Due francobolli dedicati ad altrettante scoperte archeologiche italiane: la statua ritratto in veste di Ercole dal parco archeologico dell’Appia Antica, e la statua di Apollo arciere da San Casciano dei Bagni: ecco le due presentazioni ufficiali

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 9 maggio 2025 due francobolli celebrativi di Europa 2025 dedicati ad altrettante scoperte archeologiche: la statua ritratto in veste di Ercole dal parco archeologico dell’Appia Antica, e la statua di Apollo arciere da San Casciano dei Bagni. Le vignette riproducono rispettivamente: la statua-ritratto di un personaggio raffigurato come Ercole, opera in marmo di epoca romano-imperiale e di dimensioni appena maggiori del vero, ritrovata a Roma nel parco archeologico dell’Appia Antica nel gennaio del 2023; la statua di Apollo Arciere, statua in bronzo databile intorno al 100 a.C. che raffigura il dio in una posa particolare, in leggera torsione, quasi in un passo di danza, nell’atto di scoccare la freccia, tipologia che risulta estremamente rara se non unica nella statuaria antica. Completano i francobolli le legende “STATUA RITRATTO IN VESTE DI ERCOLE”, “PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA”, “APOLLO ARCIERE”, “SAN CASCIANO DEI BAGNI”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”. I due francobolli saranno presentati ufficialmente venerdì 9 maggio 2025 al Complesso di Capo di Bove (parco archeologico dell’Appia Antica) e al teatro dei Georgofili Accalorati di San Casciano dei Bagni (Si).

Statua ritratto in veste di Ercole scoperta nell’area del parco Ardeatino (foto parco archeologico appia antica)
PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA. Venerdì 9 maggio 2025, alle 17, il Complesso di Capo di Bove ospita, con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Poste Italiane Spa, la cerimonia di presentazione e annullo filatelico del francobollo appartenente alla serie tematica dedicata alle scoperte archeologiche nazionali che raffigura la statua-ritratto in veste di Ercole. L’evento è l’occasione per presentare al pubblico, insieme all’Istituto Centrale per l’Archeologia che ne ha curato l’edizione, la monografia dedicata alla pubblicazione integrale dello straordinario rinvenimento, edita nel Bollettino di archeologia online, Anno XV, 2024/1. In particolare verrà evidenziato il contributo che il Bollettino può offrire, al fianco di soprintendenze, parchi archeologici e musei, attraverso un’edizione tempestiva, attenta al rigore scientifico, e autorevole delle più recenti scoperte archeologiche nazionali. Alla presentazione del Bollettino interverranno: Irma Della Giovampaola, direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia; Elena Calandra, docente di Archeologia classica all’università di Pavia; Francesca Romana Paolillo, soprintendente nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo; Annarena Ambrogi, docente di Archeologia classica all’università di Roma Tor Vergata. La straordinaria statua-ritratto, riportata alla luce nel corso di complessi lavori di riparazione di un impianto fognario che hanno previsto uno scavo in grande profondità nell’area del Parco Ardeatino, ritrae un personaggio raffigurato come Ercole, rappresentato nella sua nudità eroica e accompagnato dai caratteristici attributi cioè la clava, la pelle di leone che copre testa e le spalle, la faretra. Il suo rinvenimento ha suscitato l’interesse della comunità scientifica internazionale e dei media di tutto il mondo. L’opera è attualmente esposta all’interno del Casale di Santa Maria Nova, in via Appia antica 251. Presso il desk allestito da Poste Italiane all’interno del Complesso di Capo di Bove sanno disponibili, con annullo del primo giorno di emissione, il francobollo e tutti i prodotti filatelici correlati, compresa la cartella filatelica completa a tre ante. L’evento è gratuito senza necessità di prenotazione.

Dettaglio della statua in bronzo di Apollo Arciere scoperta nel Bagno grande di San Casciano dei Bagni (foto mic)
SAN CASCIANO DEI BAGNI. Venerdì 9 maggio 2025, alle 11, il teatro dei Georgofili Accalorati di San Casciano dei Bagni (Si) ospiterà la cerimonia di presentazione e annullo filatelico del francobollo appartenente alla serie tematica dedicata alle scoperte archeologiche nazionali ritraente la statua in bronzo di Apollo Arciere. Il francobollo è emesso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in collaborazione con Poste Italiane. Alla cerimonia interverranno rappresentanti del MIMIT, dell’IPZS e di Poste Italiane. A seguire sarà presentata la monografia edita da Archeo dedicata a San Casciano dei Bagni “Sette anni a San Casciano dei Bagni”, a cura di Emanuele Mariotti, Ada Salvi e Jacopo Tabolli. Al desk allestito da Poste Italiane all’ingresso del Comune di San Casciano dei Bagni sanno disponibili, con annullo del primo giorno di emissione, il francobollo e tutti i prodotti filatelici correlati, compresa la cartella filatelica completa a tre ante.
Grotte di Pertosa-Auletta (Sa). A tourismA 2025 si presentano i risultati di scavo della campagna appena conclusa: individuata una struttura di culto di età ellenistica e riconosciuta una maggiore estensione della palafitta protostorica


Si è conclusa il 12 febbraio 2025 la campagna di ricerche archeologiche 2025 nelle Grotte di Pertosa-Auletta, la nota cavità turistica situata nel geoparco del Cilento, Vallo di Diana e Alburni in provincia di Salerno. Le indagini, iniziate nella seconda metà di gennaio 2025, si sono concentrate nell’Antegrotta, dove è stato impiantato un cantiere di scavo nell’alveo del fiume che scorre nella cavità (vedi Pertosa (Sa). Iniziata la campagna 2025 di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, dove c’è l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo d’Europa | archeologiavocidalpassato). Di notevole interesse i primi risultati a cui sono approdati gli scavi, che hanno evidenziato l’esistenza di una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) presente lungo il corso d’acqua sotterraneo. Gli archeologi hanno recuperato nell’area sacra numerosi reperti e nei prossimi mesi sono previsti studi specialistici e varie attività di documentazione. Al tempo stesso sono proseguite le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità – un caso unico in Europa in ambiente ipogeo – con l’individuazione di ulteriori estensioni della struttura, sottoposta a campionature di legni per successive analisi di laboratorio. Ora inizierà la fase di analisi e studio e speriamo presto di darvi nuove interessanti rivelazioni.

Bruciatore di incenso di età ellenistica scoperto nella campagna 2025 alle grtotte di Pertosa-Auletta (foto sabap sa-av)
Inoltre, alla campagna di ricerche fornisce un importante contributo anche l’Istituto centrale per l’Archeologia (ICA). L’Istituto del ministero della Cultura, nell’ambito delle iniziative per la definizione di linee di indirizzo metodologiche relative ai contesti ipogei, ha infatti stipulato con la Fondazione MIdA – concessionario delle ricerche – un accordo di collaborazione scientifica. L’accordo ha previsto la realizzazione di un progetto pilota finalizzato alla elaborazione, a cura di ICA, di standard operativi applicati alle ricerche archeo-speleologiche. La ripresa delle indagini quindi è prevista per gli inizi del 2026, ancora una volta in concomitanza con il temporaneo periodo di fermo biologico del sistema sotterraneo, quando le visite turistiche vengono sospese dalla Fondazione MIdA, ente di gestione della grotta.

Scalpello immanicato dell’Età del Bronzo scoperto nella campagna 2025 alle Grotte di Pertosa-Auletta (foto sabap sa-av)
Queste scoperte confermano l’alta rilevanza anche storica del sito, tema che sarà al centro del convegno “Lungo le acque oscure. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta” che si tiene nel pomeriggio del 22 febbraio 2025, a tourismA 2025, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale in corso a Firenze. Il convegno costituisce un momento per presentare e sottolineare ad un ampio pubblico l’importanza archeologica del sito. Interverranno Irma Della Giovampaola, direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia; Maria Rosaria Carfagna, presidente Fondazione MIdA; Felice Larocca, direttore del Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici” e del museo Speleo-Archeologico di Pertosa; Alessia Fuscone, funzionario archeologo dell’Istituto Centrale per l’Archeologia; e Lorenzo Mancini, funzionario archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.
Roma. AstroPArCo: tre eventi on line per la Giornata Nazionale dello Spazio al parco archeologico del Colosseo per conoscere le tecnologie di monitoraggio satellitare per la tutela del patrimonio monumentale, scoprire le costellazioni raffigurate sul globo dell’Atlante Farnese, assistere al passaggio della Stazione Spaziale Internazionale sopra il Colosseo

Manca pochissimo all’inizio degli eventi al parco archeologico del Colosseo in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana. Oggi, infatti, 16 dicembre 2021, è istituita, con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, la prima Giornata Nazionale dello Spazio, allo scopo di ricordare e celebrare il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto il 15 dicembre del 1964, grazie al quale l’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a superare l’atmosfera terrestre. L’obiettivo – come si legge sul sito dedicato dell’Agenzia Spaziale Italiana www.giornatadellospazio.it e www.giornatadellospazio.com – è quello di far comprendere come le tecnologie spaziali siano più vicine ai cittadini e alla nostra vita quotidiana più di quanto non si immagini.

Il parco archeologico del Colosseo propone tre appuntamenti online sui canali social @parcocolosseo, che permetteranno al pubblico di conoscere le tecnologie di monitoraggio satellitare per la tutela del patrimonio monumentale, di scoprire le costellazioni raffigurate sul globo dell’Atlante Farnese, statua marmorea del II secolo d.C. attualmente in prestito dal museo Archeologico nazionale di Napoli per la mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” e di assistere all’emozionante passaggio della stazione spaziale internazionale sopra il Colosseo. “Il parco archeologico del Colosseo”, interviene Alfonsina Russo, direttore del PArCo, “partecipa alla prima Giornata Nazionale dello Spazio proponendo tre appuntamenti disponibili online proprio per poter raggiungere grazie al web il maggior numero di persone in tutto il mondo. Grazie all’intervento di esperti, uniremo lo studio dello spazio al mondo dell’archeologia, mostrando come i due ambiti non siano in realtà così distanti. Già nell’antichità – prosegue – lo studio degli astri e del loro posizionamento nella volta celeste era imprescindibile per numerose attività. Il globo dell’Atlante Farnese – oggi in prestito alla Domus Aurea ma normalmente esposto nella sala della meridiana del museo Archeologico nazionale di Napoli -, con le sue meravigliose costellazioni costituisce una delle più antiche raffigurazioni del firmamento ed è una testimonianza delle profonde e dettagliate conoscenze astronomiche acquisite dagli antichi. Altra convergenza di questi mondi si ha nel monitoraggio satellitare dei siti archeologici, uno strumento fondamentale per garantire la salvaguardia dei monumenti, oggi sempre più compromessi a causa dei cambiamenti climatici. Il PArCo utilizza i preziosi dati provenienti da queste rilevazioni per programmare le attività di manutenzione e tutela”.

L’archeologa Irma Della Giovampaola (foto PArCo)
Il primo appuntamento, “Il ruolo dei satelliti per la tutela dei beni culturali: l’esempio del Parco archeologico del Colosseo”, è giovedì 16 dicembre 2021, alle 11, con Irma Della Giovampaola, archeologa, responsabile dell’Ufficio Monitoraggio delle aree archeologiche e dei monumenti del PArCo e della manutenzione programmata, e Alessandro Coletta astrofisico, direttore di Missione della Costellazione di satelliti COSMO-SkyMed e responsabile ASI dell’Unità Downstream e Servizi Applicativi, che discuteranno di come l’osservazione della Terra sia in grado di contribuire alla definizione della vulnerabilità dei siti e dell’analisi dei rischi e degli effetti dei cambiamenti climatici a cui i beni culturali, in particolare quelli archeologici. La questione è alla base del progetto di monitoraggio del PArCo e dell’attività svolta da ASI in questo ambito.

Il secondo eccezionale appuntamento nel pomeriggio del 16 dicembre 2021, alle 17: “Il Firmamento dell’Atlante Farnese”. L’astrofisico e dottore di ricerca in Astronomia Gianluca Masi illustrerà, dalla Sala Ottagona della Domus Aurea, le costellazioni raffigurate sul globo celeste del celebre Atlante Farnese, unica e preziosissima testimonianza sulle conoscenze astronomiche del passato (https://youtu.be/KuSFc75_8lk). In occasione della Giornata Nazionale dello Spazio, le sue costellazioni raccontano la propria storia millenaria, svelando quelle sorprese e meraviglie che da sempre catturano la curiosità e l’immaginazione dell’uomo.

La giornata del 16 dicembre 2021 si conclude alle 21: “Colosseo chiama Spazio: il transito della Stazione Spaziale Internazionale sull’Anfiteatro Flavio”. Le riprese del transito della Stazione Spaziale Internazionale sul Colosseo tra il 6 e il 7 dicembre 2021, effettuate e commentate da Gianluca Masi, astrofisico e dottore di Ricerca in Astronomia, sono il gran finale della ricca programmazione del Parco archeologico del Colosseo per la giornata promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana. L’esperienza degli astronauti non è poi così inaccessibile, almeno allo sguardo: i satelliti più brillanti solcano regolarmente il cielo e tutti possono osservarli. Tra essi spicca la Stazione Spaziale Internazionale, simbolo della presenza in orbita dell’uomo. Osservare le immagini immortalate da un luogo unico come l’Anfiteatro Flavio sarà un’esperienza emotiva ed estetica straordinaria (https://youtu.be/Cdxsf_0PvLc).
“Monitoraggio e manutenzione delle aree archeologiche. Cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, degrado chimico-ambientale”: dalla Curia Iulia del Foro Romano presentazione on line del volume che raccoglie gli atti del convegno. Il “metodo Colosseo” diventa modello per altri siti archeologici

Con l’istituzione del Parco archeologico del Colosseo, nel 2018 è stato avviato un articolato progetto di monitoraggio e manutenzione, che nasce dalla volontà di costruire un sistema sostenibile di tutela al servizio della fruizione e della valorizzazione. Il monitoraggio difatti è uno strumento propedeutico ad una efficace attività di manutenzione programmata e quindi di conservazione preventiva. Con questa logica dunque si sta sviluppando il progetto che ha, tra i suoi scopi, quello di mettere a sistema quanto già avviato, sperimentando nuovi metodi di management mediante un approccio tecnologico innovativo, che possa costituire un modello anche per altri siti archeologici. Esperienze e risultati affrontati nel convegno internazionale di studi Roma tenutosi alla Curia Iulia il 20-21 marzo 2019. Ora gli atti sono stati raccolti nel volume “Monitoraggio e manutenzione delle aree archeologiche. Cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, degrado chimico-ambientale”, a cura di Alfonsina Russo e Irma della Giovampaola, edito da L’Erma di Bretschneider, che raccoglie le testimonianze e le buone pratiche nazionali e internazionali sul monitoraggio e sulla manutenzione delle aree archeologiche.

Giovedì 26 novembre 2020, alle 17, il volume “Monitoraggio e manutenzione delle aree archeologiche. Cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, degrado chimico-ambientale”, con gli atti del convegno, sarà presentato online dalla Curia Iulia nel Foro Romano sulla pagina Facebook del PArCo. Interverranno Massimo Osanna, direttore generale dei Musei; Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo; Renata Picone, professore ordinario di Restauro architettonico al dipartimento di Architettura dell’università “Federico II” di Napoli; e Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico, saggista. Seguirà un dibattito sul tema del monitoraggio e della manutenzione nelle aree archeologiche.

“Il convegno internazionale di studi, insignito della medaglia del Presidente della Repubblica, si pone come una pietra miliare nel mondo della tutela del patrimonio culturale”, spiega Alfonsina Russo: “Per la prima volta infatti, ponendo come risorsa fondamentale la multidisciplinarietà, il parco archeologico del Colosseo ha riunito i rappresentanti di istituzioni attive nella sperimentazione di nuove metodologie di conservazione per un confronto sulle sfide del nuovo millennio: la riduzione della vulnerabilità e l’ aumento della resilienza attraverso l’utilizzo di tecnologie a basso impatto. In particolare gli atti illustrano i temi del monitoraggio e della manutenzione programmata nelle aree archeologiche, con il proposito di definire un protocollo che permetta di affrontare e risolvere le conseguenze derivanti dall’ evoluzione e dall’ incremento degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta come conseguenza del riscaldamento globale. Attraverso il confronto tra ambiti di ricerca tradizionalmente distanti, i contributi del presente volume delineano quindi nuove metodologie di monitoraggio applicate al patrimonio culturale, senza trascurare l’ ordinaria ma complessa gestione delle aree archeologiche. L’impegno posto dal parco archeologico del Colosseo su questi temi sta dando i primi tangibili risultati: nelle more della pubblicazione di questi atti, infatti, il laboratorio e il sistema web-GIS per il monitoraggio del patrimonio culturale del Parco, curati da Irma Della Giovampaola, sono stati finalmente avviati e prossimi ad una prima effettiva sperimentazione sui monumenti del Foro Romano”.

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