionali e interessi imprenditoriali che si intrecciano con il destino del Parco sommerso. Nel dialogo con i rappresentanti delle istituzioni locali e degli operatori che contribuiscono alla valorizzazione del Parco si cercherà di calibrare e rafforzare quelle convergenze che appaiono essenziali per l’ulteriore crescita di un sito archeologico che ha, negli ultimi anni, assunto i connotati di un grande attrattore turistico.

Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei (foto regione siciliana)

“Il parco sommerso di Baia è un luogo unico al mondo, eccezionale da tanti punti di vista”, dichiara Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei. “L’inserimento del Parco nella lista delle buone pratiche mondiali, unico in Italia tra i quattordici siti distribuiti in tutto il mondo, rappresenta il coronamento di decenni di attività di ricerca in acqua. Oggi il Parco sommerso di Baia è una splendida eccellenza nella conservazione sott’acqua del patrimonio archeologico e nella valorizzazione integrata riversando nel territorio flegreo importanti ricadute sociali ed economiche. È molto importante che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, concorrano in sintonia al perseguimento dell’unico obiettivo possibile: quello dello sviluppo sostenibile del Parco”.

Convegno sul patrimonio culturale sommerso e costiero dei Campi Flegrei. Ore 9.30, osservazioni di apertura: Stefano Musco; Krista Pikkat, Director Culture and Emergency, UNESCO (online). SESSIONE 1 – CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO, modera Alessandro Asta: alle 10, Fabio Pagano (direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei) “Il patrimonio dei Campi Flegrei: un insieme di siti e sfide”; Ulrike Guerin (UNESCO) “Le migliori pratiche UNESCO sul patrimonio culturale subacqueo e i siti dei Campi Flegrei: primi risultati per il dibattito”; Enrico Gallocchio (parco archeologico dei Campi Flegrei) “Il Parco Archeologico Sommerso di Baia – Stato attuale e ricerche archeologiche”; Marida Salvatori (parco archeologico dei Campi Flegrei) e Riccardo Mancinelli (CSR Restauri) “Conservazione e monitoraggio del Parco archeologico sommerso di Baia”; Francesca Romana Paolillo (soprintendente nazionale Patrimonio culturale subacqueo) e Barbara Davidde (Istituto centrale per il Restauro) “Il parco sommerso di Baia, un luogo unico per sperimentare la conservazione in situ e le nuove tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo”. Alle 12, tavola rotonda, domande e risposte. Alle 13, pranzo. SESSIONE 2 – ACCESSO AL PATRIMONIO, modera Barbara Davidde: alle 15, Fabio Pagano, Filippo Russo, Enrico Gallocchio, Maria Pia Cibelli, Silvana Carannante (parco archeologico dei Campi Flegrei) e Raffaele Carlani (Katatexilux srl) “Nuovi approcci narrativi al patrimonio archeologico sommerso nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei”; Robert Domzal (presidente UNESCO STAB) “Osservazioni STAB dell’UNESCO sulle sfide e le migliori pratiche della museologia oggi”; Maurizio Simeone, Martina Delfina (parco sommerso di Gaiola) “Parco Sommerso di Gaiola: tutela e fruizione sostenibile del patrimonio naturalistico e archeologico”; Crescenzo Violante (CNR – ISPC) “Il Parco Sommerso di Baia come laboratorio naturale per unire archeologia, biologia e geoscienze in un ambiente digitale. Un’iniziativa congiunta ISPC_CNR – PAFLEG, inserita nel Decennio ONU dell’Oceano”; prof. Jon Henderson (Edinburgh University) “Un’occasione per il rilancio della “florentis Baiae”: sviluppo infrastrutturale, patrimonio culturale e opportunità”. Alle 17.30, tavola rotonda, domande e risposte.

Taranto. La soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo inaugura il catamarano Amphitrite, la prima imbarcazione per la ricerca archeologica subacquea battente bandiera italiana

taranto_castello-aragonese_catamarano-amphitrite_presentazione_locandinaDopo quarantasette anni, finalmente una imbarcazione per la ricerca archeologica subacquea, battente bandiera italiana, torna a solcare i mari. Giovedì 11 gennaio 2024, alle 11, al Castello aragonese di Taranto, grazie all’ospitalità della Marina Militare, la soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo inaugura il catamarano Amphitrite che sarà laboratorio scientifico e base appoggio per le attività di tutela, monitoraggio, studio e ricerca archeologica in mare. Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose per la benedizione. Madrina di Amphitrite sarà la dirigente dell’UNESCO Krista Pikkat, director Culture and Emergencies and secretary of the 1954, 1970 and 2001 Conventions – Culture Sector UNESCO. Gli invitati, inoltre, potranno fare l’esperienza immersiva sul commercio marittimo del marmo grazie ai contenuti in 3D a 360 gradi visibili con l’uso di oculus (durata di 8 minuti circa).

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Il catamarano Amphitrite della soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo destinata alla ricerca subacquea (foto patrimonio subacqueo)

La soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, con sede a Taranto, si è dotata di un catamarano battezzato Amphitrite che sarà utilizzato come laboratorio scientifico e base appoggio per le attività di tutela, monitoraggio, studio e ricerca archeologica in mare. Il catamarano Amphitrite è stato acquistato con i fondi dell’omonimo progetto “Amphitrite. Archeologia Subacquea per tutti nei Parchi Marini digitali. Monitoraggio, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso delle Aree marine protette di Portofino, Capo Testa – Punta Falcone, Parco sommerso di Baia, delle Isole Tremiti, Capo Rizzuto”, finanziato dal ministero della Cultura. Motto dell’imbarcazione è Profunda speculamur aequora, che, tradotto in italiano significa Esploriamo le profondità del mare.

Per l’occasione, con l’autorizzazione della Regione Lazio proprietaria dell’Opera, sarà proiettato il docufilm “Mare Nostrum. Storie dal mare di Roma” regia di Guido Fuganti, soggetto e sceneggiatura di Roberto Petriaggi, prodotto da Syremont SpA e Agorasophia Edutainment SpA, con fondi del FESR POR 2014-2020. Il docufilm, dopo la presentazione in prima nazionale a Roma, il 4 febbraio 2020 ai Mercati Traianei, fu ritirato quasi subito, per il divampare dell’epidemia di Covid 19. Sarà la prima volta che viene reso nuovamente fruibile, dopo la fine dell’emergenza. Della durata di circa 20 minuti, presenta il mondo della marineria romana, con particolare riguardo al commercio dei beni alimentari (grano, olio, vino ecc.)  e generi di lusso, tra i quali spicca il marmo impiegato per le costruzioni, attraverso l’interazione tra attori, interpreti di una storia ambientata a Roma al tempo di Traiano, e il narratore della stessa, impersonato dall’archeologo subacqueo Michele Stefanile. L’opera ha partecipato alla Rassegna del documentario e della comunicazione archeologica di Licodia Eubea e alla XXIX Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto del 2020, dove è stata selezionata dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per essere proiettata negli Istituti italiani di Cultura nel mondo.