Rovereto (Tn). Al museo civico la conferenza “Amazônia revelada. Il progetto di mappatura dei siti archeologici amazzonici”, con Riccardo Rella (Museu da Amazonia), terzo e ultimo appuntamento con “I Giovedì dell’Archeologia”
Terzo e ultimo appuntamento con “I Giovedì dell’Archeologia” ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione museo civico di Rovereto: giovedì 17 aprile 2025, alle 18, in sala convegni “Fortunato Zeni” del museo di Scienze e Archeologia in Borgo Santa Caterina 41 a Rovereto l’incontro “Amazônia revelada. Il progetto di mappatura dei siti archeologici amazzonici”, con Riccardo Rella – Museu da Amazonia (MUSA, Manhaus). Organizzano Società museo civico di Rovereto, Fondazione Alvise Cornel, Fondazione Museo Civico di Rovereto, con il sostegno di Provincia autonoma di Trento, Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto. Il progetto “Amazônia Revelada: Mapping Cultural Legacies” mira a combinare la ricerca archeologica all’avanguardia con le conoscenze tradizionali dei popoli della foresta. Si tratta di un progetto di ricerca archeologica che va ad aggiungere un nuovo vincolo di tutela all’Amazzonia contribuendo quindi anche a fermare la distruzione della foresta. Partecipazione libera e gratuita.
Civitavecchia. In biblioteca per “I Giovedì dell’Archeologia” promossi dal museo Archeologico nazionale la conferenza “Materiali per la forma urbis di Centumcellae” con Simone Gargiulli (Sapienza università di Roma)

Il nuovo appuntamento con “I Giovedì dell’Archeologia”, promossi dal museo Archeologico nazionale di Civitavecchia in programma il 13 febbraio 2025, alle 17.30, alla biblioteca comunale “A. Cialdi”, in piazza Calamatta 18 a Civitavecchia, è dedicato ai “Materiali per la forma urbis di Centumcellae”. Simone Gargiulli (Sapienza università di Roma) presenta uno studio che si propone di ricostruire l’assetto urbanistico di Centumcellae attraverso l’analisi dei resti archeologici e delle planimetrie storiche. Informazioni e prenotazioni: museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, tel. +39 076623604, e-mail: drm-laz.mucivitavecchia@cultura.gov.it. Nonostante alcune difficoltà nell’accesso ai documenti e ai materiali, è stata elaborata una carta archeologica basata su una mappa catastale, con particolare attenzione alla localizzazione dei rinvenimenti. Lo studio esamina l’abitato di Centumcellae utilizzando evidenze archeologiche, letterarie ed epigrafiche, proponendo una nuova interpretazione dell’urbanistica del Portus Traiani. Si concentra sulla formazione di un centro abitato intorno allo scalo portuale, un aspetto non trattato negli studi precedenti. Sostenendo l’ipotesi che l’abitato lungo la via Aurelia sia sorto dopo la fondazione del porto traianeo, si considera la testimonianza di Plinio il Giovane sulla costruzione del porto.
Rovereto. Al museo di Scienze e Archeologia per “I giovedì dell’archeologia”, Paolo Bellintani dell’Umst – soprintendenza di Trento parla di “Frattesina e le vie dell’ambra nella Protostoria europea”, un nodo strategico in una complessa rete di scambi dal Baltico al Levante mediterraneo
“Frattesina e le vie dell’ambra nella Protostoria europea” è il tema affrontato da Paolo Bellintani dell’Umst – soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Provincia Autonoma di Trento, giovedì 18 aprile 2024, alle 18, nel secondo dei due appuntamenti de “I giovedì dell’archeologia”, i tradizionali incontri con gli esperti per gli appassionati dell’antico, a ingresso gratuito al museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, organizzati dalla Società Museo Civico di Rovereto, con la Fondazione Museo Civico e la Fondazione Alvise Comel, e con il sostegno del Comune di Rovereto, della Comunità della Vallagarina e della Provincia autonoma di Trento. La partecipazione è libera e gratuita. L’attività è riconosciuta ai fini dell’aggiornamento per gli insegnanti e del credito formativo per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.

L’archeologo Paolo Bellintani del CPSSAE segue gli scavi nel sito del villaggio protostorico di Frattesina (Ro) (foto graziano tavan)
Alla fine dell’età del Bronzo, tra XII e X sec. a.C. ca., lungo un ramo scomparso del Po e a ca 40 km dal suo antico delta e dalla costa adriatica nord-occidentale, si sviluppò un centro abitato a metà strada tra il villaggio e la città, in cui ad un’economia di sussistenza a base agricola si affiancò un sistema produttivo e di scambio mai visto in precedenza nel Nord Italia. Frattesina di Fratta Polesine (Rovigo – Veneto) fu una sorta di “Venezia della Protostoria”, ossia un nodo strategico all’interno di una complessa rete di scambi, estesa dal Baltico al Levante mediterraneo, necessaria all’approvvigionamento di materie prime e prodotti, come metalli, ambra, vetro, avorio, ecc., di fondamentale importanza nelle dinamiche di auto-rappresentazione delle élite dominanti sia delle opulente civiltà vicino orientali che delle comunità tribali dell’Europa “barbarica” dell’età del Bronzo.
Rovereto. Al museo di Scienze e Archeologia per “I giovedì dell’archeologia”, Massimo Capulli dell’università di Udine parla di “Strade d’acqua: navi e navigazione interna in epoca antica” partendo dalle ricerche archeologiche subacquee nel fiume Stella
I fiumi sono le grandi vie di comunicazione del presente ma ancor più del passato, testimoni del sorgere e del fiorire delle civiltà. Ma anche fili rossi che intrecciano le storie dei popoli, e che ne conservano le tracce. Se ne parla, giovedì 11 aprile 2024, nel primo dei due appuntamenti de “I giovedì dell’archeologia”, i tradizionali incontri con gli esperti per gli appassionati dell’antico, alle 18, a ingresso gratuito al museo di Scienze e Archeologia di Rovereto. Massimo Capulli, dell’università di Udine, intratterrà il pubblico su “Strade d’acqua: navi e navigazione interna in epoca antica”. Il ciclo è organizzato dalla Società Museo Civico di Rovereto, con la Fondazione Museo Civico e la Fondazione Alvise Comel, e con il sostegno del Comune di Rovereto, della Comunità della Vallagarina e della Provincia autonoma di Trento. La partecipazione è libera e gratuita. L’attività è riconosciuta ai fini dell’aggiornamento per gli insegnanti e del credito formativo per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado.

Massimo Capulli (università di Udine)
La quasi totalità delle grandi civiltà del nostro passato è sorta lungo i fiumi o lungo coste che ben erano interconnesse all’entroterra tramite corsi d’acqua: una su tutte Roma. I fiumi sono il sistema vascolare del nostro pianeta e all’uomo hanno sempre fornito acqua per bere, cucinare o irrigare, quando ne ha avuto la tecnologia, anche energia da sfruttare. Ma i fiumi sono anche strade che non necessitano di disboscamenti e di essere lastricate: come possono quindi non conservare tracce importanti del passato? Oltre 10 anni di ricerche archeologiche subacquee nel fiume Stella, in Friuli, hanno dimostrato come molte pagine di storia possano ancora essere scritte, non solo sulle attività che l’uomo ha promosso lungo i diversi corsi d’acqua, ma soprattutto sui tanti territori che hanno attraversato.
Il secondo appuntamento giovedì 18 aprile 2024 sarà con Paolo Bellintani su “Frattesina e le vie dell’ambra nella Protostoria europea”, sempre alle 18.00, in sala conferenze “Fortunato Zeni” del museo civico di Rovereto. Ingresso libero.
Civitavecchia. Per “I Giovedì dell’Archeologia” del museo Archeologico nazionale conferenza di Alessandro Naso (università di Napoli “Federico II”) su “Scavi sui Monti della Tolfa nel secolo XIX: protagonisti, vicende e reperti”
“Scavi sui Monti della Tolfa nel secolo XIX: protagonisti vicende e reperti” è il titolo del nuovo incontro del ciclo “I giovedì dell’Archeologia”, giunto alla III edizione, promosso dal museo Archeologico nazionale di Civitavecchia. Appuntamento giovedì 1° febbraio 2024, alle 17, nella sala convegni “Giusi Corrado” della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia con Alessandro Naso (università di Napoli “Federico II”) che parlerà degli scavi e delle ricerche archeologiche nell’area dei Monti della Tolfa nel XIX secolo: una proficua stagione di ricerche che ha portato alla dispersione di un enorme patrimonio, confluito nelle principali collezioni museali europee. Per informazioni e prenotazioni: museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, tel. +39 076623604, e-mail: drm-laz.mucivitavecchia@cultura.gov.it.
Civitavecchia. Per “I Giovedì dell’Archeologia” del museo Archeologico nazionale conferenza di Francesca Pontani su “Archeologia e comunicazione digitale”
Per “I Giovedì dell’Archeologia” del museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, appuntamento giovedì 18 gennaio 2024, alle 17, nella sala convegni “Giusi Corrado” della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, con la conferenza di Francesca Pontani, archeologa e comunicatrice (ArcheoTime) su “Archeologia e Comunicazione digitale. Un viaggio dentro la cultura della virtualità reale”. Si parlerà della cultura contemporanea della “virtualità reale”, dove virtuale e reale si sovrappongono e si fondono sempre più: una realtà nuova che offre all’archeologia e ai musei l’opportunità di essere attori importanti sulla scena del mercato (locale e globale) della conoscenza.
Civitavecchia. Per i “Giovedì dell’Archeologia” del museo Archeologico nazionale conferenza di Sara De Angelis, in presenza e on line, su “Salvatore Bastianelli, la nascita dell’Associazione Archeologica Centumcellae di Civitavecchia e gli scavi della necropoli del Bronzo finale di Poggio della Pozza”
Nuovo appuntamento con “I giovedì dell’archeologia”, II edizione, promossi dal museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, giovedì 9 marzo 2023, alle 17, alla biblioteca comunale “A. Cialdi” di Civitavecchia. L’archeologa Sara De Angelis, direttrice del museo nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo, parlerà di “Salvatore Bastianelli: la nascita dell’Associazione Archeologica Centumcellae di Civitavecchia e gli scavi della necropoli del Bronzo finale di Poggio della Pozza”. L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del museo Archeologico nazionale di Civitavecchia. Per informazioni e prenotazioni: museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, +39 076623604, e-mail: drm-laz.mucivitavecchia@cultura.gov.it. L’incontro è dedicato al padre dell’archeologia civitavecchiese, fondatore dell’associazione Centumcellae nel 1911 e del museo civico, realizzato nel 1918. I suoi scavi e le sue ricerche condotte in diversi siti del territorio, aprono la strada alla conoscenza della storia più antica del comprensorio, preziose le sue minuziose annotazioni delle campagne di scavo e dei rinvenimenti fortuiti. Sara De Angelis focalizza l’attenzione sulla necropoli di Poggio della Pozza, il più esteso sepolcreto del Bronzo Finale sinora noto in Etruria, posto a circa 500 metri dall’insediamento, di cui al museo sono esposti alcuni oggetti di corredo.
La storia dell’associazione archeologica “Centumcellae” inizia nel lontano 11 novembre 1911 per volontà di quaranta giovani civitavecchiesi desiderosi di valorizzare e salvaguardare le preziose testimonianze archeologiche presenti sul nostro territorio, distribuite all’interno di quel complesso antropo-geografico omogeneo compreso tra il tratto medio e terminale del fiume Mignone e la costa tirrenica definito come “l’Arco del Mignone”. Tra questi giovani, animati da una autentica passione per l’archeologia, si distinsero le figure dei padri fondatori della Centumcellae: Francesco Scotti, illustre studioso e primo presidente dell’associazione, e Salvatore Bastianelli, vero pioniere della ricerca archeo-topografica a livello internazionale, che per oltre 50 anni fu il vero promotore delle attività della A.A. Centumcellae. Fu grazie ai reperti provenienti dagli scavi diretti dal Bastianelli ed ai suoi studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche nazionali che il museo civico, inaugurato nel 1918 grazie ad una iniziativa della A.A.C., divenne un polo d’attrazione di studiosi italiani e stranieri fino al 1943, quando venne completamente distrutto dal terribile bombardamento intercorso nel mese di maggio di quello stesso anno. Sempre al Bastianelli si deve il recupero del monumentale complesso archeologico delle Terme di Traiano – note anche come Terme Taurine – grazie agli scavi che vi effettuò, nonché l’individuazione della città etrusca della Castellina sul Marangone, oggetto di interesse in anni recenti da parte di una équipe di ricerca franco-tedesca guidata da Friedhelm Prayon, dell’università di Tubinga, e da Jean Gran-Aymerich, del CNRS e la Scuola Normale Superiore di Parigi.

“La probabile mansio romana in località Columna (La Frasca, Civitavecchia): un’indagine rimasta a metà” è il titolo del nuovo incontro del ciclo “I giovedì dell’Archeologia”, giunto alla III edizione, promosso dal museo Archeologico nazionale di Civitavecchia. Appuntamento giovedì 25 gennaio 2024, alle 17, nella sala convegni “Giusi Corrado” della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia con Carlotta Bassoli (Italferr SpA) che parlerà delle indagini archeologiche in località Columna presso La Frasca. Nel 2014 fu riportato alla luce un edificio databile tra il II e il III sec. a.C. e formato da più ambienti che avevano funzione di impianti termali, ma dotati anche di riscaldamento e, quindi, interpretabili come una mansio, cioè una struttura dedicata al ristoro di commercianti e viaggiatori provenienti dal mare. Per informazioni e prenotazioni: museo Archeologico nazionale di Civitavecchia, tel. +39 076623604, e-mail:
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