Pompei. La prima assoluta di “Clitennestra” di Roberto Andò con Isabella Aragonese apre al Teatro Grande la sesta edizione della rassegna estiva Pompeii Theatrum Mundi
Con la prima assoluta di “Clitennestra” con la regia di Roberto Andò, tratto dal romanzo del 2017 dello scrittore irlandese Colm Toíbín, con protagonista, Isabella Ragonese, venerdì 16 giugno 2023 prende il via la sesta edizione di Pompeii Theatrum Mundi, la rassegna estiva del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale con il parco archeologico di Pompei in collaborazione con il Campania Teatro Festival. Dalla “Clitennestra” diretta da Roberto Andò alle “Nozze di sangue” di Garcia Lorca secondo Lluís Pasqual alla “Medea” di Euripide con la regia di Federico Tiezzi fino all’ “Ulisse, l’ultima Odissea…” firmato da Giuliano Peparini: un programma di testi classici che tra il 16 giugno e il 16 luglio 2023 viene presentato al pubblico in 8 sere d’estate in uno dei posti più belli del mondo, il Teatro Grande del parco archeologico di Pompei, sempre con inizio alle 21, quando la magia della sera cala sul sito e lo avvolge in un’atmosfera di rara, incomparabile bellezza. Per l’acquisto, le offerte e le modalità d’ingresso agli spettacoli consultare il sito: www.teatrodinapoli.it | biglietteria: tel. 081.5513396 | e.mail: biglietteria@teatrodinapoli.it.
Si parte venerdì 16 giugno 2023 con la prima assoluta di “Clitennestra” con la regia di Roberto Andò, che il regista ha tratto dal romanzo del 2017 dello scrittore irlandese Colm Toíbín, “La casa dei nomi”, con protagonista, nel ruolo di Clitennestra, Isabella Ragonese. È la storia d’una madre che fa del desiderio di vendetta l’unica, dolorosa, ragione della propria vita. Una produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival. Lo spettacolo viene replicato sabato 17 giugno 2023, sempre alle 21.

L’attrice Lina Sastri (foto carlo bellicampi)
Secondo spettacolo in programma, venerdì 23 giugno 2023, con replica sabato 24, è “Nozze di sangue” di Federico García Lorca con l’adattamento e la regia del maestro Lluís Pasqual e protagonista Lina Sastri. Il regista spagnolo rilegge il capolavoro del poeta andaluso accentuandone l’aspetto poetico, abbandonando ogni naturalismo e concepisce lo spettacolo come una contaminazione tra prosa, danza e canto, doti di una straordinaria attrice qual è Lina Sastri. La produzione è del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo.

Laura Marinoni nei panni di Medea (foto ballarino)
Terzo spettacolo in programma sabato 1° luglio 2023, con replica domenica 2 è “Medea” di Euripide nella traduzione Massimo Fusillo e la regia di Federico Tiezzi, con Laura Marinoni protagonista nel ruolo di Medea. Il regista Federico Tiezzi, dopo Ifigenia in Aulide nel 2015 si confronta oggi con la Medea di Euripide, personaggio controverso della mitologia, donna passionaria e invincibile, che esprime i lati più bui, sommersi e nascosti della personalità umana. Una produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico. Cast completo e crediti di locandina nella scheda allegata.

Il regista Giuliano Peparini (foto mirta lispi)
Spettacolo conclusivo della rassegna sarà – sabato 15 luglio 2023 alle 21, con replica domenica 16, “Ulisse. L’ultima Odissea…”, da Omero nella traduzione di Giuliano Peparini e Francesco Morosi con Giuseppe Sartori. La regia è di Giuliano Peparini. Un racconto epico nel quale – attraverso una inedita fusione di prosa, musica, lirica, danza, performance, quadri scenici e giochi di luce che attualizza l’intuizione greca alla base di quello che molti secoli dopo sarebbe stato definito “teatro totale” – Omero racconta a Ulisse le dodici tappe più significative della sua Odissea. Il DNA artistico del regista Giuliano Peparini, la sua reputazione, originalità e successo, rimangono la chiave di questa creazione originale. Sul palco la musica del gruppo di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico originale di Omero, indossato dagli attori della Compagnia Inda. Una produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Torino. Per la prima volta il festival Borgate dal vivo apre in città con un evento speciale al museo Egizio: Isabella Ragonese legge Le Cosmicomiche di Italo Calvino accompagnata da una sonorizzazione unica, curata da Riccardo Mazza che capterà in tempo reale segnali da radiosorgenti provenienti dallo spazio

Seduti nel centro di Torino, ma con le orecchie rivolte al cielo. Un meraviglioso inizio per “Borgate dal vivo” 2021 sabato 12 giugno 2021, alle 21, con l’evento speciale al museo Egizio “Isabella Ragonese legge Le Cosmicomiche di Italo Calvino”, già sold out da tempo (per aggiornamenti sulla disponibilità di nuovi biglietti consultare il sito www.borgatedalvivo.it). Evento in collaborazione con il museo Egizio e Seeyousound. Un festival delle borgate alpine che si apre dunque in città. Una meravigliosa attrice, che nel 2020 era stata protagonista di uno degli ultimi e più suggestivi appuntamenti, e che nel 2021 torna per inaugurare la nuova edizione. Racconti che prendono spunto dalla scienza e dalla musica che proviene dallo spazio. Sono molti gli elementi che rendono speciale l’appuntamento di sabato 12 giugno 2021, evento di apertura della sesta edizione di “Borgate dal vivo”, a partire dalla cornice. Forse per la prima volta, il festival si allontana dalle vallate e dai piccoli borghi, obiettivo di un più ampio progetto di decentramento della cultura che da sempre guida l’operato della rassegna, e scende in uno degli spazi più noti del capoluogo, vero centro di attrazione e divulgazione: il museo Egizio di Torino, nuovo e prestigioso partner che si aggiunge a questa edizione. “È la prima volta che collaboriamo con Borgate dal vivo, che ‘scende in città’ per inaugurare il festival 2021 con un reading tratto da Le Cosmicomiche di Italo Calvino, una gloria del Piemonte, nel cortile del nostro Museo”, ha dichiarato Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie alla presentazione del festival. “Credo sia molto bella questa collaborazione, questo mettere in rete i saperi e i patrimoni culturali. Auguro al festival un grande successo e ringrazio Borgate dal vivo per averci voluto al suo fianco”.


L’attrice Isabella Ragonese (foto Dirk Vogel)
Sarà infatti nel cortile di via Accademia delle Scienze che Isabella Ragonese darà il via a tre mesi di eventi diffusi in quattro regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta), con una lettura de Le Cosmicomiche di Italo Calvino, raccolta di racconti riuniti per la prima volta sotto questo titolo da Einaudi nel 1965. Ispirati a concetti scientifici, ma fortemente surreali e venati di comicità, i racconti guardano in particolare all’universo e all’astronomia, e sono uno dei molteplici campi di interesse che l’autore tradusse in letteratura nel corso della sua carriera. La stessa Ragonese, ad agosto 2020 all’arena delle Alpi di Venaus, aveva letto la Storia di un gatto e di un topo che diventò suo amico di Luis Sepúlveda, accompagnata dalle musiche scritte e dirette da Giorgio Mirto. Per l’attrice si tratta quindi di un ritorno a Borgate dal vivo, e anche questa volta la sua voce si unirà a una sonorizzazione unica, curata da Riccardo Mazza: Cosmomusiche. Esplorazione sonora per radiosorgente e sintesi audio. In omaggio al testo di Calvino, infatti, il compositore e musicista costruirà un intreccio di tessiture sonore partendo dai segnali che capterà in tempo reale da radiosorgenti provenienti dallo spazio, rielaborati dal vivo utilizzando sintetizzatori analogici e con l’uso di un piccolo radiotelescopio ricavato da un ricevitore satellitare. La perfomance diventa così un’esperienza dove il cosmo entra nella composizione stessa interagendo con l’universo interiore del compositore. L’universo, nell’equazione cosmologica di Einstein, è dinamico e in espansione: le radiosorgenti, dunque, rappresentano il quanto temporale e di fatto rendono il momento unico e mai ripetibile.
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